Decreto Presidenziale - Parere Commissione Via

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 314 DEL 01/06/2015

                          Servizio VIA VINCA




     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I. -
     PROGETTO DI AMPLIAMENTO ATTIVITA' DELL'IMPIANTO DI MESSA IN RISERVA
     E RECUPERO DI RIFIUTI INERTI DA SCAVI E DEMOLIZIONE, NON PERICOLOSI.
     DITTA: SARTORI S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI NOVE, VIA
     XXV APRILE



                            IL DIRIGENTE



       Vista la documentazione presentata in data 12/12/14 , prot. n. 87150, da parte della ditta
     SARTORI S.R.L., con sede legale in via Primo Maggio n. 10/1 in comune di NOVE (VI), relativa
     al progetto di un “Impianto di recupero rifiuti speciali inerti non pericolosi, derivanti dall'attivita'
     di C. & D.”, nel sito di via XXV Aprile , in Comune di NOVE;
       Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7 progetti
     di infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con
     capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da
     R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della
     parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
       Tenuto conto che la verifica per tali messa in riserva e recupero risulta tra le competenze
     inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue successive modifiche ed
     integrazioni, e che con D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 la Giunta regionale ha fornito e confermato
     gli indirizzi applicativi in materia di valutazione d'impatto ambientale e di coordinamento tra le
     proprie disposizioni e le normative nazionali emanate successivamente, confermando la suddetta
     competenza provinciale anche con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli
     allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
       Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
     verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
     web della Provincia in data 22/12/2014 ;




copia informatica per consultazione
      Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
     28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
       Dato atto che la Commissione Provinciale VIA, nella seduta del giorno 27/05/2015, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
       Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
       Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
     rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento;
       Vista l’istruttoria della Commissione VIA conservata agli atti;
      Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
      Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 259);
      Vista la Legge Regionale n. 10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di Valutazione
     di Impatto Ambientale” e s.m.i. e la successiva D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 "Adeguamento alla
     sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le
     procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla Dgr n.1539 del 27 settembre 2011 e sua
     contestuale revoca”;
      Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
      Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;
      Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione anno 2015;
      Visto il Decreto presidenziale n. 6 del 19/01/2015 con cui è stato approvato il P.E.G. Provvisorio
     2015 con assegnazione delle risorse finanziarie nei limiti previsti dall'art. 163 c. 2 del D.Lgs.
     267/2000;



                          DETERMINA

      1. che il progetto della ditta SARTORI S.R.L, con sede legale in via Primo Maggio n. 10/1, nel
        comune di NOVE, relativo all'“Impianto di recupero rifiuti speciali inerti non pericolosi,
        derivanti dall'attivita' di C. & D.” situato in comune di NOVE, via XXV Aprile, è escluso
        dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla
        L.R. 10/99 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere allegato alla presente
        determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);




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        3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
         provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
         Regione Veneto;

        4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

        5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line;

        6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta SARTORI S.R.L., al Comune di NOVE,
         all'ARPAV , all'Ulss 3, al SUAP di Nove ed al Settore Ambiente della Provincia;


                              INFORMA


        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento
        Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi diretti
        o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art
        49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).




     Vicenza, 01/06/2015



                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                      (FERRETTI MARIA PIA)
                                        con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I. -
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     DITTA: SARTORI S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI NOVE, VIA
     XXV APRILE




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 03/06/2015.


     Vicenza, 03/06/2015




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (PADOVAN ALESSANDRA)
                                          con firma digitale




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                           SARTORI S.R.L.
                             PARERE N. 11/2015

     Oggetto: Domanda di verifica di assoggettabilità ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs 152/06.
     Progetto di ampliamento attività dell’impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti inerti da
     scavi e demolizione, non pericolosi.
     Localizzazione - Comune di Nove.

