determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




               DETERMINAZIONE N° 1044 DEL 24/09/2018

                     Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA

     OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO DI SELEZIONE E BRICCHETTATURA (R12)
     DI RIFIUTI COSTITUITI DA RIFIUTI DI CUOIO NON CONCIATI AL CROMO –
     RASATURA WET-WHITE (CER 04.01.99).
     DITTA: RANZATO DIEGO S.A.S.
     SEDE LEGALE E STABILIMENTO: VIA MARCHE, N. 1 – COMUNE DI ARZIGNANO.

                            IL DIRIGENTE


     Premesso che
      •  Il progetto presentato dalla società Ranzato Diego s.a.s.. riguarda la richiesta di introduzione
        selezione e bricchettatura (R12) di rifiuti costituiti da rifiuti di cuoio non conciati al cromo –
        rasatura wet-white (CER 04.01.99) presso il sito produttivo in via Marche, 1, in comune di
        Arzignano;
      •  La ditta esercita l’attività di deposito preliminare (D15), messa in riserva (R13), selezione e
        riduzione volumetrica (R12) e recupero (R3) di rifiuti speciali, non pericolosi, in forza
        dell’autorizzazione provinciale n. 29 del 28/02/2012.
     Tenuto contro del parere favorevole n. 0102/0818 espresso dalla CTPA nella seduta del 30/08/2018
     che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e del parere favorevole
     della conferenza di servizi effettuata in pari data.

     Ritenuto quindi di procedere con l’approvazione dell'intervento richiesto.
     Rilevato che il presente provvedimento di approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
     autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, qualora
     richiesto, variante allo strumento urbanistico, ai sensi dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e
     dell’art. 24 della L.R. 3/2000 e loro successive modifiche e integrazioni.
     Richiamato il comma 1 dell'art. 18 della L.R. 16/08/2007, n. 20 che ha stabilito che “Fino all’entrata
     in vigore della legge regionale di riordino della disciplina di tutela ambientale, la Regione, le
     Province ed i Comuni esercitano le competenze amministrative in materia di gestione dei rifiuti e
     bonifica dei siti inquinati di cui agli articoli 4, 6 e 7 della L.R. 21/01/2000, n. 3 e s.m.i., nonché le
     competenze amministrative in materia di tutela dell’atmosfera e delle acque di cui agli articoli 4, 5 e
     6 della L.R. 16/04/1985, n. 33 e s.m.i.”;
     Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”.
     Vista la Legge Regionale 16 aprile 1985, n. 33 “Norme per la tutela dell'ambiente”.
     Vista la Legge Regionale 21/01/2000, n. 3 “Norme in materia di gestione dei rifiuti”.




copia informatica per consultazione
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimento amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 165 ID PROC 35.
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000.
     Richiamata la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.11 del 29/03/2018 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2018-2020.
     Visto che con Decreto del Presidente n. 41 del 27/04/2018 è stato approvato il Piano Esecutivo di
     Gestione 2018/2020 ed il Piano Performance anni 2018/2019.

                         DETERMINA

      1. Di approvare il progetto presentato dalla societa’ Ranzato Diego s.a.s. di selezione e
        bricchettatura (R12) di rifiuti costituiti da rifiuti di cuoio non conciati al cromo – rasatura
        wet-white (cer 04.01.99) nel sito in via Marche n. 1 in comune di Arzignano come descritto
        nel parere n. 02/0818 espresso in data 30/08/2018 dalla Commissione Tecnica Provinciale
        per l’Ambiente (C.T.P.A.) che costituisce parte integrante e sostanziale del presente
        provvedimento;

      2. Di dare atto che il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
        autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ai sensi e per gli
        effetti dell’art. 208, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 24, comma 2, della L.R.
        3/2000, limitatamente allo svolgimento e alla permanenza, nel sito in questione, dell’attività
        oggetto del presente provvedimento;

