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Giro d'Italia: Vicenza si tinge di rosa

pubblicato il 20/05/2015, ultima modifica 20/05/2015
E la Provincia pensa alla manutenzione delle strade, con Vi.Abilità Spa, e alla sicurezza grazie a 300 volontari di Ptotezione Civile.

Vicenza, 20 maggio 2015 - Un sogno rosa. Come il colore del Giro d'Italia e quello con cui si dipinge, di solito, l'altra metà del cielo. Perché sarà un evento per ciclisti, e dunque per uomini veri, ma il passaggio della carovana più amata d'Italia anche sulle nostre strade è a suo modo anche un omaggio all'universo femminile. Che qui c'entra a pieno titolo. Pensate ai sindaci Milena Cecchetto (Montecchio Maggiore) e Marica Dalla Valle (Marostica), i cui territori sono, assieme a Vicenza, sede di tappa. “Castellane” per vocazione storica, curiosamente risultano depositarie di due delle vicende più romantiche della letteratura di corte, da una parte il mito di Giulietta e Romeo, shakespeariano per plagio (Al Da Porto quel che è del Da Porto) e dall'altra la partita a scacchi di Marostica per la conquista della bella Lionora.

Con questa doverosa premessa, gustando in anteprima non solo i “duroni” di Marostica - chi dice donna dice ospitalità – ma anche la notizia data dall'avvocato Claudio Pasqualin, che il presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale, l'architetto grande estimatore del Palladio Michael Brian Cookson sarà a Vicenza proprio nella giornata di giovedì, il Vicentino è comunque prontissimo ad affrontare l'invasione pacifica di ciclisti e tifosi, quest'ultimi calcolati in almeno 300mila.

Lo ha ribadito in una conferenza stampa congiunta il sindaco e presidente della Provincia Achille Variati, che dopo aver lasciato a Gabriele Viale e ad Alessandro Belluscio, del Comitato Tappa Vicenza-Montecchio, l'onore e l'onere di ricordare i numeri della manifestazione, ha voluto puntare l'attenzione su un impegno amministrativo che non si esaurirà certo in tre giorni e su 150 chilometri di corsa: “Che la nostra terra possa diventare anche sede di un Mondiale di ciclismo come ricordato dall'avvocato Pasqualin, è una notizia importante e che sottolinea una tradizione, quella delle “due ruote”, che a livello professionistico ed amatoriale ha sempre dato numerosi campioni e migliaia di praticanti. Da parte nostra siamo pronti a fare la nostra parte e non perché si tratti di eventi importantissimi e di grande visibilità. La Provincia, lo sanno tutti, vive una fase di profonda trasformazione che sotto l'aspetto economico si traduce in una sensibile riduzione delle risorse per i servizi. Tra questi c'è anche la manutenzione delle strade di montagna e collinari, che lo Stato ha affidato ai nostri enti per il 70%. Bene, il Giro potrà passare su manti stradali buoni ma questo proprio in virtù di una programmazione seria. Faccio un esempio, nel “Progetto Asfaltature 2014” sono previste la sistemazione della SP Gasparona, a Mason Vicentino, per un totale di 18mila euro, e della Sp 350 Val d'Astico (Cogollo e Piovene Rocchette) per 17mila euro (entrambe tappeto, più ricariche, più fresature). Certo, abbiamo anche previsto il rifacimento della segnaletica orizzontale su alcune provinciali interessate dalla corsa per un totale di quasi 11mila euro, ma l'evento è stato per così dire il pretesto per prendere in mano questo problema”. E con Vi.Abilità continueremo a far sì che le strade rimangano una priorità attiva e fattiva”.

Il presidente Variati ha poi voluto fare un ringraziamento particolare: “Agli uomini e donne della Protezione Civile provinciale che per queste tre giornate daranno una mano sostanziosa agli organizzatori per garantire la sicurezza ed il buon svolgimento delle tappe. Sono oltre 300 ed anche questo la dice lunga sulla necessità che la Provincia continui ad essere elemento di raccordo per le realtà territoriali”. Un messaggio per chi, Governo in primis, sembra quasi voler semplificare il riordino degli Enti provinciali usando semplicemente calcolatrice e mannaia.

“Ed ora godiamoci l'arrivo”. E non solo, se è vero che a Marostica sarà festa in piazza anche il giorno prima. “In piazza – sottolinea il sindaco Dalla Valle – ma anche ricordando istituzionalmente, con un monumento chi, come Alfredo Martini, ha fatto grande questo sport. Ci saranno anche Fondriest, Bugno, Argentin, Saronni e Moser”. Come sarà in strada, con i suoi 91 anni, a Montecchio Maggiore, il signor Scipione, commosso perché per la prima volta vede i suoi eroi passargli davanti e non solo sfilare in Tv.

Dunque, che la più bella e suggestiva festa di popolo dello sport italiano abbia inizio. Comunque vada è già un successo.

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