Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018

           PROVINCIA DI VICENZA
        SEGRETERIA – DIREZIONE GENERALE
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   AGGIORNAMENTO PIANO TRIENNALE
   DI  PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
                2016-2018


Approvato con Decreto Presidenziale n. 11 del 28 gennaio 2016




                     1
                Sezione I -Disposizioni generali


1. Entrata in vigore, validità ed aggiornamenti

Con deliberazione di giunta n 71 di data 30/01/2014 è stato approvato il Piano triennale di
prevenzione della corruzione 2014-2015-2016.
Con successivo decreto presidenziale n.13 del 26 /01/2015si è provveduto all'aggiornamento per il
triennio 2016-2017-2018
L'art. 1 comma 8 della legge n. 190/2012 dispone che il Piano abbia validità triennale e debba
essere aggiornato entro il 31 gennaio di ogni anno.

Con il presente aggiornamento ci si propone , fermo restando l'impianto generale del Piano
Prevenzione Corruzione di questo Ente e dei suoi aggiornamenti, di aggiornare le aree di rischio
come da tabella A integrandole e completando il lavoro fino ad oggi svolto in sede di
mappatura dei rischi per determinati processi e a seguito delle risultanze e dei report dei
precedenti Piani Anticorruzione e degli esiti dei controlli interni.

Si è tenuto inoltre conto dei seguenti fattori:

1. i cambiamenti normativi e regolamentari che modificano le finalità istituzionali, le attribuzioni,
  l'attività o l'organizzazione delle Province oltre alla sudpisione organizzativa delle funzioni tra
  province , regioni e Stato.

2. l’eventuale mutamento o integrazione della disciplina normativa in materia di prevenzione della
  corruzione, del PNA e delle previsioni penali;
3. l'emersione di nuovi fattori di rischio che non sono stati considerati in fase di predisposizione del
  P.T.P.C.
4. le segnalazioni e gli interventi a cura dei Dirigenti relativamente alla gestione del rischio
  corruttivo nelle attività di loro competenza.
5 le prescrizioni di cui alla determinazione ANAC n.12 del 28 ottobre 2015.
6. Legge Regionale n. 19/2015 “Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative
  provinciali”
7. il comunicato del Presidente dell'ANAC del 16/12/2015 che prevede “...omissis….le funzioni
  delegate dalle Regioni alle Province, in quanto direttamente esercitate da queste ultime, sono
  oggetto della programmazione di prevenzione della corruzione delle Province stesse.”

Come previsto dall'art. 1, comma 10, della legge n. 190/2012, il Responsabile della prevenzione
della corruzione provvederà, inoltre, a proporre la modifica del Piano ogniqualvolta siano accertate
significative violazioni delle prescrizioni in esso contenute.
Il Piano Anticorruzione è uno strumento a scorrimento, contenente misure organizzative, che il
Responsabile della prevenzione della corruzione potrà modificare qualora ritenga che delle
circostanze esterne o interne all'ente possano ridurne l'idoneità.
In particolare il Piano potrà essere aggiornato per le seguenti ragioni:
- sopravvenute normative
- affidamento o sottrazione di funzioni (aspetto particolarmente interessante l'Ente Provincia/Area
  Vasta)
- processi organizzativi interni

                          2
-  esiti dei monitoraggi e dei report
-  proposte ad opera dei responsabili dei servizi.

Il Piano permane strumento agile volto all'adozione di misure organizzative preordinate ad evitare
fenomeni di corruzione. È stato costruito con la finalità di migliorare le pratiche amministrative
attraverso la promozione dell'etica nella Pubblica amministrazione.

Il presente aggiornamento il PTPC copre il periodo 2016-2017-2018. Tuttavia corre l'obbligo
precisare che è stato predisposto sulla base della situazione di perdurante incertezza e di
definizione del proprio futuro in cui si trova, allo stato, l'ente Provincia. Si limita pertanto ad un
aggiornamento “onesto” che possa avere un significato ed un riscontro obiettivo nell'emergenza
attuale.

Ci si sente di ritenere che, pur nelle inevitabili manchevolezze e lacune dovute anche alla
limitatezza di risorse disponibili umane, strumentali e finanziarie cui è costretto l'ente, il presente
Piano presenti le caratteristiche fondamentali di specificità, effettività, coerenza e flessibilità.

In particolare:

specificità nel senso che il presente Piano non è stato copiato e neppure adattato su copiatura di
altri, ma è stato formulato in relazione al quadro normativo di riferimento e sulla scorta di quanto
emerso da un sistema consolidato e quasi ventennale di controlli sistematici interni (visto di
conformità del Segretario Generale). Gli atti vistati dal Segretario Generale sono stati per il 2015
pari al 72,14% di atti dirigenziali – n. 580 su 804 atti prodotti- e pari al 100 % di atti deliberativi e
di decreti presidenziali. A ciò si aggiungano i controlli a campione dal momento dell'entrata in
vigore della norma, lo storico del contenzioso giudiziario dell'ente, i report dei precedenti Piani, il
rispetto o il mancato rispetto dei tempi dei procedimenti amministrativi, le anomalie non tipizzate
registratesi, la mappatura approfondita di determinate aree (es. autorizzazioni e concessioni)
attraverso la somministrazione di questionari ad hoc nell'anno 2015;

effettività non si prevedono azioni che non possono essere svolte e si stabiliscono solo misure che,
verosimilmente, verranno applicate e monitorate, con lo sforzo di non confinarle nella zona
imprecisa di propositi meramente adempimentali. Infatti per ragioni organizzative sarà possibile
mappare i processi solo entro il 2017, compatibilmente con le nuove funzioni cui sarà chiamata la
Provincia se manterrà la natura di Ente di Area Vasta a seguito dell'approvazione definitiva della
riforma costituzionale ad oggi oggetto di discussione parlamentare.

