determina n.143 del 15/02/2017
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 143 DEL 15/02/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S. M. E I.
- ATTIVITA’ DI RECUPERO/MESSA IN RISERVA DI RIFIUTI NON PERICOLOSI (CER
170302) LUNGO IL CANTIERE DELLA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA
(SPV)
DITTA: SIS S.C.P.A. -
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE,
BREGANZE, MASON VICENTINO, PIANEZZE, MAROSTICA E BASSANO DEL
GRAPPA.
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 09/11/16 , prot. n. 75398, da parte della ditta SIS
S.c.p.a., con sede legale in via Invorio n. 24/A in Comune di Torino (TO), relativa al progettodio un
“Attività di recupero/messa in riserva di rifiuti non pericolosi (CER 170302) lungo il cantiere della
Superstrada Pedemontana Veneta (SPV)”, in Comune di Montecchio Maggiore, Breganze, Mason
Vicentino, Pianezze, Marostica e Bassano del Grappa lungo il tracciato della SPV;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti di
infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità
complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della parte seconda
del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
Tenuto conto che la verifica per tali impianti risulta tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 18/11/16 ;
copia informatica per consultazione
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Dato atto che il Comitato Tecnico Provinciale, nella seduta del giorno 08/02/2017 ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
n.05/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
dell'intervento;
Vista l’istruttoria del Comitato Tecnico Provinciale conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45);
Vista la Legge Regionale n. 4/2016;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2016;
Visto che con Decreto del Presidente n.8 del 20/01/2017 è stato approvato il PEG
provvisorio dell'anno 2017;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta SIS S.c.p.a.., con sede legale in via Invorio n. 24/A, nel comune di
Torino, relativo all'“Attività di recupero/messa in riserva di rifiuti non pericolosi (CER
170302) lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV)” situato in comune
di Montecchio Maggiore, Breganze, Mason Vicentino, Pianezze, Marostica e Bassano del
Grappa, è escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs.
n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere n.05/2017
allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
4. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
copia informatica per consultazione
5. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta SIS S.c.p.a., ai Comuni di Montecchio
Maggiore, Breganze, Mason Vicentino, Pianezze, Marostica e Bassano del Grappa,
all'ARPAV , alle Ulss n.7 e 8 e al progettista Gabriele Cailotto
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 15/02/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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(SPV)
DITTA: SIS S.C.P.A. -
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE,
BREGANZE, MASON VICENTINO, PIANEZZE, MAROSTICA E BASSANO DEL
GRAPPA.
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 16/02/2017.
Vicenza, 16/02/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(POLO PAOLA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
SIS S.c.p.a.
PARERE N. 05/2017
Oggetto: Attività di recupero/messa in riserva di rifiuti non pericolosi (CER 170302) lungo il cantiere del-
la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV).
PROPONENTE: SIS S.c.p.a.
SEDE LEGALE: Via Invorio n. 24/A, Torino (TO)
SEDE INTERVENTO: lotto 1: Montecchio Maggiore;
lotto 2: Breganze, Mason Vicentino, Pianezze, Marostica e Bassano del
Grappa.
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi.
