L’obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della resilienza e della protezione civile, sulla riduzione dei rischi e sulla consapevolezza delle capacità operative e di intervento delle diverse articolazioni del Servizio Nazionale di protezione civile.
Durante questa settimana, le associazioni di protezione civile della provincia di Vicenza hanno organizzato numerose attività finalizzate a formare e informare sulle possibili situazioni di rischio e sulla risposta operativa della protezione civile, dedicate agli alunni delle scuole elementari, medie e superiori, ai giovani ma anche a tutta la cittadinanza.
Nel pomeriggio del 15 ottobre scorso, peraltro, la Prefettura di Vicenza ha organizzato unitamente all’Ufficio Scolastico Territoriale, un incontro con una folta rappresentanza di studenti delle scuole superiori delle sette province del Veneto, costituenti espressione delle rispettive Consulte Provinciali Studentesche, proprio per mettere a conoscenza i ragazzi delle tipologie di rischio antropico e naturale che gli attori della protezione civile si trovano comunemente a fronteggiare, per spiegare loro il concetto di prevenzione non strutturale ed il rilievo della pianificazione di emergenza, e per fargli conoscere i luoghi di gestione dell’emergenza, ammettendoli alla visita della Sala Operativa di Protezione Civile della Prefettura.
Inoltre, la Prefettura, d’intesa con la Provincia di Vicenza ha convocato un tavolo di confronto, che si è svolto oggi pomeriggio, durante il quale si è dialogato sui principali obiettivi cui vuole tendere il sistema di protezione civile locale, con particolare attenzione al tema del coordinamento degli operatori nei diversi scenari di emergenza.
Il Prefetto Pietro Signoriello, in particolare, nel corso dell’incontro, dopo aver chiesto approfondimenti sullo stato dell’arte afferente la pianificazione provinciale di emergenza e quella dei comuni negli ambiti territoriali ottimali individuati in sede regionale, ha evidenziato per un verso la necessità di un più stretto contatto sia tra i vertici istituzionali che tra gli operatori della protezione civile a livello provinciale, e per un altro verso l’opportunità di forgiare moduli operativi di intervento di facile ed intuitivo impiego in emergenza. Allo scopo ha proposto al tavolo importanti prospettive di accordi che, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di sussidiarietà e leale collaborazione e delle previsioni del Codice della Protezione Civile di cui al D.Lgs. 1/2018, possano portare allo sviluppo di valide forme di stabile cooperazione tra tutte le componenti del sistema di protezione civile, eliminando potenziali frammentazioni di azione con progetti incidenti sulla logistica dei luoghi di gestione dell’emergenza. La Prefettura, inoltre, intenderebbe portare avanti, quale ulteriore “buona pratica” sul piano operativo, la redazione attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc, di specifici moduli di intervento congiunto tali da costituire una sorta di vademecum semplificato per gli operatori in grado di assicurare facilità e prontezza di consultazione circa le procedure da attuarsi a fronte delle emergenze prevedibili nel territorio della provincia di Vicenza.
Su tali aspetti seguiranno ulteriori momenti di incontro per la messa a punto delle fasi successive.
Nell’opinione del Prefetto, fatta propria dal tavolo di incontro, bisognerebbe pervenire alla costituzione di una sala operativa unificata di protezione civile individuabile quale “casa comune” di protezione civile per la gestione di tutte le tipologie di emergenze previste dall’art. 7 del Codice di Protezione Civile, che possa, peraltro, essere integrata fisicamente o quantomeno virtualmente, almeno con la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco e del SUEM 118.
Per il Delegato provinciale alla Protezione civile, Massimiliano Dandrea, “la protezione civile è un sistema coordinato e organizzato di uomini e mezzi, ma raramente ci sono momenti di confronto così ampi con gli operatori dell'emergenza. Si è quindi voluto organizzare, proprio nella Settimana Nazionale della Protezione Civile, un incontro che dovrà essere il primo di una serie coordinata e organizzata per tematiche specifiche”.
