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Integrata la diffida a Miteni Spa: sospese tutte le linee e condotte che possono avere rilasciato GenX

pubblicato il 17/07/2018, ultima modifica 18/07/2018

Vicenza, 17 luglio 2018 - Nuova diffida alla ditta Miteni Spa di Trissino, che si aggiunge e integra quella dello scorso 6 luglio. L'ha firmata questa mattina la Provincia di Vicenza, per mano del dirigente all'Ambiente Angelo Macchia, allargando il campo d'azione del precedente provvedimento e prevedendo un preciso cronoprogramma d'intervento.

Due, in particolare, le prescrizioni della Provincia.
La prima, la più incisiva, è la sospensione, fino a verifica di tenuta, dell'utilizzo di tutte le linee/condotte (ancorchè a servizio di altri impianti) che possono avere rilasciato l'acido 2,3,3,3-tetrafluoro-2-eptafluoropropossi-propanoico, noto come GenX. Non più e non solo, quindi, la sospensione dell'attività di recupero dei rifiuti responsabile del rilascio dell'inquinante denominato GenX e delle linee produttive utilizzate per tale attività, ma la sospensione di tutte le linee/condotte/serbatoi che possono averlo rilasciato, ancorchè al servizio di altri impianti.
La seconda è la richiesta, entro 10 giorni, di un cronoprogramma contenente la definizione delle specifiche attività da attuare, comprese la prova di tenuta, per la verifica delle linee produttive dello stabilimento e delle linee a servizio delle stesse, compresi i sistemi di depurazione e collettori fognari. Un cronoprogramma che dovrà essere preventivamente condiviso con Arpav, cui spetta il compito di validazione, e i cui interventi dovranno essere eseguiti in contraddittorio con Arpav e concludersi entro 30 giorni da oggi.

Tutta la documentazione, specifica la Provincia, dovrà essere inviata, oltre che alla Provincia, ad Arpav, alla Regione Veneto, al Comune di Trissino, al Presidente del Comitato Tecnico Regionale e al Ministero dell'Ambiente.

La Provincia fissa inoltre il termine di 10 giorni entro cui Miteni presenti la relazione tecnica, già richiesta con precedente diffida, in cui la ditta individui le possibili cause della presenza, nelle acque sotterranee dello stabilimento di Trissino, del GenX.

Nello stesso provvedimento si chiede ad Arpav di essere costantemente informata degli accertamenti in corso e della situazione di inquinamento della falda, e al Comitato Tecnico Regionale di collaborare con Arpav per l'attività di verifica della tenuta delle linee produttive e a servizio delle stesse.

“Stiamo facendo sistema -afferma la Presidente della Provincia Maria Cristina Franco, che con il consigliere delegato all'ambiente Matteo Macilotti si sta occupando della questione- per tutelare il  bene più prezioso, la salute nostra e del nostro territorio. E' fondamentale che ognuno svolga al meglio il proprio ruolo e la Provincia di Vicenza per prima si prende la responsabilità di un provvedimento pesante ma doveroso, perché non possiamo permettere ulteriori episodi di inquinamento in un'area già fortemente colpita. Chiediamo verifiche, chiediamo collaborazione, chiediamo chiarimenti in merito all'inquinamento riscontrato e soprattutto la certezza che non avranno a ripresentarsi altri episodi. In caso contrario, siamo pronti ad adottare ogni altra azione che la legge ci permette per tutelare ambiente e salute.”