La variante alla strada provinciale 46, nota come bretella dell’Albera, è lunga 5,3 km ed è stata realizzata da Anas con un investimento di 70,44 milioni di euro. Aperta nel giugno dello scorso anno, contestualmente all’inaugurazione è passata in gestione a Vi.Abilità, società che per conto della Provincia di Vicenza si occupa delle strade di competenza.
La strada si è da subito dimostrata un collegamento strategico per rendere più fluida e più veloce la viabilità che collega l’ovest vicentino con Costabissara verso l’alto vicentino. Con alcune criticità, tuttavia, su cui da subito la Provincia ha chiamato ad intervenire Anas.
Su sollecitazione del prefetto Salvatore Caccamo, questa mattina gli enti interessati all’arteria hanno effettuato un sopralluogo per verificare assieme su quali punti è prioritario e necessario intervenire.
Presenti il presidente Andrea Nardin per la Provincia, affiancato da Fabio Zeni e Stefano Mottin di Vi.Abilità, Davide Pistolato per Anas, l’assessore Cristiano Spiller per il Comune di Vicenza, il sindaco Giovanni Maria Forte per Costabissara, la Polizia Stradale di Vicenza. Sarà quest’ultima a redigere il verbale del sopralluogo da presentare al prefetto e da formalizzare ad Anas.
Le criticità osservate riguardano perlopiù difficoltà nelle intersezioni, nelle immissioni in rotatoria e nell’occupazione delle corrette corsie. Criticità risolvibili in tempi brevi potenziando la segnaletica verticale e orizzontale e con segnali di preselezione.
Ad esempio per i veicoli che provengono da viale del Sole e vogliono impegnare la bretella verso sud, verso Costabissara, c’è una corsia riservata a destra, ma è inutilizzata, con il risultato che la corsia di sinistra, che entra in rotatoria con direzione autostrada, è spesso intasata. La proposta è di posizionare un segnale di preselezione, meglio se a bandiera sopra la carreggiata.
Un problema simile si riscontra per il traffico proveniente da Costabissara diretto alla bretella, che non riceve alcuna informazione in merito alla corsia riservata alla sua destra. Anche qui un segnale di preselezione con indicazione della corsia riservata risolverebbe il problema.
Più complessa la problematica legata alla corsia di marcia più esterna nella rotatoria a fine tangenziale, verso Costabissara, separata rispetto alle altre corsie della rotatoria e da cui non è agevole alla fine reimmettersi nella strada principale. In questo caso sarà necessario rivedere la progettazione e i tempi potrebbero allungarsi.
“Valutare assieme in loco le criticità è stato fondamentale -commenta il presidente Nardin- ci siamo confrontati sia sulle osservazioni che i vari enti avevano evidenziato, sia sulle possibili soluzioni. Ringrazio il prefetto Caccamo, che sta seguendo con attenzione il tema, e mi auguro che una volta che avremo condiviso il documento da inviare ad Anas, si intervenga in tempi celeri.”
]]>Da queste considerazioni è nata la volontà di Provincia di Vicenza e Autostrada A4 di attivare un tavolo di lavoro con i sindaci dei Comuni interessati alle opere, con due finalità: la prima è di condividere e concordare i cronoprogrammi delle opere, in modo da creare il minor disagio possibile alla viabilità ordinaria. La seconda è essere tutti informati sullo stato di avanzamento delle opere, in modo da fornire ai cittadini una corretta e trasparente comunicazione.
A coordinare il tavolo è la Provincia con il presidente Andrea Nardin e il consigliere provinciale con delega alle grandi infrastrutture Valter Orsi. Siedono al tavolo i Comuni di Vicenza, Altavilla Vicentina, Arcugnano, Longare, Montecchio Maggiore, Thiene.
Sei grandi opere, si diceva, per un totale di circa 230 milioni di euro.
Nel dettaglio, si tratta di:
- opere di completamento della nuova autostazione di Montecchio Maggiore e collegamenti con la viabilità ordinaria
- riqualificazione dei collegamenti viari tra il casello dell’autostrada A31 di Thiene e la strada provinciale Nuova Gasparona
- nuovo collegamento tra la tangenziale sud di Vicenza e la viabilità ordinaria dei comuni di Arcugnano e Altavilla
- prolungamento di via Aldo moro dall’incrocio con strada di Bertesina alla SS Postumia, in comune di Vicenza
- interventi antirumore
- ponte di Debba (contributo)
“Per ognuna delle opere in programma -specifica Orsi- abbiamo analizzato tracciato, interferenze con la viabilità ordinaria durante il cantiere, coordinamento con altri cantieri. E abbiamo ipotizzato una tempistica che il territorio sia in grado di sopportare. E’ evidente che le opere non possono e non devono fermarsi, perché il territorio ne ha bisogno, le imprese le richiedono e anche i cittadini le attendono, ma è fondamentale non congestionare o addirittura bloccare intere aree per l’accavallarsi di cantieri. La corretta informazione ai cittadini è altrettanto importante, ed è per questo che sia i sindaci che la Provincia che l’Autostrada si sono presi l’impegno di condividere i vari step di realizzazione delle opere e di tenere informati i cittadini.”
Le opere nel dettaglio: costo e tempi
Opere di completamento della nuova autostazione di Montecchio Maggiore e collegamenti con la viabilità ordinaria
Importo: circa 91 milioni di euro.
E’ previsto che entro il 31.03.2024 sia completato il collegamento con SPV direzione da e per Milano, entro il 30.04.2024 direzione da e per Venezia, entro il 31.05.2024 sia completato il nuovo casello di Montecchio Maggiore ed entro il 31.12 2024 siano completate tutte le opere.
Riqualificazione dei collegamenti viari tra il casello dell’autostrada A31 di Thiene e la strada provinciale Nuova Gasparona
Importo: 38,4 milioni di euro.
La nuova bretella è in fase di progetto esecutivo. E’ in corso l’approvazione da parte del Ministero. L’avvio lavori è previsto al 2025.
Nuovo collegamento tra la tangenziale sud di Vicenza e la viabilità ordinaria dei comuni di Arcugnano e Altavilla
Importo: 36,5 milioni di euro
Obiettivo: collegare la frazione di Sant’Agostino, nei comuni di Arcugnano e Altavilla, al casello di Vicenza Ovest. L’opera è in fase di progetto definitivo, in attesa dei pareri da parte degli enti competenti. L’avvio dei lavori è previsto per il 2026/2027.
