determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 998 DEL 11/09/2018

                          Servizio VIA VINCA

     OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE E CONTESTUALE
     APPROVAZIONE PROGETTO AI SENSI D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I
     DITTA: DAL FERRO F.LLI DI LORENZO DAL FERRO & C. S.N.C
     PROGETTO: IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI IN PROCEDURA
     ORDINARIA
     LOCALIZZAZIONE:COMUNE DI FARA VICENTINO

                            IL DIRIGENTE
     Vista la documentazione presentata con note prot. 1554 del 10-01-2018, integrata con nota prot.
     5047 del 24-01-2018, da parte della ditta DAL FERRO F.LLI DI LORENZO DAL FERRO & C.
     S.N.C. con sede legale in Via Fossalunga n. 14 - Sarcedo ed operativa in Via Togarelli in comune di
     Sarcedo, relativa al progetto di un “Impianto di recupero rifiuti non pericolosi in procedura
     ordinaria” richiedendo l’attivazione della procedura di valutazione impatto ambientale e
     contestuale approvazione progetto ai sensi dell’art.27 bis del D.Lgs. 152/2006;
     Dato atto che la suddetta istanza è relativa ad una tipologia ricompresa al punto 7 lettera z.b)
     Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10
     t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto
     legislativo 3 aprile 2006, n.152;
     Tenuto conto che la procedura di valutazione impatto ambientale e contestuale approvazione
     progetto rientra tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n.
     4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati dall’Allegato III alla Parte
     II del D.Lgs. n. 152/2006 del D.Lgs. 152/2006;
     Dato atto che, ai sensi dell’art.27-bis del D.Lgs. 152/2006 :
     - con nota prot. 5610 del 26-01-2018 è stata data comunicazione di avvio procedimento e di
     avvenuta pubblicazione della documentazione sul proprio sito provinciale agli enti interessati per le
     opportune valutazioni di competenza;
     - con nota prot. 14818 del 05-03-2018 è data comunicazione agli enti interessati dell’avvenuta
     attivazione della fase di consultazione con la pubblicazione, sul proprio sito web e nella medesima
     data del 05-03-2018, dell’avviso di cui all’art. 23 c.1 lettera e) del D.Lgs. 152/2006 chiedendo al
     comune di Pojana Maggiore, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27.-bis, comma 4, di dare
     informazione nel proprio albo pretorio informatico della pubblicazione del suddetto avviso.
     Tenuto conto che sono pervenute, ai sensi dell'art. 27 bis c.4 del D.Lgs. n. 152/2006, le osservazioni
     dell’Ulss7 Pedemontana con nota prot. 36346 del 31/05/2018, trasmesse al proponente per le
     considerazioni di pertinenza con nota prot. 37922 del 07-06-2018.




copia informatica per consultazione
     Dato atto che il Comitato tecnico provinciale VIA, nella seduta del giorno 05-092018 ha disposto
     la compatibilità ambientale del Progetto presentato con le prescrizioni/raccomandazioni contenute
     nel parere 18/2018 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
     Dato atto che il provvedimento, ai sensi dell'art.26 c.4 del D.Lgs. 152/2006, sostituisce o coordina
     tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque dominanti
     in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o dell'impianto, ad
     eccezione di quanto espressamente previsto nel parere allegato.
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n.37/2014) che è di giorni 270 (ID 177).
     Visti:
       • il D.Lgs. n.152/ 2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
       • la L.R. n.3/2000 “nuove norme in materia di gestione dei rifiuti” e s.m.i.
       • la D.G.R. n. 1539 del 27/9/2011 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile
         2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18
         giugno 2009, n. 69. Disposizioni applicative”;
       • la L.R. 4/2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di
         competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020;
     Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019;

                         DETERMINA

      1. giudizio di compatibilità ambientale con contestale autorizzazione e approvazione
        progetto DAL FERRO F.LLI DI LORENZO DAL FERRO & C. S.N.C. con sede legale in
        Via Fossalunga n. 14 - Sarcedo ed operativa in Via Togarelli in comune di Sarcedo, relativa
        al progetto di un “Impianto di recupero rifiuti non pericolosi in procedura ordinaria” ”con
        le prescrizioni riportate nel parere 18/2018 allegato alla presente determinazione per
        costituirne parte integrante e sostanziale;
      2. di dare atto che:
        a) alla realizzazione dell'impianto, il suo esercizio provvisorio e l'autorizzazione definitiva
        all'esercizio restano subordinati al rispetto delle condizioni, disposizioni e procedure
        previste dagli artt. 25 e 26 della L.R, 3/2000, nonché dalla D.G.R.V. 2229 del 20/12/2011 e
        successivamente modificata con DGRV 1543 del 31/07/2012;
        b) con la comunicazione di avvio dell'esercizio provvisorio l'approvazione progetto della
        nuova Determinazione sostituirà la precedente autorizzazione che verrà quindi a decadere;
        c) la presente autorizzazione, ai sensi dell'art.24 L.R. 3/2000 decade automaticamente
        qualora i lavori non vengano iniziati entro dodici mesi e la messa in esercizio non intervenga
        entro trentasei mesi;
        d) la procedura di valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 27 bis del D.Lgs. n.
        152/06, dovrà essere reiterata qualora il progetto non venga realizzato entro cinque anni
        dalla pubblicazione;
        e) il presente provvedimento si riferisce al progetto così come pervenuto, con le successive
        integrazioni presentate; eventuali variazioni progettuali dovranno essere sottoposte a




copia informatica per consultazione
         preventiva valutazione;
         f) il presente provvedimento sostituisce, ad ogni effetto, visti, pareri, concessioni,
         autorizzazioni di competenza di organi regionali, provinciali e comunali necessari per la
         realizzazione del progetto, ad esclusione del certificato di agibilità, che sarà rilasciato a cura
         del Comune competente, e che subordina l'efficacia del presente provvedimento.
        3. di prescrivere che :
         a) nella fase realizzazione del progetto dovrà essere sempre garantita la sicurezza per la
         salute degli addetti ai lavori, dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente circostante;
         b) il proponente, per gli adempimenti di cui all'art. 28 del D.Lgs. 152/06, dovrà trasmettere
         un resoconto annuale dei monitoraggi, entro il 30/04 a partire dall’anno successivo avvio
         dell'impianto, redatto secondo modalità da definirsi con il Servizio V.I.A. Provinciale;
        4. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dalla Legge 213/2012).
        5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line.
                          INFORMA CHE
     Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. (Tribunale
     Amministrativo Regionale) del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario
     al Capo dello Stato entro 120 giorni.
     La documentazione oggetto dell’istruttoria è visionabile presso il Settore Ambiente- Ufficio VIA
     della Provincia di Vicenza, contra' Gazzolle n. 1, Vicenza.
     Di dare altresì atto che:
     - il presente provvedimento sarà pubblicato sul sito web provinciale www.provincia.vicenza.it;
     - la ditta dovrà pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto il presente
     provvedimento concordato preventivamente con gli Uffici provinciali, nel quale sarà indicata
     l’opera, l’esito del provvedimento e i luoghi ove lo stesso può essere consultato nella sua
     interezza;
     - dalla data di pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione decorrono i termini per eventuali
     impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati, nonché per le scadenze di cui al
     precedente punto 1);
     - la presente deliberazione non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti sulla
     situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del   TUEL
     come modificato dal DL 174/12).
     Il presente provvedimento viene trasmesso alla ditta e allo studio di progettazione, ai comuni di
     Fara Vicentino e Sarcedo, al SUAP di Sarcedo, ad ARPAV, all’ULss 7 Pedemontana , al Genio
     Civile di Vicenza, al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.
     Agli Enti si ricorda la rispettiva competenza in materia di vigilanza e controllo ai sensi delle vigenti
     norme, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di edilizia.

