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Istituto Strampelli - Prodotti Tipici

pubblicato il 15/04/2010, ultima modifica 22/10/2013

Prodotti Tipici del Vicentino

Mais Marano Vicentino

Mais Marano Vicentino

Il Marano Vicentino è stato, assieme al Biancoperla, una delle varietà più utilizzate in passato prima dell'avvento dei moderni ibridi di mais. Nel 1950 circa il 40 % circa della superficie nel Veneto Friuli Venezia Giulia era coltivata con queste due varietà. La farina ottenuta dal Marano è di ottima qualità.

Oggi è coltivato quasi esclusivamente nella zona della Val Leogra ed in particolare nel comune di Marano Vicentino da dove ha avuto origine.


Mais Biancoperla

Mais BiancoperlaIl Biancoperla è una vecchia varietà di Mais diffusamente coltivata in passato soprattutto nelle provincie di Padova e Treviso.

Dalla granella vitrea si ottiene una farina di ottima qualità adatta per la preparazione della polenta bianca.

Oggi sopravvive solo in alcune aziende in Provincia di Padova e Treviso.


Radicchio Rosso di Verona

Radicchio Rosso di VeronaIl Radicchio Rosso di Verona è un prodotto tipico della nostra Regione e assieme alle altre cultivar di Radicchi Veneti è la coltura orticola più diffusa (6000 ettari circa). Nella Provincia di Vicenza è coltivato su circa 420 ettari concentratati nei Comuni di: ASIGLIANO VENETO, POJANA MAGGIORE, NOVENTA VICENTINA, SOSSANO E ORGIANO.


 

Proprietà organolettiche:

Il radicchio è un prezioso ortaggio fresco disponibile nel periodo invernale. E' garanzia di salubrità per il consumatore. Offre grande versatilità per numerose ricette gastronomiche e primi piatti tipici. Il radicchio è caratteristico per gusto e consistenza particolari, lembo e nervature fogliari croccanti, nervatura centrale carnosa; sapore dolce nei tipi precoci e delicato retrogusto amarognolo nei tipi invernali.

Caratteristice del cespo:

Cespo di radicchio

Aspetto:

Germoglio compatto, serrato nella parte apicale, di forma leggermente ellittica
Nervature della lamina fogliare ben evidenti ed aperte. Colore del lembo fogliare Rosso brillante, senza variegature. Colore della nervatura principale completamente bianca, stretta alla base.

Profilo produttivo e merceologico:

Produzione ad ettaro pari a 80 quintali di prodotto toelettato
In raccolta Viene lasciata una porzione di radice non superiore a 4 cm.Radicchio Rosso di Verona Precoce: gr. 150 -350. Radicchio Rosso di Verona Tardivo: gr. 100-300

La coltivazione nella pianura del Basso Vicentino:

Raccolta di radicchio

Il terreno più adatto per la coltivazione del radicchio è di origine alluvionale, profondo, ricco di sostanza organica con basso contenuto di calcare. Circa la semina, il Radicchio Rosso di Verona si semina dopo frumento ed altre orticole, nella seconda quindicina di luglio, con un investimento di n° 12 - 18 piante/mq.

La difesa integrata va eseguita con razionali interventi agronomici: pratiche di diserbo e concimazioni equilibrate, limitati interventi antiparassitari (lotta guidata) e impiego di prodotti a basso impatto ambientale.

La difesa da parassiti animali (tripidi e ragnetto rosso), si effettua con trattamenti di Dimetoato, rispettando la soglia di intervento (4-6 individui per pianta).
Chiusura del cespo.

Da metà settembre le coltivazioni vanno monitorate per controllare la presenza di larve minatrici fogliari ( piralide e nottua). I trattamenti vanno eseguiti con Piretroidi e Dimetoato.

Per la Difesa contro le malattie fungine e le batteriosi, a seconda dell'andamento stagionale e della condizione delle colture, vanno eseguiti trattamenti a base di Sali di rame, contro Peronospora e Alternaria, svolgendo anche una azione di contenimento verso le Batteriosi del radicchio.

