Come ogni anno, sarà possibile godere delle performance artistiche di solisti di fama internazionale all’organo e di compagini corali e strumentali che andranno a valorizzare, ancora una volta, il ricco patrimonio organario della provincia di Vicenza.
Il primo appuntamento sarà ospitato dalla Chiesa parrocchiale di Tonezza del Cimone alle 20:45 con, all’Organo De Lorenzi 1852, Giovannimaria Perrucci e Daniela Nuzzoli, violino e mezzosoprano.
E, sempre ad agosto, sono previsti altri due appuntamenti, a Marano di Crespadoro (il 15 agosto alle ore 20:45) e Asiago (il 25 agosto alle ore 20:45), per poi proseguire fino al 15 dicembre.
Il calendario di concerti è ricco e prevede 32 appuntamenti che toccheranno tutta la Provincia di Vicenza ad ingresso libero.
Di seguito, il calendario dei concerti:
Martedì 13 agosto
Tonezza del Cimone, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo De Lorenzi 1852
GIOVANNIMARIA PERRUCCI, Organo
DANIELA NUZZOLI, Violino e Mezzosoprano
Giovedì 15 agosto
Marana di Crespadoro, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo G. B. Zordan 1879
SANDRO CARNELOS, Organo
Domenica 25 agosto
Asiago, ore 20:45
Duomo - Organo F.lli Ruffatti 1953
ELISABETH SPERER
WINFRIED ENGLHARDT, Organo a 4 mani
Domenica 1 settembre
S. Ulderico di Tretto (Schio), ore 16:45
Chiesa parrocchiale - Organo Bonatti 1738 - Zordan 1874
MANUEL TOMADIN, Organo
Domenica 8 settembre
Pieve di Sant’Eusebio di Bassano del Grappa, ore 18:00
Organo Anonimo veneto ‘700
I CANTORI DI SANTOMIO - Direttore NICOLA SELLA
GABRIELE GIACOMELLI, Organo
Domenica 15 settembre
Rozzampia di Thiene, ore 18:00
Chiesa parrocchiale - Organo F.lli Serassi 1870
GRUPPO CORALE XINFONIA - Direttore RICCARDO LAPO
STEFAN KAGL, Organo
Domenica 15 settembre
Campolongo sul Brenta, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo Giacobbi 1836
Coro CANTORIA SINE NOMINE - Direttore CARLO ANDRIOLLO
LEONARDO CARRIERI, Organo
Domenica 22 settembre
Trissino, ore 18:00
Chiesa di S. Andrea Apostolo - Organo Balbiani 1933
CORO FEMMINILE LADIESis - Direttore MASSIMO ZULPO
LUCIANO ZECCA, Organo
Domenica 22 settembre
Longare, ore 18:00
Chiesa parrocchiale - Organo De Lorenzi 1850
SCHOLA POLIPHONICA SANTUARIO DI MONTE BERICO - Direttore SILVIA FABBIAN
EDOARDO BELLOTTI, Organo
Venerdì 27 settembre
Vivaro di Dueville, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo Zordan 1904
ENRICO ZANOVELLO, Organo
Domenica 29 settembre
Vicenza, ore 17:00
Chiesa di San Michele ai Servi - Organo A. Zeni 2000
MAURIZIO MAFFEZZOLI, Organo
RAFFAELE BERTOLINI, Clarinetto
GIUSEPPE LO PREIATO, Oboe
Sabato 5 ottobre
Vicenza, ore 20:45
Chiesa di S. Pietro Intrigogna - Organo Dal Santo 1897
GRUPPO VOCALE OTTAVAGIUSTA - Direttore VALENTINO CAROBIN
IRENE DE RUVO, Organo
Domenica 6 ottobre
Castegnero, ore 18:00
Chiesa parrocchiale - Organo R. Zordan 1894
CORO LABORATORIO “E. DALLA LIBERA” dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica di Vicenza - Direttore MASSIMO DONADELLO
GIULIO DE NARDO, Organo
Domenica 6 ottobre
Lisiera di Bolzano Vicentino, ore 18:00
Chiesa parrocchiale - Organo Agostini 1867
I POLIFONICI VICENTINI - Direttore PIERLUIGI COMPARIN
FABIO CIOFINI, Organo
Venerdì 11 ottobre
Vicenza, ore 21:00
Cattedrale - Organo Mascioni 1956
CONCERTO DEI VINCITORI DEL “CONCORSO ORGANISTICO INTERNAZIONALE FIORELLA BENETTI BRAZZALE” CITTÀ DI VICENZA
Sabato 12 ottobre
Campiglia dei Berici, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo Agostini 1841
CORO CITTÀ DI THIENE - Direttore LUIGI CEOLA
MARCO BARADELLO, Organo
Domenica 13 ottobre
Marostica, ore 18:00
Chiesa di S. Antonio Abate - Organo G.B. Zordan e figlio Romano 1882
YUZURU HIRANAKA, Organo
Domenica 13 ottobre
Colzè di Montegalda, ore 18:00
Chiesa parrocchiale - Organo R. Zordan 1893
CORO MELICUS - Direttore CINZIA ZANON
STEFANO PELLINI, Organo
Domenica 13 ottobre
Monte di Malo, ore 17:30
Chiesa parrocchiale - Organo Callido-Zordan del 1805-1883
WLADIMIR MATESIC, Organo
MICHELE SANTI, Tromba e cornetta storica
Sabato 19 ottobre
Vicenza, ore 17:00
Chiesa di S. Gaetano - Organo F.lli Ruffatti 1955 - V. Salvato 2000
PAVEL SVOBODA, Organo
Domenica 20 ottobre
Quinto Vicentino, ore 17:00
Chiesa parrocchiale - Organo G. B. Zordan 1882
GRUPPO CORALE DI BOLZANO VICENTINO - Direttore FRANCESCO GRIGOLO
ILARIA CENTORRINO • Organo (Vincitrice del Premio delle Arti 2018)
Domenica 20 ottobre
Quargnenta di Brogliano, ore 17:30
Chiesa parrocchiale - Organo Gonzati del XIX sec.