     Vicenza, 11/09/2018

                                       Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                         con firma digitale



     ---




copia informatica per consultazione
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 998 DEL 11/09/2018


     OGGETTO: GIUDIZIO DI COMPATIBIITA' AMBIENTALE E CONTESTUALE
     APPROVAZIONE PROGETTO AI SENSI D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I
     DITTA: DAL FERRO F.LLI DI LORENZO DAL FERRO & C. S.N.C
     PROGETTO: IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI IN PROCEDURA
     ORDINARIA
     LOCALIZZAZIONE:COMUNE DI FARA VICENTINO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 12/09/2018.


     Vicenza, 12/09/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
                PROVINCIA DI VICENZA
                       AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                        SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                           Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




      DAL FERRO F.LLI DI LORENZO DAL FERRO & C. S.N.C.
                           PARERE N. 18/2018

     Oggetto: Impianto di recupero rifiuti non pericolosi in procedura ordinaria.
     PROPONENTE:           Dal Ferro F.Lli Di Lorenzo Dal Ferro & C. S.N.C.
     SEDE LEGALE:          Via Fossalunga n. 14 - Sarcedo
     SEDE INTERVENTO:        Via Togarelli – Sarcedo
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Impianto di recupero rifiuti.
     PROCEDIMENTO:          Valutazione di Impatto Ambientale ed approvazione progetto.
     MOTIVAZIONE V.I.A:       ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                     infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                     pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                     operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
                     decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
     COMUNE INTERESSATO:       \\\
     DATA DOMANDA:          10 e 24 gennaio 2018
     DATA PUBBLICAZIONE:       05 marzo 2018
     DATA INTEGRAZIONI:       13 aprile e 17 luglio 2018

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Relazione illustrativa
      - Inquadramento generale
      - Documentazione fotografica
      - Stato di fatto: rilievo
      - Stato di fatto: sezioni
      - Stato di fatto capannone: pianta e prospetti
      - Stato di progetto: planimetria generale
      - Stato di progetto: lay-out
      - Stato di progetto: planimetria reti tecnologiche
      - Stato di progetto - rete fognaria: particolari costruttivi
      - Stato di progetto - impianto dl trattamento acque meteoriche: pianta e sezione
      - Stato di progetto - impianto di trattamento acque meteoriche: pianta e sezione
      - Stato di progetto: particolari costruttivi
      - Relazione geologica e idrogeologica
      - Studio di impatto ambientale
      - Sintesi dello studio di impatto ambientale
      - Dichiarazione dl non avvio della procedura di vinca e relativa relazione
      - Valutazione di compatibilità idraulica
      - Preventivo di spesa
      - Relazione previsionale di impatto acustico
      - Piano di gestione operativa
      - Programma di controllo
      - Piano di sicurezza esterno
      - Piano di ripristino ambientale
      - Concessione idraulica: relazione

                                                            Pag. 1 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




       -  Inquadramento generale
       -  Stato di progetto - rete di raccolta acque meteoriche: planimetria e sezione
       -  Stato di progetto - rete di raccolta acque meteoriche: planimetria e sezione
       -  Documentazione fotografica
       -  Autorizzazione paesaggistica: relazione generale
       -  Autorizzazione paesaggistica: inquadramento generale ed elaborati grafici
       -  Allegato 10 - tavola stato di fatto: rilievo
       -  Allegato 11 - tavola stato dl fatto: rilievo sezioni
       -  Allegato 12 - tavola stato di fatto: capannone - pianta e prospetti
       -  Allegato 13 - tavola stato di progetto: planimetria generale
       -  Allegato 14 - tavola stato di progetto: lay-out
       -  Allegato 15 - tavola stato di progetto: planimetria reti tecnologiche
       -  Allegato 16 - tavola stato di progetto: rete fognaria particolari costruttivi
       -  Allegato 17 - tavola stato di progetto: impianto trattamento acque meteoriche
       -  Allegato 18 - tavola stato di progetto: interventi dl sistemazione del capannone
       -  Allegato 19 - tavola stato di progetto: particolari costruttivi
       -  Autorizzazione paesaggistica: documentazione fotografica.

                               PREMESSE
     La Ditta Dal Ferro Fratelli snc è una società, con sede legale ed operativa in Comune di Sarcedo (VI).
     La Ditta gestisce un impianto di recupero rifiuti non pericolosi in procedura semplificata ed iscritta nel regi -
     stro provinciale delle imprese che effettuano operazioni di recupero rifiuti non pericolosi.
     Al fine di potenziare la propria attività e ampliare le tipologie di recupero la Ditta intende realizzare un im -
     pianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi e di messa in riserva di alcune tipologie di rifiuti assimilabi -
     li.
     A tale fine la Ditta ha acquisito la disponibilità di un lotto in virtù della concessione idraulica per l’occupa -
     zione e l’utilizzo di cui al Decreto n.11/2017 della Regione Veneto del terreno demaniale distinto al fg. 3
     mappali 477-478 e al fg. 8 mapp. 592; rispetto alla superficie complessiva oggetto di concessione, pari a
     28.900 mq, l’area effettivamente utilizzata per le attività di recupero è pari a 9.800 mq.
     Nell’area, parzialmente pavimentata in cls e con viabilità di accesso in asfalto, è presente un capannone che
     necessita di una complessiva risistemazione. Il capannone occupa una superficie di circa 780 mq ed è pavi -
     mentato in cls e dista circa 48 m dalla più vicina abitazione.
     L’area in cui verrà svolta l’effettiva attività di recupero, dista, invece, circa 102 m dalla stessa abitazione.
     All’esterno del capannone, saranno presenti una serie di cassoni coperti e a tenuta per lo stoccaggio dei rifiu-
     ti oggetto di sola messa in riserva (R13) e dei rifiuti prodotti dall’attività di recupero.
     L’impianto sarà perimetrato da una fascia verde piantumata con essenze locali, avente un profondità variabi-
     le per evitare la creazione di linee di frattura artificiali. La barriera perimetrale sarà realizzata attraverso il
     potenziamento delle alberature già esistenti e in particolare attraverso la messa a dimora di essenze arboree
     ed arbustive autoctone di medio-alto fusto.
     La potenzialità massima giornaliera di trattamento dell’impianto di recupero, considerando una produzione
     media effettiva dell’ordine delle 40-50 t/h e un periodo effettivo per l’attività di frantumazione di 5 ore/gior -
     no, risulta pari a 250 t/giorno.
     Per quanto riguarda la potenzialità annua di trattamento, considerando un funzionamento di 235
     giorni/anno, si ritiene che l’impianto possa recuperare un quantitativo di rifiuti inerti pari a 50 t/h x 5
     ore/giorno x 235 gg/anno = 58.750 t/anno.



                                                             Pag. 2 di 17


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                              UBICAZIONE
     Il lotto è ubicato in via Togarelli, nella parte più settentrionale del territorio comunale di Sarcedo,
     L’area in esame si inserisce all'interno di una zona agricola ed è situata da una parte in vicinanza dell’argine
     destro del T. Astico e dall’altra ad una zona D2R per attività produttive, sede di un vecchio lanificio dismes-
     so ed in stato di abbandono.
     La superficie topografica dell’area è sub-pianeggiante e situata a quote assolute del piano campagna compre-
     se tra 116 e 118 m s.l.m.
     Il lotto non risulta utilizzato ed è classificato dal vigente PI come zona agricola con l’attribuzione di Ambito
     soggetto ad accordo procedimentale di cui all’art.4 delle Norme Tecniche Operative del Piano degli Inter -
     venti.




