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Vigilanza volontaria caccia e pesca: un Regolamento per un’azione più efficace

pubblicato il 03/07/2012, ultima modifica 03/07/2012

Lo scorso 26 aprile il Consiglio Provinciale approvava all’unanimità (Pietro Collareda unico astenuto) il primo Regolamento Provinciale per il Coordinamento dell’Attività di Vigilanza volontaria in materia venatoria e alieutica sul territorio della Provincia. Il primo nel senso che, in modo del tutto anomalo, Vicenza era una delle poche Province d’Italia a non avere ancora disciplinato l’attività delle guardie volontarie.
Una carenza che il Consiglio ha colmato dando non tanto e non solo applicazione alla normativa nazionale e regionale che affida proprio alla Provincia il coordinamento di questo servizio, ma soprattutto riconoscendo in maniera formale un’attività di volontariato preziosa per il nostro territorio.
“Le guardie volontarie –precisa il commissario Attilio Schneck- sono veri e propri bracci operativi della Provincia, un supporto fondamentale per la nostra Polizia Provinciale sia per il controllo di caccia e pesca che per una corretta informazione sulla pratica di queste attività. Un’azione che è tanto più incisiva quanto più è coordinata e svolta da persone adeguatamente formate. Queste sono le considerazioni che ci hanno spinti, su proposta dell’ex assessore Marcello Spigolon, ad elaborare ed approvare un regolamento che fissi i paletti entro i quali deve svolgersi l’attività di vigilanza volontaria: non per limitare o vincolare, ma per coordinare e rendere più efficace.”
Il Regolamento stabilisce i compiti delle guardie volontarie, definisce i requisiti per la loro nomina (comprese la sospensione e la revoca), fissa i dispositivi di riconoscimento (uniforme, placca con numero di matricola, tesserino), detta regole pratiche sul coordinamento e sull’organizzazione del servizio. Prevede una collaborazione tra Provincia, associazioni e Prefettura per l’organizzazione di corsi di formazione e per garantire un costante aggiornamento, vista la complessità delle materie e alla continua evoluzione della normativa in tema di caccia e pesca.
La formazione di squadre miste, ossia composte da agenti appartenenti ad associazioni di diversa estrazione (cacciatori, pescatori, ambientalisti) ha il chiaro obiettivo di garantire un comportamento uniforme e razionale nei rapporti con l’utenza.
“Sono certo –conclude Schneck- che l’applicazione del Regolamento ci darà la possibilità di intensificare i servizi sul territorio, in particolare nelle zone protette, riconoscendo un ruolo di primo piano a persone che, in maniera volontaria e gratuita, si dedicano alla difesa del nostro patrimonio ambientale: una ricchezza che, anche nelle intenzioni della Provincia, va difesa e valorizzata.”