determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 575 DEL 17/04/2019
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO INTENSIVO DI POLLAME
(BROILERS) - RIESAME
INSTALLAZIONE: FUREGON SERGIO
UBICAZIONE: VIA GHIZZOLE N.80 – COMUNE DI MONTEGALDELLA
AUTORIZZAZIONE N.5/2019
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata con nota prot.10089 del 5/02/2018 da parte di FUREGON
SERGIO, con sede legale ed amministrativa in via Ghizzole n.80 in comune di Montegaldella e
relativa all'attività di allevamento avicolo (polli da carne – broilers).
Dato atto che tale attività risulta, per tipologia e attività, compresa nelle categorie di attività
industriali di cui all'allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., con codice
6.6.a..
Rilevato che, ai sensi dell'art.29-quater c.3 del D.Lgs. 152/2006, è stata data comunicazione
dell'avvenuto avvio procedimento sul sito web della Provincia di Vicenza in data 02-10-2018.
Visto l’esito del sopralluogo effettuato in data 12-03-2019.
Considerato che non sono pervenute osservazioni ai sensi dell'art. 29-quater c.4 del D.Lgs.
152/2006.
Tenuto conto del parere favorevole espresso nella Conferenza dei Servizi tenutasi il giorno 18-03-
2019 con le prescrizioni contenute nell’Autorizzazione n.05/2019 e allegata al presente
provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.
Visto il parere positivo espresso da ARPAV sul Piano di Monitoraggio e controllo, agli atti con nota
prot. 15857 del 19/03/2019, recepito in sede di conferenza di servizi.
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'installazione e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di
eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento e che quanto riportato nel presente provvedimento risponde
all'esigenza normativa di rendere disponibile quanto previsto dal comma 13 dell'articolo 29-quater
del D.Lgs. 152/06.
copia informatica per consultazione
Visti:
- il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale;
- il D.M. 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione e l’utilizzazione
delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di carcasse, per
le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
- il D.M. 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle
istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è seguita la
D.G.R.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istruttorie
finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59”;
- la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.);
- la L.R. n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33, "Norme per
la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto legislativo 18
febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e
riduzione integrate dell'inquinamento"”;
- le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande
previsti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio
2005 n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione
dell’inquinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione
Integrata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”;
- il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive
modifiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107
(sulle funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere
gestionale);
- che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia
di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 150 ID PROC 610.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021.
Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;
DETERMINA
1. di rilasciare a FUREGON SERGIO, con sede legale ed amministrativa in via Ghizzole n.80
in comune di Montegaldella e relativa all'attività di allevamento avicolo (polli da carne –
broilers), l’Autorizzazione Integrata Ambientale n.05/2019 ,con prescrizioni, allegata alla
copia informatica per consultazione
presente determinazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale, di cui al D.Lgs. n.
152/06 e alla L. 241/1990 e s.m.i.;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia ;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta e al Consulente, al comune di
Montegaldella, ad Arpav, all’Ulss 8 Berica.
AVVERTE CHE
La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell'art. 29-quater del D.Lgs.
152/2006, ha validità sino al 30/04/2029 e sostituisce le autorizzazioni ambientali settoriali di cui
all'allegato IX, parte seconda del D.Lgs. 152/2006; sei mesi prima della scadenza il gestore dovrà
inviare una domanda di rinnovo, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle
informazioni di cui all'art.29-ter c.1 del D.Lgs. 152/2006. Fino alla pronuncia dell'autorità
competente il gestore potrà continuare l'attività sulla base della precedente Autorizzazione.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
La documentazione oggetto dell'istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente - Ufficio Tutela
Ecosistemi Agrari della Provincia di Vicenza, Contrà Gazzolle n.1 Vicenza.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati per l'esercizio delle attività di allevamento.
Nell'ipotesi di cessazione dell'attività il gestore dovrà trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano
di dismissione dell'installazione e, in caso di necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi
della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale; eventuali modifiche
impiantistiche o variazioni nella titolarità dell'installazione dovranno essere preventivamente
comunicate alla Provincia di Vicenza che procederà ai sensi dell'art.29-nonies D.Lgs. 152/2006.
In caso di inosservanza alle prescrizioni riportate nell'allegato A al presente provvedimento di cui
forma parte integrante e sostanziale, troverà applicazione l'art. 29-decies c.9 e 29-quattuordecies del
D.Lgs. 152/2006.
copia informatica per consultazione
In relazione al Piano di monitoraggio e controllo l'ARPAV prevede, nell'arco di validità
dell'Autorizzazione integrata ambientale, l'esecuzione di un'ispezione ambientale integrata con oneri
a carico del gestore; qualora la Provincia ne rilevasse la necessità può comunque disporre controlli
aggiuntivi ai sensi dell'art. 29-decies c.4 del D.lgs. 152/2006.
