Decreto dirigenziale
PROVINCIA DI VICENZA
Area Servizi al Cittadino e al Territorio
SETTORE TUTELA E VALORIZZAZIONE RISORSE NATURALI
PROTEZIONE CIVILE
Contra' Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net C. Fisc. P. IVA 00496080243
Protocollo n. 21709 da citare nella risposta Vicenza, 31/03/2015
Autorizzazione integrata ambientale n. 3/15
Oggetto: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni.
Autorizzazione integrata ambientale.
Ditta: Bianchi Fernanda.
Sede legale: via Nardi 97/A – 36060 Romano d'Ezzelino (VI).
Sede installazione: via E. Farronato 5/A – 36060 Romano d'Ezzelino (VI).
IL DIRIGENTE
Vista
la domanda di Autorizzazione integrata ambientale presentata dalla ditta Bianchi Fernanda e recepi-
ta agli atti dalla Provincia di Vicenza in data 26/01/2012, prot. n. 6783.
Esaminate
le successive integrazioni alla domanda di Autorizzazione integrata ambientale presentate dalla ditta
alla Provincia, e da questa recepite agli atti il 17/12/2013, prot. n. 90955, il 15/07/2014, prot. n.
49505, l' 11/03/2015, prot. n. 16793.
Valutato
che la ditta svolge nell’installazione di via E. Farronato 5/A a Romano d'Ezzelino l’attività di alle-
vamento di quaglie e che tale attività risulta, per tipologia e potenzialità, compresa nelle categorie di
attività industriali di cui all’allegato VIII alla parte seconda del D. lgs. 152/06, con codice 6.6.a.
Considerato
il parere positivo espresso da ARPAV, Dipartimento provinciale di Vicenza, sul Piano di monito-
raggio e controllo presentato dalla ditta, parere recepito dalla Provincia il 24/03/2015, prot. n.
19842.
1
Visto
l’esito del sopralluogo effettuato presso l’installazione il giorno 24/02/2015 dal Responsabile
dell'istruttoria insieme a un tecnico di ARPAV – Dipartimento di Vicenza.
Considerato che
in data 12/03/2015, con regolare convocazione, si è tenuta presso la sede provinciale di palazzo
Nievo a Vicenza una conferenza di servizi sull’argomento in oggetto, integrata da una richiesta, da
parte della Provincia con documento del 13/03/2015, prot. n. 17610, di acquisizione dei pareri dei
soggetti assenti.
Visto
il D. lgs. n. 46 del 4 marzo 2014 che ha modificato e integrato le norme in tema di Autorizzazione
integrata ambientale di cui al D. lgs. n. 152 del 3 aprile 2006.
Visto
il decreto ministeriale del 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione
e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento
di carcasse, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”.
Visto
il decreto ministeriale del 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in
relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è
seguita la D.G.r.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istrut-
torie finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 feb-
braio 2005, n. 59”.
Vista
la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.).
Vista
la legge regionale n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33,
"Norme per la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto le-
gislativo 18 febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla preven-
zione e riduzione integrate dell'inquinamento"”.
Viste
le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previ-
2
sti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005
n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’in-
quinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Inte-
grata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”.
Visto
il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive mo-
difiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107 (sulle
funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere ge-
stionale).
RILASCIA
Alla ditta Bianchi Fernanda l'Autorizzazione integrata ambientale ai sensi del D. lgs. 152/06, per
l'attività esercitata nell’installazione localizzata in via E. Farronato 5/A a Romano d'Ezzelino.
I limiti, le condizioni e le prescrizioni da osservare nell’esercizio dell’attività sono riportati nell’Al-
legato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
AVVERTE CHE
01 – La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell’art. 29-quater del D.
lgs. 152/06, ha validità sino al 31 marzo 2025; sostituisce le autorizzazioni ambientali setto-
riali di cui all’allegato IX alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152; sei
mesi prima della scadenza, il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una
relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'articolo 29-ter, comma 1,
del D. lgs. 152/06. Fino alla pronuncia dell'autorità competente, il gestore continua l'attività
sulla base della presente Autorizzazione.