      3. Di evidenziare al proponente che ai sensi dell’art. 24, comma 4, della L.R. 3/2000, l’inizio
        dei lavori, nella configurazione così come approvata dalla C.T.P.A., dovranno iniziare entro
        12 mesi e l’impianto dovrà essere messo in esercizio entro 36 mesi dalla data del presente
        provvedimento, pena la decadenza dello stesso;

      4. Di dare atto che l’avvio dell’impianto ed il suo esercizio provvisorio nella nuova
        configurazione, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 3/2000, restano subordinati alla presentazione
        alla Provincia di:
        - comunicazione di inizio lavori per l'allestimento del sito, nella configurazione approvata;
        - comunicazione di fine dei lavori, con riscontro dell'avvenuta esecuzione degli interventi
        previsti, che dovranno essere documentati da apposita tavola grafica;
        - comunicazione di inizio attività con contestuale nomina del tecnico responsabile
        dell’impianto (in possesso delle “idonee conoscenze tecniche” di cui all’art. 28, comma 1,
        della L.R. 3/2000, che dovranno essere documentate mediante autocertificazione resa ai
        sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000) e presentazione delle garanzie finanziarie, adeguate
        secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. n° 2721/2014 del 29.12.2014.
      5. Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
        durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
        Provincia di Vicenza, al Comune di Arzignano e all’A.R.P.A.V. di Vicenza.

      6. Le garanzie finanziarie devono essere mantenute aggiornate secondo quanto previsto dalla
        DGRV n. 2721 del 29/12/2014; in particolare la ditta, se necessario, dovrà fare pervenire al
        Settore Ambiente della Provincia, per via telematica tramite pec e con firma digitale, il file
        di rinnovo delle polizze ai fini della sottoscrizione digitale del beneficiario e successiva
        restituzione; la copia del rinnovo della polizza RC inquinamento, qualora prevista, può
        essere inviata tramite posta elettronica certificata. Si ricorda che, come previsto lett. D)



copia informatica per consultazione
         “Disposizioni di carattere generale” dell'Allegato A alla D.G.R.V. n. 2721 del 29/12/2014, la
         mancata presentazione delle garanzie non consente l'avvio dell'attività o la sua prosecuzione.

        7. Di richiamare l’obbligo di trasmettere alla Provincia il documento di collaudo statico e
         funzionale dell'impianto nella nuova configurazione, nei termini di cui all’art. 25 della L.R.
         3/2000.

                            AVVERTE CHE

         Il mancato rispetto delle condizioni e delle prescrizioni espresse nel presente decreto e
         nell’allegato parere della C.T.P.A. comporta l’applicazione dei provvedimenti previsti
         dall’art. 208, comma 13, del D.Lgs. n. 152/2006, nonché delle sanzioni di cui all’art. 256 del
         medesimo decreto;
         Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
         durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
         Provincia di Vicenza per le valutazioni di competenza;

                            INFORMA CHE

         Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. del Veneto
         entro 60 giorni dalla notifica, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120
         giorni;

         Il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, né riflessi diretti o indiretti
         sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi dell'art. 49
         del T.U.E.L. come modificato dal D.L. 174/12);

         Al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo pretorio
         on line.

         Copia del presente provvedimento viene inviata alla società Ranzato Diego s.a.s., al Sindaco
         del comune di Arzignano, al Dirigente del Dipartimento Provinciale di Vicenza
         dell’A.R.P.A.V., all’ULSS 8 Berica, alla società Acque del Chaimpo.


     Vicenza, 24/09/2018

                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




copia informatica per consultazione
                  PROVINCIA DI VICENZA
                 Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 1044 DEL 24/09/2018


     OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO DI SELEZIONE E BRICCHETTATURA (R12)
     DI RIFIUTI COSTITUITI DA RIFIUTI DI CUOIO NON CONCIATI AL CROMO –
     RASATURA      WET-WHITE      (CER     04.01.99).
     DITTA:      RANZATO       DIEGO      S.A.S.
     SEDE LEGALE E STABILIMENTO: VIA MARCHE, N. 1 – COMUNE DI ARZIGNANO.