                              Ortofoto del sito

                                                             Pag. 3 di 17


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.I.) del Comune di Sarcedo;
     • Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Sarcedo;
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque;
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera;
     • Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali;
     • Rete Natura 2000.
     I riferimenti programmatici sopra indicati rappresentano un quadro generale sufficientemente descritto, ad
     eccezione del PTCP, che non viene analizzato; risulta necessario prescrivere i seguenti approfondimenti.
     Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali
     Viene affrontata la sola problematica legata alle distanze, mentre dovrà essere verificata la congruità con
     quanto stabilito dagli artt. 10, 11 e 134 del D.Lgs 42/2004, in considerazione di quanto previsto dall’allegato
     A del piano regionale rifiuti (1.3.1 Vincolo paesaggistico - Allegato A DCR n. 30 del 29 APR. 2015
     ELABORATO - D PROGRAMMI E LINEE GUIDA 1. CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLE AREE NON
     IDONEE ALLA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI RECUPERO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI)
     indica che per le aree tutelate ai sensi di legge è esclusa la realizzazione di impianti appartenenti ad ogni
     tipologia impiantistica.
     Piano di Tutela delle Acque
     L’intervento va rapportato con:
     - Tav. 36 (Zone omogenee di protezione dell’inquinamento), in quanto risulta all’interno della “Zona
     omogenea di protezione” - Zona della ricarica;
     - la Fig. 2.3 (Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola), visto che l’intervento è all’interno della “Zona
     vulnerabile” - Alta pianura – zona di ricarica degli acquiferi (Deliberazione del Consiglio Regionale n. 62 del
     17 maggio 2006).
     Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
     Viene descritto brevemente, nel suo complesso, sia il PTRC, vigente e quello adottato, ma non si fa cenno a
     quello riadottato. Non li si rapporta con l’intervento proposto.
     Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI)
     - nella Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territoriale, l’area potrebbe essere interessata, in parte, da
     “Idrografia/Fascia di rispetto” (in aggiunta a quella citata nello S.I.A. “Idrografia/fascia di rispetto di
     profondità perse – L.R. 11/2004 art. 41 lett. G”). Naturalmente l’area è interessata completamente dal
     “Vincolo paesaggistico D.Lgs. 42/2004 corsi d’Acqua”;
     - nella Carta delle Invarianti, lo S.I.A. non ha indicato che nei pressi è presente un “complesso di valore
     monumentale testimoniale” e, nelle vicinanze, è presente un “manufatto minore di interesse ambientale
     testimoniale”;
     - nella Carta delle Fragilità, l’intervento ricade parte in “area idonea a condizione”e parte in “area non
     idonea”) occorre che lo stesso prenda in considerazione il fatto che l’area interessata è all’interno di “Tronchi
     d’alveo parzialmente disperdenti”; occorre inoltre che lo S.I.A. vada a rapportare l’intervento proposto
     direttamente con le ragioni che hanno portato a definire l’area in questione come appartenente in parte alle
     zone idonee a condizioni ed in parte alle zone non idonee;
     - nella Carta della Trasformabilità risulta da verificare se l’area interessata dall’intervento riguarda anche
     l’ATO 8 e l’“ambito per la formazione di parchi”; sarebbe opportuno che il S.I.A.. si rapporti con esse anche
     nel caso che le suddette zone fossero al di fuori dell’area di progetto.
     Si ritiene opportuno che il progetto si rapporti con le sottoelencate specificità presenti nelle vicinanze:
                                                       Pag. 4 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     - un “Corridoio ecologico principale”;
     - un “Edificio e complesso di valore monumentale testimoniale”;
     - un “Area di riqualificazione e riconversione”.
     Piano degli Interventi del Comune di Sarcedo
     L’area è classificata come zona agricola, in ambito soggetto ad accordo procedimentale e Piano
     Particolareggiato ed è quindi necessario che:
     - si alleghi l’accordo procedimentale in questione ed analizzarlo all’interno del Quadro programmatico del
     S.I.A. andando ad inpiduare le compatibilità/incompatibilità con il progetto presentato;
     - si precisi se l’intervento è in variante al PATI (indicare con chiarezza le incompatibilità), al PI (indicare con
     chiarezza le incompatibilità) e/o ad entrambi (PATI e PI) .(indicare con chiarezza le incompatibilità);
     - lo S.I.A. approfondisca analiticamente il rapporto tra il progetto presentato con la Concessione demaniale
     in sanatoria rep. n. 19006 del 16 aprile 1993 e ss. mm..
     L’area in esame e gli immobili in essa presenti, benchè sottoposti a vincolo paesaggistico, sono stati nel
     recente passato utilizzati da altra ditta per un’attività di produzione materiali inerti. L’area, data in
     concessione dalla Regione Veneto alla Ditta Dal Ferro Fratelli snc, è inserita all’interno del Piano Comunale
     degli Interventi come zona sottoposta ad intervento sulla base di un preventivo Accordo di Programma da
     stipulare tra l’azienda e il Comune di Sarcedo.
     Il Proponente ritiene che, nel rispetto delle indicazioni richiamate dal Comune nel proprio PI, l’intervento
     previsto sia ammissibile.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     La potenzialità massima dell’impianto di recupero viene determinata in base alla potenzialità massima
     dell’impianto di trattamento (frantumatore a mascelle): secondo quanto dichiarato dalla casa costruttrice
     essa può variare da 32 a 128 t/ora in relazione alla tipologia e alle dimensioni del materiale da frantumare.
     Considerando che l’alimentazione sia costituita da rifiuti eterogenei mediamente resistenti (con presenza di
     manufatti in cemento armato, cordonate, ...), la produzione media effettiva è stimabile nell’ordine delle 40-50
     t/h. Essendo previsto un unico turno lavorativo giornaliero (diurno) di 8 ore, entro il quale l’attività di
     frantumazione si esercita per 5 ore effettive, si ottiene una potenzialità massima giornaliera di trattamento
     pari a 250 t/giorno.
     Per quanto riguarda la potenzialità annua di trattamento, considerando un funzionamento di 235
     giorni/anno, si ritiene che l’impianto possa recuperare un quantitativo di rifiuti inerti pari a 50 t/h x 5
     ore/giorno x 235 gg/anno = 58.750 t/anno.
     Le tipologie di rifiuti che si potranno conferire all’impianto sono le seguenti: - rifiuti “non pericolosi”
     provenienti dal comparto edile; - rifiuti non pericolosi di tipo “assimilabile”.
     L’attività di recupero dei rifiuti inerti prevede la loro riduzione volumetrica mediante la
     frantumazione/macinazione, la successiva deferrizzazione e l’eventuale vagliatura. In particolare, il ciclo di
     trasformazione si articolerà nelle fasi in seguito elencate:
     - eventuale selezione/cernita, manuale o meccanica con ragno dotato di braccio a polipo;
     - frantumazione/macinazione, con frantoio a mascelle, che produce una pezzatura compresa fra 0 e 100 mm
     utilizzabile (dopo deferrizzazione) per la formazione di rilevati;


