determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1166 DEL 10/10/2018
Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA
OGGETTO: AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI MESSA IN
RISERVA CON EVENTUALE SELEZIONE E/O RIDUZIONE VOLUMETRICA E/O
ACCORPAMENTO E RECUPERO (R3) DI RIFIUTI COSTITUITI DA FUSTI E
CISTERNETTE, PERICOLOSI E NON PERICOLOSI.
DITTA: SCUTARO VINCENZO E FIGLIO S.R.L. (P.IVA 00949490502)
SEDE LEGALE: VIA NUOVA FRANCESCA N.15 – COMUNE DI S.CROCE S/ARNO (PI).
STABILIMENTO: VIA CAL DEL GUÀ N.63 – COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE.
IL DIRIGENTE
Premesso che:
• la ditta Scutaro Vincenzo e Figlio s.r.l., con sede legale in Via Nuova Francesca n.15 –
Comune di S.Croce S/Arno (PI), e stabilimento in Via Cal del Guà n.63 – Comune di
Montecchio Maggiore, ha presentato domanda di autorizzazione all’esercizio del progetto
approvato con provvedimenti n.17 del 08/02/2016, n.80 del 03/08/2016, n.1201 del
28/12/2017;
• sono state precedentemente intraprese due procedure di verifica di assoggettabilità alla
V.I,A., che si sono concluse con pareri n.20/2015 e n.10/2017 di non assoggettabilità alla
VIA, allegati alle determinazioni n.659 del 25/05/2015 e n.426 del 24/05/2017;
• l’attività esistente di messa in riserva e selezione risulta autorizzata con provvedimento
n.150/2011 del 21/10/2011.
Considerato che
• la ditta con nota agli atti prot.3940 del 19/01/2018 ha comunicato l’avvio dell’esercizio
provvisorio, corredata dalla dichiarazione del direttore dei lavori attestante la opere in
conformità al progetto approvato, la nomina del tecnico responsabile, le garanzie finanziarie
ai sensi della DGRV 2721/2014;
• la ditta ha comunicato la chiusura dell’esercizio provvisorio, con nota prot.48586 del
23/07/2018, richiedendo il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e presentando il
collaudo funzionale dell’impianto corredato dalla documentazione richiesta dalla
Commissione VIA, firmato in data 20/07/2018 a cura dell’Ing. Massimiliano Soprana.
Tenuto conto che
• risultano ottemperate le prescrizioni dettate dal parere del Comitato tecnico provinciale VIA
n. 10/2017;
• l’avvio procedimento per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto in
questione è stato comunicato con nota n. 50739 del 31/07/2018.
copia informatica per consultazione
Considerato che non sono pervenute ulteriori osservazioni e/o indicazioni sulla documentazione di
collaudo trasmessa agli enti interessati nella nota di avvio procedimento per il rilascio
dell’autorizzazione all’esercizio.
Dato atto che dalla documentazione di collaudo emerge una modifica, che si ritiene non sostanziale
in quanto riguardante esclusivamente alcune variazioni al lay-out, e non comporta variazioni
all’assetto impiantistico nel suo complesso, alla potenzialità di trattamento, alle operazioni di
recupero.
Tenuto conto del sopralluogo di verifica effettuato da personale della Provincia e dell’Arpav in
data 03/10/2018 nel corso del quale è stata verificata la conformità alla documentazione di progetto
e di collaudo presentata
Visti:
• il comma 1 dell'art. 18 della L.R. 16.08.2007, n° 20 che ha stabilito che “Fino all’entrata in
vigore della legge regionale di riordino della disciplina di tutela ambientale, la Regione, le
province ed i comuni esercitano le competenze amministrative in materia di gestione dei
rifiuti e bonifica dei siti inquinati di cui agli articoli 4, 6 e 7 della L.R. 21.01.2000, n° 3 e
ss.mm.ii., nonché le competenze amministrative in materia di tutela dell’atmosfera e delle
acque di cui agli articoli 4, 5 e 6 della L.R. 16.04.1985, n° 33 e s.m.i..”;
• la D.G.R. Veneto n° 2721/2014 che ha sostituito le precedenti Deliberazioni Regionali in
materia di garanzie finanziarie previste dall'art. 208, comma 11, lett. g) del D.Lgs. 152/2006,
modificandone le modalità di prestazione.
Visto il D.Lgs 03.04.2006, n° 152 e successive modifiche ed integrazioni.
Viste le Leggi Regionali 21.01.2000, n.3 e 16/04/1985 n. 33.
Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n.2166 del 11.07.2006.
Visti l’art. 19 (sulle competenze della provincia) e l’art. 107 (sulle funzioni e responsabilità della
dirigenza e sulla riferibilità alla medesima degli atti di carattere gestionale) del D. Lgs. 18.08.2000,
n° 267 (T.U. delle leggi sull’ordinamento degli EE.LL.) e successive modifiche e integrazioni.
Visto che il presente provvedimento rispetta la tempistica prevista dal succitato D.Lgs. 152/2006 e
dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia di Vicenza
(Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 90 ID PROC 478.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020;
Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019;
DETERMINA
Che la ditta Scutaro Vincenzo e Figlio s.r.l., con sede legale in Via Nuova Francesca n.15 – Comune
di S.Croce S/Arno (PI), è autorizzata all’esercizio dell’impianto di messa in riserva con selezione e
recupero (R3) di rifiuti costituiti da fusti e cisternette, pericolosi e non pericolosi, sito in Via Cal del
Guà n.63 – Comune di Montecchio Maggiore.
Che il presente provvedimento costituisce, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.,
autorizzazione all’esercizio per la gestione dei rifiuti, lo scarico delle acque e le emissioni in
atmosfera, con validità fino al 15/10/2028.
FA OBBLIGO
Alla ditta Scutaro Vincenzo e Figlio s.r.l. di procedere all’esercizio dell’impianto in oggetto nel
rispetto delle seguenti prescrizioni:
copia informatica per consultazione
Aspetti generali
1. La ditta dovrà rispettare l’organizzazione complessiva dell’impianto, nonché le condizioni
organizzative di stoccaggio dei rifiuti e i processi di trattamento, con le modalità indicate
nella relazione tecnica e come precisato nel lay-out dell'impianto, allegato alle integrazioni
del collaudo funzionale.
2. In riferimento a quanto previsto dal precedente punto 1), fermo restando il rispetto delle
tipologie di rifiuti accettabili all’impianto, con le relative quantità e operazioni consentite,
sono ammesse modifiche nella organizzazione impiantistica e nello stoccaggio dei rifiuti,
previa preventiva comunicazione alla Provincia, in ottemperanza alle prescrizioni contenute
nel presente provvedimento.
3. La ditta dovrà comunicare preventivamente a questa Amministrazione le variazioni che si
intendono apportare alla gestione dell’impianto e informare tempestivamente la Provincia e
l’A.R.P.A.V. di eventuali anomalie e/o incidenti che dov essero verificarsi nell’esercizio
corrente dell’attività.
4. La ditta dovrà assicurare che la gestione tecnica dell’impianto sia condotta in conformità a
quanto previsto nella normativa ambientale e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni di
cui al presente provvedimento.
5. La ditta dovrà assicurare che la gestione dell’impianto e la manipolazione dei rifiuti
rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente,
nonché di sicurezza e igiene sul lavoro e prevenzione incendio.
6. Entro il 30 aprile di ogni anno, la ditta dovrà redigere una relazione sintetica sull’attività
effettuata nell’anno precedente, indicando i quantitativi di rifiuti ricevuti all’impianto, le
MPS generate ed i rifiuti prodotti, da tenere a disposizione dell’autorità di controllo.
7. La ditta dovrà effettuare un controllo periodico dell’impatto acustico, con cadenza triennale,
al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente e del Piano di
Classificazione Acustica comunale
Gestione delle aree
8. La ditta dovrà mantenere un’adeguata impermeabilizzazione delle pavimentazioni, con
caratteristiche di resistenza adeguate alla tipologia dell’attività, calettate ai muri di
perimetrazione o cordonate, in modo da evitare possibili inquinamenti al terreno sottostante,
secondo una procedura gestionale di verifica e controllo da presentarsi entro 60 giorni dalla
notifica del presente provvedimento.
9. La ditta dovrà mantenere le superfici costantemente pulite e in buono stato d’uso,
rimuovendo tutti gli spanti di fluido in genere, occorsi durante l’attività e provvedere con
frequenza periodica alla pulizia del deposito di sovvallo dei materiali in cumuli.
10. I settori destinati al conferimento di rifiuti dovranno essere distinti da quelli destinati alla
messa in riserva degli stessi, al deposito di M.P.S. e dei rifiuti prodotti dal ciclo di
lavorazione dell’impianto.