coerenza – il Piano si propone di continuare coerentemente con l'integrazione al sistema di controlli
interni, a regolamenti e ad altri atti di pianificazione e con le risorse (esigue) disponibili.
Con questo aggiornamento si intende potenziare e collegare inscindibilmente il presente Piano
con la misurazione delle Performance. Quindi il Piano Performance non può prescindere dal
collegamento con il rispetto delle misure previste nel presente Piano e con il coinvolgimento, la
sensibilizzazione e la conpisione dell'intero Ente. Infatti trattandosi di misure organizzative atte a
prevenire (senza poterle eliminare) e ridurre le ipotesi di mala gestio, si ritiene che sia necessaria la
conpisione nel combattere la confusione organizzativa e comportamenti che possono anche essere
inconsapevoli. Pertanto entro il 30 novembre di ogni anno ciascun dirigente trasmette al RPC
relazione sulle attività svolte nonché le proprie proposte aventi ad oggetto l'inpiduazione delle
attività in cui è più elevato il rischio di corruzione o l'aggiornamento rispetto a quelle già indicate,
riportando altresì le concrete misure organizzative adottate o da adottare dirette a contrastare il
rischio rilevato.


                           3
flessibilità – il Piano è strumento che, per le ragioni esposte precedentemente, può essere oggetto di
aggiornamento in corso d'anno, su proposta del RPC, allorché siano accertate significative
violazioni alle prescrizioni, quando intervengano mutamenti organizzativi, modifiche in ordine
all'attività dell'amministrazione, quando si rendano necessarie integrazioni atte a dare effettività e
idoneità al Piano.


2. AGGIORNAMENTO MISURE DI LEGALITA' ED INTEGRITA' IDONEE A
PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE


Con il presente aggiornamento si provvede ad integrare le misure di legalità ed integrità già
approvate ed in corso di attuazione (punto 11 del PTPC 2014-2015-2016) come di seguito:


1) AREE DI RISCHIO INDIVIDUATE

Sulla scorta del precedente Piano Anticorruzione e dei conseguenti aggiornamenti, dei risultati dei
controlli sistematici e a campione, dello storico del contenzioso giudiziario dell'ente Provincia, delle
mappature delle aree a rischio, dei report e dei monitoraggi effettuati, (documentazione tutta
disponibile agli atti dell'Ufficio Anticorruzione), si riportano le aree di rischio e, in calce alle stesse,
le anomalie che si possono verificare e che sono state anche concretamente riscontrate e le misure di
contrasto alla creazione di un humus favorevole alla corruzione.

TABELLA A

        Servizio-Ufficio coinvolto             Attività          Grado di
                                               rischio
                           Area di rischio dei contratti
    Tutti i Servizi, con particolare riguardo   pubblici   ex  D.Lgs.   n.      4
 1  all'attività svolta dalla Stazione Unica   163/2006,   compresi    gli
    Appaltante e dal Soggetto Aggregatore     affidamenti di incarichi a
                           professionisti qualificati di cui
                           all'art. 91 del medesimo
                           decreto legislativo.




                                                 5

 2  Tutti i servizi dell'Ente           Proroga, rinnovi, estensione
                           di contratti




                           4
  Settore  LL.PP.(Edilizia,   Difesa  del Perizie suppletive   e  di
  Suolo)                   variante             5
3
  Progetti Europei.




  Settore Ambiente/Cave

  Servizio Trasporti

  Ufficio Agriturismo            Attività   oggetto    di
4                       autorizzazione e concessione.   4
  Settore Caccia e Pesca

  Servizio Viabilità

  Servizio Turismo

  Corpo di Polizia provinciale

  Settore Ambiente/Cave
                        Procedimenti   sanzionatori
5  Servizio Trasporti             relativi   agli    illeciti  3
                        amministrativi e penali
  Ufficio Agriturismo

  Servizio Turismo

  Corpo di Polizia provinciale

  Settore Ambiente/Cave

  Servizio Trasporti             Controlli
6                                         4
  Ufficio Agriturismo

  Servizio Turismo

  Centri per l'impiego
7                       Mercato del lavoro: gestione
                        graduatorie            3

  Servizio Patrimonio
8

                        5
   Servizio Istruzione           Alienazioni e locazioni.
                                            2
   Servizio Turismo

   Ufficio Contratti

9  Servizio Patrimonio           Quantificazione indennità
                        espropriazioni              2




   Servizio Turismo

10  Servizio Trasporti            Nomine Commissioni.
                                            4
   Servizio Caccia


                        Attribuzione di vantaggi
11  Tutti i servizi             economici    di  qualunque
                        genere a persone e ad Enti        5
                        pubblici     e    privati
                        (sovvenzioni,     contributi,
                        sussidi, ausili finanziari ecc.)



