“La nevicata era prevista e il Piano Neve approvato dalla Provincia di Vicenza è stato azionato secondo programma -afferma la presidente di Vi.Abilità Spa Magda Dellai- Abbiamo messo in strada 103 macchine operatrici, dotate a seconda della necessità di cassoni spargisale, lama sgombraneve, fresa. A supporto ci sono anche pale gommate e mezzi per il carico e scarico del materiale, per un totale di 120 mezzi operativi. Per ora non stiamo rilevando criticità ed emergenze, anche se è chiaro che, cadendo la neve molto abbondante, è difficile tenere le strade sgombre, in particolare in montagna dove stanno scendendo circa 10-15 cm di neve all'ora. Con i mezzi di sgombero che passano nello stesso tratto di strada ogni ora e mezza, si trovano ogni volta circa 20 cm di neve fresca.”
Sulle strade provinciali sono state riversate circa 1.000 tonnellate di sale e 600 tonnellate di ghiaino. Difficile, con la nevicata in atto, fare previsioni precise, ma tra sale, ghiaino e mezzi operativi è verosimile che questa nevicata costi a Vi.Abilità circa 150.000 euro.
“Il nostro impegno per tenere le strade pulite è massimo -sottolinea la Dellai- ma ricordo che è fondamentale la prudenza, evitando di impegnare le strade se non è necessario. Ricordo inoltre che dal 15 novembre e fino al 30 aprile è in vigore l'ordinanza che istituisce l'obbligo di circolare con pneumatici invernali montati o con catene da neve per i veicoli che transitano sulla rete stradale provinciale in caso di neve o in presenza di ghiaccio.”
L'ordinanza e l'elenco delle strade in cui vige l'obbligo di circolare con pneumatici invernali o con catene da neve è consultabile sul sito di Vi.abilità alla sezione Modulistica\Ufficio Concessioni e Autorizzazioni\Ordinanze stagionali.
]]>Con due risultati importanti: il primo è la salvaguardia dell'occupazione, il secondo un risparmio di spesa che, a regime, sarà di 2milioni di euro, come richiesto dalla Provincia di Vicenza che di Vi.Abilità Spa è proprietaria al 95% (il rimanente 5% è di Veneto Strade).
L'accordo è stato sottoscritto dall'Amministratore Unico di Vi.Abilità Cinzia Giaretta e da tutte le organizzazioni sindacali che hanno partecipato ai lavori del tavolo tecnico (Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Csa-Fiadel, Usb-Lp non ha materialmente firmato ma lo farà nei prossimi giorni), è stato approvato questa mattina dall'assemblea dei lavoratori ed è stato ratificato nel pomeriggio dal Presidente Achille Variati per la Provincia e dal direttore Giuseppe Franco per Veneto Strade.
“Ringrazio i dipendenti e i sindacati per il senso di responsabilità dimostrato -ha esordito Variati- e ringrazio la dott.ssa Giaretta che in soli tre mesi, mettendoci passione e professionalità, è riuscita ad elaborare un piano di ristrutturazione che risponde alle esigenze sia dei lavoratori che della proprietà.” Un risultato per nulla scontato, se si pensa che fino ad aprile era in vigore il contratto di solidarietà e gli scenari non erano rosei. “ C'era bisogno di una riorganizzazione -ha proseguito Variati- perché il rischio, serio, era di arrivare alla liquidazione dell'azienda. Oggi la firma dell'accordo dà un futuro e nuove prospettive: la macchina è efficace ed efficiente, conta su persone qualificate e capaci e sono certo che sia pronta per ingranare una marcia in più.” Sempre che, sottolinea Variati, la Provincia superi la manovra finanziaria del 2017.
Entrando nel dettaglio del piano di ristrutturazione elaborato dall'Amministratore Unico, è la stessa Cinzia Giaretta che ne indica l'obiettivo: riduzione strutturale dei costi, con particolare riferimento alla spesa del personale, in coerenza con la struttura organizzativa dell'ente Provincia. In concreto: un risparmio di spesa di 2milioni di euro entro il 2017, necessari per garantire la sopravvivenza della società alla luce della pesante riforma che ha interessato la Provincia e, di conseguenza, le sue partecipate.
Le strade percorse sono state due: il contratto unico e la riorganizzazione evitando la duplicazione di figure professionali.
