Giulia era una giovane ragazza, una studentessa, una figlia, una sorella. E’ stata brutalmente uccisa e gettata in un dirupo da chi l’avrebbe dovuta amare, il fidanzato, suo giovane carnefice.
Ennesimo femminicidio che insanguina la nostra società. Il femminicidio è una violazione dei diritti umani come sancisce la Convenzione di Istanbul del 2011, che dal primo ottobre 2023 è diventata vincolante in tutti i Paesi Ue.
La Commissione Pari Opportunità della Provincia di Vicenza ritiene che tutte le istituzioni debbano impegnarsi ulteriormente: il numero dei femminicidi è sempre molto alto. E’ ormai improcrastinabile l’intervento nei modelli educativi. La violenza si accompagna alla considerazione della donna come inferiore nella vita privata come nella pubblica, nella politica come nel mondo del lavoro. La violenza fisica che spesso porta alla morte delle donne è la punta di un iceberg costituito da molto altro: rimangono difficili da sconfiggere le molestie sessuali, gli stupri e le discriminazioni nei confronti delle donne.
Finché la politica relegherà la donna in secondo piano,
finché la maternità non sarà considerata un valore ma un ostacolo,
finché una donna verrà retribuita meno di un uomo, solo perché donna,
finché le istanze delle donne non verranno ascoltate
non ci potrà essere cambiamento.
Dobbiamo ricostruire una società dove il rispetto sia un valore irrinunciabile, dove la donna non sia più percepita come persona che “vale meno”, ma sia pari all’uomo. Solo così porremo fine a tutto questo.
Riposa in pace dottoressa Giulia, che il tuo sacrificio non sia vano ma sia un monito affinché tutti si adoperino per una società finalmente libera da questi crimini.
]]>Contemporaneamente, e proprio per permettere l’intervento, la strada verrà chiusa al traffico per circa 6 mesi (prolungabili in caso di maltempo). In alternativa, i veicoli potranno raggiungere il territorio di Trento dalla SP 64 Fiorentini, che verrà riaperta al traffico in questa occasione dalla località chiosco Alpino alla località Chiesetta Restele all'intersezione con la SP 92 Francolini.
“Un intervento molto atteso -precisa il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- La strada provinciale della Vena è un collegamento strategico tra la montagna vicentina e l’altopiano trentino di Folgaria. L’alternativa perfetta alla strada dei Fiorentini, perché più esposta al sole e quindi più facilmente percorribile in particolare durante il periodo invernale.”
La strada provinciale della Vena è alternativa alla S.P. 64 Fiorentini nel tratto compreso tra il Chiosco Alpino, a nord del centro abitato di Tonezza del Cimone, e l’innesto con la S.P. 92 Francolini. In inverno, in particolare, il transito lungo la strada dei Fiorentini può essere interdetto a causa del pericolo di slavine. Al contrario, l’esposizione a sud del 90% del tracciato della strada della Vena ne garantisce la percorribilità.
Per questi motivi la Provincia di Vicenza, proprietaria dell’arteria, è da anni impegnata nella sua messa in sicurezza attraverso la società di gestione delle strade provinciali Vi.Abilità. Il primo tratto, della lunghezza di 3,8 km, è già stato oggetto di intervento. Ora si procede all’ultimazione, sul tratto finale lungo 600 metri con il raccordo alla S.P.92 Francolini e la reimmissione sulla strada dei Fiorentini in località Restele Melegnon.
L’intervento vale 1,7 milioni di euro provenienti dai Fondi di Confine.
I lavori di allargamento si sviluppano in continuità con quelli già eseguiti, con l’obiettivo di portare la larghezza del piano viabile alla misura di 6,5 metri tra cigli bitumati. L’allargamento della strada viene fatto verso monte, con scavo di sbancamento, lasciando inalterata la posizione del ciglio stradale lato valle che verrà contemporaneamente consolidato.
Il progetto prevede anche opere di completamento relative alla sicurezza, in particolare opere fermaneve, barriere stradali, muro di controripa in corrispondenza del terzo tornante, aiuola spartitraffico all’innesto della strada della Vena.
