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Martini: “No alla scure sulle dirigenze scolastiche”

pubblicato il 17/04/2012, ultima modifica 17/04/2012

Venti giorni: tanto è il tempo necessario e sufficiente a ridisegnare le dirigenze scolastiche vicentine. La Giunta Provinciale questa mattina ha dato il proprio appoggio alla richiesta della Regione Veneto di riaprire il termine imposto dalla normativa nazionale per il dimensionamento scolastico e permettere così di procedere in maniera veloce e razionale al rispetto dei nuovi limiti.

“ La nuova normativa -spiega l'assessore all'istruzione Morena Martini- prevede un minimo non più di 500, ma di 600 studenti per ogni dirigenza scolastica, con i servizi e l'autonomia gestionale che ne sono conseguenza. Questo significa che nel solo vicentino sono a rischio 5 dirigenze.”
Nel dettaglio, si tratterebbe dell'ITIS Galilei di Arzignano (581 alunni), il Liceo De Fabris di Nove (509 alunni), l'ITIS Marzotto di Valdagno (577 alunni), l'ITIS Chilesotti di Thiene (584 alunni), l'IIS Da Vinci di Noventa Vicentina (533 alunni).

Le ipotesi di accorpamento, al fine di salvaguardare l’autonomia scolastica e la presenza della dirigenza, potrebbero essere le seguenti:
  • ITIS Galilei e IIS DA Vinci di Arzignano: totale n. 1404
  • LA De Fabris di Nove e Indirizzo tecnico costruzioni (ex geometri del ITCG Eiunaudi) di Bassano del Grappa: n.781
  • ITIS Marzotto e IIS Luzzatti di Valdagno: n. 1277
  • ITIS Chilesotti e IPSIA Garbin di Thiene: n.920
  • IIS Da Vinci e IIS Masotto di Noventa Vicentina: n.1392

“ Non è questione di difendere il proprio orticello -precisa la Martini- ma di salvaguardare un'autonomia scolastica che a Vicenza, come nel Veneto, significa eccellenza della proposta didattica. Siamo la Regione che ha il più alto numero di alunni per ogni istituto, pari a 940, e abbiamo già ampiamente dimostrato collaborazione riducendo le direzioni didattiche e le dirigenze scolastiche, ma anche razionalizzando al massimo le spese. Mi risulta invece che le Regioni del Sud non siano state così solerti nella riduzione degli sprechi, né oggi né in passato. Ora -conclude l'assessore- chiediamo che la scure venga calata dove non si è mai intervenuti e che invece vengano premiati l'onestà e l'impegno del Veneto, dandoci il tempo di dimensionare nel rispetto delle scuole, degli insegnanti e degli studenti. ”.