Prolungamento di via Aldo moro dall’incrocio con strada di Bertesina alla SS Postumia, in comune di Vicenza
Importo: 38,4 milioni di euro.
Obiettivo è migliorare il collegamento della viabilità ordinaria al casello autostradale di Vicenza Nord. Siamo in fase di progetto definitivo. E’ in corso un confronto tra Comune di Vicenza e Unesco.
Interventi antirumore
Importo: 16,5 milioni di euro.
Si prevedono più di 6,4 km di schermature acustiche da realizzare lungo i lati dell’autostrada, a protezione delle vicine aree urbanizzate.
E’ in corso la progettazione esecutiva. Affidamento ed esecuzione lavori nel 2025 e ultimazione nel 2028.
Ponte di Debba (contributo)
Importo: 8,5 milioni di euro
L’opera è finalizzata a realizzare il collegamento stradale tra la SP 247 Riviera Berica in località Debba, la tangenziale di Vicenza e il casello di Vicenza Est della A4. Il contributo, in particolare, finanzia il tratto tra San Pietro Intrigogna e il casello autostradale.
La società ha inserito il contributo, da versare alla Provincia di Vicenza, ipotizzando una previsione di spesa nel 2028. La disponibilità è subordinata all’approvazione del Piano Finanziario dell’Autostrada da parte del Ministero.
]]>Nardin ha illustrato ruolo e funzioni dell’ente, partendo dalla sala Consiglio e dal gonfalone, dove sono riprodotti i simboli del territorio vicentino: il leone alato, la basilica palladiana, il lavoro e la montagna. Grande appassionato di montagna, il comandante Horrigan ha approfondito la conoscenza dei 4 ossari rappresentati nello stemma della Provincia.
Una visita cordiale, a testimoniare la collaborazione tra i rappresentanti della comunità americana presente a Vicenza e le istituzioni locali. Un legame che il presidente Nardin e il comandante Horrigan sono intenzionati a stringere ancor più, in particolare nell’ambito scolastico, con scambi ed esperienze condivise tra scuole italiane e americane che possano arricchire gli studenti.
]]>Il tour dei cantieri scolastici del presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha fatto tappa al Canova questa mattina. Con lui la vicepresidente Maria Cristina Franco, il consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Davide Berton, il dirigente dell’area tecnica della Provincia Filippo Squarcina, il Rup dell’opera Simone Picelli. Ad accoglierli la dirigente scolastica del Canova Carmela Mancuso con la provveditrice Nicoletta Morbioli. Presente anche una rappresentanza degli studenti, per molti dei quali, in particolare chi segue l’indirizzo tecnico, il cantiere rappresenta un laboratorio didattico a cielo aperto.
La scuola è stata edificata dalla Provincia nei primi anni ‘70, la prima del complesso che sarebbe poi diventato “Cittadella degli Studi” di Vicenza. Al tempo era una scuola innovativa per tipologia costruttiva, distribuzione dei volumi e delle funzioni, ma a distanza di anni era necessario “svecchiarla” intervenendo in particolare su tre filoni: ristrutturazione dell’aula magna, ampliamento e riorganizzazione degli accessi, sistemazione della palestra. Altri lavori riguardano il foyer d’ingresso all’aula magna, il bar, gli spogliatoi della palestra, l’eliminazione delle barriere architettoniche.
La Provincia ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro (di cui 200.000 euro di contributo regionale) e ha dato il via alla progettazione. A rallentare i lavori sono stati dapprima la pandemia, poi una gara d’appalto andata deserta e l’aumento esponenziale del costo delle materie prime.
Ma la Provincia di Vicenza non si è arresa “e oggi – sottolinea il presidente Nardin- festeggiamo la fine dei lavori che riguardano la palestra e un cantiere che prosegue con regolarità e che, secondo cronoprogramma, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico metterà a disposizione della scuola e della comunità un’aula magna più ampia, con accesso sia dalla scuola che dall’esterno, in modo da poter essere utilizzata anche in orario extrascolastico senza interferenze con gli spazi della scuola”.
“E’ l’aula magna più grande della città -afferma la Franco- ampiamente utilizzata per eventi che interessano studenti e insegnanti. Uno spazio della cui importanza ci stiamo rendendo conto ancor più adesso che non è a disposizione.”
Quanto alla palestra, l’intervento è stato di minore portata e quindi più veloce “ma non meno necessario -spiega il consigliere Berton- abbiamo lavorato sulla struttura, per un miglioramento sismico e l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche sull’estetica, con il rifacimento dei pannelli.”
L’intervento, nel suo complesso, vale 2.530.000 euro, più 14.000 euro per i nuovi pannelli e la tinteggiatura della palestra. Il progetto è dello Studio Zoncheddu e Associati di Bassano del Grappa. La ditta che sta eseguendo i lavori (sia per l’aula magna che per la palestra) è la Felco Costruzioni Generale Srl di Sarno (SA). Per il rifacimento dei pannelli della palestra è intervenuta anche l’impresa D.C. Sas di Diego Masiero di Due Carrare (PD).
Una palestra più bella e funzionale
L’intervento più importante che ha interessato la palestra ha riguardato il miglioramento sismico, per la messa in sicurezza della struttura. Si è poi proceduto all’abbattimento delle barriere architettoniche. E’ stato realizzato un nuovo percorso esterno, da ovest, con eliminazione delle precedenti gradinate, consentendo l’accesso agli spogliatoi direttamente anche dall’esterno scuola, senza barriere fisiche che ne ostacolino la fruizione a persone con difficoltà motorie. E’ stato riorganizzato tutto il sistema dei percorsi e delle rampe interne, con eliminazione delle scale e di ogni altro impedimento alla mobilità e con la realizzazione di pavimentazioni tattili.
Rifatto completamente il blocco est dei servizi e docce esistenti (quello ovest era già stato oggetto di intervento) con contropareti in cartongesso antiumidità, nuovi impianti idrici, sostituzione completa dei pavimenti, serramenti e nuove tinteggiature, oltre al rifacimento completo degli impianti idrico-sanitari e di scarico e adeguamento degli impianti di riscaldamento ed elettrici.
