Decreto dirigenziale
PROVINCIA DI VICENZA
Area Servizi al Cittadino e al Territorio
SETTORE TUTELA E VALORIZZAZIONE RISORSE NATURALI
PROTEZIONE CIVILE
Contra' Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net C. Fisc. P. IVA 00496080243
Protocollo n. da citare nella risposta Vicenza,
Autorizzazione integrata ambientale n. 16/15
Oggetto: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e integrazioni.
Autorizzazione integrata ambientale.
Ditta: Società agricola Agriman Urbani s.s..
Sede legale: via Trassegno 18 – 36045 Lonigo (VI).
Sede installazione: via Trassegno – 36045 Lonigo (VI).
IL DIRIGENTE
Vista
la domanda di Autorizzazione integrata ambientale presentata dalla Società agricola Agriman Urba-
ni s.s. e recepita agli atti dalla Provincia di Vicenza in data 07/07/2015, prot. n. 46096.
Esaminate
le successive integrazioni alla domanda di Autorizzazione integrata ambientale presentate dalla ditta
alla Provincia, e da questa recepite agli atti il 20/10/2015, prot. n. 70065, e il 27/10/2015, prot. n.
71957.
Valutato
che la ditta svolge nell’installazione di via Trassegno a Lonigo l’attività di allevamento di galline
ovaiole e che tale attività risulta, per tipologia e potenzialità, compresa nelle categorie di attività in-
dustriali di cui all’allegato VIII alla parte seconda del D. lgs. 152/06, con codice 6.6.a.
Considerato
il parere positivo espresso da ARPAV, Dipartimento provinciale di Vicenza, sul Piano di monito-
raggio e controllo presentato dalla ditta, parere recepito dalla Provincia in sede di conferenza di ser -
vizi il 22/10/2015.
1
Visto
l’esito del sopralluogo effettuato presso l’installazione il giorno 02/10/2015 dal Responsabile
dell'istruttoria insieme a un tecnico di ARPAV – Dipartimento di Vicenza.
Considerato che
in data 22/10/2015, con regolare convocazione, si è tenuta presso la sede provinciale di palazzo
Nievo a Vicenza una conferenza di servizi sull’argomento in oggetto e che dalla medesima è stato
espresso parere favorevole al rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale.
Visto
il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, che alla parte seconda, titolo III
bis, tratta dell'autorizzazione integrata ambientale.
Visto
il decreto ministeriale del 29 gennaio 2007, recante “Emanazione di linee guida per l’inpiduazione
e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento
di carcasse, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”.
Visto
il decreto ministeriale del 24 aprile 2008 recante “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in
relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”, cui è
seguita la D.G.r.V. n. 1519 del 26 maggio 2009, avente per oggetto “Tariffe da applicare alle istrut-
torie finalizzate al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ex Decreto legislativo 18 feb-
braio 2005, n. 59”.
Vista
la delibera della Giunta provinciale n. 200 del 19 maggio 2009, atto di indirizzo per l’applicazione
delle tariffe per l’Autorizzazione integrata ambientale (I.P.P.C.).
Vista
la legge regionale n. 26 del 16 agosto 2007 “Modifiche alla legge regionale 16 aprile 1985, n. 33,
"Norme per la tutela dell'ambiente" e successive modificazioni, ai fini dell'attuazione del decreto le-
gislativo 18 febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla preven-
zione e riduzione integrate dell'inquinamento"”.
Viste
le deliberazioni della Giunta regionale n. 668 del 20 marzo 2007 “D. Lgs 18 febbraio 2005 n. 59 –
Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Modalità di
presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti soggetti all’autorizzazione integrata
ambientale – Approvazione della modulistica e dei calendari di presentazione delle domande previ-
sti dall’art. 5 comma 3 del D. Lgs n. 59/2005” e n. 1105 del 28 aprile 2009 “D. lgs 18 febbraio 2005
2
n. 59 – LR 16 agosto 2007, n. 26. Autorizzazione ambientale per la prevenzione e riduzione dell’in-
quinamento. Approvazione Linee Guida per la valutazione della domanda di Autorizzazione Inte-
grata Ambientale (AIA) per gli allevamenti zootecnici e del Piano Monitoraggio e Controllo
(PMC)”.
Visto
il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T. U. delle leggi sull’ordinamento degli EE. LL.) e successive mo-
difiche e integrazioni, con riferimento agli artt. 19 (sulle competenze della Provincia) e 107 (sulle
funzioni e responsabilità della dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere ge-
stionale).
