determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 417 DEL 19/03/2019

                     Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA

     OGGETTO: SOCIETA' MENDELEEV SRL - PROGETTO DI IMPIANTO DI MESSA IN
     RISERVA (R13) DI RIFIUTI METALLICI NON PERICOLOSI, NEL SITO IN VIALE
     DELL’INDUSTRIA, 62, IN COMUNE DI TRISSINO

                            IL DIRIGENTE

     Premesso che:
      •  la società MENDELEEV SRL, con sede legale in Via Manzoni n.5 in Comune di Trissino e
        produttiva in Viale dell’Industria, 62 – Trissino, ha presentato istanza - ai sensi dell'art. 208
        del D.Lgs. 152/2006 e dell'art. 24 della L.R. 3/2000 e loro ss.mm.ii. - al Protocollo
        Provinciale con n.69073 del 19/10/2018, per l’approvazione dell’impianto di messa in
        riserva (R13) di rifiuti metallici non pericolosi;
      •  il Comune di Trissino ha espresso il proprio parere favorevole nell’ambito della conferenza
        dei serivi del 19 marzo 2019.
     Considerato che:
      • l’attività prevista è riguarda il solo stoccaggio in R13 di rifiuti costituti da circuiti stampati
        da schede elettriche ed elettroniche, CER 160216, raccolti presso ditte con uno specifico
        big-bags o casse. Le casse/big-bags poi tal quali (senza travasi) vengono poi conferiti ad
        impianti autorizzati per lo specifico recupero;
      • i quantitativi di rifiuti in gestione sono così definiti:
        - quantità massima in ingresso ammonta a 7,5 tonnellate;
        - quantità annua massima di rifiuti accettabili all’impianto è di 500 ton/anno;
        - quantitativo massimo di rifiuti in stoccaggio in ingresso è pari a 7,5 tonnellate.
     Visto che il progetto presentato dalla MENDELEEV SRL è stato esaminato in data 31 gennaio
     2019 dalla Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, con espressione unanime del parere
     favorevole all’approvazione del progetto come descritte nel parere n.01/0319.

     Visto, altresì, il parere favorevole espresso dalla Conferenza di Servizi, ai sensi dell'art. 208 del
     D.Lgs. 152/06, espresso in data 19 marzo 2019, a seguito di regolare convocazione, che recepisce il
     predetto parere n.01/0319, allegato alla presente Determinazione quale parte integrante e
     sostanziale.
     Ritenuto pertanto di procedere all'approvazione dell'intervento proposto nel rispetto delle
     condizioni inpiduate dal citato parere n° 01/0319.




copia informatica per consultazione
     Rilevato che il presente provvedimento di approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
     autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, qualora
     richiesto, variante allo strumento urbanistico, ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e
     dell’art. 24 della L.R. 3/2000 e loro successive modifiche e integrazioni.
     Richiamato il comma 1 dell'art. 18 della L.R. 16/08/2007, n. 20 che ha stabilito che “Fino
     all’entrata in vigore della legge regionale di riordino della disciplina di tutela ambientale, la
     Regione, le Province ed i Comuni esercitano le competenze amministrative in materia di gestione
     dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati di cui agli articoli 4, 6 e 7 della L.R. 21/01/2000, n. 3 e s.m.i.,
     nonché le competenze amministrative in materia di tutela dell’atmosfera e delle acque di cui agli
     articoli 4, 5 e 6 della L.R. 16/04/1985, n. 33 e s.m.i.”.
     Visti:
       • il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
       • la Legge Regionale 16 aprile 1985, n. 33 “Norme per la tutela dell'ambiente”;
       • la Legge Regionale 21/01/2000, n. 3 “Norme in materia di gestione dei rifiuti”.
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimento amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 165 ID PROC 35;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.2 del 10/01/2019 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2019-2021;
     Richiamato altresì il Decreto Presidenziale n. 11 del 31/01/2019 con cui è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione 2019/2021 e il Piano Performance 2019/2021;

