determina
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 70 DEL 02/02/2018
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/2006 E
S.M.E.I.
DITTA:CAPITELVECCHIO REAL ESTATE SRL
TIPOLOGIA ATTIVITA': APERTURA DI UNA NUOVA GRANDE STRUTTURA DI
VENDITA DELLA TIPOLOGIA DI CENTRO COMMERCIALE
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: CASSOLA
COMUNE INTERESSATO: BASSANO DEL GRAPPA
IL DIRIGENTE
Premesso che:
• la ditta CAPITELVECCHIO REAL ESTATE SRL, con sede legale in Via della Stazione n.100 in
comune di Castel Ivano (TN) ha presentato, in data 17/7/2017 con prot. n.51330-51331-51332-
51333 l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale per l'intervento relativo all'
“apertura di una nuova grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale", nel comune
di Cassola in via Valsugana catastalmente censita alla Sezione Unica, Foglio 12, mappali 220, 608,
609, 610 e 611;
• la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 7 lettera b) di cui all'Allegato IV,
della parte II del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ”Costruzione di centri commerciali”.
Tenuto conto che:
•tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016 rientra,
nell'allegato A af-ter) la valutazione d’impatto ambientale per le grandi strutture di vendita.
Considerato che:
• la ditta CAPITELVECCHIO REAL ESTATE SRL. ha provveduto alla pubblicazione dell'annuncio
di avvenuto deposito del progetto, in data 25/07/2017 sul quotidiano “Corriere del Veneto”, ed alla
successiva presentazione al pubblico in data 31/07/2017;
• non sono pervenute osservazioni, ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. n. 152/2006;
Visto e fatto proprio il parere favorevole di impatto ambientale n.04/2018 espresso dal Comitato
Tecnico Provinciale di valutazione impatto ambientale nella riunione del 31-01-2018, ai sensi della
L.R. n.4/20016, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale.
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni/raccomandazioni al fine di mitigare gli impatti
ambientali e monitorare nel tempo la situazione aziendale.
Dato atto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione dell'intervento.
copia informatica per consultazione
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi dicompetenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio 37/2013) che è di giorni 270 (ID 176).
Visti:
•il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
• la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n.
69. Disposizioni applicative”;
• la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in
materia di autorizzazione integrata ambientale”.
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.25 del 17/07/2017 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2017-2019;
Visto che con Decreto Presidenziale n. 65 del 01/08/2017 è stato approvato il Piano Esecutivo di
Gestione 2017/19;
DETERMINA
1. giudizio favorevole di compatibilità ambientale per il progetto della ditta
CAPITELVECCHIO REAL ESTATE SRL, con sede legale in Via della Stazione n.100 in
comune di Castel Ivano (TN) presentato in data 17/7/2017 con prot. n.51330-51331-51332-
51333 per l'intervento relativo all' “apertura di una nuova grande struttura di vendita della
tipologia centro commerciale", nel comune di Cassola in via Valsugana catastalmente
censita alla Sezione Unica, Foglio 12, mappali 220, 608, 609, 610 e 611 con le prescrizioni
riportate nel parere 04/2018 allegato al presente decreto per costituirne parte integrante e
sostanziale.
2. Di dare atto che:
a) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 26, comma 6, del
D.Lgs. n. 152/06 dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque
anni dalla pubblicazione, prevista al successivo punto 6;
b) il presente provvedimento non sostituisce eventuali ulteriori visti, pareri,concessioni ed
autorizzazioni necessarie per la realizzazione del progetto e la ditta proponente rimane
impegnata ad acquisire eventuali ulteriori autorizzazioni necessarie per la realizzazione del
progetto;
c) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto con le integrazioni
fornite ed in conformità alla documentazione presentata; eventuali variazioni progettuali
dovranno essere sottoposte a preventiva valutazione.
3. Di prescrivere che:
a) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per la
salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circostante;
b) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà trasmettere
un resoconto annuale dei monitoraggi,entro il 30/04 a partire dall’anno successivo avvio
dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio V.I.A. Provinciale.
4. Di informare che:
a) avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. (Tribunale
Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
b) la documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente-
Servizio VIA-SUOLO-RIFIUTI della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
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5. Di dare altresì atto che:
a) il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale
www.provincia.vicenza.it;
b) la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto il presente
provvedimento concordato preventivamente con gli Uffici provinciali , nel quale sarà
indicata l’opera, l’esito del provvedimento e i luoghi ove lo stesso può essere consultato
nella sua interezza;
c) dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i termini per
eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati, nonché per le
scadenze di cui al precedente punto 3).
6. Di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Capitelvecchio Real Estate srl e studio di
progettazione , al Comune di Cassola e Bassano del Grappa, al SUAP di Cassola, al
Dirigente del Dipartimento Provinciale di Vicenza dell’A.R.P.A.V., all'Ulss -7 Pedemontana.
Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle
vigenti norme, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia e
commerciale.
7. Di dare mandato al responsabile del procedimento alla pubblicazione del presente
provvedimento nel sito istituzionale ai sensi e per gli effetti D.L. 33/2013.
8. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
9. Di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
Vicenza, 02/02/2018
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 70 DEL 02/02/2018
OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE AI SENSI D.LGS. 152/2006 E
S.M.E.I.
DITTA:CAPITELVECCHIO REAL ESTATE SRL
TIPOLOGIA ATTIVITA': APERTURA DI UNA NUOVA GRANDE STRUTTURA DI
VENDITA DELLA TIPOLOGIA DI CENTRO COMMERCIALE
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: CASSOLA
COMUNE INTERESSATO: BASSANO DEL GRAPPA
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 02/02/2018.
Vicenza, 02/02/2018
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
CAPITELVECCHIO REAL ESTATE S.R.L.
PARERE N. 04/2018
Oggetto: Apertura di una nuova grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale.
PROPONENTE: Capitelvecchio Real Estate srl
SEDE LEGALE: Via della Stazione n.100, Castel Ivano (TN)
SEDE INTERVENTO: Via Valsugana – Cassola
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Centro Commerciale.
PROCEDIMENTO: Assoggettamento a VIA con decreto n. 867 del 12 dicembre 2016, a seguito di
verifica di assoggetabilità ex art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss. mm. e ii. .
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - Punto 7,
lettera b) “costruzioni di centri commerciali di cui al D.lgs.114/1998”.
COMUNE INTERESSATO: Bassano del Grappa
DATA DOMANDA: 17 luglio 2017
DATA PUBBLICAZIONE: 25 luglio 2017
DATA INTEGRAZIONI: 21 dicembre 2017
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- 1 RELAZIONE TECNICA PUA
- 2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PUA
- 3 TAVOLA 1 PUA
- 4 TAVOLA 7 PUA
- 5 TAVOLA 8 PUA
- 6 TAVOLA 12 PUA
- 7 TAVOLA 14 PUA
- 8 TAVOLA 16 PUA
- 9 TAVOLA 17 PUA
- 10 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
- 11 TABELLA SUPERFICI
- 12 RELAZIONE LEGGE 13
- 13 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
- 14 TAVOLA 1
- 15 TAVOLA 2
- 16 TAVOLA 3
- 17 TAVOLA 4
- 18 TAVOLA 5
- 19 TAVOLA 6
- 20 TAVOLA 7
- 21 TAVOLA 8
- 22 TAVOLA 9
- 23 STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
- 24 ALLEGATO 3_3_3_A
- 25 ALLEGATO 3_3_3_B
- 26 ALLEGATO 3_4_3
- 27 ALLEGATO 3_4_4
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
- 28 ALLEGATO 3_4_5
- 29 ALLEGATO 4_3_1
- 30 ALLEGATO 4_3_2
- 31 ALLEGATO 4_3_3
- 32 ALLEGATO 4_3_11
- 33 VINCA
- 34 SINTESI NON TECNICA.
PREMESSE
Il progetto riguarda l’apertura di una nuova grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale,
costituita da 2 punti vendita di cui uno del settore alimentare, che il proponente, Capitelvecchio Real Estate
S.r.l., intende realizzare in una nuova grande struttura avente una superficie di vendita complessiva di 4.500
mq del settore alimentare e non alimentare, nello specifico costituita da:
- unità A con superficie di vendita alimentare (S.d.V.) pari a 950 mq e non alimentare di 185 mq, per un totale
di 1.135 mq;
- unità B con superficie di vendita non alimentare pari a 3.365 mq di cui 135 mq situati in un’area esterna.
