P.T.P.C.T. 2017-2019

                                              Allegato 1)



          PROVINCIA DI VICENZA
     Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA Tel. 0444.908111 - C. Fisc. P. IVA 00496080243




   PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE
DELLA  CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA
               2017-2019


Approvato con Decreto Presidenziale n. 9 del 31 gennaio 2017
           PROVINCIA DI VICENZA
     Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA Tel. 0444.908111 - C. Fisc. P. IVA 00496080243




PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
                2017-2019




                     1
                Sezione I -Disposizioni generali


1. Entrata in vigore, validità ed aggiornamenti

Con deliberazione del Commissario Straordinario n. 19 del 28/01/2014 è stato approvato il Piano
Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014-2015-2016.
Con successivi decreti presidenziali n.13 del 26 /01/2015 e n. 11 del 28/01/2016 si è provveduto al
relativo aggiornamento.
L'art. 1, comma 8, della legge n. 190/2012 dispone che il Piano abbia validità triennale e debba
essere aggiornato entro il 31 gennaio di ogni anno.

Con il presente aggiornamento ci si propone, fermo restando l'impianto generale del precedente
Piano della Prevenzione della Corruzione di questo Ente, di rivederlo secondo gli obiettivi strategici
inpiduati dal Presidente della Provincia con proprio decreto n. 9 del 31 gennaio 2017.     .

In particolare si è tenuto inoltre conto:
1. della delibera ANAC n. 831 del 03.08.2016 relativa all’approvazione del Piano Nazionale
Anticorruzione (PNA) 2016;
2. delle risultanze della relazione in materia di anticorruzione e trasparenza relativa all’anno 2016;
3. di misure che nel tempo sono risultate inefficaci, inutili, non realizzabili, non pertinenti se non
accademiche, pertanto si è ritenuto di sopprimerle, almeno temporaneamente;

Gli obiettivi strategici inpiduati dal citato decreto presidenziale e a cui si deve ispirare
l’aggiornamento del presente Piano si possono così sintetizzare:
1. creare un contesto sfavorevole alla corruzione attraverso
  • il potenziamento del sistema dei controlli
  • la concreta effettività delle misure del PTPCT
  • la formazione del personale preposto (con particolare riguardo alle aree considerate a rischio
    generale ma anche a rischio specifico)
  • il coinvolgimento diretto del personale, a partire dalle figure apicali, nella realizzazione del
    PTPCT volte e superare il limite della “solitudine” del Responsabile della prevenzione della
    corruzione e della trasparenza e la resistenza culturale spesso riscontrata nei confronti degli
    adempimenti richiesti per l’attuazione delle misure del Piano;
2. valorizzare la trasparenza dell’attività e dell’organizzazione attraverso
  • la pubblicazione di ulteriori documenti rispetto a quelli obbligatori per legge
  • il rafforzamento dell’istituto dell’accesso civico generalizzato;
3. attività di supporto della Provincia, quale “Casa dei Comuni”, agli enti locali in tema di
formazione per l’attività di prevenzione della corruzione e di promozione della trasparenza.


Come previsto dall'art. 1, comma 10, della legge n. 190/2012, il Responsabile della prevenzione
della corruzione e della trasparenza provvederà a proporre la modifica del Piano ogniqualvolta
siano accertate significative violazioni delle prescrizioni in esso contenute.
Il Piano Anticorruzione è uno strumento a scorrimento, contenente misure organizzative, che il
Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza potrà modificare qualora
ritenga che delle circostanze esterne o interne all'ente possano ridurne l'idoneità.
In particolare il Piano potrà essere aggiornato per le seguenti ragioni:
- sopravvenute normative o provvedimenti ANAC


                         2
-  affidamento o sottrazione di funzioni
-  revisione dei processi organizzativi interni
-  esiti dei monitoraggi e dei report
-  proposte ad opera dei responsabili dei servizi
-  segnalazione di illeciti da parte dei dipendenti.

Il Piano permane strumento agile volto all'adozione di misure organizzative preordinate ad evitare
fenomeni di corruzione e a prevenire e combattere la “mala gestio” all’interno della pubblica
amministrazione. È stato costruito con la finalità di migliorare le pratiche amministrative attraverso
la promozione dell'etica nella pubblica amministrazione.

Il presente PTPCT copre il periodo 2017-2018-2019.
Questo aggiornamento viene redatto nel tentativo si non farne un semplice adempimento formale
ma “work in progress” tale da consentire non solo di adeguare l’attività di prevenzione della
corruzione in termini di concreta efficacia all’interno dell’Ente ma anche per conformarlo al nuovo
assetto degli enti consolidando il ruolo delle Province come istituzioni di secondo livello al servizio
dei Comuni del territorio.

Pur nelle inevitabili manchevolezze e lacune dovute alla natura stessa del Piano, che è strumento “in
fieri” e soggetto a modifiche ed aggiustamenti, anche in considerazione della persistente limitatezza
di risorse disponibili umane, strumentali e finanziarie cui è costretto l'Ente, si ritiene che il presente
Piano confermi le caratteristiche fondamentali, inpiduate anche nei precedenti aggiornamenti, di
specificità, effettività, coerenza e flessibilità.

In particolare:

specificità nel senso che il presente Piano è stato formulato in relazione al quadro normativo di
riferimento e sulla base della relazione in tema di anticorruzione e trasparenza 2016. Inoltre è stato
redatto sulla scorta di quanto emerso da un sistema consolidato e quasi ventennale di controlli
sistematici interni (visto di conformità del Segretario Generale). Gli atti vistati dal Segretario
Generale sono stati per il 2016 pari al 60,53% di atti dirigenziali - n. 566 su n. 935 atti prodotti –
con n. 6 rilievi in riferimento al PTPC 2016 (documentazione agli atti) e pari al 100 % di atti
deliberativi e di decreti presidenziali. A ciò si aggiungano i controlli a campione dal momento
dell'entrata in vigore della norma, il contenzioso giudiziario dell'ente, le anomalie non tipizzate
registratesi, la mappatura del 35% dei procedimenti che riguardano atti/provvedimenti ampliativi
della sfera giuridica del destinatario (autorizzazioni, concessioni, contributi);

effettività si è tentato di non prevedere azioni che non possono essere svolte e di stabilire solo
misure che, verosimilmente, verranno applicate e monitorate, con lo sforzo di non confinarle nella
zona imprecisa di propositi meramente adempimentali. Infatti si è ritenuto di eliminare, dal
momento che o non sussiste più la fattispecie o è davvero penuta residuale, talune misure (ad es.
alienazioni e locazioni in materia di turismo) o perché si ritiene davvero non concreto il rischio
corruttivo (ad es. quantificazione indennità espropriazioni). Per quanto attiene alla mappatura dei
processi che si devono completare entro il primo semestre 2017 si valuterà ad opera del
Responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza di concerto con il Direttore Generale se
continuare nella somministrazione dei questionari già utilizzati per la mappatura dei processi nel
2015 o se inpiduare forme alternative e comunque oggettive ed efficaci di mappatura dei processi
(per esempio come è stato suggerito attraverso corsi on-line, es. MOOC);




                            3
coerenza – il Piano si integra inscindibilmente con il sistema dei controlli interni, con il sistema
delle performance e con tutti gli altri atti di pianificazione e con le risorse disponibili. Ciò
comporterà un concreto coinvolgimento e una conpisione del personale dell’intero ente. A tal
proposito il Presidente nel rispetto delle competenze del Responsabile dell’anticorruzione e della
trasparenza nel decreto n. 9 del 31/01/2017 ha dato mandato al Direttore Generale di verificare
l’attuazione del presente Piano attraverso propri specifici interventi. L’inadempimento o il non
tempestivo adempimento comporterà conseguenze sul piano della valutazione delle performance;

flessibilità – il Piano è strumento che, per le ragioni esposte precedentemente, può essere oggetto di
aggiornamento in corso d'anno, su proposta del RPCT, allorché siano accertate significative
violazioni alle prescrizioni, quando intervengano mutamenti organizzativi, modifiche in ordine
all'attività dell'amministrazione, quando si rendano necessarie integrazioni atte a dare effettività e
idoneità al Piano.