Il contratto unico ha armonizzato in un unico contratto le 4 tipologie contrattuali finora esistenti (enti locali, aziende elettriche, concessioni autostradali e dirigenti), con il risultato di ristabilire una “pace sociale” finora messa in pericolo da disparità di trattamento dei lavoratori a parità di mansioni svolte. I valori economici sono stati equiparati a quelli in essere presso l'ente socio, quindi la Provincia.
Quanto all'organigramma, i due dirigenti tecnici sono stati ridotti a uno, visto che il contratto di servizio ha un unico oggetto, e la direzione amministrativa è passata alle dipendenze dell'Amministratore Unico.
A ciò si aggiungano i pensionamenti in programma fino al 2017 e il risultato dei 2milioni di euro di risparmio è raggiunto.
“Un risultato che dobbiamo ai lavoratori e ai sindacati -ha affermato Giaretta- e all'impegno e alla costanza con cui abbiamo lavorato in questi mesi. Oggi respiro un clima di fiducia ed è questo ciò che conta maggiormente.”
]]>A presentarlo questa mattina, nella sede della Provincia, il presidente della Provincia Francesco Rucco accompagnato dal consigliere provinciale con delega alla viabilità Giorgio Santini e il presidente di Vi.Abilità Magda Dellai con il direttore generale della società Fabio Zeni.
“La viabilità è una delle competenze più importanti della Provincia -ha esordito Rucco- e grazie a Vi.Abilità riusciamo a gestirla in maniera efficace e tempestiva. Lo dico da presidente ma anche da utente, la rete viaria vicentina è costantemente monitorata e manutentata e i risultati si vedono. Attualmente la Provincia detiene il 95% delle quote della società, ma stiamo trattando con Veneto Strade per la cessione del 5% mancante, in maniera tale da ottenerne la completa proprietà.”
Parole di elogio anche dal consigliere Santini. “Contemperiamo attività ordinaria e interventi straordinari -ha commentato- ponendo attenzione anche e soprattutto alla sicurezza. In passato abbiamo sofferto l’incertezza sul futuro delle Province e la carenza di fondi, ma adesso il bilancio ci permette investimenti importanti. Sui ponti, in particolare, facciamo scuola a livello nazionale, con manutenzioni e ricostruzioni che stanno interessando l’intero territorio provinciale. E riusciamo anche a contribuire ad opere di competenza comunale che i Comuni con fondi propri faticherebbero a realizzare, dando respiro all’intera rete viaria territoriale.”
Vi.Abilità è una società sana, che gestisce 1240 km di strade provinciali e oltre 460 tra ponti e viadotti. “Nel 2020 -ha sottolineato la presidente Dellai- abbiamo realizzato sul territorio 16 milioni di euro tra lavori e progetti. Una cifra importante, se consideriamo che da marzo a maggio i cantieri sono stati bloccati dal Covid. Nonostante questo, la struttura ha tenuto, reagendo ai cambiamenti in modo proattivo ed efficace, grazie anche alla professionalità e alle capacità dei tecnici, del personale amministrativo e di tutto il personale dislocato nei diversi centri del territorio provinciale. Dettaglio non da poco, tutti gli stati avanzamento lavori sono stati liquidati alle imprese, incluse le imprese locali impegnate nelle attività di manutenzione, rispettando i termini di pagamento, a ulteriore prova dell’impegno e della correttezza nei confronti dei lavoratori, specialmente in un periodo di enorme incertezza.”
A scendere nel dettaglio delle voci è stato il direttore generale Fabio Zeni, riportando le più significative.
Nel 2020 ci sono state asfaltature per 5.740.000 euro. La manutenzione ordinaria sulle strade ha richiesto 420.000 euro, quella sui ponti 1.270.000 euro.
Quasi mezzo milione è stato speso per la manutenzione del verde, tra sfalci e potature, mentre i servizi invernali antighiaccio hanno richiesto 1,5 milioni di euro.
Sono stati consolidati i versanti a seguito di frane e dissesti per 740.000 euro e ulteriori 200.000 euro si sono spesi per interventi di somma urgenza conseguenti a maltempo. Sono stati adeguati i dispositivi di ritenuta stradalie per 940.000 euro ed è stata rifatta la segnaletica orizzontale per 365.000 euro.
Il settore tecnico di Vi.abilità svolge inoltre attività di supporto per quanto riguarda la progettazione e direzione lavori per interventi su edifici scolastici superiori di proprietà della Provincia di Vicenza. Gli impegni più significativi del 2020 hanno riguardato l’ampliamento del polo universitario di viale Margherita, l’ampliamento del liceo Corradini di Thiene, la nuova palestra a servizio del Campus di Schio, l’ampliamento dell’istituto “A. Parolini” di Bassano del Grappa.
