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Liberato biancone curato dal Centro Recupero Rapaci

pubblicato il 05/06/2014, ultima modifica 05/06/2014

Piumaggio bianco e occhi gialli: il biancone Salomone torna a solcare il cielo sopra i Berici

Piumaggio bianco e occhi gialli che sembrano sfidarti: se passeggiando sui Berici avvistate un rapace che corrisponde a questa descrizione state ammirando un raro esemplare di biancone.
Si tratta infatti dell’unico rapace subsahariano attualmente ospitato in terra vicentina, soprannominato Salomone per la sua imponenza e la sua prestanza. E’ stato liberato questa mattina nei pressi del lago di Fimon, alle spalle dei Berici e soprattutto a pochi passi dal Centro Recupero Rapaci della Provincia di Vicenza dove il biancone è stato assistito nell’ultimo mese.
“Ai primi di maggio –racconta il responsabile del centro Alberto Fagan- sono stato contattato da un residente di Albettone che a pochi passi da casa sua aveva trovato a terra questo splendido esemplare di giovane biancone. Probabilmente stordito per avere sbattuto contro qualcosa, il rapace non era in grado di volare, anche se non risultava alcuna frattura. Quindi ho provveduto a rimetterlo in forma, nutrendolo adeguatamente e aspettando che tornasse autonomo.”
Oggi il grande giorno. Le cure sono state davvero efficaci e hanno restituito alla natura un giovane rapace che pesa 1,6 kg e ha un’apertura alare di circa 2 metri. Uscito dalla portantina, chiuso nella morsa delle braccia di Fagan, ha allargato le ali e si è lasciato fotografare fissando i presenti dritto negli occhi. Lasciato libero, si è alzato in volo puntando dapprima verso il lago, poi verso i colli.
“Probabilmente rimarrà qui finchè la temperatura lo permette –spiega Fagan- a sud dei Berici l’habitat è ideale, è più secco e ci sono tanti rettili di cui si può cibare. In autunno si dirigerà verso il deserto dell’Africa, la sua terra madre.”
Salomone è soltanto uno dei circa 150 rapaci che ogni anno vengono curati nel Centro di Recupero Rapaci di Arcugnano. Voluto nell’82 dalla Provincia di Vicenza, il centro è un punto di riferimento in Italia e all’estero per la professionalità con cui è guidato dal falconiere Alberto Fagan.
Qui trovano rifugio sicuro tutti i rapaci che a causa di incidenti stradali o bracconaggio non riescono a volare e nutrirsi autonomamente. Aquile, pojane, falchi, avvoltoi gufi, gheppi, astori, allocchi, cornacchie, alcuni comuni altri rari, alcuni tipici dei colli e delle montagne vicentine altri migratori di passaggio: dal 1982 Fagan ha dato assistenza a oltre 3500 rapaci, metà dei quali sono tornati in libertà.
“Questo centro dà valore alla biodiversità –afferma Ferdinando Bozzo, dirigente provinciale del settore Gestione Faunistica- ed è la risposta della Provincia alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente.”
E’ gestito in collaborazione con l’Ambito Sud ed è un riferimento anche per il Corpo Forestale. Fondamentale la collaborazione con la Polizia Provinciale, sentinella del territorio a cui sono affidati gli interventi di recupero della fauna selvatica.

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