determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 312 DEL 13/04/2017

                          Servizio VIA VINCA


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20 D.LGS. N. 152/2006 E S. M. E I.
     DITTA: PICCINATO RENATO.
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ: RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO IMPIANTO
     DI  DEMOLIZIONE VEICOLI   A  MOTORE.
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE

                            IL DIRIGENTE


     Vista la documentazione presentata in data 22/12/2016 , prot. n. 86209, da parte della ditta
     PICCINATO RENATO, con sede legale ed operativa in via Roncomolino n.2 in Comune di
     Montecchio Maggiore (VI), relativa al “Rinnovo autorizzazione all'esercizio impianto di
     demolizione veicoli a motore”;
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell'allegato IV della
     parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i. - 7. P7. Progetti di infrastrutture: z.a) Impianti di
     recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della
     parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 .
     Tenuto conto che la verifica per tali impianti di autodemolizione rientra tra le competenze
     inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia
     degli interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
     Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
     verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
     web della Provincia in data 22/12/2016 ;
     Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
     28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
     Dato atto che la Comitato Tecnico Provinciale VIA, nella seduta del giorno 05/04/2017 ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere n.
     09/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare




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     nel tempo la situazione aziendale;
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia
     dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
     dell'intervento;
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico conservata agli atti;
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
        Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;

        Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2016;

        Visto che con Decreto del Presidente n.8 del 20/01/2017 è stato approvato il PEG
     provvisorio dell'anno 2017;

                         DETERMINA


      1. che il progetto della ditta PICCINATO RENATO, con sede legale ed operativa in via
        Roncomolino n.2 in Comune di Montecchio Maggiore (VI), relativa al “Rinnovo
        autorizzazione all'esercizio impianto di demolizione veicoli a motore”, è escluso dalla
        procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R.
        4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere n. 09/2017 allegato alla presente
        determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);

      3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

      5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line;

      6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta PICCINATO RENATO, al Comune di
        Montecchio Maggiore, ad ARPAV e all’Ulss n.8- dipartimento di Prevenzione.


                             INFORMA
      Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
      Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione



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        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.




     Vicenza, 13/04/2017




                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                        con firma digitale




     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 312 DEL 13/04/2017


     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S. M. E
     I..
     DITTA:       PICCINATO         RENATO.
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ: RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO IMPIANTO
     DI    DEMOLIZIONE    VEICOLI    A     MOTORE.
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 14/04/2017.


     Vicenza, 14/04/2017




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                      PICCINATO RENATO
                           PARERE N. 09/2017
     Oggetto: Rinnovo autorizzazione all'esercizio impianto di demolizione veicoli a motore (art. 13 L.R.
     4/2016).
     PROPONENTE:            Piccinato Renato
     SEDE LEGALE:           Via Roncomolino n. 2 – Montecchio Maggiore
     SEDE INTERVENTO:         Via Roncomolino n. 2 – Montecchio Maggiore
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di autodemolizione
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. P7.
                      Progetti di infrastrutture: z.a) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi,
                      mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte
                      quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 .
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           22 dicembre 2016
     DATA PUBBLICAZIONE:        22 dicembre 2016
     DATA INTEGRAZIONI:        07 e 17 marzo 2017

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - 1) RELAZIONE ILLUSTRATIVA
       -  2) STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
       -  3) RELAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO
       -  4) DICHIARAZIONE DI NON ASSOGGETTABILITA’ A V.INC.A. E RELAZIONE ALLEGATA
       -  5) TAV. 1 – INQUANDRAMENTO
       -  6) TAV. 2 – STATO DI FATTO PLANIMETRIA GENERALE: LAY-OUT
       -  7) TAV. 3 – STATO DI PROGETTO PLANIMETRIA GENERALE: LAY-OUT
       -  8) TAV. 4 –RETE DI RACCOLTA E TRATTAMENTO ACQUE METEORICHE: Planimetria e
         particolari costruttivi.