L'intervento è seguito dall’ing. Stefano Mottin di Vi.Abilità in qualità di Rup. Il progetto è del raggruppamento L.&S. Engineering Srl Società di Ingegneria con il geologo Giorgio Giacchetti. I lavori vengono eseguiti dal raggruppamento S.I.G. Spa, Piccole Dolomiti Scarl, Brazzale Srl.
]]>La notizia è buona: a circa 5 mesi dall’inizio dei lavori il cronoprogramma è confermato: la palestra dovrebbe tornare nella disponibilità di studenti e associazioni sportive a settembre 2024. O forse anche prima, come da previsione del direttore tecnico che ha ipotizzato di poter chiudere il cantiere addirittura in anticipo, il prossimo giugno 2024. Salvo imprevisti, naturalmente. E non è poco per un progetto del valore di 3.090.000 euro (fondi Pnrr) che interviene in maniera radicale nella struttura della palestra.
Due, nel dettaglio, gli interventi: dapprima il miglioramento sismico, con l’obiettivo di attualizzare l’intero edificio alle nuove norme sulle costruzioni. In un secondo momento verranno rifatti controsoffitto e lucernari.
I lavori sono iniziati lo scorso giugno. Ad oggi è stata demolita la palestra di roccia ed è stato demolito il pavimento della palestrina. Sono state realizzate le pareti antiribaltamento e si stanno applicando le fibre di acciaio alle travature esterne.
“ Bene che i tempi dei lavori vengano rispettati o addirittura anticipati -ha affermato Acerbi- il PalaSoldà è una struttura ampiamente utilizzata sia dagli studenti che dalle associazioni sportive. Sapere che tra meno di un anno avremo a disposizione una struttura nuova, sicura, funzionale ci fa davvero piacere e non possiamo che ringraziare la Provincia per l’investimento che sta facendo a Valdagno e per l’attenzione con cui sta seguendo i lavori.”
Il sopralluogo di oggi al palazzetto dello sport dedicato a Gino Soldà rientra nel tour dei cantieri Pnrr che il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin sta eseguendo per verificare l’andamento dei lavori e rilevare con i tecnici eventuali criticità. “Abbiamo lavori in corso per circa 35 milioni di euro sulle scuole superiori vicentine -ha sottolineato Nardin- un impegno gravoso per la Provincia, ma necessario per restituire ai nostri ragazzi edifici moderni, che rappresentino delle vere opportunità di crescita e formazione. L’obiettivo di questi sopralluoghi è verificare che i tempi stringenti del Pnrr vengano rispettati e, ove possibile, ridotti, come già è accaduto per alcune opere.”
Gli interventi
L’intervento di adeguamento sismico interessa l’intero complesso edilizio con l’obiettivo di ottenere un indice di sicurezza sismica pari a 1, che significa che l’edificio ne uscirà “attualizzato” alle nuove norme sulle costruzioni.
Vengono consolidate le diverse parti migliorando la loro capacità di resistere agli effetti del sisma: collegamenti trasversali delle fondazioni, controventi metallici nella zona ingresso, applicazioni di fasciature in acciaio galvanizzato su pilastri e travi e archi del palazzetto.
Accanto alle opere di natura strutturale, vengono realizzate anche tutte le opere finalizzate a ripristinare gli impianti e quelle necessarie di finiture connesse alla loro realizzazione: rifacimento della pavimentazione del palazzetto, rifacimento della pavimentazione della palestra al piano interrato e rifacimento della palestra di roccia per le attività sportive.
Concluso il primo intervento inizierà il secondo, cioè la sostituzione dell’attuale controsoffittatura e dei serramenti dell’arena del palazzetto (finestre e lucernari) che attualmente presentano segni di vetustà e degrado e, riguardo i serramenti, anche problemi di tenuta all’acqua. Sono previsti anche lavori di rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura.
Nel dettaglio, verrà realizzato un nuovo controsoffitto modulare fonoassorbente, con caratteristiche antipallone e anticaduta, nel rispetto della vigente normativa in materia di edilizia pubblica e antisismica.
Verranno sostituiti i lucernari con nuovi in alluminio e verranno sostituiti anche i 12 serramenti laterali in alluminio sopra le tribune, con nuovi serramenti motorizzati e apribili a vasistas che prevedono l'impiego di profilati in lega di alluminio a taglio termico, che garantiscono quindi isolamento e resistenza meccanica.