Il progetto era stato sottoposto, nel corso del 2016, a procedura di verifica di assoggettabilità, con parere di
assoggettamento a VIA di cui al decreto n. 867 del 12 dicembre 2016.
UBICAZIONE
Il sito oggetto dell’intervento si trova a Cassola nell’area nord-ovest del territorio comunale in fregio a via
Valsugana (in prossimità del km 40 lato destro) di fronte all’intersezione a rotatoria tra via Colombo e la stes-
sa via Valsugana.
Nello specifico la mezzeria di tale arteria funge da confine tra i comuni di Cassola e di Bassano del Grappa
(in quest’ultimo comune viene toponomasticamente definita via Capitelvecchio).
L’area non è vincolata ai sensi della parte III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.lgs. 22 gennaio
2004, n. 42.
Nelle vicinanze dell’area oggetto di studio si rilevano a nord zone identificate come tessuto per insediamenti
commerciali/direzionali/ricettivi, a ovest zone residenziali, a sud aree a prevalente destinazione agricola
mentre ad est la stessa identificazione dell’area di progetto, quale tessuto per insediamenti polifunzionali
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) dei Comuni di Cassola e Bassano del Grappa;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comuni di Cassola e Bassano del Grappa;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) ;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque;
• Piano Regionale di Tutela dell’Atmosfera;
• Rete Natura 2000.
I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale sufficientemente descritto, per
il quale si ritengono comunque necessari taluni approfondimenti.
Il progetto presentato non risulta conforme al piano attuativo approvato ed, al momento, risulterebbe
conforme ad una variante al PUA la cui VAS correlata non è stata approvata dalla Regione; al fine di
inpiduare più correttamente le mitigazioni da proporre occorrerebbe attendere le risultanze della
procedura di VAS regionale anche per permettere alla ditta di rapportarsi con indicazioni coerenti tra i due
procedimenti (VIA e VAS). Inoltre, occorre che il progetto si rapporti anche con gli altri progetti che, nell'area
interessata, sono sottoposti a procedura di screening o a VIA (Finpengo).
Per quanto riguarda il PTRC ed il PTCP vengono analizzate solo alcune tavole e non si fa cenno, ad esempio,
all'Analisi degli ambiti di paesaggio (Atlante dei Paesaggi del Veneto).
In tema di PAT, invece, vengono analizzate solo alcune tavole del PAT approvato dei comuni di Cassola e
Bassano del Grappa, sarebbe opportuno analizzare i rapporti ambientali dei PAT di detti comuni.
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Si segnala, inoltre, che non risulta ancora conclusa la procedura di VAS in sede regionale, causa richiesta
delle integrazioni; non appena disponibile l’approvazione, dovrà essere effettuata una verifica di coerenza
del progetto con le eventuali prescrizioni emergenti da tale procedura.
Le integrazioni presentate hanno fornito i chiarimenti richiesti; in particolare, risulta conclusa positivamente
la procedura di VAS. Si ritiene comunque di fare proprie le prescrizione del parere VAS.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’area oggetto del presente studio rientra in un Piano di Lottizzazione denominato “Dobru s.r.l.” approvato
in Consiglio Comunale con Delibera n. 41 del 30 luglio 2011, ed è identificata dal Piano degli Interventi
approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 65 del 26/10/2011 come tessuto per insediamenti
polifunzionali (art. 8 delle N.T.O.) per grandi strutture di vendita e parchi commerciali (art. 11). È presente
una fascia di rispetto ferroviaria (art. 20). Il Comune di Cassola ha stabilito che l’area, sulla quale verrà
realizzato l’intervento, risulta idonea all’insediamento di Grandi Strutture di Vendita e Parchi commerciali
(Delibera del Consiglio Comunale n. 49 del 26/10/2016 ai sensi della L.R. 50/12) e, secondo l’art. 8 delle N.T.O
del Piano degli Interventi, ricade nell’ambito di un Piano urbanistico attuativo confermato ed è identificata
come tessuto per insediamenti polifunzionali.
Il sopra citato piano di lottizzazione è regolarizzato con Permesso di Costruire n. C11/0100 del 18/01/2012
“Variante al Piano di Lottizzazione DOBRU – Progetto Esecutivo” con data di inizio lavori il 21/12/2012,
prorogata fino al 20/12/2017. Nello specifico sull’area è prevista la costruzione di un edificio a uso
commerciale regolarizzato con Permesso di Costruire n. C10/0151 del 14/06/2012.
Inoltre in data 28/01/2016 con prot. 1156 è stato presentato un nuovo progetto edilizio, in variante al Permes -
so di Costruire già rilasciato, che prevede la realizzazione di un fabbricato adeguato all’insediamento di una
grande struttura di vendita, con la necessaria dotazione di standard a parcheggio. Attualmente come da co -
municazione del Comune di Cassola l’iter istruttorio di tale pratica è stato interrotto in attesa del consegui-
mento dell’autorizzazione commerciale, ai sensi dell’art. 19 commi 5 e 6 della L.R.+50/12.
Nel frattempo il Committente ha deciso di apportare ulteriori modifiche progettuali riguardanti la tipologia
di grande struttura, da configurazione singola a centro commerciale, e la distribuzione degli spazi interni di-
versamente da quanto presentato e, pertanto, ai fini della Valutazione di Impatto Ambientale, viene conside-
rato quest’ultimo layout progettuale.
Allo stato di fatto nell’area sono stati realizzati i seguenti lavori del P.U.A.:
- scavo di sbancamento generale;
- messa in quota di tutto il piazzale mediante inghiaiamento;
- fognatura nera completa;
- fognatura bianca completa;
- cavidotti principali illuminazione pubblica;
- rimozione e livellamento canaletta consortile;
- recinzioni in tutti i lati.
L’intervento di rimozione e livellamento canaletta consortile suddetto è stato portato a termine con Autoriz-
zazione idraulica per tombamento di un tratto di roggia Basso n. 14927 del 21/11/2016, ottenuta dal Consor -
zio di bonifica Brenta.
Allo stato di fatto l’area risulta ancora inedificata e caratterizzata da un’ampia area sgombra, nella quale è
presente un cumulo di terreno ghiaioso ricoperto da arbusti cresciuti spontaneamente.
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Il progetto prevede una nuova grande struttura di vendita della tipologia centro commerciale, avente una
superficie di vendita complessiva di 4.500 m 2, di cui 950 m2 del settore alimentare, costituita da 2 punti
vendita:
- unità A con superficie di vendita complessiva di 1.135 m 2, di cui alimentare 950 m2 e non alimentare di 185
m2;
- unità B con superficie di vendita complessiva, non alimentare, pari a 3.365 m2, di cui 135 m2 situati in
un’area esterna.
Planimetria generale di progetto - Inquadramento
Il fabbricato in progetto sviluppa una superficie coperta pari a circa 6.815 mq, un'altezza media interna varia-
bile da 6,29 m a 7,06 m e un’altezza massima (dalla quota di riferimento per il calcolo delle altezze definita
nel P.d.L.) di ml 7,16. Il fabbricato verrà realizzato interamente in legno sia per ciò che riguarda la struttura
di copertura, sia per ciò che riguarda i tamponamenti perimetrali, i quali saranno ad elevate caratteristiche di
isolamento, mentre i pilastri saranno in cemento armato precompresso. La copertura, al fine di ottenere una
luce diffusa e uniforme, sarà eseguita con adeguati lucernari.
Il centro commerciale si svilupperà su un unico livello fuori terra. Nella parte nord-ovest dell’edificio sarà
ubicato uno spazioso porticato dal quale si accederà, con due ingressi distinti, alle due unità. Entrambe le at -
tività commerciali, oltre allo spazio destinato alla vendita, avranno una parte destinata a magazzino e saran-
no dotate di propri servizi igienici per la clientela e per il personale dipendente.
All’esterno, lungo il lato sud del fabbricato, a servizio dell’attività di vendita del settore non alimentare, sarà
ricavato uno spazio di vendita all’aperto definito “drive”, avente superficie di vendita pari a m 2 135, dove
l’utente in automobile o furgone entrerà, ordinerà, caricherà il materiale ed alla fine pagherà in uscita.