Se si considera il valore complessivo delle opere che la società lavora contemporaneamente, contando progettazioni, interventi e direzione lavori, l’importo è stimabile in 70.000.000 di euro. Naturalmente l’impatto finanziario viene distribuito su più anni, tenuto conto dei tempi necessari per la realizzazione delle opere pubbliche.
Analisi del bilancio 2020
Il conto economico 2020 si chiude con un utile di esercizio di € 55.104.
Il valore della produzione è stato di € 16.017.932 in leggera flessione rispetto al 2019 a causa del fermo cantieri dovuto al Covid-19.
Le voci principali di ricavo provengono da opere e progettazioni (13.357.061,45 euro) e dai pedaggi del tunnel (2.318.954 euro).
I costi registrati sono stati di € 15.960.081 e si riferiscono ad acquisto di beni e materiali e realizzazione lavori per € 5.687.448 (manutenzione programmata, avanzamento lavori delle opere, acquisto segnaletica stradale e sale per trattamenti invernali); acquisto di servizi per € 451.650 (utenze, manutenzione fabbricati e attrezzatura, pulizia e guardiania); personale per euro 3.345.349; servizi di terzi per € 4.618.634 (spese tecniche progettazione, servizi invernali, sfalcio erba, lavori manutenzione ordinaria).
L’organico conta 79 dipendenti (invariati rispetto all’anno precedente). E’ però prevista l’assunzione a tempo pieno di 10 dipendenti distribuiti nelle varie categorie di servizio. Nuovi arrivi che saranno fondamentali per far fronte al prevedibile aumento di lavoro legato ai fondi del Recovery Fund.
Dall’analisi del bilancio emerge che l'azienda presenta una struttura finanziaria solida, in grado di far fronte con le entrate correnti alle uscite correnti e alle esigenze di investimento, cioè è capace di soddisfare il proprio fabbisogno finanziario senza compromettere il proprio equilibrio economico.
]]>A presentarlo nella sede della società il presidente della Provincia Andrea Nardin e il presidente di Vi.Abilità Magda Dellai con il direttore generale della società Fabio Zeni.
Attualmente la Provincia detiene il 95% delle quote della società, mentre il 5% è in carico a Veneto Strade. La società opera in forza di un contratto di concessione di servizio della durata di 15 anni, con scadenza a fine 2036.
Vi.Abilità è una società sana, che gestisce 1240 km di strade provinciali e oltre 460 tra ponti e viadotti. Conta ad oggi 80 dipendenti, ma soffre la carenza di personale tecnico qualificato, tanto che per il 2023 sono previsti specifici concorsi.
I macronumeri del bilancio raccontano un anno particolarmente prolifico.
Il valore della produzione è di circa 16milioni di euro, che corrisponde a lavori fatti e fatture pagate. Tra tutti, per ricordarne uno, il nuovo ponte sul fiume Guà lungo la strada provinciale Montorsina, tra Montorso e Montecchio Maggiore.
Altri 15 milioni di euro sono il valore delle opere in appalto e in esecuzione. Il nuovo ponte di Secula a Longare, di cui sono in gara i lavori di realizzazione, occupa da solo 5,4 milioni di euro.
In fase di progettazione ci sono lavori per oltre 66 milioni di euro, per un totale di 48 interventi sul territorio vicentino. La parte del leone la fanno i progetti per la viabilità, con 37 milioni di euro. Seguono i ponti con 24 milioni di euro e poi poco meno di 4 milioni di euro per interventi relativi a dissesti idrogeologici e 1,4 milioni di euro per sistemazione e sostituzione dei guard rail.
“Numeri che si traducono in strade e ponti più sicuri e viabilità più funzionale alle esigenze di un territorio in pieno sviluppo -commenta il presidente Nardin- La Vicenza produttiva, così come quella che guarda alla valorizzazione del suo immenso patrimonio storico e artistico attraverso il turismo, hanno bisogno di infrastrutture, per permettere a cittadini e imprese di connettersi al mondo, di poter competere sui mercati internazionali. E attraverso la società Vi.abilità la Provincia dà una risposta concreta a queste esigenze, avendo bene a mente che la mobilità è un diritto fondamentale.”
Grandi opere, quindi, “ma anche manutenzione ordinaria -sottolinea la presidente Dellai- per far sì che strade e ponti esistenti siano sicuri ed efficienti. Ad esempio con un lavoro costante di asfaltature, che ogni anno copre circa 45 chilometri di strade, con la manutenzione della segnaletica stradale e delle barriere di sicurezza, le riparazioni urgenti delle buche e la cura del verde a bordo strada.”