2. AGGIORNAMENTO MISURE DI LEGALITA' ED INTEGRITA' IDONEE A
PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE


Con il presente aggiornamento si provvede ad integrare le misure di legalità ed integrità già
approvate ed in corso di attuazione (punto 11 del PTPC 2014-2015-2016) come di seguito:


1) AREE DI RISCHIO INDIVIDUATE

Sulla scorta del precedente Piano Anticorruzione, della relazione in materia di anticorruzione e
trasparenza relativa al 2016, dei risultati dei controlli sistematici di cui al precedente paragrafo, dei
controlli a campione di cui alla relazione (prot. n. 85916 del 21.12.2016) riferita all’anno 2016, dei
report e dei monitoraggi effettuati (documentazione tutta disponibile agli atti dell'Ufficio
Anticorruzione), delle mappature delle aree a rischio, si riportano le aree di rischio e, in calce alle
stesse, le anomalie che si possono verificare e che sono state anche concretamente riscontrate e le
misure di contrasto alla creazione di un humus favorevole alla corruzione.

TABELLA A

       Servizio-Ufficio coinvolto            Attività         Grado di
                                              rischio



                           Area di rischio in materia di
    Tutti i Servizi, ma in particolare l'attività
                           contratti pubblici anche a
    svolta sia dalla Stazione Unica
 1                         seguito dell’entrata in vigore      4
    Appaltante che dalla Provincia in qualità
                           del D.Lgs. 50/2016
    di Soggetto Aggregatore**




                          4
2  Tutti i servizi dell'Ente   Proroga, rinnovi, estensione    5
                  di contratti




  Settore LL.PP.         Perizie suppletive    e  di
3                                   5
  Servizio Difesa del Suolo   variante




  Settore Ambiente

  Settore Cave

  Servizio Trasporti       Attività   oggetto    di
4                 autorizzazione e concessione    4
  Ufficio Agriturismo

  Settore Caccia e Pesca

  Servizio Viabilità

  Servizio Turismo

  Corpo di Polizia provinciale

  Settore Ambiente
                  Procedimenti   sanzionatori
5  Settore Cave          relativi   agli    illeciti  3
                  amministrativi e penali
  Servizio Trasporti

  Ufficio Agriturismo

  Servizio Turismo




                  5
   Corpo di Polizia provinciale

   Settore Ambiente

   Settore Cave              Controlli                 4
6
   Servizio Trasporti

   Ufficio Agriturismo

   Servizio Turismo


                       Mercato del lavoro: gestione       3
7  Centri per l'impiego
                       graduatorie


   Servizio Turismo

8  Servizio Trasporti           Nomine Commissioni            4

   Servizio Caccia


                       Attribuzione   di  vantaggi
9  Tutti i servizi             economici   di   qualunque
                       genere a persone e ad Enti        5
                       pubblici e privati (sov-
                       venzioni, contributi, sussidi,
                       ausili finanziari etc.)



2) ANOMALIE/CRITICITA' E MISURE DI CONTRASTO RISPETTO ALLE AREE
  INDIVIDUATE

TABELLA B

Attività            Rischi e anomalie possibili        Misure
                Criticità verificabili  e
                riscontrate
Area di rischio dei contratti Ritardo o mancata pro-     Programmazione annuale anche
pubblici di cui al punto 1) grammazione annuale anche     per servizi e forniture non solo
Tabella A)          per acquisti di servizi e    dell'ente Provincia, ma anche per i
               forniture.           Comuni convenzionati con SUA,
                               responsabili della programmazione




                       6
Gare   aggiudicate   con Direttive finalizzate alla defi-
frequenza   agli   stessi nizione negli atti preparatori alla
soggetti.            gara di requisiti tecnici ed
                economici che non favoriscano
                un'impresa e utilizzo di elenchi
                aperti di operatori economici con
                applicazione del principio della
                rotazione, previa fissazione di
                criteri generali per l'iscrizione.
                Obblighi    di   trasparenza   e
                pubblicità   nella   scelta  dei
                componenti delle commissioni di
                gara, in possesso dei requisiti
                necessari mediante, ove possibile,
                estrazione a sorte.
                Rilascio da parte dei commissari di
                dichiarazioni attestanti mancanza
                di conflitto di interessi con gli
                operatori economici coinvolti.
                Divieto di introdurre nel bando di
                gara clausole vaghe o vessatorie
                che   disincentivano   la  par-
                tecipazione degli operatori.

Frequenza di gare con              Idem
un'unica offerta valida.

Frequenza di ricorso alla Verifica del  rispetto  della
procedura negoziata.   procedura di cui all’art. 36, 2°
             comma, lett. b) e c) del D.Lgs.
             50/2016.

Mancanza o incompletezza Check-list di controllo sugli
nella determina a contrarre o elementi essenziali del contratto
carente esplicitazione degli previsti in determina a contrarre.
elementi  essenziali  del
contratto.


Insufficiente  stima   del  Adozione di direttive e linee guida
valore dell'appalto senza     che introducano criteri stringenti a
computare la totalità dei lotti  cui attenersi nella determinazione
e la durata contrattuale.     del valore stimato del contratto.


Insufficiente  stima   del          Idem
valore dell'appalto di servizi
e forniture.



        7
                 Acquisto autonomo di beni Verificare nella determina a
                 presenti in convenzione e in contrarre, se si procede con
                 MEPA.            acquisti autonomi, se è stata
                               preventivamente esperita ricerca in
                               MEPA-CONSIP.
                               Direttive che stabiliscano criteri
                               oggettivi e predefiniti.


                 Ricorso  agli    affidamenti Disposizioni regolamentari
                 diretti              che introducano
                                  1. affidamenti mediante cottimo
                                  fiduciario con consultazione di
                                  almeno cinque operatori economici
                                  anche per procedure di importo
                                  inferiore a €40.000,00;
                                  2. l’obbligo di comunicare al RPC
                                  la presenza di affidamenti ripetuti
                                  ai medesimi operatori economici in
                                  un dato arco temporale;
                                  3.   l’utilizzo   di   sistemi
                                  informatizzati per l'inpiduazione
                                  degli operatori da consultare nel
                                  rispetto del principio di rotazione;
                                  4. check-list di verifica degli
                                  adempimenti da porre in essere
                                  anche in relazione alle direttive;
                                  5.   apparato    motivazionale
                                  esaustivo e argomentato nella
                                  determinazione a contrarre che
                                  ricorra all’istituto dell’affidamento
                                  diretto   in   quanto   ipotesi
                                  eccezionale e residuale.

Proroga, rinnovi, estensione Un valore complessivamente       Direttive   atte   a   limitarne
di contratti di cui al punto 2) superiore   alla   soglia   fortemente l'utilizzo e verifica
Tabella A)           normativamente    prevista   puntuale   e   approfondimento
                affidata attraverso proroghe,    nell’ipotesi in cui tali fattispecie si
                rinnovi ed estensioni e       verifichino.
                immotivata   e  rilevante
                concessione di proroghe
                rispetto al termine previsto
                dal bando.

Perizie suppletive e     di Redazione di progetti      e Direttive che impongano massima
variante di cui al punto   3) capitolati approssimativi.    precisione nella stesura del
Tabella A)                             progetto e nella verifica dello
                                  stesso.
                                  Evitare clausole di stile o non


                          8
                                     circostanziate che giustifichino
                                     surrettiziamente il ricorso alle
                                     varianti.
                                     Report semestrale sulle varianti in
                                     corso d'opera al RCP.
Attività    oggetto     di Le criticità sono quelle        Verifica nel corso del 2017 dello
autorizzazione e concessione effettivamente emerse in          stato dell’arte in tema di stan-
di cui al punto 4) tabella A).  sede   di    questionari    dardizzazione del procedimento
                 somministrati nel corso del      con suggerimenti di modalità
                 2015 a tutti i Servizi         operative.
                 dell'ente  nell'attività  in
                 oggetto.  Cio’ che     si
                 evidenzia, come criticità
                 generale, è una mancanza di
                 omogeneizzazione       di
                 procedimenti    che   pur
                 attenendo a materie perse
                 hanno      caratteristiche
                 assolutamente comuni nel
                 processo.

Procedimenti    sanzionatori   Si   è   acquisita  una Procedimenti da mappare entro il
relativi   agli    illeciti  valutazione media di rischio 2017.*
amministrativi e penali di cui   corruzione sulla base delle
al punto 5) tabella A)       relazioni e dei dati storici
                  degli Uffici.

Controlli di cui al punto 6) Si   è  acquisita   una        Procedimenti da mappare entro il
Tabella A)          valutazione alta di rischio         2017*
               corruzione sulla base delle
               relazioni e dei dati storici        Verifica del rispetto del principio di
               degli   Uffici.   L'unico        rotazione, sia delle attività
               regolamento approvato in          controllate che dei controllori,
               materia di controlli attiene        compatibilmente con l’organiz-
               alla materia agrituristica,         zazione del personale in servizio.
               (deliberazione n. 20 del
               15/04/2015).