Il Presidente della Provincia, Francesco Rucco, aggiunge che “è fondamentale riuscire a creare un sistema di pronta risposta in caso calamità, integrando le professionalità dei volontari della protezione civile e le forze istituzionali. È solo attraverso un’azione di sistema che otterremo un intervento efficace, perché basato sulla collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti sociali e istituzionali coinvolte.”
]]>I destinatari appartengono alla categoria disabili o definiti svantaggiati dal Reg. CE n.800/2008 dando priorità alle donne, ai lavoratori disoccupati over 50, alle persone disabili iscritte alle liste provinciali legge 68/99 e alle persone svantaggiate come definite dalla L.381/1991, art.4.
Tutte le info su VI@Lavoro
]]>Il presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco si è recato stamattina in visita all’Altopiano dei Sette Comuni, in particolare al comune di Roana, per verificare con i sindaci locali la situazione a pochi giorni dall’abbondante nevicata che ha portato oltre un metro e mezzo di neve.
Con il presidente della Provincia il consigliere regionale Stefano Giacomin , il presidente dell’Unione Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni e sindaco di Gallio Emanuele Munari, il sindaco di Rotzo Aldo Pellizzari e il sindaco di Roana Elisabetta Magnabosco.
Il primo pensiero Rucco ha voluto rivolgerlo a chi ha gestito l’emergenza e ha lavorato per limitare i disagi: Vi.Abilità, sulle strade provinciali con più di 100 mezzi, i tecnici comunali e gli addetti ai piani neve, che senza sosta hanno rimosso la neve dalle strade, i vigili del fuoco, sempre presenti in caso di necessità, e naturalmente la protezione civile. Sull’altopiano sono arrivati nei giorni scorsi volontari di protezione civile da tutto il vicentino in supporto ai locali, mettendo a disposizione mezzi e strumenti utili per pulire le strade, tagliare e rimuovere rami e piante che ostruivano i passaggi, liberare i tetti, garantire i collegamenti con le contrade rimaste isolate.
“Un lavoro di squadra che merita un plauso -commenta Rucco- le situazioni di pericolo sono state scongiurate e i collegamenti ripristinati, anche se rimane alta l’attenzione per eventuali criticità. L’Altopiano è stupendo e la neve lo rende una terra magica. Questa nevicata di inizio anno ha regalato alle nostre montagne uno splendido manto bianco per accogliere al meglio i turisti. Pandemia permettendo, naturalmente.”
]]>La Rete degli Studenti Medi ha incontrato oggi pomeriggio il presidente Francesco Rucco e la Vicepresidente con delega all’istruzione Maria Cristina Franco. A guidare i quattro rappresentanti della Rete il coordinatore vicentino Pietro Fracca e la rappresentante regionale Beatrice Sofia Urso.
Sul tavolo un unico argomento e un unico desiderio degli studenti: tornare a scuola, alle lezioni in presenza, a rivedere compagni di classe e insegnanti. E una domanda a cui Rucco e Franco hanno risposto in maniera sincera e trasparente: “la scuola superiore vicentina è pronta a ripartire in presenza?”.
“Assolutamente sì -hanno esordito Rucco e la Franco- abbiamo lavorato per tutto il mese di dicembre con il Prefetto, il Provveditore, le scuole, Svt perché in gennaio la scuola potesse ripartire secondo quanto era stato prospettato. Sulle strutture la Provincia era già intervenuta durante l’estate per adeguare gli spazi, recuperare nuove aule, garantire il distanziamento secondo quanto disposto dalla normativa, anche con banchi e sedie maggiorente rispondenti alle esigenze. Abbiamo speso più di due milioni di euro tra lavori, affitti, acquisti. Dicembre l’abbiamo potuto dedicare a pieno al piano del trasporto.”
Un piano certosino, elaborato incrociando i dati forniti dalle scuole su provenienza e destinazione degli studenti, orari delle lezioni, flussi del traffico. Svt ha stretto accordi con i privati per avere a disposizione un numero maggiore di mezzi da mettere in strada.
“Abbiamo fatto tutto il possibile -ha sottolineato la Franco- e la decisione di non riaprire ha colto di sorpresa anche noi, anche se ne condividiamo le motivazioni. Comunque non abbassiamo la guardia e, quando sarà il momento della riapertura, saremo pronti.”
