La finalità della pubblicazione è quella di consentire ai cittadini la consultazione del documento, per la durata di 45 giorni, e l’eventuale predisposizione di osservazioni, pareri e memorie in forma scritta, che saranno tenuti in debita considerazione prima della trasmissione del documento agli Enti competenti.
Eventuali osservazioni devono essere inviate alla pec della Provincia: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net o alla mail ambienteterritorio@provincia.vicenza.it
]]>Il bilancio dell’attività 2023 è stato presentato questa mattina da Marco Guzzonato, vicepresidente della Provincia con delega alla Cultura, e da Lidia Zocche, responsabile della Rete Biblioteche Vicentine.
“La Rete delle Biblioteche Vicentine è viva e vivace -afferma Guzzonato- e conferma la bontà del lavoro di squadra tra Comuni e con la Provincia di Vicenza, che ne è capofila. Sono in aumento sia gli iscritti che i prestiti ed è evidente la voglia dei vicentini di partecipare e di essere protagonisti della vita culturale del proprio territorio. Ne sono prova il gran numero di iniziative che vengono organizzate dalle biblioteche, oltre 2.500, e gli oltre 700 incontri dei gruppi di lettura. Gruppi che nascono spontanei per confrontarsi ogni mese su un libro diverso, per scambiarsi impressioni, per dialogare, esigenza che dopo il covid è forte e che non trova risposte in altri contesti. I Comuni che aderiscono alla Rete sono 92, per 106 biblioteche. Puntiamo a fare entrare anche Comuni che non hanno una biblioteca, ma che vogliono aumentare l’offerta culturale nel proprio territorio, questo è il nostro prossimo obiettivo, nella consapevolezza che se vogliamo migliorare la qualità della vita, dobbiamo lavorare sulla cultura.”
Ad illustrare i dati del bilancio 2023 della Rete è stata Lidia Zocche.
La Rete delle Biblioteche Vicentine raggruppa 106 biblioteche di 92 Comuni vicentini: ultimo ingresso, in ordine di tempo, è il Comune di Schiavon, che fa parte della Rete dal primo gennaio. Conta 342.476 iscritti ed è in costante aumento: nel 2023 ci sono stati 14.861 nuovi iscritti. Circa 83.500 utenti hanno preso a prestito almeno un libro. “Almeno” è, in questo caso, d’obbligo, visto che i prestiti totali sono stati 1.765.842, quindi una media di 21 libri a testa. Rispetto al 2022, nel 2023 sono stati presi a prestito 209mila libri in più, pari al 13%.
I prestiti interbibliotecari sono stati oltre 433mila, l’11% in più rispetto all’anno precedente. Tradotto in euro, significa per i Comuni un risparmio di circa 6,5 milioni di euro.
In continuo aumento anche i prestiti extrasistema, passati da 2832 a 3750, la maggior parte dei quali provenienti dalle province di Padova e Verona. Con le reti bibliotecarie di Padova e Verona è stato infatti siglato un accordo nel 2021 di cui hanno approfittato lo scorso anno 3064 utenti vicentini.
Tra maschi e femmine non c’è dubbio: le grandi lettrici sono le donne, che rappresentano il 74% (74,2% per la precisione) dei lettori. Quanto all’età, in vetta ci sono gli adulti tra i 36 e i 60 anni (39,5%), mentre al secondo posto ci sono gli over 60 (23%). Seguono a ruota gli under 18, con il 22,8% , in leggero ma costante aumento di anno in anno grazie alle intense attività di promozione della lettura per i più giovani ad opera dei bibliotecari.
Una buona percentuale dei libri, circa 423.339, sono stati prenotati tramite Opac, cioè catalogo informatizzato. La versione “digitale” della biblioteca piace, tanto è vero che sono in aumento i prestiti di e-book (+10%), gli audiolibri (+3%), l’edicola digitale (+2%). I followers su facebook sono passati da 4.201 a 5.406 (+29%), merito di un profilo costantemente aggiornato con consigli di lettura, roulette dei libri, letture con testimonials, confidenze sui libri. E poi, ogni settimana, vengono raccolti gli eventi e le iniziative proposti da tutte le biblioteche del territorio.
Il libro più letto nel 2023 è “Fabbricante di lacrime” di Erin Doom, mentre scende di uno scalino “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valérie Perrin, in testa alla classifica per due anni consecutivi. Terzo posto per “Come vento cucito alla terra” di Ilaria Tuti.
Quanto ai periodici, non c’è storia: Topolino resta saldo allo scalino più alto del podio. Secondo posto per Internazionale e, a seguire, Panorama.
]]>L’immediato intervento dei tecnici di Vi.Abilità, società che per conto della Provincia di Vicenza gestisce le strade di competenza, ha permesso di individuare già ieri la causa della colata detritica, dovuta ad una vena d’acqua naturale.