02 – La presente Autorizzazione non esonera la ditta dal conseguimento di autorizzazioni e/o prov-
vedimenti di competenza di altre autorità, previsti dalla normativa vigente per l’esercizio delle
attività di allevamento.
03 – Nell'ipotesi di cessazione dell'attività in vigenza della presente Autorizzazione, il gestore dovrà
trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di dismissione dell’installazione e, in caso di
necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di
bonifiche e ripristino ambientale.
3
04 – Eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità della gestione dell’installazione
dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia, che procederà ai sensi dell’art.
29-nonies del D. lgs. 152/06.
05 – In caso di inosservanze delle prescrizioni contenute nella presente Autorizzazione, compreso
quanto riportato in Allegato A, si procederà secondo quanto previsto dall’art. 29-decies, com-
ma 9, e dall’art. 29-quattuordecies del D. lgs. 152/06.
06 – La tariffa per l’istruttoria, di cui al decreto ministeriale del 24 aprile 2008, viene determinata in
euro 693,00 (seicentonovantatre/00), a seguito dei criteri fissati dalla Regione Veneto con
l’emanazione della delibera della Giunta regionale n. 1519 del 26 maggio 2009.
07 – In relazione al Piano di monitoraggio e controllo, l’ARPAV prevede, nell’arco di validità del-
l’Autorizzazione integrata ambientale, l’esecuzione di una ispezione ambientale integrata con
oneri a carico del gestore, fatto salvo comunque quanto previsto nel piano d'ispezione ambien-
tale a livello regionale di cui all'art. 29-decies, comma 11-bis, del D. lgs. 152/06; qualora ne
rilevasse la necessità, la Provincia può disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
dall'art. 29-decies, comma 4, del D. lgs. 152/06.
08 – Copia del presente provvedimento e dei dati relativi ai controlli saranno messi a disposizione
del pubblico per la consultazione presso l'Ufficio Tutela ecosistemi agrari del Settore Tutela e
Valorizzazione risorse naturali – Protezione civile, ubicato a palazzo Nievo, contra' Gazzolle 1
– 36100 Vicenza.
09 – Si informa che contro questo provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR del Ve-
neto entro 60 giorni dalla notifica, oppure ricorso straordinario al capo dello Stato entro 120
giorni.
10 – Il presente provvedimento sarà inviato al gestore dell’installazione della ditta Bianchi Fernan-
da, al sindaco del Comune di Romano d'Ezzelino, al Dipartimento di Vicenza dell’ARPAV, al
Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS n. 3 – Bassano del Grappa.
Il Dirigente del Settore Tutela e Valorizzazione risorse naturali – Protezione civile
ing. Maria Pia Ferretti
Settore competente: Tutela e Valorizzazione risorse naturali – Protezione civile
Ufficio competente: Tutela ecosistemi agrari – dott. Francesco Bertoncello
E-mail: tutela.ecosistemiagrari@provincia.vicenza.it; tel. 0444 908566
Responsabile procedimento: dott.ssa Chiara Garbin
4
Autorizzazione integrata ambientale n. 3/15
ALLEGATO A
Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione integrata ambientale n. 3/15, relativa all’installazione della ditta Bianchi Fer-
nanda localizzata a Romano d'Ezzelino (VI) in via E. Farronato 5/A, riporta:
1 – l’inquadramento generale dell’installazione e del processo produttivo;
2 – le prescrizioni da osservare nell’esercizio dell’attività;
3 – il piano di monitoraggio e controllo.
1 – INQUADRAMENTO GENERALE DELL’INSTALLAZIONE
E DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Nell'installazione viene svolta l'attività di allevamento di quaglie da carne in ciclo chiuso. Le qua-
glie prodotte sono destinate al conferimento alla società Quaja Veneta di Malo, cooperativa che si
occupa della trasformazione, confezionamento, commercializzazione e vendita del prodotto finito.
L'unità produttiva è composta di due capannoni. Essi comprendono nove sale tra quelle destinate
all'ingrasso e quelle per i riproduttori. La potenzialità complessiva dell'impianto è di circa 555.000
capi all'anno.
