Determinazione dirigenziale comprensiva di parere Commissione VIA
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 658 DEL 05/10/2015
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I. -
ATTIVITÀ DI RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI LUNGO IL CANTIERE
DELLA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA (SPV)
DITTA: SIS S.C.P.A. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI PIANEZZE,
LUNGO IL CANTIERE DELLA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA (SPV).
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 30/07/15 , prot. n. 51699, da parte della
ditta SIS S.C.P.A., con sede legale in via Invorio n. 24/A in Comune di TORINO (TO), relativa ad
un un “Attività di recupero di rifiuti non pericolosi lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana
Veneta (SPV)”, in Comune di Pianezze;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto
7. progetti di infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi,
con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere
da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della
parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
Tenuto conto che la verifica per tali impianti di recupero risulta tra le competenze
inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue successive modifiche ed
integrazioni, e che con D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 la Giunta regionale ha fornito e confermato
gli indirizzi applicativi in materia di valutazione d'impatto ambientale e di coordinamento tra le
proprie disposizioni e le normative nazionali emanate successivamente, confermando la suddetta
competenza provinciale anche con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli
allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della
procedura di verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la
pubblicazione sul sito web della Provincia in data 07/08/2015 ;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il
progetto non abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla
procedura di valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se
copia informatica per consultazione
il progetto ha possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli
articoli da 21 a 28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Dato atto che la Commissione Provinciale VIA, nella seduta del giorno 30/09/2015,
ha disposto l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel
parere N. 21/2015 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali
e monitorare nel tempo la situazione aziendale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento;
Vista l’istruttoria della Commissione VIA conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica
prevista dal succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di
competenza della Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80
(ID PROC 45);
Vista la Legge Regionale n. 10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di
Valutazione di Impatto Ambientale” e s.m.i. e la successiva D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013
"Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative
concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla Dgr n.1539 del 27
settembre 2011 e sua contestuale revoca”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è
stato approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;
Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il
Piano Esecutivo di Gestione anno 2015;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta SIS S.C.P.A.., con sede legale in via Invorio n. 24/A, nel comune
di TORINO, relativo all'“Attività di recupero di rifiuti non pericolosi lungo il cantiere della
Superstrada Pedemontana Veneta (SPV)” situata in comune di Pianezze, è escluso dalla
procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 10/99 e
s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere n.21/2015 allegato alla presente determinazione
per costituirne parte integrante e sostanziale;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
4. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta SIS S.C.P.A., ai Comuni di Pianezze e
Mason Vicentino, all'ARPAV, all'Ulss n.3, allo Studio di Progettazione ed al Settore
Ambiente della Provincia;
5. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
copia informatica per consultazione
6. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 05/10/2015
Sottoscritta dal Dirigente
(FERRETTI MARIA PIA)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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DITTA: SIS S.C.P.A. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI PIANEZZE,
LUNGO IL CANTIERE DELLA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA (SPV).
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 06/10/2015.
Vicenza, 06/10/2015
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(PADOVAN ALESSANDRA)
con firma digitale
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SIS S.C.P.A.
PARERE N. 21/2015
Oggetto: Attività di recupero di rifiuti non pericolosi lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana
Veneta (SPV).
PROPONENTE: SIS. S.C.P.A.
SEDE LEGALE: Via Invorio n. 24/A, Torino
SEDE INTERVENTO: lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV), Pianezze
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi.
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture: z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9.
COMUNE INTERESSATO: Mason Vicentino
DATA DOMANDA: 30 luglio 2015
DATA PUBBLICAZIONE: 07 agosto 2015
DATA INTEGRAZIONI: \\\
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- 1 Relazione Tecnica + Appendici + Allegati;
- 2 Relazione per la Verifica di Assoggettabilità + Appendici;
- 3 Documentazione di Previsione di Impatto Acustico.
PREMESSE
L’impresa Adinolfi Giovanni s.r.l., avente sede legale in via Pantanelle n°45 - 84033 Montesano sulla
Marcellana (SA), è titolare di un impianto mobile di frantumazione inerti semovente, autorizzato dalla
Giunta Regionale della Campania con Decreto Dirigenziale n. 232 del 30 marzo 2011.