]]>“Lavoriamo assieme per evitare ulteriori tagli e quindi sacrifici ai cittadini della provincia di Vicenza”, ha esordito il presidente Andrea Nardin che questa mattina, affiancato dal consigliere provinciale con delega alle grandi infrastrutture Valter Orsi, ha firmato a nome dei Sindaci vicentini un appello ai parlamentari vicentini, chiedendo loro di impegnarsi per la revisione del testo della Finanziaria laddove prevede tagli lineari ai bilanci degli enti locali, senza distinguere tra “bravi” e “incapaci”. “L’ennesimo sacrificio chiesto agli enti virtuosi, cioè ai Comuni vicentini e alla Provincia di Vicenza, mentre non è prevista nessuna penalizzazione per chi ha dimostrato incapacità nella gestione dei bilanci pubblici”
Attualmente sono previsti tagli alle risorse per 400 milioni di euro ai Comuni e 50 milioni di euro a Province e Città metropolitane. Per Vicenza significa da 1 a 1,5 milioni di euro in meno per la Provincia e da decine a centinaia di migliaia di euro per i Comuni, a seconda della grandezza.
“Tradotto -ha sottolineato Orsi- significa il rischio di non riuscire a garantire i servizi essenziali alla popolazione. Abbiamo dimostrato di gestire i soldi pubblici con oculatezza e prudenza, investendo in servizi e infrastrutture, cercando di rispondere al meglio alle esigenze del territorio e, non da ultimo, chiedendo il massimo impegno ai nostri dipendenti, visto che ai tagli dei fondi si è sommato negli ultimi anni il divieto di assunzione. Imporre misure anti-spreco a chi sprechi non ne fa, significa erodere l’essenziale. Significa strangolare le amministrazioni.”
Costringendole a scegliere tra tassare i cittadini o eliminare i servizi.
“Cose entrambe che non vogliamo fare -ha affermato il presidente Nardin- per questo chiediamo ai nostri parlamentari di far sì che vengano rivisti i criteri dei tagli della legge di Bilancio. E’ una questione di equità, il vicentino ha sempre dimostrato una grande capacità di gestione delle risorse e questo deve essere un motivo di merito, non di ulteriore sacrificio”.
I tagli lineari, si legge nell’appello, non tengono conto dell'efficacia o dell'importanza di un determinato programma, tagliando indistintamente in modo uniforme e rischiando di compromettere la qualità dei servizi erogati alla popolazione. “Non contestiamo la necessità di una revisione della spesa pubblica -conclude Nardin- ma chiediamo una revisione più equa, che preveda un'analisi dettagliata di singole voci di spesa e tagli per la spesa improduttiva e per quegli enti che hanno dimostrato di non saper correttamente utilizzare le risorse pubbliche.”
]]>Tema dell’incontro la strada provinciale 350, che collega Vicenza a Trento, e che è chiusa al traffico a causa di una frana che ha interessato il tratto trentino, appena al di là del confine con Lastebasse.
Presenti al tavolo anche l’ing. Luciano Martorano, dirigente opere pubbliche, e l’ing. Raffaele De Col, dirigente protezione civile, entrambi della Provincia Autonoma di Trento.
Gli interventi in esecuzione e da eseguire sono due: il primo sulla strada, per liberarla dai massi e dai detriti caduti, il secondo sul versante, per metterlo in sicurezza.
In particolare, sul versante è in programma l’abbattimento del fronte di roccia sovrastante a quella franata, per un totale di circa 2300/2400 mc di materiale.
I tecnici stanno eseguendo rilievi, anche con droni, per pianificare al meglio l’intervento. Il brillamento sarà unico ma con esplosioni differenziate per far staccare blocchi di piccole dimensioni, non più di 1mc.
Il brillamento sarà eseguito entro il 24 novembre, previa evacuazione di alcune case nel territorio di Lastebasse per motivi di sicurezza. Il piano di evacuazione verrà concordato con il sindaco di Lastebasse.
Salvo imprevisti, è confermata l’apertura a senso unico della strada provinciale l'8 dicembre.