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture: z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 09 novembre 2016
DATA PUBBLICAZIONE: 18 novembre 2016
DATA INTEGRAZIONI: 23 gennaio 2017
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Studio preliminare ambientale;
- Relazione Tecnica lotto 1;
- Planimetria delle pavimentazioni esistenti soggette a fresatura - Lotto 1 - Tratte "A" e "B";
- Planimetria dei siti di recupero (R5) e dei siti di messa in riserva (R13) - Lotto 1 - Tratte "A" e "B ";
- Planimetria della viabilità nelle fasi di cantierizzazione -Percorsi di trasferimento dei materiali di
scavo - da Pk -4+557 a pk 0+250;
- Planimetria della viabilità nelle fasi di cantierizzazione -Percorsi di trasferimento dei materiali di
scavo - da Pk 0+250 a pk 9+756;
- Relazione Tecnica lotto 2;
- Planimetria delle pavimentazioni esistenti soggette a fresatura - Lotto 2 - Tratta "B";
- Planimetria dei siti di recupero (R5) e dei siti di messa in riserva (R13) - Lotto 2 - Tratte "B";
- Planimetria delle pavimentazioni esistenti soggette a fresatura - Lotto 2 - Tratte "C" e "D";
- Planimetria dei siti di recupero (R5) e dei siti di messa in riserva (R13) - Lotto 2 - Tratte "C" e "D";
- Planimetria della viabilità nelle fasi di cantierizzazione -Percorsi di trasferimento dei materiali di
scavo - Da PK Km 29+300 a PK Km 38+700;
- Planimetria della viabilità nelle fasi di cantierizzazione -Percorsi di trasferimento dei materiali di
scavo - Da PK Km 38+700 a PK Km 47+083;
- Planimetria della viabilità nelle fasi di cantierizzazione -Percorsi di trasferimento dei materiali di
scavo - Da PK Km 47+083 a PK Km 52+100 - tavola 1 di 2;
- Planimetria della viabilità nelle fasi di cantierizzazione -Percorsi di trasferimento dei materiali di
scavo - Da PK Km 47+083 a PK Km 52+100 - tavola 2 di 2.
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PREMESSE
L’intervento in esame consiste nell’attività di messa in riserva/recupero del fresato d’asfalto prodotto
nell’ambito del cantiere per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta.
Nell’ambito dei lavori per la realizzazione dell’opera è prevista la demolizione di alcuni tratti della viabilità
esistente interferente con il tracciato di progetto e si prevede altresì la dismissione delle deviazioni tempora-
nee realizzate in corso d’opera per limitare i disagi del traffico lungo le arterie viarie interferite.
Il fresato d’asfalto rappresenta un materiale costituito dallo stesso conglomerato bituminoso (miscela di ag-
gregati e leganti bituminosi) asportato, mediante fresatura, dagli strati superficiali del manto stradale, che
assume la struttura di un aggregato con una sua curva granulometrica.
A detto materiale è attribuito il codice CER 170302 “Miscele bituminose perse da quelle di cui alla voce
170301”.
Per il rifiuto sono previste le seguenti operazioni di recupero:
• R 5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche;
• R 13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R11 a R12.
L’operazione di recupero R5 è effettuata mediante utilizzo del materiale per la realizzazione dei rilevati della
costruenda Superstrada Pedemontana Veneta.
L’operazione di recupero R13 avverrà sui siti inpiduati allo scopo e opportunamente attrezzati per preve-
nire eventuali contaminazioni del suolo o potenziali situazioni di rischio. In particolare le aree saranno rea -
lizzate coerentemente con quanto indicato in allegato 5 al DM 5 febbraio 1998 aggiornato a DM 186 del 5
aprile 2006.
UBICAZIONE
Con riferimento al lotto 1, il sito di recupero è stato inpiduato nel comune di Montecchio Maggiore e nella
medesima area di lavoro è situato il sito di mesa in riserva, che si colloca alla progressiva 2+225.
In questo lotto, il fresato d’asfalto proviene principalmente dalla fresatura del manto stradale della Strada
Statale Regionale SR 246 e di alcuni svincoli della medesima Strada Regionale in corrispondenza delle pk di
progetto della costruenda SPV dalla -4+557,77 alla 0+250,00 del lotto 1A.
Il materiale, in misura minore, deriva poi dalla fresatura di alcune deviazioni temporanee realizzate nei pun-
ti di interferenza tra la Strada Provinciale SP 246 e il cantiere SPV nella tratta 1B.
Per il lotto 2 la situazione è più articolata.
Le attività di recupero R5 avverranno in corrispondenza :
- dalla 31+963 alla 32+350 in territorio di Breganze;
- dalla 32+375 alla 33+715 in territorio di Breganze-Mason;
- dalla 33+768 alla 36+384 in territorio di Mason;
- dalla 36+471 alla 37+075 in territorio di Mason-Pianezze;
- dalla 30+000 alla 31+300 in territorio di Breganze;
- dalla 31+300 alla 34+600 in territorio di Breganze-Mason;
- dalla 34+500 alla 38+700 in territorio di Mason-Pianezze.
