Ed è stato proprio Nardin questa mattina a ripercorrere gli eventi più significativi dell’anno che sta per finire nella conferenza stampa di fine anno.
“Un anno impegnativo che ha dato tante soddisfazioni -ha esordito il presidente Nardin- I 60 milioni di euro di lavori in corso e progetti sull’edilizia scolastica e i 25 milioni di euro sulle strade già raccontano di un ente fortemente impegnato per lo sviluppo del territorio, ma ci sono altri progetti di cui voglio parlare che hanno un valore che va ben oltre quello economico. Il primo è sicuramente l’Adunata degli Alpini che si terrà a Vicenza nel 2024 e che ha visto nel 2023 la fase organizzativa. E’ un orgoglio per la Provincia e per me avere messo a disposizione palazzo Folco come quartier generale dell’evento: un palazzo storico che gli alpini hanno saputo riportare all’antico splendore. Tra gli obiettivi raggiunti di cui sono più orgoglioso -ha proseguito Nardin- c’è di certo l’accordo con la Fondazione Its Meccatronico per fare dell’ex Caserma Borghesi la nuova sede dell’ITS Academy Meccatronico Veneto. Un complesso in stato di abbandono diventa così luogo di formazione per i ragazzi.”
Il presidente ha ricordato anche il lungo confronto con Iricav per permettere il cantiere Tav ad Altavilla Vicentina mantenendo percorribile la strada del Melaro, a corsia ridotta ma pur sempre aperta, visto che chiuderla avrebbe creato disagi inimmaginabili. “Con lo stesso obiettivo affrontiamo anche la questione di Ponte Alto, tratto che avrà forte impatto sulla viabilità ordinaria -sottolinea Nardin- A breve dovrebbe aprire anche il tunnel di Lonigo ed essere cantierizzata la rotatoria di Montebello.”
Tra i progetti che hanno caratterizzato il 2023 il presidente Nardin ha ricordato anche l’allestimento della Stanza del Coraggio, un’aula per le audizioni protetta nella Tenenza dei Carabinieri di Montecchio Maggiore, riservata alle donne vittime di violenza. Un progetto della consigliera Giulia Busato e della Commissione Pari Opportunità, un sostegno concreto alla lotta contro la violenza di genere, una mano tesa alle donne che decidono di denunciare. “E mai come in questi giorni siamo convinti che questa lotta abbia bisogno di tutti per essere vinta.”
Nel 2023 la Provincia di Vicenza è diventata ambasciatrice di gentilezza, prima Provincia d’Italia ad avere aderito alla rete nazionale della gentilezza, grazie alla vicepresidente Maria Cristina Franco.
E poi c’è stato l’abbraccio dei Sindaci vicentini a tre sindaci minacciati nell’espletamento del proprio lavoro: la sindaca di Arzignano Alessia Bevilacqua, la sindaca di Sandrigo Marica Rigon e il sindaco di Pianezze Luca Vendramin. “Episodi odiosi perché rivolti a persone impegnate a garantire giustizia e legalità.”
La mobilità sostenibile è uno dei temi che ha impegnato Nardin nel 2023, con la promozione sia del trasporto pubblico (400mila euro per abbattere il costo degli abbonamenti studenti) che della ciclabilità (2.114.793 euro di contributi ai Comuni per realizzare piste ciclabili).
“Ad oggi Svt viaggia verso il pareggio di bilancio -ha sottolineato Nardin- e soprattutto ha rafforzato il proprio impegno per offrire un servizio moderno e rispondente alle necessità degli utenti, con oltre 14milioni di km percorsi e 850.830 corse.”
Il rapporto tra Provincia e Comuni vicentini è fatto di dialogo e confronto, ma anche di sostegno: nel 2023 la Provincia ha assegnato, oltre ai contributi per le piste ciclabili, anche 7milioni di euro ai Comuni per cofinanziare 26 interventi stradali. In aggiunta, altri 281.000 euro sono destinati a 19 progettazioni di altrettanti interventi stradali.
“Ringrazio i consiglieri provinciali per la collaborazione, l’impegno e la passione con cui interpretano questo ruolo -ha concluso il presidente Nardin- e ringrazio istituzioni e forze dell’ordine con cui la Provincia si relaziona quotidianamente con l’obiettivo condiviso del bene comune.”
EDILIZIA SCOLASTICA
Tra fondi propri e fondi Pnrr, si stanno investendo sugli istituti superiori quasi 60milioni di euro (59.156.050 euro per la precisione, di cui circa 32milioni di Pnrr, poco meno di 27 milioni di euro di fondi propri della Provincia, 680.000 euro lavori Global).
Tutti i lavori Pnrr sono stati consegnati, nel rispetto e spesso anticipando i vincoli temporali imposti dalla normativa. In totale 15 interventi tra ampliamenti (Galilei di Arzignano 3,6milioni di euro; Montagna di Vicenza 5,1 milioni di euro; Quadri di Vicenza 1,9 milioni di euro; Parolini di Bassano del Grappa 7,5milioni di euro), miglioramenti sismici e messa a norma (De Fabris di Nove 3,96 milioni di euro; Artusi di Recoaro 1,75 milioni di euro), lavori sulle palestre (palestra Garbin di Thiene 2,85 milioni di euro; palazzetto dello sport di Valdagno 3milioni di euro).