                                                             Pag. 5 di 17


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     - deferrizzazione, mediante separatore magnetico a nastro posizionato sopra il nastro di uscita del frantoio,
     per la captazione dei metalli ferrosi presenti nel materiale frantumato;
     - vagliatura (eventuale), mediante vaglio rotante, consistente nella selezione granulometrica del materiale
     frantumato-deferrizzato in differenti pezzature: una pezzatura compresa fra i 80 e i 100 mm (sopra-vaglio),
     una pezzatura compresa fra i 30 e i 80 mm (stabilizzato), una pezzatura compresa fra i 10 e i 30 mm
     (stabilizzato) e una pezzatura < 10 mm (granelle destinate alla produzione di conglomerati cementizi e
     bituminosi);
     - scarico degli aggregati inerti vagliati.
     Ottenuta la qualifica di M.P.S., gli aggregati inerti verranno avviati alle ditte utilizzatrici oppure saranno
     utilizzati direttamente dalla Ditta Dal Ferro stessa.
     La Ditta effettuerà anche attività di messa in riserva (R13) ed eventuale selezione e cernita (R12) per alcune
     categorie di rifiuti non pericolosi riconducibili alle seguenti tipologie del D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii.:
     - Carta e cartone (riconducibili alla tipologia 1.1 dell’Allegato 1 - Suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii.)
     - Metalli ferrosi (riconducibili alla tipologia 3.1 dell’Allegato 1 - Suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii.)
     - Metalli non ferrosi (riconducibili alla tipologia 3.2 dell’Allegato 1 - Suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e
     ss.mm.ii.)
     - Plastica (riconducibili alla tipologia 6.1 e 6.2 dell’Allegato 1 - Suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii.)
     - Legno (riconducibili alla tipologia 9.1 dell’Allegato 1 - Suballegato 1 al D.M. 05/02/98 e ss.mm.ii.)
     Le operazioni di selezione/cernita (R12) saranno effettuate manualmente o con l’ausilio di mezzi meccanici
     nell’area pavimentata posta a lato della linea di recupero dei rifiuti inerti.
     I materiali prodotti dall’attività di selezione e cernita verranno raggruppati in maniera distinta per tipologia
     e stoccati con codice C.E.R. 1912xx in appositi contenitori/cassoni scarrabili, in attesa di essere avviati a
     recupero/smaltimento presso altri impianti autorizzati. Qualora oggetto di sola messa in riserva questi rifiuti
     verranno conferiti all’interno di container a tenuta e dotati di copertura al fine di evitare qualsiasi
     percolamento in caso di pioggia. I container verranno posizionati nell’area esterna pavimentata in cls.




                                                             Pag. 6 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     OPZIONE ZERO E ALTERNATIVE
     Se l’impianto di recupero rifiuti proposto non venisse realizzato, l’area rimarrebbe destinata ad interventi di
     trasformazione e probabilmente verrebbe occupata da qualche altra attività produttiva.
     La proposta della Ditta Dal Ferro snc risponde alle recenti evoluzioni di mercato nel settore edilizio, ove
     sussiste la necessità di allontanare in tempi brevi i materiali risultanti dalle attività di cantiere.
     Peraltro l’utilizzo di materiali di recupero consente di contenere i costi di costruzione per cui tale modus
     operandi è penuto ormai prerogativa di molte imprese di costruzione in un’ottica di competitività sul
     mercato.
     L’opzione zero, ossia il mantenimento dello status quo, senza la realizzazione del progetto, si configura
     quindi come una condizione controtendenza rispetto all’andamento del mercato che richiede strutture in
     grado di migliorare l’efficienza della gestione dei rifiuti.
     L’alternativa al progetto è rappresentata dalla realizzazione dell’impianto di recupero rifiuti in un altro sito,
     con possibile consumo di suolo e/o con criticità ambientali maggiori rispetto alla soluzione proposta.
     Il proponente ritiene che il sito in progetto presenti delle condizioni vantaggiose in termini di
     minimizzazione degli impatti ambientali che un’altra localizzazione potrebbe non soddisfare.
     Il sito scelto è infatti situato in un’area già utilizzata in passato da un’attività di trattamento materiali di cava
     per la quale il Comune prevede degli interventi di trasformazione, compatibile quindi con la destinazione
     d’uso e la pianificazione territoriale
     Si ritiene necessario richiedere le seguenti integrazioni:
     - requisiti soggettivi di cui all’art. 10 del DM 05/02/1998 e s.m.i.;
     - atto attestante la disponibilità dell’area;
     - specificare la tipologia e la provenienza dei rifiuti che si intende trattare relativa ai codici CER
     200301“Rifiuti urbani non differenziati” e CER 160306 “Rifiuti organici persi da quelli di cui alla voce
     160305”;
     - la relazione illustrativa (pag. 36) indica con R1, R2, R3, R4, R5 le aree di deposito delle MPS mentre il lay
     out dell’impianto identifica tali aree in colore viola con l’indicativo Q1, Q2, Q3, Q4 e Q5. Si chiede di
     precisare se si tratta delle medesime aree;
                                                             Pag. 7 di 17


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     - presentare l’allegato CER come da modello allegato;
     - l’area di messa in riserva dei rifiuti CER 170504 “Terre e rocce perse da quelle di cui alla voce 170503”
     deve essere pavimentata e predisposta per la raccolta delle acque di dilavamento dei rifiuti;
     - la pavimentazione esistente dovrà essere sistemata in modo da garantire la tenuta e il deflusso delle acque
     di dilavamento all’impianto di depurazione;
     - in relazione alla miscelazione dei rifiuti, verificare la conformità con gli indirizzi di cui alla DGRV
     119/2018, anche in relazione al codice CER 170802 “Materiali da costruzione a base di gesso persi da quelli
     di cui alla voce 17 08 01”.
     - verificare i seguenti dati progettuali.
     I quantitativi massimi di rifiuti gestiti dall’impianto sono così sudpisi:
     a) quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 1.210 t
     b) quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 9.560 t
     c) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 85 t
     d) quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento: 250 t/giorno
     e) quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento: 58.750 t/anno
     - chiarire l’incoerenza del lay-out tra le tavole B.7 e B.8, in quanto la tavola B.7 colloca un cumulo MPS sopra
     le vasche di trattamento delle meteoriche ed al pozzetto di ispezione e campionamento dello scarico previsto
     verso il fiume Astico; dovrà essere rivisto il lay out tanto più che la pratica prevede l'approvazione del
     progetto.
     - dettagliare il progetto della rete idrica destinata ad alimentare i nebulizzatori per abbattere la polverosità,
     corredato da un progetto che consideri la capacità delle vasche di raccolta delle meteoriche rispetto alla
     portata dell'impianto di nebulizzazione, comprensivo delle modalità di approvvigionamento d'acqua in caso
     di siccità.
     Le integrazioni richieste hanno soddisfatto quanto richiesto ed in particolare:
     - è stata presentata la documentazione relativa ai requisiti soggettivi di cui all’art. 10 del DM 05/02/1998 e
     s.m.i. ed all’atto attestante la disponibilità dell’area;
     - il codice CER 200301“Rifiuti urbani non differenziati” è relativo a rifiuti provenienti da ecocentri sempre
     derivanti da demolizioni, mentre il CER 160306 “Rifiuti organici persi da quelli di cui alla voce 160305”
     non verrà ritirato/conferito;
     - è stato aggiornato il layout impianto, coerentemente con la relazione illustrativa di pag. 36;
     - l’area di messa in riserva dei rifiuti CER 170504 “Terre e rocce perse da quelle di cui alla voce 170503”
     risulta pavimentata e posta all’interno del capannone;
     - è prevista la sistemazione della la pavimentazione esistente, in modo da garantire la tenuta e il deflusso
     delle acque di dilavamento all’impianto di depurazione;
     - è stata verificata la conformità con gli indirizzi di cui alla DGRV 119/2018, anche in relazione al codice CER
     170802 “Materiali da costruzione a base di gesso persi da quelli di cui alla voce 17 08 01”;
     - i quantitativi massimi di rifiuti gestiti dall’impianto sono così sudpisi:
     a) quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 1.280 t
     b) quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 1.195 t
     c) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 85 t
     d) quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento: 250 t/giorno
     e) quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento: 58.750 t/anno
     - è stata chiarita l’incoerenza del lay-out tra le tavole B.7 e B.8, presentando un nuovo lay out;
     - è stato dettagliato il progetto della rete idrica destinata ad alimentare i nebulizzatori per abbattere la
     polverosità, corredato dalle relative valutazioni dimensionali, specificando le eventuali modalità di
     approvvigionamento d'acqua in caso di siccità (acquedotto).