I siti inpiduati per l’operazione di recupero R13 Messa in riserva sono elencati nel seguito:
29+500 e 30+600 in territorio di Breganze;
33+600, 33+900, 35+700 e 36+750 in territorio di Mason Vicentino;
39+360 e 40+850 in territorio di Marostica;
41+870 e 43+050 in territorio di Bassano del Grappa;
46+100 e 48+180 in territorio di Rosà.
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Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di di Breganze;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) dei Comuni di Mason Vicentino e Pianezze;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Montecchio Maggiore;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Rosà;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Trissino;
• Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Bassano del Grappa;
• Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Marostica;
• Rete Natura 2000.
L’intervento in esame coinvolge unicamente delle aree che ricadono nel cantiere per la realizzazione della
Superstrada Pedemontana Veneta, già sottoposta a procedura di V.I.A. Statale e con l’infrastruttura di già
contemplata negli strumenti urbanistici di livello Regionale e Provinciale che la inpiduano,
rispettivamente, nella Tavola 04 – Mobilità del PTRC, e nella tavola 4.1 “Sistema Insediativo Infrastrutturale”
del PTCP; nell’ambito della valutazione generale era stata inoltre predisposta una specifica Valutazione
d’Incidenza Ambientale, approvata mediante DGRV n. 2252 del 13/11/2012
Nel presente studio risultano pertanto esaminate le tavole dei PAT dei Comuni coinvolti, nei quali viene
inpiduato il tracciato di progetto entro il quale si svolgeranno le attività di recupero.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’intervento in esame consiste nell’attività di messa in riserva / recupero del fresato d’asfalto prodotto
nell’ambito del cantiere per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta.
Nell’ambito dei lavori per la realizzazione dell’opera è prevista, infatti, la demolizione di alcuni tratti della
viabilità esistente interferente con il tracciato di progetto e si prevede altresì la dismissione delle deviazioni
temporanee realizzate in corso d’opera per limitare i disagi del traffico lungo le arterie viarie interferite.
Il fresato d’asfalto rappresenta un materiale costituito dallo stesso conglomerato bituminoso (miscela di
aggregati e leganti bituminosi) asportato, mediante fresatura, dagli strati superficiali del manto stradale, che
assume la struttura di un aggregato con una sua curva granulometrica.
A detto materiale è attribuito il codice CER 170302 “Miscele bituminose perse da quelle di cui alla voce
170301”.
Per il rifiuto sono previste le seguenti operazioni di recupero:
• R 5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche;
• R 13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R11 a R12.
L’operazione di recupero R5 è effettuata mediante utilizzo del materiale per la realizzazione dei rilevati della
costruenda Superstrada Pedemontana Veneta. L’utilizzo del fresato nelle sezioni del rilevato avverrà con le
caratteristiche evidenziate nella seguente immagine tratta dall’elaborato del Progetto Costruttivo
PVCGEAPGE2B000-008005DA0 “Sezioni tipo asse principale in rilevato con materiale proveniente dalla
fresatura delle pavimentazioni esistenti”:
L’operazione di recupero R13 avverrà sui siti inpiduati allo scopo e opportunamente attrezzati per
prevenire eventuali contaminazioni del suolo o potenziali situazioni di rischio. In particolare le aree saranno
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realizzate coerentemente con quanto indicato in allegato 5 al DM 5 febbraio 1998 aggiornato a DM 186 del 5
aprile 2006.
L’attività coinvolge il lotto 1, limitatamente alla Valle dell’Agno, ed il lotto 2 tratte B, C e D.
Con riferimento al lotto 1, il sito di recupero è stato inpiduato nella WBS RI1B001 nel comune di
Montecchio Maggiore. Nella medesima area di lavoro è situato il sito di mesa in riserva che si colloca alla
progressiva 2+225.
In questo lotto, il fresato d’asfalto proviene principalmente dalla fresatura del manto stradale della Strada
Statale Regionale SR 246 e di alcuni svincoli della medesima Strada Regionale in corrispondenza delle pk di
progetto della costruenda SPV dalla -4+557,77 alla 0+250,00 del lotto 1A.