Tra le opere più significative realizzate nel 2022 c’è di certo la ristrutturazione degli impianti di illuminazione del tunnel Schio-Valdagno e della galleria Valle Miara, per un importo di 2.310.000 euro. Circa 1.200 proiettori di vecchia tecnologia (sodio alta pressione) sono stati sostituiti con nuovi apparecchi con tecnologia a led. Un’operazione che permette un notevole risparmio energetico e che, con grande lungimiranza, ha abbattuto i rincari delle bollette dovuti all’aumento del costo dell’energia elettrica.
Altro progetto performante del 2022 è la campagna campagna di rilevamento flussi viari.
Grazie all’acquisto di apposita strumentazione, Vi.abilità ha ripristinato l’attività di rilevazione del traffico veicolare lungo le principali tratte stradali in gestione, riprendendo un’attività in precedenza seguita dagli uffici provinciali ma ferma al 2007.
Sono state individuate 44 sezioni di rilevamento dove vengono rilevati una serie di parametri quali il numero dei veicoli, le classi di lunghezza e la velocità. Grazie ad appositi software si potranno così avere dati relativi al traffico, alla composizione veicolare (autovetture/veicoli commerciali leggeri/veicoli commerciali pesanti), alle velocità medie e agli eccessi di velocità. “Elementi fondamentali -spiega la Dellai- per programmare al meglio gli interventi sulla viabilità”.
Nuovo CdA di Vi.abilità Srl
Con il bilancio consuntivo del 2022 si chiude anche l’ “era” Dellai. Una presidenza durata 4 anni, cioè i 3 anni di mandato più un anno di transizione fino alla nomina, oggi, del nuovo CdA. Magda Dellai ha presieduto un Consiglio composto da Gianluigi Feltrin e Bruno Binotto.
E sarà sempre Magda Dellai a rappresentare la continuità con il passato, visto che il suo nome compare anche tra i nuovi componenti. Con lei Robertino Cappozzo e Enzo Urbani.
“Ringrazio i consiglieri uscenti e auguro buon lavoro al nuovo CdA -le parole del presidente Nardin- Vi.abilità è una società strategica, che negli anni ha dimostrato il suo valore operando con serietà e professionalità sul territorio. Sono certo che il nuovo CdA saprà guidare la società con competenza dando continuità al lavoro fatto.”
]]>L’occasione è stata l’evento “Costruire la nuova Provincia, l'Upi guarda al futuro. Dalle riforme necessarie ai modelli da condividere.” durante il quale sono stati presentati i lavori dei 12 focus group svolti tra ottobre e dicembre tra le Province con lo scopo di sviluppare una conoscenza approfondita dei tre settori sulle tre colonne portanti del progetto Province&Comuni: Stazione Unica Appaltante, Sportello Europa e Servizi innovazione.
“La Provincia di Vicenza si sta già muovendo in questa direzione -afferma il presidente Francesco Rucco presente al convegno- dopo la riforma siamo diventati la Casa dei Comuni, a cui offriamo servizi in vari ambiti, tra cui legale, ambientale, urbanistico, ma anche assistenza tecnica e amministrativa. L’obiettivo è garantire servizi di qualità a tutto il territorio, in particolare ai Comuni con meno risorse a disposizione.”
Un esempio di collaborazione virtuosa è la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Vicenza, che segue le procedure di gara per 87 enti convenzionati, tra cui 68 Comuni vicentini oltre a Esu, Ipab, Case di riposo e altri enti veneti. Nel solo 2021 si è occupata di circa 160 gare per un importo di circa 145 milioni di euro. Numeri che, tradotti sul territorio, significano infrastrutture, strade, rotatorie, scuole, biblioteche, mense scolastiche, trasporto, assistenza ai minori e molto altro.
“La riforma degli enti locali prevede il potenziamento delle Province -sottolinea Rucco- abbiamo dimostrato quanto sia strategico il livello di governo in cui ci muoviamo, tra Comuni e Regione, e quanto sia importante poter contare su una programmazione di area vasta. Lo stesso Pnrr chiede alle Province di farsi promotrici di sviluppo digitale e di innovazione nei territori di competenza. Questa è la strada giusta da percorrere, rivedendo competenze e deleghe delle Province e fornendo loro fondi, strumenti e risorse perché li trasformino in opportunità e occasioni di sviluppo locale.”