     PROPONENTE:            Sartori s.r.l.
     SEDE LEGALE:            Via I° Maggio, 10/1 – Nove (VI)
     SEDE INTERVENTO:          Via XXV Aprile – Nove (VI)
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti inerti da scavi e
                      demolizioni non pericolosi
     MOTIVAZIONE V.I.A:        Impianto di recupero di rifiuti non pericolosi di cui all’allegato IV della
                      Parte II del D. Lgs. 152/2006 punto 7 lettera z.b)
     COMUNE INTERESSATO:        Isola Vicentina (VI)
     DATA DOMANDA:           12 dicembre 2014
     DATA PUBBLICAZIONE:        22 dicembre 2014
     DATA INTEGRAZIONI:        28 aprile 2015

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
       - Progetto preliminare - relazione tecnico – descrittiva;
       - Studio Preliminare Ambientale;
       - Dichiarazione professionista screening;
       - Valutazione previsionale di Impatto Acustico;
       - Dichiarazione di Valutazione di Incidenza Ambientale.
     ELABORATI GRAFICI PRESENTATI:
       - Tavola 1 – Corografia;
       - Tavola 2 – Estratto C.T.R.;
       - Tavola 3 – Carta dei Vincoli;
       - Tavola 4 – Estratto P.R.G.;
       - Tavola 5 – Estratto di mappa N.C.T.;
       - Tavola 6 – Planimetria d’insieme;
       - Tavola 7 – Lay-out;
       - Tavola 8 – Viabilità.

                               PREMESSE
     Il progetto in esame riguarda l’attività di recupero di rifiuti speciali inerti non pericolosi, che la ditta Sartori
     s.r.l. ha intenzione di effettuare, per il recupero dei materiali inerti provenienti da scavi e lavorazioni edili
     (demolizioni), consistente essenzialmente nella lavorazione di materiali inerti con frantumazione dei rifiuti
     in varie pezzature e la vagliatura finale per ottenere materiale riciclato con caratteristiche pari a quelle delle
     materie vergini da cava.
     Nel caso in esame la società Sartori intende ottenere un’autorizzazione al recupero di rifiuti di cui sopra; il
     lay-out dell’impianto sarà relativamente semplice e le poche attrezzature disposte in cantiere saranno siste-
     mate in funzione dei persi cumuli di materiale che saranno recuperati.
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                              UBICAZIONE
     L’impianto in oggetto sarà realizzato nel Comune di Nove (Vicenza) e più precisamente in Via XXV Aprile.
     Il sito che sarà utilizzato per la realizzazione dell’impianto, attualmente di proprietà della committenza, è
     identificato catastalmente al Fg. 1 mappali 1321-1322-1143 del Comune di Nove (VI),
     Dall’analisi del territorio si evince che attorno all’area entro cui sorgerà l’impianto, sono presenti essenzial -
     mente terreni agricoli.
     La proprietà confina a sud con l’abitazione del proprietario del sito in oggetto, a ovest con strada asfaltata
     che serve poche e comunque lontane abitazioni, a nord con terreno di altra proprietà usato attualmente come
     deposito di materiali e ad est con terreni agricoli.
     L’area in oggetto non presenta particolari elementi di carattere conservativo, paesaggistico, storico, culturale
     da salvaguardare o per le quali risultano esserci vincoli di tutela in atto.




                              Ortofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
     • Piano Regolatore Generale (P.R.G.);
     • Piano Regionale e Provinciale per la Gestione dei Rifiuti;
     • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA)
     • Piano Regionale di Tutela delle Acque (PTA);
     •Rete Natura 2000.
     In relazione al presente quadro programmatico, si ritiene sia stata svolta un’adeguata analisi degli strumenti
     di pianificazione applicabili, inpiduando correttamente le eventuali/possibili criticità/problematiche.
     Dall’analisi effettuata sugli strumenti di pianificazione territoriale disponibili si conclude che il progetto in