CORO MAGNIFICAT - Direttore ENRICO ZANOVELLO
UMBERTO FORNI, Organo
Domenica 27 ottobre
Vicenza, ore 16:00
Chiesa di San Giuliano - Organo De Lorenzi 1843
CORO AMICI DELLA MUSICA - Direttore ANTONIO ZEFFIRO
ENRICO PRESTI, Organo
Mercoledì 30 ottobre
Vicenza, ore 20:45
Teatro Olimpico
ORCHESTRA BAROCCA A. PALLADIO - Direttore ENRICO ZANOVELLO
GEMMA BERTAGNOLLI, Soprano
Sabato 9 novembre
Vicenza, ore 17:00
Cattedrale - Organo Mascioni 1956
MAURICE CLERC, Organo
Sabato 9 novembre
Montegaldella, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo G. B. Zordan e figli 1896
JORDI VERGES RIART, Organo
Domenica 10 novembre
Alte di Montecchio Maggiore, ore 17:00
Chiesa parrocchiale - Organo P. Sandri 2017
SERGIO ORABONA, Organo
Sabato 16 novembre
Thiene, ore 20:45
Duomo - Organo G. Callido 1788 - Zanin 2012
CORO GIOVANILE CITTÀ DI SCHIO - Direttore STEFANIA LANARO
ROBERTO CANALI, Organo
Domenica 17 novembre
San Vito di Bassano del Grappa, ore 18:00
Chiesa parrocchiale - Organo A. Pugina 1914
CORO GIOVANI VOCI BASSANO - Direttore CINZIA ZANON
MARCO FRACASSI
VIVIANA ROMOLI, Organo a 4 mani
Domenica 24 novembre
Torri di Quartesolo, ore 16:30
Chiesa parrocchiale - Organo Franz Zanin 1991
INSIEME VOCALE VOCES CLARAE - Direttore DIEGO GIRARDELLO
ALESSANDRA MAZZANTI, Organo
Sabato 7 dicembre
Sarmego di Grumolo delle Abbadesse, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo A. Pugina 1901
ENSEMBLE DI FIATI del Conservatorio di Vicenza
Domenica 15 dicembre
Agugliaro, ore 20:45
Chiesa parrocchiale - Organo De Lorenzi 1870
I CANTORI DI MAROSTICA - Direttore MICHELE GEREMIA
ORNELIO BORTOLIERO, Organo
]]>Una visita di cortesia, per una conoscenza reciproca e per esprimere, da entrambe le parti, la volontà di collaborare sul tema della sicurezza.
]]>Nardin ha illustrato ruolo e funzioni dell’ente, partendo dalla sala Consiglio e dal gonfalone, dove sono riprodotti i simboli del territorio vicentino: il leone alato, la basilica palladiana, il lavoro e la montagna. Grande appassionato di montagna, il comandante Horrigan ha approfondito la conoscenza dei 4 ossari rappresentati nello stemma della Provincia.
Una visita cordiale, a testimoniare la collaborazione tra i rappresentanti della comunità americana presente a Vicenza e le istituzioni locali. Un legame che il presidente Nardin e il comandante Horrigan sono intenzionati a stringere ancor più, in particolare nell’ambito scolastico, con scambi ed esperienze condivise tra scuole italiane e americane che possano arricchire gli studenti.
]]>Negli anni della pandemia la squadra si è mantenuta compatta e il percorso è proseguito in versione digitale ma finalmente, per questa 5a edizione del Festival della Scuola, si torna in presenza nella Fiera di Vicenza venerdì 10 novembre dalle 8.30 alle 17 e sabato 11 novembre dalle 8.30 alle 18.
“Vi.Orienta è l’occasione per i ragazzi di conoscere offerta formativa del nostro territorio -ha esordito il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- La scelta dell’istituto superiore da frequentare è importante, perché rappresenta per 5 anni una seconda famiglia, un luogo di apprendimento, di crescita, di aggregazione, per questo deve essere fatta con responsabilità e consapevolezza.”
Una scelta resa ancor più “complicata” dal gran numero di istituti e indirizzi a disposizione. “Siamo la provincia con il maggior numero di istituti superiori -ha sottolineato la vicepresidente della Provincia Maria Cristina Franco- un’offerta variegata e puntuale, che sviluppa i talenti dei nostri ragazzi e risponde anche alle esigenze del territorio, in modo da facilitare percorsi lavorativi e professionali. Vi.Orienta si pone non come semplice vetrina, ma come una comunità dove il mondo della scuola si incontra e si confronta.”
Di “comunità educante” ha parlato anche l’assessore all’istruzione del Comune di Vicenza Giovanni Selmo: “Ogni scuola si caratterizza per proposte specifiche d’eccellenza e sarà di certo arricchente non solo per gli studenti, ma anche per gli istituti superiori potersi incontrare e dialogare, in un’ottica di comunità educante”.
“Ci sono 8.090 ragazzi in uscita dalla terza media alla fine di quest’anno scolastico e 7.859 ragazzi di seconda media che iniziano ad informarsi sul mondo delle scuole superiori -ha affermato la provveditrice Nicoletta Morbioli- Vi.Orienta è un’occasione preziosa per loro e mi auguro che sempre più rappresenti il percorso di orientamento scolastico per l’intero territorio vicentino.”
“Il nostro obiettivo -ha sottolineato il direttore del Giornale di Vicenza Marino Smiderle- è fornire un servizio utile per le scuole, i docenti e gli studenti vicentini, mettendoli in contatto tra di loro e con tutti gli istituti scolastici del vicentino. Così potranno scegliere la strada migliore per un futuro di soddisfazioni. Per questo auspico che le scuole della provincia partecipino con entusiasmo”.
Due giorni dedicati agli studenti, ai loro genitori ma anche ai docenti e al mondo scuola, con entrata libera e gratuita per venire incontro alle famiglie e garantendo il trasporto, messo a disposizione dall’organizzazione per le classi terze (iscritte grazie al modulo online), per sostenere l’impegno all’orientamento degli Istituti Comprensivi. Tante le iniziative già a programma e tante le novità, tra cui le aule dove gli esperti terranno incontri di 30 minuti su tematiche relative all’organizzazione dello studio o le consulenze dei professionisti. Inoltre, il Giornale di Vicenza dedicherà spazio sulle sue pagine ad approfondimenti e consigli, riservando anche un’intera sezione sul sito www.ilgiornaledivicenza.it dove sono fin da ora usufruibili video, questionari e le schede sintetiche fornite dagli Istituti Superiori. A disposizione anche la lezione degli esperti Gianni Zen, già dirigente di diversi istituti vicentini e Stefano Coquinati, pedagogista e consulente educativo, entrambi tecnici del Comitato Scientifico di ViOrienta e collaboratori del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che propone un primo dialogo informale di 40 minuti circa che può essere trasmesso liberamente sulle LIM scolastiche per aiutare i ragazzi a chiarirsi le idee, a trovare una propria strategia di scelta e a riflettere su dubbi, difficoltà, attitudini e obiettivi.
Nelle giornate precedenti alla fiera verrà presentata la ricerca annuale sui profili professionali richiesti nella provincia vicentina, realizzata da LAN Local Area Network e coordinata dal Ricercatore e Direttore Luca Romano. L’aggiornamento si focalizza sulla rilevazione dei fabbisogni professionali delle aziende vicentine e sulle loro previsioni di assunzione nel prossimo futuro.
