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Bosco di Dueville: nuova gestione per un paradiso naturalistico

pubblicato il 14/09/2015, ultima modifica 16/09/2015
Terminati i lavori di recupero per 1,2 milioni di euro, la Provincia (Presidente Achille Variati) ha sottoscritto un accordo con la Fondazione per la Cultura Rurale onlus (Presidente Vincenzo Forte).

Le due facce del Bacchiglione. Da una parte quella minacciosa e limacciosa del fiume ingrossato dalle piogge notturne ed arrivato in città a sfiorare i 4 metri d'altezza; dall'altra le chiari, fresche, dolci acque de“Il Bosco di Dueville”, dove si trovano proprio le risorgive che lo alimentano. Ed è qui, tra i comuni di Dueville appunto e Villaverla, che oggi si è consumato un passaggio di consegne importante tra il proprietario, la Provincia di Vicenza, ed il nuovo gestore, la Fondazione per la Cultura Rurale onlus.

Siglato dai Presidenti Achille Variati e Vincenzo Forte, presenti il Consigliere Delegato Martino Gasparella e sindaci ed amministratori dei comuni già citati nonché di Caldogno, partecipe sebbene nel suo territorio non insistano propaggini del “Bosco”. Venti ettari di area naturalistica, paradiso di aironi, piante acquatiche, pesci, rettili, anfibi e uccelli di varie specie. Restano a palazzo Nievo 7 ettari del Corridoio Ecologico creato per favorire, attraverso la connessione con il Bosco del Centro Idrico di Novoledo, il passaggio dell'avifauna e l'estensione degli habitat prioritari.

Fortemente voluta dall'allora Assessore Provinciale Paolo Pellizzari, e ritenuta da tutti una scommessa, l'acquisizione e soprattutto la riqualificazione delle sorgenti fluviali ha visto dal 2009 un impegno continuo dell'amministrazione provinciale che, assieme a tre partner – Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, Servizio Forestale Regionale e Veneto Agricoltura – ha partecipato al progetto Life+ “Sor.Ba”, risultato vincente e soprattutto finanziabile dall'Unione Europea nell'ambito del programma LIFE+. Iniziato il 1° gennaio 2011 e terminato il 31 dicembre 2013, il progetto ha avuto un costo complessivo di 1.224.000 euro cofinanziato al 50% dalla Commissione Europea e per il restante 50% dai partner tra cui anche i Comuni citati: 200mila euro complessivi tra Dueville e Villaverla, e 90.000 euro da Caldogno. Da parte sua, la Provincia ha finanziato con fondi propri, per un importo di 670mila euro, la sistemazione dell'edificio esistente, in passato utilizzato per la piscicoltura ed oggi sede di attività didattiche e divulgative.

“La Natura si riappropria dei suoi spazi – ha osservato il Presidente Variati – ma questa è un'oasi straordinaria che torna alla Comunità e che spero chiami a raccolta tutti”. Un invito fatto proprio anche da Forte, che invita naturalisti e appassionati a farsi avanti: “Anche perché siamo una onlus, senza scopo di lucro, e quello che ci preme è il pareggio di bilancio”. Conditio sine qua non perché il “Bosco di Dueville” possa essere fruito negli anni. Una sfida che dovrebbe partire definitivamente nella primavera del 2016, intanto si mettono a punto lavori e strategie.

Soddisfatto Davide Zorzo, vicesindaco di Dueville: “Siamo sulla riserva idrica di falda più vasta d'Europa e dobbiamo difendere tanta ricchezza”. A fargli eco i primi cittadini di Villaverla e Caldogno. E se Ruggero Gonzo mette l'accento sulla collocazione strategica del sito, Marcello Vezzaro sottolinea la necessità di programmi turistici aperti verso l'Europa.