PTCPCT 2018-2020
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA Tel. 0444.908111 - C. Fisc. P. IVA 00496080243
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE
DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA
2018-2020
Approvato con Decreto Presidenziale n. 10 del 30/01/2018
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA Tel. 0444.908111 - C. Fisc. P. IVA 00496080243
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
2018-2020
1
Sezione I -Disposizioni generali
1. Entrata in vigore, validità ed aggiornamenti
Con deliberazione del Commissario Straordinario n. 19 del 28/01/2014 è stato approvato il Piano
Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014-2015-2016.
Con successivi decreti presidenziali n. 13 del 26/01/2015, n. 11 del 28/01/2016 e n. 9 del
31/01/2017 si è provveduto al relativo aggiornamento.
L'art. 1, comma 8, della legge n. 190/2012 dispone che il Piano abbia validità triennale e debba
essere aggiornato entro il 31 gennaio di ogni anno.
Con il presente aggiornamento ci si propone, fermo restando l'impianto generale del precedente
Piano della Prevenzione della Corruzione di questo Ente, di rivederlo secondo gli obiettivi
inpiduati dal Presidente della Provincia con proprio decreto n. 10 del 30/01/2018.
In particolare si è tenuto inoltre conto:
1. della delibera ANAC n. 1208 del 22.11.2017 relativa all’aggiornamento 2017 al Piano Nazionale
Anticorruzione (PNA);
2. delle risultanze della relazione in materia di anticorruzione e trasparenza relativa all’anno 2017;
3. di misure che nel tempo sono risultate inefficaci, inutili, non realizzabili, non pertinenti se non
accademiche e che, pertanto, si è ritenuto di sopprimere, almeno temporaneamente;
4. della normativa sopravvenuta.
Gli obiettivi inpiduati dal citato decreto presidenziale e a cui si deve ispirare l’aggiornamento del
presente Piano si possono così sintetizzare:
1. creare un contesto sfavorevole alla corruzione attraverso
• il potenziamento del sistema dei controlli
• la concreta effettività delle misure del PTPCT
• la formazione del personale preposto (con particolare riguardo alle aree considerate a rischio
generale ma anche a rischio specifico)
• il coinvolgimento diretto del personale, a partire dalle figure apicali, nella realizzazione del
PTPCT volte e superare il limite della “solitudine” del Responsabile della prevenzione della
corruzione e della trasparenza e la resistenza culturale spesso riscontrata nei confronti degli
adempimenti e della tempistica richiesti per l’attuazione delle misure del Piano;
2. valorizzare la trasparenza dell’attività e dell’organizzazione attraverso
• la pubblicazione di ulteriori documenti rispetto a quelli obbligatori per legge
• il rafforzamento dell’istituto dell’accesso civico generalizzato;
3. attività di supporto della Provincia, quale “Casa dei Comuni”, agli enti locali in tema di
formazione per l’attività di prevenzione della corruzione e di promozione della trasparenza.
Il presente PTPCT copre il periodo 2018-2019-2020.
Questo aggiornamento viene redatto, come di consueto, nel tentativo di non farne un semplice
adempimento formale ma un “work in progress” tale da consentire non solo di adeguare l’attività di
prevenzione della corruzione in termini di concreta efficacia all’interno dell’Ente ma anche per
conformarlo al nuovo assetto degli enti consolidando il ruolo delle Province come istituzioni di
secondo livello al servizio dei Comuni del territorio.
2
Essendo il Piano uno strumento “in fieri” è soggetto a modifiche ed aggiustamenti, tuttavia si ritiene
che il presente Piano confermi le caratteristiche fondamentali, inpiduate anche nei precedenti
aggiornamenti, di specificità, effettività, coerenza e flessibilità.
In particolare:
specificità - nel senso che il presente Piano è stato formulato in relazione al quadro normativo di
riferimento e sulla base della relazione in tema di anticorruzione e trasparenza 2017. Inoltre è stato
redatto sulla scorta di quanto emerso da un sistema consolidato ventennale di controlli sistematici
interni (visto di conformità del Segretario Generale). Gli atti vistati dal Segretario Generale sono
stati per il 2017 pari al 42,93 % di atti dirigenziali - n. 498 su n. 1.160 atti prodotti - con
riferimento alla rispondenza al Piano Anticorruzione 2017 e pari al 100 % di atti deliberativi e di
decreti presidenziali. A ciò si aggiungano i controlli a campione dal momento dell'entrata in vigore
della norma, il contenzioso giudiziario dell'ente, le anomalie non tipizzate registratesi, la mappatura
dei processi a rischio corruttivo;
effettività - si è tentato di non prevedere azioni che non possono essere svolte e di stabilire solo
misure che, verosimilmente, verranno applicate e monitorate, con lo sforzo di non confinarle nella
zona imprecisa di propositi meramente adempimentali;
coerenza - il Piano si integra inscindibilmente con il sistema dei controlli interni, con il sistema
delle performance e con tutti gli altri atti di pianificazione e con le risorse disponibili. Ciò
comporterà un concreto coinvolgimento e una conpisione del personale dell’intero ente. A tal
proposito il Presidente nel rispetto delle competenze del Responsabile dell’anticorruzione e della
trasparenza nel decreto n. 10 del 30/01/2018 ha dato mandato al Direttore Generale di verificare
l’attuazione del presente Piano attraverso propri specifici interventi. L’inadempimento o il non
tempestivo adempimento comporterà conseguenze sul piano della valutazione delle performance;
flessibilità - il Piano è strumento che, per le ragioni esposte precedentemente, può essere oggetto di
aggiornamento in corso d'anno, su proposta del RPCT, allorché siano accertate significative
violazioni alle prescrizioni, quando intervengano mutamenti organizzativi, modifiche in ordine
all'attività dell'amministrazione, quando si rendano necessarie integrazioni atte a dare effettività e
idoneità al Piano.
2. AGGIORNAMENTO MISURE DI LEGALITA' ED INTEGRITA' IDONEE A
PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE
1) AREE DI RISCHIO INDIVIDUATE
Sulla scorta del precedente Piano Anticorruzione, della relazione in materia di anticorruzione e
trasparenza relativa al 2017, dei risultati dei controlli sistematici di cui al precedente paragrafo, dei
controlli a campione di cui alla relazione (prot. n. 85500 del 19/12/2017) riferita all’anno 2017, dei
report e dei monitoraggi effettuati (documentazione tutta disponibile agli atti dell'Ufficio
Anticorruzione), delle mappature delle aree a rischio, si riportano le aree di rischio e, in calce alle
stesse, le anomalie che si possono verificare e che sono state anche concretamente riscontrate e le
misure di contrasto alla creazione di un humus favorevole alla corruzione.
3
In osservanza al principio di flessibilità del Piano, si precisa che la mappatura dei processi con
metodologia suggerita dall’ANAC, conclusasi nel 2017 è, per taluni aspetti, ancora oggetto di
approfondimento e valutazione e potrà essere motivo, se necessario, di un aggiornamento al Piano
nel corso dell’anno 2018.