La tariffa istruttoria, di cui al DM del 24/04/2008, è stabilita in euro 693,00 come da criteri fissati
dalla Regione del Veneto con l'emanazione della Delibera di Giunta Regionale n.1519/2009.
Vicenza, 17/04/2019
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 575 DEL 17/04/2019
OGGETTO: PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
AMBIENTALE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO INTENSIVO DI POLLAME
(BROILERS) - RIESAME
INSTALLAZIONE: FUREGON SERGIO
UBICAZIONE: VIA GHIZZOLE N.80 – COMUNE DI MONTEGALDELLA
AUTORIZZAZIONE N.5/2019
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 17/04/2019.
Vicenza, 17/04/2019
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BALASSO MARIA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE
SERVIZIO VIA-SUOLO-RIFIUTI
Ufficio tutela ecosistemi agrari
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza
Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net
FUREGON SERGIO
AUTORIZZAZIONE N. 5/2019
Oggetto: rilascio Autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - L.R. 26/2007)
SOGGETTO PROPONENTE: Furegon nSergio
SEDE LEGALE: via Ghizzole 80, 36047 Montegaldella (VI)
SEDE IMPIANTO: via Ghizzole 80, 36047 Montegaldella (VI)
TIPOLOGIA IMPIANTO: allevamento avicolo (polli da carne - broilers)
MOTIVAZIONE A.I.A.: allegato VIII della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i., codice
6.6.a “Allevamento intensivo di pollame o di suini con piu' di 40000 posti pollame”
1 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento avicolo (polli da carne - broilers) – della potenzialità di 199.743
per /ciclo – in conformità alle seguenti prescrizioni:
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione
dovrà essere effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modifiche e integrazioni, applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche che
gestionali, secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007 del
Ministero dell’Ambiente) e regionali (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile
2009 e DGRV 1100 del 31-07-2018).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella
documentazione presentata alla Provincia.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà
ottemperare a tutti gli obblighi previsti dal decreto n.5046 del 25/02/2016 del Ministero delle
Politiche agricole e forestali, nonché deliberazione della Giunta regionale n. 1835 del 25/11/2016.
D –Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere
tempestivamente comunicati.
E – La ditta dovrà provvedere, per le coperture (lato interno) dei capannoni con cemento amianto
ad attuare quanto previsto dalla DGRV 265/2011. L’esito della prova con indice di degrado dovrà
essere riportato nel report annuale del PMC, utilizzando la sezione “documentazione allegata”
F – Per la disinfezione degli automezzi in ingresso la Ditta dovrà provvedere a dotarsi di idoneo
sistema di raccolta dei reflui prodotti
G – I due lavabi presenti nell’installazione (uno nel blocco este e uno nel blocco ovest) dovranno
essere dotati di idoneo sistema di scarico con trattamento, o in alternativa di una struttura di raccolta
dei reflui.
copia informatica per consultazione
H – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale
nei modi e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 2 della
presente Autorizzazione
I – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente ope-
rative entro il 31/07/2019 e il report annuale di cui sotto redatto a partire dal 2020.
L – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non og-
getto di report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per tutta
la durata dell’Autorizzazione integrata ambientale.
M – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu-
nicarli annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del Piano di
monitoraggio e controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
N – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 aprile
di ogni anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autorizzazione
integrata ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predisposta dalla
Regione Veneto e ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale PIAVE –
piave.regione.veneto.it). Per la compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe del Settore
primario della Regione Veneto, la costituzione e validazione o eventuali aggiornamenti del fascicolo
aziendale presso la competente struttura periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assistenza
agricola (CAA) e l'autorizzazione all’accesso ai servizi del Sistema informativo del Settore primario
(SISP).
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elettronica
certificata (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione. Medesimo report va
trasmesso anche ad ARPAV e ai comuni interessati (ovvero dove ha sede dell'impianto e dove
vengono effettuati gli spargimenti agronomici) ai sensi dell'art.29 sexies c.6 D.Lgs. 152/2006.
2 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi-
fiche di ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato C alla deliberazione
della Giunta regionale n. 1100 del 31-07-2018.
QUADRO SINOTTICO
In ottemperanza allo schema di cui all’allegato C alla dgr veneto n.1100 del 31-07-2018, Il
documento riporta per ogni tematica le sezioni inpiduate come oggetto di monitoraggio.
