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                           giunta regionale
                            X Legislatura




Ordinanza n. 135 del 26 luglio 2017


OGGETTO: Carenza di disponibilità idrica nel territorio della Regione del Veneto. Azioni regionali a tutela della
salute pubblica. Conferma, per il periodo dal 26 luglio al 20 agosto 2017, dello stato di crisi idrica in alcune aree
del territorio veneto. Ex Art. 106, comma1, lett. a) della L.R. 13.4.2001, n. 11, art. 1 della L.R. 16.8.2007, n. 20 .



NOTE PER LA TRASPARENZA:

In alcune aree del territorio veneto è ancora presente una condizione di deficit idrico generalizzato rispetto ai
valori medi stagionali, in particolar modo la situazione di carenza di disponibilità idrica nel fiume Adige e
Bacchiglione mette a rischio l’approvvigionamento irriguo e, in prospettiva, anche idropotabile nelle zone servite
da acquedotti con prelievi dal fiume stesso.
Con il presente provvedimento si intende confermare lo stato di crisi idrica, in modo da poter attuare le misure
necessarie a fronteggiare tale situazione.


                          IL PRESIDENTE


PRESO ATTO del “Documento di valutazione sullo stato della risorsa idrica aggiornato a aprile 2017 nel territorio
distrettuale e di orientamento rivolto agli Enti e Autorità competenti sulle possibili misure da adottare a termine”,
trasmesso alla Regione del Veneto in data 16.03.2017 con nota n.769, predisposto in seno all’“Osservatorio
permanente sugli utilizzi idrici, istituito presso il Distretto di Bacino idrografico delle Alpi Orientali”;

CONSIDERATO che tale documento rileva la presenza nel territorio di una condizione di deficit idrico
generalizzato rispetto ai valori medi stagionali sia del manto nevoso sia degli invasi sia delle precipitazioni sia delle
portate sia dei livelli freatimetrici;

PRESO ATTO delle proposte operative avanzate nel documento stesso e volte, in particolare, a:
 salvaguardare le riserve idriche ad oggi disponibili;
 salvaguardare il soddisfacimento degli utilizzi prioritari, ed in particolare di quelli idropotabili collocati sull’asta
 terminale del fiume Adige, secondo criteri di tutela della salute pubblica;
 razionalizzare sin da subito l’uso della risorsa idrica per l’irrigazione;
 predisporre sin da subito strumenti di programmazione e di gestione della risorsa idrica destinata all’irrigazione,
 qualora, nell’occasione della prossima stagione estiva, corrispondentemente alla massima domanda irrigua, la
 condizione di deficit idrico dovesse ulteriormente aggravarsi.

VISTA l’Ordinanza n. 46 in data 18.04.2017 con cui, a seguito delle anomale condizioni meteoriche, è stato
dichiarato lo stato di crisi idrica su tutto il territorio della Regione del Veneto, ai sensi dell’art. 106 della L.R.
13.04.2001, n. 11 e dell’art. 1 della L.R. 16.08.2007, n. 20;




Mod.. B - Copia
VISTE le Ordinanze:
- n. 70 in data 16.05.2017 con cui, a seguito del perdurare della situazione è stato confermato su tutto il territorio
 della Regione del Veneto, lo stato di crisi idrica per il periodo dal 16 maggio al 15 giugno 2017, ai sensi dell’art.
 106 della L.R. 13.04.2001, n. 11 e dell’art. 1 della L.R. 16.08.2007, n. 20;
- n. 86 del 21 giugno 2017, con cui, a seguito del perdurare della situazione è stato confermato su tutto il territorio
 della Regione del Veneto, lo stato di crisi idrica per il periodo dal 21 giugno al 15 luglio 2017, ai sensi dell’art.
 106 della L.R. 13.04.2001, n. 11 e dell’art. 1 della L.R. 16.08.2007, n. 20;