Gli studenti hanno voluto entrare nel dettaglio sia degli interventi eseguiti dalla Provincia sugli istituti che del piano trasporti. E in entrambi i casi hanno trovato la massima trasparenza. A tal punto da chiedere che il canale aperto oggi con la Provincia non si chiuda con questo incontro e non si limiti a questo particolare anno scolastico. La rappresentante regionale ha anche evidenziato che la Provincia di Vicenza è stata la prima a ricevere la Rete degli Studenti Medi, augurandosi che anche nelle altre Province gli studenti possano trovare altrettanta disponibilità e ascolto.
“Ci hanno chiesto di poter collaborare -ha affermato la Franco- facendosi parte attiva per sensibilizzare gli studenti a comportamenti rispettosi delle regole. E’ stato un confronto positivo, con ragazzi preparati e propositivi, che rivedremo di certo volentieri per un percorso che può e deve portare alla riapertura in sicurezza delle scuole.”
]]>Questo Protocollo, ideato e promosso dal Presidente del Tribunale di Vicenza, Dott. Alberto Rizzo, persegue l’obiettivo di agevolare l’accesso ai servizi erogati dalla volontaria giurisdizione per soggetti affetti da disabilità.
Il contatto con il giudice, infatti, avviene direttamente presso il domicilio del cittadino, utilizzando un pc, un notebook o un altro device dotato di webcam e microfono, e l’applicativo Lync, integrato al pacchetto Microsoft Office, o il software open source Skype.
Il Sindaco del Comune di Sovizzo Paolo Garbin dichiara “Ho sempre creduto in questo progetto, che riconosce e tutela la necessità delle persone più fragili di avere accesso ad una rete di sostegno ma anche a tutti quei servizi pubblici di giustizia. La firma di questo Protocollo, per il Comune di Sovizzo, rappresenta un importante passo avanti in termini di solidarietà civile e sostenibilità sociale.”
Il Presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco aggiunge “È un progetto che tutela e rispetta la dignità e la sofferenza dei più deboli, che si trovano, parzialmente o temporaneamente, privati dell’autonomia per compiere anche le più semplici azioni di tutti i giorni e che hanno, pertanto, diritto a interventi di sostegno. Con questo Protocollo, a cui sempre più Comuni stanno aderendo, si garantisce alla persona non autonoma un effettivo superamento dei propri limiti.”
]]>Rucco e Orsi “Giusta la preoccupazione di Fracasso, ma non siamo mai stati così vicini al traguardo del prolungamento a nord della Valdastico”
“Prendo atto delle considerazioni del Consigliere Regionale Stefano Fracasso sul tema del prolungamento a nord della Valdastico” - dichiara il sindaco di Schio e Consigliere Delegato alle grandi infrastrutture della Provincia di Vicenza - “ma è utile precisare che oggi, più che mai, siamo in grado di programmare le linee di comunicazione del territorio sapendo che il quadro è stabile. In realtà” - continua Orsi - “la regola è che oltre i 500 chilometri la mobilità va strutturata su ferrovia, mentre al di sotto di questo limite si deve restare sul trasporto cosiddetto su gomma, altrimenti non si rientra dagli investimenti. La Provincia di Vicenza proseguirà il suo lavoro sulla A31, programmando gli adeguati attraversamenti necessari ai diversi territori e con la Provincia di Trento è in corso, da tempo, una costruttiva collaborazione finalizzata ad accelerare al massimo i tempi di esecuzione.”.
“Per Vicenza e la nostra provincia questa è un’opera importantissima dal punto di vista logistico” - aggiunge il Presidente della Provincia di Vicenza, Francesco Rucco - “e sarebbe un grave errore un ripensamento quando siamo a pochi metri dal traguardo, che in questo caso è l’avvio dei lavori. La Regione del Veneto sta aspettando le eventuali modifiche al progetto, che i territori hanno già ricevuto, ma, una volta che le modifiche saranno accolte, si potrà procedere con la fase esecutiva. Chi se la sente di fermare un’opera che Vicenza attende da trent’anni e forse più? Noi no.”