                          PREMESSE ED UBICAZIONE
     L’impianto della ditta Autodemolizioni PICCINATO RENATO è autorizzato all’esercizio con decreto diri -
     genziale dell’Amministrazione Provinciale di VICENZA n° 143/SUOLO RIFIUTI/2007 (prot. n° 52.417/AMB),
     con scadenza al 31/08/2017.
     Le attività svolte nell’impianto di autodemolizione sono: ricezione e dismissione dell’autoveicolo, bonifica,
     recupero, stoccaggio, compattazione, commercializzazione delle parti riutilizzabili e avvio a recupero/smalti-
     mento dei materiali derivanti dallo smontaggio..
     Con l’entrata in vigore della “nuova” Legge Regionale in materia di V.I.A. (L.R. N. 4 del 18/02/2016) è stato
     istituito l’obbligo di assoggettamento alle pertinenti procedure di V.I.A. in sede di rinnovo di autorizzazioni
     o concessioni per tutti gli impianti per i quali non sia stata effettuata alcuna procedura di V.I.A. (poiché pree-
     sistenti) e che rientrino attualmente nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di V.I.A. (art.
     13 della L.R. 4/16).


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     Il sito è ubicato nella zona artigianale del Comune di Montecchio Maggiore (VI) in via Ronco Molino n. 2.
     L’area è situata nella parte occidentale della Provincia di Vicenza, nel fondovalle compreso tra le propaggini
     meridionali del Lessini, in prossimità dello sbocco in pianura della Valle dell’Agno-Guà
     Il P.R.G., nella variante generale di assestamento approvata con le delibere di G.R.V. n° 2121 del 2007 e e di
     G.R.V. n°815 del 2008, classifica l’area di interesse come area D1, area per insediamenti produttivi di nuova
     espansione o di completamento.




                              Ortofoto del sito




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                         ESAME ISTRUTTORIO

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     La ditta si colloca in un’area urbanizzata di tipo produttivo, inserita nella Zona artigianale del Comune di
     Montecchio Maggiore classificata in zona territoriale omogenea di tipo D1/9: Insediamenti produttivi di
     nuova espansione o di completamento.
     Per quanto riguarda la carta delle fragilità del PAT la relazione indica l’area di interesse come “idonea ai fini
     edificatori a condizione “A”, area della piana alluvionale” e che in prossimità è presente un’area classificata
     come esondabile o a ristagno idrico non indicando se la stessa possa o meno influenzare direttamente
     l'impianto in questione.
     Per quanto riguarda la carta delle trasformabilità del PAT la relazione indica la vicinanza del sito ad aree di
     completamento della rete ecologica principale e di corridoi ecologici principali e varchi non indicando se le
     stesse possano o meno influenzare direttamente l'impianto in questione.
     La relazione evidenzia altresì che l’abitazione più vicina è posta a circa 20 m in direzione sud-est, questione
     da approfondire in relazione alla coerenza con il Piano di Classificazione Acustica comunale
     Si ritiene opportuno, a riguardo, prescrivere che preliminarmente al rinnovo dell’autorizzazione si
     verifichino le suddette criticità, al fine di inpiduare eventuali priorità nell’identificazione della proposta
     delle misure di mitigazione.
     Le suddette criticità sono state oggetto di specifico riscontro.