Su questa stessa strada si sta muovendo il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, presente da remoto all’incontro con i presidenti di Provincia, la quale ha confermato che il Disegno di Legge di riforma del testo unico che interviene a risolvere alcune delle criticità più gravi aperte dalla Legge 56/14 è stato trasmesso al Consiglio dei Ministri, dove sarà presto discusso per essere approvato e iniziare successivamente l'iter parlamentare.
Il Disegno di legge delega prevede, per le Province, l'ampliamento delle funzioni fondamentali, tra cui quelle relative all'adozione del piano strategico triennale, la gestione e l'organizzazione dei servizi pubblici di ambito provinciali, la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico e sociale, la pianificazione territoriale di protezione civile, la tutela e la valorizzazione dell'ambiente.
Inoltre, rispetto agli organi, il testo reintroduce la Giunta provinciale e allinea i mandati di Consiglio e Presidenza a 5 anni.
]]>L’indagine, preliminare all’organizzazione del cronoprogramma e alla definizione delle misure strutturali che costituiranno il Patto dei Sindaci, sarà portata a termine entro gennaio per consentire, successivamente, la realizzazione di un database provinciale relativo alle emissioni rilevate Comune per Comune e la redazione delle linee guida utili all’implementazione del Patto dei Sindaci per l’Abbattimento delle Polveri Sottili (PAESC), lo strumento di pianificazione energetica e ambientale per la riduzione di Emissioni di CO2.
La novità sta nel cambio di prospettiva, voluto fortemente dalla Provincia di Vicenza: c’è necessità di andare oltre la fase emergenziale per individuare misure strutturali, a breve, medio e lungo periodo, specifiche per ogni Comune, definite alla luce delle caratteristiche territoriali influenzanti la qualità dell’aria.
La Provincia di Vicenza andrà, quindi, a redigere le linee guida per il Patto dei sindaci per l’abbattimento delle polveri sottili, PAESC 3.0, identificare le misure strutturali per ogni Comune, a seconda della tipologia di inquinamento, e a costruire un database provinciale con i dati relativi alle emissioni di polveri, monitorando annualmente le emissioni di inquinanti e la realizzazione delle misure.
Mentre il singolo Comune dovrà redigere o completare il PAESC con le linee guida definite dalla Provincia e attuare le misure strutturali identificate.
“Al termine dell’indagine svolta da Adapt ev., potremmo definire le linee guida per l’implementazione del Patto dei sindaci per l’abbattimento delle polveri sottili e le misure strutturali che i comuni si impegneranno ad applicare” – dichiara Matteo Macilotti, Consigliere provinciale delegato all’Ambiente – “In questo modo, per fine febbraio, ci potrà essere l’adesione al Patto dei Sindaci, su base volontaria, l’inizio delle attività di monitoraggio e l’organizzazione dei sistemi di incentivi provinciali. È certamente un cronoprogramma ambizioso ma, come Provincia, riteniamo fondamentale identificare e adottare misure stabili di intervento per l’abbattimento delle polveri sottili, che rappresentano un grave problema per la salute dei cittadini”.
Informazioni e aggiornamenti sono sempre disponibili nel website dedicato: aria.provincia.vicenza.it.
]]>I primi dati sono rassicuranti, in linea con quanto previsto dai progettisti. Anche se i tecnici preferiscono non sbilanciarsi, dovendo prima elaborare l’enorme quantità di elementi che stanno raccogliendo. Tuttavia i pochi centimetri di abbassamento del ponte messo sotto sforzo da oltre 1000 tonnellate sono un buon dato di partenza. Corrispondono infatti a 1000 tonnellate i 20 camion a pieno carico che oggi stanno impegnando il ponte secondo configurazioni prestabilite.
Ma andiamo con ordine.
Il ponte di Valgadena è stato realizzato dalla Provincia di Vicenza a fine anni '80, su progetto e sotto la direzione dei lavori degli ingegneri Alberto Rinelli e Paolo Grazioli, e collaudato nel 1990. All'epoca della sua ultimazione risultava essere il ponte più alto d'Europa della sua tipologia.
Nel corso degli anni, dal 1990 ad oggi, è stato oggetto di una continua attività di sorveglianza periodica da parte dell'Università di Padova (Prof. Zaupa) e dell'Università di Brescia (Prof. Giuriani), orientata, soprattutto, al controllo del comportamento del viadotto dal punto di vista degli abbassamenti – impercettibili alla vista diretta – dovuti agli effetti reologici secondari del calcestruzzo, già previsti in fase progettuale.