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 03/10/2018.


     Vicenza, 03/10/2018




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




copia informatica per consultazione
                                   PROVINCIA DI VICENZA
                               AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
                                           SETTORE AMBIENTE

                                      Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
                           Domicilio Fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contrà Gazzolle, 1 – 36100 Vicenza

                             Indirizzo di posta elettronica certificata: provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net



           COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER L'AMBIENTE
                        (LEGGE REGIONALE N. 33/85, ART. 14)
                                  RANZATO DIEGO SAS
                                 VIA MARCHE, 1 – ARZIGNANO

                                       PARERE N. 02/0818
     La Commissione Tecnica Provinciale per l'Ambiente, riunitasi a seguito di convocazione, il 30
     agosto 2018 presso gli uffici di Contra’ Gazzolle, 1 Vicenza, esamina il progetto presentato per
     l’approvazione, in procedura ordinaria, per l’impianto di messa in riserva (R13), con operazioni di
     selezione e bricchettatura (R12), di rifiuti costituiti da rifiuti di cuoio non conciati al cromo –
     rasatura wet-white (CER 040199).
                                       Relazione Istruttoria
     PROPONENTE:                   RANZATO DIEGO SAS
     SEDE LEGALE:                   Via Marche, 1 – Arzignano
     SEDE INTERVENTO:                 Via Marche, 1 – Arzignano
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:               Impianto di recupero rifiuti
     COMUNE INTERESSATO:               Arzignano
     DATA DOMANDA:                  26/06/2018 prot.n. 42486 – 42487- 42489 - 42490
     DATA INTEGRAZIONI:                \\\

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
      • Relazione tecnico descrittiva
      • Piano di Sicurezza
      • Specifiche tecniche dei materiali da utilizzare
      • Piano finanziario
      • Documentazione acustica
      • Documentazione fotografica

                            PREMESSE
     La ditta RANZATO DIEGO SAS è già insediata in Comune di Arzignano in Via Marche, 1, dove
     esercita un’attività di deposito preliminare [D15], messa in riserva [R13], selezione e riduzione
     volumetrica [R12] e recupero [R3] di rifiuti speciali, non pericolosi, in forza dell’autorizzazione
     provinciale n.29 del 28.02.2012
     La ditta intende svolgere, mediante l’inserimento di un nuovo impianto, un ulteriore operazione
     (R12) per il rifiuto definito come rifiuti di cuoio non conciati al cromo – rasatura wet-white (CER
     040199), per il quale l’autorizzazione vigente prevede unicamente la messa in riserva (R13); scopo
     di tale intervento consiste nell’ottenere un rifiuto che abbia le caratteristiche fisiche, oltre che quelle
     intrinseche già determinate per quanto riguarda il potere calorifico, necessarie per essere poi inviate
     ad impianti di recupero autorizzati per l’operazione [R1].
     Queste nuove modalità operative necessiteranno, inoltre, dell’allestimento di una nuova area di
     stoccaggio dedicata per il suddetto rifiuto.
     Provincia di Vicenza - Area Servizi al cittadino e al territorio.
     Settore Ambiente.
     Contrà Gazzolle, 1 – 36100 VICENZA



copia informatica per consultazione
     I quantitativi di rifiuto e le tipologie degli stessi non subiscono alcuna variazione rispetto a quanto
     previsto dalla vigente autorizzazione sopra citata.
                     Ubicazione sito di messa in riserva
     L'impianto è situato in un lotto produttivo con capannone industriale e si trova nella zona sud -
     ovest del Comune di Arzignano, in una zona periferica, distante circa 2,5 km dal centro.
     La zona è servita da strade di tipo locale e le arterie di grande traffico sono:
     − la Strada Provinciale SP31 "Valchiampo" che scorre in direzione Nord-Sud e si sviluppa a pochi
     metri dall'impianto;
     − la Strada Regionale SR11 "Padana Superiore" che scorre in direzione Est-Ovest e mette in
     comunicazione la provincia di Vicenza con la Provincia di Verona, sviluppandosi a circa 7 km a sud
     dall'insediamento.
     L'accesso all'impianto è posto su via Marche, strada interna alla zona, e che si collega alla Strada
     Provinciale SP31 "Valchiampo".