                                                             Pag. 8 di 17


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                111
                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Il principale fattore di impatto che può avere delle ripercussioni sul bersaglio “atmosfera” è identificabile
     nelle emissioni da traffico, ossia dai mezzi di trasporto utilizzati per trasportare i rifiuti non pericolosi da e
     per l’impianto, sia le emissioni di polveri dovute alla movimentazione dei materiali all’interno dell’area
     L’attività non genera emissioni in atmosfera di tipo convogliato, ma emissioni diffuse connesse con il tratta -
     mento e la lavorazione dei materiali inerti.
     Per la stima delle emissioni si è tenuto conto della presenza di alcuni accorgimenti già presenti in fase di pro-
     gettazione per limitare la produzione di polveri, come la dotazione del frantumatore di un impianto per
     l’abbattimento delle polveri che si formano durante la frantumazione mediante nebulizzazione d’acqua.
     Il capannone presente all’interno dell’area (ove è previsto che vengano effettuate esclusivamente attività di
     messa in riserva – R13) dista circa 48 m dalla più vicina abitazione, ma l’area in cui verrà effettivamente svol -
     ta l’attività di recupero dista invece circa 102 m dalla stessa abitazione.
     Le verifiche emissive svolte in base ai parametri sito specifici evidenzia esiti sensibilmente inferiori al valore
     di soglia di emissione di PM10 (<174 g/h): in questa circostanza non è prevista alcuna azione di mitigazione o
     monitoraggio per recettori ad una distanza tra i 50÷ 100 m dalla sorgente di emissione.
     Le misure di mitigazione che verranno adottate per il contenimento delle emissioni di polveri durante la fase
     operativa dell’impianto sono le seguenti:
     - dotazione del frantumatore di un impianto di nebulizzazione d’acqua per l’abbattimento delle polveri che
     si formano durante la frantumazione;
     - sistema di “nebulizzazione” lungo il perimetro dell’area operativa dell’impianto che, nei periodi secchi e
     ventosi, consentirà di inumidire i materiali e le aree di deposito e movimentazione;
     - realizzazione di una fascia arborea lungo il lato ovest dell’area dell’impianto, attraverso il potenziamento
     delle alberature già esistenti e la messa a dimora di essenze arboree ed arbustive autoctone di medio-alto;
     - piazzola per il lavaggio delle ruote degli automezzi;
     - contenimento della velocità di transito all’interno delle aree di lavorazione;
     - riduzione quanto più possibile dell’altezza di caduta del materiale nei cassoni;
     - copertura dei cassoni dei camion mediante teloni.
     Complessivamente, il Proponente stima che in fase di esercizio la significatività degli impatti sull’atmosfera
     può considerarsi poco significativa.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Il comune di Sarcedo rientra all’interno del bacino a valenza nazionale del Brenta (N003), sottobacino
     Bacchiglione (03). La zona in esame è interessata dal T. Astico e da corsi artificiali, il Canale Mordini e la
     Roggia Breganze. A Lugo Vicentino, è presente uno sbarramento, che devia completamente le portate di
     magra del torrente convogliandole nel Canale Mordini e lasciando l'alveo asciutto per buona parte dell'anno
     fino alla confluenza con il F. Tesina.


                                                             Pag. 9 di 17


copia informatica per consultazione
                 PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Buona è la qualità delle acque che scorrono in questi territori. Si evidenziano solamente dei punti critici (ad
     Arsiero e a Lugo), in corrispondenza dell'immissione di grossi complessi industriali.
     L’Astico scorre, con il suo ramo principale, a circa 180 m dal capannone, che pentano 95 se si considera un
     suo ramo secondario; il canale Mordini passa a qualche decina di metri verso ovest.
     Dal punto di vista idrogeologico, nell’area in esame la superficie freatica si trova mediamente ad una decina
     di metri di profondità dal piano campagna, con oscillazioni di qualche metro.
     Le acque sotterranee vengono utilizzate a scopo potabile, emunte da pozzi pubblici situati ad una distanza
     dalla zona superiore ai 200 m.
     L’attività non genera acque reflue di processo.
     Le acque meteoriche dei tetti, che non vengono mai a contatto con i rifiuti, vengono recapitate ad una serie di
     pozzi perdenti.
     Le acque meteoriche del piazzale vengono raccolte e avviate ad un impianto di sedimentazione e
     disoleazione, quindi ad una vasca di accumulo opportunamente dimensionata (cfr. Relazione di
     Compatibilità idraulica) e quindi recapitate nel T. Astico
     L’eventuale contaminazione delle acque superficiali può ritenersi esclusa in considerazione dei seguenti
     aspetti:
     - tipologia dei rifiuti che verranno trattati presso l’impianto;
     - procedure di accettazione dei carichi in ingresso;
     - sistemi di gestione operativa del sito;
     - monitoraggi e controlli per garantire il rispetto della normativa.
     La gestione delle acque segue i sottoelencati criteri:
     - acque nere: lo scarico dei servizi igienici (wc, lavabo e doccia) collocati presso il box uffici prefabbricato
     verrà trattato mediante un sistema di sub-irrigazione opportunamente dimensionato;
     - acque meteoriche sui piazzali pavimentati in cls ed in conglomerato bituminoso: le aree del piazzale
     pavimentate in cls ed in conglomerato bituminoso (ingresso, pesa, area operazioni di verifica dei carichi,
     stoccaggio e recupero dei rifiuti) saranno servite da una rete di raccolta delle acque meteoriche che
     provvederà al loro invio ad un impianto di sedimentazione e disoleazione prima dello scarico nel vicino
     torrente Astico; prima di essere scaricate, le acque verranno raccolte in una vasca di accumulo che potrà
     essere utilizzata come riserva d’acqua per l’impianto di nebulizzazione e per il lavaggio delle ruote degli
     automezzi;
     - acque meteoriche su piazzale in stabilizzato: la parte del piazzale pavimentato in stabilizzato, destinato al
     deposito delle materie prime secondarie, disperderà direttamente al suolo le acque meteoriche;
     acque meteoriche dalle coperture: le acque meteoriche sulle aree coperte (tetti del capannone e del box)
     saranno convogliate ad una rete di raccolta ed inviate a pozzi perdenti;
     - acque meteoriche sulle aree a verde: la parte a verde disperderà direttamente al suolo le acque piovane.
     acque sulla pavimentazione interna al capannone: data la tipologia dei rifiuti stoccati (per lo più inerti) non
     sono previsti sistemi di raccolta acque di dilavamento all’interno del capannone in cui vengono stoccati i
     rifiuti in ingresso;
     La gestione delle acque verrà monitorata come previsto dal PMC, attraverso il monitoraggio periodico di
     alcuni parametri analitici dei predetti sistemi di gestione degli scarichi.
     Integrazioni per le acque meteoriche:
     - localizzazione planimetrica dell’area lava ruote e gestione di tale area;
     - revisione del calcolo relativo ai deflussi e ai trattamenti in relazione alle nuove aree da pavimentare;
     - verificare la possibilità che sia presente dell'acqua assieme ai rifiuti e che venga a contatto con spanti e per-
     dite di oli dei mezzi di movimentazione, con valutazione sul loro eventuale destino;
     - valutare la situazione dei pluviali del capannone e l’opportunità di evitare la dispersione nel sottosuolo, vi -
     sto che in zona esiste un pozzo di cattura acquedottistica;