La pavimentazione dei vari locali del centro commerciale sarà in cemento lisciato rifinito con adeguate resine
lavabili, mentre i pavimenti e le pareti dei servizi igienici verranno rivestiti con mattonelle in ceramica. I ser -
ramenti a parete saranno in alluminio con vetro camera. La ventilazione sarà garantita dalla presenza di ser -
ramenti apribili, sia a parete che mediante lucernari in copertura.
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Planimetria generale di progetto – Pianta piano terra edificio
Rendering di progetto – Vista generale
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
Allo stato attuale la previsione sulle attività che andranno ad insediarsi nella struttura di progetto è quella
descritta nel paragrafo precedente, ed in particolare:
- unità commerciale A con superficie di vendita complessiva di 1.135 m 2, di cui alimentare 950 m2 e non ali-
mentare di 185 m2;
- unità commerciale B con superficie di vendita complessiva, non alimentare, pari a 3.365 m2, di cui 135 m2 si-
tuati in un’area esterna (spazio di vendita all’aperto definito “drive”).
Maggiori dettagli saranno definiti in seguito, con presentazione di apposite pratiche relative a: tipi di
prodotti messi in vendita, nominativi delle ditte che andranno ad insediarsi, layout definitivi.
I principali fattori di impatto ambientale che possono essere correlati alla nuova grande struttura di vendita,
con le sue attività, sono:
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Traffico: la nuova struttura di vendita opererà su 4.500 m2 di superficie di vendita, determinando un
indotto pari a 426 movimenti veicolari durante l’ora di punta.
Paesaggio: l’insediamento di una nuova grande struttura di vendita, con i correlati spazi di accesso,
manovra, parcheggio e servizio (depositi rifiuti, alloggi impianti) costituisce una elemento di signifi -
cativo impatto visivo rispetto al paesaggio, da rapportare al contesto paesaggistico pregresso e da
mitigare con opportune soluzioni estetiche;
Rumore: l’inquinamento acustico nel caso di una struttura commerciale è strettamente correlato al
numero di movimenti veicolari, agli impianti tecnologici e alla movimentazione merci e deve tener
conto sia della zonizzazione acustica comunale sia del contesto acustico pregresso
Acqua: il potenziale impatto della struttura di progetto sull’ambiente idrico può derivare dall’incre-
mento di carico idrico per aumento di superficie pavimentata e dal potenziale dilavamento di inqui -
nanti nelle aree esterne da parte delle acque meteoriche.
Meno significativi, ma comunque da considerare nella valutazione di impatto ambientale, risultano i
potenziali effetti derivanti da: alterazioni di suolo e sottosuolo (anche in fase di cantiere), produzione,
movimentazione e deposito di rifiuti (in particolare delle frazioni di umido-organico, carta, cartone,
imballaggi di plastica e legno), emissioni gassose (da traffico veicolare e impianti tecnologici)
Con riferimento alla gestione dei rifiuti, per i quali si prevedono solo tipologie di NON PERICOLOSI, viene
prevista l’attuazione della raccolta differenziata da parte di ciascun punto vendita, con conferimento al
servizio di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero di ETRA – Energia Territorio Risorse Ambientale.
Il progetto prevede l’allestimento di un’”isola ecologica” a servizio della nuova struttura, presso l’angolo
sud-est del lotto (vedi schemi planimetrici sottostanti).
Planimetrie di progetto – Inpiduazione “isola ecologica” (a sn) e dettaglio della stessa (a dx)
Da progetto la raccolta differenziata prevede un’unica utenza gestita da un responsabile unico (inpiduato
nella figura del gestore delegato dal promotore del centro commerciale) per tutti gli esercizi di vendita: cia -
scun punto vendita provvederà a conferire i propri rifiuti presso la suddetta area ecologica comune.
Quest’ultima è dimensionata in funzione delle superfici dei punti vendita previsti e della relativa tipologia e
quantità di rifiuti prodotti. Nell’isola ecologica è prevista l’installazione di un compattatore per carta/carto -
ne, il cui svuotamento avverrà per chiamata all’occorrenza, e di n. 6 cassonetti per la raccolta differenziata da
1.100 litri (di cui n. 2 per il secco non riciclabile, n. 3 per la plastica/metalli e n. 1 per il vetro), il cui svuota -
mento avverrà settimanalmente.
Inoltre, sotto il portico, saranno posizionati, per la clientela, dei cestini raccogli rifiuti con la separazione tra
carta/cartone, plastica-metalli e secco non riciclabile.
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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Per quanto riguarda l’inquadramento amministrativo e operativo dei rifiuti prodotti nell’ambito del centro
commerciale, in sede di sopralluogo istruttorio è stato riferito che l’area di deposito temporaneo sarà pisa
in due sotto-aree, rispettivamente di pertinenza delle due unità commerciali.
Si ritiene necessario che sia meglio precisato il regime di titolarità della gestione dei rifiuti, il tipo di conferi -
mento previsto (servizio privato come rifiuti speciali oppure servizio pubblico di raccolta come rifiuti urbani
o assimilabili agli urbani, con esonero degli adempimenti amministrativi di deposito temporaneo e
carico/scarico), soprattutto in relazione alla compresenza di più soggetti produttori.
Si ritiene inoltre opportuno, in senso generale, valutare gli effetti dell’intervento tenendo conto del cumulo
con altri progetti, quali il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta e l’apertura della già citata nuova
grande struttura di vendita ubicata in Via Capitelvecchio, a circa 1 km dall’area in oggetto, per il quale è già
stata esperita una preliminare procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A.
Le integrazioni presentate hanno fornito i chiarimenti richiesti; in particolare è stata chiarita la gestione dei
rifiuti, nell’ambito del sistema di servizio pubblico (ETRA spa) ed è stato verificata la situazione di cumulo
con altri progetti rispetto alla SPV ed al “progetto Finpengo”.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Secondo la documentazione di progetto, durante la fase di cantiere non è previsto un particolare incremento
della concentrazione degli agenti inquinanti, né di polveri. Con riferimento alla fase di esercizio, le emissioni
in atmosfera saranno generate da persi fattori collegati alle operazioni di carico/scarico e alla movimenta -
zione delle merci all’interno degli spazi dedicati ma soprattutto ai movimenti veicolari della clientela. La sti -
ma delle emissioni in atmosfera è stata correlata alle previsioni sui flussi di traffico della clientela della strut -
tura commerciale. Il traffico presente nell’area, oltre che dalla presenza dei centri commerciali esistenti e
dell’ospedale di Bassano del Grappa, è da imputare anche alle importanti arterie stradali di attraversamento
del territorio comunale di Cassola e Bassano del Grappa, che consentiranno anche l’accesso all’area di proget-
to, quali via Valsugana e via Colombo. Sulla base di una simulazione matematica con modello di dispersio -
ne, viene previsto che l’inquinamento atmosferico sarà determinato solo in minima parte dalla nuova grande
struttura di vendita, non rilevando nello stato futuro significative variazioni della qualità dell’aria nelle zone
limitrofe alla strutturaLa tabella seguente riassume gli esiti dell’applicazione del modello di diffusione CAL-
PUFF 5.5 allo scenario progettuale.
Stima delle immissioni prodotte nello scenario attuale e indotto dalla nuova apertura
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Tra le opere già eseguite nel sito di progetto si rileva l’intervento di rimozione e livellamento di una canaletta
consortile preesistente nell’area, sulla scorta dell’Autorizzazione idraulica per tombamento di un tratto di
roggia Basso n. 14927 del 21/11/2016 rilasciata dal Consorzio di bonifica Brenta. Ciò rende non più disponibi-
le tale ricettore per eventuali recapiti di acque reflue della struttura di prgetto.