Nello specifico l’attività di recupero (R5) di rifiuti non pericolosi in questione viene svolta dall’Impresa
Adinolfi Giovanni s.r.l. lungo il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) nel tratto ricadente
nel territorio comunale di Pianezze (VI).
Il recupero dei rifiuti inerti oggetto del presente studio è attinente esclusivamente la fase di cantierizzazione
dell’opera stradale, al fine di recuperare e reimpiegare all’interno del cantiere i materiali derivanti
dall’attività di demolizione integrale di strutture in cap interferenti, delle corree (cordoli guida per la
realizzazione dei diaframmi e dei muri) e dalla scapitozzatura delle teste dei pali e dei diaframmi per la
realizzazione delle opere della SPV.
Non è previsto lo spostamento dell’impianto in oggetto in quanto l’area servita è di modesta estensione
quindi si prediligerà lo spostamento dei rifiuti verso l’ubicazione dell’impianto stesso, ovvero tra la pk
36+950 e la Pk 37+050.
L’impianto di trattamento e recupero dei rifiuti verrà collocato all’interno dei cantieri della realizzanda
Superstrada Pedemontana Veneta su terreno stabile normalmente compattato con spessore variabile tra i 30
ed i 50 cm.
I materiali soggetti ad attività di recupero saranno accatastati in un cumulo unico di ingresso avente una
superficie di circa 400 - 500 mq (20 m x 20 – 25 m) e un'altezza massima di 5-6 metri, per un volume di circa
2.000 - 3000 mc per cumulo sul punto di attivazione della campagna.
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UBICAZIONE
L’area oggetto di analisi si sviluppa all’interno dei cantieri della costruenda Superstrada Pedemontana Vene-
ta (SPV), nel comune di Pianezze (VI), lungo la Strada Provinciale 111 Nuova Gasparona.
L’impianto sarà installato tra la Pk 36+950 alla Pk 37+050 in corrispondenza del lotto 2 tratta B ( lungo la
Strada Provinciale 111 Nuova Gasparona ), nel tratto dove sorgerà lo svincolo Mason-Pianezze-Marosticae
andrà a servizio del lotto 2B, ttra le Pk 29+300 e la Pk 38+700, e del lotto 2C, tra le tra le Pk 38+700 e la Pk
47+083.
Il tratto di cantiere all’interno del quale sarà collocato l’impianto mobile confina a Nord-Ovest con il territo -
rio agricolo di Pianezze e Mason Vicentino, a Sud con la Strada Provinciale 111 Nuova Gasparona oltre la
quale sorge il campo base di Mason Vicentino, mentre a Est, oltre la Provinciale Gasparona, con la zona in -
dustriale di Loc. Cumani.
I centri abitati più prossimi all’area oggetto di studio sono quelli di: (Figura 1)
Località Cumani in comune di Pianezze, posta a circa 450 m in direzione Est;
Località Villaraspa in comune di Mason Vicentino, posta a circa 1,1 km in direzione Ovest;
Località Villa di Molvena posta a circa 1,5 km in direzione Nord-Ovest;
il centro abitato di Pianezze posto a 2,4 km a Nord;
il centro abitato di Schiavon posto a 2,5 km in direzione Sud;
il centro abitato di Mason Vicentino posto a 2,6 km in direzione Ovest;
il centro abitato di Nove posto a 3,0 km in direzione Est;
il centro abitato del comune di Marostica posto a 3,1 km in direzione Nord. 6 / 52.
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Assetto Territoriale intercomunale area Colceresa Marostica Ovest
• Piano di Tutela delle Acque (P.A.T.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera;
• Rete Natura 2000.
In relazione al presente quadro programmatico, si ritiene sia stata svolta un’adeguata analisi degli strumenti
di pianificazione applicabili, inpiduando correttamente le eventuali/possibili criticità/problematiche.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
l sito in cui sarà ubicato l’impianto per il recupero dei rifiuti inerti non pericolosi provenienti da attività di
costruzione e demolizione è situato in comune di Pianezze in corrispondenza del futuro svincolo Mason –
Pianezze - Marostica, posta a ridosso dell’esistente Strada Provinciale 111 Nuova Gasparona, all’interno del
cantiere per la realizzazione della Superstrada a Pedaggio Pedemontana Veneta
L’impianto sarà installato tra la Pk 36+950 alla Pk 37+050 in corrispondenza del tratto 2 tratta B e sarà a servi-
zio del lotto 2 tratta B, tra le tra le Pk 29+300 e la Pk 38+700, e del lotto 2 tratta C, tra le tra le Pk 38+700 e la
Pk 47+083; la sua collocazione avverrà su terreno stabile normalmente compattato con spessore variabile tra i
30 ed i 50 cm. Il terreno dove la macchina dovrà lavorare sarà ben spianato e livellato per consentire una ade-
guata aderenza al suolo. I confini del sito saranno definiti da idonea recinzione realizzata in modo da impe-
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dire l’accesso al suo interno da parte di persone non autorizzate e nll’area di installazione dell’impianto mo -
bile non si prevede la realizzazione di specifici interventi.