                           DETERMINA

       1. Di approvare il progetto presentato dalla società MENDELEEV SRL, con sede legale in Via
        Manzoni n.5 in Comune di Trissino e produttiva in Viale dell’Industria, 62 – Trissino, per
        l’attività di messa in riserva (R13) di rifiuti metallici non pericolosi, come descritto nel
        parere n.03/0319 espresso in data 19 marzo 2019 dalla Commissione Tecnica Provinciale
        per l’Ambiente (C.T.P.A.), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente
        provvedimento.
       2. Di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
        autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ai sensi e per gli
        effetti dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24, comma 2, della L.R.
        3/2000, limitatamente allo svolgimento e alla permanenza, nel sito in questione, dell’attività
        oggetto del presente provvedimento.
       3. Di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
        dei lavori, nella configurazione così come approvata dalla C.T.P.A., dovranno iniziare entro
        12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro 36 mesi dalla data del presente
        provvedimento, pena la decadenza dello stesso.
       4. Di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova
        configurazione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione
        della dichiarazione scritta del direttore lavori attestante la realizzazione delle opere di
        allestimento del sito in conformità al progetto approvato, della comunicazione della data di
        inizio attività, del nominativo del tecnico responsabile dell’impianto e della prestazione
        delle garanzie finanziarie, secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. 2721/2014.
        Le garanzie finanziarie dovranno essere conformi allo schema di calcolo presentato in
        allegato al presente progetto.




copia informatica per consultazione
        5. Di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e
         funzionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
         3/2000.
        6. L’approvazione del presente progetto non costituisce variante allo strumento urbanistico, ai
         sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24 della L.R. 3/2000 e loro
         successive modifiche e integrazioni, che verrà assunta con atto autonomo da parte del
         Comune di Trissino.
        7. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
        8. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line.

     Vicenza, 19/03/2019

                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                        con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 417 DEL 19/03/2019


     OGGETTO: SOCIETA' MENDELEEV SRL - PROGETTO DI IMPIANTO DI MESSA IN
     RISERVA (R13) DI RIFIUTI METALLICI NON PERICOLOSI, NEL SITO IN VIALE
     DELL’INDUSTRIA, 62, IN COMUNE DI TRISSINO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 20/03/2019.


     Vicenza, 20/03/2019




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                         (BALASSO MARIA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
                                   PROVINCIA DI VICENZA
                               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                           SETTORE AMBIENTE

                                      Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                           Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza

                             Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net



           COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER L'AMBIENTE
                        (LEGGE REGIONALE N. 33/85, ART. 14)

                                    MENDELEEV S.R.L.
                             VIALE DELL’INDUSTRIA, 62 – TRISSINO

                                       PARERE N. 01/0319
     La Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, riunitasi a seguito di convocazione, il 19
     marzo 2019 presso gli uffici di Contra’ Gazzolle, 1 Vicenza, esamina il progetto presentato per
     l’approvazione, in procedura ordinaria, per l’impianto di messa in riserva (R13) di rifiuti metallici
     non pericolosi.
                                       Relazione Istruttoria
     PROPONENTE:                   MENDELEEV S.R.L.
     SEDE LEGALE:                   Via Manzoni, 5 – Trissino
     SEDE INTERVENTO:                 Viale dell’Industria, 62– Trissino
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:               Impianto di recupero rifiuti
     COMUNE INTERESSATO:               Trissino
     DATA DOMANDA:                  19/10/2018 prot.n. 69073
     DATA INTEGRAZIONI:                \\\

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
      • Relazione tecnica
      • Previsione impatto acustico
      • Relazione di compatibilità ambientale
      • Documentazione urbanistica – edilizia costituita da agibilità e contratto di affitto con
       planimetria catastale
      • Piano di sicurezza
      • Piano ripristino del sito
      • Procedura gestione rifiuti
      • Relazione per la Valutazione d’Incidenza Ambientale (V.Inc.A.)
     ELABORATI GRAFICI PRESENTATI:
      • Tav.1 - planimetria scarichi
      • Tav.2 - lay-out impianto
      • Documentazione fotografica.




     Provincia di Vicenza - Area Servizi al cittadino e al territorio.
     Settore Ambiente.
     Contrà Gazzolle, 1 – 36100 VICENZA



