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Atlante delle risorse del territorio: il turismo fa rete

pubblicato il 07/07/2017, ultima modifica 07/07/2017

Fare rete. Percorso ancora più obbligato per le amministrazioni e gli enti locali in questi anni di cinghie che si stringono. Per superare la logica dei campanili ed uscire davvero dai confini comunali, Musei dell’Alto Vicentino lancia l’atlante particolareggiato delle risorse del territorio. Lo fa il presidente Michele Vencato, a margine del convegno “Musei e Turismo Culturale. Il punto della situazione” svoltosi oggi nella Sala Consiglio di Palazzo Nievo: “Da una parte c’è l’esigenza del turista di avere un quadro di riferimento completo. A lui non interessa dove finisce un Comune e dove comincia un altro, vuole però essere informato su ciò che esiste e viene proposto a livello anche ricettivo. Dall’altra fa da contraltare quell’atteggiamento tutto paesano che vuole che, un metro dopo che si è usciti dalla propria realtà di riferimento, non si sa o non si voglia sapere quello che si troverà. Per questo ad inizio agosto manderemo una scheda a tutte le amministrazioni comunali vicentine affinché segnalino ciò che esiste da loro. E da settembre partiremo con visite e colloqui”.

Che l’idea sia forte lo conferma anche la decisione della rete museale di andare ben oltre i 21 Comuni associati e di aprirsi al mosaico policentrico che compone la provincia di Vicenza. “Intanto partiamo noi, con la speranza di tracciare un percorso sempre più condiviso”. La lista di associazioni e punti commerciali e artigianali presenti verrà organizzata in maniera tale da coprire ogni richiesta, con evidente beneficio anche per gli operatori locali che avranno la possibilità così di essere ancor più conosciuti e di soddisfare bisogni e curiosità dei turisti. Sottolinea Francesco Enrico Gonzo, consigliere delegato provinciale al turismo: “Bisogna realizzare percorsi che sappiano integrarsi tra loro. Recentemente sono sorte iniziative sportive che hanno saputo collegare Comuni e realtà produttive”. Ad esempio il primo Rando Berico, che ha toccato 13 paesi e 50 tra agriturismo, bad and breakfast, ristoranti, produttori locali di specialità culinarie, palestre e chi più ne ha più ne metta. Un modo per pubblicizzare i Colli e quello che c’è dentro.

Tra l’altro cammini, passeggiate e progetti non mancano certamente, come hanno evidenziato tra i tanti relatori Paolo Maran (Confcommercio), Chira Luisetto (Sindaco di Nove), Marco Miglioranza promotore di Agritour, Valter Orsi (sindaco di Schio e sostenitore della Romea Strata), Andrea Cevese (Associazione Cammini Veneti). “Ora – conclude Gonzo – dobbiamo dare continuità a questa idea. Il Vicentino ha una proposta turistica unica, sta a noi renderla appetibile e fruibile”.

Assist raccolto dalla Regione Veneto, che attraverso la Direttrice del settore Beni Culturali Valentina Galan annuncia: “Apprezziamo molto questa progettualità e saremo vicini al territorio anche nell’ottica di poter accedere a quei fondi europei sempre più decisivi per promuovere l’Italia, le sue Regioni i suoi luoghi. Non è più tempo di finanziamenti a pioggia indiscriminati, oggi bisogna lavorare in sinergia e su iniziative mirate”.