GESTOR AUTORITA’ DI AUTORITA’ DI
GESTORE
E CONTROLLO CONTROLLO
FASI
Autocontroll Ispezioni
Reporting Campionamenti/analisi
o programmate
1 COMPONENTI AM BIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1.1 Materie prime Alla ricezione Annuale X
1.1.2 Altre materie prime Alla ricezione Annuale X
1.1.3 Prodotti finiti Alla partenza Annuale X
1.1.4 Stoccaggi A fine ciclo Annuale X
copia informatica per consultazione
Mezzi per lo Prima di
1.1.5 spandimento spargere
Annuale X
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche Annuale Annuale X
1.3 Consumo energia
1.3.1 Energia/combustibili Annuale Annuale X
1.4 Azoto e Fosforo escreti
1.4.1 Azoto escreto Annuale Annuale X
1.4.2 Fosforo escreto Annuale Annuale X
1.5 Emissioni in Aria
Stima emissioni
1.5.1.1 Annuale Annuale X
ammoniaca totali
Stima emissioni
1.5.1.2 Annuale Annuale X
ammoniaca per capo
Secondo piano
Emissioni odori,
1.5.2 gestione od Annuale X
polveri e sonore
autorizzazione
Stima emissioni
1.5.2.1 Annuale Annuale X
polveri
1.5 Emissioni in Aria
Prima
Stima emissioni
1.5.3 applicazione X
intero processo
BAT
Stima emissioni
1.5.3.1 Annuale Annuale X
diffuse
Emissioni in acqua
1.6 (Solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della
normativa vigente)
1.6.1 Non presenti
Suolo/sottosuolo
1.7
(Acque di falda monitorate solo per i casi previsti )
1.7.1 Monitoraggio non previsto
Emissione di Rifiuti
1.8
(Solo per i casi previsti)
Controllo rifiuti
1.8.1 Annuale Annuale X
pericolosi
Controllo rifiuti non
1.8.2 Annuale Annuale X
pericolosi
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
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Sistemi di controllo
2.1.1 delle fasi critiche del NO NO X
processo
Interventi di
2.1.2 manutenzione Annuale NO X
ordinaria
2.1.3 Aree di stoccaggio Annuale NO X
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale X X
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 - Consumo materie prime e prodotti
La tabella del paragrafo 1.1 si propone di elencare tutte le materie prime che entrano nel ciclo
produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati (suini e pollame) e
degli alimenti/mangime che vengono somministrati agli stessi. La composizione del mangime
somministrato ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto ambientale soprattutto per il
contenuto di fosforo e azoto. A discrezione dell’azienda proponente e dell’Autorità competente, nei
casi in cui vengono utilizzati mangimi con perse concentrazioni di P e N può essere utile inserire
il dato nella tabella pidendolo in più classi corrispondenti a persi range di concentrazione dei
due elementi.
Non sono richiesti, in quanto non pertinenti in questa Sede, il quantitativo di farmaci utilizzati.
Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime si chiede all’azienda di fare
una proposta all’Ente competente in base alla propria organizzazione aziendale: se l’azienda ha
l’abitudine di comprare il mangime mensilmente, proporrà nel PMC una frequenza di autocontrollo
“mensile”, se l’acquisto non ha tale regolarità sarà indicato “alla ricezione”.
L’azienda dovrà conservare i dati sul consumo di materie prime e comunicarli unitamente agli altri
dati di autocontrollo richiesti annualmente attraverso un Report su supporto informatico/cartaceo.
I dati richiesti per il Report annuale sono già in possesso dell’azienda (fatture, bollette, contatori) e
nella maggior parte dei casi sono anche già registrati (registri fiscali e/o sanitari).
Per i dati indicati nelle tabelle 1.1.1. e 1.1.2. (tonnellate all’anno di mangime o capi all’anno
allevati) si richiede la comunicazione del dato su base annuale indipendentemente dalla frequenza
di autocontrollo indicata nel PMC. Gli alimenti, valutata la necessità di determinare l’azoto e il
fosforo escreto, saranno indicati sia come quantità che come Azoto e Fosforo somministrati
ricavando i dati dalle schede tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
L’azienda conserverà le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con relativa
composizione.
Tabella 1.1.1 - Materie prime (alimenti)
Frequen
Modalità
Fase di UM UM UM za Fonte Reportin
Denominazione stoccaggi
utilizzo (Azoto) (Fosforo) autocont dato g
o
rollo
Mangime
Alimenti
Contabili
polli da Alimenta t/anno t/anno t/anno Alla
Silos tà Annuale
carne zione (1) (2) (2) ricezione
aziendale
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(1) Gli alimenti sono indicati come quantità.
(2) Gli alimenti sono indicati come Azoto e Fosforo somministrati ricavando i dati dalle schede
tecniche, da cartellino o da analisi su campioni rappresentativi.