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     esame è compatibile con l’utilizzazione attuale del territorio ed è in linea con le previsioni e la
     programmazione degli stessi strumenti urbanistici.
     Si rileva tuttavia come per quanto l’attività sia esistente, l’area si trova parzialmente sovrapposta ad un
     corridoio ecologico inpiduato da PTRC PTCP e PAT.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento; si prescrive tuttavia che in fase di progettazione definitiva vengano esaminate e mitigate, le possibili
     interferenze con il corridoio ecologico.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE PROGETTUALI
     L’impianto sarà organizzato in aree distinte ed opportunamente separate di stoccaggio dei rifiuti in relazione
     alla varie tipologie inpiduate dallo specifico punto dell’allegato 1, sub allegato 1 al DM 5/2/1998.
     Le aree di stoccaggio delle materie prime sono separate dalle aree di stoccaggio dei rifiuti.
     La zona di conferimento sarà distinta dalla zona di messa in riserva. La superficie del settore di conferimento
     sarà pavimentata, del tipo impermeabile e dotata di sistema di raccolta reflui che accidentalmente
     potrebbero fuoriuscire dagli automezzi e/o dai serbatoi degli stessi; in particolare si è previsto un sistema di
     disoleazione.
     La superficie complessiva è tale da garantire un’agevole movimentazione dei mezzi e delle attrezzature in
     ingresso e uscita dall’impianto. Le aree per la messa in riserva dei rifiuti saranno distinte in relazione ai
     singoli CER e separate le une dalle altre.
     Stoccaggio
     Per i rifiuti stoccati in cumuli, in attesa di essere avviati alle operazioni di recupero, saranno realizzate aree
     di deposito con basamenti pavimentati in cemento; tali basamenti permetteranno la separazione dei rifiuti
     dal suolo sottostante.
     Le aree avranno una pendenza
     tale da convogliare le acque
     meteoriche     dilavanti  in
     apposite canalette di raccolta,
     il cui contenuto sarà avviato
     all’impianto di depurazione.
     I rifiuti stoccati in cumuli non
     daranno luogo a formazioni di
     polveri e non sarà effettuato lo
     stoccaggio in contenitori o
     serbatoi fuori terra ne’ in
     vasche.
     I rifiuti da recuperare saranno
     stoccati separatamente dai
     rifiuti derivanti dalle operazioni di recupero e destinati a smaltimento, da quelli destinati ad ulteriori
     operazioni di recupero.
     Tutte le operazioni di movimentazione, lavorazione o stoccaggio del materiale in ingresso e di quello in
     uscita o comunque già lavorato saranno effettuate in modo tale da evitare ogni contaminazione del suolo e
     dei corpi idrici ricettori superficiali e/o profondi.
     I rifiuti trattati non daranno luogo ad odori, possibili polveri e neppure a formazione di emissioni gassose.
     Tipologia dei rifiuti trattati

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     I rifiuti che saranno conferiti all’impianto, e quindi sottoposti ai procedimenti e ai metodi di recupero, sono
     elencati di seguito con i loro corrispondenti codici CER nonché quantitativi, e sono disciplinati nell’allegato
     D alla Parte IV del D.Lgs. 152/2006.




     Descrizione delle attrezzature e dell’attività
     Le attrezzatura utilizzate dalla ditta Sartori srl per l’attività di recupero dei rifiuti inerti di cui ai codici CER
     succitati, per quanto riguarda la frantumazione, sono del tipo mobile e collegate a escavatori cingolati




     attraverso degli attacchi rapidi e tubazioni idrauliche che ne permettono il movimento. Trattasi di una benna
     frantumatrice a ganasce che ingoiando il materiale inerte lo riduce volumetricamente fino alla pezzatura
     desiderata. Tale attività può essere preceduta da
     quella di frantumazione grossolana eseguita a
     mezzo di una pinza idraulica (sempre mossa da un
     escavatore). Con il sistema testè descritto l’operatore
     posto alla guida della benna frantumatrice può
     attingere dai persi cumuli di rifiuti accatastati
     onde formare una miscela composta da varie
     tipologie di materiale per la produzione del mistone
     riciclato a norma UNI 13242.
     Per quanto riguarda invece la fase di selezione e
     vagliatura, quest’ultima è dedicata soprattutto alla

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     lavorazione delle terre da scavo con due persi valori di Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC).
     L’attività si svolgerà a mezzo di una pala gommata utilizzata per il convogliamento del rifiuto verso una
     griglia inclinata (piano inclinato a barre). Da tale processo si ricaveranno due frazioni: un materiale di
     sottovaglio che sarà accatastato e sudpiso per persa CSC ed un materiale di sopravaglio che sarà
     considerato un rifiuto dell’attività di recupero al quale sarà attribuito il CER 191209 e reintrodotto nel ciclo
     di recupero dei rifiuti inerti non terrigeni.

