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Pfas: confronto Stato-Regione sul tavolo della Provincia

pubblicato il 13/05/2016, ultima modifica 13/05/2016

Il giorno dopo gli accordi di Venezia, che mantengono nel territorio i 23 milioni di euro di fondi ministeriali per il risanamento del Fratta Gorzone e nel contempo rilanciano un nuovo piano di programma per i fanghi, con integrazione sui Pfas, il Presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati torna sulla questione per sottolineare quanto sia stato importante il tavolo di confronto organizzato lunedì scorso a Vicenza, dove finalmente Regione e Ministero hanno cominciato a confrontarsi serratamente davanti a Comuni e Gestori di Bacino.

“Finalmente siamo usciti dall'equivoco di chi deve fare che cosa perché finora l'unica cosa che si è fatta è stato di depurare le acque inquinate con i carboni attivi mettendo i relativi costi a carico dei cittadini nelle bollette”. Per il Presidente Variati fondamentale non solo aver messo lo Stato, rappresentato dalla Sottosegretaria Barbara Degani, e la Regione Veneto, guidata dall'Assessore Regionale Gianpaolo Bottacin, finalmente allo stesso tavolo, ma soprattutto aver consentito agli apparati tecnici delle due amministrazioni di confrontarsi su temi concreti, quali la definizione dei limite, superando l'impasse che in questi casi si genera bloccando pure la politica.

“Una lettera al Governo per chiedere 100 milioni di euro per risolvere la questione l'ho firmata anch'io, ma non è questa purtroppo la strada. Come si è evidenziato, bisognava innanzitutto chiarire i dubbi e indicare le priorità per interventi strutturali che superino l'attuale stato delle cose. Vanno cioè chiusi i pozzi, come quello di Almisano, che pescano acqua da falde inquinate, e alimentare gli acquedotti dei Comuni con acque assunte da pozzi sani. Ovviamente vanno costruite nuove condutture che portano acqua pulita negli acquedotti. Quindi un vero e proprio piano pluriennale di investimenti che risolverà definitivamente la questione dando la massima garanzia ai cittadini, che ne hanno pieno diritto”.

“Piedi per terra e concretezza. Delle sole polemiche politiche di parte i cittadini non sanno che farsene. I confronti tra Stato e Regione debbono continuare anche sotto l'aspetto tecnico, per questo chiedo loro di trovare presto un'intesa su parametri e sostanze pericolose, proprio alla luce degli interventi da mettere in cantiere. Il resto sono chiacchiere”.

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