Riguardo la gestione delle acque nere, in rispetto alla convenzione stipulata tra la società DOBRU s.r.l. ed il
comune di Cassola, il Committente si impegna a realizzare il tratto di fognatura pubblica (nelle modalità di
cui al progetto approvato da ETRA S.p.a.) congiuntamente alla lottizzazione adiacente. In caso non sia realiz-
zato o realizzabile l’ultimo tratto di fognatura, è previsto l’utilizzo di un sistema alternativo di trattamento e
smaltimento reflui all’interno del proprio lotto da utilizzare fino alla realizzazione e messa in servizio della
fognatura prevista. Viene riferito che allo stato attuale il P.U.A. della lottizzazione adiacente non è in corso
d’opera e pertanto non sussiste l’obbligo da parte del committente di farsi carico in via esclusiva della realiz-
zazione della fognatura. Il progetto prevede dunque, in questa fase temporanea, la sub-irrigazione in suolo
privato previo trattamento in vasca Imhoff, in ottemperanza a quanto indicato dall’art. 5 comma 7 della Con-
venzione. Considerata la consistenza della futura struttura Si ritiene necessario impegnare il Committente e
l’Ente Gestore sui tempi massimi di realizzazione e messa in servizio del tratto di pubblica fognatura che
consentirà la dismissione della sub-irrigazione delle acque nere, indipendentemente dalle evoluzioni della
lottizzazione adiacente.
Tutte le acque meteoriche che interessano il sito di progetto (piazzali, strade, parcheggi, marciapiedi, tetti) è
prevista la raccolta attraverso una serie di pluviali e caditoie e lo smaltimento in proprietà attraverso pozzi e
trincee drenanti. La rete di smaltimento delle acque meteoriche è progettata tenendo conto delle pendenze
delle corsie e dei parcheggi. La Variante al P.U.A. adottata prevede che gli stalli, gli spazi di manovra e le
strade interne siano tutti asfaltati. La documentazione progettuale riporta che, a seguito dell’analisi del Piano
Tutela Acque, è emersa la non necessità di realizzare una vasca di accumulo e il trattamento delle acque di
prima pioggia in quanto la superficie degli stalli dei parcheggi previsti risulta inferiore a 5.000 mq (art. 39 del
P.T.A.). Tuttavia il progetto prevede, per le sole acque meteoriche di dilavamento delle superfici pavimentate
a strade e parcheggi (indicate come “prima pioggia” nell’Allegato 3.4.5 – Verifica di compatibilità idraulica),
un trattamento di disabbiatura e disoleatura, per la tutela qualitativa del sottosuolo e per il mantenimento
nel tempo dell’efficienza dei sistemi drenanti. In proposito si ritiene necessario precisare il carico idrico di
progetto per tali stazioni di trattamento e i conseguenti criteri di dimensionamento.
Si richiede inoltre di verificare compiutamente una possibile destinazione dello scarico in acque superficiali,
considerato che a distanza di circa 100 metri risulta presente un corso d’acqua con potenzialità recettiva.
Le integrazioni fornite hanno un riscontro soddisfacente per quanto riguarda il carico idrico di progetto ed i
criteri di dimensionamento del sistema di depurazione; si ritengono invece insufficienti le motivazioni ad -
dotte per non procedere allo scarico in corso d’acqua superficiale, non essendo dimostrata l’impossibilità tec-
nica o l’eccessiva onerosità a fronte dei benefici ambientali conseguibili e visto il contesto in cui si inserisce
l’intervento, cioè in zona di ricarica della falda.
VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si ritiene di prescrivere una corretta gestione del sistema di trattamento delle
acque e la realizzazione del punto di scarico in corso d’acqua superficiale.
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CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Il sito oggetto dell’intervento è ubicato in comune di Cassola, nell’area nord-ovest del territorio comunale in
fregio a via Valsugana.
Il progetto prevede l’edificazione di un nuovo fabbricato e pertanto la realizzazione dell’intervento oggetto
della presente verifica di assoggettabilità a V.I.A. determinerà "l’utilizzo e/o lo spostamento di suolo e
l’utilizzo del sottosuolo"; si precisa tuttavia che non è prevista la realizzazione di alcun piano interrato e che
tutti i parcheggi saranno realizzati a raso.
Inquadramento geologico e litologico.
Il substrato litologico del territorio di Cassola è piuttosto uniforme: è rappresentato da un “materasso
alluvionale” costituito da materiale detritico grossolano molto permeabile, che si sviluppa in profondità fino
al substrato roccioso (da rilievi geofisici condotti nella zona il substrato roccioso è situato presumibilmente
alla profondità media di -180mt dal p.c.).
Queste caratteristiche litologiche presuppongono l'esistenza di una circolazione freatica, il cui livello è libero
di oscillare in relazione alla quantità di apporti e di prelievi. L’alta permeabilità del materasso alluvionale,
particolarmente vulnerabile in ragione delle caratteristiche sopra descritte, pone seri problemi di difesa della
risorsa idrica minacciata dagli scarichi delle acque reflue, domestiche e industriali e dalle sostanze chimiche
utilizzate in agricoltura.
Forme e processi geomorfologici.
L'estratto della Carta Geomorfologica della provincia di Vicenza evidenzia la regolare pendenza media del
terreno verso sud-est; non sono evidenziate peculiarità nell'area di indagine. Nella cartografia sono ben
evidenti le realtà estrattive passate e in atto che caratterizzano il territorio pedemontano.
La linea dell'orizzonte è caratterizzata da rilievi significativi, costituiti dalle pendici meridionali
dell'Altopiano di Asiago, a circa 10 km a nord-ovest e dal massiccio del Monte Grappa posto circa 10 km a
nord; a coronare il comune di Cassola si collocano rilievi collinari pedemontani.
Inquadramento idrogeologico e stratigrafico di Cassola
Dall’esame delle carte allegate al P.I. e facenti parte integrante dello studio geologico, come la Carta
Geomorfologica, Geolitologica e Idrogeologica, si comprende come il territorio comunale sia estremamente
lineare a livello di quote altimetriche (si va da 130 a 80 m s.l.m.), con una pendenza pressoché costante.
Il sottosuolo risulta costituito da terreni ghiaiosi che contengono una falda acquifera non confinata,
alimentata principalmente dal Fiume Brenta (con livello statico alla profondità media di –60.0mt dal p.c.).
Gli studi lito-stratigrafici e geofisici condotti in passato e, in particolare, le numerose serie lito-stratigrafiche
rilevate durante la ricerca di acque sotterranee evidenziano che i terreni sono prevalentemente formati da
ghiaie sciolte più o meno grossolane a matrice sabbiosa, a cui si alternano spesso livelli di ghiaie sabbiose
cementate (conglomerati), di sabbie limo argillose e rare lenti di argilla.
Gli elementi sono in genere rotondeggianti, con diametro compreso tra 5 e 7 centimetri: prevalgono i
materiali calcarei e calcareo-dolomitici a cui si alternano ciottoli di granito, di porfido e rari noduli di selce.
La matrice di fondo è formata da sabbie sciolte in genere grossolane, di natura prevalentemente silicea, a cui
si alternano anche sabbie più minute raramente accompagnate da limi ed argille.
Nell’insieme il materiale appare asciutto, omogeneo, privo di classazioni, di stratificazioni e di strutture
orientate. La sua porosità efficace è valutabile attorno al 18% e la permeabilità compresa tra 10-2 e 10-3
cm/sec.
Le considerazioni rispetto al presente punto sono inglobate nel giudizio relativo all’ambiente idrico.
Nell’ambito delle classificazioni tematiche (P.T.C.P. della Provincia di Vicenza) l’area in esame non presenta
alcuna penalizzazione riferibile ad elementi geologici, idrogeologici o ambientali.
Nella Carta delle Fragilità del P.A.T.l’area in esame è classificata “Terreno Idoneo”.
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Sulla scorta di quanto riportato nei documenti di tipo geologico annessi al progetto a realizzazione della
iniziativa in argomento non determina alterazioni sulle condizioni idrogeologiche generali del territorio
limitrofo, sulle caratteristiche dei deflussi sotterranei e sulle derivazioni esistenti per uso idropotabile.
Parimenti a quanto sopra esposto le verifiche sull'inquadramento locale e sulle azioni sismiche di progetto
non paiono in opposizione con i criteri di impostazione del progetto.