Il versante è stato sistemato con il disgaggio dei massi instabili in modo da evitare ulteriori distacchi. La strada è stata ripulita e già nel pomeriggio è stata posizionata la segnaletica che l’indica l’apertura a senso unico alternato.
Nel frattempo, nei prossimi giorni, si continuerà comunque a lavorare sul versante per approfondimenti che permetteranno di eseguire gli interventi per il ripristino della regolarità del versante.
“Ringrazio Vi.Abilità per la celerità dell’intervento -commenta il consigliere provinciale con delega alla viabilità Giancarlo Acerbi- I lavori non si esauriscono qui, è necessario mettere in sicurezza il versante per aprire regolarmente la strada, ma è fondamentale avere reso la strada percorribile almeno a senso unico alternato, vista l’importanza di questa arteria come collegamento tra Recoaro e Valli del Pasubio”.
Ci vorrà almeno un mese, invece, per la riapertura della SP350 a Lastebasse, l’arteria di collegamento con Folgaria chiusa da lunedì mattina (12 febbraio) a causa di una frana che ha interessato località Busatti, nel territorio trentino. Il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha effettuato oggi un sopralluogo con i tecnici: “Nei prossimi dieci giorni la demolizione del masso, poi i disgaggi e la sistemazione della strada” le sue parole.
Già da domani saranno in parete i rocciatori per cominciare il lavoro di disgaggio e demolizione delle rocce instabili che sovrastano la SS350 di Folgaria e Valdastico, così da consentire la successiva messa in sicurezza, sistemazione e quindi riapertura della sede stradale.
La frana è avvenuta nella notte fra domenica 11 e lunedì 12 febbraio , dopo l’episodio del 4 novembre che aveva reso necessario un primo intervento di messa in sicurezza. “Occorre demolire un masso di circa 380 metri cubi e poi intervenire nella zona interessata, un’attività che richiederà circa una decina di giorni - così il presidente Fugatti nel sopralluogo-. Fatto questo primo passo, potremo capire meglio i tempi che serviranno per mettere in sicurezza il versante, riutilizzando o meno - questo lo accerteranno gli approfondimenti tecnici - parte dei lavori effettuati per le barriere di protezione realizzate per la frana precedente e che sono state danneggiate dal nuovo crollo”.
]]>Già questa mattina è stata individuata la causa: una vena d’acqua naturale che ha creato un ruscellamento a monte, portando in strada una notevole quantità di terra e fango.
La vena, spiega Stefano Mottin dirigente di Vi.Abilità che sta seguendo i lavori, si trova in un punto di passaggio geologico tra uno strato di arenarie e fillade quarzifera.
Sarà necessario regimentarla, intervenire con lavori di disgaggio e mettere in sicurezza la strada prima di riaprire al traffico. E’ in corso anche una verifica sulla proprietà dei fondi su cui si sta operando.
Difficile, per ora, fare previsioni sulla riapertura della strada. Verosimilmente verrà aperta tra qualche giorno a senso unico alternato.
“Le condizioni meteorologiche sono buone e ci permettono di essere operativi -commenta il presidente di Vi.Abilità Enzo Urbani- Ringrazio i tecnici di Vi.Abilità, che già nella notte tra sabato e domenica erano sul luogo e oggi stanno lavorando calandosi con le corde dal costone a monte della strada. Il tratto interessato alla frana collega Recoaro Terme a Valli del Pasubio, frequentato da lavoratori oltre che da turisti, per questo stiamo dando priorità all’intervento, ipotizzando anche un’apertura a senso unico alternato mentre proseguiremo con la messa in sicurezza del versante.”
“Siamo consapevoli che il nostro territorio è fragile ed è soggetto a dissesti, in particolare in seguito a piogge -afferma il consigliere provinciale con delega alla viabilità Giancarlo Acerbi- Attraverso Vi.Abilità monitoriamo i tratti più a rischio e investiamo cifre ingenti per reti paramassi e sistemi di protezione. Nel solo 2023 è stato speso più di un milione di euro per 14 interventi di consolidamento di frane e dissesti.”
Questa mattina è stata nuovamente chiusa al traffico anche la SP350 che collega Lastebasse a Folgaria, a causa di una frana che nella notte fra l’11 e il 12 febbraio ha interessato la località trentina Busatti (strada statale 350) portando sulla carreggiata una notevole quantità di materiale roccioso.
Si tratta della stessa area in cui era avvenuta una frana lo scorso novembre. Vi.Abilità ha già provveduto a posizionare idonea segnaletica stradale per indicare la chiusura e le deviazioni necessarie per raggiungere il trentino.
]]>“Un dovere essere presenti -ha commentato Berton- per rendere omaggio a quanti hanno vissuto l’orrore delle foibe e il dolore dell’esilio, colpevoli unicamente di essere italiani. Per troppo tempo queste pagine di storia sono state nascoste, oggi abbiamo il dovere di ricordare.”