L’orientamento e l’impegno di ViOrienta è un vero servizio non solo verso i ragazzi, le scuole e le famiglie ma si mette a disposizione delle aziende e del territorio, un lavoro di squadra che richiede l’aperta visione a far rete degli Istituti Superiori e degli enti del territorio. Hanno, infatti, già scelto di sostenere questa iniziativa anche il CSV Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Vicenza e la Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Vicenza cui aderiscono Banca delle Terre Venete, Banca del Veneto Centrale, BCC di Verona e Vicenza, BVR Banca - Banche Venete Riunite e BCC Vicentino. A studenti, docenti e famiglie saranno dedicate anche delle tavole rotonde nel periodo successivo alla fiera per approfondire alcune tematiche di attualità e dare spazio a un dialogo diretto con i referenti delle realtà del territorio, per prepararsi alle scadenze di inizio 2024. Il programma sarà in costante aggiornamento sul web e sulle pagine del quotidiano.
]]>La Provincia di Vicenza ha pubblicato un avviso per raccogliere proposte di valorizzazione del complesso settecentesco a Montecchio Maggiore, di cui è proprietaria dal 1966, anno in cui Anna Maria Lombardi cedette la villa all’amministrazione provinciale.
Da allora la Provincia ha investito ingenti risorse per mantenere e valorizzare una delle ville venete più significative della regione, che vanta un salone interamente affrescato da Giambattista Tiepolo, facendone la propria sede di rappresentanza e ricevendo qui presidenti e ambasciatori di tutto il mondo.
“Oggi la Provincia fa un passo in avanti -afferma il presidente Andrea Nardin- con la volontà di aprire la villa ad una maggiore fruizione da parte della collettività, migliorandone l’attrattività turistica e la visibilità. Villa Cordellina è un bene collettivo ed è fondamentale che i vicentini, e non solo, la vivano. Altrettanto fondamentale -aggiunge il presidente- è che i costi del suo mantenimento non gravino esclusivamente sul bilancio provinciale, per questo la apriamo anche ad una destinazione economica, sempre nel rispetto della sua storia e dello scrigno d’arte che rappresenta.”
L’avviso si rivolge a singoli, società, associazioni, fondazioni, raggruppamenti temporanei di imprese anche costituendi.
Insomma, chiunque abbia un’idea per vivacizzare il complesso immobiliare di villa Cordellina può presentarla alla Provincia, compilando il modulo pubblicato sul sito internet istituzionale.
A titolo d’esempio, può trattarsi di manifestazioni culturali, organizzazione di conferenze ed eventi, aperture al pubblico, visite guidate, gestione biglietteria e bookshop, bar caffetteria, servizio custodia/guardiania, gestione del sito. C’è una foresteria con 6 piccoli appartamenti che può diventare un bed&breakfast. C’è una cantina con ghiacciaia perfetta per ospitare degustazioni enogastronomiche. Due appartamenti nobiliari, dove hanno dormito i presidenti della Repubblica Luigi Einaudi, Antonio Segni, Giovanni Leone e Francesco Cossiga, potrebbero essere messi a disposizione per chi vuole provare l’emozione di soggiornare in una villa settecentesca.
Spazio alla fantasia, con un vincolo non da poco: l’intero complesso è vincolato quale bene culturale di particolare pregio (D.Lgs. 22/01/2004 n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio) e le proposte che perverranno da parte degli operatori economici potrebbero avere la necessità di un’autorizzazione preventiva della Sopraintendenza competente.
Naturalmente villa Cordellina rimane non solo nella proprietà, ma anche nella disponibilità della Provincia, che si riserva alcuni utilizzi gratuiti all’anno per eventi e iniziative di carattere istituzionale, oltre all’utilizzo per riprese video promozionali e per visite guidate istituzionali.
Il termine per la presentazione delle proposte è il 19 aprile.
A seguire, tutti coloro che avranno aderito all’avviso saranno invitati ad un confronto tecnico dove potranno esporre la loro idea di valorizzazione del complesso.
La Provincia valuterà la soluzione migliore scegliendo la procedura da seguire.
Il complesso di Villa Cordellina Lombardi è così composto:
Villa padronale
Sala vetri ed ex scuderie
Foresterie
Palazzina Uffici
Abitazione del custode
Complesso dei rustici
Parco e giardini della villa
Mure ornamentali
Area verde destinata a parcheggio per grandi manifestazioni
Area parco
Rustici ex Danese
Rustici ex Ghiotto
Di proprietà della Provincia di Vicenza, villa Cordellina Lombardi è una villa Settecentesca per la cui costruzione l’avvocato Carlo Cordellina volle i migliori artisti dell’epoca: l’architetto Giorgio Massari per la struttura, di evidente ispirazione palladiana, Giambattista Tiepolo per gli affreschi, Francesco e Antonio Bonazza per le sculture.
Il risultato è un edificio di pregio che la Provincia ha eletto a propria sede di rappresentanza, per attività di carattere istituzionale, ma che è anche aperto alle visite dei turisti e che bene si inserisce in un territorio particolarmente ricco di siti di interesse storico e artistico. Stretta è infatti la sinergia con Montecchio Maggiore, Comune che ospita la villa, e con la locale Pro Loco che organizza circuiti guidati che comprendono anche i castelli di Giulietta e Romeo e le Priare. In un ambito territoriale più ampio, poi, villa Cordellina Lombardi è parte del corposo patrimonio di ville palladiane e venete che costellano il territorio berico e, con villa Valmarana ai Nani di Vicenza e villa Zileri Motterle di Monteviale, fa parte di un circuito tiepolesco che sarà a breve fruibile dai visitatori.
“Riapriamo dopo un blocco che lascia ferite profonde nel turismo vicentino e non solo -commenta il consigliere provinciale con delega al turismo Leonardo De Marzo- ma il nostro territorio ha tanto da offrire e operatori del turismo tenaci, sono certo che ci rimetteremo in piedi in fretta. Certo sarà una ripartenza lenta, dettata dal rispetto della normativa sulla sicurezza. Fortunatamente Villa Cordellina non ha problemi di spazio, ha un ampio giardino e spazi interni in grado di garantire il distanziamento. E soprattutto ha una storia da raccontare e tanta bellezza da offrire.”
Oggi ancora di più, grazie al restauro che nei mesi scorsi ha interessato i gruppi scultorei della corte nobile e di quella meridionale.
“Abbiamo individuato i più ammalorati -spiega il consigliere provinciale con delega alla cultura Marco Guzzonato- con evidenti conseguenze del trascorrere del tempo e dell’esposizione alle intemperie. E’ stato un intervento di consolidamento e restauro che ha letteralmente riportato in vita i gruppi scultorei, che tornano all’originaria funzione di rendere il parco ancora più ricco ed elegante.”