2) ANOMALIE/CRITICITA' E MISURE DI CONTRASTO RISPETTO ALLE AREE
  INDIVIDUATE

TABELLA B

Attività            Rischi e anomalie possibili         Misure
                Criticità verificabili  e
                riscontrate
Area di rischio dei contratti Ritardo   o   mancata Programmazione annuale anche
pubblici di cui al punto 1) programmazione     annuale per servizi e forniture non solo
Tabella A)          anche per acquisti di servizi dell'ente Provincia, ma anche per i
               e forniture.         Comuni convenzionati con SUA,
                              responsabili della programmazione

                Reiterazione di  piccoli
                affidamenti  aventi  il          Idem
                medesimo oggetto.

                Gare   aggiudicate   con Direttive   finalizzate   alla
                frequenza   agli   stessi definizione negli atti preparatori
                soggetti.           alla gara di requisiti tecnici ed

                        6
                 economici che non favoriscano
                 un'impresa e utilizzo di elenchi
                 aperti di operatori economici con
                 applicazione del principio della
                 rotazione, previa fissazione di
                 criteri generali per l'iscrizione.
                 Obblighi   di   trasparenza   e
                 pubblicità   nella   scelta  dei
                 componenti delle commissioni di
                 gara, in possesso dei requisiti
                 necessari mediante, ove possibile,
                 estrazione a sorte.
                 Rilascio da parte dei commissari di
                 dichiarazioni attestanti mancanza
                 di conflitto di interessi con gli
                 operatori economici coinvolti.
                 Divieto di introdurre nel bando di
                 gara clausole vaghe o vessatorie
                 che     disincentivano     la
                 partecipazione degli operatori

Frequenza di gare con              Idem
un'unica offerta valida.

Mancanza o incompletezza Check-list di controllo sugli
nella determina a contrarre o elementi essenziali del contratto
carente esplicitazione degli previsti in determina a contrarre.
elementi  essenziali  del
contratto.

Requisiti  restrittivi  di          Idem
partecipazione.

Insufficiente  stima   del  Adozione di direttive interne e
valore dell'appalto senza     linee guida che introducano criteri
computare la totalità dei lotti  stringenti a cui attenersi nella
e la durata contrattuale     determinazione del valore stimato
                 del contratto.

Insufficiente  stima   del          Idem
valore dell'appalto di servizi
e forniture

Acquisto autonomo di beni Verificare nella determina a
presenti in convenzione e in contrarre se si procede con acquisti
MEPA.            autonomi     se   è   stata
               preventivamente esperita ricerca in
               MEPA-CONSIP.
               Direttive che stabiliscano criteri
               oggetti e predefiniti.

        7
                 Previsione di criteri di
                 aggiudicazione
                 eccessivamente discrezionali
                 o incoerenti.
                                 Direttive interne che introducano
                                 come criterio tendenziale modalità
                 Ricorso  agli    affidamenti di aggiudicazione competitive ad
                 diretti             evidenza    pubblica    ovvero
                                 affidamenti mediante cottimo
                                 fiduciario con consultazione di
                                 almeno cinque operatori economici
                                 (se presenti nel mercato) anche per
                                 procedure di importo a €
                                 40.000,00.
                                 Valutazione di effettuare un avviso
                                 per la trasparenza preventiva.
                                 Obbligo di comunicare al RPC la
                                 presenza di affidamenti ripetuti ai
                                 medesimi operatori economici in
                                 un dato arco temporale.
                                 Utilizzo di sistemi informatizzati
                                 per l'inpiduazione degli operatori
                                 da consultare.
                                 Check-list di verifica degli
                                 adempimenti da porre in essere
                                 anche in relazione alle direttive.
                                 Verifica del rispetto del principio
                                 di rotazione degli operatori
                                 economici.
                                 Si ricorre all'affidamento diretto
                                 solo quale ipotesi eccezionale
                                 residuale di cui dovrà essere data
                                 motivazione    oggettiva    e
                                 insuperabile nella determinazione a
                                 contrarre.

Proroga, rinnovi, estensione Un valore complessivamente      Pubblicazione di report periodici
di contratti di cui al punto 2) superiore   alla   soglia  su contratti prorogati e affidamenti
Tabella A)           normativamente    prevista  d'urgenza con direttive atte a
                affidata attraverso proroghe,   limitarne fortemente l'utilizzo.
                rinnovi ed estensioni.

                 Immotivata   e  rilevante
                 concessione di proroghe
                 rispetto al termine previsto
                 dal bando.