Il progetto Treno del Ricordo, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, è realizzato dalla struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio Luce e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.
Il Treno del Ricordo è un convoglio storico della Fondazione FS Italiane allestito con una mostra multimediale. Partito l’11 febbraio da Trieste, concluderà il suo viaggio il 27 febbraio nella stazione di Taranto ripercorrendo idealmente quel viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati in Italia per sfuggire agli eccidi delle foibe.
]]>“Una pagina di storia che per tanto tempo è rimasta nascosta, chiusa nella mente e nel cuore di chi l’ha vissuta e di chi ha provato a cancellarla -commenta il presidente della Provincia Andrea Nardin- ma che proprio grazie a chi ha trovato la forza e il coraggio di parlare abbiamo conosciuto e abbiamo il dovere di ricordare. Per rendere onore a chi ha sofferto, per rendere onore alla verità e alla giustizia, ma anche guardando al futuro, ai genocidi che si stanno consumando ancora oggi, per riflettere su cosa possiamo fare per fermare l’escalation di odio.”
“Un invito a conoscere la storia, senza omissioni e reticenze, perché dagli errori del passato si possa imparare -sottolinea il consigliere provinciale con delega alla Cultura Marco Guzzonato- La stessa legge che vent'anni fa istituì il Giorno del Ricordo fa riferimento alla complessità della vicenda del confine orientale. Per orientarci nella complessità è utile ascoltare chi si occupa di storia e divulgazione con rigore e metodo scientifico.”
Come per la Giornata della Memoria, Provincia e Rete Biblioteche si rivolgono prioritariamente ai giovani, proponendo i “12 libri per ricordare”, selezione di libri studiata appositamente per i ragazzi delle scuole superiori. Tra i consigli di lettura “Il lungo esodo” di Raoul Pupo, “Frontiere contese a nordest” di Claudio Vercelli, “E allora le foibe?” di Eric Gobetti.
Tanti sono gli eventi che si terranno nelle biblioteche del vicentino nei prossimi giorni. L’8 febbraio ad Isola Vicentina è in programma la conferenza “Foibe ed esodo: è Storia d’Italia” con il Presidente della sezione provinciale di Vicenza del Comitato 10 Febbraio Leonardo Maria Stella, mentre a Montegalda sarà il giornalista Paolo Rolli, figlio di esuli dalmati, a raccontare il dramma degli italiani sul confine orientale. Appuntamenti anche a Camisano Vicentino (9 febbraio), a Schio e a Noventa Vicentina (10 febbraio), a Rosà (12 febbraio), a Villaverla (16 febbraio). Ci sono poi incontri di lettura, spettacoli presentazioni di libri, un programma in continuo aggiornamento consultabile sul sito rbv.biblioteche.it e sui social della Rete.
Nel programma di Provincia e Rete Biblioteche anche alcuni video di testimonial d’eccezione. Dal presidente della Provincia Andrea Nardin arriva un invito alla lettura, mentre lo scrittore e regista Giancarlo Marinelli legge e commenta una poesia di Sandro Penna.
]]>A consegnare il riconoscimento lo scorso 26 gennaio a Roma è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affiancato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Questa mattina gli studenti, accompagnati dalla professoressa Eleonora Pucci e dalla preside Carmela Mancuso, hanno fatto visita alla Provincia di Vicenza, accolti dal presidente Andrea Nardin, dalla vicepresidente con delega all’Istruzione Maria Cristina Franco e dall’assessore all’Istruzione del Comune di Vicenza Giovanni Selmo.
Unici studenti del Veneto e del nord Italia ad essersi aggiudicati il riconoscimento, i ragazzi hanno realizzato dodici tavole pittoriche per un progetto denominato “L’arte si fa memoria” e che racconta momenti tragici e salienti della persecuzione e della deportazione degli ebrei nei campi di concentramento. Sono stati gli stessi studenti ad illustrare le loro opere questa mattina in sala Consiglio, dando voce ai sentimenti e alle emozioni che hanno tradotto nei dipinti. I dodici autori delle opere sono Anna Calabrese, Beatrice Canova, Elena Beqiri, Elia Gecchele, Emily Fanton, Lorenzo Pinton, Maria Nami Carlino, Michela Cazzola, Riccardo Cremasco, Samuele Toniolo, Valery Parise, Wen Le Hu.
“Siamo orgogliosi di voi -ha affermato il presidente Nardin- della vostra creatività, della capacità di testimoniare in maniera profonda e intensa una delle pagine più buie del Novecento. Avete studiato la Shoah, l’avete interiorizzata, l’avete conosciuta con la visita ad Auschwitz e Birkenau e attraverso le parole delle sorelle Bucci, scampate ai campi di sterminio: ora dovete diventare testimoni di ciò che è stato, perché non si ripeta.”
