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Polizia Provinciale trova a Salcedo deposito di eternit

pubblicato il 11/03/2013, ultima modifica 11/03/2013

Quindici tonnellate di rifiuti pericolosi rinvenuti nell'Alto Vicentino. La riorganizzazione della presenza territoriale degli agenti di polizia provinciale, studiata e coordinata dal comandante Giovanni Scarpellini, continua a dare frutti importanti in tema di tutela ambientale. Di queste settimane la scoperta, da parte di una pattuglia del distaccamento di Thiene, di un deposito di lastre di eternit in disuso, abbandonate in mezzo ai rovi in località San Valentino, nel comune di Salcedo.

Il deposito è stato scoperto nelle vicinanze di un capannone adibito ad allevamento di bestiame di cui è titolare B.M., imprenditrice 42enne di Salcedo. Dallo stato dello stesso e dall'abbondante vegetazione che lo ricopriva, si presume che il materiale si trovi lì da parecchio tempo e provenga dai lavori di ristrutturazione del tetto del capannone. Comunque sia, dopo il rinvenimento, gli agenti di polizia provinciale hanno provveduto ai prelievi del caso, inviando i campioni raccolti ai competenti laboratori ARPAV, per accertarne l'esatta composizione. E la risposta ha di fatto confermato i sospetti: si tratta effettivamente di ETERNIT contenente amianto, com'è noto sostanza classificata pericolosa in quanto altamente cancerogena.

Questa piccola discarica a cielo aperto ora dovrà essere smantellata e smaltita a termini di legge e con le dovute precauzioni, nel frattempo la posizione dell'autore del reato è al vaglio del magistrato. Considerata la pericolosità del materiale, rischia infatti una condanna da tre mesi ad un anno di arresto o un'ammenda da 2.600 a 26.000 euro, oltre naturalmente alle spese di rimozione e smaltimento.

Il direttore generale Angelo Macchia ed il Comandante della Polizia Provinciale Claudio Meggiolaro sottolineano: “Proprio questa razionalizzazione, che ha consentito di creare presidi agili nel Vicentino, deve essere di stimolo per i cittadini affinché rinuncino a porre in atto comportamenti illegali o comunque irresponsabili che oltre a rischiare di creare danni importanti all'ambiente finiscono con il ritorcersi anche contro loro stessi. Il controllo del territorio non deve essere solo una priorità nostra ma deve diventare una volontà condivisa da tutta la comunità. Continueremo ad essere vigili e inflessibili nel reprimere queste situazioni, forti non solo di una vocazione che ci arriva da lontano ma anche di una preparazione sempre più specifica che ci consente una tempestiva ed efficace azione investigativa”.