Tutti i gruppi scultorei , in pietra arenaria di Vicenza, sono datati tra il 1735 e il 1760 e sono attribuiti alla bottega dei padovani Francesco e Antonio Bonazza.
Quelli interessati all’intervento si trovano nella corte nobile e nella corte meridionale.
Al centro della corte nobile è collocata una vasca con fontana, all’interno della quale è presente la statua identificata Ragazzo sul delfino, contornata da 5 gruppi scultorei raffiguranti Bambini e fauni e I Giovinetti.
Nella corte meridionale, ai lati del vialetto d’ingresso principale alla Villa, sono collocati simmetricamente due gruppi scultorei, di dimensioni maggiori, raffiguranti Giove e Giunone e Marte e Venere.
I gruppi scultorei erano interessati dalla presenza di vegetazione, muschi e licheni fortemente attecchiti. In alcuni punti si presentavano anche fenomeni di fratturazione e stacco di materiale, in particolare nel gruppo denominato I giovinetti, nella corte settentrionale, gli arti inferiori e superiori erano lesionati e in fase di stacco.
Il restauro è costato circa 30mila euro. Il progetto è stato redatto dall'Ufficio Tecnico della Provincia, in particolare dall’architetto Roberta Menegon che in collaborazione con l'architetto Giulia Masolo ha anche diretto i lavori. Il progetto ha ottenuto l'autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, che ha poi eseguito sopralluoghi durante la lavorazione.
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Balzarin Lino di Altavilla Vicentina, coadiuvato dal restauratore responsabile Fabio Babolin di Gambugliano. Nel dettaglio, i gruppi scultorei sono stati puliti e disinfestati, sono state sigillate crepe e fessurazioni, consolidati gli elementi in fase di stacco, ripristinati quelli danneggiati. In conclusione, è stato eseguito un trattamento di protezione per garantire l’inalterabilità agli agenti atmosferici.
Maggiori informazioni su villa Cordellina e sulle modalità di visita nell’apposita sezione del sito www.provincia.vicenza.it o nella pagina facebook @villacordellina
]]>Il progetto, denominato “Vicenza territorio d’impresa. Strumento integrato di marketing territoriale”, è stato realizzato da Smart Land S.r.l. su commessa di Confindustria Vicenza con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza e il supporto della Provincia di Vicenza.
Avviato nel 2021, si è concluso nell’ottobre 2022 e questa mattina il report finale è stato presentato dai suoi protagonisti, Laura Dalla Vecchia presidente di Confindustria con Roberto Travaglini referente del progetto, Francesco Rucco presidente della Provincia di Vicenza, il segretario generale vicario della Camera di Commercio Michele Marchetto, Federico Della Puppa e Fiorella Angeli di Smart Land.
Il progetto ha analizzato 99 aree produttive con superficie maggiore di 200.000 mq evidenziandone punti di forza e di debolezza secondo 150 indicatori che hanno valutato fattori materiali e immateriali, tanto legati agli aspetti economici quanto ai valori della vita umana, degli accessi, della digitalizzazione, della fruibilità̀, dei servizi alla cultura e alla formazione, e della sostenibilità ambientale.
Il risultato è uno strumento di marketing territoriale integrato in grado di rappresentare i fattori di competitività e le opportunità presenti nelle aree produttive di maggiori dimensioni, veicolo di attrazione per futuri investitori, oltre che elemento di supporto alle scelte delle amministrazioni e delle imprese già insediate. La ricerca ha inoltre affrontato il tema del dismesso quantificandone il fenomeno e le caratteristiche.
Un lavoro enorme, con un elevato grado di dettaglio, che verrà presto messo a disposizione di chiunque voglia consultarlo su una piattaforma informatica interattiva.
“Un lavoro straordinario -lo ha definito la presidente Dalla Vecchia- utile a noi imprenditori, che abbiamo necessità di valutare dove, come e quando gestire gli investimenti sul territorio e anche occuparci di quella che è la nostra responsabilità sociale nel vicentino. Necessario anche ai potenziali investitori che volessero credere nella nostra provincia, perché offre informazioni preziose a seconda delle esigenze.”
“Un lavoro fondamentale anche per chi amministra il territorio - ha sottolineato Rucco- per sapere su quali aspetti è necessario puntare per rendere maggiormente attrattiva la propria area e quali sono i servizi da rafforzare per migliorarne la vivibilità”.
Con un occhio di riguardo agli immobili dismessi, che pure rappresentano una percentuale molto bassa del totale dell’area considerata (445.500 mq su 63.400.000 mq, pari allo 0,7%). Da parte di Provincia di Vicenza e Confindustria è stata manifestata la volontà di analizzare il dato con un gruppo di lavoro, in modo da valutare assieme possibili modalità di intervento. “E’ necessario comprendere -ha affermato Dalla Vecchia- che il territorio è una risorsa finita, pertanto è necessario recuperare prima ancora che occupare nuove aree.” Un assunto pienamente condiviso dal presidente Rucco, che si è appellato ai Comuni perché “si dotino di regole che vanno nella direzione della semplificazione se vogliamo incentivare il recupero, la rigenerazione urbana, il riuso. Una strada che il Comune di Vicenza ha già intrapreso con il nuovo Piano degli Interventi, ma che invito tutti i Comuni vicentini a percorrere.”
La Provincia di Vicenza ha facilitato Smart Land nella ricerca della mole di dati necessari al progetto. In “cambio” avrà a disposizione un report utile ad esercitare al meglio una delle sue funzioni fondamentali, cioè la pianificazione territoriale del vicentino.
Quanto alla classifica delle aree produttive esaminate, non c’è un “migliore” o un “peggiore”, come hanno spiegato i tecnici. C’è un posizionamento in una scala da 1 a 7 per ognuno dei parametri analizzati, ma il risultato non deve essere valutato in termini assoluti, quanto piuttosto in relazione a ciò che si cerca. Quindi ogni imprenditore, e ogni amministratore, potrà indicare i parametri che intende analizzare e avere una fotografia precisa di punti di forza e debolezze.
Nota tecnica
Le aree produttive da analizzare sono state selezionate secondo un criterio dimensionale: sulle 1.369 presenti nel vicentino sono state identificate quelle con superficie maggiore di 200.000 mq. Ne è risultato una selezione di 99 aree produttive che ricoprono una superficie di 63,4 mln di mq pari al 67% delle superfici produttive totali della provincia. Le aree produttive analizzate si estendono su 72+2 comuni della provincia (il 65% dei comuni totali). Contano 19.100 imprese di cui 6.900 manifatturiere (settore principale, seguito dal commerciale con il 23% delle imprese). Per tutti gli altri settori il peso a livello complessivo risulta inferiore al 10% delle imprese totali insediate. Gli addetti sono 103.300.
