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Dalla scuola "Tiepolo" un libro per difendere l'ambiente

pubblicato il 31/05/2012, ultima modifica 31/05/2012

 

Bambini attenti, seduti per terra, su un tappeto, che ascoltano i grandi come attorno ad un camino. Una platea più dolce non avrebbe potuto avere Antonio Mondardo, intervenuto alla scuola “Tiepolo” di San Pio X da Assessore Provinciale all'Ambiente e da Presidente di ATO Vicentino per la presentazione del libro “Nei fiumi, vie d’acqua di Vicenza… i rifiuti di ieri e oggi”.

 Realizzato in due anni di lavoro degli alunni delle classi IV^ sezione C e V^ sezioni A, B e C, sotto il prezioso coordinamento degli insegnanti Egle Legnini, Gianni Sartori, Cinzia Capitanio. Nunzia Circelli, Liliana Centola e suor Marisa Costalunga, il lavoro conclude un progetto promosso negli istituti comprensivi del territorio dalla Provincia di Vicenza grazie al finanziamento di Ato Vicentino.

 “L'idea di base – sottolinea Mondardo – è sempre quella di sviluppare negli studenti, cittadini di domani ma anche di oggi, quella sensibilità verso il tema del rispetto dell'ambiente che il mondo degli adulti sempre più spesso compromette con comportamenti che vanno dalla superficialità alla criminosità, con tutta una gamma di aggettivi tutti poco lusinghieri nel mezzo. I fiumi, come testimonia la cronaca anche recente, sono i principali destinatari di queste attenzioni sgradevoli, forse perché si pensa che alla fine l'acqua copre tutto. In realtà l'acqua assorbe tutto e lo trasferisce nel suo percorso in ciò che trova, fino al mare”.

 Una iniziativa costata complessivamente quasi 15mila euro, di cui appena 1.200 più materiale per questa bellissima ricerca. Un investimento minimo ma impagabile, come ha confermato il vivace dibattito seguito. Sotto lo sguardo a loro volta attento dei più grandi – assieme a Mondardo e alla professoressa Legnini, anche il vice-preside o dirigente vicario Vittorio Botter, la dirigente provinciale Maria Pia Ferretti, l'ex comandante provinciale della squadra antinquinamento Umberto Donà e la funzionaria di palazzo Nievo Patrizia Rigoni – i giovani allievi hanno infatti dato sfogo alla loro vivace fantasia con poesie e disegni da loro realizzati, rivolgendo alla fine la classica domanda delle 100 pistole, così banale da non aver praticamente una risposta logica: “Ma perché l'uomo inquina?”. Già, ogni profuma di libertà ogni corso d'acqua, come scrivono Giorgia, Vittoria, Sandro, Roberto e tutti gli altri, se non fosse che sempre più spesso quello che si sprigiona dalle nostre acque interne ha poco a che fare con un odore di natura. “Ma non disperate ragazzi – ha concluso il dottor Donà- e soprattutto non smettete mai di lottare per l'ambiente”.