Il materiale, in misura minore, deriva poi dalla fresatura di alcune deviazioni temporanee realizzate nei
punti di interferenza tra la Strada Provinciale SP 246 e il cantiere SPV nella tratta 1B. Le deviazioni, in
particolare, saranno realizzate in corrispondenza delle seguenti pk:
• Pk 0+825;
• Pk 3+606;
• Pk 7+022;
• Pk 9+751.
Per il lotto 2 la situazione è più articolata. Le attività di recupero R5 avverranno in corrispondenza della
WBS – aree di cantiere elencate nel seguito.
- dalla 31+963 alla 32+350 in territorio di Breganze;
- dalla 32+375 alla 33+715 in territorio di Breganze-Mason;
- dalla 33+768 alla 36+384 in territorio di Mason;
- dalla 36+471 alla 37+075 in territorio di Mason-Pianezze;
- dalla 30+000 alla 31+300 in territorio di Breganze;
- dalla 31+300 alla 34+600 in territorio di Breganze-Mason;
- dalla 34+500 alla 38+700 in territorio di Mason-Pianezze
I siti inpiduati per l’operazione di recupero R13 Messa in riserva sono elencati nel seguito:
29+500 e 30+600 in territorio di Breganze;
33+600, 33+900, 35+700 e 36+750 in territorio di Mason Vicentino;
39+360 e 40+850 in territorio di Marostica;
41+870 e 43+050 in territorio di Bassano del Grappa;
46+100 e 48+180 in territorio di Rosà.
Il materiale da recuperare, in questo caso, proviene principalmente dalla fresatura del manto stradale della
Strada Provinciale 111 Nuova Gasparona in corrispondenza delle pk di progetto della costruenda SPV dalla
29+100 alla 38+700. È previsto, inoltre, il recupero del conglomerato impiegato nella realizzazione delle
deviazioni temporanee nel medesimo tratto.
Con riferimento ai quantitativi oggetto di recupero:
• nel lotto 1 i quantitativi di rifiuto 170302 ammontano a 42.400 tonnellate equivalenti ad un volume di
21.200 mc;
• nel lotto 2 i quantitativi di rifiuto 170302 ammontano a 173.024 tonnellate equivalenti ad un volume di
86.512 mc.
L’ubicazione delle aree soggette a fresatura è riportata nei seguenti elaborati grafici in allegato alla Relazione
Tecnica:
• PV C CN GE GE 1 A 000-005 0 001 D A 0: Planimetria delle pavimentazioni esistenti soggette a fresatura -
Lotto 1 - Tratte “A” e "B";
• PV C CN GE GE 2 B 000-006 0 001 D A 0: Planimetria delle pavimentazioni esistenti soggette a fresatura -
Lotto 2 - Tratta "B";
• PV C CN GE GE 2 C 000-007 0 001 D A 0: Planimetria delle pavimentazioni esistenti soggette a fresatura -
Lotto 2 - Tratte "C" e "D".
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I siti nei quali è previsto il reimpiego del materiale (R5) ed i siti di messa in riserva sono riportati, invece,
nelle seguenti planimetrie anch’esse allegate alla Relazione Tecnica:
• PV C CN GE GE 1 A 000-005 0 002 D A 0: Planimetria dei siti di recupero (R5) e dei siti di messa in riserva
(R13) - Lotto 1 - Tratte “A” e "B";
• PV C CN GE GE 2 B 000-006 0 002 D A 0: Planimetria dei siti di recupero (R5) e dei siti di messa in riserva
(R13) - Lotto 2 - Tratte "B";
• PV C CN GE GE 2 C 000-007 0 002 D A 0 Planimetria dei siti di recupero (R5) e dei siti di messa in riserva
(R13) - Lotto 2 - Tratte "C" e "D".
In tema di autorizzazione rifiuti si rendono necessarie le seguenti integrazioni:
SIS – Cantiere Montecchio Maggiore
1) Requisiti soggettivi
Come previsto dall’Allegato A della DGRV n. 2966 del 26/09/2006 “Elenco elaborati tecnici da allegare alla
domanda di approvazione del progetto e di realizzazione degli impianti di recupero e di smaltimento di
rifiuti”, la ditta dovrà dimostrare di possedere i requisiti soggettivi di cui all’art. 10 del DM 05/02/1998.
