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Inaugurato il complesso universitario di viale Margherita. Pronti al via il secondo e il terzo stralcio.

pubblicato il 13/01/2011, ultima modifica 13/01/2011

Vicenza, 10 gennaio 2011

Non un arrivo, ma una nuova partenza. E’ stata definita così dai suoi stessi protagonisti l’inaugurazione del complesso universitario di viale Margherita, svoltasi questa mattina a più di un anno di distanza dall’ingresso degli studenti nell’edificio, ma per la quale si è voluto attendere anche la conclusione dei lavori esterni.

L’Università di viale Margherita è un rettangolo di 35x45 metri, suddiviso in tre corpi paralleli e illuminato naturalmente da grandi vetrate e ballatoi, così come dall’idea dell’architetto del Complesso Adolfo Natalini di Firenze. E’ però , soprattutto, il cuore pulsante di un polo formativo universitario attorno al quale gravitano complessivamente circa 4mila studenti e 10 corsi di laurea.

“Dieci anni fa –ha esordito il Presidente della Provincia Attilio Schneck- abbiamo guardato a quest’area come ad un luogo strategico per la sua vicinanza al centro storico, alla stazione dei treni e delle corriere, ai parcheggi, ma anche alle altre sedi universitarie, quelle esistenti e quelle in previsione. Da subito la Provincia ha fatto sinergia con il Comune, la Camera di Commercio, la Regione, Confindustria e la Banca Popolare di Vicenza, con cui compone la Fondazione Studi Universitari. E, come per tutte le cose che valgono, abbiamo anche trovato chi ha creduto in noi, prima fra tutte la Fondazione Cariverona che ha sostenuto buona parte del costo della realizzazione della struttura.” Negli anni sono cambiati i Presidenti e i Sindaci, ma è rimasta immutata la volontà di proseguire con il progetto dell’Università, a testimonianza della sua bontà e della sua capacità di rispondere in maniera concreta alle esigenze del territorio. Così oggi nella Sala Conferenze di Viale Margherita il passato e il presente si sono incontrati, grazie ad ex e attuali amministratori, con l’obiettivo comune di parlare di futuro. Presenti l’ex Presidente della Provincia Manuela Dal Lago, che con gli ex Presidenti della Camera di Commercio, il compianto Danilo Longhi e Dino Menarin, e l’ex Sindaco Enrico Hullweck ha sottoscritto la prima lettera di richiesta di collaborazione al Presidente della Fondazione Cariverona Paolo Biasi, oggi sostituito da Silvano Spiller. Al loro fianco gli attuali Attilio Schneck per la Provincia, Achille Variati per il Comune e Giuseppe Sbalchiero Vicepresidente della Camera di Commercio in sostituzione del Presidente Vittorio Mincato. A portare il saluto della Regione è stato il Vicepresidente Marino Zorzato, in sostituzione del Presidente Zaia impossibilitato per influenza, accompagnato da assessori e consiglieri regionali vicentini. A fare gli onori di casa il Presidente della Fondazione Studi Universitari, Silvio Fortuna, affiancato dal direttore Carlo Terrin e dall’assessore provinciale all’edilizia scolastica Nereo Galvanin, che ha curato l’organizzazione della cerimonia. Presenti anche il Questore Sanna e il Prefetto Fallica, onorevoli e senatori vicentini, Presidenti delle Associazioni di Categoria, autorità militari e religiose.

“Siamo pronti per partire con il secondo e il terzo stralcio –ha affermato Schneck- che si traducono in un edificio della grandezza pari quasi al doppio dell’esistente. Abbiamo il progetto e i soldi, grazie ancora una volta al sostegno della Fondazione Cariverona e della Camera di Commercio, per cui quanto prima procederemo con la gara d’appalto dei lavori. Nel frattempo la Provincia ha anche acquistato l’ex Caserma Borghesi, da destinare a mensa. E poi c’è la vicina area dello stadio a cui dare uno sviluppo a finalità formative. Un programma ambizioso, certo, ma in cui Vicenza tutta crede fortemente, perché ci da la possibilità di imporci a livello nazionale come polo della meccatronica. La storia vicentina testimonia questa nostra vocazione, uomini e imprese eccellenti sono il nostro biglietto da visita all’estero, ora non rimane che formalizzare ciò che già ci è riconosciuto.”