E’ stata una guerra contro il tempo per adeguare gli istituti superiori alle regole di sicurezza, con la necessità di rispondere in tempi brevi a indicazioni nazionali che arrivavano poco chiare, talvolta contraddittorie, troppo spesso in ritardo.
Ad oggi la Provincia di Vicenza ha investito, per la sola emergenza Covid19, circa 2 milioni di euro per dare risposte concrete agli oltre 41mila studenti delle scuole superiori, a cui si aggiungono insegnanti e Ata, suddivisi in poco meno di 50 istituti e 130 sedi. Sono stati reperiti nuovi spazi, sistemati gli ingressi e gli esterni, abbattuti tramezzi ed eretti pannelli divisori, acquistati banchi e sedie di misure adeguate alle esigenze.
Tanto è stato fatto e ancora non è finita, perché arriveranno altre richieste, si valuteranno nuove esigenze a cui la Provincia vuole e deve essere pronta, nei limiti di bilancio e competenze.
L’augurio è che vada tutto per il meglio. La certezza è di avere fatto tutto il possibile perché la scuola sia un luogo sicuro. Con investimenti propri della Provincia affiancati ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione. Con procedure e lavori d’urgenza per intervenire nelle situazioni d’emergenza, come è stato ad Arzignano per tamponare i danni causati da un violento temporale all’istituto Galilei.
Cinque i filoni di intervento, che possono essere riassunti secondo questo schema:
1- Arredi scolastici (356.000 euro)
Sono stati acquistati 3.010 banchi e 3.746 sedie necessari per garantire il distanziamento fisico considerato di primaria importanza dalla normativa anti-covid. La lista degli acquisti, elaborata dalla Provincia su richieste dei dirigenti scolastici, prevede:
2- Locali in affitto (260.000 euro)
Quattordici gli istituti che avevano fatto richiesta e altrettanti quelli a cui è stata data risposta, per un totale di 44 nuove aule. Si sono cercate soluzioni adeguate alle esigenze della scuola e degli studenti, quindi edifici non lontani dalla sede scolastica, spazi già in precedenza adibiti ad ospitare studenti per non dovere eseguire interventi, presenza di servizi
3- Lavori sulle strutture (500.000 euro)
Lavori di piccola e media manutenzione, per ricavare nuove aule, trasformare laboratori, realizzare camminamenti dove studenti, insegnanti e personale scolastico si possano muovere distanziati e scaglionati. 12 gli istituti interessati (6 a Vicenza Città e 6 in provincia). In vari istituti sono state eseguite sanificazioni delle UTA-Unità Trattamento Aria.
4- Tensostrutture e ventilconvettori (500.000 euro)
Acquisto di tensostrutture per creare spazi di attesa e utilizzare al meglio le aree aperte.
Acquisto di impianti di condizionamento d’aria fan coil, o ventilconvettori, con filtri antibatterici in modo da migliorare il ricircolo dell’aria.
5- Connettività internet (300.000 euro)
Sono state potenziate le connessioni internet per garantire la didattica on line. Due gli obiettivi:
La Provincia di Vicenza è competente al rilascio di autorizzazioni paesaggistiche per conto di 45 Comuni vicentini. E per conto degli stessi commina anche sanzioni per i cosiddetti “abusi minori” che possono essere sanati con l’obbligo, in aggiunta, di pagare una sanzione. Questo fondo viene messo a disposizione per recuperare luoghi abbandonati o per rendere più belli spazi visibili e frequentati dai cittadini.
“Dall’abuso del territorio alla sua valorizzazione -spiega il consigliere provinciale con delega all’urbanistica, alla pianificazione e ai beni ambientali Francesco Enrico Gonzo- questa iniziativa ha anche un valore educativo, per questo privilegiamo gli spazi destinati ai giovani. La street art si è imposta negli ultimi anni come forma d’arte che porta bellezza ed è veicolo di messaggi positivi. Se di elevata qualità, come quella che proponiamo, porta incremento al valore paesaggistico dei contesti. E un luogo “bello”, che crea emozioni, è anche stimolo al rispetto del territorio e tiene lontano il degrado.”