Il base agli artt. 46/47 del DPR 445/2000 è possibile presentare un’autocertificazione (dichiarazione + copia
documento di identità) in cui si dichiara di “possedere i requisiti soggettivi di cui al DM 05/02/1998”
2) Indicare le modalità di recupero rifiuti e le MPS che si intendono produrre, in base alle indicazioni inserite
nel parere CTPA del 01/0910, che definisce i criteri per definire le caratteristiche dei materiali (MPS) non
ricompresi nel DM 05/02/1998, con particolare a quanto indicato alla lettera b): le fasi, i processi tecnologici e
la dotazione impiantistica con cui, a partire dai rifiuti in ingresso impianto, si propone di ottenere le MPS.
3) Precisare le modalità di utilizzo delle MPS.
Si evidenzia che dalle risultanze del sopralluogo congiunto effettuato in data 24/11/2016 è emerso che il
volume dei cumuli di fresato di asfalto sarà al massimo di 3.000 mc, corrispondente al volume massimo della
caratterizzazione chimica dei materiali.
4) A pag. 8 e 9 della relazione tecnica viene indicato che “l’idoneità tecnico merceologica dei materiali dovrà
essere dimostrata attraverso la conformità del’ allegato C del Circolare del Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio del 15/07/2005 n. UL/2005/5205 per i vari ambiti di utilizzo finale”: specificare
l’aggregato riciclato cui fa riferimento la domanda di autorizzazione.
5) Pag. 11 – Captazione e raccolta reflui liquidi
La DGRV n. 1534 del 3/11/2015 si riferisce ai soli movimenti terra quindi non riguarda i rifiuti oggetto della
domanda di autorizzazione. Non può quindi essere applicata per il caso in esame.
6) Specificare i codici CER dei rifiuti che si prevede di produrre durante il processo e la gestione dei cassoni
scarrabili ove è previsto il loro deposito (localizzazione, eventuali movimentazioni dei cassoni, ecc).
7) Nelle planimetria allegate alla domanda di autorizzazione vengono indicate delle aree di deposito
temporaneo e deposito definitivo. Chiarire tali diciture.
8) Conferma da parte dei Comuni delle deroghe al rumore per l’attività di progetto nelle autorizzazioni
rilasciate.
SIS – Cantiere Breganze, Mason Vic.no, Pianezze, Marostica, Bassano del Grappa
1) Requisiti soggettivi
2) Planimetria con indicati punti dei prelievi effettuati e i referti analitici
2) Indicare le modalità di recupero rifiuti e le MPS che si intendono produrre, in base alle indicazioni inserite
nel parere CTPA del 01/0910, che definisce i criteri per definire le caratteristiche dei materiali (MPS) non
ricompresi nel DM 05/02/1998, con particolare a quanto indicato alla lettera b): le fasi, i processi tecnologici e
la dotazione impiantistica con cui, a partire dai rifiuti in ingresso impianto, si propone di ottenere le MPS.
3) Precisare le modalità di utilizzo delle MPS.
Si evidenzia che dalle risultanze del sopralluogo congiunto effettuato in data 24/11/2016 è emerso che il
volume dei cumuli di fresato di asfalto sarà al massimo di 3.000 mc, corrispondente al volume massimo della
caratterizzazione chimica dei materiali.4)
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4) A pag. 10 della relazione tecnica viene indicato che “l’idoneità tecnico merceologica dei materiali dovrà
essere dimostrata attraverso la conformità del’ allegato C del Circolare del Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio del 15/07/2005 n. UL/2005/5205 per i vari ambiti di utilizzo finale”: specificare
l’aggregato riciclato cui fa riferimento la domanda di autorizzazione.
5) a pag. 13 – Captazione e raccolta reflui liquidi
La DGRV n. 1534 del 3/11/2015 si riferisce ai soli movimenti terra quindi non riguarda i rifiuti oggetto della
domanda di autorizzazione. Non può quindi essere applicata per il caso in esame.