Durante i lavori è emersa la necessità di sostituire i vecchi pannelli di rivestimento in eraclit della palestra con nuovi in Celenit e realizzazione di tinteggiatura del lato lungo, allo scopo di migliorare l’acustica e creare una complessiva uniformità cromatica, intervento realizzato durante le recenti festività di Natale.
Ristrutturazione dell’aula magna
Il progetto di riqualificazione e adeguamento dell'aula magna parte dall’esigenza di creare un accesso autonomo esterno, da via Baden Powell , al fine di poter concedere l'utilizzo degli spazi alle altre scuole della cittadella degli studi limitrofa, o per altri utilizzi e richieste pubbliche, senza interferire con gli spazi interni della scuola.
Si interviene sulla distribuzione delle sedute, per garantire percorsi di sicurezza e accessibilità, mantenendo la capienza a circa 370 posti. L’attuale pavimentazione viene sostituita con nuova pavimentazione in legno. Per migliorare l’acustica, la pannellatura a parete viene sostituita con contropareti in cartongesso coibentate termicamente oltre che acusticamente. Un controsoffitto fonoassorbente fungerà da grande assorbitore e regolatore acustico.
Nella riqualificazione generale dell'aula magna si prevede di ridurre le superfici vetrate della parte più alta della gradonata, fonte di disturbo luminoso e concausa della dispersione termica del fabbricato, sostituendole con nuovi serramenti in alluminio a taglio termico e vetrocamera antinfortunio.
Dal punto di vista impiantistico verranno eseguiti ex-novo tutti gli impianti per adeguarli alle normative vigenti, sia in termini di sicurezza, che di risparmio energetico. Anche per gli impianti elettrici di illuminazione, di rilevazione e allarme incendi e di diffusione sonora, si prevede l'integrale rifacimento.
Ampliamento e riorganizzazione degli spazi esterni
Il progetto prevede la creazione di un foyer d’ingresso all’aula magna in luogo delle attuali uscite di emergenza verso il cortile a gradoni. Questo nuovo volume sarà l’accesso autonomo esterno, ma sarà anche uno spazio utile sia alla scuola che a fruitori esterni per ricreazioni, incontri, mostre.
Nel nuovo ampliamento, delle dimensioni di circa 250 mq, verranno realizzati nuovi servizi igienici ad uso dell’auditorium e dello stesso foyer, un bar e un locale ad uso ripostiglio per l’aula magna.
Ogni collegamento, verso l’interno e verso l’esterno, è in sicurezza e senza barriere architettoniche. Viene realizzato un percorso esterno "accessibile", con adeguamento del sistema delle rampe esistenti, e un nuovo accesso in prossimità del cancello d'ingresso secondario, ora confinato tra il marciapiede e il parcheggio esterno su via Baden Powell.
]]>Ad illustrare le iniziative sono stati questa mattina il presidente della Provincia Andrea Nardin e la responsabile della Rete Biblioteche Vicentine Lidia Zocche.
Si parte dalle biblioteche, si è detto, perché è in questi luoghi, sempre più centri culturali di riferimento delle comunità, che si terranno nei prossimi giorni molti eventi per ricordare, conoscere, riflettere. Sono oltre 40 gli eventi in cartellone, ma la lista non è definitiva ed è in continuo aggiornamento sul sito rbv.biblioteche.it e sui social della Rete. Ci sono spettacoli teatrali, mostre, reading, convegni, proiezioni di film, concerti. Proposte per adulti e per ragazzi.
Un programma che coinvolge l’intero territorio vicentino, dai comuni più grandi fino a Montegalda passando per Valdagno, Sarcedo, Val Liona, Nove e tanti altri.
E poi ci sono le scuole. Anzi, meglio, gli studenti. E’ a loro che si rivolgono Provincia e Rete Biblioteche proponendo i “12 libri per non dimenticare”, selezione di libri studiata appositamente per i giovanissimi delle elementari e medie e per i ragazzi delle scuole superiori. Due locandine, ognuna con le 12 copertine dei libri consigliati, che verranno inviate a tutte le scuole del vicentino, con l’invito ad esporle.
Nel programma di Provincia e Rete Biblioteche anche alcuni video di testimonial d’eccezione impegnati nella lettura di brevi testi dedicati al tema della Shoah. I primi due sono il presidente Andrea Nardin e la giovane scrittrice vicentina Camilla Ghiotto.
“Conoscere e approfondire è un modo per vivere a pieno questa ricorrenza -ha sottolineato Nardin- che non deve ridursi ad una giornata, ma deve concorrere a formare una coscienza critica, a renderci liberi. Ciò che sta accadendo non lontano da noi, i tanti conflitti sono un monito: conoscere il passato significa anche costruire il futuro in un'ottica di pace, senza rivendicazioni.”
]]>La proposta è stata presentata stamattina a palazzo Nievo dal presidente Andrea Nardin e il consigliere provinciale delegato Valter Orsi per la Provincia, Angelo Tonello per il Comune di Vicenza, Stefano Mottin e Alberto Magnabosco per Vi.Abilità Srl, Maurizio Schiavo della task force di esperti che sta seguendo il progetto AV/AC.
La premessa è questa: l’attuale progetto del 2° lotto AV/AC, attraversamento Vicenza, prevede la demolizione del viadotto di ponte Alto, sulla SP46 del Pasubio Scaligeri-Sole in corrispondenza dello scavalco della SR 11 e della ferrovia, per costruirne uno funzionale alla nuova linea ferroviaria. Durante i lavori di costruzione del nuovo viadotto, il traffico dovrebbe essere assorbito dai nuovi sottopassi di Olmo, Oreficeria e Arsenale e da una nuova rotatoria a raso lungo la SR11.
Un progetto che desta non poche preoccupazioni, visto che chiuderebbe l’asse portante della mobilità di tutto l’ovest della città, nel quale insistono la più grande zona produttiva dell’intera provincia, uno dei caselli più trafficati dell’A4 e la Fiera.
