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“Castelli di carta”: la poesia conquista il castello di Romeo

pubblicato il 11/06/2014, ultima modifica 11/06/2014


Castello di Romeo a Montecchio Maggiore (VI) – venerdì 13 giugno 2014 ore 21

Il castello di Romeo a Montecchio Maggiore apre le porte alla poesia con una serata dal titolo “Castelli di carta”. Termina con il suggestivo sfondo di un castello, infatti, venerdì 13 giugno alle 21 la rassegna “Un castello, una villa, un’officina” , mettendo a confronto la possenza di una fortificazione e la leggerezza della carta. Carta che si fa forte e potente quando è intrisa di una poesia che parla di casa intesa come legame affettivo alle radici, alla terra natia, alla famiglia. Un legame che non poteva che esprimersi attraverso la lingua madre dei protagonisti, cioè il dialetto veneto.

Al Castello di Romeo i poeti Luigi Bressan e Luciano Caniato leggeranno testi da loro composti in dialetto veneto sul tema della casa. Entrambi i poeti hanno dovuto lasciare il paese di nascita: Bressan, originario della provincia di Padova, vive a Codroipo (UD), mentre Caniato è nato nel rodigino ma risiede a Conegliano. Pur non essendosi spostati di molto, i due ritrovano nel dialetto il filo (neppure tanto sottile!) che li lega al passato, raccontando in versi la sofferenza del distacco, la nostalgia, la memoria di terre, persone e parlate rimaste indietro negli anni, che vivono una seconda vita grazie alla poesia.

Ospite d’eccezione della serata sarà il violinista e violista Michele Sguotti, cui sono affidati gli interventi musicali. Tra il pubblico ha invece già confermato la presenza Valerio Magrelli, uno dei più grandi poeti dei nostri tempi, traduttore e saggista, ordinario di Letteratura francese all'Università di Cassino oltre che collaboratore delle pagine culturali di Repubblica.
La rassegna di poesia “Un castello, una villa, un’officina” è patrocinata dalla Provincia di Vicenza e dal Comune di Montecchio Maggiore ed è curata da Stefano Strazzabosco.
L'appuntamento al castello di Romeo sarà occasione anche per visitare gratuitamente le parti restaurate della fortificazione. In caso di pioggia, invece, la lettura si terrà nella chiesa parrocchiale di Sovizzo Colle.

L’ingresso è libero.

NOTE SUGLI AUTORI

LUIGI BRESSAN è nato ad Agna (Pd) nel 1941 e vive a Codroipo (Ud), dove ha insegnato Materie letterarie e Latino nel Liceo scientifico. Ha pubblicato alcune opere di poesia nel dialetto del suo paese d’origine: El canto del tilio (Campanotto, 1986 – Premio S.Vito al Tagliamento); El zharvelo e le mosche (Boetti & C., 1990; pref. di Giovanni Tesio); Che‘fa la vita fadiga (Edizioni del Leone, 1992); Maraeja (Grafiche Campioli, 1992); Data (Biblioteca Cominiana, 1994; pref. Di Luciana Borsetto); Vose par S. (Collana “La barca di Babele”, 2000; pref. di Franco Loi – Premio Lanciano). In italiano è autore della raccolta Quando sarà stato l’addio? (Il Ponte del Sale, 2007).
E’ presente in varie antologie, tra cui Nuovi Poeti Italiani, a cura di Franco Loi, Einaudi, Torino, 2004. Ha fatto parte della redazione della rivista di letterature dialettali “Diverse Lingue” e ha diretto la collana di poesia “La Barca di Babele” per il Circolo culturale di Meduno, in Friuli.

LUCIANO CANIATO è nato a Pontecchio Polesine (Rovigo) nel 1946 e vive a Conegliano. Ha insegnato Materie Letterarie nella scuola pubblica e ha collaborato a molti periodici scrivendo perlopiù di storia e di letteratura. Tra le sue raccolte poetiche, ricordiamo E maledetto il frutto (Bertani, 1980); La siora nostra morte corporale (Campanotto, 1992; Premio San Vito al Tagliamento); 1998. Ictus; Via ‘zo, (poemetti in dialetto; in In forma di parole, a cura di Gianni Scalia, 1998); Medaiún et alia (Marsilio, 2002); Maliborghi (Il Ponte del Sale, 2010). Presente in numerose antologie, Caniato è anche autore di testi teatrali, soprattutto per le scuole, e curatore di mostre documentarie e fotografiche.

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