copia informatica per consultazione
                            PREMESSE
     La ditta MENDELEEV S.R.L. con sede operativa a Trissino in Viale Dell’Industria n° 62 intende
     chiedere l’autorizzazione in regime ordinario ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/06 al recupero di
     rifiuti non pericolosi costituiti da circuiti stampati da recuperare codificati con EER 160216. L’
     attività è configurabile all’interno del DM 5 febbraio 1998 al punto 5.19. La ditta non ha a tutt’oggi
     i requisiti urbanistici che sono stati richiesti al Comune di Trissino. Presenta quindi domanda in
     regime ordinario ai sensi dell’art. 208 di approvazione progetto vincolato all’approvazione da parte
     del Comune di Trissino della variante urbanistica necessaria.
     L’attività prevista è unicamente lo stoccaggio all’interno del magazzino per un quantitativo
     massimo di 7.500 Kg da inviare poi ad altri centri di trattamento di recupero specializzati nel
     recupero dei metalli
     I rifiuti autorizzati in ingresso sono elencati nell’allegato 1 alla presente relazione (Elaborato 1:
     relazione tecnico descrittiva). Sono unicamente costituiti da circuiti stampati classificabili con EER
     16 02 16 (non pericoloso).
                      Ubicazione sito di messa in riserva
     L’impianto della Ditta MENDELEEV S.R.L. si colloca in un area inpiduata in Viale
     dell’Industria n.62 a Trissino, in Zona D1.1 - artigianale ed industriale di completamento – come
     risulta dall’estratto dalla Tavola 1.1 del Piano degli Interventi del comune di Trissino, riportato in
     Figura 1. Il lotto risulta direttamente a confine con la SP87 e a circa 200 m dall’incrocio con la
     SP89 e la SP246.




copia informatica per consultazione
     L’attività prevista è riguarda il solo stoccaggio in R13 di rifiuti costituti da circuiti stampati da
     schede elettriche ed elettroniche, CER 160216, raccolti presso ditte con uno specifico big-bags o
     casse. Le casse/big-bags poi tal quali (senza travasi) vengono poi conferiti ad impianti autorizzati
     per lo specifico recupero.
     La quantità massima in ingresso ammonta a 7.500 Kg (7,5 ton).
     La quantità annua massima di rifiuti accettabili all’impianto è di 500 ton/anno.
     Il quantitativo massimo di rifiuti in stoccaggio in ingresso è pari a 7.500 Kg (7,5 ton).
     I rifiuti sono costituiti unicamente da schede elettriche ed elettroniche con EER 160216 (non
     pericoloso).
     L’attività di recupero è la messa in riserva con R13 per i rifiuti raccolti con singolo codice. Si
     ritiene non siano applicabili i criteri di localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento
     rifiuti all’Allegato A della DCR n.30 del 29 Apr 2015 – Piano di gestione dei rifiuti urbani e
     speciali.
     STATO DI PROGETTO
     L’impianto in progetto si caratterizza per l’assenza di qualsivoglia operazione di trattamento rifiuti,
     di scarichi idrici e di emissioni aeriformi; l’impianto è una semplice area di stoccaggio di rifiuti,
     costituiti da rifiuti metallici non pericolosi, da destinare a definitive operazioni di recupero presso
     impianti terzi autorizzati.
     L’attività è svolta totalmente all’interno, su locale pavimentato in cls di 400 mq e le aree sono così
     organizzate:
     a) Area di arrivo, scarico con controllo dei rifiuti in arrivo e carico dei rifiuti in partenza;
     b) Area deposito rifiuti in arrivo.
     A supporto dell’attività sarà presente una pesa di quantificazione dei rifiuti.
     All’arrivo, dopo il controllo, i rifiuti verranno pesati e quindi inseriti nell’area dedicata allo
     stoccaggio.
     Descrizione delle fasi previste
     1) Accettazione e deposito dei rifiuti da stoccare: trattasi delle attività amministrative preliminari al
     conferimento (controllo del formulario, della scheda descrittiva di omologa), della determinazione
     del peso e dell’attività di controllo visivo dei rifiuti con successivo stoccaggio R13.
     2) Messa in riserva R13: I rifiuti saranno sottoposti alla sola operazione di messa in riserva R13 in
     area dedicata