Di qui la volontà politica di Provincia e Comune, sostenute dalla parte economica rappresentata dalla Camera di Commercio, di trovare una soluzione meno impattante sul traffico. Compito affidato a Vi.Abilità. E dalla sinergia tra politica e tecnici è nata la soluzione progettuale presentata stamattina, che prevede che si realizzi un nuovo viadotto a una corsia di marcia a ovest dell’esistente (11 metri più a ovest di quello attualmente a progetto) da utilizzare mentre verrebbe demolito l’esistente. Una volta completata la demolizione del vecchio , si realizzerebbe l’allargamento del nuovo a due corsie per senso di marcia, rendendolo definitivo.
“In questo modo -sottolinea il presidente Nardin- l’asse Scaligeri-Sole rimane sempre transitabile, anche se a una corsia. Siamo in uno dei tratti stradali più trafficati della città e della provincia, nel principale attraversamento della linea ferroviaria Milano-Venezia. Chiuderlo significa congestionare il traffico su tutta la viabilità circostante. Il progetto di Vi.Abilità è di buon senso, frutto di un lavoro di squadra tra enti, tra parte politica e parte tecnica, per questo sono fiducioso che IricavDue e Rfi lo sosterranno. Tenendo anche conto che il costo non differisce da quanto programmato e anche i tempi rimangono gli stessi.”
“E’ lo stessa schema che abbiamo seguito per le strade provinciali Almisanese e sul Melaro -ha precisato Orsi- ridotto ad una corsia ma rimasto aperto al traffico. Uno schema che sta funzionando e che ha permesso ai cantieri AV/AC di procedere con impatto certo importante ma non disastroso sulla viabilità esistente. La Provincia sta diventando sempre più un interlocutore privilegiato di IricavDue e di Rfi e questo ci permette di avere una visione approfondita sull’intero percorso che interessa il territorio provinciale, intervenendo con forza laddove ci sia esigenza e garantendo la mobilità sul territorio.”
La parola passa ora a IricavDue e Rfi. “Siamo fiduciosi in una risposta positiva -hanno concluso i presenti- perché siamo certi che la nostra proposta rappresenti una sintesi tra gli interessi alla realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del Paese e le legittime aspettative della comunità vicentina e del sistema economico-produttivo provinciale.”
]]>Ad illustrarne i numeri sono stati questa mattina il presidente della Provincia Andrea Nardin, il consigliere provinciale con delega alla Polizia Provinciale Mattia Veronese, il comandante Gianluigi Mazzucco e il vicecomandante Francesco Nassi.
“Nel 2023 abbiamo riorganizzato la Polizia Provinciale prevedendo nuove figure che arriveranno a breve -ha affermato il presidente Nardin- Gli agenti sono chiamati ad una attività complessa, che tutela l’equilibrio ambientale di un territorio vasto e vario, che comprende dalle prealpi alla pianura passando per la collina, quindi con tante e diverse specie animali. Mantenere l’equilibrio significa anche garantire il diritto dei cacciatori, che anzi sono i primi collaboratori della Polizia contro gli episodi di bracconaggio.”
L’antibracconaggio è uno dei servizi che maggiormente ha impegnato la Polizia Provinciale di Vicenza nel 2023, con 45 persone segnalate per violazioni penali (40% in più rispetto allo scorso anno). C’è poi il recupero della fauna selvatica, con 1.737 interventi, e il contenimento delle specie dannose, con quasi 15.000 prelievi in particolare di colombi, corvidi, cinghiali e nutrie.
Un lavoro che si avvale della collaborazione di oltre 200 volontari messi a disposizione da associazioni venatorie e ambientaliste. Persone debitamente formate che il presidente Nardin e il consigliere Veronese hanno ringraziato per il tempo che dedicano al territorio vicentino.
“I nostri agenti lavorano anche nei fine settimana e in orario notturno -ha precisato il consigliere Veronese- e questo ci permette non solo di dare risposte agli amministratori comunali, penso ai prelievi di colombi e di cinghiali, ma anche di monitorare la fauna selvatica osservandone la presenza e gli spostamenti sul territorio. Ci permette anche di verificare eventuali abusi di violazioni alle regole sulla caccia che, va sottolineato, non sono commessi da cacciatori ma da veri e propri bracconieri.”
Altro impegno, che occupa la Polizia Provinciale lungo tutto il corso dell’anno, è la gestione di caccia e pesca. Il vicentino ha una tradizione consolidata quanto a caccia e pesca, tanto da contare circa 12.000 cacciatori e altrettanti pescatori. Nel servizio di vigilanza sul territorio, la Polizia Provinciale si è avvalsa dei nuclei di agenti giurati volontari, attraverso il coordinamento dei vari gruppi e predisponendo i programmi di servizio mensile.
Contenimento della fauna selvatica dannosa
Tra le attività più gravose del 2023 il contenimento della fauna selvatica problematica. I numeri sono importanti: sono stati prelevati 1319 cinghiali, 372 nutrie, 1393 corvidi di cui 553 cornacchie e 840 gazze e 11541 colombi (con l’intervento di 147 persone).
Da sottolineare che le operazioni di contenimento vengono eseguite, oltre che dalla Polizia Provinciale, da cacciatori appositamente formati, autorizzati e coordinati dagli stessi agenti provinciali. I contenimenti, specie, quantità e tempi, sono invece stabiliti dalla Regione.
Sono inoltre stati eseguiti 123 sopralluoghi per installazione di altane per il controllo dei cinghiali.
Attività di difesa della fauna selvatica
I servizi specifici di antibracconaggio hanno portato nel 2023 alla segnalazione di 45 persone alla Procura della Repubblica per violazioni penali che hanno riguardato prevalentemente l'abbattimento di specie protette e particolarmente protette (37), l'uso di mezzi di cattura vietati (20), violazioni delle leggi sulle armi, malcustodia, detenzione abusiva, porto abusivo (20), l'esercizio venatorio in tempi non consentiti (5).
Sempre in materia di caccia, i verbali di accertamento di violazioni amministrative redatti dalla Polizia Provinciale sono stati 131, di cui 40 verbali contestati dagli agenti giurati volontari coordinati dal Comando di Polizia Provinciale.
Da segnalare, per la portata dell’operazione, il sequestro di oltre 250 armi a Breganze in collaborazione con la Polizia di Stato.
Sono inoltre stati effettuati 58 sopralluoghi ad allevamenti di uccelli.