Perizie suppletive e     di Redazione di progetti      e Direttive che impongano massima
variante di cui al punto   3) capitolati approssimativi.    precisione nella stesura del


                         8
Tabella A)                             progetto e nella verifica dello
                                  stesso.
                                  Evitare clausole di stile o non
                                  circostanziate che giustifichino
                                  surrettiziamente il ricorso alle
                                  varianti.
                                  Report semestrale sulle varianti in
                                  corso d'opera al RCP.
Attività    oggetto    di Le criticità sono quelle      Entro il primo trimestre 2017
autorizzazione e concessione effettivamente emerse in        informatizzare  attraverso  un
di cui al punto 4) tabella A). sede    di    questionari  sistema  di  omogeneizzazione
                 somministrati nel corso del    questi processi trasversali a tutto
                 2015 a tutti i Servizi       l'ente.
                 dell'ente  nell'attività  in
                 oggetto. Si precisa che i dati
                 sono ancora in corso di
                 elaborazione ai fini della
                 standardizzazione      dei
                 processi.  Ciò   che   si
                 evidenzia, come criticità
                 generale, è una mancanza di
                 omogeneizzazione       di
                 procedimenti    che   pur
                 attenendo a materie perse
                 hanno      caratteristiche
                 assolutamente comuni.

Procedimenti    sanzionatori   Si   è  acquisita   una Procedimenti da mappare entro il
relativi   agli    illeciti  valutazione media di rischio 2017.*
amministrativi e penali di cui   corruzione sulla base delle
al punto 5) tabella A)       relazioni e dei dati storici
                  degli Uffici. Tuttavia è una
                  valutazione che deve essere
                  ponderata    e   valutata
                  attraverso il monitoraggio
                  dei procedimenti come è
                  stato    fatto     per
                  autorizzazioni, concessioni e
                  contributi nell'arco del 2015.

Controlli di cui al punto 6) Si   è  acquisita   una     Procedimenti da mappare entro il
Tabella A)          valutazione alta di rischio      2017 * e comunque possibilità di
               corruzione sulla base delle      prevedere per il 2016 due
               relazioni e dei dati storici      provvedimenti generali in materia
               degli   Uffici.   L'unico     di controlli in tema di turismo e di
               regolamento approvato in        trasporti.
               materia di controlli attiene
               alla materia agrituristica,
               (deliberazione n. 20 del

                         9
                15/04/2015).

                Tale regolamento è da
                considerarsi       una
                conseguenza operativa dei
                precedenti       Piani
                anticorruzione e dei controlli
                a campione effettuati.

                La media dei controlli       Per il 2016, dal momento che in
                effettuati   nei    settori  base ai report dei precedenti Piani
                d'interesse è pari al 10%      anticorruzione in materia di
                sulla totalità dell'attiviotà da  controlli gli stessi si attestano nella
                controllare             misura del 10% sulla totalità delle
                                  attività da controllare, si prevede di
                                  incrementare il controllo di un
                                  ulteriore 5% ove compatibile con
                                  le risorse disponibili, e attestando il
                                  criterio della rotazione sia delle
                                  attività  controllate   sia  dei
                                  controllori.
                Si   è  acquisita   una Procedimenti da mappare entro il
Mercato del lavoro: gestione valutazione media di rischio 2017.*
graduatorie di cui al punto 7) corruzione sulla base delle
Tabella A)           relazioni e dei dati storici
                degli Uffici. Tuttavia è una
                valutazione che deve essere
                ponderata    e   valutata
                attraverso il monitoraggio
                dei procedimenti come è
                stato    fatto     per
                autorizzazioni, concessioni e
                contributi nell'arco del 2015.

                Si   è   acquisita   una Procedimenti da mappare entro il
                valutazione bassa di rischio 2017.*
Alienazioni e locazioni di cui corruzione sulla base delle
al punto 8) Tabella A)     relazioni e dei dati storici
                degli Uffici. Tuttavia è una
                valutazione che deve essere
                ponderata    e   valutata
                attraverso il monitoraggio
                dei procedimenti come è
                stato     fatto     per
                autorizzazioni, concessioni e
                contributi nell'arco del 2015.
                Vedi comunque infra in
                calce alla tabella B
                Si   è   acquisita   una Procedimenti da mappare entro il

                        10
Quantificazione indennità   valutazione bassa di rischio 2017.*
espropriazioni di cui al punto corruzione sulla base delle
9) Tabella A)         relazioni e dei dati storici
                degli Uffici. Tuttavia è una
                valutazione che deve essere
                ponderata    e   valutata
                attraverso il monitoraggio
                dei procedimenti come è
                stato    fatto     per
                autorizzazioni, concessioni e
                contributi nell'arco del 2015.

                  Nomine di commissioni con     Adozione di direttive interne-linee
                  criteri del tutto discrezionali  guida che impongano procedure
                  o con previsione di criteri    selettive per la scelta dei
                  eccessivamente generici o     componenti le commissioni.
                  troppo dettagliati.
                              Criteri di rotazione semestrali
               Nomine di commissioni con nell'inpiduazione del segretario
               componenti sprovvisti di verbalizzante che, preferibilmente
               adeguati requisiti.      non afferisca al Servizio di
                              riferimento.
Nomine Commissioni di cui al Non rispondenza o parziale
punto 10) Tabella A)     interpretazione dei requisiti
               o dei criteri stabiliti dalla
               legge.

                  Nomina di componenti le
                  commissioni esterna senza
                  procedure selettive.