]]>Gli studenti sono i destinatari privilegiati della Provincia di Vicenza, che stimola le scuole vicentine di ogni ordine e grado a segnalare le azioni gentili dei propri studenti, quelle realizzate nella settimana dal 13 al 17 novembre, ma anche quelle che si sono sviluppate durante l’anno scolastico, “perché la gentilezza non ha tempo -afferma la vicepresidente con delega alla gentilezza Maria Cristina Franco- e soprattutto non arriva a comando, ma nasce spontanea in chi crede che la gentilezza sia un valore e un impegno. Costruire gentilezza è un percorso che appartiene a tutti, quotidiano, basta poco, una parola, un gesto, un segno, una stretta di mano, un sorriso, per far sentire una persona accolta e importante.”.
Tre di queste azioni saranno scelte da una commissione mista Provincia e Csv di Vicenza per essere premiate in occasione della Giornata Mondiale del Volontario che il Csv di Vicenza celebrerà la sera del 7 dicembre al Teatro Comunale della Città di Vicenza, durante il concerto di alcuni artisti vicentini uniti per ringraziare il volontariato con il concerto “Ti dono una canzone”, seconda edizione ideata dallo stesso Csv di Vicenza.
Si rivolge agli enti del terzo settore invece il Csv, che propone di colorare una panchina di viola (il colore della gentilezza) e di inviare una foto al Csv, che la segnalerà nella sezione “Costruiamo Gentilezza” del proprio sito internet. “Una panchina viola in ogni paese è un’esortazione ai cittadini a privilegiare la gentilezza nei rapporti interpersonali -spiega la presidente del Csv Gabriella Mezzalira sostenuta dal direttore Maria Rita Dal Molin- Non sappiamo quello che stanno vivendo le persone che incontriamo, le loro battaglie, i loro dispiaceri, le loro fatiche. Ogni gesto gentile è un segno, un cambiamento positivo, una speranza. Questo è un po’ il filo conduttore delle azioni di ogni volontario”.
“In questi giorni -conclude la vicepresidente Franco- sto ricevendo disegni e lettere di bambini, in particolare delle scuole materne ed elementari, che interpretano il tema della gentilezza. Ringrazio gli insegnanti che sviluppano questo tema in classe, perché la gentilezza è un antidoto al bullismo e potrebbe davvero prevenire situazioni di sofferenza.”
Le scuole possono segnalare le azioni gentili degli studenti entro il 20 novembre al seguente link https://forms.gle/jR8eCBL2zDjQ7oYf8
]]>Tanti gli istituti superiori vicentini presenti, ad illustrare l'ampia e articolata offerta formativa provinciale. E tante anche le associazioni e le aziende del territorio, che offrono workshop e laboratori di approfondimento.
La kermesse è aperta oggi e domani (10 e 11 novembre 2023) , organizzata da Il Giornale di Vicenza in collaborazione con la Provincia di Vicenza, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Ambito VIII Vicenza e il Comune di Vicenza insieme alla Regione del Veneto.
Un'opportunità per i ragazzi delle scuole medie che possono conoscere e confrontare i vari istituti vicentini, per poter scegliere con maggiore consapevolezza a quale iscriversi.
"E' un'esperienza immersiva per gli studenti delle scuole medie -commenta la vicepresidente della Provincia di Vicenza Maria Cristina Franco- perchè permette loro di avvicinarsi alle scuole in autonomia, ponendo domande, raccogliendo informazioni ma anche stabilendo contatti utili ad una scelta importante come quella dell'istituto superiore da frequentare. Una scelta che deve contemperare attitudini e passioni e che impegna per gli anni successivi, per questo deve essere consapevole. Vi.Orienta è un aiuto anche per le famiglie, che in una sola giornata possono conoscere tante realtà formative, ognuna con caratteristiche e punti di forza diversi ma tutte parte di un sistema provinciale d'eccellenza."