Quanto a tutela della fauna ittica, si contano 5 accertamenti amministrativi legati a controlli sul rispetto delle norme regionali e dei regolamenti dei Bacini di Pesca.
La vigilanza sulla disciplina e raccolta dei funghi, dei tartufi, della flora e fauna inferiore, della viabilità silvo-pastorale ha portato alla contestazione di 9 verbali di violazioni.
La Polizia Provinciale è stata inoltre impegnata in interventi rivolti ad una corretta gestione delle popolazioni faunistiche, su richiesta e a supporto delle strutture regionali, cui competono la gestione tecnica ed amministrativa in campo faunistico ittico-venatorio. Le attività specifiche hanno riguardato:
monitoraggio e censimento delle specie selvatiche oggetto di piano di prelievo, ungulati (capriolo, camoscio, cervo, muflone) e gallo forcello, in collaborazione con le strutture locali di gestione venatoria (Ambiti Territoriali di caccia e Comprensori Alpini)
vigilanza sul rispetto dei piani di abbattimento degli ungulati, in particolare per verificare la rispondenza alle classi di età e del sesso dei capi assegnati, nonché alle modalità di prelievo selettivo
controlli negli allevamenti di fauna selvatica (57) e di alcuni siti per appostamento fisso (12) finalizzati a verificare i requisiti per il rilascio delle autorizzazioni regionali
rilevamento dei danni provocati dalla fauna selvatica alle colture agricole e agli allevamenti: in particolare sono stati effettuati 101 accertamenti per la verifica dei danni provocati da predazioni di lupo su animali allevati e/o domestici
rilevamento di sinistri stradali causati da attraversamenti di fauna selvatica, in totale 197
Recupero della fauna selvatica
Nel 2023 sono stati effettuati 1737 interventi di recupero di fauna selvatica: 978 animali sono stati restituiti al loro habitat una volta che hanno ricevuto le cure necessarie, mentre 759 sono deceduti.
La Provincia svolge il servizio di soccorso e recupero della fauna in difficoltà, per conto della Regione Veneto, in convenzione con gli Ambiti Territoriali di Caccia e i Comprensori Alpini, nonchè conl’Associazione “L’Alveare” , che mettono a disposizione oltre 200 volontari coordinati dalla Polizia Provinciale.
Le strutture di accoglienza fanno riferimento al CRAS dell'Associazione Difesa Natura 2000 Colli Berici, al Centro Recupero Rapaci di Fimon e a strutture locali messe a disposizione da “L’Alveare” e dagli ambiti territoriali di caccia.
La Polizia Provinciale sovrintende e coordina tutte le attività, intervenendo anche direttamente nelle azioni di recupero più complesse.
Si informa la scrivente Amministrazione ritiene ricercare, mediante un’esplorazione di mercato,operatori economici interessati ad assumere il servizio di trattamento/smaltimento del percolato della "Discarica Corsea" sita nel Comune di Sarcedo (Vicenza).
La premiazione dei vincitori del concorso si è tenuta in occasione della Giornata Internazionale del Volontario, lo scorso dicembre, a significare lo stretto legame tra gentilezza e volontariato, entrambi sinonimi di solidarietà e rispetto del prossimo.
Al concorso hanno partecipato 31 scuole vicentine, con lavori e progetti che hanno coinvolto migliaia di giovani e giovanissimi che si sono cimentati in rap, decaloghi, bacheche e calendari dell’avvento. Tutto, naturalmente, a tema gentilezza. “Ciò che ci ha maggiormente stupiti -commenta la vicepresidente Franco- è stata la capacità dei giovani di declinare il concetto di gentilezza in modi creativi e originali. Il messaggio che trasmettono è che la gentilezza è cool, è alla moda, e lo fanno con un linguaggio fresco, con la musica, con i social. A inizio anno scolastico, in collaborazione con la dirigente dell’UAT di Vicenza Nicoletta Morbioli, avevamo scritto a tutte le scuole per invitarle ad elaborare progetti sulla gentilezza, perché la gentilezza entri nelle classi come antidoto al bullismo. Questo concorso ci ha dimostrato che non solo la gentilezza è entrata, ma ha trovato terreno fertile. Ci ha dimostrato che la gentilezza appartiene ai giovani molto più di quello che pensiamo. Grazie anche a insegnanti che credono nella scuola come luogo di formazione ed educazione, impegnati non solo nelle materie di studio, ma in una crescita completa dell’individuo.”
Sul podio dei vincitori sono saliti la Fondazione Casa della Gioventù Scuola di Formazione Professionale di Trissino, l’istituto comprensivo 5 di Vicenza, l’istituto superiore Rosselli-Sartori di Lonigo. Una menzione speciale se l’è meritata la Fondazione Polo dell’Infanzia di Brendola che ha partecipato con le sezioni del nido, coinvolgendo bimbi dai 9 mesi ai 3 anni.
Dai più ai meno giovani, è stata premiata anche l’Associazione Senior Veneto Aps per la posa della prima panchina viola, simbolo di gentilezza, nella loro sede, per promuovere la cultura del rispetto e della gentilezza.
I PROGETTI VINCITORI
La Fondazione Casa della Gioventù Scuola di Formazione Professionale di Trissino ha coinvolto 5 classi del primo e secondo anno, 116 studenti coordinati dalle professoresse Eva Dallari ed Enrica Pagano. Il progetto ha il titolo “Gentilezza voce del verbo vivere”, la ricerca delle parole gentili e la creazione del RAP della gentilezza con il motto: “il mondo si cambia una parola alla volta”.
143 invece gli alunni dell’IC5 di Vicenza con la Dirigente Bianca Maria Lerro, dalla primaria Da Porto, Giusti e 2Giugno con 9 progetti, dall’imparare a essere gentili ogni giorno alla sfida della gentilezza con i 24 giorni dell’avvento per un mondo gentile.
L’ IIS Rosselli-Sartori di Lonigo ha partecipato con la 3SB e 24 allievi coordinati dalla prof.ssa Beatrice Barausse realizzando l’Elogio della Gentilezza e il decalogo sulla gentilezza, a partire dal proprio quotidiano.