CONSIDERATO che con le predette Ordinanze n. 46 in data 18.04.2017, n. 70 in data 16.05.2017 e n. 86 del 21
giugno 2017, sono state poste alcune limitazioni ai prelievi irrigui, modulate in relazione alla severità delle
condizioni di crisi idrica;

CONSIDERATO che gli apporti delle precipitazioni avvenute nel periodo maggio-giugno non sono state di entità
tale da modificare significativamente la condizione di crisi idrica in atto;

CONSIDERATO che il Bollettino della risorse idrica n. 246 del 15 luglio 2017 del Dipartimento regionale per la
sicurezza del territorio di ARPA Veneto ha confermato che, soprattutto per quanto attiene le aree di pianura, le
precipitazioni piovose, con carattere di forte disomogeneità, hanno portato piogge nei primi 15 giorni del mese di
luglio con apporti variabili fra 5 e 30 millimetri, solo localmente più consistenti nell’area trevigiana, padovana
settentrionale e vicentina; apporti minimi, dell’ordine dei 5 millimetri sono stati registrati nell’area del delta del Po,
nella pianura veronese meridionale e nel basso vicentino;

CONSIDERATO che il medesimo Bollettino ha, altresì, evidenziato che alla data del 15 luglio le portate dei
maggiori fiumi veneti, in deciso calo dall’inizio del mese, sono ritornate prossime se non addirittura inferiori a
quelle degli ultimi anni siccitosi, con particolare riferimento al Bacchiglione a Montegalda, la cui portata è inferiore
al minimo storico e all’Adige a Boara Pisani, la cui portata è pari al 53% della media;

CONSIDERATO che a seguito di tale situazione le risorse idriche disponibili per le perse utilizzazioni
potrebbero non essere in grado di soddisfare le esigenze idropotabili in forte crescita nell’area litoranea meridionale
del territorio veneto; pertanto, solo attraverso una opportuna e oculata gestione delle disponibilità, è possibile
cercare di ridurre i negativi effetti prodotti da tali fenomeni di tipo siccitoso;

EVIDENZIATO, peraltro, che i ridotti apporti di pioggia di cui sopra motivano la richiesta sostenuta di acqua
irrigua in vaste aree del territorio dell’area della bassa pianura vicentina, padovana e polesana-deltizia, anomala
richiesta di punta dei consumi irrigui che potrebbe portare a condizioni igienico sanitarie e di salute pubblica
difficili lungo il corso dei fiumi Tartaro Canalbianco e Bacchiglione;

CONSIDERATO in particolare che, per quanto attiene il fiume Adige, le portate e i livelli idrometrici riscontrati
nei mesi di aprile, maggio e giugno si stanno attualmente portando su quote anormalmente basse e tali da mettere a
rischio l’approvvigionamento idropotabile dei territori serviti da acquedotti con prese dal fiume medesimo a
servizio di aree litoranee, dove va aumentando la presenza turistica con il raggiungimento di picchi di consumo nei
prossimi giorni che perdureranno per tutta la prima metà del mese di agosto;

CONSIDERATO, altresì, che da quanto riportato dalla competente Autorità di Bacino del Distretto delle Alpi
Orientali, alla data del 18 luglio 2017, i volumi invasati nei serbatoi presenti nel bacino dell’Adige sono nell’ordine
del 65% del volume utile complessivo;

CONSIDERATO inoltre che nel bacino del fiume Adige si riscontrano anche locali carenze idriche , in particolare
per il torrente Tramigna, tali da consigliere riduzioni dei prelievi al fine di limitare i danni all’ecosistema fluviale;

CONSIDERATO che, per quanto sopra esposto, anche per quanto attiene i bacini idrografici del Fissero Tartaro
Canalbianco e del Bacchiglione, conformemente a quanto previsto nelle precedenti ordinanze, le utenze irrigue
dovranno ridurre il prelievo di concessione del 12% rispetto a quanto assentito dal decreto di concessione;




