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Al Tavolo Tecnico Zonale la proposta di riduzione delle polveri sottili: la Provincia di Vicenza sarà la prima d’Italia

pubblicato il 27/09/2019, ultima modifica 27/09/2019

In data odierna si è tenuto il Tavolo Tecnico Zonale con la partecipazione di 41 Comuni (Altavilla Vic, Arsiero, Arzignano, Bassano del Grappa, Bolzano Vic., Caldogno, Chiampo, Cornedo Vic, Creazzo, Dueville, Fara Vic, Isola Vic, Longare, Lonigo, Malo, Marano Vic, Montebello Vic, Montecchio Maggiore, Montecchio Precalcino, Montegalda, Nove, Noventa Vic, Piovene Rocchette, Quinto Vic, Romano d’Ezzelino, Rosà, Santorso, Sarcedo, Sarego, Schio, Sovizzo, Tezze sul Brenta, Thiene, Torrebelvicino, Trissino, Valdagno, Val Liona, Villaverla, Zermeghedo, Zovencedo, Zugliano), di Arpav e dell’Ulss n. 7 e n. 8.

L’obiettivo del TTZ è quello di fronteggiare l’emergenza ambientale e promuovere una migliore qualità dell’aria ambiente poiché, soprattutto d’inverno, vengono superati i valori limiti indicati per legge in merito alle cosiddette polveri sottili.

La novità presentata in questo Tavolo Tecnico riguarda il progetto di riduzione delle polveri sottili che la Provincia di Vicenza è la prima, in Italia, a promuovere.

“Come Provincia intendiamo adottare delle misure di intervento stabili per ottenere un reale e costante abbattimento delle polveri sottili.” – dichiara Matteo Macilotti, Delegato Provinciale ai Servizi ambientali e rifiuti - “Vogliamo arrivare a costituire un Patto dei Sindaci che preveda, per ogni Comune, l’impegno, da qui al 2030, ad attuare delle iniziative, su più livelli, che rispondano realmente e concretamente all’emergenza ambientale. Si tratterà di impegni perseguibili, che terranno conto anche delle specificità dei territori comunali”.

Mentre rimane invariato l’impegno dei Comuni in merito ai provvedimenti per la prevenzione e la riduzione dei livelli di concentrazione degli inquinanti nell’atmosfera causati, soprattutto, dal  traffico dei veicoli, dagli impianti di riscaldamento e dai sistemi di produzione industriale.

Per questo motivo, continueranno ad essere adottati provvedimenti che limitino i consumi energetici degli impianti di riscaldamento e vietino la circolazione di auto e veicoli commerciali di specifiche categorie. Queste limitazioni verranno applicate in tratti stradali identificati dai Comuni, prioritariamente in aree urbane con popolazione superiore a 30.000 abitanti e nelle quali opera un adeguato servizio di trasporto pubblico.

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