La menzione speciale è andata alla Fondazione Polo dell’Infanzia di Brendola che ha partecipato con le sezioni pettirossi e topini e l’educatrice Anna Panozzo per il progetto Gesti di cura al nido. Una bacheca di foto, gesti spontanei di gentilezza fra i bambini, a volte scatti mossi ma eloquenti nel rappresentare la cura dell’altro. Ed è proprio nell’azione pratica che i bambini presenti nella bacheca dimostrano ogni giorno l’intenzione di volersi prendere cura dei propri compagni: gesti come imboccare, pettinare, aiutare a chiudere una giacca o indossare una scarpa, accarezzare o massaggiare, abbracciare e invitare a dividere un gioco o un pezzo di pane diventano via via sempre di più pratiche naturali da rivolgere al prossimo. Il prendersi cura quotidianamente di qualcuno rappresenta il modo più diretto, senza l’utilizzo della parola, per trasmettere il messaggio: “io ho a cuore il tuo benessere”.
]]>Ed è stato proprio Nardin questa mattina a ripercorrere gli eventi più significativi dell’anno che sta per finire nella conferenza stampa di fine anno.
“Un anno impegnativo che ha dato tante soddisfazioni -ha esordito il presidente Nardin- I 60 milioni di euro di lavori in corso e progetti sull’edilizia scolastica e i 25 milioni di euro sulle strade già raccontano di un ente fortemente impegnato per lo sviluppo del territorio, ma ci sono altri progetti di cui voglio parlare che hanno un valore che va ben oltre quello economico. Il primo è sicuramente l’Adunata degli Alpini che si terrà a Vicenza nel 2024 e che ha visto nel 2023 la fase organizzativa. E’ un orgoglio per la Provincia e per me avere messo a disposizione palazzo Folco come quartier generale dell’evento: un palazzo storico che gli alpini hanno saputo riportare all’antico splendore. Tra gli obiettivi raggiunti di cui sono più orgoglioso -ha proseguito Nardin- c’è di certo l’accordo con la Fondazione Its Meccatronico per fare dell’ex Caserma Borghesi la nuova sede dell’ITS Academy Meccatronico Veneto. Un complesso in stato di abbandono diventa così luogo di formazione per i ragazzi.”
Il presidente ha ricordato anche il lungo confronto con Iricav per permettere il cantiere Tav ad Altavilla Vicentina mantenendo percorribile la strada del Melaro, a corsia ridotta ma pur sempre aperta, visto che chiuderla avrebbe creato disagi inimmaginabili. “Con lo stesso obiettivo affrontiamo anche la questione di Ponte Alto, tratto che avrà forte impatto sulla viabilità ordinaria -sottolinea Nardin- A breve dovrebbe aprire anche il tunnel di Lonigo ed essere cantierizzata la rotatoria di Montebello.”
Tra i progetti che hanno caratterizzato il 2023 il presidente Nardin ha ricordato anche l’allestimento della Stanza del Coraggio, un’aula per le audizioni protetta nella Tenenza dei Carabinieri di Montecchio Maggiore, riservata alle donne vittime di violenza. Un progetto della consigliera Giulia Busato e della Commissione Pari Opportunità, un sostegno concreto alla lotta contro la violenza di genere, una mano tesa alle donne che decidono di denunciare. “E mai come in questi giorni siamo convinti che questa lotta abbia bisogno di tutti per essere vinta.”
Nel 2023 la Provincia di Vicenza è diventata ambasciatrice di gentilezza, prima Provincia d’Italia ad avere aderito alla rete nazionale della gentilezza, grazie alla vicepresidente Maria Cristina Franco.
E poi c’è stato l’abbraccio dei Sindaci vicentini a tre sindaci minacciati nell’espletamento del proprio lavoro: la sindaca di Arzignano Alessia Bevilacqua, la sindaca di Sandrigo Marica Rigon e il sindaco di Pianezze Luca Vendramin. “Episodi odiosi perché rivolti a persone impegnate a garantire giustizia e legalità.”
La mobilità sostenibile è uno dei temi che ha impegnato Nardin nel 2023, con la promozione sia del trasporto pubblico (400mila euro per abbattere il costo degli abbonamenti studenti) che della ciclabilità (2.114.793 euro di contributi ai Comuni per realizzare piste ciclabili).
“Ad oggi Svt viaggia verso il pareggio di bilancio -ha sottolineato Nardin- e soprattutto ha rafforzato il proprio impegno per offrire un servizio moderno e rispondente alle necessità degli utenti, con oltre 14milioni di km percorsi e 850.830 corse.”
Il rapporto tra Provincia e Comuni vicentini è fatto di dialogo e confronto, ma anche di sostegno: nel 2023 la Provincia ha assegnato, oltre ai contributi per le piste ciclabili, anche 7milioni di euro ai Comuni per cofinanziare 26 interventi stradali. In aggiunta, altri 281.000 euro sono destinati a 19 progettazioni di altrettanti interventi stradali.
“Ringrazio i consiglieri provinciali per la collaborazione, l’impegno e la passione con cui interpretano questo ruolo -ha concluso il presidente Nardin- e ringrazio istituzioni e forze dell’ordine con cui la Provincia si relaziona quotidianamente con l’obiettivo condiviso del bene comune.”
EDILIZIA SCOLASTICA
Tra fondi propri e fondi Pnrr, si stanno investendo sugli istituti superiori quasi 60milioni di euro (59.156.050 euro per la precisione, di cui circa 32milioni di Pnrr, poco meno di 27 milioni di euro di fondi propri della Provincia, 680.000 euro lavori Global).
Tutti i lavori Pnrr sono stati consegnati, nel rispetto e spesso anticipando i vincoli temporali imposti dalla normativa. In totale 15 interventi tra ampliamenti (Galilei di Arzignano 3,6milioni di euro; Montagna di Vicenza 5,1 milioni di euro; Quadri di Vicenza 1,9 milioni di euro; Parolini di Bassano del Grappa 7,5milioni di euro), miglioramenti sismici e messa a norma (De Fabris di Nove 3,96 milioni di euro; Artusi di Recoaro 1,75 milioni di euro), lavori sulle palestre (palestra Garbin di Thiene 2,85 milioni di euro; palazzetto dello sport di Valdagno 3milioni di euro).