Una volta individuate le aree produttive da analizzare, sono state seguite 3 fasi:
fotografia dello stato attuale con un database di 150 indicatori
posizionamento di ciascuna area rispetto ai punti di forza e debolezza (in una scala da 1 a 7)
rilevazione del dismesso
E’ stato fotografato lo stato attuale delle 99 aree produttive nei diversi aspetti che nell’insieme definiscono i livelli di competitività e qualità di un territorio secondo 150 indicatori riconducibili a 7 famiglie di analisi:
ambiente (ad es. vincoli ambientali, rischio idraulico, rischio frana, raccolta differenziata, densità emissive, energia da fonti rinnovabili)
capitale umano e lavoro (ad es. %disoccupati, disponibilità di lavoratori e loro caratteristiche)
accessibilità e infrastrutture (ad es. trasporto pubblico, reti ciclabili, sistema fognario, reti digitali, vicinanza a porti, interporti, caselli autostradali)
servizi all’innovazione (ad es. istituti superiori, università, servizi 4.0, innovation lab)
dotazione di servizi ai lavoratori (ad es. cultura, sport, servizi per l’infanzia, servizi socio-sanitari, ristorazione, cura della persona)
qualità della vita (ad es. sicurezza stradale, vulnerabilità sociale)
contesto (ad es. imprese, addetti, localizzazione)
La fase 3 ha avuto l’obiettivo di quantificare il patrimonio dismesso nelle 99 aree produttive oggetto di analisi. La mancanza di dati oggettivi funzionali a fotografare il fenomeno ha imposto un lavoro sul campo mediante sopralluoghi.
Sono stati rilevati 287 immobili inutilizzati per una superficie totale di 445.500 mq di dismesso, ovvero una superficie media ad immobile di 1.550 mq. Degli immobili rilevati il 76% è stato considerato utilizzabile mentre il rimanente 24% inutilizzabile ovvero da demolire o ricostruire. Per il 69% la destinazione d’uso è quella produttiva mentre per il rimanente 31% è di tipo commerciale/direzionale.
]]>Ci pensa Confindustria Vicenza, che con il supporto della Camera di Commercio di Vicenza ha promosso e avviato, con il partner tecnico Smart Land Srl, la ricerca “Vicenza: territorio di impresa”, progetto integrato di marketing territoriale orientato alla valorizzazione degli ambiti produttivi della provincia.
Lo studio darà vita ad una piattaforma informatica che sarà in grado di indicare, per ben 99 aree produttive considerate e per i comuni di relativa collocazione, i fattori di attrattività e di competitività, fungendo da strumento informativo per i futuri investitori, oltre che di supporto alle amministrazioni e alle imprese già insediate per iniziative di valorizzazione ambientale, urbanistica, infrastrutturale, dei servizi alle imprese, ai lavoratori ed all'intera comunità locale.
Di qui la partnership tra Confindustria e Provincia di Vicenza, quale ente che si occupa di programmazione e pianificazione territoriale di coordinamento su tutto il vicentino. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp), in particolare, definisce e gestisce le scelte strategiche di assetto territoriale e stabilisce le linee guida per gli strumenti di pianificazione comunale.
“La competitività di un territorio dipende da molteplici fattori, materiali e immateriali, che contribuiscono alla capacità di quel territorio di richiamare investimenti e di risultare attrattivo per l’insediamento di nuove attività economiche e produttive – spiega la Presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia -. Contemporaneamente risulta sempre più centrale il tema del benessere personale: lavorare in un territorio salubre, interconnesso e fornito di tutti i servizi, risulta un valore aggiunto per le imprese, un ulteriore fattore di competitività che lega la produzione al benessere del territorio, di chi lo vive e di chi vi lavora”.
“Le informazioni di questa ricerca sono preziose per gli amministratori provinciali e comunali -sottolinea il Presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco- Come Provincia ci mettiamo a disposizione sia nel facilitare il reperimento delle informazioni, sia per attivare relazioni con altri enti che possano essere utili a completare l’analisi. Il nostro Ptcp è stato adottato nel 2010 e approvato nel 2012, pertanto sotto molti aspetti deve essere rivisto e aggiornato e la ricerca di Confindustria sarà un utile elemento di supporto alle decisioni che lo riguardano, in particolare nell’ottica di incentivare il riuso e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.”
La ricerca “Vicenza: territorio di impresa” prende in esame 99 aree produttive che si sviluppano su 64,3milioni di mq. Secondo i dati camerali, vi sono insediate circa 14.000 unità locali e sedi d’imprese, delle quali circa 5.000 operanti nel settore manifatturiero.
La piattaforma che sarà realizzata al termine della ricerca si comporrà di tre distinte parti:
La lettura del territorio
In questa sezione sarà possibile accedere ai dati conoscitivi di ciascuna delle 99 aree produttive, approfondendone le caratteristiche riconducibili a sette diversi ambiti tematici:
Infrastrutture e accessibilità
Ambiente
Innovazione
Servizi ai lavoratori e alla comunità
Capitale umano
Qualità della vita
Specificità del tessuto produttivo
La vetrina delle opportunità e del riuso
Questa sezione offrirà informazioni sugli immobili produttivi inutilizzati presenti nelle aree oggetto d’indagine, individuando in particolare quelli posti sul mercato della vendita o della locazione e che, pertanto, rappresentano concrete opportunità di riuso, nella logica virtuosa del contenimento del consumo di suolo.
L’osservatorio delle best practice
Questa terza sezione costituirà la vetrina delle iniziative e dei progetti già in essere, legati ai temi della sostenibilità economica, ambientale e del welfare.
]]>Numeri che sono destinati ad aumentare, anche grazie ad una campagna di comunicazione denominata Wonder Europe destinata al mercato cinese, organizzata da European Travel Commission e European Travel Association, coordinata da EuroPass China e finanziata dall’Unione Europea (per Vicenza anche dalla Regione Veneto) . Tra le 35 destinazioni europee che vengono promosse come mete per i turisti cinesi c’è anche Vicenza e la sua provincia.
Il progetto è stato presentato questa mattina a palazzo Nievo dai partner che lo stanno sostenendo: il Presidente Francesco Rucco per la Provincia e il Comune di Vicenza, il direttore Marco Carniello per Ieg, la consigliere Chiara Tessarollo per il Comune di Bassano del Grappa e il consigliere delegato Vladimiro Riva per il Consorzio di promozione turistica “Vicenzaè”.