Spetta ora ai sindaci individuare i muri dove poter realizzare i murales, due al massimo per ognuno dei 45 Comuni che possono partecipare. Ogni intervento avrà a disposizione 4.000 euro fino al raggiungimento dei 40.000 euro disponibili. L’amministrazione provinciale selezionerà i vincitori, tenendo anche conto di chi ha già ricevuto un contributo nella scorsa edizione del progetto. Ai Comuni spetta invece la scelta dell’artista e del tema del murales.
“Lo scorso anno -conclude Gonzo- sono state realizzate delle vere e proprie opere d’arte, maestose, su dieci pareti di altrettanti edifici pubblici del nostro territorio. Volti e storie che raccontano di acqua, poesia, legalità. Dipinti che sono entrati in maniera dirompente nel nostro quotidiano, che ci costringono a fermarci per ammirarli, che ci aiutano a riflettere. Un risultato che ci ha spinto a riproporre il progetto anche per quest’anno.”
I termini per la partecipazione sono sul bando pubblicato sul sito istituzionale della Provincia (link https://bit.ly/3nLymqM ). Termine di presentazione delle candidature lunedì 16 novembre.
]]>“Cento milioni di euro -afferma il presidente della Provincia Francesco Rucco- che si traducono in opere sul territorio, servizi, forniture. Sono, quindi, persone che lavorano, aziende che producono, cantieri che vengono allestiti. Sono ossigeno per la nostra economia, tanto più necessario in questo periodo. Ricordo, a tal proposito, che l'attività della Stazione appaltante della Provincia non è mai stata sospesa, proseguendo anzi con regolarità e nel rispetto dei tempi delle procedure, nonostante la normativa permettesse proroghe o dilazioni. Lo abbiamo voluto fare come forma di rispetto nei confronti del territorio e della nostra economia, perchè, quando sarà possibile, ci sia già merce da consegnare, servizi da offrire e opere da realizzare. A riprova, lo sottolineo, della serietà e della professionalità dei dipendenti provinciali, che voglio ringraziare.”
“Un numero enorme -commenta il consigliere provinciale delegato Marco Guzzonato- che posiziona il nostro ente tra i più attivi e i più strutturati d'Italia, tanto da attirare anche enti e istituzioni da fuori provincia tra cui , ultimo in ordine di tempo, il Comune di Belluno con cui abbiamo sottoscritto la convenzione pochi giorni fa. Senza dimenticare che, unica Provincia in Italia, Vicenza è stata individuata anche come soggetto aggregatore, per la gestione di gare di interesse regionale.”
Sempre a proposito di numeri, nel 2019 erano 65 i Comuni convenzionati con la Sua della Provincia di Vicenza, 62 vicentini, tra cui il Comune capoluogo, e 3 veronesi. Oltre ai Comuni, anche l’Unione Montana Valbrenta, gli IPAB di Arzignano, Cartigliano e Valstagna, l’istituto superiore Rigoni Stern di Asiago, Utilia Srl e gli ESU di Padova, Venezia e Verona. In totale sono state avviate 154 gare per quasi 72milioni di euro.
In collaborazione con l’Ufficio Appalti e Contratti e Lavori Pubblici della Provincia, la Sua ha gestito anche 16 procedure di affidamento di lavori e servizi per conto della Società Vi.Abilità Srl per oltre 12milioni di euro.
E poi ci sono le gare seguite per conto della Provincia, per un valore di circa 12,4milioni di euro, compresi gli acquisti tramite mercato elettronico a cura dell’ufficio Committenza.
La Provincia, si diceva, è anche soggetto aggregatore per due gare del valore complessivo di 300milioni di euro: 100milioni per le pulizie degli immobili di proprietà pubblica e 200milioni per il facility management.