RILASCIA
Alla Società agricola Agriman Urbani s.s. l'Autorizzazione integrata ambientale ai sensi del D.
lgs. 152/06, per l'attività esercitata nell’installazione localizzata in via Trassegno a Lonigo.
I limiti, le condizioni e le prescrizioni da osservare nell’esercizio dell’attività sono riportati nell’Al-
legato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
AVVERTE CHE
01 – La presente Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ai sensi dell’art. 29-quater del D.
lgs. 152/06, ha validità sino al 30 novembre 2025; sostituisce le autorizzazioni ambientali set-
toriali di cui all’allegato IX alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152; sei
mesi prima della scadenza, il gestore dovrà inviare una domanda di rinnovo, corredata da una
relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'articolo 29-ter, comma 1,
del D. lgs. 152/06. Fino alla pronuncia dell'autorità competente, il gestore continua l'attività
sulla base della presente Autorizzazione.
02 – La presente Autorizzazione non esonera la ditta dal conseguimento di autorizzazioni e/o prov-
vedimenti di competenza di altre autorità, previsti dalla normativa vigente per l’esercizio delle
attività di allevamento.
03 – Nell'ipotesi di cessazione dell'attività in vigenza della presente Autorizzazione, il gestore dovrà
trasmettere alla Provincia di Vicenza un piano di dismissione dell’installazione e, in caso di
necessità, il sito stesso dovrà essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di
bonifiche e ripristino ambientale.
3
04 – Eventuali modifiche impiantistiche o variazioni nella titolarità della gestione dell’installazione
dovranno essere preventivamente comunicate alla Provincia, che procederà ai sensi dell’art.
29-nonies del D. lgs. 152/06.
05 – In caso di inosservanze delle prescrizioni contenute nella presente Autorizzazione, compreso
quanto riportato in Allegato A, si procederà secondo quanto previsto dall’art. 29-decies, com-
ma 9, e dall’art. 29-quattuordecies del D. lgs. 152/06.
06 – La tariffa per l’istruttoria, di cui al decreto ministeriale del 24 aprile 2008, viene determinata in
euro 693,00 (seicentonovantatre/00), a seguito dei criteri fissati dalla Regione Veneto con
l’emanazione della delibera della Giunta regionale n. 1519 del 26 maggio 2009.
07 – In relazione al Piano di monitoraggio e controllo, l’ARPAV prevede, nell’arco di validità del-
l’Autorizzazione integrata ambientale, l’esecuzione di una ispezione ambientale integrata con
oneri a carico del gestore, fatto salvo comunque quanto previsto nel piano d'ispezione ambien-
tale a livello regionale di cui all'art. 29-decies, comma 11-bis, del D. lgs. 152/06; qualora ne
rilevasse la necessità, la Provincia può disporre controlli aggiuntivi secondo quanto previsto
dall'art. 29-decies, comma 4, del D. lgs. 152/06.
08 – Copia del presente provvedimento e dei dati relativi ai controlli saranno messi a disposizione
del pubblico per la consultazione presso l'Ufficio Tutela ecosistemi agrari del Settore Tutela e
Valorizzazione risorse naturali – Protezione civile, ubicato a palazzo Nievo, contra' Gazzolle 1
– 36100 Vicenza.
09 – Si informa che contro questo provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR del Ve-
neto entro 60 giorni dalla notifica, oppure ricorso straordinario al capo dello Stato entro 120
giorni.
10 – Il presente provvedimento sarà inviato al gestore dell’installazione della Società agricola Agri-
man Urbani s.s., al sindaco del Comune di Lonigo, al Dipartimento di Vicenza dell’ARPAV, al
Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS n. 5 – Ovest Vicentino.
Il Dirigente del Settore Tutela e Valorizzazione risorse naturali – Protezione civile
ing. Maria Pia Ferretti
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Settore competente: Tutela e Valorizzazione risorse naturali – Protezione civile
Ufficio competente: Tutela ecosistemi agrari – dott. Francesco Bertoncello
E-mail: tutela.ecosistemiagrari@provincia.vicenza.it; tel. 0444 908566
Responsabile procedimento: ing. Maria Pia Ferretti
Autorizzazione integrata ambientale n. 16/15
ALLEGATO A
Il presente allegato, definito come “Allegato A” e costituente parte integrante e sostanziale
dell’Autorizzazione integrata ambientale n. 16/15, relativa all’installazione della Società agricola
Agriman Urbani s.s. localizzata a Lonigo (VI) in via Trassegno, riporta:
1 – l’inquadramento generale dell’installazione e del processo produttivo;
2 – le prescrizioni da osservare nell’esercizio dell’attività;
3 – il piano di monitoraggio e controllo.