Il presidente Nardin ha messo a disposizione la sala Consiglio per ospitare il prossimo anno opere degli studenti dedicate a due temi che ricordano due grandi orrori della storia: la Giornata della Memoria per la Shoah e il Giorno del Ricordo per i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata.
]]>Il ponte rimarrà invece transitabile a piedi o in bici fino all’apertura della passerella ciclopedonale, che secondo cronoprogramma dovrebbe avvenire tra poco più di un mese.
A seguito della chiusura del ponte, viene riorganizzato anche il servizio di trasporto pubblico locale. Dal 5 febbraio, e fino a fine lavori, le corse della linea E28 - Vicenza-Montegalda-Montegaldella-Villaganzerla subiranno delle variazioni.
La fermata extraurbana in località “Secula” è posta sulla SP20 all’altezza di via Carducci in entrambi i sensi (trattasi di un servizio circolare).
Viene attivato un percorso circolare in senso orario con direzione Nord-Sud, partendo da Secula, e utilizzo delle fermate nello stesso senso di marcia sia per la salita che per la discesa; questo per garantire lo stesso numero di corse dell’attuale programma di esercizio e contenere al minimo le variazioni orarie.
Per alcune corse pomeridiane, in orario di morbida, viene mantenuta la modalità di interscambio con la linea E04 - Vicenza-Ponte di Barbarano-Noventa; l’area di interscambio non sarà più in via dei Martinelli, bensì in via Europa con l’utilizzo delle fermate extraurbane di Ponte di Costozza e di quella urbana di via Europa 5 – piazza Valaurie.
Verranno mantenute anche le corse di rinforzo scolastiche per e da Noventa Vicentina e gli istituti scolastici di Vicenza attraverso il medesimo percorso sopra descritto.
Per info e dettagli: contattare l’Ufficio SVT dedicato al numero 0444223114
Per la Linea Urbana, nessuna modifica.
Breve riepilogo corse:
LINEA URBANA (passaggio per via Scodegarda) da e per Vicenza rimane 𝐢𝐧𝐯𝐚𝐫𝐢𝐚𝐭𝐚 con fermata attualmente vigente.
NUOVA LINEA E28 “EXTRAURBANA”
Da Secula a Vicenza
- fermata situata presso “Longare prossimità via Carducci”
- Lun/Ven scolastico - corse:
6.20 / 6:45 / 8:10 / 11:30 / 13:00 / 13:40 / 14:20 / 14:47 / 17:30 / 18:12 / 19:17 /
-Sabato scolastico - corse
6:20 / 6:45 / 8:10 / 13:00 / 13:30 / 14:20 / 14:47
-Lun/Ven feriale - corse
6:45 / 8:10 / 14:47 / 17:30 / 18:12 / 19:17 / 19:57
-Sabato feriale - corse:
6:45 / 8:10 / 14:47 / 19:00
Da Secula a Noventa
Linea E04 invariata - cambio Ponte di Costozza
attenzione dirette per studenti
- fermata situata presso “Longare prossimità via Carducci”
-Lun/Ven - corse:
6:29 / 6:51
- Sabato scolastico - corse:
6:20 / 6:51
Da Vicenza a Secula
- fermata situata presso per discesa “Longare prossimità via Carducci”
- Lun/Ven scolastico - corse:
5:50 / 6:00 / 6:15 / 7:40 / 11:00 / 12:30 / 12:40 / 13:50 / 14:15 / 17:00 / 17:30 / 18:40 / 19:20
-Sabato scolastico - corse:
5:50 / 6:15 / 7:40 / 12:30 / 12:40 / 13:50 / 14:15 / 18:40
Lun/Ven feriale - corse:
6:15 / 7:40 / 14:15 / 17:00 / 17:30 / 18:40 / 19:20
-Sabato feriale corse:
6:15 / 7:40 / 14:15 / 18:40
𝐃𝐚 𝐍𝐨𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐚 𝐒𝐞𝐜𝐮𝐥𝐚
Linea E04 invariata - cambio Ponte di Costozza
attenzione dirette per studenti
-Lun/Ven corsa
-13.40 da Noventa
- Sabato scolastico con interscambio ponte di Costozza:
13:40 da Noventa
La nuova passerella ciclopedonale (temporanea)
La nuova passerella ciclopedonale in realizzazione è un’opera fortemente voluta dalla Provincia di Vicenza, di concerto con il Comune di Longare, costerà 240.000 euro a carico della Provincia e assicurerà il collegamento sia con Vicenza, attraverso la pista ciclabile della Riviera Berica, che con Padova attraverso la ciclovia del Brenta.