copia informatica per consultazione
     Il sito in cui la ditta RANZATO DIEGO SAS prevede di svolgere l’attività di recupero rifiuti
     speciali non pericolosi è ubicato in Via Marche, 1 – Arzignano all’interno della zona D/attività
     produttive.




     Il sito comprende le seguenti aree ed edifici:
     − un capannone industriale chiuso, una parte di capannone aperto su un lato e una tettoia;
     − un piazzale esterno adibito a passaggio degli automezzi e deposito container.
     Il capannone industriale, che ha un'altezza interna di 8 metri, è costituito da una struttura in pilastri
     ed elementi in calcestruzzo armato prefabbricati. Il pavimento interno è in calcestruzzo armato.
     All'interno del corpo principale del capannone sono presenti alcune zone distinte:
     − le aree destinate a deposito di rifiuti sottoprodotti di conceria, rifilatura e rasatura delle pelli
     separate per codice CER;
     − l'area di selezione e cernita (vagliatore);
     − gli uffici e servizi igienici;
     − l'ufficio pesa.
     L'area sotto la tettoia è destinata al deposito del legname e al cippatore.
     Infine nell'area esterna sono presenti i depositi dei container, il deposito di materiali infiammabili
     con apposito bacino di contenimento e l'area carburante costituita da una cisterna interrata di 10 mc.
     L'attività dell'azienda consiste nella raccolta, trasporto e selezione di legname di risulta e
     sottoprodotti di conceria, rasatura e rifilatura pelli.
     La raccolta e il trasporto dei rifiuti viene effettuata con automezzi e cassoni scarrabili di proprietà
     dell'azienda. I rifiuti vengono raccolti presso ditte esterne, trasportati nella sede dell'azienda dove
     vengono selezionati e cerniti.
     La struttura dei fabbricati non subisce variazioni a seguito dell’introduzione del nuovo impianto,
     che verrà collocato, al coperto, su pavimentazione esistente.
     Le attività di trattamento sono svolte esclusivamente all’interno del capannone e tutte le aree di
     conferimento, trattamento e stoccaggio sono di dimensioni tali da consentire un'agevole
     movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in ingresso ed in uscita.
     STATO DI PROGETTO
     La gestione e la destinazione del rifiuto identificato come residuo di concia in wet white, deve avere
     come priorità il recupero dello stesso, vedi produzione di energia, rigenerato di cuoio e altro.
     Destinazioni come lo smaltimento non dovrebbero rientrare in una corretta gestione che rispetti il
     concetto di circolarità e di non spreco di risorse, come previsto anche dalle direttive e dai successivi
     Regolamenti della Comunità Europea Purtroppo non sempre si riescono a rispettare questi concetti.