1 – INQUADRAMENTO GENERALE DELL’INSTALLAZIONE
E DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo capannone che avrà una lunghezza di 72 m, una lar-
ghezza di 15 m, un'altezza di 6 m. All'interno saranno montate quattro file di batterie in sette piani,
che consentiranno l'accasamento di 50.549 capi alla massima potenzialità. L'accasamento avverrà
con capi di circa 20 settimane, già pronti per la produzione delle uova. La permanenza in gabbia
sarà di circa 55 settimane (390 giorni di ciclo). In nessun caso l'azienda ricorrerà alla pratica della
muta forzata per prolungare il ciclo produttivo. Durante il ciclo di ovo-deposizione ogni gallina pro-
durrà mediamente 300 uova.
Il capannone sarà coibentato per evitare eccessivi innalzamenti delle temperature nei periodi più
caldi e ridurre le perdite di calore durante il periodo invernale. L'allevamento di galline ovaiole non
verrà riscaldato nel periodo invernale, mentre in quello estivo verrà rinfrescato da ventilatori – ven-
tilazione ad aria forzata negativa, in depressione di tipo longitudinale con ventilatori estrattori – e
dal sistema cooling per evitare eccessivi innalzamenti della temperatura interna del capannone e ga-
rantire il benessere animale. Il consumo energetico dell'allevamento sarà quindi dato dalla ventila-
zione e raffrescamento dell'ambiente di stabulazione e dall'energia elettrica per l'illuminazione e il
funzionamento dei sistemi di distribuzione del mangime e dell'acqua di abbeveraggio nonché del si-
stema di raccolta delle uova.
5
L'azienda disporrà di due silos per il mangime, ciascuno da 19 tonnellate, dotati di sistema di con-
trollo della quantità di mangime distribuito.
L'acqua verrà prelevata dal pozza aziendale. Ogni colonia di 43 animali sarà servita da cinque abbe-
veratoi a tettarella con tazzina antispreco per non alterare l'umidità della pollina sui nastri.
Durante la fase di stabulazione gli animali verranno sottoposti, con cadenza fissata dai veterinari del
soccidante, a profilassi vaccinale contro le patologie più diffuse. Gli operatori provvederanno a ve-
rificare giornalmente il corretto funzionamento dei persi impianti (distribuzione mangime e acqua,
riscaldamento, ventilazione, ecc.) ed allontanare i capi morti; questi ultimi saranno posti all'interno
di un'apposita cella frigorifera collocata esternamente al magazzino/sala uova.
Successivamente al carico dei capi a fine ciclo produttivo, l'allevamento effettuerà un vuoto sanita-
rio di almeno 21 giorni, durante il quale verrà eseguita la pulizia del capannone; quest'ultima consi-
sterà nell'asportazione a secco dei residui di pollina e delle polveri tramite l'uso di soffiatori ad aria
compressa ed aspiratori. Non vi sarà quindi produzione di acque reflue. Dopo la pulizia delle super-
fici di allevamento si passerà alla loro sanitizzazione attraverso appositi disinfettanti che verranno
sciolti in acqua e distribuiti con l'ausilio di irroratrici su ogni superficie del capannone. Questa puli-
zia prevederà l'asciugatura naturale, senza pertanto generare acque reflue. La disinfezione interesse-
rà anche l'impianto di abbeveraggio tramite acqua e sanificante; tale prodotto liquido verrà infine
fatto scaricare all'interno del capannone e fatto evaporare. Anche in questo caso non ci sarà raccolta
di acque reflue venute a contatto con prodotti chimici.
2 – PRESCRIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
La ditta deve gestire l’allevamento avicolo in conformità alle seguenti prescrizioni.
A – Per tutto quanto non specificato dal presente provvedimento, la gestione dell’installazione do-
vrà essere effettuata in conformità al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modifiche e integrazioni, applicando inoltre le migliori tecniche disponibili, sia impiantistiche
che gestionali, secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali (decreto 29 gennaio 2007
del Ministero dell’Ambiente) e regionali (deliberazione della Giunta regionale n. 1105 del 28
aprile 2009).