Con fondi propri la Provincia ha dato il via a 17 interventi. Tra i principali, lavori in corso al Montagna di Vicenza per il rifacimento dell'aula magna (2,5 milioni di euro) e lavori ormai al termine al Garbin di Thiene (4,2 milioni per l'ampliamento) e al Lioy di Vicenza per adeguamento normativo (1milione di euro) .
Più contenuti nel costo, ma non meno importanti, sono i 23 interventi eseguiti nel 2023 dal Global Service per conto della Provincia negli edifici scolastici, per un importo di oltre 680mila euro. Piccole manutenzioni, rifacimenti delle centrali termiche e dei servizi igienici, messa in sicurezza di coperture e altri lavori che permettono la maggiore fruibilità e l’efficienza delle strutture che ospitano le scuole.
STRADE
Nel 2023 la società Vi.Abilità, braccio operativo della Provincia per la gestione delle strade di competenza, ha gestito cantieri per circa 13milioni di euro. Tra le opere più importanti l’allargamento della strada della Vena (1.700.000 euro), la ricostruzione del ponte sul Bacchiglione in località Secula a longare (5.400.000 euro). Al via a inizio 2024 ci sono l’allargamento della strada del Costo tra Treschè Conca e Canove (2.950.000 euro) e la manutenzione dei sistemi di protezione di 7 ponti (1.250.000 euro).
L’attività manutentiva ha previsto un investimento di 12.150.000 euro.
Tra le voci principali: asfaltature (circa 55 km di nuove asfaltature, 90 cantieri stradali, circa € 4.300.000); sostituzione di guard rail (circa 3.600 metri di nuovi guard rail, 1.900.000 euro); 6 appalti per la manutenzione di ponti (€ 1.650.000). E poi 14 interventi di consolidamento di frane e dissesti (circa € 970.000), trattamenti antighiaccio e sgombero neve (1.400.000 euro), manutenzione del verde, pulizia e spazzamento strade, segnaletica orizzontale per circa 350 km di strade.
TRASPORTO PUBBLICO
Il trasporto pubblico è stato un tema particolarmente attenzionato dalla Provincia, con un confronto costante tra il gestore del trasporto pubblico locale Svt e la Provincia, che detiene il 64% delle quote dell’azienda. La strategia di potenziamento del servizio, fatta di ascolto delle esigenze degli utenti e di promozione del mezzo pubblico come alternativa al mezzo privato, ha portato all’aumento della vendita degli abbonamenti rispetto allo scorso anno. Merito anche di un contributo di 400mila euro con cui la Provincia di Vicenza ha abbattuto il costo degli abbonamenti annuali studenti: un gesto concreto a sostegno delle famiglie vicentine.
Nel 2023 Svt ha percorso oltre 14milioni di km per un totale di 850.830 corse.
Grazie all’acquisto di 14 nuovi autobus, e ad una politica di svecchiamento della flotta perseguita negli anni, oggi il parco mezzi di Svt ha un’età media di 8,8 anni. Sono in arrivo 16 autobus elettrici con tecnologia flash charge per un valore di 19 milioni di euro.
]]>Ulteriori 50.000 euro sono arrivati dalla Regione Veneto per uno specifico studio di salvaguardia del lago che la Provincia di Vicenza sta conducendo con le università di Parma e Firenze, oltre che con Arpav, per partecipare ai bandi Life 2024.
A descrivere le varie attività sono stati, oggi, il consigliere provinciale con delega all’ambiente Matteo Macilotti e il tecnico provinciale responsabile dei lavori Andrea Baldisseri.
“Con un investimento di 135mila euro abbiamo eseguito lavori che si sono susseguiti nel corso dell’anno e che sono in via di conclusione -ha precisato Macilotti- hanno riguardato la manutenzione e la salvaguardia del lago, per renderlo maggiormente fruibile a tutti, anche alle persone con difficoltà di deambulazione. Oltre alla manutenzione ordinaria, con sfalci periodici degli argini e rimozione delle macrofite dall’acqua, stiamo realizzando migliorie come la sistemazione del semicerchio a inizio percorso, nuove panchine, un gazebo con tavolo e panche, sistemazione della staccionata, scivoli di accesso per diversamente abili e anziani.”
E poi c’è la partita più impegnativa, che riguarda la vita stessa del lago, naturalmente destinato ad un processo di interramento, con perdita degli esemplari di flora e fauna legati a questo ambito naturalistico e particolarmente tutelati anche dalla Comunità Europea. “Stiamo lavorando anche su questo fronte -ha precisato Macilotti- grazie ad uno specifico contributo di 50mila euro della Regione Veneto, abbiamo sottoscritto due protocolli, uno con l’università di Parma e l’altro con l’università di Firenze, per analizzare gli aspetti più significativi del lago e preparare un progetto di salvaguardia con cui partecipare al bando Life europeo del 2024.”
Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
Sono in via di conclusione i lavori nella zona del semicerchio a fianco della Casetta al Lago, luogo di particolare fascino dove si può sostare per ammirare il lago e goderne la pace. Per renderlo maggiormente fruibile, viene aggiunto materiale stabilizzato e viene rifatto il manto erboso. Inoltre viene collocato un parapetto in legno sul perimetro a confine con il lago, per la sicurezza dei tanti bambini che giocano e corrono in quest’area, e vengono ripristinate la staccionata lato strada e le panchine.
Per favorire l’accesso alle persone diversamente abili e agli anziani in carrozzina, vengono costruiti due scivoli dal percorso pedonale al prato fronte pesca sportiva, con parapetti laterali in staccionata e discesa in materiale stabilizzato.
Sono state acquistate, e verranno posizionate nei prossimi giorni, 10 panchine di cui 5 rosse, simbolo della lotta alla violenza sulle donne.
E’ stato acquistato un gazebo in legno con tavole e panche, che verrà posizionato in zona adeguata ad una sosta con visuale sul lago, per coglierne a pieno le caratteristiche naturali.
Per un importo di 50mila euro si sta sistemando il percorso pedonale nel lato paese per circa un chilometro, con posa di nuovi pali.
Naturalmente sono proseguite anche per il 2023 le attività di manutenzione ordinaria. Per un importo di 35mila euro sono stati eseguiti i tagli d’erba periodici nelle aiuole e negli argini, interventi sulla strada perimetrale con motofalciatrice verticale e motosega, potatura rami ingombranti con taglio e sistemazione degli alberi secchi.
Da fuori a dentro al lago, altri 25mila euro sono stati utilizzati per sfalcio e raccolta delle macrofite e manutenzione dei corsi d’acqua adiacenti al lago di Fimon, attuando tutte le azioni e le misure più opportune per calmierare e salvaguardare l’equilibrio del sistema acquatico e faunistico.
Progetti di salvaguardia del lago
All’università di Parma è affidata l’analisi del sedimento del lago, cioè del materiale che di anno in anno si accumula sul fondo alzando il livello del fondale e provocando l’impaludamento. Obiettivo è studiarne la quantità, per programmare azioni di rimozione, e la qualità. Quest’ultima operazione sarà supportata da Arpav ed è fondamentale per dare una destinazione al materiale rimosso, che a seconda delle componenti chimiche, potrà diventare da rifiuto a risorsa, ad esempio come fertilizzante.
All’università di Firenze, dipartimento di Biologia, è affidato invece lo studio dei canneti, che rappresentano una vegetazione caratteristica del lago, in grado di contribuire efficacemente a
diversi servizi ecosistemici e in grado di ospitare fino al 90% dell'intera biodiversità del lago.
Il sistema dei canneti, in particolare, svolge un'importante funzione di depuratore naturale delle acque, costituisce un habitat vitale per numerose specie di uccelli migratori, svernanti e stanziali, e rappresenta un'area di incubazione per numerose specie ittiche ed invertebrati.
]]>Il presidente della Provincia Andrea Nardin ha proposto un ordine del giorno per mettere nero su bianco il sentimento di vicinanza dei sindaci alla collega e per “accendere un faro su un fatto grave come sono le minacce ricevute da persone che adempiono al proprio dovere, perché questi episodi non possono essere dimenticati e tanto meno sottovalutati”.
E’ stata la stessa Rigon a ricordare quanto è successo lo scorso 29 novembre a Sandrigo, quando lei stessa, Vendramin e Valente sono stati minacciati di morte dopo l’abbattimento di un fabbricato abusivo disposto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. “Stavamo provvedendo alla pulizia di un’area occupata da un nucleo di sinti, per garantire loro condizioni di vita migliori. L’area è insalubre e non è adatta alla permanenza di minori. Il comune di Sandrigo ospita 13 nuclei di sinti, per un totale di 50 persone, di cui 34 minori. Una convivenza non sempre facile, anche se mai abbiamo negato il dialogo e l’aiuto in caso di necessità.”
Gli stessi sindaci hanno sottolineato come sia interesse delle amministrazioni e delle comunità favorire l’integrazione, ma non sempre l’interesse sia ricambiato. In questo caso, anzi, è osteggiato.
“La sindaca di Sandrigo sa che ha al suo fianco tutti i colleghi sindaci del territorio -ha concluso Nardin – e può contare sulle forze dell’ordine, sul prefetto e sul questore che mai ci hanno fatto mancare il loro supporto: questo ci dà la forza per continuare nel nostro lavoro."
]]>L’utilizzo dell’esplosivo è finalizzato alla rimozione di materiale instabile dal versante che sovrasta la strada, con l’obiettivo quindi di rendere sicuro il passaggio e prevenire frane e dissesti. Per motivi prudenziali, l’operazione viene eseguita previo blocco della circolazione stradale.
La strada verrà riaperta nel tardo pomeriggio, dopo che sarà ripulita dai massi che l’esplosione avrà fatto cadere sulla carreggiata stradale.
