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Rotatoria della Cicogna (Pojana Maggiore): in primavera il cantiere

pubblicato il 15/12/2017, ultima modifica 15/12/2017

Se storicamente la località Cicogna, fra i comuni di Poiana Maggiore e Roveredo di Guà, ha provocato, a dispetto del nome beneaugurante, più pensieri e preoccupazioni, da questa mattina comincerà ad essere ricordata come il punto di incontro fra le comunità e gli amministratori di tre Comuni e pure tre Province.

Il merito sarà non tanto della costruenda rotatoria, che interessa la strada provinciale n° 19 verso Montagnana, la strada provinciale n. 7/a Padovana verso Roveredo di Guà, la strada Provinciale n. 123 verso Poiana, detta Poianese, e la strada Comunale via Vicentina, quanto di una squadra determinata a risolvere una dei "punti neri" della viabilità veneta, formata dai Presidenti delle Province di Vicenza (Achille Variati), Verona (Antonio Pastorello) e Enoch Soranzo e dai Sindaci di Poiana Maggiore (Paola Fortuna), di Roveredo di Guà (sempre Antonio Pastorello) e di Montagnana (Loredana Borghesan).

"Perché l'ombra dei campanili - commenta il Vice Presidente padovano Fabio Bui - si fa sempre più piccola ed oggi un primo cittadino lo è non solo e non tanto del suo Comune ma di un territorio". Prova ne sia che dal sopralluogo al primo progetto della rotatoria che dovrebbe finalmente risolvere ogni dubbio e questione viabilistici sono passati appena 40 giorni. Un tempo che ritorna un po' in tutti gli interventi dei partecipanti alla conferenza stampa di presentazione di un'opera che dovrebbe essere cantierata in primavera e terminata nell'autunno inoltrato del 2018.

Svoltosi nel Municipio di Poiana Maggiore, l'incontro ha pure fissato le coordinate di un intervento che garantirà maggiore sicurezza sia agli utenti della strada, visto che la rotatoria permette un attraversamento più sicuro dell'intersezione, sia ai residenti della frazione di Cicogna, visto che la rotatoria funziona come limitatore di velocità per i veicoli che si apprestano ad entrare nel centro abitato.

L'architetto Moreno Boninsegna, incaricato del progetto, lo ha così presentato: "Avrà una forma geometrica circolare ed è costituita da due cerchi di raggio ml 7.50, quello dell’aiuola interna, e ml 16.50 quello della corona esterna. L’anello interno presenta una larghezza di ml 7.00. Le strade sono raccordate con l’anello con raggi di curvatura di ml 10.00 e 15.00. Gli interventi previsti riguardano la fresatura generale di tutta l’area di intervento, la preparazione del fondo stradale per le parti in ampliamento della sede costituito da 35-40 cm di massicciata, 15 cm di mistone, la realizzazione manto stradale costituito da cm 6-8 di bynder e cm 3 di tappeto di usura, la realizzazione della rete distribuzione pubblica illuminazione, la realizzazione delle condutture acque meteoriche e delle nuove canalizzazioni adiacenti alle sedi stradali, la realizzazione di cordonature per aiuole spartitraffico e pista ciclabile nonché di segnaletica orizzontale e verticale e la stesura di terreno vegetale".

Riguardo il costo, è stato stimato in 485.000,00 euro, 245.000 euro a carico della provincia veronese e 240.000 in corpo a palazzo Nievo. Il progetto è già passato, positivamente, al vaglio dei consigli comunali interessati, dal 2018 si partirà.

Per Achille Variati, Presidente della Provincia di Vicenza, una soddisfazione doppia: "Perché siamo riusciti a salvare un Ente intermedio, presente in tutta Europa, ed anzi il "faro" della situazione è dato dalla possibilità di poter assumere il personale che manca, dopo anni che siamo stati massacrati anche sotto il profilo degli organici. Ma la più grande soddisfazione è questo concorso virtuoso di amministratori. Noi siamo tutti volontari, ed anche su questo si potrebbe discutere dal momento che la gratuità può essere pericolosa perché aprirebbe la strada a situazioni e persone poco trasparenti, ma proprio perché le Province come dico sempre sono le Case dei Sindaci e sono i Sindaci quelli che fanno".