11. Gli spazi adibiti a deposito di rifiuti devono essere fisicamente separati tra loro e dotati di
apposita cartellonistica, indicante il codice C.E.R., per quanto riguarda sia quelli in ingresso
all’azienda che quelli prodotti dall’azienda..
Gestione dei rifiuti
12. Nell’impianto dovranno essere gestiti esclusivamente i rifiuti, identificati dai relativi codici
C.E.R., con le relative operazioni e quantità consentite, riportate nell’allegato 1.
a) quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 1.000 tonn. di cui 500 Tonn.
Pericolosi
b) quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 16,2 tonn di cui 7,5
Tonn. Pericolosi
c) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 37,5 tonn di cui 32 Tonn.
Pericolosi
d) quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento: 4 tonn di cui 2,5 tonn di
rifiuti pericolosi.
copia informatica per consultazione
e) quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento: 800 tonn di cui 500 tonn di
rifiuti pericolosi
13. In conformità con quanto previsto dagli allegati B e C alla Parte IV del D.Lgs. 152/2006 e
s.m.i., all’interno dell’impianto potranno essere svolte le seguenti attività di gestione rifiuti:
a) Messa in riserva finalizzata alle operazioni di messa in sicurezza e/o di recupero con
produzione di M.P.S.;
b) Messa in riserva e successiva selezione/cernita (per separazione di componenti
recuperabili) di rifiuti: l’attribuzione del codice ai rifiuti ottenuti, dovrà essere riferita al
relativo codice del capitolo 19.xx.xx dell’elenco C.E.R. per la tipologia in questione - fatto
salvo quanto persamente indicato nell'allegato 1 al presente provvedimento. I rifiuti in
uscita dovranno essere destinati ad impianti legittimati che effettuino una delle operazioni da
R1 a R13, con esclusione delle frazioni residue, ritenute non recuperabili, che potranno
essere avviate a smaltimento;
c) attività di recupero R3 di produzione di M.P.S., così come indicato nell'allegato 1 al
presente provvedimento.
14. Dovrà essere data comunicazione alla Provincia di ogni eventuale carico di rifiuti respinto,
indicandone il produttore e le cause che ne hanno determinato la mancata accettazione
15. Le garanzie finanziarie devono essere mantenute aggiornate secondo quanto previsto dalla
DGRV n. 2721 del 29/12/2014; in particolare la ditta, se necessario, dovrà far pervenire al
Settore Ambiente della Provincia, per via telematica tramite pec e con firma digitale, il file
di rinnovo delle polizze ai fini della sottoscrizione digitale del beneficiario e successiva
restituzione; la copia del rinnovo della polizza RC inquinamento, qualora prevista, può
essere inviata tramite posta elettronica certificata. Si ricorda che, come previsto lett. D)
“Disposizioni di carattere generale” dell'Allegato A alla D.G.R.V. n. 2721 del 29/12/2014, la
mancata presentazione delle garanzie non consente l'avvio dell'attività o la sua prosecuzione.
Le garanzie finanziarie andranno riviste a seguito di modifica/integrazione del presente
provvedimento.
Altre prescrizioni
16. Lo scarico delle acque di prima pioggia dal dilavamento delle superifici esterne dovrà
rispettare le prescrizioni gestionali e i limiti indicati dal Gestore della fognatura, Acque del
Chiampo spa.
17. Il presente provvedimento annulla e sostituisce le precedenti autorizzazioni n.76/2012 del
29.05.2012, n.17 del 08/02/2016, n.80 del 03/08/2016 e n.1201 del 28/12/2017 .
18. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
19. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
AVVERTE CHE
In adempimento agli atti ed alle norme vigenti richiamate in premessa, la ditta è obbligata:
- a presentare, qualora intenda proseguire la propria attività oltre la validità del presente
provvedimento, istanza di rinnovo almeno 180 giorni prima della scadenza dello stesso;
- ad adeguarsi a quanto previsto dagli artt. 188-bis, 188-ter, 189 e 190 del D.Lgs. 152/2006 e
s.m.i.
In adempimento agli atti e alle norme vigenti richiamate in premessa, in caso di variazione
della ragione sociale la Società è obbligata a comunicare preventivamente la variazione
prevista congiuntamente alla richiesta di variazione dell’autorizzazione in essere,
trasmettendo tempestivamente con posta elettronica certificata copia dell’atto notarile
attestante l’avvenuta variazione sociale della Società.
copia informatica per consultazione
In caso di cambio del legale rappresentante:
a) il legale rappresentante in carica è tenuto a comunicare preventivamente la variazione
prevista
b) il nuovo legale rappresentante è tenuto a presentare, ai sensi dell’art.47 D.P.R. 445/2000,
la dichiarazione di conformità dell’attività di recupero e la dichiarazione del possesso dei
requisiti soggettivi ex art.10 del D.M. 05.02.1998 e s.m.i.