Percorsi alternativi: i veicoli provenienti da Asiago e aventi come destinazione la località Termine (VI) o il passo Vezzena di Levico Terme (TN), dovranno proseguire lungo la S.P. 349 in direzione di Roana (VI) e successivamente raggiungere Caltrano (VI) e quindi Cogollo del Cengio (VI), per poi svoltare lungo la S.P. 350 “Valdastico” in direzione Lastebasse (VI) e proseguire lungo questa strada fino a raggiungere la località Carbonare di Folgaria (TN) per poi svoltare a destra lungo la S.S. 349 in direzione di Vicenza, fino a raggiungere il passo Vezzena (TN) e la località Termine (VI) e viceversa.
Vi.Abilità Srl, che sta gestendo l’operazione, ha già provveduto alla posa dei segnali di chiusura, dei relativi segnali di preavviso e di deviazione.
]]>Le lezioni sono già in corso in alcuni istituti superiori vicentini e alla fine dei due anni di progetto avranno interessato una trentina di scuole, per un totale di circa 12mila studenti.
L’obiettivo è trattare in maniera scientifica un argomento di grande attualità come il cambiamento climatico, approfondendone cause e conseguenze e soprattutto conoscere quali comportamenti individuali e collettivi è necessario adottare per adattarsi al clima che cambia e mitigarne gli effetti.
“Un tema a cui i giovani sono particolarmente sensibili -sottolinea la vicepresidente Franco- e non potrebbe essere altrimenti, visto che ha un impatto globale e senza distinzioni e potrebbe sconvolgere sempre di più la vita delle nuove generazioni. L’educazione ambientale, partendo dai giovani, è allora lo strumento più incisivo per un cambiamento culturale, di abitudini e stili di vita che non possono prescindere dal rispetto per la natura.”
Con specifiche lezioni di educazione ambientale e cambiamento climatico, la Provincia di Vicenza intende quindi stimolare una maggiore consapevolezza nei ragazzi, per renderli protagonisti di comportamenti virtuosi.
Gli eventi atmosferici estremi sono sempre meno eccezionali. Le alluvioni, i temporali, i dissesti idrogeologici sono solo alcuni dei moniti che ci arrivano dal nostro territorio: è necessario imparare ad ascoltarlo ed attivare corrette azioni di prevenzione.
Il percorso formativo proposto da Marco Rabito parte dalla conoscenza del territorio, in particolare quello vicentino, con l’illustrazione del cambiamento climatico e delle problematiche che esso comporta, passando alla corretta osservazione dei fenomeni, al reperimento della buona informazione e ad una migliore conoscenza delle allerte meteo che rappresentano delle eventualità sempre più presenti nel vivere quotidiano.
]]>Uno dei fatti più tragici del Primo Conflitto Mondiale, su cui tanto si è scritto e tanto rimane da scrivere, se c’è la volontà di togliere lo strato di terra e di vegetazione che ha coperto la linea di difesa italiana.
Volontà che per la Provincia di Vicenza significa memoria storica, per questo ha messo a disposizione 15mila euro per finanziare il progetto di recupero della trincea, in collaborazione con il Comune di Tonezza e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Ed è stato proprio il presidente della Provincia Andrea Nardin questa mattina a raccontare la genesi del progetto, con il sindaco di Tonezza Franco Bertagnoli e Paola Salzani della Soprintendenza. Con loro lo storico Manuel Grotto, consulente del progetto, e l’archeologo Michele De Michelis.
“Lo scorso aprile -spiega il presidente Nardin- ero a Cima Neutra per la cerimonia di fine lavori del recupero di un piccolo cimitero dove venivano tumulati i caduti del Cimone durante la Grande Guerra. Nel sentiero che da Cima Neutra porta all’Ossario del Cimone, con lo storico Manuel Grotto e con il sindaco Franco Bertagnoli abbiamo ripercorso la storia vissuta da questi luoghi, con la consapevolezza di camminare sopra alla trincea di prima linea. Un luogo ricco di storia e dal forte impatto emotivo, per questo ci siamo subito messi al lavoro con un progetto che intende portare alla luce nuovi particolari, rendendo al contempo omaggio alle vittime della guerra, con la speranza di poter dare ai resti un nome e un cognome.”
L’indagine interessa il crinale ovest che sale alla vetta di monte Cimone, che nel 1916 era occupato dalla trincea di prima linea italiana: un tratto di circa 100 metri lineari su pendio ripido e attualmente forestato. Si prevede di rimuovere i detriti fino ad una profondità di due metri, tanto quanto è lo strato depositato dall’esplosione della mina. Lì sotto sono conservate la linea e una postazione di mitragliatrice che risulta da rilievo austroungarico. E ci sono anche i resti dei caduti rimasti sepolti all’interno della trincea, dei quali potrebbe essere possibile l’identificazione dopo oltre un secolo dalla loro scomparsa.