                  Tale regolamento è da
                  considerarsi una conse-
                  guenza   operativa dei
                  precedenti Piani anticor-
                  ruzione e dei controlli a
                  campione effettuati.

                  La media     dei controlli
                  effettuati    nei    settori
                  d'interesse è   pari al 10%
                  sulla totalità  dell'attività da

                           9
                controllare .

                La   principale   criticità
                rilevata nel corso del 2016 è
                la carenza di personale che
                non sempre permette di
                effettuare i controlli secondo
                un criterio ampio di
                rotazione

                Si   è   acquisita una Procedimenti da mappare entro il
Mercato del lavoro: gestione valutazione media di rischio 2017.*
graduatorie di cui al punto 7) corruzione sulla base delle
Tabella A)           relazioni e dei dati storici
                degli Uffici.

                Nomine di commissioni con      Adozione di direttive interne-linee
                criteri del tutto discrezionali   guida che impongano procedure
                o con previsione di criteri     selettive per la scelta dei
                eccessivamente generici o      componenti le commissioni.
                troppo dettagliati.

               Nomine di commissioni con Criteri di rotazione semestrali
               componenti sprovvisti di nell'inpiduazione del segretario
               adeguati requisiti.      verbalizzante che, preferibilmente,
                              non afferisca al Servizio di
Nomine Commissioni di cui al                riferimento.
punto 8) Tabella A)     Non rispondenza o parziale
               interpretazione dei requisiti
               o dei criteri stabiliti dalla
               legge.

                Nomina di componenti le
                commissioni esterne senza
                procedure selettive.

                Mancanza di rotazione della
                figura   del  segretario
                verbalizzante.
              La criticità principale è data     Stante    l’eccezionalità    di
              dall’inadeguatezza     del     attribuzione    di   contributi
              regolamento/provvedimento        economici,    laddove   vengano
              generale sulle provvidenze       conferiti, si raccomanda che siano
              ex art. 12 L. n. 241/1990.       introdotti criteri oggettivi ed
              Tuttavia corre l’obbligo di       adeguati nella predisposizione dei
              precisare che stante la         singoli provvedimenti.
Attribuzione di vantaggi situazione di sofferenza         Inoltre si invita a preferire la
economici  di  qualunque finanziaria in cui versa        pubblicazione di un avviso di
genere a persone e ad Enti l’ente    Provincia   la     partecipazione, quindi di una

                        10
pubblici     e    privati  fattispecie ricorre in modo   procedura ad evidenza pubblica,
(sovvenzioni,    contributi,  assolutamente isolato e     per l’inpiduazione degli aventi
sussidi, ausili finanziari ecc.)  sporadico e riveste il     diritto  al  contributo, con
di cui al punto 9) Tabella A)   carattere   di   assoluta  conseguente   apparato  moti-
                  straordinarietà.        vazionale fondato nell’ipotesi in
                                  cui   non  si  proceda  alla
                                  pubblicazione dell’avviso.

*Per quanto riguarda la mappatura dei procedimenti, fermo restando quanto previsto al
punto 1) del Piano, con riferimento al criterio dell’effettività che si cerca di applicare al piano
medesimo, si concluderà entro il 2017 la mappatura dei processi che partirà dal regolamento
dei procedimenti tenendo conto però che il concetto di processo è ancor più ampio e flessibile
del procedimento amministrativo. Rilevati i procedimenti amministrativi infatti si dovranno
inpiduare i processi organizzativi attribuendo loro il grado di rischio.
Per tali ragioni sarà coinvolta, compatibilmente con i carichi di lavoro degli uffici, l’intera
struttura attraverso una metodologia che verrà approfondita e completata ad opera del
Responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza, come detto, entro il primo semestre
2017 al fine di completare la mappatura entro dicembre 2017.
Pertanto la formazione per l’anno 2017 riguarderà prioritariamente la mappatura dei
processi.

** Si precisa che la SUA della Provincia di Vicenza ha avviato e concluso nel 2016 per i
Comuni convenzionati n.72 procedure di gara per lavori e servizi per un importo complessivo
di € 20.870.285,88.= di cui € 7.826.568,66.= per servizi e € 13.043.717,22.= per lavori. Di queste
72 procedure di gara 62 sono state procedure negoziate e 10 procedure aperte. Si precisa che
tale dato non contempla le gare avviate nel 2016 ma non ancora concluse e le gare avviate nel
2015 e concluse nel 2016.

Come Soggetto Aggregatore ha pubblicato in Gazzetta Europea in data 22 dicembre 2016 la
gara a procedura aperta per pulizie per l’affidamento dei servizi di pulizia e sanificazione per
gli immobili di enti non sanitari della Regione Veneto per un valore stimato sull’intera durata
della Convenzione di euro 100.000.000 (diconsi 100 milioni di euro).




Selezioni, mobilità e progressioni del personale

Interpellato il Responsabile dell'Ufficio Personale, come da documentazione in atti, attualmente tale
materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti per quanto riguarda le attività relative a selezioni e progressioni del personale le ultime
progressioni sono state effettuate nel 2009, le ultime selezioni nel 2008.
Per quanto riguarda la mobilità, per il combinato disposto della riforma Delrio, della riforma Madia
sulla Pubblica Amministrazione e delle ultime Leggi di Stabilità, tali e tanti sono i vincoli e la
dettagliata normazione delle procedure (compreso il pieto di mobilità in entrata) che nessun
spazio viene lasciato ad una discrezionalità che potrebbe sfociare in una “mala gestio”.




                         11
3) ULTERIORI AREE

Con determinazione n. 12 del 2015 l'ANAC ha aggiunto altre aree generali rispetto alle aree
obbligatorie di cui alla Legge 190/2012 e più precisamente:
a) gestione delle entrate e delle spese del patrimonio
b) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
c) incarichi e nomine
d) affari legali e contenzioso.

Inoltre la già citata delibera ANAC n. 831 del 03.08.2016 pone l’attenzione sul
e) governo del territorio
f) revisione dei processi di privatizzazione ed esternalizzazione di funzioni, attività strumentali e
servizi pubblici;

a) gestione delle entrate e delle spese del patrimonio
 Gestione entrate e spese
 Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia
 non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
 Per ciò che attiene alle entrate provinciali sono tutte di natura derivata, per cui non è la Provincia
 l'ente riscossore. Nello specifico:
 Imposta trascrizione sui passaggi di proprietà dei veicoli: il concessionario della riscossione è
 l'Aci
 R.c. Auto - imposta sulle assicurazioni versata dalle compagnie di assicurazione tramite delega
 fiscale di pagamento all'Agenzia delle Entrate che poi riversa alle Province ogni 15 giorni
 tassa rifiuti riversata direttamente dai Comuni o dai soggetti terzi che effettuano la raccolta per
 conto dei Comuni.
 Per quanto riguarda le spese il Servizio Bilancio trimestralmente verifica i tempi medi di
 pagamento e provvede ad inserire nel sito della provincia tali dati.
 L'indicatore annuale della tempestività dei pagamenti è stato allegato al conto consuntivo 2015.

 Già nel corso del 2013 è stata definita con tutti gli uffici una matrice dei pagamenti per garantire
 il rispetto dei tempi previsti dalla normativa, per ridurre ulteriormente i tempi con l'attuale
 convenzione di tesoreria.
 E previsto che il pagamento sia contabilizzato nel conto del fornitore già il giorno successivo (e
 non più nei 3 gg. previsti nella vecchia convenzione).
 Le pratiche al fine di evitare ritardi nei pagamenti sono catalogate ed evase per ordine di
 scadenza (la data di scadenza è inserita in sede di registrazione elettronica della fattura e pertanto
 lo scadenzario è sempre aggiornato).
 I mandati di pagamento sono elettronici e con firma digitale già dal 2010.
 Come risulta anche dagli articoli di stampa, la Provincia di Vicenza è la nona in Italia per la
 rapidità dei pagamenti delle fatture.

 Incassi e pagamenti avvengono per il tramite del Tesoriere con procedura informatica (ad
 eccezione degli incassi manuali per i biglietti d'ingresso in Villa Cordellina, che comunque
 vengono mensilmente riversati in Tesoreria con le modalità previste dal regolamento di
 contabilità approvato nel 2016).