Sarà lunga 49 metri per 2,44 di larghezza. Sulle pareti interne, per motivi di sicurezza, verrà installata a tutta altezza una rete di protezione, per escludere la possibilità di cadute. Sarà posizionata vicina al ponte esistente e fungerà anche da supporto delle tubazioni dei sottoservizi attualmente posizionati sul ponte stradale della Secula, in modo da togliere qualsiasi interferenza con le lavorazioni per la demolizione e ricostruzione del ponte.
Sarà mantenuta fino alla realizzazione della pista definitiva, in affiancamento al nuovo ponte.
Il nuovo ponte di Secula
Il nuovo ponte di Secula sostituisce l’attuale sulla strada provinciale 20 tra Longare e Secula sul fiume Bacchiglione e costa alla Provincia di Vicenza 5,4 milioni di euro.
E’ in metallo, lungo 48 metri e largo 8,50 metri, che diventano 11 se si aggiunge la pista ciclabile che lo affianca in tutta la lunghezza. E’ ad arco, con una struttura a un’unica campata in sostituzione delle tre campate attuali.
Le pile in alveo sono sostituite dalla palificata di sostegno direttamente dalla quota stradale. L’assenza di pile in alveo permette di risolvere anche il problema idraulico, visto che le pile di sostegno rappresentano un vero e proprio ostacolo al deflusso delle piene. Dettaglio non da poco, visto che l’area oggetto di intervento è di golena “esondabile o a ristagno idrico”.
]]>Si apre la procedura per raccogliere proposte, osservazioni, modifiche al PTPCT - Allegato 2 del PIAO 2024-2026.
I soggetti interessati possono inviare le proprie osservazioni entro le ore 13.00 del 29 febbraio 2024 al seguente indirizzo di posta elettronica: anticorruzione@provincia.vicenza.it
E' facoltà della Provincia accogliere tali proposte al fine di procedere a modifica del presente Piano.
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) 2024-2026 -Allegato 2 del PIAO 2024-2026 è consultabile nel sito della Provincia nella sezione“Amministrazione Trasparente” sottosezione “Altri contenuti – Prevenzione della Corruzione” a lseguente link:
]]>La variante alla strada provinciale 46, nota come bretella dell’Albera, è lunga 5,3 km ed è stata realizzata da Anas con un investimento di 70,44 milioni di euro. Aperta nel giugno dello scorso anno, contestualmente all’inaugurazione è passata in gestione a Vi.Abilità, società che per conto della Provincia di Vicenza si occupa delle strade di competenza.
La strada si è da subito dimostrata un collegamento strategico per rendere più fluida e più veloce la viabilità che collega l’ovest vicentino con Costabissara verso l’alto vicentino. Con alcune criticità, tuttavia, su cui da subito la Provincia ha chiamato ad intervenire Anas.
Su sollecitazione del prefetto Salvatore Caccamo, questa mattina gli enti interessati all’arteria hanno effettuato un sopralluogo per verificare assieme su quali punti è prioritario e necessario intervenire.
Presenti il presidente Andrea Nardin per la Provincia, affiancato da Fabio Zeni e Stefano Mottin di Vi.Abilità, Davide Pistolato per Anas, l’assessore Cristiano Spiller per il Comune di Vicenza, il sindaco Giovanni Maria Forte per Costabissara, la Polizia Stradale di Vicenza. Sarà quest’ultima a redigere il verbale del sopralluogo da presentare al prefetto e da formalizzare ad Anas.
Le criticità osservate riguardano perlopiù difficoltà nelle intersezioni, nelle immissioni in rotatoria e nell’occupazione delle corrette corsie. Criticità risolvibili in tempi brevi potenziando la segnaletica verticale e orizzontale e con segnali di preselezione.
Ad esempio per i veicoli che provengono da viale del Sole e vogliono impegnare la bretella verso sud, verso Costabissara, c’è una corsia riservata a destra, ma è inutilizzata, con il risultato che la corsia di sinistra, che entra in rotatoria con direzione autostrada, è spesso intasata. La proposta è di posizionare un segnale di preselezione, meglio se a bandiera sopra la carreggiata.
Un problema simile si riscontra per il traffico proveniente da Costabissara diretto alla bretella, che non riceve alcuna informazione in merito alla corsia riservata alla sua destra. Anche qui un segnale di preselezione con indicazione della corsia riservata risolverebbe il problema.
Più complessa la problematica legata alla corsia di marcia più esterna nella rotatoria a fine tangenziale, verso Costabissara, separata rispetto alle altre corsie della rotatoria e da cui non è agevole alla fine reimmettersi nella strada principale. In questo caso sarà necessario rivedere la progettazione e i tempi potrebbero allungarsi.
“Valutare assieme in loco le criticità è stato fondamentale -commenta il presidente Nardin- ci siamo confrontati sia sulle osservazioni che i vari enti avevano evidenziato, sia sulle possibili soluzioni. Ringrazio il prefetto Caccamo, che sta seguendo con attenzione il tema, e mi auguro che una volta che avremo condiviso il documento da inviare ad Anas, si intervenga in tempi celeri.”