Un progetto dal valore storico ed emozionale indiscusso, che darà l’esatta lettura delle vicende storiche e umane che hanno interessato il monte Cimone, a conferma o smentita dei dati registrati dalle fonti finora disponibili.
“Grazie alla metodologia utilizzata -sottolinea l’archeologa Salzani- sarà anche il primo caso nel vicentino di Archeologia del Conflitto. Verranno infatti eseguite operazioni di documentazione archeologica in una “capsula del tempo”, ossia la scena immutata di uno degli eventi più drammatici della storia locale, con analisi su oggetti materiali e resti umani. Corpi che non sono più semplicemente numeri, ma che diventano individui e raccontano una storia, di vita e di morte.”
Il progetto sarà realizzato grazie ad un lavoro di squadra che vede capofila il Comune di Tonezza, la Provincia di Vicenza a supporto, la Soprintendenza esecutore tecnico e scientifico. Fondamentale sarà però anche la collaborazione di associazioni e appassionati che, sotto la guida della Soprintendenza, potranno coadiuvare le operazioni con adeguata metodologia scientifica.
I lavori verranno eseguiti in primavera ed è volontà comune che il cantiere sia aperto alle visite, anche e soprattutto da parte delle scuole, per sensibilizzare da un lato al tema della Grande Guerra, dall’altro per avvicinare al mondo dell’archeologia e al metodo di lavoro scientifico.
Al termine delle operazioni, un tratto della trincea sarà ripristinato e musealizzato, rendendo il monte Cimone un museo all’aperto. Un tassello fondamentale dell’Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine.
Contesto storico
Il contesto storico vede il Cimone, come tutte le montagne limitrofe, teatro di violenti scontri tra italiani ed austroungarici nella primavera del 1916 durante l'offensiva denominata “Strafexpedition” (Spedizione punitiva).
Gli imperiali a fine maggio raggiunsero il fondovalle Astico conquistando Arsiero, ma non riuscirono ad oltrepassare il ponte degli Schiri, a seguito di una disperata difesa da parte italiana.
Esaurita l'offensiva gli austriaci ripiegarono sul Cimone nella cosiddetta “Winterstellung” (Linea di difesa invernale) e, sfruttando posizioni dominanti, trasformarono il monte in un baluardo praticamente inespugnabile.
Il 23 luglio, con un'impresa incredibilmente ardua, gli alpini vicentini del Battaglione Val Leogra scalarono le rocce del versante sud e riconquistarono la cima del monte.
I salisburghesi del 59° Rainer, reparto d'elite dell'esercito imperiale, tentarono più volte di riconquistarla senza riuscirci. Decisero pertanto di far saltare in aria la prima linea italiana sul monte, posizionando in due camere di scoppio pazientemente scavate ben 14.200 Kg di esplosivo, che deflagrò alle ore 5:45 del 23 settembre 1916 facendo saltare la vetta.
Un'ora prima era avvenuto il cambio tra gli alpini del Battaglione Val Leogra e il Primo battaglione del 219° Reggimento fanteria della Brigata Sele. Questi fanti, appena giunti in linea e quindi intenti nella dislocazione del reparto, furono investiti dallo scoppio.
La prima linea italiana iniziava a sud presso le rocce a picco sulla Val d'Astico, arrivava sulla cima e discendeva in direzione nord verso la Val di Riofreddo, collegandosi all'allora ex avamposto 5 austriaco. L'esplosione venne sincronizzata in modo da far piovere il materiale di risulta verso questo ultimo tratto, realizzato in pendenza. La prima linea in corrispondenza della cima venne polverizzata con i suoi occupanti, il tratto di linea verso nord completamente coperto del materiale piovuto dalla cima.
L'assalto austriaco scattato pochi minuti dopo la mina portò alla cattura di circa 400 fanti della Sele che, acquartierati in zona riparata verso ovest, furono impossibilitati a ritirarsi. Pertanto da una stima sommaria, dei circa 250 fanti in prima linea (coinvolti dallo scoppio) 150 dovevano presumibilmente trovarsi nel tratto esploso e un centinaio nel tratto sommerso dai detriti.
]]>Le frane dovute al dissesto idrogeologico interessano non solo i centri abitati, ma anche le reti viarie extraurbane e le infrastrutture collegate. Il fenomeno ha assunto proporzioni rilevanti in tutta Italia, dove certamente l’orografia del territorio è penalizzante sotto questo aspetto, vista la prevalenza montano-collinare del territorio italiano (circa il 75%). Inoltre, l’impatto del dissesto idrogeologico assume un rilevante costo in termini economici sul tessuto produttivo e sulle infrastrutture.
Certamente strade e infrastrutture sono elementi vulnerabili e devono fare i conti con un mondo che cambia e nel quale le alluvioni, le tempeste di vento, le precipitazioni estreme sono aumentate in maniera significativa e non prevedibile. Vi.Abilità Srl, nella sua funzione di braccio operativo dell'amministrazione locale, compatibilmente con le risorse e i mezzi a disposizione, svolge un compito importante per la sicurezza delle strade del territorio provinciale di Vicenza, anche in fase di monitoraggio, di programmazione, di definizione di tempi e modalità tecniche degli interventi necessari per la sicurezza stradale.