Tabella 1.1.2 - Altre materie prime
Frequenza
Modalità
Denominazione Fase utilizzo UM autocontroll Fonte dato Reporting
stoccaggio
o
Detergenti/disinfett Pulizia fine Alla Contabilità
Locale chiuso t/anno
anti ciclo ricezione aziendale
Alla
Contabilità
Lettiera Sacconi Stabulazione t/anno ricezione/Ini Annuale
aziendale
zio ciclo
Alla Contabilità
Pulcini Capannoni Stabulazione t/anno
ricezione aziendale
1.3 - Consumo energia/combustibili
Tabella 1.3.1 – Energia/combustibili
Frequenza
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato Reporting
autocontrollo
Energia importata
Energia elettrica MWh/a Annuale Fatture
da rete esterna
Energia
autoprodotta e
Energia elettrica MWh/a Annuale Contatore
consumata Annuale
dall’impianto
Acquisto Gasolio t/a Annuale Fatture
Acquisto Metano mc/a Annuale Fatture
1.4 – Azoto e Fosforo escreti
L’azoto e il fosforo escreti si possono determinare (con frequenza almeno annuale) con una delle
seguenti possibilità:
1. con calcolo mediante bilancio di massa, sulla base dell’apporto di alimenti, del contenuto di
proteina grezza della dieta, del fosforo totale e della prestazione degli animali. I contenuti di
proteina grezza e di fosforo totale degli alimenti possono essere calcolati mediante:
◦ in caso di fornitura esterna: con la documentazione di accompagnamento.
◦ in caso di autoproduzione: mediante campionamento dei composti alimentari
provenienti da silos o dal sistema di alimentazione per analizzare il contenuto totale
di fosforo e proteina grezza o, in alternativa, nella documentazione di
accompagnamento o utilizzando valori standard per il contenuto totale di fosforo e
proteina grezza nei composti alimentari.
2. con stima mediante analisi degli effluenti di allevamento per il contenuto totale di azoto e
fosforo.
3. mediante metodologia di calcolo dell’azoto e del fosforo riportati nell’allegato D alla DGR
n. 2439 del 7 agosto 2007, “Bilancio Aziendale dell’azoto e del fosforo negli allevamenti”
copia informatica per consultazione
reso disponibile su apposito supporto informatico dalla Giunta regionale del Veneto.
Come avvio della BAT si è deciso di effettuare il calcolo secondo il punto 3).
Si allega a fine PMC il bilancio di azoto e fosforo.
La quantità di azoto e fosforo escreto/posto animale/anno, dovrà essere ricompreso nell’intervallo
sotto riportato.
Tab.1.4.1 – Azoto totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria Azoto escreto totale (Kg Kg Azoto Reporting
animale azoto/anno) escreto/posto
animale/anno
Polli da carne 59.129 kg 0,37 Annuale
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di azoto escreto devono essere ricomprese
nell’intervallo sottoriportato
Categoria animale Azoto totale escreto (1) (2)
associato a BAT (kg azoto-escreto/posto
animale/anno)
Polli da carne 0,2 – 0,6
(1) l’azoto totale escreto associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le specie di pollame
(2) il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
Tab.1.4.2 – Fosforo totale escreto annuale associato alla BAT.
Categoria Fosforo escreto totale (Kg Fosforo escreto
animale P2O5/anno) (Kg P2O5 Reporting
capo/anno)
Polli da carne 24.206 0,153 Annuale
A seguito delle tecniche di alimentazione applicate le quantità di fosforo escreto devono essere ricomprese nell’intervallo
sottoriportato
Categoria animale Fosforo totale escreto (1) (2) associato a BAT (kg P 2O5 escreto/posto
animale/anno)
Polli da carne 0,05 – 0,25
• il fosforo totale escreto (in forma di ossido) associato alla BAT non è applicabile alle pollastre o ai riproduttori, per tutte le
specie di pollame.
• Il limite inferiore dell’intervallo può essere conseguito mediante una combinazione di tecniche.
1.5 – Emissioni in aria
1.5.1 – Emissioni di ammoniaca
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione in quanto, le emissioni provengono
dalle stalle ma anche dalle strutture di stoccaggio e di spandimento dei reflui zootecnici. L’attuale
tecnologia non permette generalmente di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse di
conseguenza, è importante stimare almeno le emissioni principali, quali l’ammoniaca. Questa stima
può essere effettuata mediante una delle seguenti possibilità:
1. attraverso stima mediante il bilancio di massa (una volta l’anno per ciascuna categoria di
animali) sulla base dell’escrezione e dell’azoto totale (o dell’azoto ammoniacale) presente in
ciascuna fase della gestione degli effluenti di allevamento ;
2. tramite fattori di emissione;
3. con calcolo (da ripetere ogni volta che ci sono modifiche sostanziali del tipo di bestiame
copia informatica per consultazione
allevato o del sistema di stabulazione) mediante la misurazione della concentrazione di
ammoniaca e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi normalizzati ISO, nazionali o
internazionali o altri metodi atti a garantire dati di qualità scientifica equivalente.
