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Materiale sequestrato al macero

pubblicato il 27/10/2015, ultima modifica 27/10/2015

Ma che fine fa il materiale che gli agenti della Polizia Provinciale sequestrano nelle varie operazioni? Una risposta arriva dal furgone stracolmo di micidiali gabbie a scatto, metri e metri di reti da uccellagione e di archetti – sistema per catturare gli uccellini, che restano poi impigliati a testa in giù – che da palazzo Arnaldi ha preso la strada dei crogiuoli.

“E' quello che abbiamo recuperato in un anno di attività – sottolinea il Comandante della Polizia Provinciale Claudio Meggiolaro – e che ora porteremo in fonderia affinché venga distrutto definitivamente”. Manca, naturalmente, il materiale sequestrato e portato in Tribunale, nei casi che presentano risvolti penali, anche questi una piccola collina del disonore. E mancano naturalmente i fucili, con i quali non armi certo un esercito ma che comunque non sono pochi. “Si valuterà caso per caso se sequestrarli e poi distruggerli o se restituirli ai proprietari dopo il pagamento da parte loro delle sanzioni amministrative. E sempre che la tipologia di reato contestata consenta la restituzione”.

La domanda sorge spontanea: visto il valore dell'attrezzatura che andrà al macero e l'entità delle multe e delle sanzioni da pagare, non conveniva rinnovare o farsi una licenza di caccia? Per il portafoglio e pure per la fedina penale.

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