Il valore complessivo dei lavori progettati ed eseguiti in questa attività negli anni tra il 2013 e il 2023 ammonta a circa 10 milioni di Euro. Solo nel 2023, sono stati destinati 2.500.000 Euro per mettere in sicurezza vari tratti di SSPP.
Nel dettaglio, sono stati eseguiti lavori lungo la SP246 Recoaro per la messa in sicurezza di dissesti nel tratto Recoaro Terme-Valli del Pasubio in località Facchin e in località Staro per un totale di 1.000.000 Euro. Sempre nel 2023, a Torrebelvicino è stata realizzata una barriera paramassi a protezione della SP46 Pasubio per Euro 200.000. Ancora, 500.000 Euro sono stati impiegati in opere di protezione versanti lungo la SP136 della Vena (Tonezza). Euro 85.000 nella SP57 Ezzelina per lavori di rafforzamento corticale in corrispondenza del dissesto franoso al km. 9+880. Euro 188.000 lungo la SP124 Priabona, la SP31 Valdichiampo e la SP35 Peschiera dei Muzzi. Euro 190.000 per sistemazione di frane e dissesti lungo la SP64 Fiorentini e SP349 in loc. Termine. Ulteriori Euro 165.000 in SP64 Fiorentini tra il Chiosco Alpino e la chiesetta del Restele oltre che sulla SP78 Piovan in Comune di Roana. Infine, Euro 188.000 è stato l'importo dell'intervento su SP38 Selva al km 13+800 e SP45 al Passo Zovo km 3+150.
]]>“Un sogno che con il ritiro della "stecca" da Udine diventa sempre più realtà -afferma il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- sto vivendo con grande entusiasmo questo periodo di preparazione, sia in veste di presidente della Provincia che di alpino. Un evento che assume un valore ancor più forte per una Provincia che ha raffigurati nello stemma i quattro sacrari militari, uniti grazie al recente progetto denominato Alta Via della Grande Guerra. L'adunata rappresenta i valori degli alpini, che sono gli stessi dei vicentini e dei veneti: ordine, spirito di servizio, attaccamento alla patria. Un’adunata che è di Vicenza e di tutti i vicentini, ed è per questo che stiamo lavorando perché diventi l’Adunata delle Terre Vicentine, per ciò che rappresenta e per le ricadute che avrà sull’intero territorio.”
Con il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin hanno sottoscritto il documento il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, il presidente della Sezione di Vicenza “Monte Pasubio” Lino Marchiori, il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti e il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai.
]]>La giornata rappresenta una valida opportunità per mettere in campo azioni di sensibilizzazione sul fenomeno degli scomparsi, che gli attuali dati mostrano in crescita, nonché per avviare attività di prevenzione. Il fenomeno delle persone scomparse coinvolge l'intera società civile, perchè tutti possiamo adottare comportamenti utili sia nella fase delle indagini che della prevenzione.
L'Ufficio del Commissario ha predisposto una brochure con la quale vengono fornite indicazioni sulle iniziative da adottare per prevenire l’allontanamento di persone con
danno cognitivo (alzhaimer o altro tipo di demenza) e su come agevolarne la ricerca e il rintraccio in caso di scomparsa. Tale brochure è rivolta sia ai familiari della persona a rischio di scomparsa, sia ai cittadini in quanto richiama l’attenzione sul comportamento da tenere quando si incontra una persona in evidente stato di disorientamento.
La brochure è scaricabile al seguente link:
https://commissari.gov.it/media/rjod1okq/brochure-persone-danno-cognitivo.pdf
]]>
La raccolta di giocattoli denominata “Un gioco per un sorriso” è promossa da Provincia di Vicenza e associazione Energia&Sorrisi di Altavilla ed è stata attivata meno di una settimana fa.
I tempi sono brevi perché il primo furgoncino, carico dei giocattoli donati dai vicentini, partirà il 7 dicembre, con arrivo previsto la sera dell’8 dicembre nei paesi di Uzgohorod e Mukachevo, in particolare in un orfanotrofio della zona.
Le porte di palazzo Nievo rimarranno comunque aperte anche dopo, per i ritardatari. Perchè a metà dicembre partirà il 43esimo bilico dell’associazione con direzione Ucraina, contenente circa 250 quintali di aiuti umanitari. Nel bilico ci sarà spazio anche per i giocattoli che verranno raccolti dopo il 6 dicembre.
Per chi volesse donare un gioco, nuovo o usato purché in buono stato, e donare un sorriso a tanti bambini ucraini, il punto di raccolta rimane quindi la portineria di palazzo Nievo, in contrà Gazzolle 1 a Vicenza, sede della Provincia di Vicenza.
]]>Con queste parole il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha voluto oggi dare l’ultimo saluto a Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, di cui questa mattina si sono celebrati i funerali a Padova.
Anche la Provincia di Vicenza, come tutti gli enti e le istituzioni del Veneto, ha esposto le bandiere a mezz’asta in segno di lutto.