B – La ditta ha l’obbligo di condurre l’installazione in conformità a quanto dichiarato nella docu-
mentazione presentata alla Provincia, di cui il punto 1 dell’Allegato A – parte integrante del
presente provvedimento – costituisce una sintesi.
C – Per quanto concerne la gestione degli effluenti zootecnici, il gestore dell’installazione dovrà ot-
temperare a tutti gli obblighi previsti dal decreto 7 aprile 2006 del Ministero delle Politiche
6
agricole e forestali, nonché dalle deliberazioni della Giunta regionale n. 2495 del 7 agosto
2006 e n. 2439 del 7 agosto 2007 e successive modifiche e integrazioni.
D – Eventuali mutamenti nella destinazione d'uso degli effluenti zootecnici dovranno essere tempe-
stivamente comunicati.
E – La ditta è tenuta a provvedere al tamponamento della concimaia, per evitare possibili dilava -
menti causati da acque meteoriche, e a sistemare la pavimentazione della stessa, per garantire
impermeabilizzazione e resistenza al peso degli effluenti zootecnici accumulati nonché alle
sollecitazioni meccaniche da parte dei mezzi adibiti alla movimentazione degli stessi.
F – La ditta dovrà provvedere, per le strutture in cemento-amianto eventualmente ancora presenti
nell'installazione, alla valutazione dell’Indice di degrado, come previsto dalla DGRV n.
265/11, al fine di definire/attuare eventuali azioni di monitoraggio e/o di bonifica.
G – La ditta è tenuta a procedere al monitoraggio delle fonti di possibile inquinamento ambientale
nei modi e tempi previsti nel “Piano di monitoraggio e controllo”, che si trova al punto 3 del
presente Allegato A.
H – Le modalità di registrazione previste dal suddetto Piano dovranno essere rese pienamente
operative entro il 31 marzo 2016.
I – La ditta dovrà conservare tutti i documenti delle attività di autocontrollo (anche quelle non og-
getto di report), quali registrazioni, fatture, bollette, certificati, cartellini dei mangimi ecc. per
tutta la durata dell’Autorizzazione integrata ambientale.
L – La ditta dovrà conservare anche i dati circa materie prime, risorse idriche, rifiuti ecc. e comu-
nicarli annualmente, insieme agli altri dati richiesti, attraverso un report (report annuale del
Piano di monitoraggio e controllo) su supporto informatico predisposto dalla Regione Veneto.
M – Il report annuale del Piano di monitoraggio e controllo dovrà essere compilato entro il 30
aprile di ogni anno (con i dati dell’anno precedente) utilizzando la procedura telematica “Au-
torizzazione integrata ambientale – Report annuale del Piano di monitoraggio e controllo” pre-
disposta dalla Regione Veneto e ospitata nel Portale integrato per l'agricoltura veneta (Portale
PIAVe); per la compilazione sono necessari l'iscrizione all'anagrafe (*) del Settore primario
della Regione Veneto e la costituzione e validazione, o eventuali aggiornamenti, del fascicolo
aziendale presso la competente struttura periferica di AVEPA o un Centro autorizzato di assi-
stenza agricola (CAA);
(*)
<http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Sistema+Informativo+e+At-
tivit%E0+di+Controllo/Domanda+iscrizione+anagrafe.htm>;
per la compilazione è inoltre necessaria l'autorizzazione all’accesso ai servizi del Sistema in-
formativo del Settore primario (SISP):
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<http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Sistema+Informativo+e+At-
tivit%E0+di+Controllo/Assegnazione+di+un+profilo.htm>.
Infine, occorre che il gestore dell’installazione trasmetta alla Provincia con posta elet-
tronica certificata (PEC) il file del report per certificare l’avvenuta compilazione.
3 – PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Si riporta di seguito il Piano di monitoraggio e controllo proposto dalla ditta, integrato con le modi-
fiche di ARPAV al fine di renderlo conforme a quanto prescritto dall’allegato B alla deliberazione
della Giunta regionale n. 1105 del 28 aprile 2009.