                                                             Pag. 10 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     - valutare la possibile presenza di una fognatura per le acque nere dei servizi, in alternativa alla sub irriga-
     zione;
     - valutare la situazione dei cumuli delle MPS sono in zona non impermeabilizzata (confronto tra ciò che ri-
     chiede per definizione del rispetto delle cessioni ex DM 05.02.98 e quello previsto dal DLgs 31/2001 (acque
     consumo umano); analizzando la conformazione e la natura geologica del sito, la profondità di falda (data la
     presenza di pozzo di approvvigionamento idrico), il rischio di alterazione della qualità delle acque sotterra -
     ne e facendo seguire le valutazioni con delle azioni di possibile mitigazione e monitoraggio.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto. Considerato, comunque, che nel 2020 sarà realiz-
     zato e disponibile una nuova condotta fognaria, si ritiene di prescriverne l’allacciamento, non appena dispo -
     nibile.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Dal punto di vista morfologico, la vasta zona in cui ricadono i terreni in esame si trova in un ambito
     territoriale pianeggiante, con quote del piano campagna di circa 116 m slm, leggermente digradanti verso
     sud e sud-est.
     L’assetto geomorfologico della zona è stato determinato dall’azione modellatrice del T. Astico, che ha eroso e
     deposto le sue alluvioni a più riprese, fino a creare le forme attuali.
     I depositi del sottosuolo sono in gran parte costituiti da alluvioni, e in particolare alluvioni grossolane,
     deposte dal T. Astico: la Carta Geologica del Veneto indica per il sottosuolo dell’area in esame la presenza di
     depositi alluvionali e fluvioglaciali delle zone montane e collinari. Nell’area sono stati effettuati, da parte del
     precedente concessionario dell’area (la Ditta Minerali Industriali srl), una serie di campionamenti del suolo,
     per la caratterizzazione dell’area prima del subentro della Ditta Dal Ferro snc. I risultati delle analisi hanno
     evidenziato il rispetto dei limiti normativi per tutte le sostanze analizzate, confermando lo stato di non
     contaminazione del suolo nell’area.
     Le acque sotterranee vengono utilizzate a scopo potabile, emunte da pozzi pubblici situati ad una distanza
     dalla zona superiore ai 200 m.
     Gli impatti su suolo e sottosuolo sono giudicati di limitata rilevanza (trascurabili) sia in termini negativi che
     positivi. Il potenziale impatto negativo sul suolo e sottosuolo è limitato dalle misure progettuali previste,
     mentre l’impatto positivo in fase di esercizio è limitato al recupero degli inerti, con conseguente risparmio
     nell’uso della risorsa suolo, in un areale limitato dalle distanze di trasporto intorno all’impianto.
     Ciò nonostante l’attività in progetto pare ubicarsi entro l’area di cattura di un pozzo acquedottistico pubblico
     attivo, posto a valle idrogeologico dell’insediamento. Tale area definisce di fatto il settore di territorio le cui
     acque sotterranee entro un certo tempo concorreranno a formare la portata destinata alla distribuzione per
     uso umano.
     Si richiedono le seguenti integrazioni:
     - dettagli sulle attività di caratterizzazione ambientale effettuati dal precedente concessionario (metodi di
     campionamento, ubicazione dei prelievi, rapporti analitici di prova, etc.) in ordine al poter dimostrare che “i
     risultati delle analisi hanno evidenziato il rispetto dei limiti normativi per tutte le sostanze analizzate,
     confermando lo stato di non contaminazione del suolo nell’area”;
     - piano tecnico di dettaglio mirato, in aggiunta a tutte le azioni progettuali già descritte, a realizzare le azioni
     di controllo preventivo ambientale, a supporto della conservazione dei requisiti di potabilità del pozzo
     acquedottistico posto a valle.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                                                             Pag. 11 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Sarcedo ha classificato l'area in esame parte di classe V
     (dove sorge il capannone), parte come fascia di transizione e parte di classe III. Intorno all’area di progetto
     sono presenti alcuni recettori sensibili (edifici residenziali), due dei quali compresi in Classe IV (Area di
     intensa attività umana) ed un edificio residenziale compreso in Classe III (Area di tipo misto). Considerato
     che l’impianto sarà in funzione solo durante le ore diurne, i limiti sonori che dovranno essere rispettati in
     corrispondenza dei ricettori e in riferimento alla rispettiva classe acustica di appartenenza, sono quelli
     riportati nella seguente Tabella.




