determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 574 DEL 17/04/2019
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO INTENSIVO DI POLLAME
(BROILERS)
INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA BRUNELLO GIUSEPPE
UBICAZIONE: VIA SCOVIZZE N. 42 – COMUNE DI ISOLA VICENTINA
AUTORIZZAZIONE N. 06/2019
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 21-05-2018 prot. 33258 da parte dell’AZIENDA
AGRICOLA BRUNELLO GIUSEPPE, con sede legale in via Livergon n.31 in comune di Malo ed
operativa in via Scovizze n.42 in comune di Isola Vicentina e relativa all'attività di allevamento
intensivo di pollame (broilers).
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice
6.6.a.
Rilevato che, ai sensi dell'29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 06-06-2018.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 11-07-2018.
Considerato sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs. 152/2006 da
parte del Comune di Villaverla (prot. 40380 del 18/06/2018) e di Isola Vicentina ( prot.48013 del
19/07/2018) a cui la ditta ha dato opportuni riscontri in sede di conferenza di servizi istruttoria del
17-10-2018 e successivamente valutate anche nel corso della Conferenza dei Servizi tenutasi il
giorno 08-04-2019.
Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza dei Servizi tenutasi il giorno 08-04-
2019 con le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n.06/2019 e allegata al presente
provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota
prot. 20075 del 08/04/2019, recepito in sede di conferenza di servizi.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
copia informatica per consultazione
eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
del D.Lgs. 152/06.
Visti:
- il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59”;
- la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
- la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento"”;
- le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”;
- il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
(sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
gestionale);
- che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.
Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;
copia informatica per consultazione
DETERMINA
1. di rilasciare a AZIENDA AGRICOLA BRUNELLO GIUSEPPE, con sede legale in via
Livergon n.31 in comune di Malo ed operativa in via Scovizze n.42 in comune di Isola
Vicentina e relativa all'attività di allevamento intensivo di pollame (broilers),
l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.06/2019 ,con prescrizioni, allegata alla presente
determinazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n. 152/06 e
alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia ;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e al Consulente, ai comuni di Isola
Vicentina e Villaverla, ad Arpav, all’Ulss 8 Berica
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del
D.Lgs. 152/2006, ha validità sino al 30/04/2029 e sostituisce le autorizzazioni ambientali
settoriali di cui all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della
scadenza il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione
contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs.
152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità competente il gestore potrà continuare l'attività
sulla base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della
comunicazione del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello
Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio
Tutela Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza
un piano di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere
ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale;
eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno
essere preventivamente comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi
dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento
di cui forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-
copia informatica per consultazione
quattuordecies del D.Lgs. 152/2006.
In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata
con oneri a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque
disporre controlli aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri
fissati dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale
n.1519/2009.
Vicenza, 17/04/2019
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 574 DEL 17/04/2019
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO INTENSIVO DI POLLAME
(BROILERS)
INSTALLAZIONE: AZIENDA AGRICOLA BRUNELLO GIUSEPPE
UBICAZIONE: VIA SCOVIZZE N. 42 – COMUNE DI ISOLA VICENTINA
AUTORIZZAZIONE N. 06/2019
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 17/04/2019.
Vicenza, 17/04/2019
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BALASSO MARIA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
Ufficio tutela ecosistemi agrari
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
AZIENDA AGRICOLA BRUNELLO GIUSEPPE
AUTORIZZAZIONE N.06/2019
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Azienda agricola Brunello Giuseppe
SEDE LEGALE: via Livergon n.31 - Malo
SEDE IMPIANTO:Via Scovizze n.42 – Isola Vicentina
TIPOLOGIA IMPIANTO: Allevamento intensivo di pollame_(broilers)
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice 6.6.a
“Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento intensivo di pollame (broilers) – della potenzialità di 45.760 per /ciclo –
in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione dovrà essere
effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni,
applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che gestionali, secondo quanto previsto
dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del Ministero dell’Ambiente) e regionali
(deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella documentazione
presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ottem perare
a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle Politiche agricole e
forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempestivamente
comunicati.
E – Per il magazzino, la copertura in cemento amianto deve essere bonificata entro il corrente anno come
evidenziato dalla perizia di ditta specializzata in data 15-12-20016.L’azienda Brunello può scegliere tra sovra
copertura (interno/esterno), incapsulamento (interno/ esterno), rimozione. Per i capannoni avicoli l’interno
delle coperture deve essere assoggettato ogni due anni a monitoraggio ai sensi DGRV 265/2011.
dell’avvenuta bonifica del magazzino come dell’esito dei monitoraggio periodici nei capannoni avicoli deve
essere data notizia alla Provincia.
F – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale nei modi
e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della presente Autorizzazione
G – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente ope rative
entro il 31/07/2019 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2020.
H – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non oggetto di
report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta la durata
dell’Autorizzazione integrata ambientale.
copia informatica per consultazione
I – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu nicarli
annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di monitoraggio e
controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
L – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile di ogni
anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione integrata
ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla Regione Veneto e
ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE – piave.regione.veneto.it). Per la
compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore primario della Regione Veneto, la
costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo aziendale presso la competente struttura
periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai
servizi del Sistema informativo del Settore primario (SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica certificata
(PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va trasmesso anche
ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove vengono effettuati gli
spargimenti agronomici) nonché al comune immediatamente confinante di Villaverla ai sensi
dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi fiche di
ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione della Giunta
regionale n. DGRV 1100 del 31-07-2018
QUADRO SINOTTICO
In ottemperanza allo schema di cui all’allegato C alla dgr veneto DGRV 1100 del 31-07-2018, Il documento
riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.
Autorità di Autorità di
Gestore Gestore
controllo controllo
FASI
Ispezioni Campioname
Autocontroll Reportin nti
o g programmat
e analisi
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e
prodotti
1.1. Materie prime In entrata Annuale X
1
In entrata
1.1. Altre materie Annuale X
2 prime
1.1. Prodotti finiti A Fine Annuale X
3 ciclo
1.1. Stoccaggi Allo Annuale X
4 scarico
1.1. Mezzi per lo Terzista
spandimento Annuale X
5
1.2 Risorse idriche
A fine
1.2. Risorse idriche ciclo Annuale X
1
copia informatica per consultazione
1.3 Consumo energia
A fine
1.3. Energia/combus ciclo Annuale X
1 tibili
1.4 Azoto e Fosforo
escreti
1.4. Azoto A fine Annuale X
1 escreto ciclo
A fine
1.4. Fosforo ciclo Annuale X
2 escreto
1.5 Emissioni in Aria
Stima
1.5. emissioni Annuale Annuale X
1.1 ammoniaca
totali
Stima
1.5. emissioni Annuale Annuale X
1.2 ammoniaca per
capo
1.5. Emissioni Annuale X
odori, polveri Giornaliera
2
e sonore
Stima
1.5. emissioni Annuale Annuale X
2.1 polveri
1.5 Emissioni in Aria
Prima
1.5.3 Stima applicazi X
emissioni one BAT
intero
processo
1.5.3 Stima Annuale Annuale X
.1 emissioni
diffuse
Punti emissione non
1.5.4 (in caso pertinente Annuale X
.1 emissioni
convogliate)
Inquinan non
1.5.4 ti pertinente Annuale X
.2 monitorat
i
(emission
i
convoglia
te)
copia informatica per consultazione
Emissioni in acqua
1.6 (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi
della normativa vigente)
non
1.6.1 Punti di scarico pertinente Annuale X
Inquina non
1.6.2 pertinente Annuale X
nti
monitor
ati
Suolo/sottosuolo
1.7
(Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Acque di falda non Annuale X
pertinente
1.7.2 Terreni - - X X
Emissione di
1.8
Rifiuti (Solo per
i casi previsti)
Controllo mensile
1.8.1 rifiuti Annuale X
pericolosi
1.8.2 Controllo rifiuti mensile Annuale X
non
pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di
2.1.1 controllo delle SI NO X
fasi critiche del
processo
Interventi
2.1. di Vedi tabella NO X
2 manutenzi
one
ordinaria
2.1. Aree di Vedi NO X
3 stoccaggio tabella
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale X X
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 - Consumo materie prime e prodotti
La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel ciclo
produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e pollame)
e degli alimenti/mangime che vengono somministrati agli stessi. La composizione del mangime
somministrato ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale soprattutto per il
contenuto di fosforo e azoto. A discrezione dell’azienda proponente e dell’Autorità competente,
nei casi in cui vengono utilizzati mangimi con perse concentrazioni di P e N può essere utile
inserire il dato nella tabella pidendolo in più classi corrispondenti a persi range di
copia informatica per consultazione
concentrazione dei due elementi.
Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci utilizzati.
Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda di
fare una proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se
l’azienda ha l’abitudine di comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una
frequenza di autocontrollo “mensile”, se l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla
ricezione”.
L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente agli
altri dati di autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto
informatico/cartaceo.
I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette,
contatori) e nella maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o sanitari).
Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno
allevati) si richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla
frequenza di autocontrollo indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di determinare
l’azoto e il fosforo escreto, saranno indicati sia come quantità che come Azoto e Fosforo
somministrati ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da analisi su campioni
rappresentativi.
L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa
composizione.
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Mo Fas U UM UM Freque
Denominazio dalit e di M (Azo (Fosfo nza Fonte dato
ne to) ro)
à utili autocont
stocc zzo rollo
aggi
o
Contabilità
Mangime Silo Alimentaz t/an t/ann t/ann Alla aziendale /
s ione no o o ricezion registro a scelta
(1) (2) (2) e del
gestore/autocertif
icazione
Altro
(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Denominazion Modali Fase UM Frequen Fonte
e tà utilizzo za dato
stoccag autocontr
gio ollo
Medicinali Locale chiuso Stabulazi t/Kg/an Alla Registro
one no ricezione veterina
rio
copia informatica per consultazione
Detergenti/disinfe Locale chiuso Pulizia t/Kg/an Alla Contabil
ttanti no ricezione ità
fine ciclo aziendal
e
Lettiera Nei Stabulazi t/Kg/an Alla Contabil
capannoni one no ricezione/In ità
izio ciclo aziendal
e
Altro
Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Process Denominazio Peso UM Frequenza Fonte del dato
o ne unitari autocontrol
o lo
Potenzialità
massima Uni Unità/an Al rilascio Autorizzazione
allevamento tà no Autorizzazi
one
Numero capi Uni Unità/an All’accasame
in entrata tà no nto
Numero Uni Unità Alla
capi in tà partenza
Stabulazio uscita
ne
Capi Uni Unità/an Annuale
mediamen tà no
Avicoli da
te presenti
carne
Peso kg kg/anno Annuale
(vivo
venduto Contabilità
) aziendale / registro
a scelta del
Numeri cicli Numero Annuale gestore/autocertific
cicli azione
/anno
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo
Capi Uni Unità/an Giornaliera
tà no
Capi
deceduti Peso kg Kg/anno In uscita
Effluenti Non palabili m³ Annuale
di
allevame
nto
copia informatica per consultazione
Effluenti Palabili m³ Annuale
di
allevame
nto
Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso
all’azienda per i
materiali non palabili
Ubicazio Tipologia Su H Volu Anno (Indicare
ne vasche p ( me copertura tipologia
(m m (m3) copertura
q) ) )
Vasca
interrat 6 1964 cemento
a
copert
a
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso
all’azienda per i
materiali palabili
Ubicazio Tipologia Su H Volu Anno (Indicare
ne vasche p ( me copertura tipologia
(m m (m3) copertura
q) ) )
nessuna
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso
Nessuna
1.2 - Consumo risorse idriche
I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale riportando
tutte le misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di controllo verrà
effettuata la lettura del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di
approvvigionament Fase di U Frequenza Fonte del
utilizzo M autocontrollo dato
o
Pulizia A fine ciclo o Contatore
Acqua di falda fine ciclo mc/ frequenza o
(pozzo) a
minima annuale contalitri
Stabulazio A fine ciclo o Contatore
Acquedotto mc/
ne, a frequenza o
alimentazi minima annuale riepilogo
one bollette
1.3 - Consumo
nergia/combustibili Tabella
copia informatica per consultazione
1.3.1 – Energia/combustibili
Frequenza
Descrizione Tipologia UM autocontrollo Fonte del
dato
Energia MWh A fine ciclo o
Energia Contatore
importata /a o frequenza
elettrica
da rete TE minima
esterna P annuale
Gas A fine ciclo o fattura
Acquisto/rete petrolio t/a o frequenza
liquefatti TE minima
(Gpl) P annuale
Altro
1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle
seguenti possibilità:
a) con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del
contenuto di proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli
animali. I contenuti di proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere
calcolati mediante:
in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari
provenienti da silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale
di fosforo e proteina grezza o, in alternativa, nella documentazione di
accompagnamento o utilizzando valori standard per il contenuto totale di fosforo e
proteina grezza nei composti alimentari.
b) con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e
fosforo.
c) mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla
DGR n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli
allevamenti” reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale
del Veneto.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso
nell’intervallo sotto riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Azoto escreto Kg Azoto
totale (Kg escreto/posto
azoto/anno) animale/anno
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere
ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria Azoto totale escreto (1) (2)
associato a
animale BAT (kg azoto-
escreto/posto animale/anno)
Suinetti svezzati 1,5 – 4,0
Suini all’ingrasso 7,0 – 13,0
Scrofe partorienti (inclusi i suinetti) 17,0 – 30,0
Galline ovaiole 0,4 – 0,8
Polli da carne 0,2 – 0,6
Anatre 0,4 – 0,8
Tacchini 1,0 – 2,3 (3)
copia informatica per consultazione
(1)
l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori,
(2)
per tutte le specie di pollame
il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di
(3)
tecniche.
Il limite superiore dell’intervallo è associato all’allevamento di tacchini maschi.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria animale Fosforo escreto Fosforo escreto (Kg
totale (Kg P2O5 capo/anno)
P2O5/anno)
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere
ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria Fosforo totale escreto (1) (2) associato a
animale BAT (kg P2O5
escreto/posto animale/anno)
Suinetti svezzati 1,2 – 2,2
Suini all’ingrasso 3,5 – 5,4
Scrofe partorienti (inclusi i suinetti) 9,0 – 15,0
Galline ovaiole 0,10 – 0,45
Polli da carne 0,05 – 0,25
Tacchini 0,15 – 1,0
(1)
il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle
pollastre o ai riproduttori, per tutte le
(2) specie di pollame.
Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di
tecniche.
1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi
sono camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni
provengono dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui
zootecnici. L’attuale tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente
queste emissioni diffuse di conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali,
quali l’ammoniaca. Questa stima può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
a) attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria
di animali) sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale)
presente in ciascuna fase della gestione degli effluenti di allevamento ;
b) tamite fattori di emissione;
c) con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame
allevato o del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di
ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o
internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH 3/posto animale/anno) associate alle migliori
tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di
animali, dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
Tipologia kg kg kg kg
animali NH3/totale NH3/ricovero NH3/stoccaggi NH3/spandiment
o o
copia informatica per consultazione
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
Tipologi Kg NH3 Kg NH3 Kg NH3 Kg NH3
a totale/ posto ricovero/ posto stoccaggio/ posto spandimento/
animal animale/an (1 (1) posto
i (1) animale/anno animale/anno (1)
no ) animale/anno
(1) Per quanto riguarda la stima delle emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti da
ciascun ricovero zootecnico per
i suini, queste ultime devono essere ricomprese nell’intervallo sottoriportato.
Scrofe in attesa di calore e in 0,2 –(3)
(2)
2,7
gestazione
Scrofe allattanti (compresi suinetti) 0,4 – 5,6
(4)
in gabbie
parto
Suinetti svezzati 0,03 –
0,53 (5) (6)
Suini da ingrasso 0,1(7) (8) ,6
–2
(1) Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento
aria.
(2) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con
tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 4,0 kg NH3/posto animale/anno.
(3) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a11, il limite è 5,2 kg NH3/posto
animale/anno.
(4) Per gli impianti esistenti che applicano per la BAT 30 una fossa profonda in
combinazione con tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 7,5 kg NH3/posto
animale/anno.
(5) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con
tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 0,7 kg NH3/posto animale/anno.
(6) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7 o 30.a8, il limite è 0,7 kg NH3/posto
stalla/anno.
(7) Per gli impianti esistenti che utilizzano una fossa profonda in combinazione con
tecniche di gestione nutrizionale, il limite è 3,6 kg NH3/posto animale/anno.
(8) Per gli impianti che applicano BAT 30.a6, 30.a7,.a8 o 30.a16 il limite è 5,65 kg
NH3/posto stalla/ anno.
Mentre per le galline ovaiole e i polli da carne deve essere ricompreso:
Galline ovaiole – Sistema di 0,02 –
gabbie 0,08
Galline ovaiole – Sistema 0,02 –
alternativo alle 0,13 (1)
gabbia
Polli da carne con peso finale fino 0,01 –
a 2,5 Kg. 0,08(2)
(1) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione
infrequente dell'effluente (in caso di lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti
di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di realizzare un elevato
contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH 3/posto animale/anno.