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     Caratteristiche ed organizzazione impianto
     L’attività è svolta totalmente all’interno, su superficie pavimentata in cls, l’ area di conferimento è
     distinta da quelle di messa in riserva.
     La superficie libera a disposizione è tale da consentire tutte le manovre di accesso dei mezzi in
     ingresso e necessarie al conferimento, oppure per l’allontanamento dall’impianto dei rifiuti
     Tutti gli stoccaggi sono contrassegnati da cartellonistica riportanti la tipologia e i codici EER.
     La pavimentazione in cls è realizzata in modo tale che sia evitato ogni contatto dei rifiuti con il
     suolo sottostante.
     L’attività di stoccaggio si svolge solo in orario diurno nella fascia oraria indicativamente dalle 8.00
     alle 19.00.
     La tipologia di rifiuti trattati non necessita di particolari attenzioni rivolte a non modificare le
     caratteristiche del rifiuto compromettendone il successivo recupero ed al loro arrivo, in entrata,
     vengono valutati a vista in quanto risultano facilmente identificabili.
     Per ogni rifiuto verrà richiesta la scheda descrittiva del rifiuto e, qualora fossero presenti non
     conformità o in caso sospetto, il carico verrà respinto parzialmente o completamente compilando la
     parte finale della scheda.
     Le verifiche sui rifiuti in ingresso consistono nei seguenti controlli:
     - la verifica visiva, in fase di accettazione del rifiuto all’impianto, che quanto conferito corrisponda
     alla descrizione del rifiuto;
     - la verifica di assenza “impurezze”.
     Per i rifiuti in uscita dallo stoccaggio sarà effettuata un’analisi annuale per la verifica di non
     pericolosità.
     Data la natura solida dei rifiuti, non sono previsti rischi di spanti; in ogni caso i pavimenti
     impermeabili assicurano che eventuali spanti vengano intercettati ed essendo prevista la sola attività
     di stoccaggio, non sono previste attrezzature particolari, né impianti dedicati. L’unico mezzo
     utilizzato sarà un carrello elevatore per la movimentazione in loco dei rifiuti.
     Di conseguenza, le sole operazioni previste sono quelle legate alla movimentazione e allo
     stoccaggio dei rifiuti. Non sono quindi previste particolari attrezzature di sicurezza, oltre i normali
     DPI in dotazione al personale (scarpe, gilet ad alta visibilità, guanti di protezione, elmetto).




copia informatica per consultazione
     Quantità di rifiuti trattati
     Di seguito si riporta la Tabella relativa al progetto di sola messa in riserva R13 con quantitativo in
     stoccaggio massimo di 7,5 t e di rifiuti accettabili dall’impianto massimo pari a 500 t/anno.
     L’attività di recupero è la messa in riserva con R13 per i rifiuti raccolti non comporta nessuna
     attività operativa tale da ritenere applicabili i criteri di localizzazione degli impianti di recupero e
     smaltimento rifiuti all’Allegato A della DCR n.30 del 29 Apr 2015 – Piano di gestione dei rifiuti
     urbani e speciali.




     Rifiuti prodotti nel processo
     Il processo non produce rifiuti, trattandosi di mere operazioni di stoccaggio.
     GESTIONE ACQUE
     All’esterno del capannone non sono previste lavorazioni, né stoccaggi di materiali e/o rifiuti. Si
     precisa che:
     le aree esterne verranno utilizzate come passaggio mezzi aziendali e parcheggio mezzi dei
     dipendenti; esse hanno inoltre un’estensione inferiore a 5000 m2;
     sulla copertura del capannone non sono presenti emissioni; si ritiene pertanto che non vi siano fonti
     di sostanze dilavabili potenzialmente pregiudizievoli per l’ambiente.
     Si ritiene quindi che l’attività rientri tra quelle indicate al paragrafo 5, articolo 39 dell’Art. 121,
     Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Piano di Tutela delle Acque – PTA).
     Le acque civili vengono conferite in fognatura nera. Le acque meteoriche vengono conferite
     direttamente sui piazzali.
     Considerata l’assenza di attività e depositi nei piazzali esterni e l’assenza di emissioni, si ritiene che
     tali soluzioni siano conformi a quanto previsto dalla vigente normativa, e pertanto non sono previste
     modifiche.
     Non sono presenti quindi acque di dilavamento.
     GESTIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
     L’attività svolta presso l’impianto non genera emissioni in atmosfera convogliate e/o diffuse.
     GESTIONE DELLE EMISSIONI ACUSTICHE
     La valutazione di cui in oggetto è stata eseguita per stabilire se le rumorosità prodotte, sono tali da
     rispettare i limiti imposti dalla normativa attualmente applicabile, tenendo conto che i tempi di
     riferimento, sono quelli stabiliti dalla normativa vigente come “periodo diurno” (intervallo di tempo
     compreso tra le ore 06:00 e le ore 22:00) e che si è provveduto all’inpiduazione area in relazione
     al contesto territoriale ed all’inpiduazione ricettori sensibili