Alla luce della caratterizzazione geologica ed idrogeologica non si ravvisano particolari elementi, condizioni
o circostanze riconducibili all'intervento ed in grado di evidenziare impatti aggiuntivi e significativi
sull'ambiente.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il Comune di Cassola si è dotato di Piano di classificazione acustica del territorio comunale, dal quale emer-
ge che il centro commerciale rientra in classe 5 i cui limiti acustici sono 60 dB(A) (limite notturno 22.00-6.00)
e 70 dB(A) (limite diurno 6.00-22.00). Nelle vicinanze sono presenti alcune abitazioni, identificate come recet-
tori, sia in classe V, IV che in classe III per il comune di Cassola e Bassano del Grappa. Tutte le abitazioni
identificate come recettori ricadono inoltre all’interno delle fasce di pertinenza stradale di tipo B. Le valuta -
zioni sono state effettuate senza considerare l’influenza della linea ferroviaria, in quanto di effetti tempora-
nei limitati. Al fine di valutare il clima acustico attualmente esistente sono state effettuate delle misure fono-
metriche il 19 febbraio 2016 e successivamente un’ulteriore specifica campagna di misure il 24, 25 e 26 otto-
bre 2016. In fase di esercizio le emissioni acustiche saranno essenzialmente generate dagli apparecchi di cli-
matizzazione/riscaldamento, dall’impianto di refrigerazione dei banchi frigo, dagli impianti di aspirazione
nonché dal traffico indotto dalla nuova grande struttura di vendita. Per quanto riguarda i livelli di immissio-
ne presso i ricettori sensibili, viene riferito che la valutazione è stata effettuata basandosi su dati relativi alla
giornata ed all’orario di massimo afflusso di clientela (e quindi di traffico veicolare) e che è stato ipotizzato
che possa verificarsi all’interno di un lasso di tempo di un’ora sia una attività di scarico che l’uso del compat-
tatore. Gli esiti sono riepilogati nel prospetto seguente:
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Vengono inoltre riportate le seguenti conclusioni:
- la realizzazione della struttura commerciale comporterà aumenti pressoché nulli (calcolati in massimo
1dB(A)) dei valori acustici nei punti considerati;
- tra i valori di rumorosità presso i recettori e i limiti acustici di immissione non vi saranno variazioni e non
vi sarà superamento dei valori limite;
- l’impatto acustico relativo alla presenza della struttura sul clima acustico esistente risulterà trascurabile;
- il contributo acustico delle attività di carico e scarico merci e gestione rifiuti ingombranti interesserà i ricet -
tori 6 e 7 (livello acustico di emissione) e risulta essere pari a 48 dB(A) per il ricettore 6 e 43 dB(A) per il ricet -
tore 7, inferiore quindi ai valori limite di zona;
- durante il periodo notturno di minor rumorosità ambientale oraria, ai ricettori esaminati, non vi è alcun im-
patto prevedibile sul clima acustico esistente, oltre ad essere rispettati sia il limite di immissione che quello
di emissione.
Si ritiene comunque che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto
Acustico non sia sufficiente viste le finalità emerse; l’argomento non e’stato trattato relativamente agli impatti
acustici determinati dalle attività e dagli impianti dell’azienda per il periodo diurno e notturno, così come ri-
chiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive
norme attuative nonchè DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008). Di seguito si indica:
- E’ opportuno che la verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame, sia condot -
ta come da specifiche indicazioni normative (DPR n.142 del 30 marzo 2004 - DM 16 marzo 1998 - DPR n.459
del 18 novembre 1998). Si chiede un monitoraggio condotto presso i ricettori più impattati dalle future emis-
sioni dell’attività in oggetto di studio, a scopo di caratterizzazione dei livelli di immissione, emissione e diffe-
renziale. A riguardo sono state riscontrate alcune anomalie relative alla scelta compiuta per le posizioni di
monitoraggio (che devono essere in prossimità dei ricettori), tempi di misura brevi e non riferibili alla carat -
terizzazione del LAeq medio diurno e notturno (di durata settimanale in continuo sulle 24 ore o almeno di
un’ora e lontano dall’orario di punta del traffico per monitoraggi spot per le vie di comunicazione stradali e
in continuo di durata di 24 ore per l’infrastruttura ferroviaria).
- Si verifichi con rilievo fonometrico, in periodo diurno e notturno, i livelli di rumore residuo scorporati an -
che dalle emissione stradali e ferroviarie, presso i ricettori, nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi (essen -
do in fascia di pertinenza stradale e ferroviaria) riscontrati dal monitoraggio, che saranno usati per la verifica
del livello differenziale presso i suddetti ricettori. I dati riscontrati saranno inoltre confrontati con i limiti
proposti dalla specifica normativa di settore, per ogni tipologia di sorgente; a riguardo serve indicare anche
la classificazione con i limiti dati dalle specifiche norme attuative, delle vie di traffico stradale e ferroviario
afferenti l’area di indagine, analizzate nella documentazione.
- Valutando la variabilità delle situazioni incognite presenti nel sito in analisi se non fosse possibile il monito -
raggio in ambiente interno (così come chiesto dalla norma vigente) presso i suddetti ricettori, si ritiene op-
portuno valutare i livelli differenziali a finestre aperte assimilati ai valori in ambiente esterno verificati ad 1
mt. dalla facciata.
- I dati di cui sopra devono avere carattere di riferibilità, a riguardo si chiede di integrare le informazioni
con schede tecniche e certificazioni – laddove non è possibile è opportuno produrre una verifica fonometrica
atta alla caratterizzazione delle emissioni della specifica sorgente. Si fa presente che il documento di valuta-
zione di impatto acustico deve sempre riportare adeguate storie temporali con i tracciati fonometrici dei rilie-
vi effettuati e con le analisi del dato più opportune.
Riscontrando inoltre delle criticità – anche tenendo presente quanto sopra scritto - relative ai limiti assoluti è
opportuno estendere la valutazione dei livelli di immissione, emissione e differenziale a tutti i ricettori pros -
simi all’attività di progetto, così come indicati nella valutazione previsionale di impatto acustico per il perio-
do diurno e notturno. Tanto più se risulta che, presso il ricettore RIC6 il limite di immissione sia superato già
nello stato di fatto di 3 dB, mentre nello stato di progetto tale superamento è ulteriormente incrementato di 1
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dB. Si ritiene che tale circostanza di difformità pregressa dalle condizioni dettate dai limiti normativi, non
possa essere ulteriormente peggiorata dall’intervento di progetto e si richiede di integrare la documentazio -
ne progettuale con valutazioni e/o soluzioni atte evitare incrementi dei livelli di immissione al RIC6.
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto e si ritiene, pertanto, di prescrivere
un adeguato monitoraggio ante operam oltre a quello, consueto, post operam.
VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di criticità e quindi si ritiene di prescrivere un’integrazione del monitoraggio ante operam ed un
successivo monitoraggio in fase di esercizio.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Nella documentazione progettuale non sono state citate sorgenti di radiazioni non ionizzanti (es. stazioni
radiobase) e/o ionizzanti, né è stata riportata la classificazione comunale su rischio Radon e radiazioni UV.
L’inquinamento luminoso invece è stato oggetto di analisi nello studio preliminare ambientale. L’impianto di
illuminazione previsto dal P.U.A. sarà tale da garantire la sicurezza del traffico veicolare e dei pedoni ed
avrà l’obiettivo di massimizzare il risparmio energetico e garantire l’adeguata fruizione degli spazi
ambientali ed architettonici. La rete di illuminazione pubblica sarà realizzata in conformità alla L.R. n. 17 del
07.08.09 “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico
nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici”.
In ottemperanza alla legge di cui sopra, nelle aree esterne e nei parcheggi saranno installati dei lampioni e
delle torri faro con tecnologia a LED dotati di dispositivo che consentirà l’accensione/spegnimento nonché la
riduzione del flusso luminoso superiore al 30% e di orologio astronomico che permetterà la regolazione
dell’intensità dell’illuminazione in modo da garantire il massimo risparmio energetico, fermo restando il
rispetto della normativa sulla sicurezza stradale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’Atlante Ricognitivo del Paesaggio Veneto inserisce l’area oggetto dell’intervento nell’ambito 21 “Alta
Pianura tra Brenta e Piave”, un’area estesa circa 715 Kmq che comprende un territorio pianeggiante
compreso tra l’alveo del Piave a est e quello del Brenta ad ovest, a partire da Bassano del Grappa fino a
Treviso, delimitato a nord dalle colline trevigiane e a sud dalla fascia delle risorgive.