copia informatica per consultazione
     La carenza di impianti in Italia, che sfruttino questo principio, è causa di problemi che non sempre
     trovano una soluzione ottimale. Il tutto si ripercuote direttamente su tutta la filiera del prodotto.
     In relazione a quanto citato in oggetto, la committente, a seguito delle variazioni di produzione di
     rifiuti del settore conciario, apporterà un aggiornamento della gestione nella lavorazione dei rifiuti
     conferiti nel proprio impianto, situato in via Marche ad Arzignano, mediante una nuova
     organizzazione sia delle aree di stoccaggio che mediante l’inserimento di un estrusore pneumatico
     per la produzione di bricchette pressate, di rasatura wet white da CER 040199, in previsione di
     gestire anche il nuovo CER 191212.
     Le prove eseguite su tali rifiuti, lo caratterizzano per un potere calorifico inferiore pari a 18.500
     KJ/kg.
     Il successivo collocamento del rifiuto in forno o termovalorizzatore autorizzati avrà come scopo la
     produzione di energia visto il buon potere calorifico che il rifiuto possiede e in alternativa, qualora
     le condizioni di mercato non consentano di utilizzare questa via di recupero, rimane come ultima
     strada il collocamento in discarica autorizzata.
     Gli inserimenti richiesti non comportano modifiche alla quantità complessiva in ingresso ed in
     uscita dei rifiuti trattati.
     In particolare:
     a) L’estrusore è composto da una pressa idraulica a martinetto immerso, con uscita con strozzatore
     regolabile (per poter gestire sia la densità di pressatura che la capacità di produzione), posizionato
     su telaio scarrabile completo di tramoggia di dosaggio con nastro di alimentazione e motore
     elettrico/pompa idraulica. Il tutto per poter posizionare al meglio l’attrezzatura, all’interno
     dell’impianto, e per poter gestire in maniera flessibile la dislocazione dello stesso.
     L’alimentazione del rifiuto avverrà tramite caricatore con benna a polipo che provvederà a caricare
     sulla tramoggia dosatrice, prima dell’estrusore, il rifiuto composto da rasatura wet white. Dei
     sensori di processo provvederanno ad alimentare automaticamente la pressa, mediante nastro
     trasportatore, in modo da avere una ottimizzazione del flusso di materiale sulla bocca di carico, così
     da evitare intasamenti e fermi macchina. L’attrezzatura è dotata di fungo di emergenza per blocco
     macchina e di avvisatore di allarme di malfunzionamento. Il tutto gestito e corredato da centralina
     di controllo.




     b) Per la nuova area inpiduata per lo stoccaggio del CER 040199 wet white non vengono
     modificati i codici CER sia in ingresso che in uscita, in quanto le operazioni previste saranno del
     solo R13. La nuova organizzazione non va a modificare la natura e la composizione del rifiuto
     stesso, anzi ne facilita il successivo recupero.
     Il procedimento non è soggetto ad emissioni in atmosfera, in quanto il rifiuto si presenta ancora con
     una percentuale di umidità tale da non produrre eventuali emissioni polverose; anche il processo di