Anche l’area di stoccaggio e movimentazione dei rifiuti non prevede in genere l’attuazione di specifici inter -
venti di salvaguardia, salvo gli usuali accorgimenti quali:
recinzioni;
copertura dei cumuli, se necessario;
pieto di realizzare cumuli in prossimità del ciglio di scavi;
separazione delle perse tipologie di rifiuti per composizione.
I materiali soggetti ad attività di recupero saranno accatastati in un cumulo unico di ingresso avente una su-
perficie di circa 400 - 500 mq (20 m x 20 – 25 m) e un'altezza massima di 5.
L'impianto mobile utilizzato in questa campagna ai fini del recupero di rifiuti inerti non pericolosi è denomi-
nato Gruppo semovente REV-GCR 100_P02 Matricola 10998, costruito nel 2006 dalla ditta REV S.r.l. di Pesa-
ro - Potenzialità 45-130 t/h e specifico per i rifiuti di cui ai seguenti CER:17 01 01 – 17 01 02 -17 01 03 - 17 03
02 - 17 04 05 - 17 05 04 – 17 05 08 - 17 09 04.
Il macchinario è un frantoio in versione mobile, in quanto dotato di cingoli che ne consentono la movimenta-
zione autonoma in cantiere ma verrà utilizzato prevedendo una postazione fissa nella pk di cui sopra. La
macchina è dotata di un’ampia tramoggia di carico, di un vaglio vibrante, di un frantoio a mascelle e di un
nastro trasportatore che conduce il materiale nel percorso di trattamento.
L’accesso all’area avverrà dalla Strada Provinciale 111
Non è prevista una quantità trattabile annua complessiva massima.
L'impianto non svolge attività con persi cicli di funzionamento ma opera con unico ciclo.
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DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
I rifiuti avviati a trattamento derivano dalla demolizione integrale di strutture in cap interferenti, delle cor-
ree (cordoli guida per la realizzazione dei diaframmi e dei muri) e dalla scapitozzatura delle teste dei pali e
dei diaframmi per la realizzazione delle opere della SPV.
I rifiuti sono prodotti presso:
- lotto 2 tratta B del cantiere della construenda SPV, tra le Pk 29+300 e le Pk 38+700 in Comune di Breganze,
Mason Vicentino, Pianezze e Marostica;
- lotto 2 tratta C del cantiere della construenda SPV, tra le Pk 38+700 e la Pk 47+083 in Comune di Marostica,
Bassano del Grappa, Rosà e Cassola.
Nella campagna mobile di recupero rifiuti oggetto della domanda verranno sottoposti a trattamento i rifiuti
identificati nella tabella seguente con le stime delle seguenti quantità: CER 17 01 01 Cemento R 5 quantità in
ingresso 150.000 t.
L'attività sarà svolta in orario diurno, per un massimo effettivo di 10 ore al giorno (tenuto conto del fermo
tecnico per la pulizia periodica del vaglio, frantoio, imprevisti, etc.).
La potenzialità operativa dell’impianto dipende da tre fattori principali:
- caratteristiche del rifiuto in ingresso
- dimensioni del rifiuto in ingresso
- dimensioni della pezzatura del materiale uscente
Ciò premesso, si prevede una potenzialità operativa di recupero di circa 130 t/h valutando la tipologia di
materiale la quantità giornaliera lavorata è stimata 1.300 t/d.
Considerando una quantità totale di rifiuti inerti da lavorare stimata pari a 150.000 ton saranno necessari cir-
ca 115 giorni lavorativi per completare l'attività di recupero, a cui vanno aggiunti i giorni necessari per l'alle -
stimento e lo sgombero delle attrezzature da cantiere e l'analisi e il trasporto a destino dei materiali prodotti
dall'attività di recupero, quantificabili in ulteriori 5 giorni lavorativi.