                         12
  Il maneggio di denaro é proprio dell'economo che registra informaticamente tutte le operazioni e
  rendiconta tramite un provvedimento periodico sottoposto al controllo della Corte dei Conti.

Patrimonio

In data 2 luglio 2013 con atto consiliare n. 25 è stato adottato un regolamento con disposizioni
molto dettagliate sulla gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare provinciale.
Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia non
presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti sulla sezione Amministrazione Trasparente del sito della Provincia, è pubblicato il file delle
locazioni.

La gestione del patrimonio è rivolta principalmente a favore del Ministero e pertanto, data la ridotta
quantità di beni e destinatari, si ritiene tale attività non sia tale da dover essere sottoposta tra quelle
da inserire nel piano anticorruzione.

Il ricorso a soggetti terzi per l'utilizzo di locali ed impianti sportivi a favore degli istituti scolastici
superiori: nell'anno scolastico 2016-17, a seguito dell'insufficienza di spazi ad uso scolastico di
proprietà provinciale, è stato necessario, dopo aver acquisito le richieste delle singole scuole e
verificatene l'effettiva necessità, ricorrere all'utilizzo di strutture di proprietà pubblica e privata.

Va premesso che la scelta dei soggetti terzi non consente margini di discrezionalità in quanto la
scelta delle strutture (palestre, locali, laboratori) deve essere necessariamente conpisa con i
Dirigenti scolastici i quali manifestano esigenze di natura didattica quali la necessità che gli spazi
siano collocati nelle vicinanze delle sedi scolastiche e ciò per facilitarne la fruizione da parte di
insegnanti e studenti.

Nell'ambito dell'attività di razionalizzazione della spesa, nel corso degli ultimi anni si è cercato di
fare ricorso all'utilizzo di impianti sportivi di proprietà comunale che prevedono solamente il
rimborso delle spese di funzionamento e quindi a costi inferiori rispetto al privato.

Nell'anno scolastico in corso le strutture utilizzate sono le seguenti:

- LOCALI /LABORATORI/TERRENI: n. 6 convenzioni/contratti (di cui n. 2 soggetti privati e n.4
  pubblici).

- IMPIANTI SPORTIVI: n. 15 convenzioni/contratti (di cui n. 7 soggetti privati, n. 3 concessionari
  di enti pubblici, n.5 enti pubblici).


b) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
  Per i controlli vedi Tabella A) punto n. 6 e Tabella B),
  Per le sanzioni vedi Tabella A) punto n. 5 e Tabella B).
c) incarichi e nomine
Fermo restando i provvedimenti di carattere generale già indicati nei precedenti Piani, particolare
attenzione viene riservata, anche con il supporto del Servizio Avvocatura, alla normativa in materia
di incandidabilità e inconferibilità di cui al D.L.vo 39/2013 oltre ai nuovi limiti normativi introdotti
dalla riforma Madia in tema di incarichi a soggetti in stato di quiescenza.

                          13
d) affari legali e contenzioso
  Attualmente tale materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente, come
  da documentazione in atti.
  Infatti da dieci anni nessun incarico esterno è stato affidato per la gestione dei contenziosi
  inerenti l'Ente. Gli unici esistenti pertanto sono quelli affidati in epoche antecedenti al 2006 e si
  tratta perciò di pratiche che andranno via via in esaurimento. Le sole procedure di affidamento
  che riguardano gli affari legali si riferiscono ai "servizi di domiciliazione" ossia ad un'attività
  meramente burocratica di appoggio presso il luogo dove è sito l'ufficio giudiziario che radica il
  processo.
  Storicamente la maggioranza delle cause che esigeva la domiciliazione era riferita alla città di
  Venezia (cause presso il Tribunale Amministrativo Regionale, la Corte d'Appello e il Tribunale
  civile e penale), pertanto si è provveduto all'inpiduazione del domiciliatario attraverso una
  procedura negoziata che attualmente ha inpiduato la domiciliazione presso lo studio
  dell'avvocato Antonio Sartori di Venezia, che si è aggiudicato il servizio per il periodo dal
  02/08/2016 al 31/12/2018 per un importo di € 290,00 per ciascun servizio di domiciliazione per
  un totale massimo complessivo di oneri, per i tre anni, pari ad € 20.000,00 (€ 15.762,92 al netto
  degli oneri).
  Per quanto riguarda le cause sulla città di Roma (Cassazione, Tribunale Superiore Acque
  Pubbliche, Consiglio di Stato, Tribunale e Tribunale Amministrativo del Lazio), ugualmente si è
  provveduto all'inpiduazione del domiciliatario attraverso una procedura negoziata che
  attualmente ha inpiduato la domiciliazione presso lo studio dell'avvocato Mario Sanino di
  Roma, che si è aggiudicato il servizio per il periodo dal 04/05/2016 al 31/12/2018 per un
  importo di € 1.000,00 per ciascun servizio di domiciliazione per un totale massimo complessivo
  di oneri, per i tre anni, pari ad € 20.000,00 (€ 15.762,92 al netto degli oneri).
  Si evidenzia inoltre che le pratiche legali e, in particolare quelle giudiziarie, sono assegnate a
  tutti gli avvocati in servizio con mandato congiunto e disgiunto, fermo restando che il Dirigente
  designa l’incaricato per la gestione dell’intera pratica o della singola fase della stessa, in base a
  un’equa ed opportuna distribuzione del carico di lavoro.
e) governo del territorio
Per tutti i procedimenti inerenti la materia urbanistica di competenza provinciale si segnala quale
principale criticità l'elevato grado di discrezionalità in relazione alla varietà e molteplicità degli
interessi pubblici e privati da ponderare, oltre che in ordine alla estrema complessità della
normativa che disciplina la materia.

In linea generale, è necessario che per tutti i procedimenti che riguardano il governo del territorio di
competenza provinciale siano definiti a priori criteri e modalità di valutazione/istruttoria al fine di:
- accertare la compatibilità delle trasformazioni urbanistiche/edilizie con la salvaguardia delle
risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali (in primis: compatibilità al PTCP)
- garantire parità di trattamento tra i persi soggetti
- garantire la trasparenza e pubblicità di tutte le fasi del processo istruttorio (in relazione a
tempistiche e criteri di valutazione)

Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione dei progetti, piani e relative osservazioni (strumenti: linee guida, schemi
istruttori...);
- pubblicazione di elenchi e schemi contenenti le fasi dei procedimenti in corso;


                         14
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione da parte del personale coinvolto nell'esame della pratica (es. sottoscrizione di
una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di interessi, anche potenziale, in ordine
all'attività di cui trattasi).

Si propone di seguito un approfondimento in ordine alle principali attività del Settore.

Approvazione PAT/PATI ex artt. 14, 15, 16 LR 11/2004

Potenziali rischi
Natura discrezionale delle scelte urbanistiche: rischio di favorire o sfavorire i portatori di interessi
pubblici e privati; rischio di favorire scelte pianificatorie che contrastino con la tutela e salvaguardia
delle risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali del territorio; rischio che il piano adottato
sia modificato in seguito all'accoglimento di osservazioni che risultino in contrasto con gli interessi
generali di tutela e razionale assetto del territorio cui è informato il piano stesso.

Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione del piano (linee guida, schemi istruttori…), al fine di rendere sempre trasparenti e
conoscibili le valutazioni operate;
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione delle osservazioni, con evidenza della necessità di ripubblicazione del piano
qualora vengano accolte osservazioni che modifichino i criteri informatori dello stesso.
- svolgimento di approfondita attività istruttoria resa esplicita in apposita relazione tecnica finale
che dia evidenza dei pareri acquisiti, delle criticità emerse e delle valutazioni operate;
- verbalizzazione degli incontri di copianificazione con i Comuni, al fine della trasparenza del
processo di pianificazione, alla presenza di amministratori e tecnici comunali e almeno due
dipendenti provinciali;
- coinvolgimento dei molteplici uffici provinciali per competenza (viabilità, avvocatura, cave,
protezione civile....), ai fini di un più settoriale approfondimento istruttorio, rammentando gli
obblighi di astensione;
- espressione collegiale di un Comitato Tecnico provinciale Intersettoriale prodromico al parere
“Valutazione Tecnica Provinciale”;
- definizione di un regolamento operativo sui termini e le modalità dell’attività di copianificazione
dei PAT/PATI finalizzato ad aumentare il livello di trasparenza dei procedimenti e facilitare
l'accesso alle informazioni;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione da parte del personale coinvolto nell'esame della pratica (es. sottoscrizione di
una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di interessi, anche potenziale, in ordine
all'attività di cui trattasi).

