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Social Day: il cuore dei ragazzi che si muove

pubblicato il 12/04/2011, ultima modifica 12/04/2011

Vicenza, 8 aprile 2011

“Social Day è il grande cuore dei ragazzi che si muove. In un epoca in cui ai giovani vengono rimproverati comportamenti ed atteggiamenti estremi, dal qualunquismo al bullismo, vederli radunati a migliaia per una giornata di volontariato e di lavoro silenzioso, sporcandosi direttamente le mani, dimostra che siamo spesso noi adulti che non riusciamo a vedere quanto di bello e pulito c'è dentro di loro in termini di umanità e solidarietà sociale”. Andrea Pellizzari, assessore provinciale alle politiche giovanili, plaude ad un'iniziativa tutta vicentina che anche quest'anno impegnerà migliaia di ragazzi in una giornata di lavoro e di presa di coscienza all'interno e all'esterno dei plessi scolastici aderenti.

Nata verso la fine degli anni '60 del secolo scorso in Scandinavia, poi adottata dalla Germania, infine arrivata a Bassano del Grappa un quinquennio fa e poi fatta propria anche da gran parte del territorio provinciale, la manifestazione si terrà nella giornata di domani e coinvolgerà circa 50 scuole tra superiori, medie ed elementari, per un totale di 4000 studenti ed un altro migliaio fra professori e volontari delle cooperative di riferimento. Per la prima volta parteciperà anche un istituto di Arzignano, il Liceo “Da Vinci”, come pure al suo esordio il “Quadri” di Vicenza. Anche quest'anno 4 i progetti adottati ed ai quali andrà tutto il ricavato dei compensi percepiti da questi “lavoratori”: due contro il lavoro minorile in America Latina - “Sostegno scolastico ai Nat's del mercato di Abasto”, in Bolivia, e “Reclutamento forzato: ya basta” della Fondazione Cresciendo Unidos in Colombia – il terzo, “Una strada per Idete”, destinato alla Tanzania e l'ultimo alla Cooperativa “Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie” di Palemo.

“Social Day – spiega il coordinatore Riccardo Nardelli dell'Associazione “Vulcano” di Bassano – non è una iniziativa di beneficenza bensì un'occasione di promozione di diritti e giustizia, nei nostri contesti di vita e nel mondo. Quella di domani è una giornata simbolo che serve a molti a capire il valore della solidarietà e della responsabilità”.

Cinquantotto classi, 60 organizzazioni di volontariato, gruppi giovanili, squadre sportive: un esercito variegato in pennello, guanti e ramazza chiamati a ripulire parchi, skate park e strutture comunali e ritinteggiare aule e laboratori scolastici ma anche a sistemare un orto, a fare il pane, a servire dietro un bancone. Raccontano Annalisa Toniolo, Stefano Pento e Mattia Pieropan, rispettivamente assessori alle politiche giovanili dei Comuni di Bassano, Schio e Arzignano: “I ragazzi si sono arrangiati da soli nel contattare i datori di lavoro ed i cittadini, nel raccogliere i fondi, nel relazionarsi con scuole e associazioni. La cosa bella è che così facendo diventano educatori loro stessi”. Saranno loro a Fare Scuola, osserva Alberto Carollo della Cooperativa Radici di Caltrano, mentre Marina Fornasier, Cooperativa Insieme, nel ricordare la capacità di fare squadra dell'Istituto Rossi di Vicenza e che a Montecchio Maggiore il Social Day si svolgerà, mette l'accento sulla necessità di creare e coltivare rapporti con tutte le Scuole affinchè capiscano lo spirito dell'iniziativa che vede i ragazzi agire e muoversi in modo indipendente.

“Alcuni di loro – sottolineano tutti – poi si fanno garanti dell'effettivo raggiungimento dello scopo recandosi di persona nei vari Paesi per vedere lo stato dei Progetti e verificare che tutti i soldi siano stati spesi per questo. Lo scorso anno in Tanzania abbiamo inaugurato un Politecnico costruito anche grazie al nostro finanziamento”. Quasi ventimila gli euro raccolti nell'edizione del 2010, un tetto che potrebbe essere sforato. Di sicuro ad essere già superata è la dimensione provinciale di questa giornata, dal momento che alcune scuole del Trevigiano ed una elementare di Fumane, nel Veronese, hanno chiesto ed ottenuto di aderire. “Ed a breve -conclude Nardelli - ci saranno incontri con giovani dell'Emilia, della Toscana e di altre Regioni interessati ad estendere anche alle proprie Regioni il Social Day”. Ennesima conferma, per l'assessore Andrea Pellizzari, della bontà dell'intuizione vicentina.