La durata della campagna sarà orientativamente di 120 giorni lavorativi non consecutivi, nel rispetto del li-
mite superiore di 120 gg stabilito dall’art. 6 dell’Allegato A alla DGRV 499/2008 per la durata della campa-
gna di recupero di rifiuti non pericolosi mediante impianto mobile.
Si precisa che le demolizioni sono effettuate contestualmente all’attività di recupero. Ne consegue che il cu-
mulo di rifiuto da trattare non sia prontamente disponibile nelle quantità finali stimate ma verrà prodotto
nel corso delle attività di cantiere con la contestuale demolizione delle opere per la realizzazione della SPV.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Le emissioni di polveri in atmosfera previste sono di tipo diffuso e prodotte dall’attività di cantiere.
Al fine di contenere tale problema indotto dalla movimentazione dei mezzi di cantiere e dalla frantumazione
degli inerti, nell’esercizio dell'attività in oggetto, in cantiere si garantirà che:
il frantoio impiegherà l’impianto di nebulizzazione di cui è dotato, al fine di abbattere la polvere prodotta
nelle aree di maggior produzione;
i piazzali e le superfici piane saranno tenute umide e pulite al fine di evitare il sollevamento della
polvere da parte dei mezzi in movimento (sia automezzi sia mezzi di movimentazione materiali ed
altri mezzi di cantiere);
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in caso di necessità anche le aree destinate allo stoccaggio temporaneo dei materiali verranno bagna-
te o in alternativa coperte al fine di evitare il sollevamento delle polveri.
Per quanto riguarda la viabilità di cantiere, si osserva che, con riferimento alla tipologia di materiale traspor -
tato (rifiuti provenienti dall’attività di demolizione) e al sistema di trasporto, non si verificano livelli di pol -
verosità significativi e/o sollevamento di polveri.
Sulla base di quanto sopra esposto, non si identificano elementi progettuali in grado di determinare criticità
ambientali relativamente alla generazione di polveri. In particolare i sistemi di bagnatura di progetto preve-
dono l’abbattimento delle polveri "alla fonte”; al fine di mitigare ulteriormente l’impatto si prescrive tuttavia
di provvedere anche alla pulizia dei pneumatici in uscita dal cantiere e che anche le aree destinate allo stoc -
caggio temporaneo dei materiali vengano bagnate o in alternativa coperte al fine di evitare il sollevamento
delle polveri.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Il progetto non prevede alcuna interferenza con il reticolo idrografico superficiale; i rifiuti saranno sottoposti
a test di cessione, al fine di verificare l’assenza di contaminanti, o coperti al fine di evitare fenomeni di dila -
vamento, escludendo pertanto la possibilità di contaminazione delle acque e dei suoli.
La natura di tipo solido dei rifiuti speciali conferiti ed oggetto di trattamento non consente possibili fenome-
ni di sversamento, spanti o colaticci in grado di interferire con i suoli o con le acque sotterranee. I rifiuti in
accesso all’area di trattamento saranno sottoposti a verifica preliminare, al fine di verificare l’assenza di con-
taminanti potenzialmente inquinanti, condotta utilizzando il test di cessione così come descritto all’Allegato
3 del DM 5/2/98. In caso contrario si provvederà alla copertura del materiale in attesa di lavorazione, evitan -
do in tal modo il dilavamento, come indicato dal verbale di riunione del 24/02/2015 del Coordinamento AR-
PAV-RA per l’esecuzione dell’attività di audit del monitoraggio ambientale della SPV.
Nell’eventualità si verificassero situazioni di rischio come sversamenti accidentali dovuti a guasti di macchi-
nari, incidenti tra automezzi e/o sversamenti di sostanze pericolose, gli operatori sono istruiti per intervenire
prontamente con le dovute procedure di emergenza, utilizzando i Kit anti-sversamento presenti nei presidi
posti all’interno del cantiere.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Dal punto di vista geologico, l’area in esame si inserisce nel contesto dell'alta pianura vicentina: essa è carat-
terizzata superficialmente dalla presenza di terreni alluvionali a pezzatura grossolana, prevalentemente
ghiaiosi e quindi a permeabilità piuttosto elevata.