NB Le strategie politiche che sottendono le scelte urbanistiche dei PAT/PATI afferiscono
esclusivamente al Comune. La Provincia effettua le analisi di competenza finalizzate alla verifica
della correttezza tecnica e giuridica delle scelte pianificatorie proposte in relazione alla
compatibilità con il PTCP e con la legislazione vigente ed atti di indirizzo regionali.




                          15
Procedura di sportello unico attività produttive (SUAP) in variante allo strumento urbanistico
generale ex art. 4 L.R. 55/2012

Potenziali rischi
Natura discrezionale delle scelte urbanistiche: rischio di favorire o sfavorire i portatori di interessi
privati; rischio di favorire scelte pianificatorie che contrastino con la tutela e salvaguardia delle
risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali del territorio.

Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione del progetto;
- svolgimento di approfondita attività istruttoria resa esplicita in apposita relazione tecnica finale
che dia evidenza dei pareri acquisiti, delle criticità emerse e delle valutazioni operate;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione da parte del personale coinvolto nell'esame della pratica (es. sottoscrizione di
una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di interessi, anche potenziale, in ordine
all'attività di cui trattasi).

Autorizzazione paesaggistica ex art. 146 Dlgs 42/04; Autorizzazione paesaggistica in sanatoria
ex art 182 c. 3 bis e ter Dlgs 42/04; Accertamento della compatibilità paesaggistica ex art. 167-
181 Dlgs 42/04

Potenziali rischi
Rischio rilascio atti in contrasto con i criteri normativi in materia, gli orientamenti giurisprudenziali.
Discrezionalità dell'azione amministrativa legata alla gradazione della valutazione dell'applicazione
del regime vincolistico al singolo caso di specie.

Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati in fase istruttoria
per la valutazione del progetto;
- svolgimento di approfondita attività istruttoria resa esplicita in apposita relazione tecnica finale
che dia evidenza dei pareri acquisiti e delle criticità emerse;
- assegnazione casuale della pratica da parte del dirigente;
- gli eventuali incontri con i richiedenti, o loro professionista delegato, debbono avvenire alla
presenza di almeno due dipendenti provinciali;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione (es. sottoscrizione di una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di
interessi, anche potenziale, in ordine all'attività di cui trattasi).

Valutazione venale beni immobili non residenziali

Potenziali rischi
Errata valutazione del valore venale (valore di mercato)

Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- rispetto di specifiche fasi standardizzate da evidenziarsi nel documento peritale conclusivo della
perizia tecnico-estimativa;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione (es. sottoscrizione di una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di
interessi, anche potenziale, in ordine all'attività di cui trattasi).


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Potere di annullamento ex art 30 LR 11/04

Potenziali rischi
Discrezionalità dell'azione amministrativa legata alla valutazione del pubblico interesse

Misure (anche in riferimento alla nota del Dirigente prot. n. 45564 del 30/06/2014)
- rispetto di specifiche fasi standardizzate per la gestione del procedimento;
- misure finalizzate al rispetto della vigente disciplina normativa in ordine ai conflitti di interesse e
l'obbligo di astensione (es. sottoscrizione di una dichiarazione che evidenzi l'assenza di conflitto di
interessi, anche potenziale, in ordine all'attività di cui trattasi).


f) revisione dei processi di privatizzazione ed esternalizzazione di funzioni, attività strumentali
e servizi pubblici;

La Provincia ha esternalizzato nell’anno 2001 il servizio di gestione e manutenzione delle strade
attraverso la costituzione di Vi.Abilità S.p.A. In considerazione di quanto previsto dalla delibera
ANAC n. 831 del 03.08.2016 l’ipotesi di “reinternalizzazione” dei compiti affidati risulta non
praticabile ai sensi e per gli effetti della normativa in materia di personale degli enti locali
successiva alla costituzione della Società stessa oltre che dalla risposta data al quesito posto alla
Corte dei Conti con Deliberazione n.018/2008/cons della Sezione Regionale di controllo per il
Veneto del 08/05/2008.

Come previsto dal Regolamento del sistema dei controlli interni, approvato con deliberazione del
Commissario Straordinario n. 32 del 06/09/2013 (peraltro in corso di revisione), la Società in
oggetto viene sottoposta ad un controllo strategico, gestionale e contabile da parte degli uffici
competenti per materia dell'Ente nonchè a frequenti e stringenti controlli sugli assetti societari, sulle
attività di pubblico interesse, sulle procedure in materia di lavori, servizi e forniture, di disciplina
del personale con adozione di procedure concorsuali per il reclutamento sottratte alla diretta scelta
degli amministratori degli enti nonché di procedure di affidamenti di incarichi equivalenti agli
incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni che diano analoghe garanzie di imparzialità e
sull'applicazione della normativa in materia di anticorruzione e trasparenza cui la Società è tenuta.

4) MISURE DI CARATTERE TRASVERSALE

Si ribadiscono comunque, al di là delle misure di carattere specifico contenute nella tabella B), il
rispetto di talune misure di carattere generale, considerate quali strumenti per diffondere sempre di
più la cultura della legalità già previste nei Precedenti Piani.

Tali misure si concretano in:
• rispetto dei tempi procedimentali di cui al regolamento dei procedimenti amministrativi,
 approvato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 37 del 25/09/2013, cui consegue
 il monitoraggio e i report semestrali al RPC, che saranno pubblicati in Amministrazione
 Trasparente quale adempimento ulteriore rispetto a quelli previsti per legge.
•  Riprendendo quanto previsto nei precedenti Piani e nelle indicazioni contenute nella delibera
  ANAC n. 831 del 03.08.2016, nel rispetto della continuità amministrativa, della infungibilità di
  alcune categorie professionali, della valutazione delle attitudini e delle capacità professionali
  del singolo dipendente coniugate con le esigenze organizzative di un ente ancora in via di
  organizzazione, si raccomanda la rotazione del personale. Tuttavia se ciò non fosse possibile


                          17
   per ragioni oggettive, intrinseche e motivate di natura organizzativa, si sottolinea la necessità,
   almeno nelle cosiddette materie a rischio, di prevedere ad opera dei dirigenti e dei responsabili
   dei servizi la rotazione delle pratiche e dei procedimenti.
•  Il dipendente al quale è stata affidata la trattazione di una pratica deve rigorosamente rispettare
   l'ordine cronologico fatti salvi i casi di urgenza che devono essere espressamente dichiarati
   con provvedimento motivato dal Responsabile del procedimento. Tale prassi potrà essere
   oggetto di controllo a campione.

•  Il dipendente non deve richiedere nè accettare donativi o utilità di qualsiasi natura per sé o
   per altri da qualsiasi soggetto sia esso persona fisica, società associazione e impresa con cui sia
   in corso attività d'ufficio o vi sia potenzialità futura, secondo quanto stabilito dal codice di
   comportamento dei dipendenti.
   Per tutti gli altri obblighi si rimanda a quanto previsto dal Codice di comportamento vigente in
   questo Ente.

•  incompatibilità dirigenziali
  Su questo aspetto si ritiene di confermare quanto previsto nei precedenti Piani.

• rilascio delle autorizzazioni ai dipendenti per lo svolgimento delle autorizzazioni per lo
 svolgimento di attività extraistituzionale
 E' stato approntato un regolamento avente ad oggetto “Regolamento per il conferimento di
 incarichi di lavoro autonomo di natura occasionale o coordinata e continuativa ad esperti esterni
 di cui alla deliberazione n. 419 del 24/11/2009. Si valuterà, nel corso del triennio 2017-2019, un
 eventuale aggiornamento anche in relazione al Codice di Comportamento.
• circostanze esterne ed interne
  In tema di analisi del contesto esterno l’ANAC ha rilevato come nella gran parte dei piani
  analizzati l’analisi del contesto sia risultata inadeguata o insufficiente e tale criticità si ritiene
  essere presente nel nostro piano.
  Nella delibera ANAC n. 831 è stata evidenziata l’opportunità per gli enti locali di interloquire
  con i nuclei di supporto costituti presso le Prefetture per ricostituire un quadro conpiso dei
  rischi corruttivi presenti nel territorio a partire dai dati disponibili su denunce, procedimenti
  giudiziari avviati e conclusi in materia di reati contro la pubblica amministrazione, notizie di
  stampa rilevanti. Tra ANAC e Ministero dell’Interno è stato costituito un gruppo di lavoro per
  fornire linee guida alle amministrazioni proprio sull’analisi del contesto. A livello nazionale
  l’UPI intende collaborare con ANAC, ISTAT e gli uffici di statistica delle amministrazioni
  interessate per cercare di fornire alle Province le informazioni di cui sopra.
  Pertanto si ritiene di poter analizzare il contesto esterno in virtù dei dati che proverranno dagli
  interventi e dall’incontro sinergico tra più soggetti, come sopra descritti .