]]>Una bella notizia che il presidente dell’Ipa Area Berica Eugenio Gonzato, affiancato dall’advisor tecnico Adaptev, ha voluto condividere questa mattina con i referenti dell’Ipa, partenariato misto pubblico-privato composto da 24 Comuni vicentini e soggetti economici, sindacali e sociali. Ad ospitarli la Provincia di Vicenza e in particolare il presidente Andrea Nardin, “a significare quanto l’area Berica rappresenti un territorio strategico del vicentino -ha sottolineato Nardin- e quanto il lavoro di squadra sia fondamentale se vogliamo realizzare interventi con un impatto concreto sulla comunità, per vivere a pieno e al meglio il nostro territorio e per proporci ai turisti.”
“Il premio Cresco Award dimostra la bontà del nostro progetto -ha affermato il presidente Ipa Gonzato- e di un percorso che stiamo facendo con l’intera comunità. Il primo passo è stato approfondire le sfide, le priorità e i bisogni locali, per elaborare un’agenda di interventi che punta ad uno sviluppo sostenibile, rispettoso della nostra storia, che anzi valorizzi le nostre tradizioni e ne faccia un punto di forza.”
Due le azioni di progetto su cui si sta in particolar modo puntando: la candidatura a Riserva della Biosfera nell’ambito del programma Unesco “Man and the Biosphere” (MaB) e la creazione di un marchio d'area Colli Berici, per promuovere le peculiarità locali e mettere in rete l'offerta turistica del territorio.
All’edizione 2023 di Cresco Award Città Sostenibili hanno partecipato 100 enti con 130 candidature. La giuria, presieduta dalla rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto, ha premiato il progetto dell'Agenda Strategica Ipa Area Berica nella categoria "Comuni da 50.001 a 100.000 abitanti". Questo progetto ha dimostrato di incarnare l'eccellenza nella promozione del progresso sostenibile a livello locale.
]]>A coordinare i lavori è Vi.Abilità, società che per conto della Provincia di Vicenza gestisce la viabilità di competenza, tra cui il tunnel Schio-Valdagno. Ed è della Provincia l’importo per l’esecuzione dei lavori: 600.000 euro per una nuova segnaletica di emergenza e di evacuazione.
Nel dettaglio, verranno rimossi parte dell'attuale segnaletica non luminosa e verranno posizionati all'interno del tunnel dei pannelli luminosi che forniranno indicazioni sulla distanza dalle due uscite di estremità, sul posizionamento degli estintori, sulla presenza dell'idrante con presa per i Vigili del Fuoco, nonchè l'indicazione delle piazzole di soste e delle colonnine SOS presenti in piazzola.
La ditta esecutrice dei lavori è SIE srl con sede a Conselve (PD).
I giorni necessari al completamento dei lavori sono, come detto, 77, durante i quali il tunnel sarà regolarmente percorribile durante la giornata, ma sarà a senso unico alternato nelle ore notturne, dalle 21 alle 5. I sabati e le domeniche i lavori sono sospesi, quindi il tunnel rimane regolarmente percorribile con doppio senso di circolazione.
“Sono lavori necessari a garantire la sicurezza all’interno del tunnel, con una segnaletica nuova più visibile ed efficace -commenta il consigliere provinciale con delega alla viabilità Giancarlo Acerbi- Le lavorazioni notturne permettono di limitare il disagio per gli utenti del tunnel, che è un’infrastruttura strategica di collegamento del nostro territorio. Nella stessa logica, anche nei fine settimana sarà garantito il regolare doppio senso di marcia.”
]]>I tecnici della Provincia Autonoma di Trento sono al lavoro ma verificare la situazione e programmare gli interventi più adeguati per mettere in sicurezza il versate franato. Difficile per ora fare previsione sulla riapertura della strada.
Sul posto sono intervenuti anche i tecnici di Vi.Abilità, società che per conto della Provincia di Vicenza gestisce la rete stradale di competenza, per verificare quanto accaduto e posizionare la segnaletica.
La strada provinciale 350 è un'arteria strategica da Lastebasse a Lavarone, tanto più strategica nel periodo invernale perchè dà accesso agli impianti sciistici dell'altopiano Fiorentini-Folgaria, con oltre 100 chilometri di piste.
]]>La necessità della chiusura è emersa questa mattina durante la riunione dell’Unità di Crisi della Regione Veneto coordinata dall’assessore veneto alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin a cui ha partecipato anche il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin.