6) Specificare i codici CER dei rifiuti che si prevede di produrre durante il processo e la gestione dei cassoni
scarrabili ove è previsto il loro deposito (localizzazione, eventuali movimentazioni dei cassoni, ecc).
7) Conferma da parte dei Comuni delle deroghe al rumore per l’attività di progetto nelle autorizzazioni
rilasciate. Si rileva che dai dati riportati nella relazione tecnica un’autorizzazione di Marostica (ne sono citate
2) e quella di Bassano sono scadute il 14/11/2016.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
111
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’impianto non determina alcuna emissione. I mezzi impiegati nel trasporto de materiale non determinano
l’emissione in atmosfera di quantitativi di gas combusti e polveri tali da determinare variazioni significative
nei confronti della qualità dell’aria locale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
I rifiuti in saranno sottoposti a test di cessione, al fine di verificare l’assenza di contaminanti, o coperti al fine
di evitare fenomeni di dilavamento, escludendo pertanto la possibilità di contaminazione delle acque e dei
suoli.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
I rifiuti in saranno sottoposti a test di cessione, al fine di verificare l’assenza di contaminanti, o coperti al fine
di evitare fenomeni di dilavamento, escludendo pertanto la possibilità di contaminazione delle acque e dei
suoli.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’impianto in progetto non comporta l’emissione di vibrazioni, calore, sostanze odorigene o radiazioni, né
emissioni sonore.
Il cantiere risulta inoltre dotato di autorizzazione in deroga concessa dai comuni attraversati dal tracciato.
Si ritiene utile acquisire le autorizzazioni in deroga già oggi in essere, al fine di valutarne la congruità con il
presente progetto.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Nella documentazione presentata non si riscontrano dati/informazioni specifiche in merito a rischio Radon,
alla presenza di sorgenti di radiazioni nonché a modifiche sostanziali degli impianti di illuminazione.
Comunque considerato l’intervento di progetto e le caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce
potrebbe essere non significativo l’impatto dei suddetti agenti fisici.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Il progetto non determina l’alterazione dei dinamismi del paesaggio localizzandosi all’interno del cantiere
della SPV.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il progetto non determina alcun impatto sul sistema viario locale, in quanto l’attività si svolge all’interno del
cantiere della SPV.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
Non vengono riportati informazioni/dati in merito alla componente perché, considerato l’intervento in
progetto, il proponente non ritiene ipotizzabile nè prevedibile alcuna variazione degli impatti sulla
componente in esame.
Si ritiene comunque utile acquisire la V.Inc.A. approvata con DGRV n. 2252 del 13/11/2012.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Nella documentazione presentata non si riscontrano dati/informazioni specifiche in merito. L’attività viene
gestita all’interno del cantiere della SPV.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto e quanto richiesto dai Comuni
intervenuti è stato puntualmente dedotto e recepito.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di contenimento degli impatti in
tema di inquinamento acustico, emissioni di polveri e gestione delle acque meteoriche di dilavamento.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
Alla esclusione dalla procedura V.I.A., subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti.
2. I sistemi di gestione delle emissioni di polveri in atmosfera dovranno essere costantemente gestiti in
modo tale da garantire nel tempo l’efficienza prevista in progetto; al fine di limitare l'emissione di
polveri sarà necessario prevedere azioni di umidificazione delle strade di cantiere nelle giornate secche
e/o ventose.
3. Si dovrà provvedere costantemente alla prevista azione di ricopertura dei cumuli di rifiuti che dovranno
essere effettuata con idonei teli di contenimento.
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4. Preliminarmente al rilascio dell’autorizzazione alla gestione dei rifiuti, si dovrà procedere ad aggiornare
l’elenco delle autorizzazioni in deroga al rumore per l’attività di progetto rilasciate dai comuni, in
quanto quella relativa al Comune di Trissino per il Lotto 1B (Prot. N. 11561 del 28/07/2016) risulta
scaduta, in quanto valida fino al 29/01/2017; le predette autorizzazioni in deroga dovranno contenere
anche il riferimento alle attività previste dal presente progetto.
5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio segnalati; di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della
presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio.
Vicenza, 08 febbraio 2017
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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