L’ambito è caratterizzato dalla presenza di alcune città medio-grandi tra cui Bassano a ovest, Montebelluna a
est, Cittadella e Castelfranco nella parte meridionale. Le città maggiori sono accompagnate da una
costellazione di centri medi e minori che si organizzano su un tessuto insediativo fortemente urbanizzato,
costituendo una città diffusa, ove agli insediamenti residenziali sono frammisti quelli produttivo-artigianali.
L’ambito 21 presenta un valore naturalistico ed ecosistemico ridotto a causa della massiccia antropizzazione:
tuttavia sono presenti alcune aree tutelate ed inserite nella Rete Natura 2000 (Fontane Bianche di Lancenigo,
Prai di Castello di Godego e Grave e zone umide del Brenta) in cui si riscontra una buona integrità
ecosistemica e paesaggistica, anche se isolate in un paesaggio agrario semplificato e fortemente urbanizzato.
Nello specifico, il S.I.C./Z.P.S. più prossimo all’intervento è quello denominato “Grave e zone umide del
Brenta” caratterizzato da un ambiente fluviale che comprende greti, aree golenali, meandri morti, steppe
fluviali, saliceti ripariali ed estesi boschi idrofili, che costituiscono un’area di importantissima connessione
ecosistemica e un importante complesso di habitat per specie ornitiche rare e localizzate.
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Il sistema ambientale/paesaggistico del territorio comunale di Cassola è caratterizzato da un unico spazio
aperto coincidente con le zone omogenee agricole e le connessioni territoriali in esse comprese. Il paesaggio
di questo sistema è costituito da una maglia di percorsi pedonali e di sieponi, la cui trama è da ricondursi
alla centuriazione romana. Il sistema delle acque per l’agricoltura, con i canali e le rogge, completa la
struttura e l’immagine di questo paesaggio. Sovrapponendo i tracciati dei percorsi, dei sieponi, delle rogge e
dei percorsi ciclabili esistenti e di progetto, si forma una rete attraverso cui si garantisce la continuità di
attraversamento del territorio e la possibilità di spostamento secondo un sistema alternativo a quello
veicolare. Il rafforzamento delle connessioni lineari verdi e dei percorsi ciclopedonali previsti dal P.A.T.
potrà contribuire ad un miglioramento delle condizioni del sistema ecologico.
L’area di intervento si inserisce in un contesto paesaggistico ed ambientale già caratterizzato dalla presenza
di infrastrutture viarie e di altre strutture commerciali già insediate da tempo (centro commerciale “Il
Grifone Shopping Center”, Polo Fieristico “BassanoExpo” ). L’area è attualmente interessata dalla fase di
cantiere.
A) B)
Vista nord-ovest (A) e vista nord (B)
L’area non è vincolata ai sensi della parte III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.lgs. 22 gennaio
2004, n. 42. Inoltre nelle immediate vicinanze non si rileva la presenza di manufatti di carattere storico o
monumentale e l’area non risulta di potenziale interesse archeologico: di conseguenza è altamente
improbabile che i movimenti di terra in fase di cantiere possano rappresentare un rischio per la tutela di beni
archeologici.
Il linguaggio architettonico e le scelte cromatiche/materiche di progetto sono mirati a favorire l’inserimento
armonico dell’edificio nel contesto nel rispetto della destinazione urbanistica dell’area. I parcheggi saranno
dotati di aiuole a verde con alberature.
Le opere di mitigazione ambientale e paesaggistica, su cui torneremo anche più avanti, prevedono la
“sistemazione degli spazi verdi con terreno vegetale ed inerbiti e la piantumazione” di qualche albero e arbusto.
Si ritiene che, in considerazione della complessità dell’opera e della sua ubicazione, vada maggiormente
approfondita la sistemazione degli esterni, integrando la quantità e qualità delle specie indicate, realizzando
mascheramenti su tutti i lati dell’area ed espandendo le superfici a verde ove possibile, anche in
considerazione del passaggio della pista ciclabile e dell’esistenza di un’importante formazione arboreo-
arbustiva posta a Nord verso la Ferrovia, all’interno di una logica di connessione ecosistemica.
Da questo punto di vista è significativa l’incidenza delle opere a verde sulla entità del lavoro complessivo:
dall’Al. 5, Computo Metrico Estimativo si ha infatti che l’importo delle Opere a Verde è pari a poco più di
22.000,00 €, rispetto ad un Totale dell’opera di oltre 5.000.000,00 di €, con una incidenza dallo 0,4%.
Il tema del paesaggio non risulta adeguatamente trattato in relazione alle possibili criticità derivanti dagli
obiettivi ed indirizzi di qualità paesaggistica derivanti dall’Atlante Ricognitivo del Paesaggio Veneto e dalla
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peculiarità dell’intervento; si ritiene che il progetto vada quindi qualitativamente e quantitativamente rivisto
sotto l’aspetto dell’inserimento paesaggistico-ambientale.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, viste le misure mitigative adottate.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Le principali direttrici infrastrutturali afferenti all’area oggetto di studio risultano essere la SS47
“Valsugana”, la SP111 “Nuova Gasparona”, Via Cristoforo Colombo e Via Capitelvecchio. Le principali
intersezioni limitrofe al lotto esaminato sono rappresentate da un’intersezione a livelli sfalsati tra SS47-SP111
e Via Capitelvecchio e da un’altra intersezione a rotatoria tra Via Cristoforo Colombo e Via Capitelvecchio.
L’ora di punta, risultante da una serie di rilievi automatici lungo gli assi stradali (Allegato 4.3.1 allo Studio
Preliminare Ambientale) è risultata essere tra le 18.15 e le 19.15 per tutti i rilievi effettuati.
L’ingresso principale è ubicato lungo la viabilità di accesso al complesso fieristico bassanese (ramo est della
rotatoria) mentre le uscite sono ubicate, una accanto all’ingresso e una lungo Via Capitelvecchio con obbligo
di svolta a destra. Per facilitare la manovra di uscita è prevista la realizzazione di una corsia di immissione.
Al fine di determinare il reale impatto viabilistico prodotto dal futuro scenario, è necessario stimare i flussi
veicolari in accesso/egresso al/dal lotto in esame in aggiunta a quelli attualmente presenti e depurati di una
percentuale di utenti “catturati” dal traffico esistente. Ai sensi della D.G.R. n.1047 del 18 giugno 2013, in base
al numero di parcheggi previsto, pari a circa 320 posti auto, e alla frequenza della sosta per le grandi
strutture di vendita, si stimano cautelativamente 426 movimenti veicolari (213 veic/h indotti in ingresso ed in
uscita nell’ora di punta).
Il flusso indotto viene quindi ripartito secondo le direzioni di provenienza attuali valutate sulla base della
vicinanza dei poli attrattori rispetto all’area di analisi e della tipologia di utenza prevista (modello
gravitazionale).
In particolare si stima che
- il 34% dell’utenza abbia origine/destinazione dall’area a sud della struttura (Rossano Veneto, Rosà, Cassola)
lungo Via Capitelvecchio sud;
- il 33% della clientela abbia origine/destinazione dalla parte occidentale del Comune di Bassano del Grappa
e dall’area di Marostica attraverso Via C. Colombo;
- il 33% abbia origine/destinazione dall’area centro-settentrionale di Bassano del Grappa lungo Via
Capitelvecchio nord.
Adiacente all’ambito di intervento è presente la sede dell’esposizione fieristica “Bassano Expo” la quale
usufruisce della medesima viabilità di accesso dell’ambito di progetto. Si osserva, tuttavia, che l’evento non
risulta cumulativo con l’intervento in oggetto in quanto l’ora di punta di tali manifestazioni non si
presenta il sabato sera bensì nelle ore mattutine.
Per determinare i flussi di traffico futuri, ai flussi veicolari esistenti, caratterizzanti il sistema viario
d’interesse, sono stati sommati i flussi indotti a meno dei veicoli “catturati” in quanto già transitanti nella
rete viabile, secondo la nuova ripartizione del futuro assetto.
L’ambito territoriale ove sorgerà la struttura di vendita oggetto del presente elaborato sarà interessato dalla
realizzazione del tracciato della Superstrada Pedemontana Veneta. La Superstrada Pedemontana Veneta è
destinata a servire l’area a maggiore concentrazione industriale del Nord Est tra le province di Vicenza e
Treviso, andando a costiture un’alternativa rispetto all’Autostrada A4. Essa attraverserà i comuni di
Bassano del Grappa e di Cassola a sud del centro abitato e del lotto in esame, collegandosi ad esso tramite
due svincoli (Bassano Ovest e di Bassano Est/Rosà).
