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Pfas: Variati porta Governo e Regione sullo stesso tavolo

pubblicato il 11/05/2016, ultima modifica 11/05/2016

Il Presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati commenta l'incontro svoltosi nella sala consiliare di palazzo Nievo per ribadire alcune conclusioni ed esprimere soddisfazione per i risultati raggiunti.

“Finalmente siamo usciti dall'equivoco di chi deve fare che cosa. Questo giova innanzitutto ai cittadini e non solo per una questione di bollette, che pure di questi tempi hanno il loro peso nel bilancio familiare”. Per il Presidente Variati fondamentale non solo aver messo lo Stato, rappresentato dalla Sottosegretaria Barbara Degani, e la Regione Veneto, guidata dall'Assessore Regionale Gianpaolo Bottacin, finalmente allo stesso tavolo, ma soprattutto aver consentito agli apparati tecnici delle due amministrazioni di confrontarsi su temi concreti, quali la definizione dei limiti, superando l'impasse che in questi casi si genera bloccando pure la politica.

“Una lettera al Governo per chiedere 100 milioni di euro per risolvere la questione la firmo anch'io, ma non è questa purtroppo la strada. Come si è evidenziato, bisognava innanzitutto chiarire i dubbi e indicare le priorità, che nel medio periodo sono i carboni attivi e nel lungo gli acquedotti, con una progettazione da adeguare alle nuove esigenze. Perché bere un bicchiere d'acqua come ha fatto qualche Sindaco asserendo che è buona può essere una propaganda deviante se poi quella stessa acqua viene pescata dalla rete idrica dalle falde inquinate”.

Piedi per terra e concretezza. Del resto, altro risultato ottenuto nell'incontro, ci sono ancora una ventina di milioni di euro disponibili per il Fratta Gorzone. “Se i progetti saranno rimodulati possono servire anche ad ampliare il campo di intervento e affrontare queste questioni, per le quali ovviamente serviranno altri soldi. Ripeto, è stato però importantissimo che Stato e Regione si siano confrontati sull'aspetto tecnico, per questo chiedo loro di trovare presto un'intesa su parametri e sostanze pericolose, proprio alla luce degli interventi da mettere in cantiere. Il resto sono chiacchiere”.