La quantità di emissioni di ammoniaca (Kg NH3/posto animale/anno) associate alle migliori
tecniche disponibili provenienti da ciascun ricovero zootecnico per le varie tipologie di animali,
dovrà essere ricompreso nell’intervallo sotto riportato.
Tab. 1.5.1.1 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento
kg kg
Tipologia kg Reporting
kg NH3/totale NH3/stoccaggi NH3/spandim
animali NH3/ricovero
o ento
Polli da carne Annuale
Tab. 1.5.1.2 – Stima emissioni ammoniaca annuali provenienti dall’allevamento per capo anno
kg
kg kg
NH3/spandi
NH3/totale/ NH3/stocca
Tipologia kg NH3/ricovero/posto mento/post Reporting
posto ggio/posto
animali animale/anno(1) o
animale/an animale/an
animale/an
no no
no
Polli da
Annuale
carne
Polli da carne con peso finale fino a 2,5
Kg. 0,01 – 0,08(2)
(1) Per gli impianti esistenti che usano un sistema di ventilazione forzata e una rimozione infrequente dell'effluente (in caso di
lettiera profonda con fossa profonda per gli effluenti di allevamento), in combinazione con una misura che consenta di
realizzare un elevato contenuto di materia secca nell'effluente, il limite è 0,25 kg NH 3/posto animale/anno.
(2) Può non essere applicabile ai seguenti tipi di pratiche agricole: estensivo al coperto, all'aperto, rurale all'aperto e rurale in
libertà, a norma delle definizioni di cui al regolamento (CE) n. 543/2008 della Commissione, del 16 giugno 2008, recante
modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le norme di
commercializzazione per le carni di pollame (GU L 157 del 17.6.2008, pag. 46). Il valore più basso dell’intervallo è associato
all’utilizzo di un sistema di trattamento aria.
1.5.2 – Emissioni di odori, polveri e sonore
A) Emissioni di odori
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato (inserito nel Sistema di
Gestione Ambientale, punto 11, come da BAT 12).
Considerato che l’applicazione delle Migliori tecniche disponibili hanno come obiettivo anche la
riduzione delle emissioni odorigene alla formazione, tenuto conto inoltre della sostanzialità e
frequenza delle segnalazioni agli Uffici competenti, documentate e comprovabili attraverso
sopraluogo all’impianto, sarà valutata la prescrizione di monitorare le emissioni di odori
utilizzando:
norme EN (per esempio mediante olfattometria dinamica secondo la norma EN 13725 per
determinare la concentrazione di odori).
utilizzare norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di
copia informatica per consultazione
dati di qualità scientifica equivalente.
B) Emissioni di polveri
Il Gestore riporterà eventuali criticità riscontrate nell’anno di riferimento e le eventuali
azioni/misurazioni effettuate, secondo il Piano di gestione presentato (inserito nel Sistema di
Gestione Ambientale, punto 12).
Ricordando che le emissioni di polveri provenienti da ciascun ricovero zootecnico sono dei
contaminanti che possono influenzare sia la respirazione degli animali che quella degli operatori
agricoli, il monitoraggio si ottiene applicando con frequenza annuale:
calcolo mediante la misurazione delle polveri e del tasso di ventilazione utilizzando i metodi
EN o altri metodi (ISO, nazionali o internazionali) atti a garantire dati di qualità scientifica
equivalente (non applicabile a impianti muniti di un sistema di trattamento dell’aria).
stima mediante i fattori di emissione.
Qualora il ricovero zootecnico sia munito di un sistema di trattamento dell’aria il monitoraggio
delle emissioni di ammoniaca, polveri e/o odori provenienti da ciascun ricovero zootecnico può
avvenire mediante controllo del funzionamento effettivo del sistema di trattamento aria (per
esempio mediante registrazione continua dei parametri operativi o sistemi di allarme).
Tab. 1.5.2.1– Stima emissioni Polveri provenienti dal ricovero zootecnico
Tipologia animali kg PM10/totale kg PM10/posto Reporting
animale/anno
Polli da carne Annuale
C) Emissioni sonore
In merito alle emissioni di rumore, ove pertinenti a seguito della BAT 9, dovrà essere prevista una
valutazione previsionale di impatto acustico redatta da un tecnico abilitato e l’attuazione di un Piano
di gestione del rumore, come parte del Sistema di Gestione Ambientale.