Alla Tabella A rispetto al precedente Piano vengono aggiunte le Aree di rischio come da indicazioni
operative ANAC:
Area 1 - Acquisizione e progressione del personale
Area 2 - Contratti pubblici
Area 3 - Provvedimenti ampliativi privi di effetto economico diretto
Area 4 - Provvedimenti ampliativi con effetto economico diretto
Area 5 - Gestione dell’entrata
Area 6 - Gestione della spesa
Area 7 - Gestione del patrimonio
Area 8 - Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
Area 9 - Incarichi e nomine
Area 10 - Affari legali e contenzioso
TABELLA A
Servizio-Ufficio coinvolto Attività Grado di
rischio
Tutti i Servizi, ma in particolare l'attività Area di rischio in materia di
svolta sia dalla Stazione Unica contratti pubblici anche a
Appaltante che dalla Provincia in qualità seguito dell’entrata in vigore
1 di Soggetto Aggregatore del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. 4
(Area 2)
Proroga, rinnovi, estensione
di contratti
Tutti i servizi dell'Ente
(Area 2)
2 5
Perizie suppletive e di
Settore LL.PP.
variante
3 Servizio Difesa del Suolo 5
(Area 2)
4
Settore Ambiente
Ufficio Cave, Ufficio Elettrodotti,
Servizio Urbanistica
Attività oggetto di
4 Servizio Trasporti autorizzazione e concessione 4
Ufficio Agriturismo
(Area 3)
Settore Caccia e Pesca
Servizio Viabilità
Servizio Turismo
Corpo di Polizia provinciale
Settore Ambiente
Procedimenti sanzionatori
5 Ufficio Cave relativi agli illeciti 3
amministrativi e penali
Servizio Trasporti
Ufficio Agriturismo (Area 8)
Servizio Turismo
Corpo di Polizia provinciale
Settore Ambiente
Ufficio Cave Controlli 4
6
Servizio Trasporti
(Area 8)
Ufficio Agriturismo
Servizio Turismo
Mercato del lavoro: gestione 1
7 Centri per l'impiego
graduatorie
8 Servizio Turismo Nomine Commissioni
Servizio Trasporti (Area 9)
4
Servizio Caccia
5
Attribuzione di vantaggi
9 Tutti i servizi economici di qualunque
genere a persone e ad Enti 5
pubblici e privati (sov-
venzioni, contributi, sussidi,
ausili finanziari etc.)
(Area 4)
2) ANOMALIE/CRITICITA' E MISURE DI CONTRASTO RISPETTO ALLE AREE
INDIVIDUATE
TABELLA B
Attività Rischi e anomalie possibili Misure
Criticità verificabili e
riscontrate
Area di rischio dei contratti Ritardo o mancata pro- Programmazione annuale anche
pubblici di cui al punto 1) grammazione annuale anche per servizi e forniture inferiori ai
Tabella A) per acquisti di servizi e 40.000,00 euro.
forniture.
(Area 2)
Gare aggiudicate con Direttive finalizzate alla defi-
frequenza agli stessi nizione negli atti preparatori alla
soggetti. gara di requisiti tecnici ed
economici che non favoriscano
un'impresa e utilizzo di elenchi
aperti di operatori economici con
applicazione del principio della
rotazione, previa fissazione di
criteri generali per l'iscrizione.
Obblighi di trasparenza e
pubblicità nella scelta dei
componenti delle commissioni di
gara, in possesso dei requisiti
necessari mediante, ove possibile,
estrazione a sorte fino all’entrata in
vigore dell’Albo ANAC.
Rilascio da parte dei commissari di
dichiarazioni attestanti mancanza
di conflitto di interessi con gli
operatori economici coinvolti.
Divieto di introdurre nel bando di
gara clausole vaghe o vessatorie
che disincentivano la par-
tecipazione degli operatori.
6
Frequenza di gare con Idem
un'unica offerta valida.
Frequenza di ricorso alla Verifica del rispetto della
procedura negoziata. procedura di cui all’art. 36, 2°
comma, lett. b) e c) del D.Lgs.
50/2016, così come modificato dal
D.Lgs. 56/2017, attraverso - in
primis - il visto del Segretario
Generale nelle determine a
contrarre.
Insufficiente stima del Controllo nella determinazione a
valore dell'appalto senza contrarre del valore stimato del
computare la totalità dei lotti contratto attraverso - in primis - il
e la durata contrattuale. visto di conformità del Segretario
Generale.
Insufficiente stima del Idem
valore dell'appalto di servizi
e forniture.
Acquisto autonomo di beni Predisposizione di un Regolamento
presenti in convenzione e in ad hoc che stabilisca i criteri nella
MEPA. scelta dei fornitori in Mepa oltre
alle modalità di ricorso nel rispetto
della norma dell’affidamento
diretto.
Affidamenti diretti per Anche se con il Correttivo al
importi inferiori ai 40.000 codice, non è più richiesta la
euro. consultazione di due o più
operatori economici, si vigilerà, in
sede di determina a contrarre e
attraverso la predisposizione di un
atto regolamentare affinché venga
rispettato il principio di rotazione.
Particolare attenzione verrà
prestata all’apparato motiva-
zionale.
7
Proroga, rinnovi, estensione Un valore complessivamente Direttive atte a limitarne
di contratti di cui al punto 2) superiore alla soglia fortemente l'utilizzo e verifica
Tabella A) normativamente prevista puntuale e approfondimento
affidata attraverso proroghe, nell’ipotesi in cui tali fattispecie si
(Area 2) rinnovi ed estensioni e verifichino.
immotivata e rilevante
concessione di proroghe
rispetto al termine previsto
dal bando.
Perizie suppletive e di Redazione di progetti e Direttive che impongano massima
variante di cui al punto 3) capitolati approssimativi. precisione nella stesura del
Tabella A) progetto e nella verifica dello
stesso.
(Area 2) Evitare clausole di stile o non
circostanziate che giustifichino
surrettiziamente il ricorso alle
varianti.
Report annuale sulle varianti in
corso d'opera al RPCT.
Attività oggetto di Le criticità sono quelle Nel 2018 saranno inseriti nel
autorizzazione e concessione emerse in sede di mappatura relativo programma informatico i
di cui al punto 4) tabella A) dei processi per tutti i provvedimenti di autorizzazione e
Servizi dell'ente nell'attività concessione dell’Ente (nota del
(Area 3) in oggetto. Cio’ che si 10.01.2018).
evidenzia, come criticità
generale, è una mancanza di
omogeneizzazione di
procedimenti che pur
attenendo a materie perse
hanno caratteristiche
assolutamente comuni nel
processo.
Procedimenti sanzionatori Si è acquisita una Processo di acquisizioni, di
relativi agli illeciti valutazione media di rischio informazioni (verbalizzazione) in
amministrativi e penali di cui corruzione sulla base delle cui siano coinvolti dipendenti
al punto 5) tabella A) relazioni e dei dati storici persi anche attraverso la
degli Uffici. rotazione.
(Area 8)
Controlli di cui al punto 6) Si è acquisita una Verifica del rispetto del principio di
Tabella A) valutazione alta di rischio rotazione sia delle attività
corruzione sulla base delle controllate che dei controllori
(Area 8) relazioni e dei dati storici (nominativi). Si procederà ad una
degli Uffici. L'unico nuova organizzazione dei controlli
regolamento approvato in nel rispetto reale del principio di
materia di controlli attiene rotazione assegnando ai controlli,
alla materia agrituristica, ove possibile, e in quanto
8
(deliberazione n. 20 del compatibile con l’organizzazione
15/04/2015). dell’ente, anche personale non
La principale criticità appartenente al servizio di
rilevata nel corso del 2017 è riferimento.
la carenza di personale che
non sempre permette di
effettuare i controlli secondo
un criterio ampio di
rotazione.