     Le procedure di caratterizzazione, omologazione, accettazione, documentazione di conferimento,stoccaggio
     dei rifiuti in arrivo, verifiche sui rifiuti, lavorazione del materiale, accumulo del materiale lavorato, verifiche
     sulle MPS, conferimento dei materiali in uscita dall’impianto derivanti dalle operazioni di recupero e
     controllo di processo saranno puntualmente definiti in fase di autorizzazione all’esercizio; sono stati inoltre
     previsti specifici presidi ambientali per il contenimento degli impatti su aria, suolo ed acque.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

             111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     L’attività di recupero non produce significative emissioni in atmosfera. Le emissioni che possono originarsi
     dal processo sono prevalentemente costituite da formazione e diffusione di polveri, determinata dalle
     operazioni di frantumazione e movimentazione dei materiali inerti e terrigeni.
     Al fine di limitare tali fonti di polverosità, i cumuli saranno accuratamente bagnati dal sistema di ugelli
     spruzzatori posti lungo il muro perimetrale, a nord ed a est del sito, in modo da mantenere coese le
     particelle tra loro, impedendo l’erosione eolica e la loro dispersione in atmosfera.
     Considerando invece le emissioni in atmosfera prodotte dal parco macchine in transito nell’impianto, si
     ritiene poco significativo il flusso di agenti inquinanti destinati all’atmosfera generato dalle apparecchiature
     coinvolte nell’attività di trattamento e recupero di materiali non pericolosi.
     Si ritiene pertanto che l’esercizio dell’impianto di progetto non comporti la generazione di livelli di
     polverosità tali da modificare in modo significativo la qualità dell’aria locale, non ravvisando quindi la
     presenza di impatti aggiuntivi e significativi sull’ambiente; si ritiene tuttavia necessario, al fine di mantenere
     tale valutazione, che sia sempre mantenuto un adeguato livello di efficienza e di operatività del sistema di
     contenimento delle polveri. Si ritiene inoltre che l'esercizio dell'impianto in progetto variazioni alle attuali
     emissioni di gas combustibili.

                              VALUTAZIONE
     Si ritiene che l’impatto sia da considerarsi non significativo per quanto riguarda la componente inquinamento
     atmosferico, prescrivendo tuttavia di gestire correttamente l’impianto di aspersione per il contenimento delle polveri.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Considerate le tipologie di lavorazioni che saranno eseguite all’interno dell’area, gli scarichi idrici sono
     progettati tenendo conto delle basse portate generate delle operazioni di umidificazione per l’abbattimento
     delle polveri; complessivamente quindi, gli scarichi liquidi che derivano dall’impianto saranno trattati per il
     recupero di particolato e i volumi di acqua saranno comunque esigui anche in considerazione del fatto che
     nessun trattamento sarà eseguito sui materiali allo stato fangoso.
     Il progetto non comporta modifica del reticolo di drenaggio, né la rettificazione o l’inserzione di corsi
     d’acqua, né da luogo a scarichi idrici di sostanze organiche o inorganiche, incluse sostanze tossiche in corsi
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     d’acqua. Le acque di lavaggio e di dilavamento meteorico vengono infatti raccolte, trattate e riutilizzate per il
     circuito di bagnatura dei cumuli e di abbattimento della polverosità, citato nel paragrafo precedente.
     Infine non si evincono perturbazioni delle condizioni idrografiche, idrologiche ed idrauliche del sito che,
     comunque, non presenta fragilità ambientali o particolari ambiti di tutela come già lungamente discusso
     precedentemente.