Vista la straordinarietà del monitoraggio effettuato, il primo di tale portata per la società Vi.Abilità Srl e tra i più imponenti mai effettuati nel vicentino, la Provincia di Vicenza proprietaria del manufatto era presente stamattina con il consigliere delegato Giorgio Santini, mentre Vi.Abilità Srl era rappresentata dalla presidente Magda Dellai oltre che dall’ing. Andrea Leonardi. Presente anche lo stesso prof. Francesco Zaupa, già collaudatore dell'opera nel 1990, all’ultimazione della stessa da parte dell’impresa appaltatrice Gelfi Costruzioni SpA di Brescia, dopo quattro anni di lavori.
“La Provincia di Vicenza gestisce circa 460 tra ponti e viadotti e ne sentiamo tutta la responsabilità -dichiara il Presidente della Provincia Francesco Rucco- per questo stiamo investendo in maniera importante sia in prevenzione, con monitoraggi e controlli continui, che in interventi di sistemazione, in particolare degli elementi maggiormente esposti ad ammaloramento.”
“Siamo convinti -ribadisce Santini- che il migliore investimento sia la prevenzione, per questo mettiamo in atto tutti gli strumenti perché la prevenzione sia sempre un passo avanti rispetto alle necessità. Grazie al programma di monitoraggio che abbiamo elaborato con Vi.Abilità Srl riusciamo ad avere una fotografia aggiornata dello stato di salute dei nostri ponti e possiamo programmare in maniera più razionale gli interventi.”
Il ponte di Valgadena, in particolare, “è un ponte strategico che ha portato beneficio alla viabilità dell’Altopiano -commenta la presidente Dellai- I dati raccolti oggi verranno messi a confronto con quelli di 30 anni, quando ci fu il collaudo, per vedere l’evoluzione della struttura.”
Prove di carico statiche e dinamiche
Le prove di carico, che hanno previsto la chiusura totale al traffico veicolare dalle 8.30 alle 20, consistiono nel posizionamento sul ponte di oltre 20 mezzi d'opera, per un peso totale di circa 1000 tonnellate, disposti secondo ben precise e progressive configurazioni di carico, in modo da sollecitare il ponte, in condizioni presidiate e controllate, con gli stessi carichi imposti durante la severa prova di carico di collaudo del 20 novembre 1990.
Gli abbassamenti e i relativi ritorni alle posizioni iniziali, da un lato, e le deformazioni locali nelle zone critiche delle sezioni trasversali più sollecitate del ponte, dall’altro, vengono misurati mediante livellazioni topografiche di alta precisione (del decimo di millimetro su componenti verticali di spostamento attese dell’ordine dei centimetri), e, rispettivamente, mediante estensimetri a corda vibrante (con sensibilità del micron su basi estensimetriche da 500 mm), collegati a due centraline elettroniche di acquisizione e trattamento dei dati.
Per la prova dinamica, invece, vengono posizionati sul ponte una serie di accelerometri in punti prestabiliti, che sotto l'azione sollecitante del traffico veicolare forniscono preziose informazioni sui modi e sulle frequenze naturali di vibrazione del viadotto, e, in forma indiretta, anche su altri parametri strutturali. Inoltre la prova dinamica, se ripetuta a intervalli regolari, potrà in futuro fungere da riferimento per determinare eventuali variazioni di parametri di rigidezza e smorzamento del manufatto.
]]>“Documenti fondamentali non solo in caso di emergenza, ma anche per la prevenzione -commenta il consigliere provinciale con delega alla protezione civile Davide Faccio- il Piano Comunale di Protezione Civile è lo strumento che stabilisce “chi” e “come” interviene in caso di soccorso a tutela della popolazione e dei beni per i rischi individuati in una determinata area. Serve quindi per essere preparati a qualsiasi situazione di emergenza e affrontarla in maniera efficace, senza confusione di ruoli e di compiti.”
La Commissione Tecnica Provinciale verifica la conformità dei piani comunali alle direttive nazionali e regionali. Inoltre può dare indicazioni per uniformare gli argomenti trattati, nell’ottica di una maggiore efficacia e omogeneità.
Il Piano di Protezione Civile è un documento soggetto ad aggiornamento, che deve tener conto dell’evoluzione dell’assetto territoriale e delle variazioni negli scenari attesi. Anche le esercitazioni contribuiscono all’aggiornamento del piano perché ne convalidano i contenuti e valutano le capacità operative e gestionali del personale.