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Entrambi gli svincoli sono esterni al territorio su cui gravita la struttura di vendita; il progetto prevede una
strada complanare alla superstrada che andrà ad aumentare l’offerta di trasporto nella direzione est-ovest
(essa si aggiunge alla SPV e a Via Colombo). È altresì evidente che nella direzione nord-sud Via
Capitelvecchio non subrà, soprattutto nel tratto a nord della superstrada, nessun aumento del traffico in
quanto i caselli sono presenti sulle altre direttrici parallele ad est e ad ovest della stessa convogliando quindi
su Via Capitelvecchio solamente il traffico di origine/destinazione e non più l’attuale traffico di
attraversamento che utilizzerà la nuova infrastruttura viaria.
Quindi, per quanto riguarda il regime veicolare di lungo periodo, l’infrastruttura potrà portare ad un
generale miglioramento del traffico locale e, viste le finalità dell’opera, si considera verosimile che a regime i
flussi veicolari che interesseranno la viabilità secondaria (Via Capitelvecchio e Via Colombo) saranno minori.
Alla luce di ciò si ritiene a favore di sicurezza effettuare le valutazioni per lo scenario futuro considerando i
flussi attuali incrementati del traffico indotto dalla futura struttura di vendita.
Le valutazioni dei livelli di servizio sono state eseguite mediante un software micro-simulativo in cui sono
stati simulati due scenari: lo Scenario 0 (situazione attuale) e lo Scenario 1 (inserimento della nuova
struttura di vendita).
Tali micro-simulazioni sono state riferite all’ora di punta serale del sabato (18.15-19.15) che, come riscontrato
dai dati di traffico, rappresenta l’intervallo di punta per il sistema viario.
Valutazioni di rete
Basandosi sui valori degli indicatori prestazionali descritti si è presentata la seguente valutazione critica dei
risultati ottenuti, distinta tra lo stato attuale e quello futuro.
- il numero di veicoli simulato nei due scenari risulta congruente ai rilievi di traffico effettuati per lo stato di
fatto, mentre per lo scenario di progetto tale entità aumenta del numero di veicoli indotti stimati;
- la velocità media dei veicoli risulta lievemente ridotta nello Scenario 1 a causa dell’incremento di traffico
dovuto alla nuova struttura di vendita;
- per lo stesso motivo, il ritardo medio per veicolo risulta lievemente maggiore nello Scenario 1.
I risultati della valutazione di nodo dimostrano che, per le cinque intersezioni esaminate, i nodi supportano
in maniera adeguata i flussi di traffico previsti nell’ora di punta simulata presentando di fatto un livello di
servizio sempre uguale a C. Il ritardo medio elevato su Via dei Lotti, presente già allo stato di fatto e
invariato nello scenario di progetto, è da attribuirsi al tempo di attesa dovuto alla presenza dell’impianto
semaforico. Si osserva infine che il deflusso veicolare nei nodi di progetto non risulta condizionato dalla
mutua interferenza in quanto gli accodamenti massimi e quelli medi sono contenuti, garantendo una agevole
circolazione senza alcun significativo fenomeno di rigurgito veicolare.
Nella relazione dello Studio di Impatto Viabilistic o presentato in sede di V.I.A., al contrario di quello
presentato in sede di screening, non è più riportata la motivazione della riduzione del 30% del traffico
indotto nonostante questa sia stata effettivamente applicata (come deducibile dalle tavole dei flussi in
allegato). Inoltre, si sottolinea che la percentuale di traffico "pass-by trip" debba essere considerata come
traffico già presente sulla rete e non come coefficiente riduttivo del traffico indotto dalla nuova struttura
commerciale;
Inoltre, in Via Capitelvecchio, a circa 1 km di distanza dal l’area in oggetto, è stato presentato un progetto per
una nuova grande struttura di vendita di tipo commerciale (proponente: Finpengo S.p.A.). Nello scenario
futuro, a causa della vicinanza tra i due poli, si ritiene opportuno considerare anche i flussi indotti dalla
suddetta struttura poiché essi produrranno un impatto aggiuntivo sulla rete stradale relativa all’area
di interesse. Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Il territorio comunale di Cassola è completamente pianeggiante e si compone di aree intensamente coltivate
ed interessate principalmente da seminativi, aree con centri urbani e aree adibite al sistema produttivo-
industriale, spesso fra di loro mescolate senza una netta distinzione. L’uso del suolo è stato fortemente
condizionato dall’intensa antropizzazione del territorio, dove lo sviluppo dell’attività agricola, artigianale ed
industriale ha portato alla scomparsa delle associazioni vegetali autoctone e caratteristiche della porzione di
territorio considerata.
Nella pianura troviamo solamente residuali esempi di vegetazione ripariale intercalati ai campi coltivati; la
dinamica della vegetazione è influenzata da fattori naturali e antropici che in molti casi interagiscono tra
loro, dando luogo ad un paesaggio impoverito. Le siepi presenti soprattutto ai margini degli appezzamenti e
dei canali consortili, sono costituite essenzialmente da vegetazione arbustiva e/o arborea con sviluppo in
genere esclusivamente lineare, perché l'agricoltura li ha compressi progressivamente fino a ridurne la
presenza e mantenerli come semplici elementi di confine. Lo strato arbustivo di siepi e fasce boscate è molto
importante dal punto di vista naturalistico, per l'ospitalità che garantisce alla fauna, sia in termini di rifugio,
grazie all'elevata densità dei rami, sia in termini di alimentazione, grazie alla produzione di grandi quantità
di fiori e di frutti.
La presenza della fauna selvatica risulta direttamente influenzata da una serie di fattori ambientali ed
antropici che determinano la distribuzione e l’abbondanza delle specie. La pianura veneta risulta
generalmente poco ospitale nei riguardi della fauna selvatica, a seguito dell’elevata urbanizzazione, della
diffusa edificazione sparsa in zona rurale e della semplificazione del paesaggio rurale, dovuta alla costante
riduzione delle siepi campestri, delle alberature isolate e di tutti quegli elementi un tempo presenti e che
potevano fornire rifugio e luogo per la nidificazione e/o riproduzione alla fauna selvatica. Il comune di
Cassola risulta interessato per una parte consistente del proprio territorio dalla presenza di un edificato di
tipo concentrato e diffuso che risulta poco ospitale per la fauna selvatica che ha mutato in modo sostanziale
gli habitat, ridotti anche dal progressivo incremento delle aree destinate ad uso civile ed artigianale.
Dalle analisi della cartografia del P.T.C.P. della Provincia di Vicenza, non sono stati inpiduati specifici
corridoi ecologici nell’area oggetto di intervento e nelle immediate vicinanze. Il più prossimo corridoio
ecologico principale si trova ad una distanza minima di circa 4,5 km in direzione ovest.
Nel comune di Cassola, a causa della sua forte trasformazione agricola e della scarsità di habitat naturali,
non ci sono aree protette e aree a tutela speciale (S.I.C. e Z.P.S.) da segnalare entro i confini comunali. I più
prossimi, con una distanza media dai confini di circa 2,5 km come si può vedere dalla carta di
inquadramento, sono il S.I.C. che comprende il greto del Brenta e che interessa i comuni di Bassano,
Cartigliano e Tezze sul Brenta, il S.I.C. del Massiccio del Grappa, a nord di Bassano e la ZPS che occupa parte
dell’alta pianura ed è centrato sul territorio di Riese Pio X e Castello di Godego.
E’ stato eseguito allo scopo lo screening di incidenza ambientale allegato al S.I.A. (ALLEGATO V.Inc.A.), che
esclude la necessità di procedere con la Valutazione di Incidenza.
Si chiede di portare maggiore attenzione agli elementi naturali posti nelle immediate vicinanze del sito,
come ad esempio la importante formazione arboreo-arbustiva posta Nord dell’area.
Inoltre, facendo riferimento all’intervento di mitigazione ambientale proposto, ovvero la “sistemazione degli
spazi verdi con terreno vegetale ed inerbiti e la piantumazione ” di alcune piante arboree ed arbustive, si ritiene
che tale ipotesi, come già anticipato al capitolo relativo alla componente “Paesaggio”, debba essere
maggiormente sviluppata.