]]>Da queste considerazioni è nata la volontà di Provincia di Vicenza e Autostrada A4 di attivare un tavolo di lavoro con i sindaci dei Comuni interessati alle opere, con due finalità: la prima è di condividere e concordare i cronoprogrammi delle opere, in modo da creare il minor disagio possibile alla viabilità ordinaria. La seconda è essere tutti informati sullo stato di avanzamento delle opere, in modo da fornire ai cittadini una corretta e trasparente comunicazione.
A coordinare il tavolo è la Provincia con il presidente Andrea Nardin e il consigliere provinciale con delega alle grandi infrastrutture Valter Orsi. Siedono al tavolo i Comuni di Vicenza, Altavilla Vicentina, Arcugnano, Longare, Montecchio Maggiore, Thiene.
Sei grandi opere, si diceva, per un totale di circa 230 milioni di euro.
Nel dettaglio, si tratta di:
- opere di completamento della nuova autostazione di Montecchio Maggiore e collegamenti con la viabilità ordinaria
- riqualificazione dei collegamenti viari tra il casello dell’autostrada A31 di Thiene e la strada provinciale Nuova Gasparona
- nuovo collegamento tra la tangenziale sud di Vicenza e la viabilità ordinaria dei comuni di Arcugnano e Altavilla
- prolungamento di via Aldo moro dall’incrocio con strada di Bertesina alla SS Postumia, in comune di Vicenza
- interventi antirumore
- ponte di Debba (contributo)
“Per ognuna delle opere in programma -specifica Orsi- abbiamo analizzato tracciato, interferenze con la viabilità ordinaria durante il cantiere, coordinamento con altri cantieri. E abbiamo ipotizzato una tempistica che il territorio sia in grado di sopportare. E’ evidente che le opere non possono e non devono fermarsi, perché il territorio ne ha bisogno, le imprese le richiedono e anche i cittadini le attendono, ma è fondamentale non congestionare o addirittura bloccare intere aree per l’accavallarsi di cantieri. La corretta informazione ai cittadini è altrettanto importante, ed è per questo che sia i sindaci che la Provincia che l’Autostrada si sono presi l’impegno di condividere i vari step di realizzazione delle opere e di tenere informati i cittadini.”
Le opere nel dettaglio: costo e tempi
Opere di completamento della nuova autostazione di Montecchio Maggiore e collegamenti con la viabilità ordinaria
Importo: circa 91 milioni di euro.
E’ previsto che entro il 31.03.2024 sia completato il collegamento con SPV direzione da e per Milano, entro il 30.04.2024 direzione da e per Venezia, entro il 31.05.2024 sia completato il nuovo casello di Montecchio Maggiore ed entro il 31.12 2024 siano completate tutte le opere.
Riqualificazione dei collegamenti viari tra il casello dell’autostrada A31 di Thiene e la strada provinciale Nuova Gasparona
Importo: 38,4 milioni di euro.
La nuova bretella è in fase di progetto esecutivo. E’ in corso l’approvazione da parte del Ministero. L’avvio lavori è previsto al 2025.
Nuovo collegamento tra la tangenziale sud di Vicenza e la viabilità ordinaria dei comuni di Arcugnano e Altavilla
Importo: 36,5 milioni di euro
Obiettivo: collegare la frazione di Sant’Agostino, nei comuni di Arcugnano e Altavilla, al casello di Vicenza Ovest. L’opera è in fase di progetto definitivo, in attesa dei pareri da parte degli enti competenti. L’avvio dei lavori è previsto per il 2026/2027.
Prolungamento di via Aldo moro dall’incrocio con strada di Bertesina alla SS Postumia, in comune di Vicenza
Importo: 38,4 milioni di euro.
Obiettivo è migliorare il collegamento della viabilità ordinaria al casello autostradale di Vicenza Nord. Siamo in fase di progetto definitivo. E’ in corso un confronto tra Comune di Vicenza e Unesco.
Interventi antirumore
Importo: 16,5 milioni di euro.
Si prevedono più di 6,4 km di schermature acustiche da realizzare lungo i lati dell’autostrada, a protezione delle vicine aree urbanizzate.
E’ in corso la progettazione esecutiva. Affidamento ed esecuzione lavori nel 2025 e ultimazione nel 2028.
Ponte di Debba (contributo)
Importo: 8,5 milioni di euro
L’opera è finalizzata a realizzare il collegamento stradale tra la SP 247 Riviera Berica in località Debba, la tangenziale di Vicenza e il casello di Vicenza Est della A4. Il contributo, in particolare, finanzia il tratto tra San Pietro Intrigogna e il casello autostradale.
La società ha inserito il contributo, da versare alla Provincia di Vicenza, ipotizzando una previsione di spesa nel 2028. La disponibilità è subordinata all’approvazione del Piano Finanziario dell’Autostrada da parte del Ministero.