  Per quanto attiene alle circostanze interne, fermo restando tutto quanto detto nel presente Piano
  e nelle more di una organizzazione ancora in corso si precisa che l'organizzazione attuale
  (sommando funzioni fondamentali e funzioni delegate dalla Regione) consta di un Segretario
  Direttore Generale, di n. 8 Dirigenti, n. 5 Alte Professionalità, n. 13 Posizioni Organizzative,
  n.239 Dipendenti (n. 25 dipendenti in meno rispetto al dato fornitoci nel precedente Piano).




                          18
5) LINEE GUIDA PER IL PIANO DI FORMAZIONE.


Entro il 30 aprile 2017 il Responsabile della prevenzione della corruzione, di concerto con il
responsabile del servizio personale, approva il piano annuale di formazione obbligatoria con
riferimento alle attività a rischio di corruzione.
A tal proposito la formazione nell’anno 2017 riguarderà prioritariamente la mappatura analitica dei
processi, compatibilmente con la nuova struttura organizzativa dell'Ente (vedi nota in calce alla
tabella B).
Stante la particolare situazione finanziaria dell’ente, se possibile, il bilancio di previsione annuale
in sede di previsione oppure in sede di variazione, vedrà opportuni interventi di spesa finalizzati a
garantire la formazione.
I Dirigenti devono comunque tenere, in qualità di referenti, una sorta di “formazione continua”
attraverso incontri formativi e di aggiornamento, attraverso azioni di controllo nei confronti dei
dipendenti, volti a prevenire la corruttela nella gestione dell'attività posta in essere nel settore di
competenza.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione, con la definizione del piano di formazione,
assolve la definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad
operare in settori particolarmente esposti alla corruzione.


6) TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI.

Si rinvia ai precedenti Piani anticorruzione e a quanto previsto nel codice di comportamento vigente
in questo ente.




                         19
          SCADENZARIO- REPORT- MONITORAGGIO


   DATA          ATTIVITA'           SOGGETTO COMPETENTE

          Approvazione aggiornamento del Organo di indirizzo politico su proposta
31 gennaio 2017  Piano triennale prevenzione della del Responsabile della prevenzione
          corruzione                 della corruzione

          Pubblicazione in sito sezione     Responsabile della prevenzione della
31 gennaio 2017
          “Amministrazione trasparente”           corruzione

          Approvazione del Piano annuale Il Responsabile della prevenzione della
30 aprile 2017   di formazione per i dipendenti in corruzione di concerto con il Dirigente
          materia di anticorruzione           del Personale

30 giugno 2017   Relazione su numero controlli,
                                    Dirigenti
31 dicembre 2017  modalità di effettuazione, esiti

          Report su varianti   in   corso
                                    Dirigenti
15 dicembre 2017  d'opera al RPC

          Relazione al Responsabile della
30 giugno 2017
          prevenzione della corruzione sul          Dirigenti
30 novembre 2017
          rispetto dei tempi procedimentali

          Relazione sulla rotazione    del
31 ottobre 2017                            Dirigenti
          personale e/o delle pratiche


          Elenco dettagliato degli affi-
          damenti diretti e delle procedure
31 dicembre 2017                            Dirigenti
          negoziate al Responsabile della
          prevenzione della corruzione

          Relazione in materia di contributi
31 dicembre 2017  al Responsabile della prevenzione          Dirigenti
          della corruzione




                      20
            PROVINCIA DI VICENZA

      Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA Tel. 0444.908111 - C. Fisc. P. IVA 00496080243




PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ
                 2017-2019




                                                 1
PREMESSA
La trasparenza viene definita dall'art. 1 del D.Lgs n. 33 del 14 marzo 2013 come “accessibilità
totale delle informazioni concernenti l'organizzazione dell'attività delle pubbliche amministrazioni,
allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e
sull'utilizzo delle risorse pubbliche”. La trasparenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di
segreto di stato e di ufficio e di protezione dei dati personali, attua i principi costituzionali di
eguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità efficacia ed efficienza dell'utilizzo di
risorse pubbliche.
Le disposizioni in tema di trasparenza integrano l'inpiduazione del livello essenziale delle
prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche a norma dell'art. 117, 2° comma lett. m) della
Costituzione e costituiscono altresì esercizio della funzione di coordinamento informatico dei dati
della pubblica amministrazione di cui all'art. 117, 2° comma lett. r) della Costituzione.
Il presente Programma ha come finalità la garanzia di un adeguato livello di trasparenza attraverso
la pubblicazione nel sito istituzionale di una serie di dati e notizie concernenti l'amministrazione, al
fine di favorire un rapporto diretto tra amministrazione e cittadino e per garantire la cultura
dell'etica e dell'integrità.
L'elaborato ha un'articolazione triennale e copre il periodo 2017-2019 avendo già adottato
annualmente, dall'entrata in vigore della legge, un Programma triennale per la trasparenza e
l'integrità in osservanza alle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 33/2013.
Il programma deve essere pubblicato nella sezione denominata “Amministrazione trasparente”
sotto-sezione “Programma per la trasparenza e l'integrità”



FONTI NORMATIVE
Le principali fonti normative per la stesura del Programma, oltre al citato Decreto Legislativo n.
33/2013, sono le seguenti:
D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150
“Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del
lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”
D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82
“Codice dell'amministrazione digitale”
Legge 18 giugno 2009, n. 69
“Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di
processo civile”
Legge 6 novembre 2012, n. 190
“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”
Il Piano Nazionale Anticorruzione e suoi aggiornamenti annuali
Le svariate linee guida/operative adottate dapprima con delibera CiVIT n. 50/2013, poi con


                                                   2
delibere ANAC nel corso degli anni 2013-2016, in particolare la delibera ANAC n. 831 del
03/08/2016.
Intesa tra Governo, Regioni ed Enti Locali del 24 luglio 2013
D.Lgs. n. 97/2016
Determinazione ANAC n. 1309 del 28/12/2016
Dliberazione ANAC n. 1310 del 28/12/2016


RESPONSABILE PER LA TRASPARENZA E SUOI COMPITI
Il responsabile è inpiduato con provvedimento n. 110 del 4 ottobre 2016 nella figura del Dirigente
dell'Avvocatura Avv. Paolo Balzani.
Il responsabile svolge stabilmente un'attività di controllo sugli obblighi di pubblicazione gravanti
sulla amministrazione, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle
informazioni pubblicate e segnalando all'organo politico, al nucleo di valutazione, all'autorità
nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi alla commissione di disciplina, i casi di mancato o
ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione.
Il responsabile per la trasparenza provvede all'aggiornamento del programma triennale per la
trasparenza e l'integrità.
Il responsabile per la trasparenza si impegna affinché venga adottato un comportamento
comunicativo uniforme da parte degli uffici provinciali attraverso direttive e circolari interpretative
della normativa in materia di pubblicazione delle informazioni richieste dal D.Lgs. n. 33/2013.
Per svolgere le attività sopra descritte il responsabile per la trasparenza si avvale della Segreteria
Direzione Generale.




COMPITI DEI DIRIGENTI
I dirigenti responsabili degli uffici dell'Amministrazione Provinciale garantiscono il tempestivo e
regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge.
A tal fine inpiduano, all'interno di ogni servizio, uno o al massimo due incaricati deputati
all'aggiornamento dei dati da pubblicare.


PEC
Si ribadisce l'importanza     dell'utilizzo della posta elettronica certificata come mezzo di
comunicazione innovativo che consente alla P.A. e ai suoi interlocutori di risparmiare tempo e
denaro. Si ricorda che la Provincia di Vicenza è dotata dall'anno 2003 del servizio di posta
elettronica certificata e la casella istituzionale PEC è pubblicizzata sulla home page del sito nonché
censito nell'IPA (Indice delle Pubbliche Amministrazioni).