(2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto,
all'aperto, rurale all'aperto e rurale in libertà, a norma delle definizioni di cui al
regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante modalità di
applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le
norme di commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46).
Il valore più basso dell’intervallo è associato all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
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1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche
la riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della
sostanzialità e frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e
comprovabili attraverso sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare
le emissioni di odori utilizzando:
norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725
per determinare la concentrazione di odori).
utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di
dati di qualità scientifica equivalente.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato.
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli
operatori agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i
metodi EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità
scientifica equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento
dell’aria).
stima mediante i fattori di emissione.
Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio
delle emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può
avvenire mediante controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per
esempio mediante registrazione continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto
animale/anno
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista
una valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di
un Piano di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà
mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle
emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini
(scrofe incluse) o pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o
calcolare la riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto
alla “situazione in atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto
con una delle metodologie indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come
riportato al punto 1.5.1 provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli
copia informatica per consultazione
riportati nella BAT pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare
affinché i valori siano ricompresi nell’intervallo soprariportati.
Ulteriori stime di emissioni diffuse, richieste nel rilascio dell’Autorizzazione verranno riportate
nella tabella sottostante. Per la stima si deve fare riferimento alle pubblicazioni scientifiche di
livello nazionale o internazionale utilizzando i coefficienti di emissione proposti.
Tabella 1.5.3.1 – Stima delle emissioni diffuse.
Parametro/ Provenie Metodo Frequenz Emissi Report
inquinante nza applica a di oni ing
to per il autocontr totali
calcolo ollo
Metano - CH4 Stabulazio DM Annua t/ann Annua
ne 29/01/200 le o le
7
Protossido di Stabulazio ANPA- Annua IIAS Annua
azoto - N2O ne CTN- le A le
ACE
Odori Impianto Annua Annua
le le
1.6 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo
stoccaggio dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). Secondo la norma,
tali strutture devono essere opportunamente impermeabilizzate con manto artificiale posto su
un adeguato strato di argilla di riporto, e devono prevedere attorno al piede esterno dell’argine,
un fosso di guardia perimetrale adeguatamente dimensionato e idraulicamente isolato dalla
normale rete scolante (per evitare percolazione o dispersione degli effluenti). In caso di
monitoraggio i possibili parametri da rilevare sono riportati nella tabella 1.8.1. In base ai
risultati dei controlli e a valutazioni sito-specifiche le lista degli inquinanti può essere adeguata.
Tabella 1.7.1 – Suolo e sottosuolo. Monitoraggio acque di falda
Modalità
Parametr UM Punti di Frequenza registrazio
o controllo autocontroll ne
inquinan o controlli
te
Solidi sospesi mg/l S1, S2, Annuale Rd
totali S3, S4 P
COD mg/l S1, S2, Annuale Rd
S3, S4 P
BOD5 mg/l S1, S2, Annuale Rd
S3, S4 P
Cu mg/l S1, S2, Annuale Rd
S3, S4 P
Zn mg/l S1, S2, Annuale Rd
S3, S4 P
Cloruri mg/l S1, S2, Annuale Rd
S3, S4 P
Fosforo tot mg/l S1, S2, Annuale Rd
copia informatica per consultazione
S3, S4 P
Azoto mg/l S1, S2, Annuale Rd
ammoniacale S3, S4 P
Azoto nitroso mg/l S1, S2, Annuale Rd
S3, S4 P
Azoto nitrico mg/l S1, S2, Annuale Rd
S3, S4 P
Tensioattivi mg/l S1, S2, Annuale Rd
totali S3, S4 P
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di
presentare all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di
azoto, con l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è
l’uso agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina
regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si
prende atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali,
presentata dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà
essere effettuato prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel
caso di utilizzo agronomico degli effluenti.
Se in azienda sono presenti serbatoi interrati contenenti gasolio, dovranno essere svolti i
controlli per ogni serbatoio.