]]>Nardin ha illustrato ruolo e funzioni dell’ente, partendo dalla sala Consiglio e dal gonfalone, dove sono riprodotti i simboli del territorio vicentino: il leone alato, la basilica palladiana, il lavoro e la montagna. Grande appassionato di montagna, il comandante Horrigan ha approfondito la conoscenza dei 4 ossari rappresentati nello stemma della Provincia.
Una visita cordiale, a testimoniare la collaborazione tra i rappresentanti della comunità americana presente a Vicenza e le istituzioni locali. Un legame che il presidente Nardin e il comandante Horrigan sono intenzionati a stringere ancor più, in particolare nell’ambito scolastico, con scambi ed esperienze condivise tra scuole italiane e americane che possano arricchire gli studenti.
]]>Il tour dei cantieri scolastici del presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha fatto tappa al Canova questa mattina. Con lui la vicepresidente Maria Cristina Franco, il consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Davide Berton, il dirigente dell’area tecnica della Provincia Filippo Squarcina, il Rup dell’opera Simone Picelli. Ad accoglierli la dirigente scolastica del Canova Carmela Mancuso con la provveditrice Nicoletta Morbioli. Presente anche una rappresentanza degli studenti, per molti dei quali, in particolare chi segue l’indirizzo tecnico, il cantiere rappresenta un laboratorio didattico a cielo aperto.
La scuola è stata edificata dalla Provincia nei primi anni ‘70, la prima del complesso che sarebbe poi diventato “Cittadella degli Studi” di Vicenza. Al tempo era una scuola innovativa per tipologia costruttiva, distribuzione dei volumi e delle funzioni, ma a distanza di anni era necessario “svecchiarla” intervenendo in particolare su tre filoni: ristrutturazione dell’aula magna, ampliamento e riorganizzazione degli accessi, sistemazione della palestra. Altri lavori riguardano il foyer d’ingresso all’aula magna, il bar, gli spogliatoi della palestra, l’eliminazione delle barriere architettoniche.
La Provincia ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro (di cui 200.000 euro di contributo regionale) e ha dato il via alla progettazione. A rallentare i lavori sono stati dapprima la pandemia, poi una gara d’appalto andata deserta e l’aumento esponenziale del costo delle materie prime.
Ma la Provincia di Vicenza non si è arresa “e oggi – sottolinea il presidente Nardin- festeggiamo la fine dei lavori che riguardano la palestra e un cantiere che prosegue con regolarità e che, secondo cronoprogramma, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico metterà a disposizione della scuola e della comunità un’aula magna più ampia, con accesso sia dalla scuola che dall’esterno, in modo da poter essere utilizzata anche in orario extrascolastico senza interferenze con gli spazi della scuola”.
“E’ l’aula magna più grande della città -afferma la Franco- ampiamente utilizzata per eventi che interessano studenti e insegnanti. Uno spazio della cui importanza ci stiamo rendendo conto ancor più adesso che non è a disposizione.”
Quanto alla palestra, l’intervento è stato di minore portata e quindi più veloce “ma non meno necessario -spiega il consigliere Berton- abbiamo lavorato sulla struttura, per un miglioramento sismico e l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche sull’estetica, con il rifacimento dei pannelli.”
L’intervento, nel suo complesso, vale 2.530.000 euro, più 14.000 euro per i nuovi pannelli e la tinteggiatura della palestra. Il progetto è dello Studio Zoncheddu e Associati di Bassano del Grappa. La ditta che sta eseguendo i lavori (sia per l’aula magna che per la palestra) è la Felco Costruzioni Generale Srl di Sarno (SA). Per il rifacimento dei pannelli della palestra è intervenuta anche l’impresa D.C. Sas di Diego Masiero di Due Carrare (PD).
Una palestra più bella e funzionale
L’intervento più importante che ha interessato la palestra ha riguardato il miglioramento sismico, per la messa in sicurezza della struttura. Si è poi proceduto all’abbattimento delle barriere architettoniche. E’ stato realizzato un nuovo percorso esterno, da ovest, con eliminazione delle precedenti gradinate, consentendo l’accesso agli spogliatoi direttamente anche dall’esterno scuola, senza barriere fisiche che ne ostacolino la fruizione a persone con difficoltà motorie. E’ stato riorganizzato tutto il sistema dei percorsi e delle rampe interne, con eliminazione delle scale e di ogni altro impedimento alla mobilità e con la realizzazione di pavimentazioni tattili.
Rifatto completamente il blocco est dei servizi e docce esistenti (quello ovest era già stato oggetto di intervento) con contropareti in cartongesso antiumidità, nuovi impianti idrici, sostituzione completa dei pavimenti, serramenti e nuove tinteggiature, oltre al rifacimento completo degli impianti idrico-sanitari e di scarico e adeguamento degli impianti di riscaldamento ed elettrici.