QUADRO SINOTTICO
GESTORE GESTORE ARPA ARPA
FASI Ispezioni pro- Campionamenti/
Autocontrollo Reporting
grammate analisi
1 COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Materie prime e prodotti
1.1.1 Materie prime Alla ricezione Fine ciclo X NO
1.1.2 Prodotti finiti Fine ciclo Fine ciclo X NO
1.2 Risorse idriche
1.2.1 Risorse idriche annuale Annuale X NO
1.3 Risorse energetiche
1.3.1 Energia annuale Annuale X NO
1.4 Combustibili
1.4.1 Combustibili annuale Annuale X NO
1.5 Emissioni in aria (solo in presenza di emissioni di tipo convogliato)
Nessun monitoraggio in quanto non sono presenti emissioni di tipo convogliato.
Emissioni in acqua
1.6 (solo in presenza di impianto di depurazione o scarichi autorizzati ai sensi della normativa
vigente)
8
Nessun monitoraggio in quanto non sono presenti scarichi di tipo produttivo.
1.7 Emissioni di Rumore (solo per casi particolari elencati nelle linee guida regionali)
Nessun monitoraggio data la ridotta rumorosità dell’attività. su segnalazione
1.8 Emissione di Rifiuti
Controllo rifiuti
1.8.1 Annuale Annuale X NO
pericolosi
Controllo rifiuti
1.8.2 Annuale Annuale X NO
non pericolosi
Emissioni Suolo/sottosuolo
1.9 (acque di falda monitorate solo per i casi previsti dall’articolo 8, comma 2 della DGRV
2495/06)
Acque di falda – Nessun monitoraggio del sottosuolo in quanto non
1.9.1 Acque di falda
sono presenti contenitori in terra (lagoni), né prelievi di falda
1.9.2 Terreno NO NO NO NO
1.10 Amianto (coperture in eternit)
1.10.
Nessun monitoraggio poiché non vi saranno coperture in eternit
1
2 GESTIONE IMPIANTO
2.1 Controllo fasi critiche/manutenzione/controlli
Sistemi di con-
trollo delle fasi
2.1.1 Vedi tabella Vedi tabella X NO
critiche del pro-
cesso
Interventi di ma-
nutenzione
2.1.2 Vedi tabella Vedi tabella X NO
ordinaria/
straordinaria
3 INDICATORI PRESTAZIONE
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance
3.1.1 Monitoraggio Annuale Annuale X NO
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato cri-
ticità ed eventi straordinari. Invece i dati con frequenza di autocontrollo continua, se richiesti, do-
vranno essere inviati sempre, su supporto informatico, in file tipo .xls o altro database compatibile,
in allegato al report.
9
1 – COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Consumo materie prime e prodotti
L'azienda effettuerà la registrazione del numero dei capi accasati e delle materie prime impiegate
nel ciclo produttivo nei registri utilizzati per la contabilità aziendale. Annualmente tali dati verranno
trascritti nel report previsto dal piano di monitoraggio. Nel report annuale saranno riportati anche i
quantitativi delle sostanze impiegate (detergenti, sanificanti, disinfettanti, medicinali ecc).
Tabella 1.1.1 - Materie prime
Modalità Fase di utiliz- Frequenza au- Reporting
Denominazione UM Fonte dato
stoccaggio zo tocontrollo
Capi di bestia- Contabilità Sì
Capannoni Stabulazione n. Alla ricezione
me aziendale
Contabilità Sì
Mangimi Silos alimentazione t/anno Alla ricezione
aziendale/soccida
Tabella 1.1.1 – Altre materie prime
Modalità Fase di uti- Frequenza au- Reporting
Denominazione UM Fonte dato
stoccaggio lizzo tocontrollo
Interno ai Contabilità Sì
Sabbia Stabulazione t/anno Alla ricezione
capannoni aziendale
Detergenti/ disinfet- Locale Pulizia fine Contabilità Sì
t/anno Fine ciclo
tanti/medicinali chiuso ciclo aziendale
Tabella 1.1.2 - Prodotti finiti
Frequenza Reporting
Processo Denominazione UM Fonte del dato
autocontrollo
Contabilità Sì
Capi venduti Unità/a Alla partenza
aziendale/soccidante
Sì
Contabilità
Peso prodotto tpv/a Annuale
aziendale/soccidante
Stabulazione
Contabilità Sì
Numeri cicli n°cicli/a Annuale
aziendale/soccidante
Contabilità Sì
Durata ciclo Giorni Fine ciclo
aziendale/soccidante
10
Capi Sì
Capi Unità/a giornaliera Registro capi morti
deceduti
Documenti di Sì
Reflui Palabili (*) t/a Annuale trasporto/
Fatture di vendita
(*) l’azienda utilizzerà il refluo zootecnico nel rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa
vigente.