Dall’analisi della litostratigrafica della regione Veneto (Figura 21), che convergono con il quadro geostruttu-
rale di letteratura specialistica valido per questo settore, si evince come l’area oggetto di analisi sia costituita
da “depositi alluvionali, fluvioglaciali, lacustri e palustri del Quaternario” e “ghiaie e sabbie prevalenti del
Quaternario”.
Le zone all’interno del quale si andrà a collocare l’impianto di riduzione volumetrica sono costituite da aree
di cantiere, dove si è provveduto allo scotico e alla realizzazione di una massicciata in misto granulare, in
modo da permettere il transito ai mezzi di cantiere. L’uso del suolo delle aree oggetto di studio è caratteriz-
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zato dalla presenza di aree di cantiere della costruenda Superstrada Pedemontana Veneta; le aeree adiacenti
sono invece caratterizzate aree agricole.
Dopo l'esame degli atti tecnici non figurano condizioni sostanziali di attenzione per quanto concerne gli im -
patti prevedibili per il comparto suolo-sottosuolo ed acque sotterranee, così come affermato dal proponente
"Si esclude la possibilità di generare scarichi idrici potenzialmente inquinanti in grado di modificare in
modo significativo la qualità del sistema idrico superficiale ed ipogeo". Quanto sopra pare suffragato da:
- la natura di tipo solido dei rifiuti speciali conferiti ed oggetto di trattamento non consente possibili feno-
meni di sversamento, spanti o colaticci in grado di interferire con i suoli o con le acque sotterranee,
- il fatto che, nell’eventualità si verificassero situazioni di rischio come sversamenti accidentali dovuti a gua-
sti di macchinari, incidenti tra automezzi e/o sversamenti di sostanze pericolose, saranno intraprese proce-
dure di emergenza ed adeguati presidi di sicurezza
Non si ravvisano elementi tali da suggerire impatti aggiuntivi e/o significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, né si ritiene di evidenziare aspetti ulteriori di criticità, tali da rendersi opportune prescrizio -
ni o raccomandazioni per una corretta gestione ambientale della iniziativa.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il tracciato della SPV, all’interno del quale si colloca l’impianto preso in considerazione in questo studio, at-
traversa una zona in classe III “aree di tipo misto”.
Per quanto riguarda la Regione del Veneto si segnala la Legge Regionale n. 21 del 10.05.1999 "Norme in ma-
teria di inquinamento acustico". La norma regionale, all’art. 7 “Emissioni sonore da attivita temporanee” sta -
bilisce in particolare che “nei cantieri edili i lavori con macchinari rumorosi sono consentiti dalle ore 8.00 alle
ore 19.00, con interruzione pomeridiana inpiduata dai regolamenti comunali, tenuto conto delle consuetu -
dini locali e delle tipologie e caratteristiche degli insediamenti” e inoltre che “deroga agli orari e ai pieti
[…] puo essere prevista nei regolamenti comunali”.
Ulteriori deroghe agli orari e ai pieti possono essere autorizzate dal comune su richiesta scritta e motivata
del soggetto interessato.
Tale normativa si applica esclusivamente alle attività cantieristiche.
I recettori considerati “sensibili” ricadono in due distinti Comuni, la zona nord ove ricade anche il cantiere,
appartiene al Comune di Pianezze, la zona sud invece ricade nel Comune di Mason Vicentino.
Le abitazioni potenzialmente interessate dal rumore prodotto dal nuovo frantumatore ricadono tutte nella
classe III “aree di tipo misto” in funzione della posizione in aree agricole o comunque o comunque zone pri-
ve di agglomerati urbani o industriali di grandi dimensioni.
La valutazione dell’effettivo impatto acustico indotto dall’avviamento del nuovo impianto di frantumazione
e possibile mediante un confronto diretto dei valori di rumore ai recettori. Nella tabella fornita nel doc. prev.
Imp. Acustico a pag. 40 sono stati riportati i valori di rumore relativi allo stato attuale, ricostruiti con model -
lizzazione digitale utilizzando i valori misurati nella campagna fonometrica, i valori vengono confrontati con
quelli previsti dopo l’avviamento del frantumatore. Tali variazioni saranno quindi utilizzate per la valutazio-
ne dell’effettivo impatto acustico indotto dal nuovo frantoio inerti.