Con fondi propri la Provincia ha dato il via a 17 interventi. Tra i principali, lavori in corso al Montagna di Vicenza per il rifacimento dell'aula magna (2,5 milioni di euro) e lavori ormai al termine al Garbin di Thiene (4,2 milioni per l'ampliamento) e al Lioy di Vicenza per adeguamento normativo (1milione di euro) .
Più contenuti nel costo, ma non meno importanti, sono i 23 interventi eseguiti nel 2023 dal Global Service per conto della Provincia negli edifici scolastici, per un importo di oltre 680mila euro. Piccole manutenzioni, rifacimenti delle centrali termiche e dei servizi igienici, messa in sicurezza di coperture e altri lavori che permettono la maggiore fruibilità e l’efficienza delle strutture che ospitano le scuole.
STRADE
Nel 2023 la società Vi.Abilità, braccio operativo della Provincia per la gestione delle strade di competenza, ha gestito cantieri per circa 13milioni di euro. Tra le opere più importanti l’allargamento della strada della Vena (1.700.000 euro), la ricostruzione del ponte sul Bacchiglione in località Secula a longare (5.400.000 euro). Al via a inizio 2024 ci sono l’allargamento della strada del Costo tra Treschè Conca e Canove (2.950.000 euro) e la manutenzione dei sistemi di protezione di 7 ponti (1.250.000 euro).
L’attività manutentiva ha previsto un investimento di 12.150.000 euro.
Tra le voci principali: asfaltature (circa 55 km di nuove asfaltature, 90 cantieri stradali, circa € 4.300.000); sostituzione di guard rail (circa 3.600 metri di nuovi guard rail, 1.900.000 euro); 6 appalti per la manutenzione di ponti (€ 1.650.000). E poi 14 interventi di consolidamento di frane e dissesti (circa € 970.000), trattamenti antighiaccio e sgombero neve (1.400.000 euro), manutenzione del verde, pulizia e spazzamento strade, segnaletica orizzontale per circa 350 km di strade.
TRASPORTO PUBBLICO
Il trasporto pubblico è stato un tema particolarmente attenzionato dalla Provincia, con un confronto costante tra il gestore del trasporto pubblico locale Svt e la Provincia, che detiene il 64% delle quote dell’azienda. La strategia di potenziamento del servizio, fatta di ascolto delle esigenze degli utenti e di promozione del mezzo pubblico come alternativa al mezzo privato, ha portato all’aumento della vendita degli abbonamenti rispetto allo scorso anno. Merito anche di un contributo di 400mila euro con cui la Provincia di Vicenza ha abbattuto il costo degli abbonamenti annuali studenti: un gesto concreto a sostegno delle famiglie vicentine.
Nel 2023 Svt ha percorso oltre 14milioni di km per un totale di 850.830 corse.
Grazie all’acquisto di 14 nuovi autobus, e ad una politica di svecchiamento della flotta perseguita negli anni, oggi il parco mezzi di Svt ha un’età media di 8,8 anni. Sono in arrivo 16 autobus elettrici con tecnologia flash charge per un valore di 19 milioni di euro.
]]>Ulteriori 50.000 euro sono arrivati dalla Regione Veneto per uno specifico studio di salvaguardia del lago che la Provincia di Vicenza sta conducendo con le università di Parma e Firenze, oltre che con Arpav, per partecipare ai bandi Life 2024.
A descrivere le varie attività sono stati, oggi, il consigliere provinciale con delega all’ambiente Matteo Macilotti e il tecnico provinciale responsabile dei lavori Andrea Baldisseri.
“Con un investimento di 135mila euro abbiamo eseguito lavori che si sono susseguiti nel corso dell’anno e che sono in via di conclusione -ha precisato Macilotti- hanno riguardato la manutenzione e la salvaguardia del lago, per renderlo maggiormente fruibile a tutti, anche alle persone con difficoltà di deambulazione. Oltre alla manutenzione ordinaria, con sfalci periodici degli argini e rimozione delle macrofite dall’acqua, stiamo realizzando migliorie come la sistemazione del semicerchio a inizio percorso, nuove panchine, un gazebo con tavolo e panche, sistemazione della staccionata, scivoli di accesso per diversamente abili e anziani.”
E poi c’è la partita più impegnativa, che riguarda la vita stessa del lago, naturalmente destinato ad un processo di interramento, con perdita degli esemplari di flora e fauna legati a questo ambito naturalistico e particolarmente tutelati anche dalla Comunità Europea. “Stiamo lavorando anche su questo fronte -ha precisato Macilotti- grazie ad uno specifico contributo di 50mila euro della Regione Veneto, abbiamo sottoscritto due protocolli, uno con l’università di Parma e l’altro con l’università di Firenze, per analizzare gli aspetti più significativi del lago e preparare un progetto di salvaguardia con cui partecipare al bando Life europeo del 2024.”
Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
Sono in via di conclusione i lavori nella zona del semicerchio a fianco della Casetta al Lago, luogo di particolare fascino dove si può sostare per ammirare il lago e goderne la pace. Per renderlo maggiormente fruibile, viene aggiunto materiale stabilizzato e viene rifatto il manto erboso. Inoltre viene collocato un parapetto in legno sul perimetro a confine con il lago, per la sicurezza dei tanti bambini che giocano e corrono in quest’area, e vengono ripristinate la staccionata lato strada e le panchine.
Per favorire l’accesso alle persone diversamente abili e agli anziani in carrozzina, vengono costruiti due scivoli dal percorso pedonale al prato fronte pesca sportiva, con parapetti laterali in staccionata e discesa in materiale stabilizzato.
Sono state acquistate, e verranno posizionate nei prossimi giorni, 10 panchine di cui 5 rosse, simbolo della lotta alla violenza sulle donne.
E’ stato acquistato un gazebo in legno con tavole e panche, che verrà posizionato in zona adeguata ad una sosta con visuale sul lago, per coglierne a pieno le caratteristiche naturali.
Per un importo di 50mila euro si sta sistemando il percorso pedonale nel lato paese per circa un chilometro, con posa di nuovi pali.
Naturalmente sono proseguite anche per il 2023 le attività di manutenzione ordinaria. Per un importo di 35mila euro sono stati eseguiti i tagli d’erba periodici nelle aiuole e negli argini, interventi sulla strada perimetrale con motofalciatrice verticale e motosega, potatura rami ingombranti con taglio e sistemazione degli alberi secchi.