Qualora l’inquinamento acustico presso i recettori sensibili sia probabile o comprovato si dovrà
mettere in atto un protocollo per il monitoraggio.
1.5.3 – Stima emissioni provenienti intero processo
Considerato inoltre, che l’obiettivo dell’applicazione delle BAT consiste nella riduzione delle
emissioni nell’aria di ammoniaca provenienti dall’intero processo di allevamento di suini (scrofe
incluse) o pollame, nella prima applicazione delle BAT si dovranno altresì stimare o calcolare la
riduzione delle emissioni di ammoniaca provenienti dall’intero processo rispetto alla “situazione in
atto”. A tal fine, il Gestore determinerà la stima dell’azoto e fosforo escreto con una delle
metodologie indicate al punto 1.4, nonché le emissioni di ammoniaca come riportato al punto 1.5.1
provenienti dall’allevamento. Qualora i valori siano superiori a quelli riportati nella BAT
pertinente, il Gestore dovrà fornire indicazioni sulle tecniche da applicare affinché i valori siano
ricompresi nell’intervallo sopra riportati.
1.5.4 – Emissioni convogliate
Nel Report annuale si dovranno riportare esclusivamente la comunicazione delle emissioni di tipo
convogliato che sono soggette ad Autorizzazione e le emissioni diffuse in aria dell’ammoniaca
provenienti da ciascun ricovero zootecnico.
copia informatica per consultazione
L'azienda Furegon Sergio non ha emissioni convogliate.
1.6 – Emissioni in acqua
Si indicano in questa tabella soltanto gli scarichi autorizzati ai sensi della norma di settore (D.lgs n.
152/06 e successive modifiche ed integrazioni).
L'allevamento non presenta emissioni in acqua
1.7 – Suolo e sottosuolo
In linea generale, il monitoraggio delle acque sotterranee è previsto soltanto nel caso in cui lo
stoccaggio dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni).
Non sono presenti stoccaggi in contenitori di terra.
1.7.2 – Terreni
Tutti gli allevamenti soggetti all’Autorizzazione Integrata Ambientale hanno l’obbligo di presentare
all’Autorità competente, la Comunicazione, in quanto produttori e/o utilizzatori di azoto, con
l’eventuale Piano di Utilizzazione Agronomica degli effluenti di allevamento se c’è l’uso
agronomico, a valenza annuale o quinquennale, a seconda della specifica disciplina regionale.
Nell’ambito del procedimento autorizzatorio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale si prende
atto della Comunicazione, corredata o meno dal PUA in base alle disposizioni regionali, presentata
dall’allevamento; nel caso di nuovo impianto l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato
prima dell’inizio della produzione.
Nell’ambito del controllo integrato ARPAV esegue sempre un controllo analitico dei terreni nel caso
di utilizzo agronomico degli effluenti.
L'azienda Furegon Sergio effettua spargimento nei terreni in conduzione o con atto di assenso.
1.8 – Rifiuti
I rifiuti prodotti in allevamento si configurano come rifiuti speciali (esclusi gli effluenti di
allevamento e tutti i materiali da essi derivati dopo trattamento qualora destinati all’utilizzo
agronomico) e bisogna descriverne la gestione all’interno dell’impianto produttivo indicando le
eventuali operazioni di smaltimento o recupero affidato a terzi.
Per quanto riguarda i registri di carico e scarico per i rifiuti speciali pericolosi e per i rifiuti speciali
non pericolosi si applica l’art. 190 del d.lgs. 152/2006.
Nelle tabelle, 1.9.1 e 1.9.2, sono indicati a titolo esemplificativo alcune tipologie di rifiuti pericolosi
e non pericolosi che possono essere presenti in un allevamento in condizione di “deposito
temporaneo” art. 183, c. 1 lett. bb) del d.lgs. n. 152/2006:
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Rifiuti Descrizion Modalità Destinazi
Fonte del dato Reporting
(codice CER) e stoccaggio one (R/D)
130206* Olio esausto
Come da art. 183, c. 1,
Oli sintetici per da macchinari
lett. bb) del d.lgs. n. R Registro c/s
motori, ingranaggi e agricoli
152/2006
lubrificazione (trattori)
Annuale
Batterie
Come da art. 183, c. 1,
160601* esaurite da
lett. bb) del d.lgs. n. R Registro c/s
Batterie al piombo macchine
152/2006
agricole
copia informatica per consultazione
150110*
Imballaggi Imballaggi di
Come da art. 183, c. 1,
contenenti residui di fitofarmaci
lett. bb) del d.lgs. n. R/D Registro c/s
sostanze pericolose contenenti
152/2006
o contaminati da tali residui
sostanze
Rifiuti raccolti
Come da art. 183, c. 1,
e smaltiti con
180202* lett. bb) del d.lgs. n. R Registro c/s
precauzioni
152/2006
particolari
I contenitori di farmaci o di prodotti disinfettanti dovranno essere gestiti conformemente alla
classificazione delle sostanze contenute e non potranno essere bonificati con la procedura di buona
pratica agricola prevista specificatamente per i fitofarmaci.