]]>Nel 2023 la Provincia ha assegnato ai Comuni 2.114.793 euro tra piste da realizzare e da progettare.
Quasi 2 milioni di euro (1.974.414 euro per la precisione) finanziano 9 interventi in altrettanti comuni. Il più corposo è di certo il percorso ciclabile tra i comuni di Quinto Vicentino, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Pozzoleone. C’è poi Chiampo, Isola Vicentina per un tratto della Vicenza-Schio, la passerella sulla pista ciclabile del Guà a Lonigo, l’itinerario 7 a Montebello, il collegamento tra la Val Liona e Sossano nel tratto di Val Liona.
Ammonta a 140.000 euro il fondo che la Provincia ha destinato a progettazioni di piste ciclabili in altri 7 comuni vicentini. Un fondo strategico, perché grazie alle progettazioni i Comuni potranno accedere a bandi regionali, nazionali ed europei.
“Sono fondi mirati ad uno sviluppo strategico della viabilità ciclabile nel vicentino -sottolinea il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- contributi che finanziano tratti di percorsi che rientrano nel “Piano provinciale della rete degli itinerari ciclabili”. Se vogliamo che la bicicletta sia davvero un’alternativa alla macchina, dobbiamo far sì che i percorsi ciclabili siano interconnessi tra loro, in una logica che non può essere comunale, ma che si deve sviluppare in maniera razionale su tutto il territorio provinciale e, nondimeno, sovraprovinciale, visto che il vicentino è zona di transito di alcuni tra i principali itinerari cicloturistici a livello nazionale .”
Il Piano provinciale della rete degli itinerari ciclabili (dettagli al link: https://www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/ciclabilita ) rappresenta quindi un documento strategico, la base per far crescere l’offerta di percorsi ciclabili nel territorio provinciale che ad oggi conta oltre 2.500 km.
“Per far ciò -sottolinea il consigliere provinciale con delega alle piste ciclabili Moreno Marsetti- è necessario che il Piano sia costantemente aggiornato. Per questo abbiamo invitato a inviare osservazioni e richieste non solo i Comuni vicentini, ma tutti gli stakeholder del territorio, dai gestori delle strade alle unioni montane passando dalle strutture sovracomunali che si occupano di sviluppo del territorio, come le Ipa e le Ogd. E’ fondamentale che il Piano provinciale sia uno strumento di programmazione condiviso e utilizzato da tutti. Rimane inteso, naturalmente, che la Provincia eroga contributi solamente alle piste ciclabili previste nel Piano.”
Il Piano provinciale della rete degli itinerari ciclabili è suddiviso in due distinte sezioni, una di identificazione della rete nel suo complesso e una di carattere più propriamente descrittivo di 14 itinerari (quasi 500 km di percorsi già realizzati) che sono stati ritenuti strategici nell'ambito della rete provinciale e che vengono descritti sia a livello cartografico che in apposite schede raggruppate in un unico fascicolo contenente anche documentazione fotografica.
Il piano è stato predisposto con la collaborazione della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB).
]]>L’indagine, pubblicata nel fine settimana dal prestigioso quotidiano economico, mette a confronto le province italiane prendendo in considerazione molteplici indicatori, dal lavoro alla giustizia, dalla cultura alla ricchezza.
Sul podio per il 2023 ci sono, nell’ordine, Udine, Bologna e Trento.
“E’ una notizia che fa sicuramente piacere -commenta il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- anche se sappiamo che si tratta di una foto del nostro territorio e che esistono tanti altri punti di vista. E’ comunque una indicazione molto dettagliata e frutto dell’analisi di molteplici temi, interessante come spunto per capire dove siamo più bravi e dove possiamo fare meglio. Ciò che è certo è che l’ottima posizione e soprattutto la rimonta rispetto all’anno scorso significano che siamo sulla strada giusta. Una strada fatta di sinergia e collaborazione tra enti, istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, che mai come in questi ultimi anni stanno lavorando assieme, con progetti comuni e unendo le forze con l’obiettivo comune del bene della comunità. Voglio pensare che la classifica del Sole 24 Ore sia un premio a questo modo di operare in squadra e uno stimolo per noi a fare meglio.”
Tra i dati più interessanti, Vicenza è nel podio (3° posto) delle province italiane per giovani neet, quelli cioè che non lavorano e non studiano, fortunatamente molto pochi nel vicentino. E si piazza in un’ottima 5a posizione anche quanto a percettori del reddito di cittadinanza, meno di 14 su mille in una media italiana di oltre 54 su mille.
Bene anche l’indice di sportività, cioè la presenza di strutture sportive e la pratica, con un ottimo 6° posto a livello nazionale. Decimo posto per la partecipazione elettorale, in cui i vicentini dimostrano di credere, e per la qualità della vita delle donne, che riassume indicatori come l’occupazione, la presenza nei CdA e altro.
Ottimo 15° posto per l’indicatore “Giustizia e sicurezza”, in salita di 3 posizioni rispetto allo scorso anno.