copia informatica per consultazione
     Per l’inpiduazione dell’area di appartenenza, si fa riferimento alla zonizzazione acustica del
     territorio, realizzata dal Comune di Trissino secondo quanto disposto dall’art. 6 della Legge Quadro
     447 del 26 Ottobre 1995 e relativo D.P.C.M. del 14 Novembre 1997, con classe di appartenenza
     delle aree in oggetto (vedi estratto di zonizzazione sotto) inpiduata come “Classe V – Aree
     prevalentemente industriale” che prevede, per il periodo diurno, un valore limite assoluto di
     immissione di Leq(A) pari a 70 dB(A) ed un valore limite assoluto di emissione di Leq(A) pari a 65
     dB(A).
     Non si evidenziano ricettori sensibili posti nelle vicinanze dell’attività, la casa più prossima risulta a
     circa 80 metri a Sud-Est fronte strada Via dell’Industria.
     Vista la distanza e la struttura interposta tra attività - ricettore e la posizione (vicinanza strada) non
     si ritiene che questi possano essere interessati da eventuali emissioni di rumore prodotte dalla Ditta.
     Considerando che l’attività, prevista di solo di stoccaggio, avverrà totalmente all’interno dello
     stabile e sarà svolta solamente in orario diurno, le possibili fonti di rumore sono perciò
     rappresentate dal solo passaggio dei mezzi in partenza ed in arrivo (4-5 mezzi /giorno) e la
     movimentazione di materiale (schede) tramite carrello elevatore.
     Non è prevista l’installazione di impianti tecnologici o di altre sorgenti sonore all’ esterno dello
     stabile.
     I maggiori livelli sonori dovuti alla movimentazione di materiale tramite carrello elevatore elettrico,
     che opererà esclusivamente all’ interno dello stabile, sono da attribuibile al cicalino di retromarcia.
     Il rumore del cicalino della retromarcia, anche confrontando misurazioni effettuate su attrezzature
     analoghe, si attesta mediamente sugli 80 dB(A) ad 1 metro dal carrello.
     A partire dai valori sopra riportati, considerando la geometria ed il valore di abbattimento delle
     pareti dello stabile (minimo pari a 20 dB), si può considerare , con buon grado di cautela i livelli
     esterni ad 1 metro dal portone e dalle pareti pari ad un massimo di 60 dB(A).
     Il volume di traffico indotto dall’ attività della ditta Mendeleev S.r.l. su Viale Dell’Industria
     risulterà trascurabile in quanto numericamente consisterà al massimo in 3 o 4 transiti al giorno di
     mezzi leggeri; inoltre Viale Dell’Industria è già usualmente una via di traffico, di transito e di
     accesso verso le altre aziende della zona industriale limitrofa del comune di Trissino.
     Considerando la tipologia e le modalità delle lavorazioni svolte, il posizionamento delle sorgenti di
     rumore, i confini di proprietà e delle zona, natura e dimensioni degli ostacoli sui percorsi di
     propagazione del rumore verso i ricettori, distanze con gli altri insediamenti, si prevede che presso i
     ricettori sensibili, durante le lavorazioni sopra descritte, si avrà il rispetto dei limiti previsti nel
     periodo diurno per tali aree dalle zonizzazione acustica prevista dal Comune di Trissino..
     PIANO DI SICUREZZA DELL’IMPIANTO
     L’attività prevista è unicamente lo stoccaggio in R13 di rifiuti costituiti da schede elettriche ed
     elettroniche, non sono presenti rifiuti infiammabili, ma solo combustibili (plastica annessa alla
     scheda) e non sono inoltre presenti nell’attività fonti di innesco (fiamme libere o oggetti riscaldati)
     limitrofe allo stoccaggio ed ai depositi in genere.
     L’attività presso l’impianto in progetto è svolta totalmente all’interno dello stabile su superficie
     pavimentata in cemento lisciato. Nel processo di recupero non è previsto l’utilizzo di acqua e la
     produzione di acque reflue e, data la localizzazione dell’attività all’interno, non sono prodotte acque
     di dilavamento.
     Dalla tipologia di rifiuti conferiti non sono possibili spanti e colaticci.
     Lo stoccaggio dei rifiuti avviene manualmente nell’apposita area o con carrello elevatore.
     IIl quantitativo di materiale combustibile in stoccaggio risulta massimo di 4 ton (inferiore a 5 ton) è
     tale da non assoggettare l’impianto a controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del DPR 151/2011.
     Il verificarsi di un terremoto può comportare il collasso di strutture portanti. L’attività è svolta
     totalmente all’interno, ma data l’assenza di stoccaggi di rifiuti liquidi, non è ipotizzabile alcun
     inquinamento di corsi d’acqua superficiali.