E' proprio di giovedì scorso la firma della convenzione della gara del Facility Management relativa al Lotto 2, che ricomprende le province di Venezia Padova e Rovigo, di cui è risultata aggiudicataria Rekeep Spa in raggruppamento con Sicuritalia Ivri Spa per l'importo di 66.584.000 euro. “Questo significa -spiega Guzzonato- che le amministrazioni pubbliche di queste tre province possono procedere direttamente con i contratti, senza necessità di gara o altra procedura che abbiamo espletato noi per tutti. Un bel vantaggio sia in termini di tempo che di risorse, visto che l'acquisto su larga scala ha permesso un risparmio notevole.”
Nel dettaglio, si intende per Facility Management la gestione integrata dei servizi manutentivi e di gestione sugli immobili, come la manutenzione, la gestione degli impianti tecnologici, la guardiania, la gestione calore, il sistema informativo immobiliare, la gestione tecnica.
A breve verranno sottoscritte anche le convenzioni del lotto 1 (province di Belluno e Treviso) e del Lotto 3 (province di Verona e Vicenza), entrambe aggiudicate alla ditta Siram Spa in raggruppamento con Rangers Srl, Battistolli Servizi Integrati Srl e Kone Spa per l'importo complessivo di 126.766.000 euro.
Quanto alla gara per i servizi di pulizia, è stata aggiudicata ed è attualmente in discussione al Tar Veneto.
]]>Marginale il passaggio di questo tratto sul Comune di Vicenza, che sta invece seguendo con attenzione i lavori del primo tratto, la cosiddetta tangenziale ovest. “A variante completa ultimata -commenta il presidente della Provincia e sindaco di Vicenza Francesco Rucco- ci sarà un collegamento diretto dal casello autostradale di Vicenza ovest all’alto vicentino, con evidente beneficio non solo per le zone residenziali oggi attraversate dalla SP46, che torneranno a respirare, ma anche per il traffico, in particolare pesante, che serve le aree industriali, che comincerà finalmente a scorrere.”
“Un’infrastruttura di cui si parla da decenni -spiegano Franco e Orsi- e che diventa ancor più strategica alla luce degli studi sull’impatto che la Pedemontana avrà sulla viabilità ordinaria. La SP46, che già oggi è satura, sarà messa a dura prova dalla Pedemontana. Entro un anno, poi, sarà pronta anche la tangenziale ovest di Vicenza, per questo è necessario darsi una mossa.”
E la mossa è arrivata dalla Provincia di Vicenza, che non solo ha creato sistema con i Comuni interessati mettendosi a capo del tavolo tecnico, ma ha anche messo sul piatto 300mila euro che andranno a finanziare lo studio di fattibilità tecnico-economico che è la base della progettazione perché svolge le analisi urbanistiche, ambientali e paesaggistiche necessarie all’individuazione della soluzione progettuale migliore e definisce il costo dell’opera.
“Questa mattina -sottolinea Orsi- i Comuni hanno evidenziato i punti sensibili che il progetto dovrà risolvere, l’interferenza con la viabilità esistente, l’esigenza di sottopassi o sovrappassi e di rotatorie. Spunti che i nostri tecnici utilizzeranno per redigere il bando di gara che individuerà i progettisti dello studio tecnico-economico. Valutiamo entro l’anno di avere espletato la gara e di avere a disposizione lo studio entro l’estate dell’anno prossimo. Con lo studio in mano ci potremo confrontare sui tavoli di Governo, Regione e Anas per proseguire assieme verso la realizzazione dell’arteria. Ciò che conta, adesso, è di avere avviato un percorso che non si potrà più fermare.”
Un percorso che, spiega la vicepresidente Franco, ha subito una svolta significativa nel 2014, quando la legge Delrio ha riformato le Province lasciando loro solamente poche ma significative funzioni fondamentali che vanno dalle strade alle scuole passando per l’ambiente. “Abbiamo fatto di necessità virtù -spiega la Franco- chiedendo la cessione della competenza della Sp46 all’Anas e obbligando in questo modo gli enti superiori a collaborare alla soluzione di un problema viabilistico che non poteva essere solo nostro. Da allora la Provincia non ha mai perso di mira l’obiettivo di realizzare una variante che possa sgravare dal traffico la viabilità ordinaria che attraversa numerosi centri abitati. E oggi abbiamo messo un tassello importante.”