Per quanto concerne i valori di PM3, PM4, R4, R6 ed R9, che non rispettano i limiti di zona, si consideri che
tali recettori sono fortemente influenzati dal traffico veicolare della SP111, dalla quale distano solo 50/60 me-
tri. Presso tali recettori infatti si assisterà a limitate variazioni dopo l’avviamento dell’impianto di frantuma -
zione, circa +0,6/1.3 dBA.
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Le maggiori differenze saranno attese soprattutto verso i recettori relativamente distanti dalla strada SP111,
in quanto essa costituisce l’unica altra sorgente di rumore della zona oltre al cantiere. Si prevede un aumento
del rumore compreso tra +3 e +5,7 dBA, in funzione della relativa distanza dal cantiere.
I campionamenti eseguiti in loco hanno permesso di verificare che l’area interessata dalle attivita di cantiere
si presenta caratterizzata principalmente dal traffico veicolare della SP111, il cui rumore è in grado di propa-
garsi anche nelle aree agricole circostanti il tracciato.
Dalle modellizzazioni previsionali risulta chiaro che l’avviamento delle attività di frantumazione dei rifiuti
apporterà un aumento dei livelli di zona; tali variazioni risulteranno maggiori soprattutto in relazione al va-
lore di rumore residuo attualmente presente presso i recettori, infatti le maggiori differenze si riscontreranno
verso i recettori situati nella zona agricola ad ovest del cantiere, ricadenti sia nel Comune di Pianezze che in
quello di Mason Vicentino.
Data comunque la durata effettiva delle lavorazioni pari a non più di 120 giorni, considerato che i livelli cal -
colati risultano nettamente inferiori a 70 dBA in fronte ai recettori sensibili, e che le variazioni attese saranno
di valore moderato, non si è proceduto allo studio di alcuna tipologia di opera di mitigazione.
A conclusione delle valutazioni svolte, si ritiene quindi che le attività del frantumatore avranno un impatto
acustico limitato, i livelli acustici risulteranno acusticamente sostenibili dall’ambiente circostante.
Si specifica che il cantiere della construenda Superstrada Pedemontana Veneta lotto 2 tratta B, nelle aree inte-
ressate dalla campagna, è ad oggi in possesso di autorizzazione in deroga al rumore concessa:
- dal comune di Pianezze con prot. N. 1875 del 22/04/2014 e valida fino al 15/04/2018;
- dal comune di Mason Vicentino con prot. N. 2969/3383 del 29/04/2014 e valida fino al 15/04/2018 Thiene, 29
Si ritiene che il grado di approfondimento del documento di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
sia sufficiente viste le finalità e le problematiche emerse; l’argomento e’ stato trattato relativamente agli im -
patti acustici determinati dall’attività di recupero rifiuti non pericolosi e dall’attività di cantiere così come ri -
chiesto dalla normativa di settore (ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro n.447 del 26.10.1995 e successive
norme attuative manca il riferimento della DDG ARPAV n. 3 del 29/01/2008).
In conclusione, rimandando al Piano di Monitoraggio relativo all’opera Superstrada Pedemontana Veneta, si
ritiene opportuno prescrivere fin d’ora un monitoraggio con l’impianto di frantumazione installato e funzio -
nante a pieno regime, per evidenziare la bontà della stima previsionale ed eventualmente per inpiduare
modalità operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento, ritenendo tuttavia necessario prescrivere specifici e accurati monitoraggi per la determinazione della
situazione post operam dei recettori sensibili.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
L’impianto in progetto non comporta l’emissione di vibrazioni, calore, sostanze odorigene o radiazioni; non
si ritiene che dall’esame della presente matrice emergano elementi tali da identificare impatti significativi
sull’ambiente.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Premesso che l’alterazione dei dinamismi spontanei che caratterizzano il paesaggio nell’opera oggetto di stu-
dio è limitata nel tempo, l’impianto ricade all’interno di un contesto paesaggistico a bassa vulnerabilità, ca-
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ratterizzato del cantiere della costruenda SPV posto a ridosso della Strada Provinciale 111 Nuova Gasparona
nel comune di Mason Vicentino.