Il complesso universitario di viale Margherita

L’intera opera si sviluppa su un edificio a base rettangolare di 35 x 45 metri, suddiviso in tre corpi paralleli per un’altezza di circa 12 metri. Al piano terra ci sono i garage per circa 37 posti auto, 120 posti per ciclomotori e spazi riservati alle biciclette. Il primo livello si sviluppa con un grande atrio, la portineria, la segreteria studenti, locali destinati a uffici, due aule da 60 e 120 posti e un laboratorio di per sperimentazioni.

Il secondo livello ospita tre aule rispettivamente da 60, 120 e 240 posti, affacciate su un grande atrio parzialmente a doppia altezza, con una reading-room. Il terzo livello è destinato agli uffici per i professori, seminari, sala riunioni, un locale CED e un laboratorio informatico, la biblioteca.

La struttura è illuminata naturalmente dalle grandi vetrate alle estremità e parzialmente dall’alto, attraverso i grandi vuoti ricavati nel solaio al secondo livello.

Dal rettangolo fuoriesce il corpo della Sala Convegni della Provincia, che denota così la sua diversa natura ed appartenenza. La sala convegni ha una capacità di 300 posti e unisce i due livelli dell’edificio, presenta al primo livello una ampia hall con caffetteria e servizi separata dalla zona universitaria da una grande vetrata. Il corpo centrale serve da atrio e spazio di relazione ed è a due (e parzialmente a tre) livelli, con grandi ballatoi. L’Auditorium risponde alle necessità dell’Amministrazione Provinciale, che soffre della carenza di uno spazio cittadino a disposizione per convegni, incontri, conferenze, ma è anche a servizio dell’Università e della collettività.

La copertura dei due corpi esterni e di quello centrale è a botte, con alcune terrazze.

Esternamente è stata realizzata una passerella ciclopedonale che attraversa il fiume Bacchiglione e che collega la nuova sede Universitaria alla zona dello stadio, dove si trova il park Bassano, punto di interscambio macchine-bus navetta strategico per la città. La passerella è stata realizzata con una struttura portante in acciaio zincato, i parapetti in vetro e il piano di calpestio in legno trattato.

 

Il progetto del Secondo e Terzo stralcio prevede la realizzazione di un edificio in aderenza alla piazza realizzata con il Primo stralcio, in un’area già di proprietà dell’Amministrazione Provinciale. Anche in questo caso si tratta di un rettangolo, delle dimensione di circa 35x76 metri, quindi di grandezza pari a quasi il doppio dell’edificio già realizzato.

La struttura si sviluppa su quattro livelli. Al piano seminterrato si trovano i garage e spazi per motorini e biciclette. Il primo livello presenta un grande atrio con portineria, una reading room, e 7 aule con capacità variabile da 70 a 200 studenti, oltre naturalmente alle batterie di bagni. Al secondo livello sono situate due aule da 52 studenti, su un grande atrio parzialmente a doppia altezza, una reading-room e 8 laboratori. Al terzo livello si trovano la biblioteca e gli uffici della nuova sede universitaria, le sale riunioni, gli archivi e i locali ced. Da questo livello si può accedere alle terrazze ricavate sulla copertura.

La copertura sarà a botte come il Primo stralcio: il progettista ha voluto prendere spunto dalla Basilica Palladiana di Piazza dei Signori. L’illuminazione dell’edificio avviene naturalmente, grazie alle ampie vetrate sistemate nelle estremità, e parzialmente dall’alto, attraverso i grandi vuoti ricavati nel solaio al secondo livello.

L’accesso viario avviene da Viale Margherita, utilizzando la strada già realizzata con il Primo stralcio.