                                                   3
La PEC è in grado di garantire indirizzo del mittente e del destinatario, data ed ora di invio e
ricezione del messaggio. Tali caratteristiche, che danno legalità alle comunicazioni, consentono
pertanto di sostituire di fatto la “vecchia” raccomandata AR abbattendo i costi legati alle spedizioni
e riducendo drasticamente i tempi di attesa, di invio e consegna.
A partire dal maggio 2009 e per gli anni successivi, nell'ottica della dematerializzazione, l'Ente ha
avviato un forte processo di estensione dell'utilizzo della PEC per tutte le comunicazioni ufficiali ad
altre pubbliche amministrazioni e per le comunicazioni ai professionisti e ai cittadini che abbiano
espresso la volontà di utilizzare questo mezzo di comunicazione.


ALBO PRETORIO
La legge n. 69 del 18 giugno 2009, perseguendo l'obiettivo di modernizzare l'azione amministrativa
mediante il ricorso agli strumenti e alla comunicazione informatica, riconosce l'effetto di pubblicità
legale solamente agli atti e ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli enti pubblici sui propri
siti informatici.
L'art. 32, comma 1 della legge, ha sancito infatti che “a far data dal 1 gennaio 2012 gli obblighi di
pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono
assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti
pubblici obbligati”. L'ente ha attivato, nei termini prescritti dalla legge, l'albo pretorio on line e nel
triennio di riferimento opererà affinché le pubblicazioni in forma informatica non solo siano
conformi al dettato normativo, ma siano sempre più chiare e facilmente consultabili.


PORTALE DELLA PROVINCIA
Tutte le informazioni in materia di trasparenza sono pubblicate nel sito della Provincia
www.provincia.vicenza.it nella sezione “Amministrazione Trasparente”.


DECORRENZA E DURATA OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE
L'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 stabilisce che i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria
debbono essere pubblicati tempestivamente nel sito della Provincia e mantenuti aggiornati.
I dati e i documenti sono pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell'anno
successivo a quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione, fatti salvi i persi termini previsti
dalla normativa in materia di trattamento di dati personali e quanto previsto dagli art. 14, comma 2,
e 15, comma 4, del D.Lgs. n. 33/2013.


OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE CONCERNENTI GLI ATTI NORMATIVI ED AMMINISTRATIVI
L'Amministrazione Provinciale pubblica sul proprio sito nella sotto-sezione “Disposizioni generali”
i link alle norme di legge statale e le direttive, le circolari, gli atti amministrativi generali
sull'organizzazione dell'ente, sugli obiettivi e sui procedimenti, gli atti interpretativi di norme
giuridiche e i codici di condotta.


                                                    4
INDIVIDUAZIONE  DEI DATI DA PUBBLICARE NELLA SEZIONE      “AMMINISTRAZIONE    TRASPARENTE”
DEL SITO ISTITUZIONALE DELLA   PROVINCIA E PRINCIPI INFORMATORI
Il 20 aprile 2013, data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 33/2013, la sezione “Operazione
Trasparenza” è stata rinominata come “Amministrazione Trasparente” ed è stata organizzata in
sotto-sezioni come stabilito dall'allegato A del predetto decreto e integrato dalla deliberazione
CiVIT n. 50/2013. Ai fini dell'inpiduazione dei dati da pubblicare nella stessa, è stato seguito lo
schema predisposto nell'allegato A della predetta deliberazione, nel più pieno e più ampio rispetto
della normativa e dei principi in materia di trasparenza
Per ogni informazione pubblicata verrà verificata:
  • la completezza
  • la tempestività
  • la comprensibilità
  • la semplicità di consultazione
  • l'omogeneità
  • la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione
  • la presenza dell'indicazione e la riutilizzabilità




PROGRAMMA TRASPARENZA E PIANO DELLE PERFORMANCE
Il nucleo di valutazione verificherà la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma Triennale per
la Trasparenza e quelli indicati nel Piano delle Performance.
Il nucleo di valutazione utilizza le informazioni e i dati relativi all'attuazione degli obblighi di
trasparenza ai fini della misurazione e valutazione delle performance sia organizzative sia
inpiduale del responsabile e dei dirigenti dei singoli uffici responsabili della trasmissione dei dati.



PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
Sono di seguito riportate le modalità di attuazione della trasparenza totale adottate o in fase di
implementazione da parte della Provincia di Vicenza in un'attività che per sua natura può
qualificarsi come work in progress.


Art. 10 D.Lgs. n. 33/2013 - Programma triennale per la trasparenza e l'integrità
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”

Pubblicato nella sotto-sezione “Disposizioni generali” della sezione “Amministrazione trasparente”
Entro gennaio 2018 aggiornamento del Programma annuale in riferimento ai dati della
disposizione in oggetto
Entro gennaio 2019 aggiornamento del Programma annuale in riferimento ai dati della
disposizione in oggetto


                                                    5
Art. 12 – Obblighi di pubblicazione concernenti gli atti di carattere normativo e amministrativo
generale.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Adempiuto secondo le indicazioni normative anche a seguito dell'introduzione del comma 1 bis da
parte del D.L. n. 69/2013 convertito in Legge 98/2013.
Nel triennio 2017-2019 i dati richiesti saranno pubblicati non appena pervengono all'Ufficio
Trasparenza.


Art. 13 – Obblighi di pubblicazione concernenti l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2017-2019 il Programma sarà continuativamente aggiornato seguendo i cambiamenti
legislativi e organizzativi che attengono agli organi di indirizzo politico e di amministrazione e
gestione, con obbligo di pubblicare tempestivamente le modifiche intervenute.



Art. 14 – Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
in osservanza al novellato articolo 14 dal D.Lgs. n. 97/2016, in particolare ai commi 1, 1-bis, 1-ter,
1-quater e 1-quinques e sulla scorta di quanto disposto dal Comunicato del Presidente ANAC del
20/12/2016.
In tal senso sarà aggiornato il Programma nel triennio 2017-2019.



Art. 15 – Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi dirigenziali e di
collaborazione o consulenza
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2017-2019 il responsabile per la trasparenza provvederà a verificare l'adempimento
degli obblighi di pubblicazione di cui alla disposizione in parola, così come novellata dal D.Lgs. n.
97/2016.




Artt. 16-21 – Obblighi di pubblicazione relativi al personale
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2017-2019 si procederà all'aggiornamento costante dei dati non appena pervenga
dall'ufficio del personale la comunicazione e nel rispetto delle modifiche operate dal D.lgs. n.
97/2016.



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Art. 22 – Obblighi di pubblicazione concernenti dati relativi ad enti pubblici vigilati, enti di
diritto privato in controllo pubblico, partecipazioni in società di diritto privato
I dati richiesti risultano pubblicati nella loro completezza. Oltre a quanto previsto dalla legge, si è
anche creata una sottosezione “Altri enti” contenenti i dati di enti non rientranti nelle tipologie di
cui all'art. 22, comma 1 lett. a), b), c) e d).
Nel triennio 2017-2019, sulla base delle comunicazioni/informazioni che pervengono dagli enti in
oggetto, si procederà tempestivamente all'inserimento dei dati nel rispetto delle modifiche apportate
dal D.Lgs. n. 97/2016.


Art. 23 – Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2017-2019, verranno pubblicati tutti i dati richiesti dal novellato art. 23 ad opera del
D.Lgs. n. 97/2016


Artt. 24 e 25 – Obblighi di pubblicazione dei dati aggregati relativi all'attività amministrativa e
dei dati concernenti i controlli sulle imprese
Sono stati abrogati dal D.lgs. n. 97/2016.



Artt. 26-27 – Obblighi di pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi,
sussidi e attribuzioni e vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati.
I dati sono pubblicati tempestivamente e nella loro completezza prevedendo anche la pubblicazione
dei dati relativi alle sovvenzioni per importi inferiori ai mille euro di cui all'art. 26 comma 3, non
obbligatori per legge, così come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016.
Nel triennio 2017-2019 si procederà costantemente al controllo e all'aggiornamento dei dati
richiesti dagli artt. 26 e 27.


Art. 28 – Obblighi di pubblicità dei rendiconti dei gruppi consiliari
Allo stato non vi è necessità di adempiere in quanto non sono previsti fondi per i gruppi consiliari.




Art. 29 – Obblighi di pubblicazione del bilancio preventivo e consuntivo, del piano degli
indicatori e risultati attesi di bilancio e dei dati concernenti il monitoraggio degli obiettivi.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2017-2019 si procederà, annualmente, alla pubblicazione dei dati richiesti nei termini
normativamente stabiliti.