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinaz
Descrizion Modalità Modalità di
Rifiuti ione Reporting
e stoccaggio registrazione
(R/D)
150102 Come da art. 183, c.
Sacchi in 1, lett. bb) del d.lgs. n.
Imballaggi di R Formulari
plastica 152/2006
plastica
150106 Sacchi – Come da art. 183, c.
barattoli – 1, lett. bb) del d.lgs. n. R Formulari Annuale
Imballaggi in
taniche 152/2006
materiali misti
150107 Come da art. 183, c.
Contenitori in 1, lett. bb) del d.lgs. n.
R Formulari
Imballaggi in vetro vetro 152/2006
Per quanto riguarda la produzione di carcasse di animali (vedasi Regolamenti sui SOA) è necessario
indicare la mortalità standard, la soluzione adottata per la conservazione delle carcasse e il referente
per il ritiro delle stesse, nonché indicare nella planimetria generale del centro zootecnico
l’ubicazione della cella frigorifero.
1.9 – Amianto
Vi è la presenza di coperture in cemento-amianto incapsulate all’esterno e a vista all’interno: la ditta
dovrà attuare quanto previsto dalla DGRV 265/2011.
Tabella 1.9.1 – Valutazione amianto
Frequenza
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato Reporting
autocontrollo
Contro soffitto Lastre cemento N° indice di Valutazione
interno amianto Versar
Biennale
indice di Versar
Annuale
L'esito della prova con indice di degrado dovrà essere riportato nel Report annuale, utilizzando la sezione
“documentazione allegata”.
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2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
Le eventuali anomalie e non conformità nella gestione dell'impianto dovranno essere segnalate
all’Autorità competente attraverso il Report annuale.
L’azienda potrà presentare delle procedure e registri predisposti per i sistemi di gestione ambientale
(ISO 14001 o EMAS) se certificata.
Nella tabella 2.1.1 sono indicati in via esemplificativa alcuni tra i parametri minimi e le analisi da
effettuare che il gestore deve prevedere per il controllo delle fasi del processo.
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Frequenza
Parametro di
Fase/attività Criticità UM autocontroll Fonte del dato Reporting
esercizio
o
Annuale, su un
Sostanza secca 5% del
Solidi totali liquame/pollina
Stabulazione gestione pollina N tot % RdP
allontanata
Metalli pesanti dall’allevament
(Rame e Zinco) o
Dilavamento Annuale
Pioggia su Verifica delle
delle acque Annuale
piazzali rete di scolo
meteoriche
Sostanza secca
Alimentazione concentrazione di Proteina grezza
% Annuale RdP
(*) azoto e fosfati (*)
Fosforo (*)
(*) tali parametri sono leggibili dalla composizione dichiarata del cartellino del mangime, se si
utilizzano prodotti vegetali coltivati in azienda la composizione può essere dedotta da bibliografia
o in alternativa attraverso analisi appropriata.
Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato/
Macchinario Tipo di intervento Frequenza Modalità di Reporting
registrazione
Sistemi di asportazione Controllo della
A ogni ciclo (*) Registro
deiezioni funzionalità
Abbeveratoi/impianto Quaderno di
Controllo funzionalità Settimanale (*)
alimentazione manutenzione
Termosonde apertura
tarature Annuale (*) Rapporto di taratura
finestre
Ugelli di erogazione Verifica delle pressioni Quaderno di
Annuale (*)
acqua di erogazione manutenzione Annuale
Impianto
Quaderno di
riscaldamento/raffresca Controllo funzionalità Settimanale (*)
manutenzione
mento
Quaderno di
Impianto ventilazione Controllo funzionalità Settimanale (*)
manutenzione
Pulizia piazzali Controllo visivo Settimanale (*) Settimanale
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(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di Modalità di
Tipo di controllo Frequenza Reporting
contenimento registrazione
Cisterna gasolio Visivo Settimanale(*) Registro Annuale
(*) da segnalare nel report annuale solo le non conformità
3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che possono essere
utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano l’impatto e
grandezze che misurano il consumo delle risorse (ad esempio consumo di energia in un anno).