Mercato del lavoro: gestione Si è acquisita una
graduatorie di cui al punto 7) valutazione bassa del rischio
Tabella A) corruzione sulla base delle
relazioni e dei dati storici
degli Uffici.
Nomine Commissioni di cui al Nomine di commissioni con Adozione di direttive interne-linee
punto 8) Tabella A) criteri del tutto discrezionali guida che impongano procedure
o con previsione di criteri selettive per la scelta dei
(Area 9) eccessivamente generici o componenti le commissioni nel
troppo dettagliati. rispetto del principio di rotazione.
Nomine di commissioni con
componenti sprovvisti di
adeguati requisiti.
Non rispondenza o parziale
interpretazione dei requisiti
o dei criteri stabiliti dalla
legge.
Nomina di componenti le
commissioni esterne senza
procedure selettive.
Mancanza di rotazione della Criteri di rotazione semestrali
figura del segretario nell'inpiduazione del segretario
verbalizzante. verbalizzante che, preferibilmente,
non afferisca al Servizio di
riferimento.
Attribuzione di vantaggi La criticità principale è data Stante l’eccezionalità di
economici di qualunque dall’inadeguatezza del attribuzione di contributi
genere a persone e ad Enti regolamento/provvedimento economici, laddove vengano
pubblici e privati generale sulle provvidenze conferiti, si raccomanda che siano
(sovvenzioni, contributi, ex art. 12 L. n. 241/1990. introdotti criteri oggettivi ed
sussidi, ausili finanziari ecc.) Tuttavia corre l’obbligo di adeguati nella predisposizione dei
di cui al punto 9) Tabella A) precisare che stante la singoli provvedimenti.
situazione di sofferenza Inoltre si invita a preferire la
(Area 4) finanziaria in cui versa pubblicazione di un avviso di
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l’ente Provincia la partecipazione, quindi di una
fattispecie ricorre in modo procedura ad evidenza pubblica,
assolutamente isolato e per l’inpiduazione degli aventi
sporadico e riveste il diritto al contributo, con
carattere di assoluta conseguente apparato moti-
straordinarietà. vazionale fondato e argomentato
nell’ipotesi in cui non si proceda
alla pubblicazione dell’avviso.
Selezioni, mobilità e progressioni del personale (Area 1)
Interpellato il Responsabile dell'Ufficio Personale, come da documentazione in atti, attualmente tale
materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti per quanto riguarda le attività relative a selezioni e progressioni del personale le ultime
progressioni sono state effettuate nel 2009, le ultime selezioni nel 2008.
Per quanto riguarda la mobilità, per il combinato disposto della riforma Delrio, della riforma Madia
sulla Pubblica Amministrazione e delle ultime Leggi di Stabilità, tali e tanti sono i vincoli e la
dettagliata normazione delle procedure che nessun spazio viene lasciato ad una discrezionalità che
potrebbe sfociare in una “mala gestio”.
3) ULTERIORI AREE
a) gestione entrate e spese, patrimonio
Gestione entrate e spese (Aree 5 e 6)
Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia non
presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Per ciò che attiene alle entrate provinciali sono tutte di natura derivata, per cui non è la Provincia
l'ente riscossore. Nello specifico:
Imposta trascrizione sui passaggi di proprietà dei veicoli: il concessionario della riscossione è
l'Aci
R.c. Auto - imposta sulle assicurazioni versata dalle compagnie di assicurazione tramite delega
fiscale di pagamento all'Agenzia delle Entrate che poi riversa alle Province ogni 15 giorni
tassa rifiuti riversata direttamente dai Comuni o dai soggetti terzi che effettuano la raccolta per
conto dei Comuni.
Per quanto riguarda le spese il Servizio Bilancio trimestralmente verifica i tempi medi di pagamento
e provvede ad inserire nel sito della provincia tali dati.
L'indicatore annuale della tempestività dei pagamenti è stato allegato ad ogni consuntivo a
decorrere dal 2015 .
Già a decorrere dal 2013 è stata definita con tutti gli uffici una matrice dei pagamenti per garantire
il rispetto dei tempi previsti dalla normativa, per ridurre ulteriormente i tempi con l'attuale
convenzione di tesoreria.
E’ previsto che il pagamento sia contabilizzato nel conto del fornitore già il giorno successivo (e
non più nei 3 gg. previsti nella vecchia convenzione).
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Le pratiche al fine di evitare ritardi nei pagamenti sono catalogate ed evase per ordine di scadenza
(la data di scadenza è inserita in sede di registrazione elettronica della fattura e pertanto lo
scadenzario è sempre aggiornato).
I mandati di pagamento sono elettronici e con firma digitale già dal 2010.
Come risulta anche dagli articoli di stampa, la Provincia di Vicenza risulta sempre tra i migliori enti
in Italia per la rapidità dei pagamenti delle fatture.
Incassi e pagamenti avvengono per il tramite del Tesoriere con procedura informatica (ad eccezione
degli incassi manuali per i biglietti d'ingresso in Villa Cordellina, che comunque vengono
mensilmente riversati in Tesoreria con le modalità previste dal regolamento di contabilità approvato
nel 2016).
Il maneggio di denaro é proprio dell'economo che registra informaticamente tutte le operazioni e
rendiconta tramite un provvedimento periodico sottoposto al controllo della Corte dei Conti.
Patrimonio (Area 7)
In data 2 luglio 2013 con atto consiliare n. 25 è stato adottato un regolamento con disposizioni
molto dettagliate sulla gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare provinciale.
Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia non
presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Tutti gli atti di gestione del patrimonio sono oggetto di pubblicazione e quelli inseriti nella sezione
Amministrazione Trasparente del sito della Provincia sono periodicamente aggiornati.
Per quanto attiene alle attività di valorizzazione, cessione e acquisizione di beni patrimoniali, l’atto
di programmazione con l’elenco dei beni interessati, è oggetto di approvazione da parte del
Consiglio Provinciale nell’ambito dei documenti di programmazione dell’ente. Solo dopo tale
approvazione si procede con l’attivazione delle procedure secondo quanto previsto dalla normativa
e dal regolamento dell’ente.
Si ritiene di conseguenza che tale attività non sia tale da dover essere sottoposta tra quelle da
inserire nel piano anticorruzione.
Il ricorso a soggetti terzi per l'utilizzo di locali ed impianti sportivi a favore degli istituti scolastici
superiori avviene sulla base delle richieste delle singole scuole una volta verificatene l'effettiva
necessità. L’inpiduazione all'utilizzo di strutture di proprietà pubblica e privata tiene presente
delle esigenze e delle singole localizzazioni degli Istituti.
Va premesso che la scelta dei soggetti terzi non consente margini di discrezionalità in quanto la
scelta delle strutture (palestre, locali, laboratori) deve essere necessariamente conpisa con i
Dirigenti scolastici le cui esigenze di natura didattica vincolano l’inpiduazione degli spazi in
prossimità e nelle vicinanze delle sedi scolastiche e ciò per facilitarne la fruizione da parte di
insegnanti e studenti.
Nell'ambito dell'attività di razionalizzazione della spesa, nel corso degli ultimi anni si è cercato di
fare ricorso all'utilizzo di impianti sportivi di proprietà comunale che prevedono solamente il
rimborso delle spese di funzionamento e quindi a costi inferiori rispetto al privato.
b) incarichi e nomine (Area 9)
Fermo restando i provvedimenti di carattere generale già indicati nei precedenti Piani, particolare
attenzione viene riservata, anche con il supporto del Servizio Avvocatura, alla normativa in materia
di incandidabilità e inconferibilità di cui al D.L.vo 39/2013 oltre ai nuovi limiti normativi introdotti
dalla riforma Madia in tema di incarichi a soggetti in stato di quiescenza.