copia informatica per consultazione
     Le anomalie più gravi che si possono verificare sono il rischio di incidente all’interno del perimetro
     aziendale e sono essenzialmente legate al possibile incendio data la presenza di materiali e rifiuti
     combustibili in stoccaggio (plastica presente nelle schede).
     La pericolosità principale è perciò causata dal rischio incendio. La pericolosità del rischio incendio
     è costituita dal formarsi di emissioni gassose dei prodotti di combustione in particolare della
     plastica con componenti tossici che possono propagarsi nelle aree limitrofe.
     Misure previste per prevenire e per far fronte a tali eventi e per limitarne le conseguenze
     Per prevenire i danni causati da un eventuale incendio è previsto l’immediato intervento da parte di
     personale della ditta mediante l’utilizzo dei presidi antincendio presenti (estintore portatile), e
     contemporaneamente l’allertamento delle forze dell’ordine interessate. A tal fine i numeri
     d’emergenza sono memorizzati in una scheda e mantenuti in evidenza nell’ufficio dell’impianto.
     Le eventuali acque di spegnimento saranno contenute all’interno dell’area di attività dalla superficie
     pavimentata in cemento lisciato e dai cordoli di contenimento di 2 cm posti prima delle uscite verso
     l’esterno.
     L’esodo dall’impianto in condizione di emergenza risulta particolarmente agevole date le
     dimensioni contenute (400 mq) dell’unità immobiliare ad uso della ditta, attraverso i portoni di
     accesso all’impianto e dalla presenza di una porta di accesso/uscita di pertinenza dell’ufficio.
     Dati i quantitativi, non risulta ipotizzabile conseguenze strutturali ed igieniche per i vicini.
     Il legale rappresentante è responsabile della gestione e del coordinamento delle operazioni
     d’intervento immediato.
     PIANO DI RIPRISTINO DELL’AREA
     Le strutture presenti (pavimentazione) non sono legate alla specifica attività di gestione rifiuti. Non
     sono necessarie attività di demolizione edile specifiche legate all’attività. In caso di persa attività
     le strutture potranno subire delle modifiche legate alla nuova attività che comunque possono
     rientrare in una gestione di carattere edile (demolizione e costruzione).
     La dismissione dell’impianto prevede:
     - asportazione dei colli contenenti i rifiuti ;
     - smontaggio/spostamento/vendita/demolizione delle attrezzature utilizzate per lo stoccaggio
     (principalmente casse , bancali);
     - in caso di presenza di macchie d’olio , pulizia dell’area di attività mediante spazzatrice e idro-
     pulitrice a caldo (i rifiuti prodotti da pulizia e lavaggio verranno smaltiti);
     Alla fine dei lavori verrà redatta una dichiarazione finale contenente le analisi dei vari processi di
     controllo, la documentazione fotografica e i quantitativi di materiale smaltito durante la pulizia
     (formulari di trasporto).
     Trattasi di azioni immediate e non fonte di rischio se non effettuate e quindi non si ritiene di
     proporre una tempistica sulla dismissione dello stesso..
     ASPETTI URBANISTICI
     La struttura è collocata in un’area con destinazione urbanistica “D 1.1 n.18” soggetta all’art.41 delle
     N.T.A. del P.I. e, con riferimento al comma 6 del predetto art.41, si tratta di attività non ammessa;
     risulta pertanto necessario procedere con una variante urbanistica, al fine di consentire l’esercizio
     dell’attività; tale decisione, trattandosi di autorizzazione a titolo unico e secondo quanto previsto
     dalla L.R. n.03/2000, dovrà essere assunta in sede di conferenza di servizi.
       Tutto ciò premesso e considerato, la Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente
     Rilevato che risultano assenti i rappresentanti del Ulss n.8 Berica, Vigili del Fuoco, Genio Civile e
     Regione Veneto;
     Ritenuto di procedere all’espressione del parere in merito al progetto in discussione;