“La situazione è costantemente monitorata dai tecnici -sottolinea Nardin- le prossime ore sono fondamentali per capire come evolverà. Il lavoro di squadra coordinato dalla Regione Veneto è fondamentale, la protezione civile è in allerta per intervenire con celerità. Raccomando in ogni caso prudenza, evitare di uscire se non necessario, prestare attenzione in prossimità dei corsi d’acqua.”
Questo l’elenco dei Comuni della Provincia di Vicenza dove le scuole rimarranno chiuse:
Altavilla Vicentina, Altissimo, Arsiero, Arzignano, Asiago, Bassano del Grappa, Bolzano Vicentino, Breganze, Bressanvido, Brogliano, Caldogno, Caltrano, Calvene, Carrè, Castelgomberto, Chiampo, Chiuppano, Cogollo del Cengio, Colceresa, Cornedo Vicentino, Costabissara, Creazzo, Crespadoro, Dueville, Enego, Fara Vicentino, Foza, Gallio, Gambellara, Gambugliano, Isola Vicentina, Laghi, Lastebasse, Longare, Lugo di Vicenza, Lusiana Conco, Malo, Marano Vicentino, Marostica, Monte di Malo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montecchio Precalcino, Monteviale, Monticello Conte Otto, Montorso Vicentino, Mussolente, Nogarole Vicentino, Nove, Pedemonte, Pianezze, Piovene Rocchette, Posina, Pove del Grappa, Quinto Vicentino, Recoaro Terme, Roana, Romano d'Ezzelino, Rotzo, Salcedo, San Pietro Mussolino, San Vito di Leguzzano, Sandrigo, Santorso, Sarcedo, Schiavon, Schio, Solagna, Sovizzo, Thiene, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Torri di Quartesolo, Trissino, Valbrenta, Valdagno, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo d'Astico, Vicenza, Villaverla, Zanè, Zermeghedo, Zugliano.
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Si lavorerà dapprima in alveo, per le opere preliminari, e il nuovo ponte sarà assemblato altrove, in modo da arrivare nel luogo del montaggio direttamente per il varo. Operazioni durante le quali il ponte esistente rimarrà regolarmente transitabile dai veicoli. Il cronoprogramma dei lavori prevede infatti che la chiusura con conseguente demolizione avvenga a partire da gennaio 2024, quindi dopo le festività natalizie. Una bella notizia per i tanti utenti del ponte e per le attività commerciali, visto che gli iniziali 12 mesi di chiusura del ponte si riducono a circa 9. Mentre rimane di circa un anno la durata complessiva dell’intervento.
Tra novembre e dicembre inizieranno i lavori di realizzazione di una passerella ciclopedonale provvisoria che garantirà il collegamento da Secula a Longare durante tutto il periodo di chiusura del ponte.
Un’opera fortemente voluta dalla Provincia di Vicenza, di concerto con il Comune di Longare, che costerà 240.000 euro a carico della Provincia e che assicurerà il collegamento sia con Vicenza, attraverso la pista ciclabile della Riviera Berica, che con Padova attraverso la ciclovia del Brenta.
La passerella ciclopedonale sarà pronta entro fine anno (condizioni meteo permettendo), mentre è confermata, come detto, in circa un anno la durata dei lavori per la costruzione del nuovo ponte, che sarà quindi pronto per l’autunno 2024.
Nello specifico, la passerella sarà lunga 49 metri per 2,44 di larghezza. Sulle pareti interne, per motivi di sicurezza, verrà installata a tutta altezza una rete di protezione, per escludere la possibilità di cadute.
Sarà posizionata vicina al ponte esistente e fungerà anche da supporto delle tubazioni dei sottoservizi attualmente posizionati sul ponte stradale della Secula, in modo da togliere qualsiasi interferenza con le lavorazioni per la demolizione e ricostruzione del ponte.
“C’è un confronto quotidiano tra Provincia e Comune di Longare, tecnici provinciali, progettisti ed esecutori dei lavori per far sì che i disagi siano il più possibile limitati -specifica il presidente della Provincia Andrea Nardin- Vanno in questa direzione sia la costruzione della passerella ciclopedonale che la chiusura e demolizione del vecchio ponte dopo le festività natalizie, garantendo nel contempo la prosecuzione delle lavorazioni preliminari e complementari”.