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Art. 30 – Obblighi di pubblicazione concernenti i beni immobili e la gestione del patrimonio
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2017-2019 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati



Art. 31 – Obblighi di pubblicazione concernenti i dati relativi ai controlli sull'organizzazione e
sull'attività dell'amministrazione
Si pubblicherà l'informazione nell'ipotesi in cui ricorra la fattispecie.



Art. 32 – Obblighi di pubblicazione concernenti i servizi erogati.
La definizione normativa dei “Costi contabilizzati”, risultante dal combinato disposto degli artt 32
e 10, comma 5, del D.Lgs. 33/2013 e dal rinvio da quest’ultima disposizione operato all’art. 10,
comma 5, del D. Lgs. 279/1999, può trovare compiuta applicazione alle sole amministrazioni
statali, tenute ad applicare il sistema di contabilità economica fondato su rilevazioni analitiche per
centri di costo, disciplinato dal Titolo II del D.Lgs. 279/1999.
La contabilità degli Enti locali è, invece, normata dal Titolo VI del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), con
la conseguenza che i dati di costo desumibili dal rendiconto annuale sono necessariamente aggregati
e, quindi, privi dell’analiticità presente nel sistema contabile delle amministrazioni statali.
Nella compilazione della sotto-sezione 2 “Costi contabilizzati” si fa, pertanto, riferimento alla
pubblicazione dei costi aggregati contabilizzati nel rendiconto della Provincia.
I “Tempi medi di erogazione dei servizi” sono stati abrogati dal D.Lgs. n. 97/2016



Art. 33 – Indicatore di tempestività dei pagamenti
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2017-2019 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati.



Art. 35 – Obblighi di pubblicazione relativi ai procedimenti amministrativi
Il Regolamento sui procedimenti amministrativi è pubblicato in “Amministrazione trasparente” con
l'ultimo aggiornamento in data 25 settembre 2013 con deliberazione del Commissario Straordinario
n. 37.
Fermo restando la possibilità di aggiornamento continuativo su segnalazione dei dirigenti del
regolamento, l'Ufficio Trasparenza procede d'ufficio nell'ambito del triennio, compatibilmente con
le risorse umane, strumentali ed economiche in forza all'Ufficio Trasparenza, ad una revisione del
regolamento sui procedimenti amministrativi anche in relazione alla nuova organizzazione
dell'Ente Provincia.




                                                  8
Art. 36 – Informazioni per effettuazione di pagamenti informatici
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Nel triennio 2017-2019 si procederà all'eventuale aggiornamento dei dati


Art. 37 – Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2017-2019 si procederà con l'aggiornamento dei dati, fermi restando gli altri obblighi
di pubblicità legale di cui alla Legge n. 190/2012 e di cui al D.Lgs. n. 50/2016.



Art. 38 – Obblighi di pubblicazione dei processi di pianificazione, realizzazione e valutazione
delle opere pubbliche.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Nel triennio 2017-2019 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati, così come
modificato dal D.Lgs. n. 97/2016.



Art. 39 – Trasparenza dell'attività di pianificazione e governo del territorio.
I dati richiesti sono pubblicati nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente”,
.
Nel triennio 2017-2019 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati, così come
modificato dal D.Lgs. n. 97/2016.



Art. 40 – Pubblicazione e accesso alle informazioni ambientali
I dati richiesti sono pubblicati parzialmente nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione
Trasparente”.
Nel triennio 2017-2019 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati.



Art. 42 – Pubblicazione concernenti interventi straordinari e di emergenza
Nell'ipotesi di interventi straordinari e di emergenza, si procederà alla tempestivamente alla
pubblicazione dei dati richiesti dall'articolo in parola.
Nel triennio 2017-2019 si procederà costantemente con l'aggiornamento dei dati.




                                                    9
Art. 43 – Responsabile per la trasparenza
E' stata creata nel sito della Provincia nella sezione “Amministrazione Trasparente” la sotto-sezione
“Altri contenuti – Corruzione” in cui sono stati inseriti i dati richiesti riferiti al Responsabile per la
trasparenza.




ACCESSO CIVICO
L'art. 5 del D.lGS. N. 33/2013 è modificato da D.Lgs. n. 97/2016.
L'accesso civico, detto anche accesso civico semplice, è il diritto di chiunque di richiedere alle
pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti nei casi in cui sia stata omessa la loro
pubblicazione (art. 5, comma 1 D.Lgs. n. 33/2013), pur avendone l'obbligo ai sensi del decreto sulla
Trasparenza.
L'accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere documenti, informazioni o dati che le
pubbliche amministrazioni hanno omesso di pubblicare pur avendone l'obbligo.
La richiesta è gratuita, non deve essere motivata e va indirizzata al dirigente competente per materia
e può essere redatta attraverso posta elettronica all'indirizzo trasparenza@provincia.vicenza.it.
Il dirigente, dopo aver ricevuto la richiesta, entro venti giorni pubblica nel sito web sezione
“Amministrazione trasparente” il documento, l'informazione o il dato richiesto e
contemporaneamente comunica al richiedente l'avvenuta pubblicazione indicando il relativo
collegamento ipertestuale. Se quanto richiesto risulti già pubblicato, nel rispetto della normativa
vigente, ne dà comunicazione al richiedente e al responsabile per la trasparenza indicando il relativo
collegamento ipertestuale.
Nel caso in cui il dirigente competente non richieda la pubblicazione all'Ufficio Trasparenza entro
30 giorni dalla richiesta, il richiedente può ricorrere al responsabile per la trasparenza il quale, dopo
aver verificato la sussistenza dell'obbligo di pubblicazione, pubblica tempestivamente comunque
non oltre il termine di 5 giorni nella sezione “Amministrazione Trasparente” quanto richiesto e
contemporaneamente ne dà comunicazione al richiedente comunicando il relativo collegamento
ipertestuale.
L'accesso civico generalizzato (art. 5, comma 2 D.Lgs. n. 33/2013) comporta il diritto di chiunque
di accedere a dati, documenti, informazioni detenuti dall'ente, ulteriori rispetto a quelli sottoposti ad
obbligo di pubblicazione ad esclusione di quelli sottoposti al regime di riservatezza.
L'esercizio di tali diritti non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva
del richiedente.
L'istanza di accesso civico identifica i dati, le informazioni o i documenti richiesti e non richiede
motivazione.
Il rilascio di dati e documenti in formato elettronico o cartaceo è gratuito salvo il rimborso del costo
effettivamente sostenuto e documentato.
Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato nel
termine di 30 giorni dalla presentazione dell'istanza.

                                                    10
L'istanza per accesso civico semplice deve essere presentata al Responsabile della Trasparenza
Dirigente Avv. Paolo Balzani. Ove tale istanza venga presentata ad altro ufficio della Provincia, il
responsabile di tale ufficio provvede a trasmetterlo immediatamente al responsabile della
trasparenza.
L'istanza avente ad oggetto l'accesso generalizzato deve essere indirizzata Segretario Direttore
Generale dott. Angelo Macchia.
Il titolare del potere sostitutivo di cui all'art. 2 comma 9 bis della legge 241/1990 è il
Vicesegretario Generale Dott.ssa Caterina Bazzan
Entro il 23 giugno 2017, si adotterà un regolamento per la disciplina puntuale dell'istituto
dell'accesso civico generalizzato e semplice con approvazione della modulistica di riferimento.


SANZIONI
L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente costituisce
elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per
danno all'immagine dell'Amministrazione ed è comunque valutato ai fini della corresponsione della
retribuzione del risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance inpiduale
dell'interessato.
Si rinvia al quadro sinottico relativo alle sanzioni di cui all'allegato alla Circolare n. 2/2013 della
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione Pubblica, che forma parte integrante
e sostanziale del presente programma.


INIZIATIVE
Formulazione direttive interpretative ad opera del responsabile per la trasparenza anche attraverso
incontri dedicati tra responsabile per la trasparenza, ufficio trasparenza e dipendenti incaricati alla
trasmissione dei dati.
Costante e tempestiva assistenza, da parte dell'Ufficio Trasparenza, agli uffici nel flusso di
trasmissione dei dati da pubblicare nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Corsi di formazione per il personale dell'ente inpiduato dal responsabile per la trasparenza su
indicazione dei dirigenti e di concerto con il responsabile del servizio personale su anticorruzione,
trasparenza, legalità ed integrità, come previsto nel piano formazione.




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