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c) affari legali e contenzioso (Area 10)
Attualmente tale materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente, come da
documentazione in atti.
Infatti da dieci anni nessun incarico esterno è stato affidato per la gestione dei contenziosi
inerenti l'Ente. Gli unici esistenti pertanto sono quelli affidati in epoche antecedenti al 2006 e si
tratta perciò di pratiche che andranno via via in esaurimento. Le sole procedure di affidamento che
riguardano gli affari legali si riferiscono ai "servizi di domiciliazione" ossia ad un'attività
meramente burocratica di appoggio presso il luogo dove è sito l'ufficio giudiziario che radica il
processo.
Storicamente la maggioranza delle cause che esigeva la domiciliazione era riferita alla città di
Venezia (cause presso il Tribunale Amministrativo Regionale, la Corte d'Appello e il Tribunale
civile e penale), pertanto si è provveduto all'inpiduazione del domiciliatario attraverso una
procedura negoziata che attualmente ha inpiduato la domiciliazione presso lo studio
dell'avvocato Antonio Sartori di Venezia, che si è aggiudicato il servizio per il periodo dal
02/08/2016 al 31/12/2018 per un importo di € 290,00 per ciascun servizio di domiciliazione per un
totale massimo complessivo di oneri, per i tre anni, pari ad € 20.000,00 (€ 15.762,92 al netto degli
oneri).
Per quanto riguarda le cause sulla città di Roma (Cassazione, Tribunale Superiore Acque Pubbliche,
Consiglio di Stato, Tribunale e Tribunale Amministrativo del Lazio), ugualmente si è provveduto
all'inpiduazione del domiciliatario attraverso una procedura negoziata che attualmente ha
inpiduato la domiciliazione presso lo studio dell'avvocato Mario Sanino di Roma, che si è
aggiudicato il servizio per il periodo dal 04/05/2016 al 31/12/2018 per un importo di € 1.000,00 per
ciascun servizio di domiciliazione per un totale massimo complessivo di oneri, per i tre anni, pari ad
€ 20.000,00 (€ 15.762,92 al netto degli oneri).
Si evidenzia inoltre che le pratiche legali e, in particolare quelle giudiziarie, sono assegnate a tutti
gli avvocati in servizio con mandato congiunto e disgiunto, fermo restando che il Dirigente designa
l’incaricato per la gestione dell’intera pratica o della singola fase della stessa, in base a un’equa ed
opportuna distribuzione del carico di lavoro.
d) governo del territorio
Per tutti i procedimenti inerenti la materia urbanistica di competenza provinciale si segnala quale
principale criticità l'elevato grado di discrezionalità in relazione alla varietà e molteplicità degli
interessi pubblici e privati da ponderare, oltre che in ordine alla estrema complessità della
normativa che disciplina la materia.
In linea generale, è necessario che per tutti i procedimenti che riguardano il governo del territorio di
competenza provinciale siano definiti a priori criteri e modalità di valutazione/istruttoria al fine di:
- accertare la compatibilità delle trasformazioni urbanistiche/edilizie con la salvaguardia delle
risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali (in primis: compatibilità al PTCP)
- garantire parità di trattamento tra i persi soggetti
- garantire la trasparenza e pubblicità di tutte le fasi del processo istruttorio (in relazione a
tempistiche e criteri di valutazione)
Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione dei progetti, piani e relative osservazioni (strumenti: linee guida, schemi
istruttori...);
- pubblicazione di elenchi e schemi contenenti le fasi dei procedimenti in corso;
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- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione da parte del personale coinvolto nell'esame della pratica (es. sottoscrizione di
una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di interessi, anche potenziale, in ordine
all'attività di cui trattasi).
Si propone di seguito un approfondimento in ordine alle principali attività del Settore.
Approvazione PAT/PATI ex artt. 14, 15, 16 LR 11/2004
Potenziali rischi
Natura discrezionale delle scelte urbanistiche: rischio di favorire o sfavorire i portatori di interessi
pubblici e privati; rischio di favorire scelte pianificatorie che contrastino con la tutela e salvaguardia
delle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali del territorio; rischio che il piano adottato
sia modificato in seguito all'accoglimento di osservazioni che risultino in contrasto con gli interessi
generali di tutela e razionale assetto del territorio cui è informato il piano stesso.
Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione del piano (linee guida, schemi istruttori…), al fine di rendere sempre trasparenti e
conoscibili le valutazioni operate;
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione delle osservazioni, con evidenza della necessità di ripubblicazione del piano
qualora vengano accolte osservazioni che modifichino i criteri informatori dello stesso;
- svolgimento di approfondita attività istruttoria resa esplicita in apposita relazione tecnica finale
che dia evidenza dei pareri acquisiti, delle criticità emerse e delle valutazioni operate;
- verbalizzazione degli incontri di copianificazione con i Comuni, al fine della trasparenza del
processo di pianificazione, alla presenza di amministratori e tecnici comunali e almeno due
dipendenti provinciali;
- coinvolgimento dei molteplici uffici provinciali per competenza (viabilità, avvocatura, cave,
protezione civile....), ai fini di un più settoriale approfondimento istruttorio, rammentando gli
obblighi di astensione;
- espressione collegiale di un Comitato Tecnico provinciale Intersettoriale prodromico al parere
“Valutazione Tecnica Provinciale”;
- definizione di un regolamento operativo sui termini e le modalità dell’attività di copianificazione
dei PAT/PATI finalizzato ad aumentare il livello di trasparenza dei procedimenti e facilitare
l'accesso alle informazioni;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione da parte del personale coinvolto nell'esame della pratica (es. sottoscrizione di
una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di interessi, anche potenziale, in ordine
all'attività di cui trattasi).
NB Le strategie politiche che sottendono le scelte urbanistiche dei PAT/PATI afferiscono
esclusivamente al Comune. La Provincia effettua le analisi di competenza finalizzate alla verifica
della correttezza tecnica e giuridica delle scelte pianificatorie proposte in relazione alla
compatibilità con il PTCP e con la legislazione vigente ed atti di indirizzo regionali.
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Procedura di sportello unico attività produttive (SUAP) in variante allo strumento urbanistico
generale ex art. 4 L.R. 55/2012
Potenziali rischi
Natura discrezionale delle scelte urbanistiche: rischio di favorire o sfavorire i portatori di interessi
privati; rischio di favorire scelte pianificatorie che contrastino con la tutela e salvaguardia delle
risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali del territorio.
Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione del progetto;
- svolgimento di approfondita attività istruttoria resa esplicita in apposita relazione tecnica finale
che dia evidenza dei pareri acquisiti, delle criticità emerse e delle valutazioni operate;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione da parte del personale coinvolto nell'esame della pratica (es. sottoscrizione di
una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di interessi, anche potenziale, in ordine
all'attività di cui trattasi).
Autorizzazione paesaggistica ex art. 146 Dlgs 42/04; Autorizzazione paesaggistica in sanatoria
ex art. 182 c. 3 bis e ter Dlgs 42/04; Accertamento della compatibilità paesaggistica ex art.
167-181 Dlgs 42/04
Potenziali rischi
Rischio rilascio atti in contrasto con i criteri normativi in materia, gli orientamenti giurisprudenziali.