Si escludono pertanto alterazioni significative e permanenti dei dinamismi spontanei di caratterizzazione del
paesaggio sia dal punto di vista visivo, sia con riferimento agli aspetti storico monumentali.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Nello Studio Preliminare Ambientale si afferma che “Per quanto riguarda la generazione di volumi di
traffico, durante il funzionamento giornaliero dell’impianto, l’attività di progetto prevede il transito di circa
100 mezzi, con una media di circa 10 mezzi/ora, i quali transiteranno lungo la viabilità di cantiere approvata
dal Commissario Delegato di Governo, contenuta nei Piano di Produzione e Gestione delle terre e rocce da
scavo dei lotti 2 tratte B e C, approvato con Determina n. 6 del 1/10/2014 e n. 8 del 17/02/2015.”
Pur concordando con il fatto che l’intervento non comporti un incremento significativo del flusso veicolare,
in quanto l’attività di recupero mediante riduzione volumetrica dei rifiuti da costruzione e demolizione
prevede il riutilizzo di tutti i materiali recuperati sul posto per la costruzione di sottofondo, si ritiene utile
richiedere specifiche considerazioni legate al regime veicolare delle strade afferenti all’area in esame e
dettagliare il calcolo degli automezzi in arrivo e in partenza sulla base del quantitativo di rifiuti (intesi come
materiale che non viene riutilizzato all’interno del cantiere) in entrata e in uscita dall’impianto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
L'ambito territoriale oggetto del presente studio non è caratterizzato dalla presenza di specie floristiche e ve-
getazionali di particolare valore e interesse, infatti, l'area è inserita all’interno di un contesto agricolo forte -
mente disturbato dalla viabilità esistente costituita dalla Strada Provinciale 111 Nuova Gasparona
L’area oggetto d’intervento (Figura 22) si estende a circa 1,5 km del tratto di canale più prossimo del SIC
IT3220040 Biotopo “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” e a 3,0 km dal SIC IT IT3260018 “Grave e Zone
umide della Brenta”. Sulla base della tipologia di lavorazioni svolte dall’impianto oggetto di analisi, visti i
risultati derivanti dalla Documentazione Previsionale d’Impatto Acustico , si esclude l’apporto di impatti
significativi all’interno dell’area SIC da parte dell’impianto di trattamento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Sulla base della documentazione di progetto, tenuto conto della tipologia dell’intervento, dei requisiti di
impianti e attrezzature e delle modalità di gestione proposte, le condizioni di rischio per la salute e per la
sicurezza dei lavoratori e delle persone in generale risultano adeguatamente controllabili con la corretta e
scrupolosa applicazione della vigente normativa in materia.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
concernenti l’inquinamento acustico e lo scarico sul suolo delle acque di seconda pioggia.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
Alla esclusione dalla procedura V.I.A., subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti.
2. I sistemi di contenimento delle emissioni di polveri in atmosfera dovranno essere costantemente gestiti
in modo tale da garantire nel tempo l’efficienza prevista in progetto; al fine di limitare l'emissione di
polveri sarà necessario prevedere azioni di umidificazione delle strade di cantiere nelle giornate secche
e/o ventose, di pulizia degli pneumatici in uscita dal cantiere e della bagnatura, o in alternativa della
copertura, anche delle aree destinate allo stoccaggio temporaneo dei materiali.
3. Si dovrà provvedere costantemente alla prevista azione di ricopertura dei cumuli di rifiuti, che
dovranno essere effettuata con idonei teli di contenimento.
4. Dovrà essere effettuato il monitoraggio dell’impatto acustico, mediante specifica indagine fonometrica,
finalizzata sia alla verifica del rispetto dei limiti acustici di emissione e differenziali; del monitoraggio
verrà avvertito preventivamente ed in forma scritta tanto il Comune quanto l’ARPAV e con questa
dovranno essere concordate modalità e punti di rilevamento. Nel caso i valori non siano rispettati,
dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati con Amministrazione comunale ed
ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati delle analisi
5. In fase di presentazione del progetto per il rilascio dell’autorizzazione alla gestione dei rifiuti, si
dovranno presentare specifiche considerazioni legate al regime veicolare delle strade afferenti all’area in
esame e dettagliare il calcolo degli automezzi in arrivo e in partenza sulla base del quantitativo di rifiuti
(intesi come materiale che non viene riutilizzato all’interno del cantiere) in entrata e in uscita
dall’impianto.
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6. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio segnalati; di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione della
presentazione della richiesta di autorizzazione per la gestione rifiuti .
Vicenza, 30 settembre 2015
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Ing. Maria Pia Ferretti
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