L’inadempienza a quanto disposto dal presente provvedimento, ovvero il mancato rispetto
delle condizioni e delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione all’esercizio, comporta
l’applicazione dei provvedimenti di cui all’art. 208, comma 13, del D.Lgs. 152/2006 e
ss.mm.ii., nonché l'applicazione delle sanzioni previste dalla vigente normativa in materia
ambientale.
Il contenuto prescrittivo del presente provvedimento potrà essere integrato o modificato a
seguito di successive verifiche istruttorie o su segnalazione da parte delle autorità di
controllo.
Per le varianti alla presente autorizzazione, che non riguardino il processo tecnologico e non
comportino modifiche ai quantitativi e alle tipologie di rifiuti autorizzati, la Ditta resta
impegnata ad acquisire ogni altra eventuale autorizzazione necessaria all’esercizio
dell’attività di competenza di altri enti in materia urbanistica, igienico sanitaria, idraulica,
idrogeologica, conformità degli impianti, ecc.
INFORMA CHE
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. del Veneto
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120
giorni.
Il presente provvedimento verrà trasmesso alla Ditta, al Sindaco pro tempore del Comune di
Montecchio Maggiore, al Direttore del Dipartimento Provinciale di Vicenza dell’A.R.P.A.V.,
all’Ulss n.8 Berica.
Vicenza, 10/10/2018
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
copia informatica per consultazione
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 1166 DEL 10/10/2018
OGGETTO: AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI MESSA IN
RISERVA [R13] CON EVENTUALE SELEZIONE E/O RIDUZIONE VOLUMETRICA E/O
ACCORPAMENTO [R12] E RECUPERO (R3) DI RIFIUTI COSTITUITI DA FUSTI E
CISTERNETTE, PERICOLOSI E NON PERICOLOSI.
DITTA: SCUTARO VINCENZO E FIGLIO S.R.L. (P.IVA 00949490502)
SEDE LEGALE: VIA NUOVA FRANCESCA N.15 – COMUNE DI S.CROCE S/ARNO (PI).
STABILIMENTO: VIA CAL DEL GUÀ N.63 – COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 11/10/2018.
Vicenza, 11/10/2018
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
Ditta Scutaro Vincenzo e Figlio srl – Via Cal del Guà n.63 – Montecchio Maggiore
Allegato 1 - ELENCO RIFIUTI PER CODICE CER
CODICE C.E.R. DESCRIZIONE OPERAZIONE NOTE CODIFICA E GESTIONE DEL
(eventuale) MATERIALE IN USCITA
Imballaggi in plastica
R13 Messa in riserva (C.E.R. 15.01.02)
Imballaggi in plastica
(C.E.R. 15.01.02)
Messa in riserva con
Metalli ferrosi
R13/R12 selezione, cernita e
(CER 19.12.02)
raggruppamento
15 01 02 Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
\\\ ( C.E.R. 19.12.xx)
Imballaggi in plastica
MPS conforme alle specifiche di cui al punto
6.1.4 del DM 05/02/1998
Soluzioni acquose di scarto contenenti
R13/R4 Lavaggio e macinazione sostanze pericolose
(CER 16.10.01*)
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19.12.xx)
Imballaggi metallici
R13 Messa in riserva (CER 15.01.04)
15 01 04 Imballaggi metallici
\\\ Messa in riserva con
Imballaggi metallici (CER 15.01.04)
R13/R12 selezione, cernita e
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
raggruppamento
(CER 19.12.xx)
15 01 06 Imballaggi in materiali misti
Imballaggi in materiali Cisternette R13 Messa in riserva (CER 15.01.06)
misti
Imballaggi contenenti residui di sostanze
R13 Messa in riserva pericolose
(C.E.R. 15.01.10)
Imballaggi contenenti residui di sostanze
Messa in riserva con pericolose
15 01 10 (C.E.R. 15.01.10)
R13/R12 selezione, cernita e
Imballaggi contenenti
raggruppamento Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
residui di sostanze (CER 19.12.xx)
Imballaggi in plastica
pericolose o
contaminati da tali
MPS conforme alle specifiche di cui al punto
sostanze
6.1.4 del DM 05/02/1998
Soluzioni acquose di scarto contenenti
R13/R4 Lavaggio e macinazione sostanze pericolose
(CER 16.10.01*)
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19.12.xx)
Imballaggi contenenti residui di sostanze
R13 Messa in riserva pericolose