I tecnici della Provincia sono già al lavoro per elaborare il bando di gara.
]]>La prova rientra in un più ampio programma di Provincia e Vi.abilità Srl che prevede prove di carico statiche e dinamiche e rilascio di certificati di idoneità statica su una serie di ponti e viadotti in gestione e di proprietà della Provincia di Vicenza. Un programma che punta su prevenzione e sicurezza, come hanno chiarito questa mattina il presidente della Provincia Francesco Rucco e il consigliere provinciale con delega alla viabilità dell’area Vicenza nord-est Giorgio Santini, in sopralluogo ai lavori accompagnati dall’ingegnere Andrea Leonardi di Vi.Abilità.
“Monitoraggio costante e manutenzione sono per noi una modalità ordinaria di gestire le nostre infrastrutture viarie e i ponti in particolare -ha esordito il presidente Rucco- Proprio per questo stiamo investendo oltre un milione e mezzo di euro per verifiche su ponti e viadotti, prove di carico ma anche test di vulnerabilità sismica che sono utili per fotografare lo stato di salute delle strutture e sono fondamentali per programmare gli interventi secondo priorità.”
“Dobbiamo garantire sicurezza agli utenti -ha affermato il consigliere Santini- ma anche cercare di evitare tragedie che hanno poi costi enormi sia in termini umani che economici. Rientrano in questa logica i test al ponte di Vivaro, così come gli interventi già effettuati al ponte di Cresole, sempre sul Bacchiglione, a Passo di Riva sull’Astico e a Bassano del Grappa sul Brenta. Altri ne abbiamo in programma su tutto il territorio, tra cui al ponte dei Granatieri a Caltrano e al ponte Sant’Agata tra Piovene e Cogollo.”
Le prove di carico sul ponte di Vivaro
I test di questa mattina hanno previsto l’utilizzo di quattro camion del peso ciascuno di circa 40 tonnellate. I mezzi sono stati posizionati in varie parti del ponte in modo da sollecitarlo e capire se le deformazioni indotte dai carichi sarebbero state in tutto o in parte riassorbite alla fine della prova. Sul ponte sono stati installati sensori di spostamento e di inclinazione. Le prime rilevazioni hanno evidenziato una deformazione del ponte minima, prontamente riassorbita una volta che i mezzi sono stati rimossi.
La seconda parte del lavoro prevede che si passi dal modello reale a quello virtuale, applicando i dati raccolti stamattina al modello digitale del ponte, in modo da tarare ancora in maniera più raffinata il modello e determinare se gli abbassamenti misurati corrispondevano con quelli previsti. Al termine dell'attività verrà rilasciato dall'Ingegnere incaricato un certificato di idoneità statica.
La prova statica non è il primo test che viene eseguito sul ponte di Vivaro. Nei mesi scorsi, infatti, in questo stesso ponte sono state condotte prove sui materiali, geologiche e anche una prova dinamica per determinare tutti i principali modi di vibrare del manufatto, aspetto fondamentale per valutare anche la sua risposta nei confronti del sisma. Le indagini fin qui condotte hanno evidenziato che il ponte si presenta sostanzialmente in salute.
Negli ultimi mesi il ponte di Vivaro è stato anche completamente riasfaltato dopo che sono stati sostituiti i giunti strutturali e realizzati scarichi per il convogliamento delle acque meteoriche.
Nel complesso sul ponte di Vivaro sono stati recentemente investiti circa 50.000 euro.
Verifiche statiche per 270.000 euro: pronta la gara, interventi a fine anno
La Provincia di Vicenza ha messo a disposizione 270.000 euro per la verifica statica e dinamica di circa 20 tra ponti e viadotti provinciali di grandezza media, cioè con una lunghezza di circa 30 metri lineari. Vi.Abilità è al lavoro per procedere quanto prima all’affidamento della progettazione che, salvo imprevisti, sarà completata il prossimo autunno in modo da procedere poi con la gara per i lavori e programmare le prove di carico tra fine 2020 e inizio 2021.