Una soluzione condivisa dal consigliere provinciale e sindaco del Comune di Longare Matteo Zennaro: “Quando si realizza un’opera significativa come il ponte di Secula, i disagi sono da mettere in preventivo -sottolinea Zennaro- ma c’è massimo impegno da parte di tutti perché le ripercussioni sulla comunità siano limitate, sia nella portata che nel tempo. Con la soluzione proposta, il collegamento veicolare sarà interdetto per meno di un anno, quindi meno del preventivato. Confidando, naturalmente, che non ci siano imprevisti.”
Il nuovo ponte di Secula
Il nuovo ponte di Secula è situato sulla strada provinciale 20 tra Longare e Secula sul fiume Bacchiglione. Sostituisce l’attuale e costa alla Provincia di Vicenza 5,4 milioni di euro.
E’ in metallo, lungo 48 metri e largo 8,50 metri, che diventano 11 se si aggiunge la pista ciclabile che lo affianca in tutta la lunghezza. E’ ad arco, con una struttura a un’unica campata in sostituzione delle tre campate attuali.
Le pile in alveo sono sostituite dalla palificata di sostegno direttamente dalla quota stradale. L’assenza di pile in alveo permette di risolvere anche il problema idraulico, visto che le pile di sostegno rappresentano un vero e proprio ostacolo al deflusso delle piene. Dettaglio non da poco, visto che l’area oggetto di intervento è di golena “esondabile o a ristagno idrico”.
Sempre a proposito di acqua, il progetto del nuovo ponte pone particolare attenzione anche agli elementi di impermeabilizzazione e ad un moderno sistema di regimentazione e allontanamento delle acque meteoriche, la carenza del quale è la causa principale del degrado dell’attuale manufatto.
A lato del ponte è prevista la realizzazione di una nuova pista ciclo-pedonale come proseguimento di quella già esistente presente a partire dalla rotatoria lato Longare e che attualmente si interrompe sull’argine.
Lo sviluppo complessivo di questa nuova pista ciclo-pedonale è pari a circa 160 metri, con larghezza della piattaforma pari a 2,50 metri con due corsie da 1,25 metri ciascuna. Dalla rotatoria si sviluppa dapprima su sede separata rispetto a quella stradale, poi in prossimità del ponte corre parallelamente al tracciato stradale, percorrendo prima una mensola collegata alla struttura principale del ponte per poi proseguire in passerella a sbalzo rispetto alla strada. Il tracciato di progetto della pista ciclo-pedonale termina in corrispondenza dell’attuale percorso ciclo-pedonale.
]]>Con queste parole il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha accolto il Comitato Veneto del Rio Grande do Sul (Comvers), proveniente dal Brasile, in visita a Vicenza e al Veneto grazie al progetto “L’8° Provincia torna in Veneto”. E la sensazione è stata proprio quella di un ritorno a casa, tra saluti in lingua veneta e in talian (un mix di veneto e brasiliano) e i canti tradizionali dell’emigrazione veneta e italiana in Brasile a cura del coro El Pajon.
La delegazione dal Brasile, che in due settimane girerà l’intero Veneto, è composta dalla Presidente del Comvers Isabel Dalcin Quirino, da Aldo Rozzi Marin e Anna Turcato, rispettivamente Presidente e Coordinatrice generale dell'Associazione Veneti nel Mondo aps, dall'editore Luiz Rocha, a cui è affidato il compito di illustrare il cofanetto “150 anni di immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul”. Con la delegazione anche il presidente onorario del Comitato Ettore Beggiato, che da amministratore regionale e provinciale ha sempre cercato di rinsaldare il legame tra veneti al di qua e al di là dell’Oceano.
“150 anni di immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul” è un'opera monumentale formata da 3 volumi per un totale di oltre 1.100 pagine realizzata con la partecipazione di 200 studiosi coordinati da Ademir Antonio Bacca, giornalista e scrittore. Racconta la storia, la lingua e la cultura dell’immigrazione nel Rio Grande do Sul, mette a fuoco la storia dei personaggi che si sono distinti nei vari settori, con particolare attenzione alle realtà associative e illustra le città, i paesi e le comunità che sono state fondate dagli immigranti, in maggioranza provenienti dal Veneto e altre zone contermini come il Friuli, il Trentino-Tirolo e la Lombardia.