Da fuori a dentro al lago, altri 25mila euro sono stati utilizzati per sfalcio e raccolta delle macrofite e manutenzione dei corsi d’acqua adiacenti al lago di Fimon, attuando tutte le azioni e le misure più opportune per calmierare e salvaguardare l’equilibrio del sistema acquatico e faunistico.
Progetti di salvaguardia del lago
All’università di Parma è affidata l’analisi del sedimento del lago, cioè del materiale che di anno in anno si accumula sul fondo alzando il livello del fondale e provocando l’impaludamento. Obiettivo è studiarne la quantità, per programmare azioni di rimozione, e la qualità. Quest’ultima operazione sarà supportata da Arpav ed è fondamentale per dare una destinazione al materiale rimosso, che a seconda delle componenti chimiche, potrà diventare da rifiuto a risorsa, ad esempio come fertilizzante.
All’università di Firenze, dipartimento di Biologia, è affidato invece lo studio dei canneti, che rappresentano una vegetazione caratteristica del lago, in grado di contribuire efficacemente a
diversi servizi ecosistemici e in grado di ospitare fino al 90% dell'intera biodiversità del lago.
Il sistema dei canneti, in particolare, svolge un'importante funzione di depuratore naturale delle acque, costituisce un habitat vitale per numerose specie di uccelli migratori, svernanti e stanziali, e rappresenta un'area di incubazione per numerose specie ittiche ed invertebrati.
]]>Il presidente della Provincia Andrea Nardin ha proposto un ordine del giorno per mettere nero su bianco il sentimento di vicinanza dei sindaci alla collega e per “accendere un faro su un fatto grave come sono le minacce ricevute da persone che adempiono al proprio dovere, perché questi episodi non possono essere dimenticati e tanto meno sottovalutati”.
E’ stata la stessa Rigon a ricordare quanto è successo lo scorso 29 novembre a Sandrigo, quando lei stessa, Vendramin e Valente sono stati minacciati di morte dopo l’abbattimento di un fabbricato abusivo disposto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. “Stavamo provvedendo alla pulizia di un’area occupata da un nucleo di sinti, per garantire loro condizioni di vita migliori. L’area è insalubre e non è adatta alla permanenza di minori. Il comune di Sandrigo ospita 13 nuclei di sinti, per un totale di 50 persone, di cui 34 minori. Una convivenza non sempre facile, anche se mai abbiamo negato il dialogo e l’aiuto in caso di necessità.”
Gli stessi sindaci hanno sottolineato come sia interesse delle amministrazioni e delle comunità favorire l’integrazione, ma non sempre l’interesse sia ricambiato. In questo caso, anzi, è osteggiato.
“La sindaca di Sandrigo sa che ha al suo fianco tutti i colleghi sindaci del territorio -ha concluso Nardin – e può contare sulle forze dell’ordine, sul prefetto e sul questore che mai ci hanno fatto mancare il loro supporto: questo ci dà la forza per continuare nel nostro lavoro."
]]>L’utilizzo dell’esplosivo è finalizzato alla rimozione di materiale instabile dal versante che sovrasta la strada, con l’obiettivo quindi di rendere sicuro il passaggio e prevenire frane e dissesti. Per motivi prudenziali, l’operazione viene eseguita previo blocco della circolazione stradale.
La strada verrà riaperta nel tardo pomeriggio, dopo che sarà ripulita dai massi che l’esplosione avrà fatto cadere sulla carreggiata stradale.
Percorsi alternativi: i veicoli provenienti da Asiago e aventi come destinazione la località Termine (VI) o il passo Vezzena di Levico Terme (TN), dovranno proseguire lungo la S.P. 349 in direzione di Roana (VI) e successivamente raggiungere Caltrano (VI) e quindi Cogollo del Cengio (VI), per poi svoltare lungo la S.P. 350 “Valdastico” in direzione Lastebasse (VI) e proseguire lungo questa strada fino a raggiungere la località Carbonare di Folgaria (TN) per poi svoltare a destra lungo la S.S. 349 in direzione di Vicenza, fino a raggiungere il passo Vezzena (TN) e la località Termine (VI) e viceversa.
Vi.Abilità Srl, che sta gestendo l’operazione, ha già provveduto alla posa dei segnali di chiusura, dei relativi segnali di preavviso e di deviazione.
]]>Le lezioni sono già in corso in alcuni istituti superiori vicentini e alla fine dei due anni di progetto avranno interessato una trentina di scuole, per un totale di circa 12mila studenti.
L’obiettivo è trattare in maniera scientifica un argomento di grande attualità come il cambiamento climatico, approfondendone cause e conseguenze e soprattutto conoscere quali comportamenti individuali e collettivi è necessario adottare per adattarsi al clima che cambia e mitigarne gli effetti.
“Un tema a cui i giovani sono particolarmente sensibili -sottolinea la vicepresidente Franco- e non potrebbe essere altrimenti, visto che ha un impatto globale e senza distinzioni e potrebbe sconvolgere sempre di più la vita delle nuove generazioni. L’educazione ambientale, partendo dai giovani, è allora lo strumento più incisivo per un cambiamento culturale, di abitudini e stili di vita che non possono prescindere dal rispetto per la natura.”
Con specifiche lezioni di educazione ambientale e cambiamento climatico, la Provincia di Vicenza intende quindi stimolare una maggiore consapevolezza nei ragazzi, per renderli protagonisti di comportamenti virtuosi.
Gli eventi atmosferici estremi sono sempre meno eccezionali. Le alluvioni, i temporali, i dissesti idrogeologici sono solo alcuni dei moniti che ci arrivano dal nostro territorio: è necessario imparare ad ascoltarlo ed attivare corrette azioni di prevenzione.
Il percorso formativo proposto da Marco Rabito parte dalla conoscenza del territorio, in particolare quello vicentino, con l’illustrazione del cambiamento climatico e delle problematiche che esso comporta, passando alla corretta osservazione dei fenomeni, al reperimento della buona informazione e ad una migliore conoscenza delle allerte meteo che rappresentano delle eventualità sempre più presenti nel vivere quotidiano.
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