Ogni sala è dotata di batterie di gabbie sovrapposte su più piani. Ogni gabbia (detta anche foro) con-
tiene circa 70 quaglie da ingrasso oppure circa 40 riproduttori, nel rapporto di quattro femmine per
un maschio.
Nelle sale da ingrasso c'è sia ventilazione naturale che forzata; quest'ultima è garantita da ventilatori
presenti in ogni sala.
Il ciclo di ingrasso ha una durata di circa trenta giorni, sufficiente a portare i capi a un peso di con -
ferimento di 200 grammi all'incirca. Al termine di ogni ciclo di ingrasso c'è un periodo di vuoto sa-
nitario.
Il mangime viene periodicamente acquistato e stoccato negli otto silos presenti nel sito produttivo.
Viene stoccato mangime di quattro tipi: di primo periodo medicato, di primo periodo, di secondo
periodo, per i riproduttori.
Il riscaldamento viene assicurato da due caldaie, una a metano e l'altra a legna. Per l'illuminazione e
il funzionamento dei macchinari viene utilizzata energia elettrica di rete. L'acqua usata nell'alleva-
mento, prevalentemente per l'abbeveraggio degli animali, proviene da acquedotto.
5
È presente un gruppo elettrogeno di emergenza, posto in uno spazio dedicato.
Una volta svuotate le sale di allevamento dai capi, si provvede alla raccolta delle deiezioni, alla pu -
lizia e alla disinfezione dei locali. La pulizia dapprima viene effettuata a secco, quindi pavimenti e
attrezzature sono lavati con acqua tramite idropulitrice e i reflui risultanti vengono convogliati alla
vasca a tenuta. Infine si distribuisce la soluzione di disinfettante con atomizzatore e si lascia asciu-
gare, senza pertanto generare reflui. Le deiezioni zootecniche vengono stoccate in un'apposita con-
cimaia coperta presente nel sito produttivo.
2 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento avicolo in conformità alle seguenti prescrizioni.
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione do-
vrà essere effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modifiche e integrazioni, applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche
che gestionali, secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007
del Ministero dell’Ambiente) e regionali (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28
aprile 2009).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella docu-
mentazione presentata alla Provincia, di cui il punto 1 dell’Allegato A – parte integrante del
presente provvedimento – costituisce una sintesi.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ot-
temperare a tutti gli obblighi previsti dal decreto 7 aprile 2006 del Ministero delle Politiche
agricole e forestali, nonché dalle deliberazioni della Giunta regionale n. 2495 del 7 agosto
2006 e n. 2439 del 7 agosto 2007 e successive modifiche e integrazioni.
D – La ditta dovrà provvedere, per le strutture in cemento-amianto eventualmente ancora presenti
nell'installazione, alla valutazione dell’Indice di degrado, come previsto dalla DGRV n.
265/11, al fine di definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica.
E – Le carcasse degli animali morti dovranno essere stoccate nell'apposita cella frigo presente
nell'installazione e periodicamente smaltite da una ditta specializzata e autorizzata.
F – Se dovessero mutare tipo merceologico e/o ditta produttrice della carta monobitumata utilizza-
ta per la raccolta della pollina, occorrerà prontamente segnalare i fatti alla Provincia e quindi
provvedere a nuove analisi chimiche del prodotto. Nel caso poi entrassero nel mercato tecno-
logie alternative ed economicamente sostenibili, la ditta dovrà abbandonare l'uso della carta
monobitumata per la raccolta delle deiezioni.
6
G – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale
nei modi e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 3 del
presente Allegato A.
H – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente ope-
rative entro il 30 giugno 2015.
I – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non og-
getto di report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per
tutta la durata dell’Autorizzazione integrata ambientale.
L – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu-
nicarli annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report su supporto informati-
co predisposto dalla Regione Veneto.
M – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30 apri-
le di ogni anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Autoriz-
zazione integrata ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” predi-
sposta dalla Regione Veneto e ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale
PIAVe); per la compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe (*) del Settore primario
della Regione Veneto e la costituzione e validazione, o eventuali aggiornamenti, del fascicolo
aziendale presso la competente struttura periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assi-
stenza agricola (CAA);
(*)
<http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Sistema+Informativo+e+At-
tivit%E0+di+Controllo/Domanda+iscrizione+anagrafe.htm>;
per la compilazione è inoltre necessaria l'autorizzazione all’accesso ai servizi del Sistema in-
formativo del Settore primario (SISP):
<http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Sistema+Informativo+e+At-
tivit%E0+di+Controllo/Assegnazione+di+un+profilo.htm>.
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elet-
tronica certificata (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione.
7
3 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi-
fiche di ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato B alla deliberazione
della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009.
QUADRO SINOTTICO
GESTORE GESTORE ARPA ARPA
Cap. FASI Ispezioni pro- Campionamenti/
Autocontrollo Reporting
grammate analisi
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1. Materie prime Alla ricezione Annuale X
1
1.1. Prodotti finiti Alla partenza Annuale X
2
1.2 Risorse idriche
1.2. Risorse idriche Annuale Annuale X
1
1.3 Risorse energetiche
1.3. Energia Annuale Annuale X
1
1.4 Combustibili
1.4. Combustibili Annuale Annuale X
1
1.5 Emissioni in aria
1.5. Punti di emissione
1 (emissioni convo-
gliate) EMISSIONI CONVOGLIATE ASSENTI
1.5. Inquinanti monitora-
2 ti
1.6 Emissioni in acqua
1.6. Punti di scarico
1
EMISSIONI ASSENTI, NO IMPIANTI DI DEPURAZIONE
1.6. Inquinanti monitora-
2 ti
1.7 Emissioni di rumore
1.7. Rumore, sorgenti e
EMISSIONI NON RILEVANTI Su segnalazione
1 misure
1.8 Emissione di rifiuti
1.8. Controllo rifiuti peri- Dall’emissione Annuale X
1 colosi all’uscita
1.8. Controllo rifiuti non Dall’emissione Annuale X
8
2 pericolosi all’uscita
1.9 Suolo/sottosuolo
(acque di falda monitorate solo per i casi previsti dall’art.8, comma 2 della DGRV 2495/06)
1.9. Acque di falda
1
NON SI CONSIDERA NECESSARIO
1.9. Terreni
2
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
2.1. Sistemi di controllo NO NO X
1 delle fasi critiche del
processo
2.1. Interventi di manu- Continuo, NO X
2 tenzione ordinaria all’occorrenza
2.1. Aree di stoccaggio annuale annuale X
3
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1. Monitoraggio annuale NO X
1
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
Tabella 1.1.1 – Materie prime
Denominazione Modalità Fase di utilizzo u.m. Frequenza Fonte dato GESTORE
stoccaggio autocontrollo Reporting
(SI/NO)
Capi di bestia- Allevamento unità Inizio ciclo Contabilità SI
me (stabulazione) aziendale
mangime Silos Allevamento t/anno Alla ricezio- Contabilità SI
(alimentazione) ne aziendale
Carta bitumata Allevamento qli/anno Inizio ciclo Contabilità SI
(stabulazione) aziendale
Tabella 1.1.2 – Prodotti finiti
Processo Denominazione Peso u.m Frequenza Fonte del dato GESTORE
unitario autocontrollo Reporting
(SI/NO)
Stabulazione Capi venduti unità Unità/anno Alla parten- Contabilità SI
Avicoli da za aziendale
carne Peso kg Kg/anno annuale Contabilità SI
aziendale
Numero cicli Numero annuale Contabilità SI
cicli/anno aziendale
Durata ciclo giorni Fine ciclo Contabilità SI
aziendale
9
Capi dece- Capi Unità Unità/anno Giornaliera Registro capi SI
duti morti
Peso kg Kg/anno Giornaliera Registro capi SI
morti
Reflui (*) Non palabili mc annuale Comunicazione SI
Nitrati
palabili mc annuale Comunicazione SI
Nitrati
(*) L’azienda gestisce il refluo zootecnico secondo le linee guida del DM 7 aprile 2006, DGR 2495 del 7
agosto 2006 e smi.