Discrezionalità dell'azione amministrativa legata alla gradazione della valutazione dell'applicazione
del regime vincolistico al singolo caso di specie.
Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione del progetto;
- svolgimento di approfondita attività istruttoria resa esplicita in apposita relazione tecnica finale
che dia evidenza dei pareri acquisiti e delle criticità emerse;
- assegnazione casuale della pratica da parte del dirigente;
- gli eventuali incontri con i richiedenti, o loro professionista delegato, debbono avvenire alla
presenza di almeno due dipendenti provinciali;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione (es. sottoscrizione di una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di
interessi, anche potenziale, in ordine all'attività di cui trattasi).
Valutazione venale beni immobili non residenziali
Potenziali rischi
Errata valutazione del valore venale (valore di mercato).
Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- rispetto di specifiche fasi standardizzate da evidenziarsi nel documento peritale conclusivo della
perizia tecnico-estimativa;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione (es. sottoscrizione di una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di
interessi, anche potenziale, in ordine all'attività di cui trattasi).
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Potere di annullamento ex art. 30 L.R. 11/04
Potenziali rischi
Discrezionalità dell'azione amministrativa legata alla valutazione del pubblico interesse
Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- rispetto di specifiche fasi standardizzate per la gestione del procedimento;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione (es. sottoscrizione di una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di
interessi, anche potenziale, in ordine all'attività di cui trattasi).
e) revisione dei processi di privatizzazione ed esternalizzazione di funzioni, attività
strumentali e servizi pubblici
La Provincia ha esternalizzato nell’anno 2001 il servizio di gestione e manutenzione delle strade
attraverso la costituzione di Vi.Abilità S.p.A. In considerazione di quanto previsto dalla delibera
ANAC n. 831 del 03.08.2016 l’ipotesi di “reinternalizzazione” dei compiti affidati risulta non
praticabile ai sensi e per gli effetti della normativa in materia di personale degli enti locali
successiva alla costituzione della Società stessa oltre che dalla risposta data al quesito posto alla
Corte dei Conti con Deliberazione n.018/2008/cons della Sezione Regionale di controllo per il
Veneto del 08/05/2008.
Come previsto dal Regolamento sul sistema dei controlli interni, approvato con deliberazione del
Consiglio Provinciale n. 6 del 13/03/2017, la Società in oggetto viene sottoposta ad un controllo
strategico, gestionale e contabile da parte degli uffici competenti per materia dell'Ente nonchè a
frequenti e stringenti controlli sugli assetti societari, sulle attività di pubblico interesse, sulle
procedure in materia di lavori, servizi e forniture, di disciplina del personale con adozione di
procedure concorsuali per il reclutamento sottratte alla diretta scelta degli amministratori degli enti
nonché di procedure di affidamenti di incarichi equivalenti agli incarichi dirigenziali nelle
pubbliche amministrazioni che diano analoghe garanzie di imparzialità e sull'applicazione della
normativa in materia di anticorruzione e trasparenza cui la Società è tenuta.
4) MISURE DI CARATTERE TRASVERSALE
Si ribadiscono comunque, al di là delle misure di carattere specifico contenute nella tabella B), il
rispetto di talune misure di carattere generale, considerate quali strumenti per diffondere sempre di
più la cultura della legalità già previste nei Precedenti Piani.
Tali misure si concretano in:
• rispetto dei tempi procedimentali di cui al regolamento dei procedimenti amministrativi,
approvato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 37 del 25/09/2013, cui consegue
il monitoraggio e i report semestrali al RPCT, che saranno pubblicati in Amministrazione
Trasparente quale adempimento ulteriore rispetto a quelli previsti per legge;
• riprendendo quanto previsto nei precedenti Piani e nelle indicazioni contenute nelle delibere
ANAC, nel rispetto della continuità amministrativa, della infungibilità di alcune categorie
professionali, della valutazione delle attitudini e delle capacità professionali del singolo
dipendente coniugate con le esigenze organizzative di un ente ancora in via di organizzazione,
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si raccomanda la rotazione del personale. Tuttavia se ciò non fosse possibile per ragioni
oggettive, intrinseche e motivate di natura organizzativa, si sottolinea la necessità, almeno nelle
cosiddette materie a rischio, di prevedere ad opera dei dirigenti e dei responsabili dei servizi la
rotazione delle pratiche e dei procedimenti;
• il dipendente al quale è stata affidata la trattazione di una pratica deve rigorosamente rispettare
l'ordine cronologico fatti salvi i casi di urgenza che devono essere espressamente dichiarati
con provvedimento motivato dal Responsabile del procedimento. Tale prassi potrà essere
oggetto di controllo a campione;
• il dipendente non deve richiedere nè accettare donativi o utilità di qualsiasi natura per sé o
per altri da qualsiasi soggetto sia esso persona fisica, società associazione e impresa con cui sia
in corso attività d'ufficio o vi sia potenzialità futura, secondo quanto stabilito dal codice di
comportamento dei dipendenti.
Per tutti gli altri obblighi si rimanda a quanto previsto dal Codice di comportamento vigente in
questo Ente;
• incompatibilità dirigenziali
su questo aspetto si ritiene di confermare quanto previsto nei precedenti Piani;
• rilascio delle autorizzazioni ai dipendenti per lo svolgimento delle autorizzazioni per lo
svolgimento di attività extraistituzionale
è stato approntato un regolamento avente ad oggetto “Regolamento per il conferimento di
incarichi di lavoro autonomo di natura occasionale o coordinata e continuativa ad esperti esterni
di cui alla deliberazione n. 419 del 24/11/2009. Si valuterà, nel corso del triennio 2018-2020, un
eventuale aggiornamento anche in relazione al Codice di Comportamento;
• circostanze esterne ed interne
circostanze esterne: verrà valutata la possibilità di coinvolgere le istituzioni rilevanti nel
territorio in questa tematica (Questura, Prefettura, Procura della Repubblica) al fine di ottenere
dati per migliorare la capacità della Provincia di Vicenza di saper leggere e interpretare le
dinamiche socio territoriali in funzione del rischio corruttivo cui possono essere esposte e di
tenerne conto nella relazione del Piano;
circostanze interne: fermo restando tutto quanto detto nel presente Piano e nelle more di una
organizzazione ancora in corso si precisa che l'organizzazione attuale (sommando funzioni
fondamentali e funzioni delegate dalla Regione) consta di un Segretario Direttore Generale, di
n.7 Dirigenti, n. 5 Alte Professionalità, n. 13 Posizioni Organizzative, n. 234 Dipendenti.
5) LINEE GUIDA PER IL PIANO DI FORMAZIONE.
Entro il 30 aprile 2018 il Responsabile della prevenzione della corruzione, di concerto con il
Responsabile del servizio personale, approva il piano annuale di formazione obbligatoria con
riferimento alle attività a rischio di corruzione compatibilmente con i tempi di approvazione del
Bilancio.
I Dirigenti devono comunque tenere, in qualità di referenti, una sorta di “formazione continua”
attraverso incontri formativi e di aggiornamento, attraverso azioni di controllo nei confronti dei
dipendenti, volti a prevenire la corruttela nella gestione dell'attività posta in essere nel settore di
competenza.
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Il Responsabile della prevenzione della corruzione, con la definizione del piano di formazione,
assolve la definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad
operare in settori particolarmente esposti alla corruzione.
6) TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI.