“Lavoriamo adesso per i prossimi 5/10 anni -ha esordito Rucco- l’emergenza sanitaria di certo non aiuta, ma vogliamo essere pronti per quando torneremo alla normalità, e vogliamo che i turisti, cinesi in primis, vengano incuriositi dalle foto e dai racconti che parlano di noi per venirci a conoscere di persona.” Nel vicentino le bellezze non mancano, come ha sottolineato anche la consigliere Tessarollo, da quelle naturali all’arte alla storia. L’offerta è ampia, basta comunicarla.
E qui entra in campo il progetto Wonder Europe, diviso in due fasi: nella prima, che dura fino a fine 2020, viene fatta una campagna di comunicazione sui canali digitali cinesi e sui social network cinesi (WeChat, Weibo, Douyin, Mafengwo), anche con contest games e lucky draws. Nella seconda fase, prevista per i primi mesi del 2021, dieci tra i maggiori influencer cinesi viaggeranno nelle destinazioni selezionate, tra cui Vicenza, condividendo con i loro follower l’esperienza di viaggio.
Il vicentino, in particolare, è stato selezionato per la promozione dell’handmade, dell’artigianato locale e dell’enogastronomia. “Una bella coincidenza per la nostra Fiera -ha sottolineato Carniello- che già lavora ampiamente con la Cina e i Paesi asiatici. Si calcola che entro pochi anni il mercato cinese sarà il primo al mondo per acquisti nel settore del lusso e Vicenza non può certo mancare a questo appuntamento. Stiamo anche lavorando con ViOff al padiglione diffuso, perché gli ospiti della Fiera sono anche e soprattutto ospiti di Vicenza.”
L’amicizia di Vicenza con la Cina ha radici lontane nel tempo, tanto che il Consorzio Vicenza è ha una persona esperta in cultura e tradizione cinese per creare le migliori condizioni di ospitalità. Vladimiro Riva ha ricordato che già nel 2005 Vicenza ha ospitato una squadra di calciatori cinesi accolti, tra gli altri, da Paolo Rossi. Nel 2010, poi, il grande portale del padiglione italiano all’Expo di Shanghai riproduceva in scala 1:2 il Teatro Olimpico di Vicenza. Anche il cinema cinese in più occasioni ha scelto il vicentino come set cinematografico, portando i luoghi del Palladio in migliaia di sale cinematografiche.
]]>Durante l’incontro del 15 luglio scorso, il sindaco e presidente della Provincia Francesco Rucco con gli assessori con delega all’ambiente Simona Siotto e alle infrastrutture Mattia Ierardi ha evidenziato il forte impegno che la città di Vicenza ha assunto in questi anni per contrastare il cambiamento climatico con azioni di adattamento e mitigazione per proteggere l’ambiente e mettere in sicurezza la comunità.
Il “Patto dei Sindaci per la Qualità dell'Aria” che vede la Provincia di Vicenza a capo di una rete di Comuni impegnati a ridurre l'inquinamento atmosferico, e il progetto Life Veneto Adapt for Climate Change che, insieme a Padova, Treviso, Venezia e l’Unione dei Comuni del Medio Brenta, è nato per ridurre i rischi idrogeologici regionali, rappresentano, insieme ad altri significativi interventi avviati per aumentare il verde pubblico, l’impegno costante dell’agenda politica del territorio, in linea con il Green Deal Europeo e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu.
Significativi sono stati gli interventi dei relatori presenti: il sindaco di Treviso Mario Conte in veste di presidente di Anci Veneto; Diana Battaggia direttrice dell’Unido Itpo Italia, Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo industriale; Francesco Laio direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'ambiente del Politecnico di Torino; Claudia Laricchia del Future Food Institute; Alessandra De Santis di Itkam Camera di Commercio Italiana per la Germania; Michele Dotti Fondatore di Ecofuturo; Antonio Piva vicepresidente dell'Aica; Maily Annamaria Nguyen, rappresentante Italia & Europa di Becamex Idc Corp.; Paul Chawla, amministratore delegato di Eurotech; Diego Antonini, presidente di Insiel Spa; Luciano De Propris, Head of Open Innovation & Sustainability del Consorzio Elis.
Paola Allamano e Paolo Cavagnero di Waterview hanno illustrato il primo sistema al mondo di video monitoraggio ambientale al servizio delle comunità. Sono state approfondite le opportunità offerte dalla trasformazione digitale nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso le proposte tecnologiche di Eurotech e le soluzioni in cloud di Insiel, società Ict in-house della Regione Friuli Venezia Giulia, le azioni a sostegno della sostenibilità ambientale con i Climate Shapers del Future Food Institute, le tecnologie green di EcoFuturo, le Smart Cities di Becamex, società vietnamita leader nel mondo per lo sviluppo delle Città intelligenti, e il ruolo di Aica, Associazione italiana per l’informatica e il calcolo automatico, nella formazione della cultura digitale verso le imprese 4.0.
Si tratta di un’iniziativa che apre la strada allo sviluppo di sinergie pubblico-private in linea con l’approccio Esg per supportare le comunità a prosperare e crescere, migliorando l'utilizzo delle risorse, riducendo le vulnerabilità ambientali e le disuguaglianze sociali.
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La prima assemblea internazionale si è tenuta nei giorni scorsi a Mirano, conosciuta non a caso come la Terra dei Tiepolo.
Questi i numeri della rete: tredici luoghi che conservano opere dei Tiepolo, nove enti locali, quattro associazioni culturali. Obiettivo è proporre un itinerario culturale sulle orme di Giambattista, Giandomenico e Lorenzo Tiepolo in Italia ed Europa. Con l’ambizione di candidarsi a Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, coinvolgendo i tanti luoghi che conservano le opere dei Tiepolo e offrire una proposta di turismo culturale privilegiando soluzioni attente all’ambiente e alla sostenibilità sociale.
Il primo nucleo di aderenti è composto da: Mirano, Terra dei Tiepolo; Udine con i Musei Civici e il Museo del Duomo; Venezia con Ca’ Rezzonico e la Scuola Grande dei Carmini; Massanzago con villa Baglioni; Stra con il Museo Nazionale di villa Pisani a Stra; Este con il Duomo di Santa Teca; Vicenza con villa Valmarana ai Nani, villa Cordellina Lombardi e villa Zileri Motterle. E poi la Residenza di Würzburg, grazie all’adesione dell’Ente Amministrativo Statale Tedesco che gestisce i castelli della Bavaria, e il Museo Martin Von Wagner, sempre di Würzburg.
Alla rete partecipano quindi ville, chiese e musei che hanno la fortuna di conservare le opere dei Tiepolo, ma anche Comuni, enti territoriali e associazioni culturali che avranno la funzione di coinvolgere cittadini, associazioni e imprese per promuovere l’intero territorio attraversato dall’itinerario.