copia informatica per consultazione
     estrusione non presenta problemi di polverosità, anzi la pressatura ne limita drasticamente ogni
     eventuale diffusione.
     c) Non sono generate acque di processo nella lavorazione, anche se l’area è dotata comunque del
     recupero delle acque di percolazione in vasca a tenuta.
     d) L'inserimento dell'impianto di estrusione è sostanzialmente ininfluente per quanto riguarda
     l'esposizione al rumore in ambiente di lavoro per i lavoratori esposti, come riportato nel
     "Documento di Valutazione del Rischio Rumore in Ambiente di Lavoro" Rev.01 del 21/05/2018 (si
     veda l'allegato).
     e) Inoltre, l'inserimento dell'impianto di estrusione porta un poco significativo contributo in termini
     energetici sul clima acustico della zona in cui è inserita l'attività dell'azienda, come riportato nel
     "Documento Previsionale di Impatto Acustico" del 21/05/2018 (si veda l'allegato).
     f) Il residuo in wet white è un rifiuto prodotto dall’industria conciaria, durante la fase secca e dopo
     concia ed asciugatura delle pelli. Si presenta in forma di trucioli di lunghezza variabile ( tipo
     segatura o truciolo di legno) o in piccoli pezzi di pelle. La natura dello stesso è non pericolosa,
     come anche certificato dal rapporto di prova 17LA07119 dove viene anche evidenziato il potere
     calorifico inferiore. La movimentazione dello stesso avviene in container in modalità sfusa. La
     copertura, sotto tettoia dell’azienda, non consente dilavamenti dovuti alle precipitazioni.
     TIPOLOGIA RIFIUTI E RELATIVE OPERAZIONI
     a) CER 040199 scarti di pelle wet white in ingresso, successiva operazione di estrusione per
     ottenimento CER 191212 altri rifiuti prodotti da trattamento meccanico di rifiuti:
     - R13 successivo R12 (riduzione ed adeguamento volumetrico) allo scopo di formare un rifiuto con
     caratteristiche adeguate alla combustione in impianti autorizzati per l’operazione.
     Nei casi in cui vi fossero difficoltà di collocamento per la suddetta destinazione, viene richiesta la
     possibilità di prevedere, come destinazione finale, la destinazione del rifiuto in discarica, in
     analogia a quanto già previsto nell’autorizzazione in essere
     b) CER 040199 – Rifiuti non specificati altrimenti composti da scarti di pelle in wet white, con
     nuova area di stoccaggio R13, dedicata alla gestione di rifiuti con destinazione alle ordinarie
     operazioni di recupero R3.
     GESTIONE ACQUE
     L’impianto non utilizza acqua per il processo di lavorazione, né sono previsti stoccaggi di rifiuti e
     materie prime nel piazzale esterno; la gestione complessiva delle acque meteoriche di dilavamento
     non subisce modifiche rispetto alla situazione autorizzata.
     GESTIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
     L’attività svolta presso l’impianto non genera emissioni in atmosfera convogliate e/o diffuse, data la
     natura del materiale, comunque caratterizzato da un sufficiente grado di umidità.
     GESTIONE DELLE EMISSIONI ACUSTICHE
     Scopo della valutazione prodotta, riguarda la verifica dell'impatto acustico in merito all'attività in
     oggetto e all'inserimento del nuovo macchinario (compattatrice per rasatura), relativamente ai limiti
     di emissione e di immissione e differenziale ai recettori previsti dal DPCM 14.11.1997.
     L'analisi è composta da due parti:
     - le misure eseguite in data 14.05.2018 per caratterizzare in maniera adeguata le sorgenti acustiche
     presenti e i valori nei punti di misura inpiduati;
     - la valutazione previsionale, che a partire dalla taratura effettuata sulla base delle misure eseguite
     ne estende la validità a tutta l'area d'analisi, tenendo conto delle altre sorgenti acustiche presenti
     (traffico veicolare e altre attività limitrofe).
     Le principali sorgenti di rumore, attualmente in funzione sono state inpiduate in:
     − transito dei mezzi pesanti per il conferimento del materiale (in media 20 transiti nell'arco delle 8
     ore giornaliere);