Si rinvia ai precedenti Piani anticorruzione e a quanto previsto nel codice di comportamento vigente
in questo ente.
Si potenzierà il sistema di whistleblowing al fine di tutelare il dipendente che segnala l'illecito,
anche dopo l'entrata in vigore della legge n. 179 del 30/11/2017 (entrata in vigore il 29/12/2017)
soprattutto con riguardo alla segretezza dell'identità del denunciante.
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MONITORAGGIO
DATA ATTIVITA' SOGGETTO COMPETENTE
Approvazione aggiornamento del Organo di indirizzo politico su proposta
31 gennaio 2018 Piano triennale prevenzione della del Responsabile della prevenzione
corruzione della corruzione
Pubblicazione in sito sezione Responsabile della prevenzione della
31 gennaio 2018
“Amministrazione trasparente” corruzione
Approvazione del Piano annuale Il Responsabile della prevenzione della
30 aprile 2018 di formazione per i dipendenti in corruzione di concerto con il Dirigente
materia di anticorruzione del Personale
Richiesta a Questura, Prefettura,
Procura della Repubblica di dati Responsabile della prevenzione della
30 giugno 2018
relativi al rischio corruttivo nel corruzione
territorio provinciale
30 giugno 2018 Relazione su numero controlli,
Dirigenti
31 dicembre 2018 modalità di effettuazione, esiti
Report su varianti in corso
Dirigenti
15 dicembre 2018 d'opera al RPC
Relazione al Responsabile della
30 giugno 2018
prevenzione della corruzione sul Dirigenti
30 novembre 2018
rispetto dei tempi procedimentali
Relazione sulla rotazione del
31 ottobre 2018 Dirigenti
personale e/o delle pratiche
Elenco dettagliato degli affi-
damenti diretti e delle procedure
31 dicembre 2018 Dirigenti
negoziate al Responsabile della
prevenzione della corruzione
Relazione in materia di contributi
31 dicembre 2018 al Responsabile della prevenzione Dirigenti
della corruzione
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PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA Tel. 0444.908111 - C. Fisc. P. IVA 00496080243
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ
2018-2020
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PREMESSA
La trasparenza viene definita dall'art. 1 del D.Lgs n. 33 del 14 marzo 2013 come “accessibilità
totale delle informazioni concernenti l'organizzazione dell'attività delle pubbliche amministrazioni,
allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e
sull'utilizzo delle risorse pubbliche”. La trasparenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di
segreto di stato e di ufficio e di protezione dei dati personali, attua i principi costituzionali di
eguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità efficacia ed efficienza dell'utilizzo di
risorse pubbliche.
Le disposizioni in tema di trasparenza di cui al D.Lgs. n. 33/del 14 marzo 2013, così come
modificato dal D.Lgs. 97 del 25/05/2016, integrano l'inpiduazione del livello essenziale delle
prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche a norma dell'art. 117, 2° comma lett. m) della
Costituzione e costituiscono altresì esercizio della funzione di coordinamento informatico dei dati
della pubblica amministrazione di cui all'art. 117, 2° comma lett. r) della Costituzione.
Il presente Programma ha come finalità la garanzia di un adeguato livello di trasparenza attraverso
la pubblicazione nel sito istituzionale di una serie di dati e notizie concernenti l'amministrazione, al
fine di favorire un rapporto diretto tra amministrazione e cittadino e per garantire la cultura
dell'etica e dell'integrità.
L'elaborato ha un'articolazione triennale e copre il periodo 2018-2020 avendo già adottato
annualmente, dall'entrata in vigore della legge, un Programma triennale per la trasparenza e
l'integrità in osservanza alle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 33/2013.
Il programma deve essere pubblicato nella sezione denominata “Amministrazione trasparente”
sotto-sezione “Programma per la trasparenza e l'integrità”
RESPONSABILE PER LA TRASPARENZA E SUOI COMPITI
Il responsabile è inpiduato con provvedimento n. 110 del 4 ottobre 2016 nella figura del Dirigente
dell'Avvocatura Avv. Paolo Balzani.
Il responsabile svolge stabilmente un'attività di controllo sugli obblighi di pubblicazione gravanti
sulla amministrazione, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle
informazioni pubblicate e segnalando all'organo politico, al nucleo di valutazione, all'autorità
nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi alla commissione di disciplina, i casi di mancato o
ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione.
Il responsabile per la trasparenza provvede all'aggiornamento del programma triennale per la
trasparenza e l'integrità.
Il responsabile per la trasparenza si impegna affinché venga adottato un comportamento
comunicativo uniforme da parte degli uffici provinciali attraverso direttive e circolari interpretative
della normativa in materia di pubblicazione delle informazioni richieste dal D.Lgs. n. 33/2013.
Per svolgere le attività sopra descritte il responsabile per la trasparenza si avvale della Segreteria
Direzione Generale.
2
COMPITI DEI DIRIGENTI
I dirigenti responsabili degli uffici dell'Amministrazione Provinciale garantiscono il tempestivo e
regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge.
A tal fine inpiduano, all'interno di ogni servizio, uno o al massimo due incaricati deputati
all'aggiornamento dei dati da pubblicare.
PEC
Si ribadisce l'importanza dell'utilizzo della posta elettronica certificata come mezzo di
comunicazione innovativo che consente alla P.A. e ai suoi interlocutori di risparmiare tempo e
denaro. Si ricorda che la Provincia di Vicenza è dotata dall'anno 2003 del servizio di posta
elettronica certificata e la casella istituzionale PEC è pubblicizzata sulla home page del sito nonché
censito nell'IPA (Indice delle Pubbliche Amministrazioni).
La PEC è in grado di garantire indirizzo del mittente e del destinatario, data ed ora di invio e
ricezione del messaggio. Tali caratteristiche, che danno legalità alle comunicazioni, consentono
pertanto di sostituire di fatto la “vecchia” raccomandata AR abbattendo i costi legati alle spedizioni
e riducendo drasticamente i tempi di attesa, di invio e consegna.
A partire dal maggio 2009 e per gli anni successivi, nell'ottica della dematerializzazione, l'Ente ha
avviato un forte processo di estensione dell'utilizzo della PEC per tutte le comunicazioni ufficiali ad
altre pubbliche amministrazioni e per le comunicazioni ai professionisti e ai cittadini che abbiano
espresso la volontà di utilizzare questo mezzo di comunicazione.
ALBO PRETORIO
La legge n. 69 del 18 giugno 2009, perseguendo l'obiettivo di modernizzare l'azione amministrativa
mediante il ricorso agli strumenti e alla comunicazione informatica, riconosce l'effetto di pubblicità
legale solamente agli atti e ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli enti pubblici sui propri
siti informatici.
L'art. 32, comma 1 della legge, ha sancito infatti che “a far data dal 1 gennaio 2012 gli obblighi di
pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono
assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti
pubblici obbligati”. L'ente ha attivato, nei termini prescritti dalla legge, l'albo pretorio on line e nel
triennio di riferimento opererà affinché le pubblicazioni in forma informatica non solo siano
conformi al dettato normativo, ma siano sempre più chiare e facilmente consultabili.
PORTALE DELLA PROVINCIA
Tutte le informazioni in materia di trasparenza sono pubblicate nel sito della Provincia
www.provincia.vicenza.it nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
3
DECORRENZA E DURATA OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE
L'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 stabilisce che i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria
debbono essere pubblicati tempestivamente nel sito della Provincia e mantenuti aggiornati.