     Le emissioni acustiche generate dall’attività sono connesse principalmente all’impianto di trattamento dei
     rifiuti inerti. Il loro impatto è stato oggetto di previsione dell’impatto acustico ai sensi della Legge Quadro
     sull’inquinamento acustico 447 del 26/10/1995 (cfr. Valutazione Impatto Acustico).
     L’area dell’impianto ricade in parte (quella del capannone) in classe V, cui segue una fascia di transizione ed
     una classe III verso il fiume.
     In allegato al Progetto si rinviene una Valutazione previsionale di impatto acustico le cui conclusioni
     portano a quanto segue:
       -  per quanto concerne il valore assoluto di immissione, vi è il rispetto dei limiti di zona presso i
          ricettori più sensibili inpiduati, come previsto dal Piano di Zonizzazione acustica comunale;
       -  in modo analogo, il valore di emissione in prossimità dei ricettori sensibili rispetta i valori limiti di
          zona;
       -  infine, per quanto riguarda il valore differenziale di immissione, l’analisi di tale parametro risulta
          non rispettato per i ricettori R1 e R2.
     Inoltre si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto
     Acustico non sia sufficiente viste le finalità emerse; l’argomento non è stato trattato relativamente agli
     impatti acustici determinati dal totale delle attività e dagli impianti dell’azienda, così come richiesto dalla
     normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive norme attuative
     nonchè DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008).
     Si riscontra il manifesto superamento del valore differenziale e della soglia di applicabilità del criterio
     differenziale; riguardo le valutazioni fornite si indica fin d’ora, la non opportunità delle verifiche effettuate
     per mancanza di riferibilità dei dati di input al modello di calcolo, tale per cui le indicazioni fornite, di non
     riscontro delle criticità del caso, non sono adeguate.
     Valutando la variabilità delle situazioni incognite presenti nel sito in analisi per la verifica del criterio
     differenziale, si ritiene opportuno eseguire un monitoraggio per valutare i livelli differenziali presso i
     ricettori in ambiente interno o (nel caso di negazione di accesso agli ambienti interni indicati, da parte dei
     proprietari) a finestre aperte assimilati ai valori in ambiente esterno verificati ad 1 mt. dalla facciata.
     Manca la verifica delle attività di movimentazione degli automezzi e di carico e scarico materiale. L’analisi
     deve essere il più completa possibile per avere carattere di riferibilità.
                                                             Pag. 12 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                             Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                  Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     Manca la verifica del traffico indotto dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame. Si chiedono quindi,
     delle indicazione chiare e riferibili sui percorsi di collegamento alle strade principali usati dai mezzi di
     trasporto del materiale in ingresso e in uscita dal lotto, sul numero dei mezzi di trasporto dell’attività e sulle
     emissioni di traffico indotto (leggero e pesante) prodotte dall’attività allo scopo di valutare l’effettiva
     incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto pesanti – dell’attività. Tali livelli, anche
     come sommatoria degli effetti del traffico esterno all’attività saranno confrontati con i limiti delle
     infrastrutture stradali percorse dai mezzi di trasporto di cui sopra e valutati presso i ricettori presenti
     nell’area di indagine.
     Si ritiene opportuno effettuare anche la verifica dei livelli di immissione, emissione (e eventualmente
     differenziale) prodotti dal funzionamento degli impianti, attività e mezzi di trasporto dell’azienda, nei
     confronti dell’immobile dismesso posto a ovest del lotto aziendale; a riguardo il tecnico dovrà confrontarsi
     con le formali indicazioni di carattere attuativo date dagli uffici preposti del comune di Sarcedo.
     Riscontrando manifeste criticità nella valutazione del criterio differenziale nei confronti dei ricettori
     indagati, si indica fin d’ora di predisporre un piano di mitigazione che riporti indicazioni riferibili sui
     meccanismi che saranno messi in opera e sulle ricadute acustiche attese.
     Le integrazioni fornite non sono state completamente esaustive e si prescrive pertanto uno specifico
     monitoraggio nella fase di esercizio; ulteriormente qualora al Comune dovessero pervenire lamentele o
     segnalazioni di disturbo ovvero se il Comune, per precauzione, lo ritenesse comunque opportuno, sarà
     richiesto all’azienda di produrre adeguate verifiche fonometriche, così come richiesto dalle norme vigenti e
     come segnalato dall’Ente scrivente, che dovranno essere realizzate da un Tecnico competente in acustica. I
     risultati delle verifiche dovranno essere consegnati alla l’Amministrazione Comunale, senza ulteriori ritardi,
     alla suddetta richiesta.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Nell’ambito della iniziativa non risultano presenti.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     L’area oggetto di intervento è localizzata in via Togarelli in comune di Sarcedo (VI) di proprietà demaniale.
     L’intervento previsto riguarda la sistemazione del capannone esistente, il posizionamento di un box ad uso
     ufficio, il completamento della recinzione esistente e il posizionamento di una pesa fuori terra L'area in esa -
     me si presenta come un sito produttivo abbandonato e confina ad ovest con una zona di tipo D2R per attività
     produttive (sede di un vecchio lanificio, ora dismesso e in stato di abbandono) e a nord con l’impianto della
     ditta Silicea Veneta.
     L’area oggetto di intervento è sottoposta vincolo paesaggistico di cui al D.Lgs 42/2004, relativamente ai corsi
     d’acqua (torrente Astico), come evidenziato dall’estratto della Tav. 1 del PAT Vincolo Paesaggistico: Corsi
     d’acqua: D.Lgs. n. 42/04 – Codice dei beni culturali e del paesaggio In tali ambiti valgono le norme definite
     dall’Autorità preposta alla tutela del vincolo.
     Il punto di origine del vincolo risulta essere l’unghia esterna dell’argine principale o, se non vi sono argina-
     ture, il limite dell’area demaniale.
     L'intervento dell’uomo con la realizzazione di opere infrastrutturali e la trasformazione di aree agricole ha
     sensibilmente compromesso l’ambiente naturale circostante, Le aree agricole sono state impoverite della loro
                                                     Pag. 13 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     originaria naturalità e persità dalla frammentazione dei coltivi, dalla meccanizzazione ed industrializzazio-
     ne delle colture, dall’impoverimento e sparizione di siepi ed alberature di confine.
     Presenza di immobili di notevole interesse pubblico (art. 136 - 141 - 157 D.Lgs 42/2004)
     Come evidenziato dall’estratto della Tavola 2.4 Carta delle Invarianti del PATI “Terre di Pedemontana Vicen-
     tina”, riportata di seguito, nelle vicinanze dell’area oggetto di intervento è presente un edificio evidenziato
     come Ville Venete, edifici e complessi di valore monumentale testimoniale. Si tratta di un vecchio lanificio,
     ora dismesso e in stato di abbandono, come evidenziato dalle foto che seguono.
     I potenziali impatti sul paesaggio rappresentati dalla realizzazione dell’opera e dall’attivazione di un impian-
     to di recupero rifiuti, considerato che lo stesso andrà ad insediarsi in un’area ove è presente un immobile già
     in passato destinato ad un’attività di trattamento materiali inerti, sono principalmente connessi con l’accu-
     mulo dei materiali trattati che verranno depositati nel piazzale esterno.
     Alla luce di quanto evidenziato si richiede un maggiore approfondimento per quanto riguarda la relazione
     con il paesaggio circostante ed in particolare con l’edifico denominato ex lanificio, che sembra avere secondo
     il Pat una certa valenza testimoniale.
     Sarebbe opportuno evidenziare in un progetto di sistemazione del verde, una proposta di mitigazione
     dell’impatto delle opere sul paesaggio.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento..

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     La mobilità di persone e merci, come in tutta la provincia di Vicenza, anche nel territorio di Sarcedo è
     affidata principalmente al vettore stradale: si generano, così, forti flussi di traffico, a medio e breve raggio, su
     una rete viaria spesso carente. La rete stradale principale, a largo raggio, è composta dalle strade provinciali
     “Nuova Gasparona” (SP 111), “Gasparona” (SP 121) e “Valdella” (SP 68)., che presentano alti livelli di
     traffico (tra i 12.000 e i 16.000 veicoli), mentre la SP 68 presenta dei livelli di traffico leggermente inferiori,
     seppur tuttavia rilevanti (tra gli 8.000 e i 12.000 veicoli).
     Le percentuali di saturazione delle SP intorno all’area di progetto variano da 40-55% nella SP 68 e da 55-70%
     nella SP 121. Anche i dati sui flussi di traffico ripotate nel P.I.C.I.L. relativamente ad alcune tratte delle tre
     principali arterie stradali intorno al futuro impianto di recupero rifiuti, evidenziano la presenza di un
     traffico piuttosto sostenuto, variabile dai 450 agli 800 veicoli all’ora per corsia.
     Dalle stime riportate nel SIA risulta che in media 3 automezzi ogni ora transiteranno sulla viabilità da/per
     l’impianto. Si ritiene che il numero aggiuntivo di automezzi non abbia particolare incidenza sulle
     infrastrutture esistenti, e ancor meno se si considera che è in corso la realizzazione della strada Pedemontana
     Veneta il cui scopo è proprio quello di alleggerire il carico dei mezzi pesanti nelle arterie minori dell’area
     pedemontana.
     Considerata la capacità di carico delle infrastrutture viarie presenti intorno all’area di progetto e di quelle in
     realizzazione, si ritiene che il traffico indotto dal nuovo impianto di recupero rifiuti avrà un impatto poco
     significativo sulla viabilità esistente.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     L'area in cui si prevede l’attività di recupero inerti si colloca all'interno di una zona agricola, tra l’argine
     destro del T. Astico e un vecchio lanificio dismesso ed in stato di abbandono. L'ambiente naturale circostante
                                                    Pag. 14 di 17


copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                        AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                         SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                            Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                 Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     è sensibilmente compromesso dall’intervento umano, e non solo per le opere strutturali ed infrastrutturali
     realizzate, ma anche per le trasformazioni delle aree agricole, impoverite della loro originaria naturalità e
     persità dalla frammentazione dei coltivi, dalla meccanizzazione ed industrializzazione delle colture,
     dall’impoverimento e sparizione di siepi ed alberature di confine.
     Lungo i corsi d’acqua è diffusa la robinia (Robinia pseudoacacia), favorita dagli interventi antropici, cui si
     associano le specie tipiche della zona quali i Salici (Salix spp.), gli Ontani (Alnus spp.) e i Pioppi (Populus
     spp.).
     Nelle aree pianeggianti dedicate all'agricoltura, prevale il seminativo specializzato, condotto su piccole
     aziende a carattere famigliare e scarsa risulta la dotazione di siepi ed alberature. Dal punto di vista
     faunistico, l’urbanizzazione estensiva e l’estrema semplificazione degli ambienti coltivati, hanno
     drasticamente ridotto le potenzialità delle aree di pianura ed hanno condizionano la possibilità di
     raggiungere densità elevate delle specie stanziali tipiche. Tuttavia lungo il Torrente Astico si può osservare
     una notevole presenza di uccelli che trovano nelle ex cave abbandonate siti favorevoli al loro insediamento,
     oltre che di mammiferi e anfibi. Il sito della “Rete Natura 2000” più vicino all'area oggetto di studio è il
     SIC&ZPS IT3220040 “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe”, che dista quasi 3 km e risulta separato
     dall’impianto da tutto l’abitato di Breganze.
     Considerati la distanza dal sito, la frapposizione del centro abitato di Breganze, la preesistenza del
     capannone e la tipologia delle attività che vi saranno svolte, la realizzazione di quanto previsto non si ritiene
     che potrà interferire con il Sito Natura 2000 già citato, in quanto:
     - non comporta perdita di superficie del SIC,
     - non comporta frammentazione o perturbazione dello stesso,
     - non modifica la qualità delle risorse ambientali del SIC,
     - non genera impatti da traffico nel SIC.
     Dal punto di vista delle opere di mitigazione, si evidenzia quanto segue:
     1. la barriera vegetale indicata dal progetto (poche righe in relazione e pochi tratti sulle tavole ) va opportu -
     namente sviluppata, in considerazione dell’effetto importante di inserimento ecologico e paesaggistico, oltre
     che per la mitigazione dell'effetto visivo e di contenimento di polveri.
     A tal riguardo, si forniscono alcuni spunti:
      - la formazione arboreo-arbustiva dovrebbe essere articolata in spessori di almeno 4-5 m (ove possibile);
      - sul lato corto Sud e angolo S-O: è opportuna la formazione ex novo di uno spessore arboreo-arbustivo;
      - sul lato lungo Ovest: va creato un ispessimento della vegetazione esistente e la nuova formazione ove
     mancante o insufficiente;
      - lungo il lato lungo Est: va prevista una formazione arboreo-arbustiva lungo l’intero tratto, possibilmente
     entrando in contatto con la vegetazione esterna esistente.
     - le specie da impiegare: bene Popolus nigra, specie autoctona; NO Robinia (che è pianta infestante) e Salix
     babylonica (salice piangente, specie ornamentale e per niente rustica e durevole). Specie più adatte da utiliz-
     zare nelle condizioni del sito sono: Salix alba, Alnus glutinosa, Acer campestre tra le arboree e: nocciolo, bianco-
     spino, sanguinella, evonimo tra quelle arbustive.
     2. va sviluppato uno specifico elaborato che definisca il progetto di realizzazione delle formazioni arboreo-
     arbustive perimetrali;
     3. infine è opportuna la elaborazione di un computo metrico estimativo che riporti numero delle piante, di -
     mensioni, modalità di impianto, costi e ipotesi di massima per la manutenzione.
     Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto anche alla luce delle prescrizioni/indicazioni del
     Comune di Sarcedo.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                                             Pag. 15 di 17


copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                   Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Il progetto non mette in evidenza:
      - elementi riferibili alla y) considerazioni specifiche sulla salute pubblica, determinate da impatti già
     analizzati per gli aspetti ambientali (es impatto acustico, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti etc.);
     - considerazioni specifiche sulla salute pubblica, determinate da impatti non analizzati come aspetti
     ambientali (es. sostanze tossiche, agenti patogeni, particolari tipologie di rifiuti o ricadute, etc.);
     - considerazioni e valutazioni specifiche in tema di sicurezza dei lavoratori e di rischio sanitario, sugli aspetti
     analizzati nei punti precedenti.

                                VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


                   VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                                CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
     concernenti l’inquinamento acustico e degli scarichi idrici.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
     Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
     a quella di approvazione progetto per l’attività di gestione rifiuti, il cui elenco è riportato in allegato al
     presente parere, ivi compresa la variante urbanistica puntuale prevista dalla L.R. n.03/2000.

                            Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE FAVOREVOLE
                 all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
     1.Preliminarmente alla comunicazione di avvio dei lavori dovrà essere conseguito il certificato di agibilità da parte del
     Comune di Sarcedo.
     2. In sede di collaudo dovrà essere verificata:
     - la funzionalità del sistema di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento;
     - il set analitico comprenda dovrà comprendere, oltre i parametri indicatori (per mobilità) e tipici delle cessioni dei mate -
     riali MPS prodotti (materiali riconducibili alle caratteristiche del "allegato C della circolare del Min. dell’Ambiente e
     della Tutela del Territorio 15/07/2005"), anche i parametri delle tabelle 1/A e 1/B Allegato 1 parte III DLgs 152 con
                                                           Pag. 16 di 17


copia informatica per consultazione
                   PROVINCIA DI VICENZA
                         AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                          SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
                              Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                   Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA




     particolare riguardo alle sostanze ed ai composti sicuramente contenuti o costituenti i CER oggetto di richiesta (Esempi:
     170302->IPA, 170403->Piombo, ecc);
     - la realizzazione del monitoraggio delle acque sotterranee proposto;
     - la compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da
     ripetersi poi con frequenza triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto:
     a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di misu -
     ra), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate con congruo preav-
     viso ad Arpav;
     b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica pro-
     gettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i ri -
     sultati delle analisi.
     5. Considerato che nel 2020 è prevista la posa di una condotta fognaria in prossimità dell’impianto, se ne prescrive
     l’allacciamento non appena disponibile l’allacciamento.
     6.In relazione al progetto di mitigazione dell’impatto paesaggistico, la ditta dovrà effettuare un costante monitoraggio
     del progetto del verde e con frequenza almeno annuale vengano redatte delle relazioni allo scopo. Si dovrà prevedere di
     sostituire tutte quelle piante che non hanno attecchito o che risultino malate
     7. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al rice-
     vimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati (chimi -
     co e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della presentazione del certificato di collaudo fi-
     nalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.


     Vicenza, 05 settembre 2018

      F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                   Andrea Baldisseri




                                                              Pag. 17 di 17


copia informatica per consultazione