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                         ESPRIME PARERE
     Favorevole all’approvazione del progetto presentato dalla ditta MENDELEEV S.R.L. per la messa
     in riserva (R13) di rifiuti metallici non pericolosi, in Viale dell’Industria, 62 in Comune di Trissino,
     con le seguenti prescrizioni:
       1. Rifiuti
     I rifiuti conferibili presso il sito, con le relative prescrizioni ed operazioni, sono indicati in
     premessa.
       a) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 7,5 Tonn.
       b) quantità massima di rifiuti in trattamento: 500 Tonn./anno sottoposte a operazione R13.
       2. Avvio impianto:
         a) L’inizio lavori è subordinato all’emanazione degli atti di competenza del Comune,
         nell’ambito della procedura di variante SUAP in corso presso il comune stesso.
         b) L’inizio dell’attività ed il suo esercizio provvisorio sono subordinati alla presentazione di:
         - comunicazione di inizio lavori per l'allestimento del sito, nella configurazione approvata;
         - comunicazione di fine dei lavori, con riscontro dell'avvenuta esecuzione degli interventi
         previsti, che dovranno essere documentati da apposita tavola grafica;
         - comunicazione di inizio attività con contestuale nomina del tecnico responsabile
         dell’impianto (in possesso delle “idonee conoscenze tecniche” di cui all’art. 28, comma 1,
         della L.R. 3/2000, che dovranno essere documentate mediante autocertificazione resa ai
         sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000) e presentazione delle garanzie finanziarie, adeguate
         secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. n° 2721/2014 del 29.12.2014.
         Le garanzie finanziarie dovranno essere conformi alla proposta presentata ed agli atti
         all’interno della richiesta di autorizzazione (allegato 7).
         Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
         durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
         Provincia di Vicenza, al Comune di Trissino e all’A.R.P.A.V. di Vicenza.
       3. Esercizio provvisorio:
         a) La Società dovrà rispettare l’organizzazione complessiva dell’impianto e le condizioni
         organizzative di stoccaggio dei rifiuti e i processi di trattamento, esclusivamente nelle aree
         indicate, come richiamato negli elaborati tecnici presentati.
         b) La Società dovrà comunicare preventivamente a questo Servizio le variazioni che si
         intendono apportare alla gestione dell’impianto e informare tempestivamente la Provincia, il
         Comune di Trissino e l’A.R.P.A.V. di Vicenza di eventuali anomalie e/o incidenti che
         dovessero verificarsi nell’esercizio corrente dell’attività.
         c) La Società dovrà assicurare che la gestione dell’impianto e la manipolazione dei rifiuti
         rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente,
         nonché di sicurezza e igiene sul lavoro, emissioni in atmosfera e prevenzione incendio.
         d) La Società dovrà mantenere un’adeguata impermeabilizzazione delle pavimentazioni, in
         modo da evitare possibili inquinamenti al terreno sottostante.
         e) La Società dovrà mantenere le superfici costantemente pulite e in buono stato d’uso,
         rimuovendo tutti gli spanti in genere, occorsi durante l’attività.
         f) La superficie dedicata al conferimento deve avere dimensioni tali da consentire
         un'agevole movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in ingresso ed in uscita.
         g) Dovranno essere inoltre identificate in modo univoco mediante idonea cartellonistica
         indicante il codice C.E.R..
         h) Il monitoraggio dell’impatto acustico dovrà avvenire nella nuova configurazione
         proposta, gestionale ed impiantistica, e nel caso di non conformità dei valori riscontrati ai
         limiti dettati dalla normativa in materia di inquinamento acustico dovrà essere comunicato,
         oltre che all’Amministrazione Comunale e ad Arpav, anche al Settore Ambiente della




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        Provincia i valori riscontrati e le azioni correttive da adottare per garantire il rispetto dei
        limiti previsti dalla normativa in materia di inquinamento acustico.
      4. Collaudo:
        a) Il documento di collaudo dovrà essere redatto entro i termini e con i contenuti previsti
        dall’art. 25, comma 8, della L.R. 3/2000 e ss.mm.ii.
        b) Contestualmente al collaudo, dovrà essere, eventualmente, presentato un nuovo lay-out
        che tenga conto di tutte le eventuali variazioni inpiduate dalla Ditta durante la fase di
        collaudo ed esplicitamente ritenute dal collaudatore di carattere gestionale e non sostanziale.
        c) Il collaudo dovrà dare evidenzia di una procedura gestionale per il mantenimento nel
        tempo dello stato di integrità delle pavimentazioni.

         Il Segretario della Commissione          Il Presidente della Commissione
          f. to dott.ssa Cristina Del Sal           f.to ing. Filippo Squarcina




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