                  Mancanza di rotazione della
                  figura   del  segretario
                  verbalizzante.
                  Si   è   acquisita   Adozione di un provvedimento
                               una
                  valutazione molto alta di generale sulle provvidenze ex art.
                               12 Legge 241/1990 che modifichi
                  rischio corruzione sulla base
                  delle relazioni e dei dati un regolamento assolutamente
                               superato.
                  storici degli Uffici. Tuttavia
                  è una valutazione che deve Adozione di linee guida che
                  essere ponderata e valutataimpongano procedure di evidenza
Attribuzione di vantaggi      attraverso il monitoraggio pubblica per la concessione di
economici   di  qualunque   dei procedimenti come è  contributi.
genere a persone e ad Enti     stato     fatto    Linee guida che introducano criteri
                               per
pubblici     e    privati               stringenti
                  autorizzazioni, concessioni e       nell'adozione   di
(sovvenzioni,    contributi,               contributi straordinari e nella
                  contributi nell'arco del 2015.
sussidi, ausili finanziari ecc.)               predisposizione    di   singoli
di cui al punto 11) Tabella A)   Inadeguatezza     del provvedimenti concessori.
                  regolamento/provvedimento Trasmissione entro il 31 dicembre


                         11
                 generale sulle provvidenze, al RPC della percentuale di
                 ex art. 12 Legge n. contributi e ausili concessi senza la
                 241/1990.            pubblicazione di un avviso di
                                 partecipazione.
                 Previsione   di   criteri
                 eccessivamente generici o
                 discrezionali o mancata
                 indicazione motivata di
                 criteri e modalità nei singoli
                 provvedimenti concessori.

                 Mancanza di procedura ad
                 evidenza pubblica.


*Per i procedimenti da mappare entro il 2017 i dirigenti-responsabili del servizio dovranno
analizzare le attività dei propri settori che rientrano nelle aree di rischio generali e specifiche,
attraverso la mappatura dei processi che partirà dall'inpiduazione dei procedimenti,
tenendo conto che il concetto di processo è ancor più ampio e più flessibile del procedimento
amministrativo. Rilevati i procedimenti amministrativi, si dovranno inpiduare i processi
organizzativi ed attribuire loro una proposta di grado di rischio.

Si ricorda che ad oggi sono stati mappati circa il 35% dei procedimenti dell'ente, processo
che è stato sospeso nelle more dell'entrata in vigore dell L.R. N. 19/2015 finalizzata alle
redistribizione delle funzioni (fondamentali e delegate dalla Regione Veneto) e che sarà
completato nel corso del 2016.
I rimanenti procedimenti saranno mappati entro il 2017 , compatibilmente con il nuovo
assetto e la definitiva riforma delle Province oltre che con la disponibilità delle risorse umane,
finanziarie , strumentali in forza al nuovo ente riorganizzato.
Per tali ragioni , la formazione nel biennio 2016-2017 riguarderà prioritariamente la
mappatura analitica dei processi.

Selezioni, mobilità e progressioni del personale

Interpellato il Responsabile dell'Ufficio Personale, come da documentazione in atti, attualmente tale
materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti per quanto riguarda le attività relative a selezioni e progressioni del personale le ultime
progressioni sono state effettuate nel 2009, le ultime selezioni nel 2008.
Per quanto riguarda la mobilità, per il combinato disposto della riforma Delrio, della riforma Madia
sulla Pubblica Amministrazione e delle ultime Leggi di Stabilità, tali e tanti sono i vincoli e la
dettagliata normazione delle procedure (compreso il pieto di mobilità in entrata) che nessun
spazio viene lasciato ad una discrezionalità che potrebbe sfociare in una mala gestio.

3) ULTERIORI AREE

Con determinazione n. 12 del 2015 l'ANAC aggiunge altre aree generali rispetto alle aree
obbligatorie di cui alla Legge 190/2012 e più precisamente:
a) gestione delle entrate e delle spese del patrimonio
b) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
c) incarichi e nomine

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d) affari legali e contenzioso.

a) gestione delle entrate e delle spese del patrimonio
  Gestione entrate e spese
  Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia
  non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
 Per ciò che attiene alle entrate provinciali sono tutte di natura derivata , per cui non è la Provincia
 l'ente riscossore. Nello specifico:
 Imposta trascrizione sui passaggi di proprietà dei veicoli: il concessionario della riscossione è
 l'Aci
 R.c. Auto -imposta sulle assicurazioni versata dalle compagnie di assicurazione tramite delega
 fiscale di pagamento all'Agenzia delle Entrate che poi riversa alle Province ogni 15 giorni
 tassa rifiuti riversata direttamente dai Comuni o dai soggetti terzi che effettuano la raccolta per
 conto dei Comuni.
  Per quanto riguarda le spese il Servizio Bilancio trimestralmente verifica i tempi medi di
  pagamento e provvede ad inserire nel sito della provincia tali dati.
  L'indicatore annuale della tempestività dei pagamenti è stato allegato al conto consuntivo 2014.

  Già nel corso del 2013 è stata definita con tutti gli uffici una matrice dei pagamenti per garantire
  il rispetto dei tempi previsti dalla normativa, per ridurre ulteriormente i tempi con l'attuale
  convenzione di tesoreria.
  E previsto che il pagamento sia contabilizzato nel conto del fornitore già il giorno successivo (e
  non più nei 3 gg previsti nella vecchia convenzione).
  Le pratiche al fine di evitare ritardi nei pagamenti sono catalogate ed evase per ordine di
  scadenza (la data di scadenza è inserita in sede di registrazione elettronica della fattura e pertanto
  lo scadenzario è sempre aggiornato).
  I mandati di pagamento sono elettronici e con firma digitale già dal 2010.
  Come risulta anche dagli articoli di stampa, la Provincia di Vicenza è la nona in Italia per la
  rapidità dei pagamenti delle fatture.