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CONSIDERATO che la situazione di criticità idrica per la Regione Veneto è stata anche delineata e discussa
nell’incontro tenutosi il giorno 19.06.2017 tra la Direzione Difesa del Suolo, ANBI e Consorzi di Bonifica;

VISTO l’art. 1 della L.R. 16.08.2007, n. 20 per il quale “In previsione ed in concomitanza di eventi alluvionali di
intensità particolarmente elevata o di periodi di persistente ed eccezionale siccità, tali da aver causato o da poter
causare il rischio per la pubblica incolumità o rilevanti e diffusi danni a infrastrutture e attività produttive, il
Presidente della Giunta regionale, con proprio provvedimento, dichiara lo stato di crisi, dandone comunicazione
alle autorità di distretto idrografico e alle province interessate”.

CONSIDERATO che nei bacini orientali e del Piave la disponibilità della risorsa idrica, mitigata da eventi di
pioggia ripetuti e localmente abbondanti, si presenta oggi sostanzialmente buona anche per la presenza di invasi
montani piuttosto pieni;

CONSIDERATO invece che nel bacino dell’Adige, pur in presenza di volumi invasati di sufficiente quantità nei
bacini montani, la assenza di apporti di pioggia a breve termine nel territorio veneto dipendente dalle derivazioni
irrigue di tale fiume, impone di confermare fin da subito l’adozione di soluzioni di oculato utilizzo della risorsa
idrica, anche a fronte di una crescente richiesta di acqua irrigua;

CONSIDERATO, altresì, che la stagione turistica in corso nell’area litoranea comporterà richieste di punta di
risorsa idrica, che perdureranno oltre la prima quindicina del mese di agosto, che dovranno essere garantite
imponendo misure restrittive agli utilizzi idrici di monte;

RITENUTO, quindi, necessario intervenire definendo le modalità di regolazione degli utilizzi idrici, al fine di
assicurare la più adeguata utilizzazione e gestione della risorsa idrica e la salvaguardia della salute pubblica;

RITENUTO altresì che in relazione all’evoluzione della situazione, dette modalità di regolazione potranno essere
modificate al fine di renderle più efficaci;

VISTI gli articoli da 41 a 45 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque, approvato con
DCR 107/2009;

VISTO il Piano stralcio per la Gestione delle Risorse Idriche del Fiume Piave dell’Autorità di Bacino dei fiumi
dell’Alto Adriatico;

VISTA la 1^ variante al Piano di Gestione dell’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali;

VISTE le LL.R. 13.04.2001, n. 11 e 16.08.2007, n. 20;

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla
compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

                            ORDINA

1. Di confermare, per le motivazioni illustrate in premessa, lo stato di crisi idrica sul territorio della Regione del
Veneto limitatamente alle aree che godono delle derivazioni irrigue dal fiume Adige e a quelle ricadenti nel bacino
del Fissero Tartaro Canalbianco, nonché nel bacino del fiume Bacchiglione, ai sensi dell’art. 106 della L.R.
13.04.2001, n. 11 e dell’art. 1 della L.R. 16.08.2007, n. 20, a seguito delle anomale condizioni meteoriche.
2. Di stabilire che la presente ordinanza ha validità dal 26 luglio al 20 agosto 2017 e di riservarsi di modificarne i
contenuti in relazione all’andamento meteorologico.
3. Di stabilire che nel Bacino del Fiume Adige, per il periodo di validità dell’ordinanza, le utenze irrigue
dovranno ridurre, a livello consorziale, il prelievo netto di portate derivate o subderivate dal fiume Adige, rispetto a
quanto assentito dal decreto di concessione secondo lo schema sotto riportato:




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              Q = Portata media Adige del
              giorno precedente a Trento S.     Riduzione percentuale
                  Lorenzo (mc/s)
                   Q > 180                0%
                  180 < Q < 170              10 %
                  170 < Q < 160              20 %
                  160 < Q < 150              30 %
                  150 < Q < 140              40 %
                  140 < Q < 125              50 %
                  125 < Q < 110              60 %
                  110 < Q < 80              80 %
                    Q < 80               100 %