copia informatica per consultazione
     − movimentazione del materiale all'interno dell'impianto tramite pala gommata e caricatore;
     − cippatore per legname (in media in funzione 4 ore giornaliere).
     I rilievi eseguiti sono stati i seguenti:
     − caratterizzazione sorgenti interne all'attività attualmente presenti;
     − livello di rumore ambientale LA, con tutte le sorgenti presenti attualmente in funzione, nel
     periodo di riferimento diurno dalle 9.30 alle 11.00;
     − livello di rumore residuo LR, durante il periodo di pausa dell'attività (sorgenti attuali attività
     spente), nel periodo di riferimento diurno dalle 12.00 alle 13.00.
     I rilievi sono stati eseguiti ad una altezza di 1,5 m dal suolo.
     I recettori inpiduati nella zona in oggetto sono i seguenti:
     - R1 (recettore ad uso uffici), posto di fronte alla sede dell'attività;
     - R2 (recettore residenziale), posto a circa 50 metri di distanza dal confine di proprietà.
     Sono stati eseguiti i rilievi del rumore residuo durante il periodo di pausa dell'attività (dalle 12.00
     alle 13.00), allo scopo di verificare la corretta taratura del modello previsionale.
     Si evidenzia come il rilievo al punto P01 (in prossimità della Strada Provinciale SP31) del rumore
     residuo sia simile al rilievo del rumore ambientale; ciò è dovuto al contributo del traffico veicolare
     presente sulla Strada Provinciale SP31 e il valore misurato è fortemente influenzato dalla variabilità
     del traffico veicolare presente e in misura minore dal contributo dell'attività dell'azienda.
     Il sito oggetto di indagine è classificabile come CLASSE V (aree prevalentemente industriali).
     Sulla base dei rilevamenti eseguiti e delle ipotesi fatte si può pertanto affermare che l’impatto
     acustico post operam dell'insediamento:
     - rientra nei termini di legge del Limite Assoluto di Emissione della classe V pari a 65,0 dB(A) per
     il periodo diurno, ai Ricettori R1 e R2;
     - rientra nei termini di legge del Limite Assoluto di Immissione della classe V pari a 70,0 dB(A) per
     il periodo diurno, ai Ricettori R1 e R2;
     - rientra nei termini di legge del Limite di Immissione Differenziale nel periodo diurno ai ricettori
     R1 e R2.
     Come si nota da questo studio previsionale emerge un clima acustico che rispetta i limiti, della
     classe di appartenenza nel periodo diurno, di Emissione, Immissione e Immissione Differenziale ai
     recettori inpiduati.
     Tutto ciò indica un poco significativo contributo dall'inserimento del nuovo macchinario
     (compattatrice per rasatura) nella zona presa in esame.
     La verifica strumentale delle emissioni sarà ripetuta ad insediamento pienamente operativo.
     PIANO DI SICUREZZA DELL’IMPIANTO
     La pianificazione di emergenza esterna per impianti industriali non subisce variazioni rispetto a
     quanto già approvato con l’autorizzazione in essere, considerato che, data la tipologia di rifiuto
     richiesto, i fattori di rischio permangono i medesimi.
     PIANO DI RIPRISTINO DELL’AREA
     Il piano di ripristino non subisce variazioni rispetto a quanto già approvato con l’autorizzazione in
     essere.
        Tutto ciò premesso e considerato, la Commissione Tecnica Provinciale per l’Ambiente
     Rilevato che risultano assenti i rappresentanti del Dipartimento Ambiente della Regione del
     Veneto, del Genio Civile di Vicenza e del Comune di Arzignano;
     Ritenuto di procedere all’espressione del parere in merito al progetto in discussione;
                         ESPRIME PARERE
     Favorevole all’approvazione del progetto presentato dalla ditta RANZATO DIEGO SAS per la
     messa in riserva (R13), con operazioni di selezione e bricchettatura (R12), di rifiuti costituiti da
     rifiuti di cuoio non conciati al cromo – rasatura wet-white (CER 040199), in Via Marche, 1 in
     Comune di Arzignano, con le seguenti prescrizioni:



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       1. Rifiuti
     I rifiuti conferibili presso il sito, con le relative prescrizioni ed operazioni, nonché i quantitativi
     massimi di rifiuti in stoccaggio ed in trattamento permangono gli stessi già previsti dalla vigente
     autorizzazione n.29 del 28.02.2012
     La modifica oggetto del presente procedimento riguarda unicamente l’inserimento dell’operazione
     R12 in relazione alla gestione del rifiuto avente CER 040199 (Rifiuti di cuoio non conciati al cromo
     – rasatura wet-white), nonchè le variazioni al lay-out apptovato.
       2. Avvio impianto:
         L’inizio dell’attività ed il suo esercizio provvisorio sono subordinati alla presentazione di:
         - comunicazione di inizio lavori per l'allestimento del sito, nella configurazione approvata;
         - comunicazione di fine dei lavori, con riscontro dell'avvenuta esecuzione degli interventi
         previsti, che dovranno essere documentati da apposita tavola grafica;
         - comunicazione di inizio attività con contestuale nomina del tecnico responsabile
         dell’impianto (in possesso delle “idonee conoscenze tecniche” di cui all’art. 28, comma 1,
         della L.R. 3/2000, che dovranno essere documentate mediante autocertificazione resa ai
         sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000) e presentazione delle garanzie finanziarie, adeguate
         secondo quanto previsto dalla D.G.R.V. n° 2721/2014 del 29.12.2014.
         Ogni eventuale modifica al progetto approvato che dovesse rendersi necessaria od opportuna
         durante la fase di esercizio provvisorio, dovrà essere preventivamente comunicata alla
         Provincia di Vicenza, al Comune di Arzignano e all’A.R.P.A.V. di Vicenza.
       3. Esercizio provvisorio:
         a) La Società dovrà rispettare l’organizzazione complessiva dell’impianto e le condizioni
         organizzative di stoccaggio dei rifiuti e i processi di trattamento, esclusivamente nelle aree
         indicate, come richiamato negli elaborati tecnici presentati.
         b) La Società dovrà comunicare preventivamente a questo Servizio le variazioni che si
         intendono apportare alla gestione dell’impianto e informare tempestivamente la Provincia, il
         Comune di Arzignano e l’A.R.P.A.V. di Vicenza di eventuali anomalie e/o incidenti che
         dovessero verificarsi nell’esercizio corrente dell’attività.
         c) La Società dovrà assicurare che la gestione dell’impianto e la manipolazione dei rifiuti
         rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente,
         nonché di sicurezza e igiene sul lavoro, emissioni in atmosfera e prevenzione incendio.
         d) La Società dovrà mantenere un’adeguata impermeabilizzazione delle pavimentazioni, in
         modo da evitare possibili inquinamenti al terreno sottostante.
         e) La Società dovrà mantenere le superfici costantemente pulite e in buono stato d’uso,
         rimuovendo tutti gli spanti in genere, occorsi durante l’attività e dovrà garantire l'assenza di
         materie prime e rifiuti nelle aree esterne.
         f) La superficie dedicata al conferimento deve avere dimensioni tali da consentire
         un'agevole movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in ingresso ed in uscita.
         g) Dovranno essere inoltre identificate in modo univoco mediante idonea cartellonistica
         indicante il codice C.E.R..
         h) Il monitoraggio dell’impatto acustico dovrà avvenire nella nuova configurazione
         proposta, gestionale ed impiantistica, e nel caso di non conformità dei valori riscontrati ai
         limiti dettati dalla normativa in materia di inquinamento acustico dovrà essere comunicato,
         oltre che all’Amministrazione Comunale e ad Arpav, anche al Settore Ambiente della
         Provincia i valori riscontrati e le azioni correttive da adottare per garantire il rispetto dei
         limiti previsti dalla normativa in materia di inquinamento acustico.
         i) Dovrà essere comunicato il punto di raccolta delle acque meteoriche e previsto un
         monitoraggio annuale delle acque di prima e seconda pioggia, fatte salve eventuali
         variazioni derivanti dalle prescrizioni del Gestore della fognatura che ha in corso l’istruttoria




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        per lo scarico delle acque delle acque meteoriche di dilavamento di prima pioggia nella rete
        fognaria industriale.
      4. Collaudo:
        a) Il documento di collaudo dovrà essere redatto entro i termini e con i contenuti previsti
        dall’art. 25, comma 8, della L.R. 3/2000 e ss.mm.ii.
        b) Contestualmente al collaudo, dovrà essere, eventualmente, presentato un nuovo lay-out
        che tenga conto di tutte le eventuali variazioni inpiduate dalla Ditta durante la fase di
        collaudo ed esplicitamente ritenute dal collaudatore di carattere gestionale e non sostanziale.
        c) Il collaudo dovrà, altresì, contenere specifiche valutazioni/analisi sulla possibile
        formazione di polveri diffuse.
        d) La documentazione con il lay-out aggiornato dovrà essere inoltrata anche al competente
        comando dei VV.FF., unitamente alla comunicazione sulla valutazione di aggravio, o meno,
        del rischio incendi.

         Il Segretario della Commissione          Il Presidente della Commissione
          f. to dott.ssa Cristina Del Sal           f.to ing. Filippo Squarcina




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