  Incassi e pagamenti avvengono per il tramite del Tesoriere con procedura informatica (ad
  eccezione degli incassi manuali per i biglietti d'ingresso in Villa Cordellina, che comunque
  periodicamente vengono riversati in Tesoreria)

  Il maneggio di denaro é proprio dell'economo che registra informaticamente tutte le operazioni e
  rendiconta tramite un provvedimento periodico.

Patrimonio (vedi anche Tabella A n. 8 e Tabella B)

In data 2 luglio 2013 con atto consiliare n. 25 è stato adottato un regolamento con disposizioni
molto dettagliate sulla gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare provinciale.
Interpellati i Responsabili degli uffici, come da documentazione in atti, attualmente tale materia non
presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
Infatti sulla sezione Amministrazione Trasparente del sito della Provincia, è pubblicato il file delle
locazioni.


                          13
La gestione del patrimonio è rivolta principalmente a favore del Ministero e pertanto, data la ridotta
quantità di beni e destinatari, si ritiene tale attività non sia tale da dover essere sottoposta tra quelle
da inserire nel piano anticorruzione.

Inoltre il regolamento sopra citato non prevede la possibilità della trattativa privata per le
alienazioni ma solo l'asta pubblica, altro elemento di vincolo nella gestione dei beni.

In particolare:

le locazioni del Settore Turismo sono cessate nella loro totalità.

Il ricorso a soggetti terzi per l'utilizzo di locali ed impianti sportivi a favore degli istituti scolastici
superiori: nell'anno scolastico 2015-16, a seguito dell'insufficienza di spazi ad uso scolastico di
proprietà provinciale, è stato necessario, dopo aver acquisito le richieste delle singole scuole e
verificatene l'effettiva necessità, ricorrere all'utilizzo di strutture di proprietà pubblica e privata.

Va premesso che la scelta dei soggetti terzi non consente margini di discrezionalità in quanto la
scelta delle strutture (palestre, locali, laboratori) deve essere necessariamente conpisa con i
Dirigenti scolastici i quali manifestano esigenze di natura didattica quali la necessità che gli spazi
siano collocati nelle vicinanze delle sedi scolastiche e ciò per facilitarne la fruizione da parte di
insegnanti e studenti.

 Nell'ambito dell'attività di razionalizzaione della spesa, nel corso degli ultimi anni si è cercato di
fare ricorso all'utilizzo di impianti sportivi di proprietà comunale che prevedeono solamente il
rimborso delle spese di funzionamento e quindi a costi inferiori rispetto al privato.


Nell'anno scolastico in corso le strutture utilizzate sono le seguenti:

- LOCALI /LABORATORI/TERRENI: n. 7 convenzioni/contratti (di cui n. 2 soggetti privati e n.
  5 pubblici).

- IMPIANTI SPORTIVI: n. 16 convenzioni/contratti (di cui n. 8 soggetti privati, n. 3
  concessionari di enti pubblici, n.5 enti pubblici).

Nel biennio 2016-2017 si mapperanno la modalità e criteri di scelta per l'inpiduazione del
gestore privato.


b) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
  Per i controlli vedi Tabella A) punto n. 6 e Tabella B),
  Per le sanzioni vedi Tabella A) punto n. 5 e Tabella B).
c) incarichi e nomine
Fermo restando i provvedimenti di carattere generale già indicati nei precedenti Piani ( in
particolare Dliberazioni C.P. n.152/2009 e n.13566/425 in corso di revisione) particolare attenzione
viene riservata, anche con il supporto del Servizio Avvocatura, alla normativa in materia di
incandidabilità e inconferibilità di cui al D.L.vo 39/2013 oltre ai nuovi limiti normativi introdotti
dalla riforma Madia in tema di incarichi a soggetti in stato di quiescenza.