“Per questi motivi -sottolinea Faccio- Regione e Provincia propongono numerosi corsi di formazione ed esercitazioni, necessari perché i volontari prendano familiarità con le responsabilità e le mansioni che devono svolgere in emergenza.”
]]>Nel concreto, verranno condotti su ogni ponte mezzi d’opera del peso indicativo di 54 tonnellate l'uno, disposti secondo una configurazione prestabilita per sollecitare il ponte. I ponti verranno preventivamente strumentati e varranno misurate in tempo reale le deformazioni che si dovessero verificare, andandole a confrontare con le calcolazioni eseguite e i modelli digitali delle opere. L'esito delle prove servirà per la verifica sismica dei manufatti e per l'emissione di certificati di idoneità statica da parte dei professionisti esperti incaricati.
Gli otto ponti sono già stati oggetto di una campagna di prove geognostiche sui terreni e di prove su calcestruzzi e acciai per valutare le proprietà dei materiali.
La prima parte dei lavori, quella di strumentazione, va eseguita con il ponte aperto al traffico, mentre per le prove di carico con i mezzi pesanti è necessario vietare il transito ai veicoli per circa tre ore a ponte.
I ponti interessati, con relativo cronoprogramma, sono i seguenti:
I due ponti sul torrente Orolo, a Costabissara e a Malo, prevedono chiusure notturne in modo da creare i minori disagi possibili visto che non risultano agevoli strade alternative.
In tutti i ponti verrà posizionata segnaletica di preavviso e indicazioni delle strade alternative.
Sarà garantito il passaggio dei mezzi di soccorso.
“L’intervento -spiegano i consiglieri provinciali con delega alla viabilità Giorgio Santini e Davide Faccio- rientra in un più ampio e ambizioso programma di monitoraggio e manutenzione dei circa 460 ponti di competenza della Provincia di Vicenza. Tra il 2021 e il 2023 destiniamo ai ponti oltre 10 milioni di euro per garantirne la sicurezza, ma di certo altri fondi arriveranno con il Piano di ripresa e resilienza (Pnrr). Un’opportunità di cui vogliamo e dobbiamo approfittare per rendere ancor più funzionale e sicura la rete viaria provinciale. ”
Un impegno non solo economico, ma anche organizzativo, tanto che Vi.Abilità Srl ha istituito un apposito ufficio ponti. “Negli ultimi anni abbiamo realizzato rilievi, prove di carico, verifiche sismiche -afferma la presidente di Vi.Abilità Srl Magda Dellai- ma anche lavori di manutenzione straordinaria di ponti da rinforzare e da dotare di sistemi di convogliamento delle acque meteroriche, barriere stradali e giunti di dilatazione. Abbiamo inoltre demolito e stiamo rifacendo il Ponte sul Guà lungo la SP 33 Montorsina ed è in progettazione il Ponte sul Bacchiglione lungo la SP 20 Bacchiglione a Longare.”
]]>Lo propone la Rete delle Biblioteche Vicentine per giovedì 3 marzo alle 17.
L’invito è rivolto a a tutto il personale che lavora all’interno delle biblioteche aderenti alla Rete e a tutti coloro che le frequentano. “Un minuto di silenzio da osservarsi in piedi -spiega il vicepresidente della Provincia con delega alla Cultura Marco Guzzonato- quale occasione per poter riflettere sul valore universale della pace e nella speranza che il silenzio possa contribuire, seppure in minima misura, ad aumentare la consapevolezza che la pace deve essere difesa da tutti e ad ogni costo, nella vita quotidiana di ognuno così come nei rapporti tra le Nazioni.”
Una iniziativa che ribadisce l’impegno preso dalla Rete vicentina con l’adesione al Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, sottoscritto lo scorso anno, e con il progetto “Biblioteche Presìdi di Pace”. Obiettivo è promuovere i valori della pace e del rispetto dei diritti umani.
“Le biblioteche sono luoghi del silenzio per definizione -afferma Guzzonato- in questo silenzio vogliamo far risuonare il grido e l’appello di tutti coloro ai quali la guerra porta, porterà o rischia di portare via tutto: libertà, dignità, casa, vita. Stiamo vivendo una drammatica crisi internazionale che ha visto l’ingiustificata aggressione di un Paese libero e che sta portando l’Europa sull’orlo di un conflitto devastante.”