“Abbiamo guadagnato posizioni nei macro-indicatori di tutte le categorie che sono state analizzate -conclude Nardin- ad esempio nella categoria “Demografia e società" passiamo da 43 a 18, mentre in "Ambiente e servizi" passiamo da 74 a 33, che è un buon piazzamento, ma che ci indica che il lavoro da fare resta tanto. Siamo un po’ carenti anche in "Cultura e tempo libero", dove nonostante il punto guadagnato rimaniamo al 55° posto, a riprova che i vicentini pensano più al lavoro che al tempo libero.”
]]>Da tanto, troppo tempo l’Ucraina soffre la violenza di una guerra che colpisce indiscriminatamente uomini, donne, adulti, anziani e bambini. Ed è proprio ai bambini che la Provincia di Vicenza vuole regalare un sorriso con una iniziativa che scommette sullo spirito di solidarietà dei vicentini.
Dal 29 novembre al 6 dicembre la portineria di palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, diventerà il magazzino dei giocattoli che i vicentini vorranno donare. Sarà poi l’associazione Energia e Sorrisi, capitanata da Giampietro Dal Ben, a consegnare i regali nei paesi di Uzgohorod e Mukachevo, in particolare in un orfanotrofio della zona.
Il primo furgone, carico dei giocattoli donati dai vicentini, partirà il 7 dicembre, con arrivo previsto la sera dell’8 dicembre. A guidarlo saranno Mirko e Alice, soci volontari molto attivi di Energia&Sorrisi. A metà dicembre partirà invece il 43esimo bilico dell’associazione con direzione Ucraina, contenente poco meno di 250 quintali di aiuti umanitari.
“E’ il nostro modo per essere vicini a comunità che soffrono, portando un sorriso ai bambini -commenta il presidente della Provincia Andrea Nardin, ideatore dell’iniziativa- so che in questo periodo sono tante le richieste di donazione, per cause nobili e meritevoli, ma conosco anche il buon cuore dei vicentini e sono certo che sapranno stupirci anche stavolta.”
Il punto di raccolta è, come detto, la portineria di palazzo Nievo, in contrà Gazzolle 1 a Vicenza. La portineria è aperta in orario d’ufficio. Si possono consegnare giocattoli nuovi o usati, purché in buono stato. “Chi ha piacere -precisa Dal Ben- può accompagnare il dono con un disegno o un augurio di Natale, noi ci impegniamo a consegnare tutto ai bambini e a portare a Vicenza, al nostro rientro, la gratitudine e i sorrisi che riceveremo.”
]]>Un’inversione di tendenza dopo la perdita di utenza che ha caratterizzato tutto il trasporto pubblico locale nel post pandemia. L’incremento degli abbonamenti annuali si aggiunge ad altri indicatori che, messi insieme, evidenziano un significativo “ritorno” al trasporto pubblico locale da parte dei vicentini.
In particolare vi è stata una crescita significativa delle vendite degli abbonamenti mensili: oltre 96 mila dal 1 gennaio al 31 ottobre di quest’anno, pari a +8% rispetto allo stesso periodo del 2022.
A confermare la crescita è anche l’andamento delle vendite dei biglietti: circa 2,5 milioni nei primi 10 mesi dell’anno, +1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.
«L'aumento degli abbonati e, più in generale, dei fruitori del servizio di trasporto pubblico è sicuramente una buona notizia - commenta Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza - E lo è ancor più se rappresenta la traduzione in numeri di una cultura del mezzo pubblico come alternativa a quello privato nella quotidianità. La strada da fare è lunga, servono corsie riservate, serve abbattere i tempi di percorrenza, per rendere il trasporto pubblico più attrattivo. Ma penso che siamo sulla strada giusta, con un parco mezzi che si sta svecchiando e con l'aggiunta di corse e di linee ogni qualvolta ne emerga l'esigenza, frutto di un confronto costante tra la società e la proprietà, con le amministrazioni comunali e con i fruitori del servizio».
«I cittadini hanno premiato un servizio che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e all’incremento dei costi dell’energia, ha saputo offrire qualità e serietà - commenta Isabella Sala, vicesindaca del Comune di Vicenza -. Il trasporto pubblico locale potrà crescere ancora molto nei prossimi anni se saprà lavorare in sinergia, più che in competizione, con le altre forme di mobilità urbana. Efficienza, accessibilità e intermodalità sono le parole chiave su cui le amministrazioni locali dovranno investire per ottenere risultati ancora migliori di quelli di quest’anno».
«Questi risultati - commenta il presidente di SVT Simone Vicentini - rappresentano un riconoscimento degli sforzi compiuti dall’Azienda per potenziare e migliorare il servizio, a partire dal rinnovamento della flotta, con 102 nuovi autobus messi in servizio nel 2022 e nel 2023, senza dimenticare le oltre 280 paline digitali installate a inizio anno sulla rete urbana e suburbana di Vicenza e dei Comuni contermini e gli investimenti per rendere più agevole l’utilizzo dei servizi, come il nuovo sito Internet con la funzione di pianificazione del percorso e la nuova app SVT Vicenza».
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