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Pari Opportunità nello Statuto della Provincia. Galleazzo: “Ora tocca ai Regolamenti”

pubblicato il 15/03/2011, ultima modifica 15/03/2011

Lunedì 7 marzo 2011

Fatti, non mimose. Alla vigilia dell’8 marzo, Festa delle Donne, la Commissione Provinciale Pari Opportunità lancia un appello alla concretezza e porta ad esempio la recente modifica dello Statuto della Provincia di Vicenza.
“La Provincia –recita ora l’articolo 2- si ispira al principio della parità tra uomo e donna in ogni campo della vita civile e sociale, promuove la rappresentanza di entrambi i generi negli organi decisionali e nella gestione dei servizi pubblici.” All’articolo 3 è stato invece aggiunto il seguente comma: “La Provincia promuove ed attua condizioni di pari opportunità fra uomo e donna nell’esercizio delle funzioni istituzionali e nella gestione di servizi pubblici.”

“E non è che l’inizio”, commenta il Presidente della Commissione Ornella Galleazzo. Il Consiglio Provinciale, infatti, ha dimostrato di recepire bene la tematica “pari opportunità”, tanto che la modifica dello Statuto è stata approvata all’unanimità e con commenti positivi da tutti gli schieramenti politici. Di qui la volontà di “osare” di più e passare dallo Statuto ai Regolamenti, che entrano più nel dettaglio della vita operativa dell’Ente. Due, in particolare, i Regolamenti su cui si vuole intervenire: il Regolamento del Consiglio Provinciale e il Regolamento degli incarichi, in particolare negli enti partecipati. In entrambi si chiede l’inserimento di un apposito articolo per le pari opportunità di genere.

“E’ triste –spiega la Galleazzo- pensare che nel 2011 servano ancora interventi di questo tipo. La donna è emancipata, è istruita, è capace, ha accesso a ogni professione e a ogni attività. Ma la realtà dei fatti è diversa da quella delle parole. Così ai vertici delle aziende, in politica, a livello dirigenziale, la presenza della donna è molto scarsa. Se c’è ancora bisogno che sia prevista la non discriminazione negli statuti, nei regolamenti, nelle leggi, è nostro dovere provvedere in tal senso. Nella consapevolezza, però, che non bastino i documenti, ma che sia necessario prevedere strumenti e servizi a sostegno della famiglia, per permettere alle donne di dedicarsi al lavoro senza trascurare figli piccoli o genitori anziani."

La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è il filo conduttore della recente programmazione della Commissione. Nel 2011, in particolare, è previsto il monitoraggio dei servizi dedicati alla famiglia esistenti nei Comuni vicentini. L’idea è quella di censire gli asili, i centri per l’infanzia e tutte le strutture di assistenza ai bambini, condizione necessaria per mettere concretamente le donne nella condizione di avere un lavoro.

Donne e lavoro è anche il binomio di interesse della nuova Consigliera di Parità, Maria Grazia Chisin, recentemente nominata a Vicenza e già operativa con entusiasmo al fianco della Commissione Provinciale. “Ho trovato un gruppo molto attivo –è il suo primo commento- che promuove anche nei Comuni la creazione di Comitati Pari Opportunità Comunali e Intercomunali. Assieme possiamo davvero stimolare in maniera importante il mondo del lavoro perché la parità uomo-donna non rimanga solo una buona intenzione.”

Sempre a proposito di concretezza, la Commissione Provinciale ha recentemente vinto un bando regionale grazie al quale è destinataria di 6mila euro per progetti contro la violenza sulle donne. Grazie ad ulteriori 8mila euro del Fondo Provinciale, la Commissione ha intenzione di sviluppare il tema seguendo più direzioni. “Innanzitutto –spiega la Galleazzo- andremo nelle scuole dell’obbligo, per sensibilizzare i più giovani. Vogliamo poi raccogliere documentazione sulle azioni già in atto nei Comuni, in modo da creare un centro di coordinamento provinciale che si occupi, fra le altre cose, di formazione e aggiornamento. L’obiettivo finale è l’inserimento o il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.”