A fianco di questa iniziativa, proposta nella convinzione che ognuno possa e debba dire di no alla guerra in prima persona, le biblioteche della Rete Provinciale Vicentina hanno realizzato delle bibliografie e delle esposizioni tematiche dedicate a opere letterarie che, in qualunque modo, possono contribuire ad una maggiore consapevolezza sui valori della vita, della pace e della libertà. Vengono inoltre proposte bibliografie dedicate alla letteratura, alla storia e alla geografia di due grandi Paesi, la Russia e l’Ucraina. “Perché la promozione della pace -conclude Guzzonato- non può e non potrà mai prescindere dalla valorizzazione della cultura, dell’arte e delle peculiari tradizioni di ciascun popolo.”
]]>L’annuncio è del presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco, che con il consigliere provinciale delegato alla viabilità Davide Faccio, che è anche sindaco di Trissino, ha seguito l’opera dalla progettazione alla realizzazione, gestita dal braccio operativo Vi.Abilità. L’importo dei lavori, a carico della Provincia, è di 1,6 milioni di euro.
Il cantiere è stato aperto nel giugno dello scorso anno con le opere preliminari. A fine luglio è stato demolito il vecchio ponte sul fiume Guà lungo la strada Montorsina, in evidente stato di degrado e con pile di sostegno che rappresentavano un vero e proprio ostacolo al deflusso delle piene. A inizio marzo è stato posato il nuovo ponte, a cui mancavano solo le opere complementari per essere aperto, come la costruzione della soletta del ponte, la posa in opera dei guard-rail, l’allargamento delle due rampe di accesso al nuovo ponte.
“Ora l’opera è completa -commenta il presidente Rucco- Abbiamo voluto un ponte moderno e sicuro, che supera i limiti imposti dal precedente, in grado di rispondere al traffico di collegamento tra i Comuni e tra le aree produttive dell’ovest vicentino. La struttura ad arco, senza pile in alveo, dà anche una risposta alle criticità idriche, facilitando il deflusso delle acque. Non per ultimo, affiancata al ponte c’è la pista ciclopedonale, per un attraversamento in sicurezza anche di pedoni e ciclisti.”
Giovedì 12 maggio sono previste le prove di carico, fase finale di controllo prima dell’apertura al traffico. Concretamente, le prove di carico prevedono il posizionamento sul ponte di mezzi pesanti disposti secondo ben precise e progressive configurazioni di carico, in modo da sollecitarlo e analizzarne le reazioni. Ogni dato viene registrato ed elaborato ed è utile per garantire l’apertura in sicurezza.
“E’ un’opera che il territorio aspettava da decenni -sottolinea il consigliere Faccio- siamo riusciti a realizzarla grazie alle risorse messe in campo dalla Provincia e all’impegno costante dei tecnici di Provincia e Vi.Abilità, oltre che delle aziende che hanno lavorato al cantiere. I tempi non sono facili e l’aumento delle materie prime sta bloccando molti cantieri: essere arrivati in fondo è davvero una sfida vinta.”
L’appuntamento è per venerdì 13 maggio, per l’apertura ufficiale.
Il nuovo ponte: dati tecnici
Il nuovo ponte è ad arco con altezza massima di circa 5 metri. E’ in metallo e pesa circa 136 tonnellate. Ha una lunghezza netta di circa 33 metri e larghezza di 13,40 metri. Ospita una carreggiata stradale con due corsie di marcia da 3,25 metri e banchine da un metro, a cui si affiancano una pista ciclabile bidirezionale in sede separata di larghezza pari a 2 metri sul lato di valle e un marciapiede di larghezza 1,5 metri sul lato di monte, separati dalla sede stradale da barriere stradali.
]]>Venerdì 9 settembre 2022 gli uffici della Provincia di Vicenza rimarranno chiusi.
Saranno comunque attivi i servizi legati a reperibilità ed emergenze, come la Polizia Provinciale e la Protezione Civile.
Si ricorda comunque che gli uffici ricevono su appuntamento da fissare contattando i riferimenti indicati nel sito consultando il settore di interesse.
]]>Venerdì 9 dicembre 2022 gli uffici della Provincia di Vicenza rimarranno chiusi.
Saranno comunque attivi i servizi legati a reperibilità ed emergenze, come la Polizia Provinciale e la Protezione Civile.
Si ricorda comunque che gli uffici ricevono su appuntamento da fissare contattando i riferimenti indicati nel sito consultando il settore di interesse.
Saranno comunque attivi i servizi legati a reperibilità ed emergenze, come la Polizia Provinciale e la Protezione Civile.
Si ricorda comunque che gli uffici ricevono su appuntamento da fissare contattando i riferimenti indicati nel sito consultando il settore di interesse.
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