I dati e i documenti sono pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell'anno
successivo a quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione, fatti salvi i persi termini previsti
dalla normativa in materia di trattamento di dati personali e quanto previsto dagli art. 14, comma 2,
e 15, comma 4, del D.Lgs. n. 33/2013.
OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE CONCERNENTI GLI ATTI NORMATIVI ED AMMINISTRATIVI
L'Amministrazione Provinciale pubblica sul proprio sito nella sotto-sezione “Disposizioni generali”
i link alle norme di legge statale e le direttive, le circolari, gli atti amministrativi generali
sull'organizzazione dell'ente, sugli obiettivi e sui procedimenti, gli atti interpretativi di norme
giuridiche e i codici di condotta.
INDIVIDUAZIONE DEI DATI DA PUBBLICARE NELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”
DEL SITO ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA E PRINCIPI INFORMATORI
Il 20 aprile 2013, data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 33/2013, la sezione “Operazione
Trasparenza” è stata rinominata come “Amministrazione Trasparente” ed è stata organizzata in
sotto-sezioni come stabilito dall'allegato A del predetto decreto e integrato dalla deliberazione
CiVIT n. 50/2013. Ai fini dell'inpiduazione dei dati da pubblicare nella stessa, è stato seguito lo
schema predisposto nell'allegato A della predetta deliberazione, nel più pieno e più ampio rispetto
della normativa e dei principi in materia di trasparenza
Per ogni informazione pubblicata verrà verificata:
• la completezza
• la tempestività
• la comprensibilità
• la semplicità di consultazione
• l'omogeneità
• la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione
• la presenza dell'indicazione e la riutilizzabilità
PROGRAMMA TRASPARENZA E PIANO DELLE PERFORMANCE
Il nucleo di valutazione verificherà la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma Triennale per
la Trasparenza e quelli indicati nel Piano delle Performance.
Il nucleo di valutazione utilizza le informazioni e i dati relativi all'attuazione degli obblighi di
trasparenza ai fini della misurazione e valutazione delle performance sia organizzative sia
inpiduale del responsabile e dei dirigenti dei singoli uffici responsabili della trasmissione dei dati.
4
PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
Sono di seguito riportate le modalità di attuazione della trasparenza totale adottate o in fase di
implementazione da parte della Provincia di Vicenza in un'attività che per sua natura può
qualificarsi come work in progress.
Art. 10 D.Lgs. n. 33/2013 – Coordinamento con il piano triennale per la prevenzione della
corruzione
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Pubblicato nella sotto-sezione “Disposizioni generali” della sezione “Amministrazione trasparente”
Entro gennaio 2019 aggiornamento del Programma annuale in riferimento ai dati della
disposizione in oggetto
Entro gennaio 2020 aggiornamento del Programma annuale in riferimento ai dati della
disposizione in oggetto
Art. 12 – Obblighi di pubblicazione concernenti gli atti di carattere normativo e amministrativo
generale.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Adempiuto secondo le indicazioni normative anche a seguito dell'introduzione del comma 1 bis da
parte del D.L. n. 69/2013 convertito in Legge 98/2013.
Nel triennio 2018-2020 i dati richiesti saranno pubblicati non appena pervengono all'Ufficio
Trasparenza.
Art. 13 – Obblighi di pubblicazione concernenti l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2018-2020 il Programma sarà continuativamente aggiornato seguendo i cambiamenti
legislativi e organizzativi che attengono agli organi di indirizzo politico e di amministrazione e
gestione, con obbligo di pubblicare tempestivamente le modifiche intervenute.
Art. 14 – Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione,
di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
in osservanza al novellato articolo 14 dal D.Lgs. n. 97/2016, in particolare ai commi 1, 1-bis, 1-ter,
1-quater e 1-quinques e sulla scorta di quanto disposto dalle Linee guida recante indicazioni
sull'applicazione dell'art. 14 del D.Lgs. n. 33/2013 adottate dall'ANAC con datto n. 241 dell'8
marzo 2017.
In tal senso sarà aggiornato il Programma nel triennio 2018-2020.
5
Art. 15 – Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi si collaborazione e
consulenza
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2018-2020 il responsabile per la trasparenza provvederà a verificare l'adempimento
degli obblighi di pubblicazione di cui alla disposizione in parola, così come novellata dal D.Lgs. n.
97/2016.
Artt. 16-21 – Obblighi di pubblicazione relativi al personale
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2018-2020 si procederà all'aggiornamento costante dei dati, non appena pervenga
dall'ufficio del personale la comunicazione e nel rispetto delle modifiche operate dal D.lgs. n.
97/2016.
Art. 22 – Obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli enti pubblici vigilati e agli enti di diritto
privato in controllo pubblico, nonché alle partecipazioni in società di diritto privato
I dati richiesti risultano pubblicati nella loro completezza. Oltre a quanto previsto dalla legge, si è
anche creata una sottosezione “Enti a cui la Provincia di Vicenza ha diritto a nominare un
componente negli organi” contenenti i dati di enti non rientranti nelle tipologie di cui all'art. 22,
comma 1 lett. a), b), c) e d).
Nel triennio 2018-2020, sulla base delle comunicazioni/informazioni che pervengono dagli enti in
oggetto, si procederà tempestivamente all'inserimento dei dati nel rispetto delle modifiche apportate
dal D.Lgs. n. 97/2016.
Art. 23 – Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2018-2020, verranno pubblicati tutti i dati richiesti dal novellato art. 23 ad opera del
D.Lgs. n. 97/2016
Artt. 24 e 25 – Obblighi di pubblicazione dei dati aggregati relativi all'attività amministrativa e
dei dati concernenti i controlli sulle imprese
Sono stati abrogati dal D.lgs. n. 97/2016.
Artt. 26-27 – Obblighi di pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi,
sussidi e attribuzioni di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati.
I dati sono pubblicati tempestivamente e nella loro completezza prevedendo anche la pubblicazione
dei dati relativi alle sovvenzioni per importi inferiori ai mille euro di cui all'art. 26 comma 3, non
6
obbligatori per legge, così come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016.
Nel triennio 2018-2020 si procederà costantemente al controllo e all'aggiornamento dei dati
richiesti dagli artt. 26 e 27.
Art. 28 – Pubblicità dei rendiconti dei gruppi consiliari regionali e provinciali
Allo stato non vi è necessità di adempiere in quanto non sono previsti fondi per i gruppi consiliari.
Art. 29 – Obblighi di pubblicazione del bilancio preventivo e consuntivo e del piano degli
indicatori e risultati attesi di bilancio nonché dei dati concernenti il monitoraggio degli obiettivi.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2018-2020 si procederà, annualmente, alla pubblicazione dei dati richiesti nei termini
normativamente stabiliti.
Art. 30 – Obblighi di pubblicazione concernenti i beni immobili e la gestione del patrimonio
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2018-2020 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati
Art. 31 – Obblighi di pubblicazione concernenti i dati relativi ai controlli sull'organizzazione e
sull'attività dell'amministrazione
Si pubblicherà l'informazione nell'ipotesi in cui ricorra la fattispecie.
Art. 32 – Obblighi di pubblicazione concernenti i servizi erogati.
La definizione normativa dei “Costi contabilizzati”, risultante dal combinato disposto degli artt 32
e 10, comma 5, del D.Lgs. 33/2013 e dal rinvio da quest’ultima disposizione operato all’art. 10,
comma 5, del D. Lgs. 279/1999, può trovare compiuta applicazione alle sole amministrazioni
statali, tenute ad applicare il sistema di contabilità economica fondato su rilevazioni analitiche per
centri di costo, disciplinato dal Titolo II del D.Lgs. 279/1999.