Gli aderenti hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa che ne stabilisce obiettivi e finalità. Alla prima riunione sono stati anche costituiti i due organi previsti dal protocollo: il Comitato di Gestione, che avrà il compito di proporre e attuare le linee progettuali approvate dagli aderenti, e il Comitato Tecnico Scientifico che avrà il compito di definire gli aspetti culturali e artistici dell’itinerario.
Il comitato di gestione è composto da
Alberto Sbrogiò, Presidente del Circolo ACLI di Mirano
Anna Matteazzi, Villa Zileri
Damian Dombrowski, Direttore del Martin Von Wagner Musem di Würzurg
Gabriella Niero, Scuola Grande dei Carmini (Venezia)
Il Comitato tecnico-scientifico è composto da:
Damian Dombroski, Direttore del Martin Von Wagner Museum di Würzburg
Gabriella Niero, Scuola Grande dei Carmini (Venezia);
Alberto Craievich, responsabile Museo del ‘700, Ca’ Rezzonico (Venezia);
Loretta Zega, direttrice del Museo Nazionale di Villa Pisani (Stra);
Vania Gransinigh, Musei Civici di Udine
La Rete è già al lavoro su più fronti. L’estensione della rete stessa, ad esempio, perché il percorso sui luoghi dei Tiepolo sia sempre più ampio e completo. E poi l’abbinamento “arte/cultura/turismo/bicicletta”, perché non c’è di meglio del turismo lento per apprezzare non solo la meta, ma anche il percorso per raggiungerla.
Beneaugurante il commento di Damian Dombrowski, direttore del Martin Von Wagner Museum di Würzburg, a conclusione della prima riunione della Rete: “questo progetto ha la stoffa delle iniziative di successo”.
]]>Così, ad un anno dal taglio del nastro del II e III stralcio, proprio nel nuovo padiglione del complesso di viale Margherita la Provincia di Vicenza e la Fondazione Studi Universitari di Vicenza hanno organizzato un evento pubblico per fare il punto sulla presenza universitaria a Vicenza e sugli sviluppi futuri: il tutto di fronte ad un pubblico composto da rappresentanti delle istituzioni, delle categorie economiche e in generale esponenti del tessuto economico e sociale del territorio.
L’evento ha visto la partecipazione del presidente della Regione Veneto Luca Zaia; di Francesco Rucco, nella doppia veste di Presidente Provincia di Vicenza e Sindaco di Vicenza; Antonio Girardi, Vice Presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza; Alessandro Mazzucco, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona; Paolo Sambo, Prorettore alle Politiche per le sedi decentrate; Giorgio Xoccato, Presidente Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Vicenza. E ancora, Lara Bisin, Vice Presidente Confindustria Vicenza; Giuseppe Castaman, Presidente di Viacqua; Andrea Beretta Zanoni, presidente del VUH-Vicenza UniVr Hub dell’Università di Verona; Benno Albrecht, Rettore Università Iuav di Venezia.
Il progetto della presenza universitaria a Vicenza
«La storia dell’università a Vicenza è la storia di persone lungimiranti che hanno immaginato e tenacemente voluto una formazione di qualità connessa con lo sviluppo produttivo e culturale del territorio - sottolinea Francesco Rucco, presente all’evento nella doppia veste di Presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza – Grazie al sostegno di tanti, dalle istituzioni ad imprenditori illuminati, quella visione si è concretizzata nell’ottica dell’università diffusa, con tanti luoghi destinati a didattica e servizi e sempre più quartieri valorizzati dalla presenza universitaria. In questa logica stiamo riqualificando il palazzo ex Aci a San Biagio, con l’obiettivo, Demanio permettendo, di recuperare l’intero complesso delle ex carceri. Stiamo lavorando con la Fondazione Studi Universitari e l’Università di Padova per convertire l’ex caserma Borghesi, di proprietà della Provincia, in polo di didattica e ricerca, a potenziamento del polo della ricerca e dello sviluppo che, con la riorganizzazione del complesso di Contrà Barche, vede in Vicenza il principale “distretto” per l’ingegneria. Lavoriamo anche sulla mensa, con l’obiettivo di acquistare l’area degradata a ridosso del complesso universitario di viale Margherita che logisticamente è il luogo adeguato per ospitarla. Il percorso è tracciato, procediamo spediti per una Vicenza sempre più città universitaria.”
A sottolineare la grande crescita registrata dal polo universitario vicentino è anche Antonio Girardi, vicepresidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza: «Nel corso degli anni, d’intesa con tutti i soci fondatori e i soci sostenitori, la Fondazione ha saputo catalizzare la presenza a Vicenza di percorsi universitari non solo di grande qualità sul piano formativo, ma anche specifici e caratterizzanti, in quanto progettati secondo il fabbisogno di competenze delle aziende del territorio. In questo possiamo dire di avere anticipato i tempi, ragionando fin dagli anni ’70 su un tema, quelle delle competenze, oggi di estrema attualità. Inoltre, grazie a questa offerta formativa unica e distintiva fin da subito il polo universitario di Vicenza non è mai stato pensato come “l’università per i vicentini che non vogliono studiare fuori città”, anzi l’offerta didattica così costruita ha saputo attirare un numero sempre maggiore di studenti fuori sede, tanto è vero che oggi oltre la metà degli iscritti è residente fuori provincia. Tutto questo con un modello organizzativo snello e innovativo, sicuramente lungimirante, grazie alla scelta di non cercare di costituire una nuova Università a Vicenza, bensì di creare collaborazioni strutturali con gli Atenei già presenti nei territori limitrofi: una scelta che si è dimostrata vincente in termini di efficienza m anche di qualità e pluralità dell’offerta formativa».
Il II e III stralcio
L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per offrire agli ospiti un “assaggio” dell’esperienza universitaria, in quanto è stato volutamente organizzato all’interno di una delle aule del II e III stralcio, consentendo così di constatare gli elevati livelli di accoglienza e dotazioni che caratterizzano il nuovo padiglione.
Quest’ultimo, per il quale lo scorso anno era stato organizzato un semplice taglio del nastro a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, è stato così finalmente “presentato” ufficialmente alla cittadinanza.
Il II e III stralcio è frutto di un investimento di 12 milioni di euro a carico della Provincia di Vicenza, ma con il fondamentale contributo di Fondazione Cariverona e Camera di Commercio e ulteriori 3 milioni di euro investiti dall’Università degli Studi di Padova per gli arredi, i sistemi di rete e le dotazioni informatiche e audio-video; mentre l’investimento totale per la realizzazione del complesso universitario ammonta a quasi 28milioni di euro, comprensivi di acquisizione dell’area, bonifiche, progettazioni e lavori.