Durante i lavori è emersa la necessità di sostituire i vecchi pannelli di rivestimento in eraclit della palestra con nuovi in Celenit e realizzazione di tinteggiatura del lato lungo, allo scopo di migliorare l’acustica e creare una complessiva uniformità cromatica, intervento realizzato durante le recenti festività di Natale.
Ristrutturazione dell’aula magna
Il progetto di riqualificazione e adeguamento dell'aula magna parte dall’esigenza di creare un accesso autonomo esterno, da via Baden Powell , al fine di poter concedere l'utilizzo degli spazi alle altre scuole della cittadella degli studi limitrofa, o per altri utilizzi e richieste pubbliche, senza interferire con gli spazi interni della scuola.
Si interviene sulla distribuzione delle sedute, per garantire percorsi di sicurezza e accessibilità, mantenendo la capienza a circa 370 posti. L’attuale pavimentazione viene sostituita con nuova pavimentazione in legno. Per migliorare l’acustica, la pannellatura a parete viene sostituita con contropareti in cartongesso coibentate termicamente oltre che acusticamente. Un controsoffitto fonoassorbente fungerà da grande assorbitore e regolatore acustico.
Nella riqualificazione generale dell'aula magna si prevede di ridurre le superfici vetrate della parte più alta della gradonata, fonte di disturbo luminoso e concausa della dispersione termica del fabbricato, sostituendole con nuovi serramenti in alluminio a taglio termico e vetrocamera antinfortunio.
Dal punto di vista impiantistico verranno eseguiti ex-novo tutti gli impianti per adeguarli alle normative vigenti, sia in termini di sicurezza, che di risparmio energetico. Anche per gli impianti elettrici di illuminazione, di rilevazione e allarme incendi e di diffusione sonora, si prevede l'integrale rifacimento.
Ampliamento e riorganizzazione degli spazi esterni
Il progetto prevede la creazione di un foyer d’ingresso all’aula magna in luogo delle attuali uscite di emergenza verso il cortile a gradoni. Questo nuovo volume sarà l’accesso autonomo esterno, ma sarà anche uno spazio utile sia alla scuola che a fruitori esterni per ricreazioni, incontri, mostre.
Nel nuovo ampliamento, delle dimensioni di circa 250 mq, verranno realizzati nuovi servizi igienici ad uso dell’auditorium e dello stesso foyer, un bar e un locale ad uso ripostiglio per l’aula magna.
Ogni collegamento, verso l’interno e verso l’esterno, è in sicurezza e senza barriere architettoniche. Viene realizzato un percorso esterno "accessibile", con adeguamento del sistema delle rampe esistenti, e un nuovo accesso in prossimità del cancello d'ingresso secondario, ora confinato tra il marciapiede e il parcheggio esterno su via Baden Powell.
]]>Ad illustrare le iniziative sono stati questa mattina il presidente della Provincia Andrea Nardin e la responsabile della Rete Biblioteche Vicentine Lidia Zocche.
Si parte dalle biblioteche, si è detto, perché è in questi luoghi, sempre più centri culturali di riferimento delle comunità, che si terranno nei prossimi giorni molti eventi per ricordare, conoscere, riflettere. Sono oltre 40 gli eventi in cartellone, ma la lista non è definitiva ed è in continuo aggiornamento sul sito rbv.biblioteche.it e sui social della Rete. Ci sono spettacoli teatrali, mostre, reading, convegni, proiezioni di film, concerti. Proposte per adulti e per ragazzi.
Un programma che coinvolge l’intero territorio vicentino, dai comuni più grandi fino a Montegalda passando per Valdagno, Sarcedo, Val Liona, Nove e tanti altri.
E poi ci sono le scuole. Anzi, meglio, gli studenti. E’ a loro che si rivolgono Provincia e Rete Biblioteche proponendo i “12 libri per non dimenticare”, selezione di libri studiata appositamente per i giovanissimi delle elementari e medie e per i ragazzi delle scuole superiori. Due locandine, ognuna con le 12 copertine dei libri consigliati, che verranno inviate a tutte le scuole del vicentino, con l’invito ad esporle.
Nel programma di Provincia e Rete Biblioteche anche alcuni video di testimonial d’eccezione impegnati nella lettura di brevi testi dedicati al tema della Shoah. I primi due sono il presidente Andrea Nardin e la giovane scrittrice vicentina Camilla Ghiotto.
“Conoscere e approfondire è un modo per vivere a pieno questa ricorrenza -ha sottolineato Nardin- che non deve ridursi ad una giornata, ma deve concorrere a formare una coscienza critica, a renderci liberi. Ciò che sta accadendo non lontano da noi, i tanti conflitti sono un monito: conoscere il passato significa anche costruire il futuro in un'ottica di pace, senza rivendicazioni.”
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