“I nostri concittadini che tanti anni fa sono partiti con le valigie di cartone oggi sono orgogliosamente protagonisti della vita economica, sociale e culturale dello Stato che li ha ospitati -ha affermato Nardin- Nei loro racconti c’è uno spirito di rivalsa, mentre da parte nostra ci deve essere la gratitudine per avere sempre mantenuto un legame con la terra d’origine, con la nostra cultura, la nostra tradizione, che hanno saputo valorizzare e radicare anche all’estero.”
]]>I primi manifesti e i primi spot sono stati illustrati questa mattina nella sala Consiglio della Provincia di Vicenza, al termine di una riunione dei 91 Comuni e delle 106 biblioteche che compongono la rete vicentina. Presenti Marco Guzzonato, vicepresidente della Provincia di Vicenza con delega alla Cultura, Lidia Zocche, responsabile della Rete delle Biblioteche Vicentine, le testimonial della campagna Jasmine Keys e Samantha Pozza, la studentessa Elisabetta Griso protagonista di un video, l’agenzia Off Srl che ha ideato la campagna.
“ Nell’ultimo decennio le biblioteche di pubblica lettura hanno iniziato una trasformazione che le porta ad essere, oltre che luoghi di studio e di lettura, anche hub di comunità, presidi culturali e palestre digitali -ha esordito Guzzonato- Pur essendo la rete vicentina la più performante delle reti venete e tra le più vivaci a livello nazionale, i cittadini che non frequentano le biblioteche sono circa il 75%. Da qui l’idea della Rete delle Biblioteche Vicentine di fare una pubblicità progresso utilizzando linguaggi e mezzi contemporanei.”
L’obiettivo è chiaro: portare in biblioteca chi non ci ha ancora messo piede. Come? “Rivoluzionandone l’immagine -ha spiegato Lidia Zocche- Comunicando servizi innovativi, sconosciuti alla maggior parte dei cittadini, illustrando le biblioteche come un nuovo luogo di riferimento polifunzionale, sia fisico che digitale, per la condivisione di spazi e idee e come luogo in cui si coltivano le proprie passioni.”
E proprio sulle passioni si sviluppa il concept della campagna: “Un nuovo mo(n)do di vivere le tue passioni”. Proponendo immagini di vicentini noti, ma ritraendoli con una veste nuova. Così il pugile Luca Rigoldi diventa un biker, il pluripremiato arbitro Daniele Orsato veste i panni di un elettricista, la cestista nazionale Jasmine Keys si cimenta con una console, la tatuatrice Samantha Pozza diventa pittrice. A dimostrazione che “la biblioteca ci fornisce gli strumenti per essere ciò che vogliamo essere”, come ha sottolineato il vicepresidente Guzzonato.
Video e immagini della comunicazione propongono quindi la biblioteca da un punto di vista nuovo, non focalizzato sul pensiero standard del “luogo dove ci sono i libri”, ma creando un senso di stupore e incredulità attraverso l’associazione tra vita quotidiana e biblioteca.
I focus comunicativi sono:
- biblioteca come luogo open e gratuito per tutti i cittadini, un approdo sicuro, un luogo che può fungere da alternativa a luoghi di breve permanenza (ad esempio il bar)
-non parliamo di libri (e questa è la novità!), con un’unica eccezione: diffondere la cultura della prenotazione dei libri on line
- presentare la gamma dei servizi online, proponendo la biblioteca come punto di riferimento culturale nel mondo digitale.
In sintesi, l’idea della Rete delle Biblioteche Vicentine è rivoluzionare la reputazione della biblioteca come luogo di naturale approdo per scoprire, approfondire, incontrare persone e informarsi.
Testimonial:
Daniele Orsato: miglior arbitro del mondo
Luca Rigoldi: campione europeo di pugilato
Jasmine Keys: campionessa italiana di basket
Samantha Pozza, Samy: tatuatrice e tiktoker
Andrea Pennacchi, che non ha bisogno di presentazioni
Testimonial friends:
Alice Walczner: illustratrice
Giovanni Diamanti: stratega della comunicazione