1.2 - Consumo risorse idriche
Tabella 1.2.1 - Risorse idriche
Tipologia di ap- Reporting
Fase di Frequenza autocon-
provvigiona- UM Fonte del dato
utilizzo trollo
mento
Pulizia a Sì
Pozzo m3 annuale contatore
fine ciclo
1.3 - Consumo energia
Tabella 1.3.1 – Energia
Frequenza au- Reporting
Descrizione Tipologia UM Fonte del dato
tocontrollo
Fornitura di Sì
Energia Elettrica rete e foto- MWh annuale bollette
voltaico
Energia so- Sì
Fotovoltaico MWh mensile contatore
lare
1.4 – Combustibili
Tabella 1.4.1 - Combustibili
Tipologia UM Frequenza autocontrollo Fonte del dato Reporting
Gasolio per gene- fattura Sì
m3 Annuale
ratore
11
1.5 – Emissioni in aria
L’allevamento non presenta emissioni di tipo convogliato.
Le emissioni in aria di un allevamento sono sempre da considerare di tipo“diffuso”anche se vi sono
camini che convogliano l’aria dalle strutture di stabulazione. Le emissioni per l’allevamento in esa-
me proverranno dalle aree stabulative e dalla concimaia che tuttavia è coperta. Non essendoci span-
dimenti ma vendita della pollina, non vi saranno emissioni dovute allo spandimento dei reflui zoo-
tecnici. L’attuale tecnologia non permette di quantificare analiticamente queste emissioni diffuse, di
conseguenza è importante stimare almeno le emissioni principali, quali AMMONIACA e META-
NO. Questa stima può essere fatta attraverso i parametri forniti dal DM 29 gennaio 2007 o attraver-
so applicativi già disponibili per l’utente (ad es. gli applicativi del CRPA).
Parametro/ Metodo di controllo UM Frequenza Modalità registrazione Reporting
inquinante autocontrollo controlli
Metano Calcolo secondo DM 29 t Annuale Contabilità aziendale Sì
gennaio 2007
Ammoniaca Calcolo secondo DM 29 t Annuale Contabilità aziendale Sì
gennaio 2007
1.6 – Emissioni in acqua
L’allevamento non presenta emissioni in acqua.
1.7 – Rumore
L’allevamento presenta una matrice rumore trascurabile e non vi sono segnalazioni in merito.
1.8 – Rifiuti
Il gestore dell’allevamento riporterà al punto 1.8.1. del report annuale il quantitativo di rifiuti pro-
dotti (t/anno). Nel report annuale si inseriranno tutti i CER effettivamente prodotti nell’anno di rife-
rimento, anche ulteriori rispetto a quelli di seguito riportati. La gestione del registro di carico e sca-
rico sarà effettuata tramite l'associazione di categoria della Confagricoltura di Lonigo (fatto salvo
eventuali cambiamenti sempre nel rispetto degli obblighi normativi).
12
Tabella 1.8.1 – Rifiuti pericolosi
Rifiuti Destinazione Reporting
Modalità stoccag-
(codice Descrizione (R/D) Fonte del dato
gio
CER) (*)
Imballaggi Deposito tempo- Sì
contenenti raneo in spazio formulario/registro
15 01 10* D
sostanze pe- coperto e delimi- c/s
ricolose tato
Deposito tempo- Sì
Contenitori
raneo in spazio formulario/registro
18 02 02* di medici- D
coperto e delimi- c/s
nali
tato
Deposito tempo-
raneo in spazio formulario/registro
13 02 06* Oli esausti D SI
coperto e delimi- c/s
tato
(*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto
della normativa.
Tabella 1.8.2 – Rifiuti non pericolosi
Destinazione Reporting
Modalità di
Rifiuti Descrizione Modalità stoccaggio (R/D)
registrazione
(*)
Deposito tempora- Sì
15 01 02 Imballaggi in formulario/re-
neo in spazio coper- R
plastica gistro c/s
to e delimitato
Deposito tempora- Sì
Imballaggi in formulario/re-
15 01 06 neo in spazio coper- D
materiali misti gistro c/s
to e delimitato
Deposito tempora- Sì
Imballaggi in formulario/re-
15 01 07 neo in spazio coper- R
vetro gistro c/s
to e delimitato
(*) Dato puramente indicativo non vincolante purché la destinazione avvenga nel rispetto
della normativa.