E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto) all’unità di
produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il denominatore può essere la quantità di
prodotto/anno espresso in tonnellate e consumi o le emissioni espresse in kg di prodotto, in questo
caso si indicherà il valore kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia
prima.
Tabella 3.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance
Metodo Frequenza di
Indicatore Descrizione UM di monitoraggio e
misura reporting
Quantitativo di rifiuto
Produzione specifica di
prodotto rispetto al numero Kg/capo Calcolo annuale
rifiuti
di capi allevati
Quantitativo di acqua
Consumo specifico
prelevata rispetto al numero m3/capo Calcolo annuale
risorsa idrica
di capi allevati
Consumo energetico Fabbisogno totale di
specifico per ciascun energia/combustibile TEP/cap
Calcolo annuale
combustibile/fonte utilizzata rispetto al numero o
energetica di capi allevati
Quantitativo di reflui
Produzione di reflui
prodotti in relazione ai capi m3/capo Calcolo annuale
specifica
allevati
Quantitativo di azoto
Consumo di azoto
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
Quantitativo di fosforo
Consumo di fosforo
somministrato rispetto al Kg/capo Calcolo annuale
somministrato
numero di capi allevati
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Tabella 1.1.3 - Prodotti finiti
Frequenza
Denominaz Peso Fonte del
Processo UM autocontrol Reporting
ione unitario dato
lo
Potenzialità Al rilascio
Autorizzazion
massima Unità Unità/anno Autorizzazion
e
allevamento e
Numero capi Documenti del
Unità Unità/anno All'arrivo
in entrata soccidante
Numero capi Documenti del
Unità Unità Alla partenza
in uscita soccidante
Stabulazione
Avicoli da Capi
Autocertificazi
carne mediamente Unità Unità/anno Annuale
one
presenti
Peso (vivo Documenti del
kg kg/anno Annuale
venduto) soccidante
Annuale
Numero Documenti del
Numeri cicli Annuale
cicli /anno soccidante
Documenti del
Durata ciclo gg Giorni Fine ciclo
soccidante
Contabilità
Capi Unità Unità/anno Giornaliera
aziendale
Capi deceduti
Contabilità
Peso kg Kg/anno In uscita
aziendale
Contabilità
Effluenti di aziendale/com
Palabili m³ Annuale
allevamento1 unicazione
nitrati
Tabella 1.1.4 – Stoccaggi
Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali non palabili
(Indicare
Tipologia Sup H Volume Anno
Ubicazione tipologia Reporting
vasche (mq) (m) (m3) copertura
copertura)
Pozzetto
Montegaldel concimaia 1 Vasca
la, foglio 1 per sgrondo 5,3 mq 1,3 m 7,0 mc 1998-99 chiusa
mappali
da acqua interrata
106, 338.
piovana Annuale
Montegaldel Vasca Vasca
la. Foglio 5 raccolta 40,00 mq 2,5 m 100 mc chiusa
mappale
percolato interrata
103
1 “L’azienda gestirà i reflui zootecnici secondo DGRV 1835/2016
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Tipologia, volume disponibile e tipologia copertura delle strutture di stoccaggio in uso all’azienda per i
materiali palabili
Ubicazione Tipologia Sup H Volume Anno (Indicare
vasche (mq) (m) (m3) copertura tipologia Reporting
copertura)
Montegaldel Coperta con
Coperta con
la, foglio 1 telo. Verrà
1.000 mc telo. Verrà
mappali Concimaia 1 coperta
500 mq 1,0 (con coperta con
106, 338. scoperta entro il 15
cumulo) tettoia
febbraio
metallica
2021
Annuale
Montegaldel Scoperta.
Scoperta.
la. Foglio 5 Verrà
Verrà
mappale Concimaia 2 200 mc con coperta
100 mq 1,0 coperta con
103 scoperta cumulo entro il 15
tettoia
febbraio
metallica
2021
Tabella 1.1.5 – Identificazione mezzi utilizzati per lo spandimento degli effluenti zootecnici
Tipo attrezzatura Targa o matricola Titolo possesso Reporting
CARRI SPANDILETAME --- Comodato
TRATTRICE - SAME AK500D Proprietà
Annuale
TRATTRICE - AE183R Proprietà
FERGUSON
1.2 - Consumo risorse idriche
I dati verranno inseriti e inviati all’Autorità competente attraverso il Report annuale riportando tutte
le misurazioni effettuate con la frequenza stabilita dal PMC. Nella fase di controllo verrà effettuata
la lettura del conta litri e valutata la congruità con i dati inviati.
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di Fase di U Frequenza Fonte del
Reporting
approvvigionamento utilizzo M autocontrollo dato
Stabulazione, mc/
Acquedotto Annuale Bolletta Annuale
alimentazione a
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