4. Di stabilire che il Consorzio di secondo grado L.E.B. deve convogliare almeno 6 mc/s sino all’immissione nel
fiume Fratta e che il Consorzio di Bonifica Adige Po deve convogliare almeno 2 mc/s dalla presa Bova a Badia
Polesine sino oltre la città di Rovigo e che tali portate possono essere derivate anche in caso di Q < 80 mc/s.
5. Di dare mandato alla U.O. Genio Civile di Verona di disporre, per il periodo di validità della presente
ordinanza, eventuali riduzioni o turnazioni dei prelievi irrigui dagli altri corsi d’acqua ricadenti nel bacino del
fiume Adige .
6. Di confermare che, per il periodo di validità della presente ordinanza, per i bacini idrografici del Fissero
Tartaro Canalbianco e del Bacchiglione, le utenze irrigue dovranno ridurre il prelievo di concessione del 12%
rispetto a quanto assentito dal decreto di concessione.
7. Di incaricare, per il periodo di validità dell’ordinanza, la Direzione Operativa in collaborazione con i Consorzi
di bonifica del controllo del rispetto dei disciplinari di concessione per i pozzi irrigui e antibrina.
8. Di confermare la necessità del confronto tra la Regione del Veneto e le Province Autonome di Trento e di
Bolzano finalizzato a definire un protocollo di gestione delle risorse idriche del Fiume Adige, allo scopo di
preservare e tutelare, secondo principi di salute pubblica, i prioritari attingimenti idropotabile e irriguo sull’asta
terminale.
9. Di incaricare la Direzione Operativa della sorveglianza sull’osservanza delle disposizioni contenute nel
presente provvedimento.
10. Di incaricare ARPAV delle funzioni di verifica delle effettive quantità prelevate, anche mediante opportune
misurazioni presso i manufatti di presa.
11. Di stabilire che i Consorzi di bonifica trasmettano ad ARPAV, alla Direzione Operativa e all’Autorità di
Distretto Alpi Orientali, con cadenza giornaliera, i dati relativi ai prelievi ed al deflusso minimo vitale rilasciato nei
corsi d’acqua.
12. Di stabilire che i Consorzi di bonifica attivino presso i propri consorziati campagne di sensibilizzazione per
l’uso accorto della risorsa idrica, orientate al soddisfacimento dei reali fabbisogni irrigui delle colture. L’attività di
sensibilizzazione dovrà anche essere finalizzata a rendere gli operatori agricoli consapevoli del possibile rischio di
aggravamento del problema di carenza idrica nei periodi di più intensa attività irrigua, nel caso in cui, a fronte del
graduale esaurimento della risorsa accumulata nei serbatoi dell’area montana, non si verificassero significative
precipitazioni meteoriche.
13. Di incaricare la Direzione Difesa del Suolo di trasmettere la presente ordinanza all’Osservatorio permanente
sugli utilizzi idrici, istituito presso il Distretto di Bacino idrografico delle Alpi Orientali, alle Province di Venezia,
Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, alle Provincie Autonome di Trento e Bolzano, all’ANBI VENETO, ai Consorzi
di bonifica Alta Pianura Veneta, Adige Euganeo, Adige Po, Bacchiglione, Brenta, Delta del Po, Veronese e
Lessinio Euganeo Berico, ai Consigli di Bacino del Servizio Idrico Integrato, all’ARPAV, a ENEL Produzione
S.p.A - Unità di Business Hydro Veneto, a Enel Green Power SpA - Unità Territoriale Veneto e alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile.
14. Di dare atto che la presente ordinanza non comporta spesa a carico del bilancio regionale.



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15. Di pubblicare integralmente la presente ordinanza sul BUR.




                                      p. Dott. Luca Zaia

                                      Giunta Regionale del Veneto
                                      Il Vicepresidente
                                 Firmato  Gianluca Forcolin




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