Come noto, il complesso universitario è stato progettato dall’architetto Adolfo Natalini e contiene aspetti di notevole pregio architettonico. La linea estetica delle coperture a botte dell’ultimo livello degli edifici è un voluto richiamo ad alcuni straordinari modelli delle architetture più significative venete.
Longitudinalmente la struttura è suddivisa in tre grandi aree: le due esterne per la didattica e un corpo centrale che serve da atrio e spazio di relazione su più livelli, con grandi ballatoi. Lo spazio di relazione è illuminato dalla luce naturale attraverso le ampie vetrate poste alle estremità e in alto.
All’avanguardia gli impianti, sia quelli per la climatizzazione, che presentano soluzioni a elevata efficienza energetica, sia quelli per la didattica: tutte le aule sono infatti dotate di apparati multimediali e sistemi di connettività di ultima generazione.
Il nuovo edificio si sviluppa su una superficie di oltre 10.000 mq su 3 livelli oltre al garage e si aggiunge ai circa 5.700 mq già esistenti del primo stralcio. In totale il complesso può ospitare circa 4.000 persone.
Il progetto è stato presentato dall’arch. Fabrizio Natalini, dello Studio Natalini, che ha ricordato la passione con cui Adolfo Natalini ha seguito i lavori fino alla sua recente scomparsa.
Di esecuzione dei lavori ha invece parlato l’ing. Filippo Squarcina, dirigente dell’area tecnica della Provincia di Vicenza, che ha ricordato e ringraziato i tecnici che a partire dalla posa del primo mattone nel 2006 si sono susseguiti nella direzione lavori e nel concretizzare l’intero complesso.
Il ricordo dell’avv. Lorenzo Pellizzari
Durante l’incontro si è svolta anche la cerimonia di consegna di una targa ai familiari dell’avv. Lorenzo Pellizzari (1928-2021), al quale la Fondazione Studi Universitari di Vicenza ha deciso di dedicare il suo anno di attività 2022-2023. Questa la motivazione declinata dal Consiglio di Amministrazione di FSU: “ L’Avv. Lorenzo Pellizzari, stimato professionista, con vasti interessi culturali e un forte ed esemplare impegno sociale e istituzionale ha significativamente contribuito allo sviluppo economico del vicentino e fu protagonista e promotore del primo insediamento dell’Università di Padova a Vicenza, con il corso di Ingegneria Gestionale e presiedette il Consorzio per lo Sviluppo dell’Università a Vicenza dal 1985 al 1995”.
Laureato in Giurisprudenza a Padova e in Scienze Politiche a Roma, presso l’Università La Sapienza, Pellizzari fu avvocato cassazionista di riconosciuto valore e giornalista pubblicista.
Dopo l’esperienza di Sindaco di Torri di Quartesolo, iniziata nel 1958, divenne Presidente della Camera di Commercio di Vicenza, carica che conservò dal 1965 al 1983, promuovendo lo sviluppo economico anche attraverso significative iniziative in tema di internazionalizzazione, innovazione e formazione (si pensi allo sviluppo del Centro per la Produttività e all’azione per favorire l’insediamento a Vicenza del CUOA). Nell’ambito del sistema delle Camere di Commercio assunse anche importanti incarichi regionali e nazionali, divenendo Presidente di Unioncamere Veneto e Vice Presidente di Unioncamere Nazionale.
La sua sensibilità nei confronti del tema dell’istruzione e degli studi universitari parte da lontano, quando la Camera di Commercio di Vicenza promosse la fondazione del Consorzio per l'Istruzione e lo sviluppo degli studi universitari a Vicenza. Fu un convinto assertore e promotore dell’importanza dell’Università non solo per la crescita e il riscatto sociale dei giovani, ma anche per le ricadute in tema di ricerca sul mondo delle imprese, e la sua azione fu decisiva per la presenza a Vicenza dell’Università di Padova con il primo corso di Ingegneria Gestionale.
A tracciarne il ricordo sono stati il giornalista e storico Antonio Di Lorenzo e, a nome dei famigliari, il figlio Andrea Pellizzari.
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Il magazzino, precedentemente locato a Motta di Livenza (TV), si sposterà in Via Gregori n. 4, a Campiglia dei Berici (VI), in un capannone recentemente acquistato all’asta dalla stessa Associazione Nazionale Alpini, la cui manutenzione dei mezzi presenti sarà gestita dall’unità di Protezione civile della Sezione di Vicenza “Monte Pasubio”.
L’acquisto è stato ufficializzato mercoledì 13 novembre e si è realizzato grazie alla collaborazione tra l’Associazione Nazionale Alpini, la Sezione Alpini di Vicenza “Monte Pasubio” e la Provincia di Vicenza, insieme a “Futuram immobili per l’impresa”.
L’edificio, di 3750 metri quadrati, in un lotto di 8.000, è situato a poco più di 500 metri dal casello autostradale A31 di Agugliaro, ed è stato valutato conforme a tutte le caratteristiche ritenute essenziali dall’ANA.
L’asta per l’acquisto dell’immobile è stata vinta mercoledì 13 novembre alle ore 15:00 per 820.000 €, su base d’asta di 680.000 €.
Sarà però necessario effettuare alcuni interventi, per impiantistica e adeguamento sismico, dell’edificio che prevedranno una spesa di circa 250.000 €, rientranti nel budget previsto dall’ANA.
Per il Presidente della Provincia, Francesco Rucco, “questo spostamento di sede del deposito da Motta di Livenza a Campiglia dei Berici è un importante risultato perché permetterà al territorio vicentino di avere a disposizione tutti i mezzi e le risorse che la protezione civile del nord est impiega per fronteggiare le emergenze naturali e umane. In questo modo, la Provincia di Vicenza avrà una maggiore centralità, strategicità e rapidità nella realizzazione degli interventi.”
Il Delegato alla Protezione Civile, Massimiliano Dandrea, dichiara “quello di oggi è il risultato che si ottiene quando si fa rete e si fa sistema. Mi auguro che l'arrivo del magazzino del terzo raggruppamento ANA nella nostra provincia possa essere di stimolo per una sempre più stretta e proficua collaborazione tra il volontariato di protezione civile”.
“C’è grande soddisfazione da parte della Sezione ANA di Vicenza Monte Pasubio per aver contribuito a trovare una nuova sede per il deposito di materiali della colonna mobile nazionale della Protezione civile dell’ANA, tra l’altro, in brevissimo tempo. E un’altra grande soddisfazione è l’essere riusciti a riportare il deposito nel vicentino” – dichiara Luciano Cherobin, Presidente sezionale ANA.
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