La contabilità degli Enti locali è, invece, normata dal Titolo VI del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), con
la conseguenza che i dati di costo desumibili dal rendiconto annuale sono necessariamente aggregati
e, quindi, privi dell’analiticità presente nel sistema contabile delle amministrazioni statali.
Nella compilazione della sotto-sezione 2 “Costi contabilizzati” si fa, pertanto, riferimento alla
pubblicazione dei costi aggregati contabilizzati nel rendiconto della Provincia.
I “Tempi medi di erogazione dei servizi” sono stati abrogati dal D.Lgs. n. 97/2016
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Art. 33 – Obblighi di pubblicazione concerventi i tempi di pagamento dell'amministrazione
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2018-2020 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati.
Art. 35 – Obblighi di pubblicazione relativi ai procedimenti amministrativi
Il Regolamento sui procedimenti amministrativi è pubblicato in “Amministrazione trasparente” con
l'ultimo aggiornamento in data 25 settembre 2013 con deliberazione del Commissario Straordinario
n. 37.
Fermo restando la possibilità di aggiornamento continuativo su segnalazione dei dirigenti del
regolamento, l'Ufficio Trasparenza procede d'ufficio nell'ambito del triennio, compatibilmente con
le risorse umane, strumentali ed economiche in forza all'Ufficio Trasparenza, ad una revisione del
regolamento sui procedimenti amministrativi anche in relazione alla nuova organizzazione
dell'Ente Provincia.
Art. 36 – Informazioni per effettuazione di pagamenti informatici
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2018-2020 si procederà all'eventuale aggiornamento dei dati
Art. 37 – Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2018-2020 si procederà con l'aggiornamento dei dati, fermi restando gli altri obblighi
di pubblicità legale di cui alla Legge n. 190/2012 e di cui al D.Lgs. n. 50/2016 e nel rispetto della
prescrizione di cui al comma 2 dell'art. 37 del D.Lgs. n. 33/2013.
Art. 38 – Pubblicità dei processi di pianificazione, realizzazione e valutazione delle opere
pubbliche.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2018-2020 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati, così come
modificato dal D.Lgs. n. 97/2016.
Art. 39 – Trasparenza dell'attività di pianificazione e governo del territorio.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2018-2020 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati, così come
modificato dal D.Lgs. n. 97/2016.
8
Art. 40 – Pubblicazione e accesso alle informazioni ambientali
I dati richiesti sono pubblicati parzialmente nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione
Trasparente”.
Nel triennio 2018-2020 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati.
Art. 42 – Pubblicazione concernenti interventi straordinari e di emergenza
Nell'ipotesi di interventi straordinari e di emergenza, si procederà alla tempestivamente alla
pubblicazione dei dati richiesti dall'articolo in parola.
Nel triennio 2018-2020 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati.
Art. 43 – Responsabile per la trasparenza
E' stata creata nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente” la sotto-sezione
“Altri contenuti – Prevenzione della Corruzione” in cui sono stati inseriti i dati richiesti riferiti al
Responsabile per la trasparenza.
ACCESSO CIVICO
L'art. 5 del D.lGS. N. 33/2013 è modificato da D.Lgs. n. 97/2016.
L'accesso civico, detto anche accesso civico semplice, è il diritto di chiunque di richiedere alle
pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti nei casi in cui sia stata omessa la loro
pubblicazione (art. 5, comma 1 D.Lgs. n. 33/2013), pur avendone l'obbligo ai sensi del decreto sulla
Trasparenza.
L'accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere documenti, informazioni o dati che le
pubbliche amministrazioni hanno omesso di pubblicare pur avendone l'obbligo.
La richiesta è gratuita, non deve essere motivata e va indirizzata al dirigente competente per materia
e può essere redatta attraverso posta elettronica all'indirizzo trasparenza@provincia.vicenza.it.
Il dirigente, dopo aver ricevuto la richiesta, entro venti giorni pubblica nel sito web sezione
“Amministrazione trasparente” il documento, l'informazione o il dato richiesto e
contemporaneamente comunica al richiedente l'avvenuta pubblicazione indicando il relativo
collegamento ipertestuale. Se quanto richiesto risulti già pubblicato, nel rispetto della normativa
vigente, ne dà comunicazione al richiedente e al responsabile per la trasparenza indicando il relativo
collegamento ipertestuale.
Nel caso in cui il dirigente competente non richieda la pubblicazione all'Ufficio Trasparenza entro
30 giorni dalla richiesta, il richiedente può ricorrere al responsabile per la trasparenza il quale, dopo
aver verificato la sussistenza dell'obbligo di pubblicazione, pubblica tempestivamente comunque
non oltre il termine di 5 giorni nella sezione “Amministrazione Trasparente” quanto richiesto e
contemporaneamente ne dà comunicazione al richiedente comunicando il relativo collegamento
ipertestuale.
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L'accesso civico generalizzato (art. 5, comma 2 D.Lgs. n. 33/2013) comporta il diritto di chiunque
di accedere a dati, documenti, informazioni detenuti dall'ente, ulteriori rispetto a quelli sottoposti ad
obbligo di pubblicazione ad esclusione di quelli sottoposti al regime di riservatezza.
L'esercizio di tali diritti non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva
del richiedente.
L'istanza di accesso civico identifica i dati, le informazioni o i documenti richiesti e non richiede
motivazione.
Il rilascio di dati e documenti in formato elettronico o cartaceo è gratuito salvo il rimborso del costo
effettivamente sostenuto e documentato.
Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato nel
termine di 30 giorni dalla presentazione dell'istanza.
L'istanza per accesso civico semplice deve essere presentata al Responsabile della Trasparenza
Dirigente Avv. Paolo Balzani. Ove tale istanza venga presentata ad altro ufficio della Provincia, il
responsabile di tale ufficio provvede a trasmetterlo immediatamente al responsabile della
trasparenza.
L'istanza avente ad oggetto l'accesso generalizzato deve essere indirizzata Segretario Direttore
Generale dott. Angelo Macchia.
Il titolare del potere sostitutivo di cui all'art. 2 comma 9 bis della legge 241/1990 è il
Vicesegretario Generale Dott.ssa Caterina Bazzan
Il regolamento in materia di accesso civico e accesso generalizzato è stato adottao con deliberazione
consiliare n. 21 dell'8 giugno 2017 ed è entrato il 9 giugno 2017.
SANZIONI
L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente costituisce
elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per
danno all'immagine dell'Amministrazione ed è comunque valutato ai fini della corresponsione della
retribuzione del risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance inpiduale
dell'interessato.
INIZIATIVE
Formulazione direttive interpretative ad opera del responsabile per la trasparenza anche attraverso
incontri dedicati tra responsabile per la trasparenza, ufficio trasparenza e dipendenti incaricati alla
trasmissione dei dati.
Costante e tempestiva assistenza, da parte dell'Ufficio Trasparenza, agli uffici nel flusso di
trasmissione dei dati da pubblicare nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Corsi di formazione per il personale dell'ente inpiduato dal responsabile per la trasparenza su
indicazione dei dirigenti e di concerto con il responsabile del servizio personale su anticorruzione,
trasparenza, legalità ed integrità, come previsto nel piano formazione.
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