Altri interventi di tecnica agronomica:

Dettaglio radicchio

Con la concimazione di pre-semina si apportano i necessari quantitativi di fosforo e potassio (80-100 kg/ha). L'azoto (40-60 kg/ha) va somministrato in pre-semina riservando una quota in post-emergenza. Il diserbo di pre-semina va fatto con Trifluralin e eventualmente in post-emergenza con Propizamide. Per una buona emergenza della coltura, alla nascita è necessario assicurare una costante umidità del terreno intervenendo eventualmente con piccoli volumi irrigui anche con frequenza giornaliera.

Raccolta:

La raccolta inizia a ottobre e prosegue fino a febbraio, a seconda della precocità delle cultivar. Dopo la raccolta è prevista la forzatura in cumuli in campo per una quindicina di giorni. I cespi raggiungono così la perfetta maturazione e la migliore qualità; dopo una toelettatura eseguita a mano, vengono inviati al mercato.

Pisello dei Colli Berici e Lumignano

Pisello dei Colli Berici e LumignanoNell'ambito delle attività legate alla promozione dei prodotti tipici provinciali, l'Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria "N.Strampelli" della Provincia di Vicenza, ha condotto alcune prove di valutazione di diverse VARIETA' di pisello per consumo fresco, destinate alla coltivazione nella zona dei Colli Berici. Infatti, nella fascia compresa tra Lumignano e San Germano dei Berici, fino ad arrivare a Lonigo, il particolare microclima e le caratteristiche dei terreni, rendono l'area "vocata" a tale coltura, garantendo precocità e ottime caratteristiche organolettiche. Tali caratteristiche vengono ancor più esaltate quando le coltivazioni sono realizzate nelle "masiere", piccoli terrazzamenti posti nelle zone in pendio, di migliore esposizione.

Pur non essendo presenti in questa zona ecotipi o VARIETA' "autoctone", l'Istituto ha realizzato nel corso del 2000 e del 2001 a S. Germano dei Berici, Lumignano e Lonigo, alcuni campi dimostrativi finalizzati alla individuazione di alcune cultivars qualitativamente superiori e adatte per portamento e precocità a tali ambienti. Quest'anno le VARIETA' in prova nelle diverse località sono complessivamente più di trenta, con diversa precocità, portamento e caratteristiche organolettiche.

  1. Gloria di Quinper
  2. Progress n.9
  3. Dolce di Provenza
  4. Meraviglia d'Italia
  5. Meraviglia Kelvedon
  6. Karina
  7. Maestro
  8. Rondo
  9. Verdone
  10. Lincoln
  11. Onward
  12. Espresso Generoso
  13. Quantum
  14. San Cristoforo
  15. Utrillo
  16. Telefono

L'obiettivo è quello di fornire utili indicazioni per l'ottenimento di un prodotto con elevate caratteristiche qualitative e promuovere questa produzione tipica, legandola in misura sempre maggiore al territorio dei Colli Berici.

Si è inoltre proceduto, ad una prima analisi qualitativà che però necessita di ulteriori accertamenti a causa dell'estrema variabilità riscontrata.

Risultati:

Coltivazione di piselli

Dalle indicazioni ottenute è possibile evidenziare le seguente varietà:

  • Varietà nane (in ordine di precocità): Spring, Gloria di Quimper, Piccolo Provenzale (in fotografia), Karina. Spring in particolare è da segnalare per la precocità, ottima produttività, ottimo rapporto tra peso sgusciato e peso totale dei baccelli e buone caratteristiche organolettiche.
  • Varietà mezza rama (in ordine di precocità): Maestro, Paladio, Quantum, Tristar, Lincoln. Tristar seppure a ciclo tardivo presenta il più alto rapporto tra peso sgusciato e peso totale dei baccelli e buona produttività. Basse produzioni per Maestro (penalizzato dalla precocità) che però presenta discrete caratteristiche organolettiche.
  • Varietà rampicanti: Espresso Generoso. Da questa indagine sembrerebbe non emergano altre Varietà tra quelle in prova, a causa delle caratteristiche non desiderabili spesso rilevate su altre Varietà. In particolare Lavagna pur avendo buona precocità e ottima produttività, presenta una colorazione troppo chiara del seme non apprezzata dal mercato locale.