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d) affari legali e contenzioso
  Interpellato il Responsabile dell'Ufficio Avvocatura, come da documentazione in atti,
  attualmente tale materia non presenta un rischio corruttivo significativo per questo Ente.
  Infatti da più di 5 anni nessun incarico esterno è stato affidato per la gestione dei contenziosi
  inerenti l'Ente. Gli unici esistenti pertanto sono quelli affidati in epoche antecedenti al 2006 e si
  tratta perciò di pratiche che andranno via via in esaurimento. Le sole procedure di affidamento
  che riguardano gli affari legali si riferiscono ai "servizi di domiciliazione" ossia ad un'attività
  meramente burocratica di appoggio presso il luogo dove è sito l'ufficio giudiziario che radica il
  processo.
  Storicamente la stragrande maggioranza delle cause, oltre il 95%, che esigeva la domiciliazione
  era riferita alla città di Venezia (cause presso il Tribunale Amministrativo Regionale, la Corte
  d'Appello e il Tribunale civile e penale) pertanto si è provveduto all' inpiduazione del
  domiciliatario attraverso una procedura negoziata che attualmente ha inpiduato la
  domiciliazione presso lo studio dell'avvocata Maria Grazia Romeo di Venezia, che si è
  aggiudicata il servizio per tre anni dal 30 luglio 2013 per un importo di € 380,64 per ciascun
  servizio di domiciliazione per un totale massimo complessivo di oneri, per i tre anni, pari ad €
  44.044,00 (€ 35.000,00 al netto degli oneri).
  Per quanto riguarda le cause sulla città di Roma (Cassazione, Tribunale Superiore Acque
  Pubbliche, Consiglio di Stato, Tribunale e Tribunale Amministrativo del Lazio) solo negli ultimi
  due anni si è visto un sensibile aumento, in quanto precedentemente si trattava di ipotesi molto
  rare o comunque che necessitavano di qualifiche (cassazionisti) o competenze di cui l'ufficio era
  sprovvisto. Con l'iscrizione all'albo dei Cassazionisti di parte dei membri dell'ufficio legale della
  Provincia, attualmente anche su tale piazza romana si necessita unicamente di un servizio di
  domiciliazione. Negli ultimi due anni tale servizio ha visto coinvolti tre studi legali, a rotazione,
  per importi molto limitati (non superiori ad € 2.000,00 ciascuno).
  Con l'occasione della scadenza del servizio di domiciliazione presso Venezia, gli uffici stanno
  già predisponendo una gara mediante procedura negoziata, non solo su Venezia, ma anche su
  Roma.
  Si evidenzia inoltre che tutte le pratiche legali e, in particolare quelle giudiziarie, sono assegnate
  in mandato a tutti gli avvocati in servizio, in modo da evitare che in una specifica pratica ci sia il
  "monopolio" solo di un professionista interno. Solo così si aumenta la possibilità di una
  reciproca verifica sulle attività svolte da ciascuno dei componenti.



4) MISURE DI CARATTERE TRASVERSALE

Si ribadiscono comunque, al di là delle misure di carattere specifico contenute nella tabella B), il
rispetto di talune misure di carattere generale, considerate quali strumenti per diffondere diffondere
sempre di più la cultura della legalità già previste nei Precedenti Piani.

Tali misure si concretano in:
• rispetto dei tempi procedimentali di cui al regolamento dei procedimenti amministrativi n. 37
 del 2013, cui consegue monitoraggio e report semestrale al RPC.
• entro il 2017 si completerà l'informatizzazione dei processi , dando precedenza a quelli
 aventi fruizione esterna , e come stabilito in calce alla tabella B), compatibilmente con il

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  nuovo assetto dell'ente Provincia e con le risorse umane, strumentali, finanziarie
  disponibili . Ad oggi la piena informatizzazione del processo e conseguente tracciabilità è data
  dal programma delibere-determine-decreti presidenziali, programma sanzioni in materia
  ambientale (SAMBA), nella gestione del contenzioso giudiziario, procedimenti di formazione e
  approvazione PAT/PATI ai sensi degli artt. 14-15-16 L.R. 11/2004, autorizzazioni
  paesaggistiche ai sensi del D.Lgvo 42/2004.
• in materia di controlli laddove non sia stato adottato un provvedimento generale ad hoc, come
 per il Settore Turismo, si ribadisce per i Settori Polizia Provinciale, Ambiente, Trasporti
 l'obbligo di:
   • programmazione dei controlli
   • predefinizione di criteri rotativi
   • entro febbraio 2016 presentare al RPC la programmazione dei controlli
   • semestralmente comunicare al RPC l'oggetto dei controlli, la modalità di effettuazione e
     l'esito
   • l'effettuazione dei controlli deve avvenire in coppia turnata.
•  Riprendendo quanto previsto nei precedenti Piani, nel rispetto della continuità amministrativa e
  delle professionalità coniugate con le esigenze organizzative di un ente in via di trasformazione,
  si raccomanda ,ove possibile, la rotazione del personale. Tuttavia se ciò non fosse possibile
  per ragioni oggettive, intrinseche e motivate di natura organizzativa,che saranno comunicate al
  RPC, si sottolinea la necessità, almeno nelle cosiddette materie a rischio, di prevedere ad opera
  dei dirigenti e dei responsabili dei servizi la rotazione delle pratiche e dei procedimenti.
•  Il dipendente al quale è stata affidata la trattazione di una pratica deve rigorosamente rispettare
  l'ordine cronologico fatti salvi i casi di urgenza che devono essere espressamente dichiarati
  con provvedimento motivato dal Responsabile del procedimento.

•  Il dipendente non deve richiedere ne accettare donativi o utilità di qualsiasi natura per sé o
  per altri da qualsiasi soggetto sia esso persona fisica, società associazione e impresa con cui sia
  in corso attività d'ufficio o vi sia potenzialità futura, secondo quanto stabilito dal codice di
  comportamento dei dipendenti.
  Per tutti gli altri obblighi si rimanda a quanto previsto dal Codice di comportamento vigente in
  questo Ente.

•  incompatibilità dirigenziali
  Su questo aspetto si ritiene di confermare quanto previsto nei precedenti Piani.