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                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Nel considerare le componenti ambientali che costituiscono l’area oggetto d’intervento, risulta evidente che
     il substrato su cui poggerà l’intero impianto sarà soggetto a pressioni continue. La natura del suolo e del
     sottosuolo, così come la natura delle sollecitazioni a cui queste due componenti saranno esposte, determina
     l’entità degli impatti che il presente screening ha lo scopo di determinare.
     Dal momento che i materiali trattati all’interno dell’area non sono pericolosi dal punto di vista igienico-
     sanitario nè ambientale, non contenendo sostanze tossiche o inquinanti, l’unica fonte di contaminazione
     rilevante per il suolo è rappresentata dal verificarsi di sversamenti accidentali di sostanze pericolose a
     seguito, ad esempio, di guasti di macchinari o rotture di automezzi. L’eventuale presentarsi di queste
     situazioni sarà risolta con la bonifica della zona interessata con idoneo materiale assorbente cui farà seguito
     il corretto smaltimento secondo quanto disposto dalla normativa vigente. Tutte le lavorazioni avverranno su
     un basamento in calcestruzzo debitamente impermeabilizzato e dotato di caditoie con pozzetti trappola.
     Il presente aspetto risulta adeguatamente delineato nelle sue componenti generali.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Le sorgenti rumorose in capo all'attuale esercizio di recupero inerti sono rappresentate dalle operazioni di
     frantumazione dei materiali, oltre che dagli altri macchinari/mezzi legati alla movimentazione
     L’impianto in oggetto sarà realizzato in un’area periferica rispetto al centro della città di Nove, nelle
     immediate vicinanze della zona industriale-produttiva del Comune e comunque distante dalle zone
     densamente abitate.
     A questo proposito, tutte le lavorazioni che saranno eseguite all’interno dell’impianto saranno conformi alle
     leggi nazionali di settore per quanto concerne la potenza sonora e alle stesse sarà prevista una manutenzione
     periodica settimanale; è stata redatta una valutazione fonometrica allegata allo Studio Preliminare, per
     verificare il clima acustico esistente con attività in marcia e situazione di attività assente in prossimità del
     confine della proprietà; tutti i calcoli e le ipotesi utilizzati per la stesura di tale valutazione previsionale sono
     stati condotti secondo le modalità previste dal D.P.C.M. 01.03.1991 e dal D.M. 16.03.1998.
     La limitazione delle emissioni alla fonte, ottenuta con adeguati silenziatori, limiterà la produzione sonora sia
     verso i recettori sensibili esterni al cantiere, sia verso quelli interni al cantiere, in modo da salvaguardare le
     condizioni di sicurezza dei lavoratori presenti; misure di mitigazione quali ad esempio, la realizzazione di
     barriere fonoassorbenti, assolverà la medesima funzione, in modo da garantire un adeguato abbattimento
     del livello sonoro in prossimità dei recettori.
     L'attività dovrà comunque essere monitorata al momento del collaudo, per eventualmente inpiduare
     modalità operative o interventi strutturali finalizzati all’effettivo rispetto dei limiti (in particolare il
     differenziale).
     La Valutazione Previsionale presentata è stata quindi oggetto di una specifica richiesta di integrazioni, cui è
     seguito adeguato riscontro dalla ditta.