15 01 10 (C.E.R. 15.01.10)
Imballaggi contenenti
residui di sostanze Imballaggi contenenti residui di sostanze
Imballaggi in ferro
pericolose o Messa in riserva con pericolose
contaminati da tali R13/R12 selezione, cernita e (C.E.R. 15.01.10)
sostanze raggruppamento Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19.12.xx)
copia informatica per consultazione
Metalli ferrosi
R13 Messa in riserva (C.E.R. 19.12.02)
19 12 02
Fusti
Metalli ferrosi Metalli ferrosi
Messa in riserva con (CER 19.12.02)
R13/R12 selezione, cernita e
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
raggruppamento
( C.E.R. 19.12.xx)
Plastica e gomma
R13 Messa in riserva (C.E.R. 19.12.04)
Plastica e gomma
Messa in riserva con (C.E.R. 19.12.04)
R13/R12 selezione, cernita e
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
19 12 04 raggruppamento
Fusti ( C.E.R. 19.12.xx)
Plastica e gomma
MPS conforme alle specifiche di cui al punto
6.1.4 del DM 05/02/1998
Soluzioni acquose di scarto contenenti
R13/R4 Lavaggio e macinazione sostanze pericolose
(CER 16.10.01*)
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19.12.xx)
Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti
dal trattamento meccanico dei rifiuti,
R13 Messa in riserva contenenti sostanze pericolose
(C.E.R. 19 12 11)
19 12 11 Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti
Altri rifiuti (compresi dal trattamento meccanico dei rifiuti,
Messa in riserva con
materiali misti) contenenti sostanze pericolose
R13/R12 selezione, cernita e (C.E.R. 19 12 11)
prodotti dal Bidoni pressati o parti in pla-
raggruppamento
trattamento stica o coperchi non riciclabili Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
meccanico dei rifiuti, (CER 19.12.xx)
contenenti sostanze
pericolose
MPS conforme alle specifiche di cui al punto
6.1.4 del DM 05/02/1998
Soluzioni acquose di scarto contenenti
R13/R4 Lavaggio e macinazione sostanze pericolose
(CER 16.10.01*)
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19.12.xx)
Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti
dal trattamento meccanico dei rifiuti,
19 12 11
R13 Messa in riserva contenenti sostanze pericolose
Altri rifiuti (compresi (C.E.R. 19 12 11)
materiali misti)
prodotti dal Bidoni pressati o parti in ferro
trattamento o coperchi non riciclabili
meccanico dei rifiuti, Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti
contenenti sostanze dal trattamento meccanico dei rifiuti,
Messa in riserva con contenenti sostanze pericolose
pericolose R13/R12 selezione, cernita e (C.E.R. 19 12 11)
raggruppamento
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19.12.xx)
copia informatica per consultazione
Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti
dal trattamento meccanico dei rifiuti, persi
R13 Messa in riserva da quelli di cui alla voce 19 12 11
19 12 12
Altri rifiuti (compresi
Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti
materiali misti) dal trattamento meccanico dei rifiuti, persi
prodotti dal Messa in riserva con
Imballi in più materiali da da quelli di cui alla voce 19 12 11
trattamento R13/R12 selezione, cernita e
trattamento rifiuti (C.E.R. 19 12 12)
meccanico dei rifiuti, raggruppamento Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
persi da quelli di cui (CER 19.12.xx)
alla voce 19 12 11
MPS conforme alle specifiche di cui al punto
6.1.4 del DM 05/02/1998
Soluzioni acquose di scarto contenenti
R13/R4 Lavaggio e macinazione sostanze pericolose
(CER 16.10.01*)
Rifiuti prodotti dall’attività di recupero
(CER 19.12.xx)
Con l’indicazione “Altri rifiuti – CER 19.12.XX” si intendono i rifiuti residui prodotti dalle operazioni di trattamento meccanico di rifiuti in ingresso
all’impianto in oggetto, da destinare a recupero o a smaltimento. Qualora non sia possibile inpiduare un codice C.E.R. ricompreso all’interno delle
voci 19.12.xx, potrà essere attribuito un codice C.E.R. perso, ritenuto più appropriato per identificare il rifiuto.
copia informatica per consultazione