Nel dettaglio, le verifiche in programma permetteranno di ottenere importanti informazioni sulla reale portata dei manufatti e, grazie alle prove dinamiche, si avranno anche informazioni sulla salute del ponte e delle sue caratteristiche di risposta ai terremoti. Inoltre è prevista la modellazione delle infrastrutture con software specifici agli elementi finiti, l'esecuzione di prove sui materiali e per determinare le caratteristiche dei terreni e delle fondazioni. L'incarico si concluderà con il rilascio di un certificato di idoneità statica per ogni ponte e la predisposizione di uno studio di fattibilità che indicherà i possibili interventi di manutenzione straordinaria, miglioramento o adeguamento sismico.
Una cifra ben superiore, pari a 1.250.000 euro, permetterà invece di eseguire verifiche sulla vulnerabilità sismica dei ponti provinciali di grandi dimensioni. L’importo dovrebbe permettere l’analisi di 20/25 strutture. La gara per arrivare ai lavori è complessa e richiede approfondimenti tecnici che allungano i tempi. Verosimilmente, e salvo imprevisti, tra fine anno e inizio 2021 dovrebbe essere individuato il progettista e l’anno prossimo si procederà alla gara per le verifiche vere e proprie.
Chi ha tempo, dunque, non aspetti tempo e la massima vale ancora di più se si pensa che la Provincia di Vicenza ha istituto fin dal 2017 una task force per il controllo e il monitoraggio degli oltre 400 manufatti tra ponti, viadotti e cavalcavia posti lungo le strade provinciali. Un Ufficio operativo che ha già provveduto ad una serie di verifiche sulle strutture (infiltrazioni d’acqua, grado di corrosione delle armature, stato delle campane alla luce anche dei flussi di carico giornalieri) tradottesi, come nel caso di Ponte Alto, in cantieri. “Tra l’altro – continua il Presidente Rucco – questo intervento capita in un periodo che rappresenta una sorta di ricorrenza per la Provincia di Vicenza: l’incontro, esattamente 4 anni fa, con i dipendenti in un clima drammatico di rassegnazione per una soppressione che sembrava prossima e per l’incertezza che regnava sul futuro dei lavoratori. Per fortuna si è compresa la necessità di mantenere vive e operative queste realtà, ponte fra le amministrazioni e i cittadini”. E, come detto, la Provincia non è stata a guardare, proponendosi anzi come punto di riferimento per una serie di iniziative importanti - e talora fondamentali - per il Territorio. Come questo Ufficio: “La terribile vicenda del Ponte Morandi di Genova – conclude il Direttore Generale dell’Ente Angelo Macchia – ha creato forte partecipazione sul tema della sicurezza sulle nostre strade ma non ci ha trovato impreparati, perché la Provincia di Vicenza, anche nelle more di una riforma Delrio pesantissima,non solo non ha tiratoi remi in barca ma ha saputo affrontare l’aumento di incombenze e in qualche caso, vedi l'ambiente, di competenze, con lungimiranza e professionalità”.
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Si apre la procedura per raccogliere proposte, osservazioni, modifiche al PTPCT 2019-2021.
I soggetti interessati possono inviare le proprie osservazioni entro le ore 13.00 del 28 febbraio 2019 al seguente indirizzo di posta elettronica anticorruzione@provincia.vicenza.it
E' facoltà della Provincia accogliere tali proposte al fine di procedere a modifica del presente Piano.
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2019-2021 è consultabile nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente” sottosezione “Altri contenuti – Prevenzione della Corruzione”
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L'incontro è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Sarà possibile accedere alla sede solo con green pass.
Per prenotare, è possibile contattare il numero 0444.544350 oppure scrivere all'indirizzo info@fondazionedistoriaonlus.it Per seguire, invece, la diretta online, è possibile collegarsi a questi link: Fb - https://www.facebook.com/fondazionedistoriaonlus/ e YouTube - https://www.youtube.com/watch?v=jpQA3dvMaKM
Tra i relatori, sarà presente anche Massimiliano Dandrea, Consigliere delegato alla protezione civile della Provincia di Vicenza, e Luca Stella, Comandante Gruppo Carabinieri Forestali Provincia di Vicenza.
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