                               VALUTAZIONE


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     Si ritiene che l’impatto sia da considerarsi non significativo per quanto riguarda la componente inquinamento acustico,
     prescrivendo tuttavia un monitoraggio post operam.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
     Il presente impatto non è stato oggetto di una specifica valutazione, in quanto non risultava trattato
     all’interno dello Studio, non ritenendolo significativo, considerato il tipo di attività svolta.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     E’ stata valutata la portata dell’impatto potenziale derivato dal traffico veicolare, da e per l’impianto di
     recupero rifiuti, che si verrà ad implementare in ragione della viabilità interessata. Da una valutazione dei
     quantitativi di rifiuti di cui si richiede l’autorizzazione al recupero è stato calcolato che i mezzi in transito
     per l’impianto avranno una portata di circa 20-22 tonnellate e che effettueranno nell’arco delle otto ore di
     lavoro solo quattro viaggi a pieno carico (90 Ton /giorno richieste). Se si spalmano i quattro viaggi nell’arco
     delle otto ore, potrà transitare per l’impianto e sulla viabilità esistente almeno un autocarro ogni 2 ore
     ovvero un autocarro che entrerà in impianto carico di rifiuti e che uscirà poi carico di materiale lavorato.
     I mezzi utilizzati saranno essenzialmente quelli della società Sartori srl.
     La zona circostante al futuro impianto presenta insediamenti produttivi, terreni agricoli e abitazioni, nonché
     un apparato stradale idoneo a supportare l’aumento del traffico.
     Come richiesto è stata valutata la portata dell’impatto potenziale derivato dal traffico veicolare da e per
     l’impianto di recupero rifiuti. Sulla base del quantitativo di rifiuti di cui si chiede l’autorizzazione al
     recupero (90 tonnellate/giorno richieste) è stato calcolato che i mezzi in transito per l’impianto avranno una
     portata di circa 20-22 tonnellate e che effettueranno nell’arco delle otto ore di lavoro solo quattro viaggi a
     pieno carico. Di conseguenza si stima il transito di un autocarro ogni due ore che entrerà in impianto carico
     di rifiuti e che uscirà carico di materiale lavorato.
     Pur non avendo presentato dati sui flussi relativi alle strade afferenti all’area in esame alla luce dei dati
     esposti si ritiene fondata l’ipotesi di non considerare alcuna modifica alla viabilità esistente e pertanto non si
     ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull’ambiente determinati
     dall’intervento.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO, PAESAGGIO, DELLE RISORSE NATURALI, FLORA,
     FAUNA
     Il territorio in esame è caratterizzato da un’importante presenza antropica, che nel tempo ha sfruttato e
     modificato profondamente la stessa area di pianura a fini abitativi e industriali.
     Tali profonde modifiche hanno comportato il depauperamento degli ambiti territoriali e l’alterazione della
     vegetazione presente.
     L’analisi dell’ecotessuto indica pertanto una netta dominanza di elementi di origine artificiale a scapito di
     componenti naturali la cui superficie risulta alquanto ridotta.
     Ne consegue che il contesto territoriale di appartenenza risulta interessato da evidenti azioni di natura
     antropica che nel tempo hanno alterato in modo irreversibili gli originari livelli di naturalità. L’attività
     antropica legata allo sviluppo urbano, allo sfruttamento delle campagne e all’espansione delle reti

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     infrastrutturali di trasporto, ha portato ad una riduzione degli habitat naturali ed al loro progressivo
     isolamento con negative influenze sulla biopersità e sui processi di successione ecologica.
     Dall’analisi del territorio si evince che attorno all’area entro cui sorgerà l’impianto, sono presenti
     essenzialmente terreni agricoli.
     La proprietà confina a sud con l’abitazione del proprietario del sito in oggetto, a ovest con strada asfaltata
     che serve poche e comunque lontane abitazioni, a nord con terreno di altra proprietà usato attualmente come
     deposito di materiali e ad est con terreni agricoli.
     L’area in oggetto, come si desume dall’analisi delle componenti ambientali del territorio circostante fin qui
     proposta, non presenta particolari elementi di carattere conservativo, paesaggistico, storico, culturale da
     salvaguardare o per le quali risultano esserci vincoli di tutela in atto
     Si ritiene, in conclusione, visto che l’attività in oggetto è esistente da tempo e che l’oggetto della presente
     analisi è una integrazione di attività che non modifica sostanzialmente l'assetto territoriale, che non vi siano
     particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE
     PERSONE
     Il presente impatto non è stato oggetto di una specifica valutazione, in quanto non risultava trattato
     all’interno dello Studio, non ritenendolo significativo, considerato il tipo di attività svolta

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                    VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO

                              CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
     concernenti l’inquinamento acustico.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
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                            Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE FAVOREVOLE
              al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
      dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti.
     2. In occasione della presentazione del progetto definitivo per l’autorizzazione in tema di gestione rifiuti,
      dovranno essere esaminate e mitigate, le possibili interferenze con il corridoio ecologico previsto dal
      PTRC.
     3. L’impianti di trattamento chimico-fisico e di contenimento delle emissioni di polveri in atmosfera
      dovranno essere costantemente gestiti in modo tale da garantire nel tempo l’efficienza di trattamento
      prevista in progetto e i relativi limiti normativi.
     4. In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
      verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
      triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto.:
      - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
      punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
      concordate con Arpav;
      - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati
      con Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati
      delle analisi.
     5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
      addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
      sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in
      occasione della presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione
      all’esercizio.

     Vicenza, 27 maggio 2015
       F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
     Dott.ssa Silvia Chierchia                                   Ing. Maria Pia Ferretti




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