1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le
eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti
speciali non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti
pericolosi e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di
“deposito temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Rifiuti Destinazion
Descrizio Modalità Fonte del
(codice ne stoccaggio e (R/D) dato
CER)
130206*
Oli sintetici per Olio Come da art. 183,
motori, esausto da c. 1, lett. R Registro
ingranaggi e macchinari bb) del d.lgs. n. c/s
lubrificazione agricoli 152/2006
(trattori)
Batterie
160601* esaurite da R Registro
Batterie al macchine c/s
piombo
copia informatica per consultazione
agricole
150110*
Imballaggi Imballaggi
contenenti di R/ Registro
residui di fitofarmaci D c/s
sostanze contenenti
pericolose o residui
contaminati da
tali sostanze
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinaz Modalità di
Rifiuti Descrizion Modalità
e stoccaggio io ne registrazione
(R/D)
150102
Sacchi in R Formulari
Imballaggi di plastica
plastica
150106 Come da art. 183,
Imballaggi R Formulari
Imballaggi in costitui da c. 1, lett.
materiali misti più bb) del d.lgs. n.
materiali 152/2006
150107 Contenitor
R Formulari
Imballaggi in i in
vetro vetro
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è
necessario indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle
carcasse e il referente per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del
centro zootecnico l’ubicazione della cella frigorifero.
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
L'azienda dovrà presentare un documento che descriva le modalità di sorveglianza, gestione e
manutenzione di:
emissioni diffuse nella fase di stabulazione e nella fase di stoccaggio effluenti, modalità e
tempo di allontanamento dei reflui; (Presenza di controllo giornaliero dello stesso titolare)
impianto abbattimento fumi se presenti camini con emissione convogliata proveniente da
attività connesse autorizzate nella stessa AIA; (Non sono presenti camini)
impianto depurazione acque se presente. (non sono presenti impianti di depurazione)
Le eventuali anomalie e non conformità a tali documenti di gestione dovranno essere segnalate
all’Autorità competente attraverso il Report annuale.
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi
da effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro Frequenza
Fase/attivit Criticità U Fonte del
à di M autocontroll dato
copia informatica per consultazione
esercizio o
Gestione Sostanza Annuale, su
liquame/letame secca Solidi un 5% del
Stabulazione % RdP
/pollina totali liquame/polli
N tot na
Metalli
allontanata
pesanti
dall’allevam
(Rame e
ento
Zinco)
Pioggia su Dilavamento Verifica delle Annuale
piazzali delle acque rete di
meteoriche scolo
Cconcentrazi Sostanza
Alimentazio one di azoto secca % Annuale RdP
ne (*) e fosfati Proteina
grezza (*)
Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se
si utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da
bibliografia o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato/
Macchinario Tipo di Frequenz
intervento a Modalità di
registrazione
Sistemi di asportazione Controllo della Settimanale Registro
funzionalità
deiezioni (*)
Abbeveratoi/impiant
o alimentazione Controllo Settimanale Quaderno di
funzionalità (*) manutenzione
Termosonde apertura Tarature Annuale (*) Rapporto di taratura
finestre
Ugelli di erogazione Verifica Annuale (*)
acqua pressione di Quaderno di
erogazione manutenzione
Impianto Controllo Settimanale Quaderno di
riscaldamento/raffresca funzionalità (*) manutenzione
mento
Impianto ventilazione Controllo Settimanale Quaderno di
funzionalità (*) manutenzione
Settimanale
Pulizia piazzali Controllo (*) Settimanale
visivo
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di Tipo di Frequenz Modalità di
contenimento controllo a registrazione
Bacini accumulo Visivo Settimanal Registro
copia informatica per consultazione
reflui e(*)
Serbatoi carburanti Visivo Settimanal Registro
e(*)
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono
essere utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano
l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in
un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di
produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la
quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di
prodotto, in questo caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno
riferirli all’unità di materia prima.
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore Descrizione UM Metodo Frequenza
di di
misura monitoragg
io
Quantitativo di rifiuto
Produzione specifica prodotto rispetto al Kg/capo Calcol Annuale
di rifiuti numero di capi o
allevati
Consumo specifico Quantitativo di acqua m3/capo Calcol Annuale
risorsa idrica prelevata rispetto al o
numero di capi
allevati
Consumo Fabbisogno totale di
energetico energia/combustibile
specifico per utilizzata rispetto al TEP/cap Calcol Annuale
o o
ciascun numero di capi
combustibile/fo allevati
nte energetica
Produzione di Quantitativo di reflui
reflui specifica prodotti in relazione m3/capo Calcol Annuale
ai capi allevati o
Quantitativo di azoto
Consumo di azoto somministrato Kg/capo Calcol Annuale
somministrato rispetto al numero di o
capi allevati
Quantitativo di
Consumo di fosforo somministrato Kg/capo Calcol Annuale
fosforo rispetto al numero di o
somministrato capi allevati
copia informatica per consultazione