• rilascio delle autorizzazioni ai dipendenti per lo svolgimento delle autorizzazioni per lo
  svolgimento di attività extraistituzionale
 E' stato approntato un regolamento avente ad oggetto “Regolamento per il conferimento di
 incarichi di lavoro autonomo di natura occasionale o coordinata e continuativa ad esperti esterni
 di cui alla deliberazione n. 152 del 14/04/2009”. Si valuterà, nel corso del biennio 2016-2017, la
 necessità di un eventuale aggiornamento anche in relazione agli obblighi di Trasparenza e al
 Codice di Comportamento
• circostanze interne ed esterne
 Essendo questa una fase di profonda trasformazione dell'Ente , di assestamento, di ridefinizione
 dell'organizzazione dello stesso ad oggi ancora in corso con nuove assegnazione di personale ai
 vari Servizi (sono stati fino ad ora emanati i soli decreti presidenziali di incarichi dirigenziali in
 riferimento alle materie fondamentali e delegate dalla Regione del Veneto) si ritiene di
 intervenire sulle circostanze esterne ed interne solo a seguito della di una maggiore

                         16
 stabilizzazione nell'organizzazione, anche al fine di evitare impiego di risorse di qualsivoglia
 natura in un procedimento in fieri che potrà utilmente impiegato in un ente la cui organizzazione
 sia , almeno nelle linee fondamentali, più definita .
  Ad ogni buon conto l'organizzazione attuale (sommando funzioni fondamentali e funzioni
  delegate dalla Regione) consta di un Segretario Direttore Generale, di n. 9 Dirigenti, n. 6 Alte
  Professionalità, n. 13 Posizioni Organizzative, n. 264 Dipendenti.


5) LINEE GUIDA PER IL PIANO DI FORMAZIONE.
I Dirigenti entro 31 marzo 2016 devono presentare al RPC una proposta di formazione per i propri
dipendenti.
Entro il 30 aprile 2016 il Responsabile della prevenzione della corruzione, di concerto con il
responsabile del servizio personale, approva il piano annuale di formazione con riferimento alle
attività a rischio di corruzione.
A tal proposito la formazione nel biennio 2016-2017 riguarderà prioritariamente la mappatura
analitica dei processi, compatibilmente con la nuova struttura organizzativa dell'Ente.(vedi nota in
calce alla tabella B).
Il Bilancio di previsione annuale deve prevedere, in sede di previsione oppure in sede di variazione,
gli opportuni interventi di spesa finalizzati a garantire la formazione.
I Dirigenti devono comunque tenere, in qualità di referenti, una sorta di “formazione continua”
attraverso incontri formativi e di aggiornamento attraverso azioni di controllo nei confronti dei
dipendenti volti a prevenire la corruttela nella gestione dell'attività posta in essere nel settore di
competenza.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione, con la definizione del piano di formazione,
assolve la definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad
operare in settori particolarmente esposti alla corruzione.

6) TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI.

Si rinvia ai precedenti Piani anticorruzione e a quanto previsto nel codice di comportamento vigente
in questo ente.


7) TRASPARENZA
L'aggiornamento al Programma triennale della Trasparenza, da adottarsi entro il 31 gennaio 2016,
pur essendo parte integrante del Piano Anticorruzione, sarà oggetto di un provvedimento ad hoc.




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          SCADENZARIO- REPORT- MONITORAGGIO


   DATA          ATTIVITA'           SOGGETTO COMPETENTE

          Approvazione aggiornamento del Organo di indirizzo politico su proposta
31 gennaio 2016  Piano triennale prevenzione della del Responsabile della prevenzione
          corruzione                 della corruzione
          Comunicazione   Dipartimento
          Funzione    pubblica    e    Responsabile della prevenzione della
31 gennaio 2016
          pubblicazione in sito sezione           corruzione
          “Amministrazione trasparente”

29 febbraio 2016  Programmazione dei controlli            Dirigenti

          Proposta di formazione per i
31 marzo 2016   propri dipendenti al RPC in             Dirigenti
          materia di anticorruzione
          Approvazione del Piano annuale Il Responsabile della prevenzione della
30 aprile 2016   di formazione per i dipendenti in corruzione di concerto con il Dirigente
          materia di anticorruzione           del Personale

30 giugno 2016   Relazione su numero controlli,
                                    Dirigenti
31 dicembre 2016  modalità di effettuazione, esiti

30 giugno 2016   Report su varianti    in  corso
                                    Dirigenti
31 dicembre 2016  d'opera al RPC

          Relazione al Responsabile della
30 giugno 2016
          prevenzione della corruzione sul          Dirigenti
30 novembre 2016
          rispetto dei tempi procedimentali

          Relazione sulla rotazione    del
30 ottobre 2016                            Dirigenti
          personale e/o delle pratiche

          Relazione sulle attività svolte e
          proposte   in  materia   di          Dirigenti
30 novembre 2016
          anticorruzione sulle materie di
          competenza
          Elenco    dettagliato   degli
31 dicembre 2016  affidamenti diretti al Responsabile         Dirigenti
          della prevenzione della corruzione
          Relazione in materia di contributi
31 dicembre 2016  al Responsabile della prevenzione          Dirigenti
          della corruzione



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