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1.9.1 – Acque di falda
In linea di indirizzo il monitoraggio del sottosuolo è previsto soltanto nel caso in cui lo stoccaggio
dei materiali non palabili avvenga in contenitori in terra (lagoni). In questo impianto non sono pre-
senti e pertanto non è necessario effettuare il monitoraggio delle acque di falda.
1.9.2 – Terreni
Gli allevamenti che distribuiscono gli effluenti prodotti su terreni propri o in concessione sono sog-
getti a monitoraggio dell’impatto che tale attività ha sul suolo.
In conformità a quanto previsto dalle linee guida regionali tale monitoraggio non viene fatto rientra-
re tra gli autocontrolli a carico del gestore dell’allevamento e pertanto il campionamento dei terreni
e le relative analisi potranno essere eseguite da ARPAV nell’ambito dei controlli previsti ai sensi
dell’articolo 29-decies comma 3 del Dlgs 152/06.
La pollina prodotta verrà venduta per lo spandimento in terreni nel comune di Casaleone (VR). Il
trasporto avverrà per conto dell’Azienda agricola Longo Clemente.
Via Brustolà 2/A – 36020 Albettone (VI).
C.F.: LNGCMN58M11F964Q
P.IVA: 02196950246
L’utilizzo finale sarà effettuato dalla Società agricola Pranovi s.n.c. di Dalla Bona Alessandro Alber-
to
VIA Pranovi 5 Casaleone - VR
CODICE FISCALE PARTITA IVA: 02691380238
1.10 – Piano di controllo coperture in amianto
Non vi saranno coperture in amianto.
14
2 - GESTIONE DELL’IMPIANTO
Nel report annuale saranno riportate solo le non conformità con le azioni correttive intraprese e gli
esiti delle eventuali analisi previste.
2.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi
Tabella 2.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Parametro Frequenza Reporting
Fase/ attività Criticità UM Fonte del dato
di esercizio autocontrollo
Verifica NO (*)
Registrazione di
della rete
Dilavamento eventuali anoma-
Pioggia sui di scolo Dopo piogge
delle acque lie e dell’azione
piazzali (integrità intense
meteoriche correttiva intra-
ed efficien-
presa
za)
Sostanza NO (*)
Concentrazione secca Pro-
Alimentazione di azoto e fo- teina grez- Annuale RdP
sfati za
Fosforo
Registrazione di NO (*)
Controllo siste-
Verifica eventuali anoma-
mi di conteni- Al termine di
pulizia fine -- lie e dell’azione
mento emissio- ogni ciclo
Allevamento ciclo correttiva intra-
ni
presa
Controllo dei Almeno setti- NO (*)
Verifica n° Registrazione
decessi manale
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed
eventi straordinari.
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Tabella 2.1.2 - Interventi di manutenzione ordinaria / straordinaria
Fonte del dato/ Reporting
Tipo di inter-
Macchinario Frequenza Modalità di regi-
vento
strazione
Manutenzione Quaderno di ma- NO (*)
Sistema di asporta- Controllo della
ordinaria Mensile nutenzione / a
zione deiezioni funzionalità
fine ciclo
Registrazione di
Verifica assenza eventuali anoma-
Nastro trasportato-
di rilasci al suo- giornaliera lie e dell’azione
re pollina NO (*)
lo correttiva intra-
presa
Quaderno di ma- NO (*)
Controllo fun-
Abbeveratoi Mensile nutenzione / a
zionalità
fine ciclo
Verifica pres- Quaderno di ma- NO (*)
Ugelli di erogazio-
sione di eroga- Inizio ciclo nutenzione / a
ne acqua
zione fine ciclo
Verifica del Giornaliera Registrazione di NO (*)
Ventilatori buon funziona- (nei periodi eventuali anoma-
mento di utilizzo) lie e dell’azione
Registrazione di
Pulizia della pa-
eventuali anoma-
vimentazione
Deposito pollina giornaliera lie e dell’azione NO (*)
antistante il de-
correttiva intra-
posito
presa
Quaderno di ma- NO (*)
Verifica del
Pavimentazione Inizio ciclo nutenzione / a
buono stato
fine ciclo
Registrazione di NO (*)
Umidità
eventuali anoma-
lettiera/condizioni
Controllo visivo giornaliero lie e dell’azione
ambientali all'inter-
correttiva intra-
no dei ricoveri
presa
Corretta esecu- NO (*)
Fine ciclo/ini- Quaderno di ma-
Pulizia e disinfe- zione e rispetto
zio ciclo suc- nutenzione / a
zione a fine ciclo del periodo di
cessivo fine ciclo
vuoto sanitario
Derattizzazione Controllo pre- All'occorrenza Quaderno di ma- NO (*)
senza roditori nutenzione / a
fine ciclo
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Interventi con Quaderno di ma- NO (*)
Controllo mosche insetticidi o lar- All'occorrenza nutenzione / a
vicidi fine ciclo
Ripristino con- Rapporto del tec- NO (*)
Impianto elettrico All'occorrenza
dizioni regolari nico
Ripristino con- Rapporto del tec- NO (*)
Impianto idrico All'occorrenza
dizioni regolari nico
Impianto di venti- NO (*)
Manutenzione Ripristino con- Rapporto del tec-
lazione/ riscalda- All'occorrenza
straordinaria dizioni regolari nico
mento
Ripristino imper- NO (*)
Ripristino con- Rapporto del tec-
meabilità pavimen- All'occorrenza
dizioni regolari nico
tazioni
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed
eventi straordinari.