A questo riguardo si suggerisce di considerare
- la posa di alberature su tutti i posti auto, avendo cura di recuperare lo spazio necessario (almeno
100 cm di larghezza della aiuola)
- l’utilizzo di alberi appartenenti a più specie – in una logica di aumento della biopersità -; oltre
all’Acer campestre (meglio se nella varietà più adatta agli ambiti urbani “Elsrijk”), anche l’acero riccio
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(Acer platanoides), la sophora (Sophora japonica), i tigli (Tilia tomentosa e T. x euchlora), i frassini (Fraxi-
nus angustifolia e F. excelsior), l’olmo (Ulmus minor), il bagolaro (Celtis australis), il platano (Platanus
orientalis), l’albero dei rosari (Melia azedarach), il ginkgo (Ginkgo biloba) ecc. Inframezzando queste
scelte con l’impiego di alberi da fiore, quali meli, ciliegi, Prunus da fiore
- la scelta delle specie arbustive appare quanto mai limitata e andrebbe ampliata per migliorare l’effet-
to paesaggistico, di naturalità e per aumentare il livello della biopersità
- relativamente alle superfici a prato, è necessario specificare la composizione floristica, le dosi e mo-
dalità di impiego, le cure colturali necessarie.
Il computo metrico esistente, oltre a mostrare un importo delle opere a verde significativamente esiguo
rispetto all’entità complessiva dei lavori, non riporta le caratteristiche delle piante (altezza, circonferenza,
se a fusto o a ceppaia, in vaso o a radice nuda…) che devono mostrare il raggiungimento di un equilibrio
tra capacità e rapidità di attecchimento (piante più giovani crescono meglio inizialmente), e resa
paesaggistica (piante di maggiori dimensioni mostrano un effetto immediato).
Infine, è necessario indicare costi e modalità relativamente alla gestione e manutenzione delle opere a
verde. Il tema relativo alla caratterizzazione delle risorse naturali evidenzia un impatto non
adeguatamente considerato e trattato, che porta a ritenere presente un impatto negativo e significativo
sull’ambiente, con la necessità di specifici approfondimenti.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, viste le misure mitigative adottate.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
I potenziali fattori di impatto sulla salute dei lavoratori, sia in fase di cantiere sia in fase di esercizio,
dovranno essere gestiti dai soggetti responsabili, in conformità alla vigente normativa.
I potenziali fattori di impatto sulla popolazione rientrano nelle sezioni già sviluppate in precedenza nella
presente relazione istruttoria.
La Tavola 03 - Energia e Ambiente del PTRC adottato (2009) mostra la presenza di industrie a rischio
diincidente rilevante (R.I.R.) a circa 1 km dall’area oggetto di studio. Si ritiene opportuno approfondire tale
problematica valutando la compatibilità dell’intervento in oggetto con tali industrie, specificando la
tipologia dell’impianto, i possibili effetti causati da un eventuale incidente e l’area coinvolta.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
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Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente, in considerazione delle misure
mitigative adottate.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1) L’azienda è impegnata a realizzare le modifiche proposte nel rispetto della documentazione progettuale
presentata e ad attuare le misure mitigative introdotte.
2) Preliminarmente alla realizzazione dell’intervento dovrà essere realizzato un monitoraggio acustico “ante
operam” che preveda l’integrazione della relazione previsionale, relativamente alle verifiche da condursi in
periodo diurno e notturno presso i ricettori più prossimi all’area di indagine:
- la verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame, sia condotta come da
indicazioni normative (DPR n.142 del 30 marzo 2004 - DM 16 marzo 1998 - DPR n.459 del 18 novembre
1998). Si chiede un monitoraggio condotto presso i ricettori (in ambiente interno e nella pertinenza esterna
del ricettore) più impattati dalle future emissioni dell’attività in oggetto di studio, a scopo di
caratterizzazione dei livelli di immissione, emissione e differenziale. A riguardo sono state riscontrate alcune
anomalie relative alla scelta compiuta per le posizioni di monitoraggio (che devono essere in prossimità dei
ricettori) e tempi di misura brevi e non riferibili alla caratterizzazione del LAeq medio diurno e notturno (di
durata almeno di un’ora e lontano dall’orario di punta del traffico se monitoraggi spot);
- verificare con rilievo fonometrico, in periodo diurno e notturno, i livelli di rumore residuo scorporati anche
dalle emissione stradali e ferroviarie, presso i ricettori, nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi (essendo in
fascia di pertinenza stradale e ferroviaria e non) riscontrati dal monitoraggio, che saranno usati per la
verifica del livello differenziale presso i suddetti ricettori. I dati riscontrati saranno inoltre confrontati con i
limiti proposti dalla specifica normativa di settore, per ogni tipologia di sorgente; a riguardo serve indicare
anche la classificazione con i limiti dati dalle specifiche norme attuative, delle vie di traffico afferenti l’area di
indagine, analizzate nella documentazione;
- valutare la variabilità delle situazioni incognite presenti nel sito in analisi se non fosse possibile il
monitoraggio in ambiente interno (così come chiesto dalla norma vigente) presso i suddetti ricettori, si
ritiene opportuno valutare i livelli differenziali a finestre aperte assimilati ai valori in ambiente esterno
verificati ad 1 mt. dalla facciata.
I dati di cui sopra devono avere carattere di riferibilità, a riguardo si chiede di integrare – laddove non è
possibile è opportuno produrre una verifica fonometrica atta alla caratterizzazione delle emissioni della
specifica sorgente - le informazioni con schede tecniche e certificazioni. Si fa presente che il documento di
valutazione di impatto acustico deve sempre riportare adeguate storie temporali con i tracciati fonometrici
dei rilievi effettuati e con le analisi del dato più opportune anche per sorgenti di carattere puntiforme.
- estendere la valutazione dei livelli di immissione, emissione e differenziale a tutti i ricettori prossimi
all’attività di progetto, così come indicati nella valutazione previsionale di impatto acustico per il periodo
diurno e notturno.
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3) A seguito della realizzazione e dell’intervento dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine
acustica di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con
frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità:
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate
con congruo preavviso ad Arpav;
- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico.
L’indagine dovrà prevedere l'analisi del traffico indotto come valutazione dei livelli di emissione relativi alla
specifica sorgente confrontati con i limiti di cui al DM n.142/2004 delle strade su cui impatta il traffico
indotto dal progetto, anche come sommatoria degli effetti.
4) L’impianto di trattamento delle acque dovrà essere gestito sempre con la massima efficienza possibile,
anche mediante periodici riscontri analitici.
5) A seguito della realizzazione dell’intervento e dell’utilizzo dell’opera, dovrà essere effettuata una mirata
indagine sui flussi del traffico, al fine di aggiornare/verificare le previsioni contenute nel progetto e valutare
l’efficacia e l’incidenza delle misure mitigative adottate in tema di impatto viabilistico, considerando anche il
riferimento al rapporto tra l’area commerciale ed il capoluogo comunale
6) Entro 180 giorni dalla notifica del presente parere, dovrà essere realizzato il progetto della sistemazione “a
verde”, da gestirsi poi secondo le modalità indicate nella proposta progettuale, fornendo quindi idoneo ri -
scontro fotografico.
7) Entro 180 giorni dalla notifica del presente parere, dovrà essere prodotta una relazione di dettaglio, com-
prensiva di eventuale cronoprogramma di realizzazione, degli interventi da adottare in attuazione delle pre-
scrizioni della Commissione VAS Regionale.
8) Entro 180 giorni dalla notifica del presente parere, dovrà essere presentato un progetto per il convoglia -
mento della totalità degli scarichi in corso d’acqua superficiale, ovvero in fognatura, non ritenendo accettabi-
le la soluzione proposta con scarico nel suolo, considerando la zona di ricarica della falda ove insiste l’inter -
vento e visto che non risulta dimostrata l’impossibilità tecnica o l’eccessiva onerosità a fronte dei benefici
ambientali conseguibili.
9) La progettazione definitiva dovrà comprendere l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei
veicoli (DPR 380/2001).
Vicenza, 31 gennaio 2018
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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