Tabella 1.2.1 – Risorse idriche
Tipologia di approvi- Fase di utilizzo u.m. Frequenza au- Fonte del GESTORE
gionamento tocontrollo dato Reporting
(SI/NO)
Acquedotto Allevamento, gestione mc/a annuale contatore SI
pulizia locali
Tabella 1.3.1 – Energia
Descrizione Tipologia u.m. Frequenza Fonte del GESTORE
autocontrollo dato Reporting
(SI/NO)
Energia importata da rete Energia elettri- Kwh/anno annuale contatore SI
esterna ca
Tabella 1.4.1 – Combustibili
Tipologia u.m. Frequenza auto- Fonte del dato GESTORE Repor-
controllo ting (SI/NO)
Metano mc/anno annuale contatore SI
Tabella 1.5 – Emissioni in aria (di tipo “diffuso”)
Parametro / Metodo di controllo UM Frequenza di Modalità di re- GESTORE Re-
inquinante autocontrollo gistrazione porting
controlli (SI/NO)
Metano Calcolo secondo DM 29 t/a Annuale Contabilità SI
gennaio 2007 aziendale
Ammoniaca Calcolo secondo DM 29 t/a Annuale Contabilità SI
gennaio 2007 aziendale
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Descrizione Rifiuti Modalità di stoccaggio Destinazione Fonte del GESTORE
(codice (**) dato Reporting
CER) (SI/NO) (*)
Contenitori 15.01.10* Area dedicata all’interno Ritiro trami- Registro cari- SI
vuoti di fito- dell’allevamento sotto te ditta auto- co/scarico*
sanitari superficie coperta rizzata
Batterie 16.06.01* Ritiro trami- Registro cari- SI
Contenitori te ditta auto- co/scarico*
rizzata
10
Oli esausti 13.02.06* Ritiro trami- Registro cari- SI
Fusti in un bacino di
te ditta auto- co/scarico*
contenimento
rizzata
(*) L’azienda nel report annuale dovrà comunque inserire anche i rifiuti prodotti e non inseriti nelle tabelle.
(**) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto della normativa
2 – GESTIONE IMPIANTO
Tabella 2.1.2 – Interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria
Macchinario Tipo di intervento Frequenza Modalità registra- GESTORE Repor-
zione ting (SI/NO)
Qualsiasi attrez- Controllo funzio- Continua, autocertificazione SI
zatura nalità all’occorrenza
dell’impianto
Tabella 2.1.3 – Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di conte- Tipo di controllo Frequenza Modalità di regi- GESTORE Repor-
nimento strazione ting (SI/NO)
Bacini accumulo visivo annuale autocertificazione SI
reflui
3 – INDICATORI PRESTAZIONE
Tabella 3.1 – Monitoraggio degli indicatori di performance
Indicatore Descrizione u.m. Metodo di Frequenza di GESTORE
misura monitoraggio Reporting
(SI/NO)
Produzione speci- Quantitativo di rifiu- Kg/capo calcolo annuale SI
fica di rifiuti to prodotto rispetto
al numero di capi al-
levati
Consumo specifi- Quantitativo di ac- m3/capo calcolo Come stabi- SI
co risorsa idrica qua prelevata rispet- lito in tab.
to al numero di capi 1.2.1
allevati
Consumo energe- Fabbisogno totale di calcolo Come stabi- SI
tico specifico per energia/combustibile lito in tab.
ciascun combusti- utilizzata rispetto al 1.3.1 e 1.4.1
bile/fonte energe- numero di capi alle-
tica vati
Produzione di re- Quantitativo di re- m3/capo calcolo annuale SI
flui specifica flui prodotti in rela-
zione ai capi allevati
Consumo specifi- Quantitativo di man- Kg/capo calcolo annuale SI
11
Indicatore Descrizione u.m. Metodo di Frequenza di GESTORE
misura monitoraggio Reporting
(SI/NO)
co di mangimi gimi consumato ri-
spetto al numero di
capi allevati
12