Tabella 2.1.3 - Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura di Tipo di con- Reporting
Frequenza Modalità di registrazione
contenimento trollo
Visivo del
buon stato
della pavi-
Registrazione di eventuali
Deposito pol- mentazione,
giornaliera anomalie e dell’azione corret- NO (*)
lina della copertu-
tiva intrapresa
ra e delle pa-
reti di conte-
nimento
Controllo vi- NO (*)
Silos di stoc- Inizio ci- Registrazione di eventuali
sivo del buo-
caggio ali- clo/ anomalie e dell’azione corret-
no stato di
menti Giornaliero tiva intrapresa
conservazione
Verificare che Registrazione di eventuali NO (*)
Cella frigo
sia in funzio- Giornaliera anomalie e dell’azione corret-
per capi morti
ne tiva intrapresa
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Controllo vi- NO (*)
sivo del buo-
Depositi di Registrazione di eventuali
no stato di
gasolio (solo anomalie e dell’azione corret-
conservazione Giornaliera
generatore tiva intrapresa
e rispetto del-
elettrico)
le condizioni
di sicurezza
Corretta ge- NO (*)
Verifica con- Registrazione di eventuali
stione sostan-
dizioni di Giornaliera anomalie e dell’azione corret-
ze pericolose
stoccaggio tiva intrapresa
(disinfettanti)
(*) Indicare nel report annuale i controlli con esiti negativi ovvero che hanno riscontrato criticità ed
eventi straordinari.
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3 – INDICATORI DI PRESTAZIONE
Sulla base dei dati inseriti dal gestore il programma software della Regione Veneto calcolerà gli in-
dicatori di performance ambientale (rapporto tra consumi e/o emissioni e unità di produzione) che
consentiranno un controllo indiretto dell’efficienza del processo produttivo e pertanto di evidenziare
eventuali anomalie sulle quali intervenire.
Tabella 3.1 – Monitoraggio degli indicatori di performance
Frequenza Reporting
Metodo
Indicatore Descrizione UM di monitorag-
di misura
gio
Quantitativo di rifiuto t/tpv Calcolo Sì
Produzione specifica
prodotto rispetto al nume- di carne del soft- Annuale
di rifiuti
ro di capi allevati prodotta ware
Quantitativo di acqua pre- mc/tpv Calcolo Sì
Consumo specifico
levata rispetto al numero di carne del soft- Annuale
risorsa idrica
di capi allevati prodotta ware
Consumo energetico Fabbisogno totale di ener- Sì
TEP/tpv Calcolo
specifico per ciascun gia/combustibile utilizza-
di carne del soft- Annuale
combustibile/fonte ta rispetto al numero di
prodotta ware
energetica capi allevati
Quantitativo di reflui pro- mc/tpv Calcolo Sì
Produzione specifica
dotto rispetto al numero di carne del soft- Annuale
di reflui
di capi allevati prodotta ware
Quantitativo di mangimi t/tpv Calcolo Sì
Consumo specifico
consumato rispetto al nu- di carne del soft- Annuale
di mangimi
mero di capi allevati prodotta ware
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