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     Le attività svolte nell’impianto di autodemolizione sono: ricezione e dismissione dell’autoveicolo, bonifica,
     recupero, stoccaggio, compattazione, commercializzazione delle parti riutilizzabili e avvio a
     recupero/smaltimento dei materiali derivanti dallo smontaggio.
     In particolare:
     1) Ricezione: i veicoli da demolire vengono stoccati in apposite aree, in attesa che si concludano le pratiche
     di cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico;
     2) Bonifica: nell’apposita area di smontaggio le vetture vengono private, prima di ogni altra operazione, dei
     materiali pericolosi, quali oli, liquidi refrigeranti, batterie, ecc;
     3) Stoccaggio dei materiali pericolosi: i rifiuti pericolosi provenienti dalle operazioni di bonifica degli
     autoveicoli vengono stoccati all’interno di contenitori dedicati in aree pavimentate e dotate delle adeguate
     misure di sicurezza. Le aree sono adeguatamente dotate dell’opportuna segnaletica contenente le
     informazioni per una corretta gestione del rifiuto (istruzioni operative, segnaletica, sensibilizzazione);
     4) Smontaggio delle parti recuperabili: lo smontaggio delle parti recuperabili avviene nella stessa area in cui
     vengono smontate le parti pericolose, ma in una fase temporale successiva, così da operare in condizioni di
     maggiore sicurezza;
     5) Stoccaggio dei materiali riutilizzabili: i materiali che possono essere riutilizzati vengono stoccati in
     magazzini in cui i clienti possono prenderne visione prima dell’acquisto;
     6) Stoccaggio dei materiali recuperabili: i materiali recuperati ma che non possono essere rivenduti sono
     stoccati in appositi contenitori, specifici per ogni tipo di materiale (vetro, plastica, ferro, …), o in apposite
     aree, in attesa di essere prelevati ed avviati a recupero.
     7) Compattazione: operazione di pressatura delle carcasse bonificate e smontate;
     8) Asporto: vendita delle parti riutilizzabili, avvio a recupero dei materiali recuperabili e a smaltimento delle
     parti non recuperabili, pericolose e non.
     Le successive fasi di rottamazione e di frantumazione delle carcasse d’auto non vengono eseguite presso
     l’impianto; le carcasse bonificate degli autoveicoli sono infatti stoccate in aree pavimentate in attesa di essere
     inviate al centro di rottamazione.
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     Presso l’impianto della ditta PICCINATO RENATO sono presenti aree adeguatamente attrezzate per la
     collocazione e lo stoccaggio di: Marmitte catalitiche esauste, Pneumatici ricostruibili e non, camere d’aria
     non riparabili e altre parti di gomma, Componenti di plastica, Spezzoni di cavo di rame ricoperto,
     Accumulatori al piombo esausti, Oli esausti, Liquidi dei circuiti refrigeranti, Rottami di vetro, Rifiuti di
     ferro, acciaio e ghisa, Imbottiture sedili in poliuretano espanso.
     Il centro di raccolta è organizzato nei seguenti settori, corrispondenti alle perse fasi di gestione del veicolo
     fuori uso:
     a) settore di conferimento e di stoccaggio del veicolo fuori uso prima del trattamento (CER 16.01.04*): è
     situato in zone poste sia all’esterno che all’interno del capannone, tutte pavimentate in cls e dotate di
     pozzetti per la raccolta di eventuali spandimenti collegati all’impianto di trattamento. Le auto in attesa di
     demolizione non sono accatastate e, secondo l’attuale autorizzazione, possono essere in numero max di 60.
     b) settore di trattamento del veicolo fuori uso: è ubicato all’interno del capannone, in area completamente
     pavimentata di superficie pari a circa 66 m2, dotata di griglia per la raccolta degli eventuali spanti collegata
     ad una vasca interrata per il loro stoccaggio.
     c) settore di deposito delle parti di ricambio destinate alla commercializzazione: il settore di deposito delle
     parti di ricambio, non contaminate da oli, è ubicato all’interno del capannone, in parte su area pavimentata
     ed in parte sul soppalco interno.
     d) settore di riduzione volumetrica (CER 19.12.02): è ubicato all’esterno del capannone, vicino all’ingresso,
     su area pavimentata e dotata di apposita rete di raccolta dei reflui collegata alla fognatura comunale. Le auto
     trattate con messa in sicurezza e sottoposte a riduzione volumetrica, secondo l’attuale autorizzazione,
     possono essere in numero massimo di 40.
     e) settore di stoccaggio dei rifiuti pericolosi: avviene all’interno del capannone, in un’area dedicata
     pavimentata in cls e dotata di pozzetti per la raccolta di eventuali spandimenti.
     I rifiuti sono stoccati su appositi contenitori; in particolare i contenitori di rifiuti liquidi
     pericolosi sono posti entro bacini di contenimento.
     Le tipologie di rifiuti (pericolosi e non) stoccate all’interno del capannone, sono le seguenti:
     - assorbenti e materiali filtranti contaminati (CER 15 02 02*)
     - filtri olio (CER 16 01 07*)
     - liquido antigelo (CER 16 01 14*)
     - olio esausto da motori e ingranaggi non clorurati (CER 13 02 05*)
     - pastiglie dei freni (CER 16 01 12)
     - catalizzatori esausti contenenti oro, argento, renio, palladio, iridio, platino (CER 16.08.01)
     - batterie al piombo (CER 16 06 01*), in due distinti contenitori
     - componenti contenenti PCB (CER 16 01 09*)
     - componenti esplosivi (CER 16 01 10*)
     - componenti contenenti mercurio (CER 16 01 08*)
     - liquido dei freni (CER 16 01 13*): contenitore in plastica e serbatoio mobile;
     - scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati (CER 13.02.05*);
     - liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose (CER 16.01.14*);
     - liquido lavavetri: soluzioni acquose di scarto perse da quelle di cui alla voce 16.01.01* (CER 16.10.02);
     - olio combustibile e carburante diesel (CER 13.07.01*);
     - altri carburanti (CER 13.07.03*).
     f) settore di stoccaggio dei rifiuti recuperabili: è situato parte all’interno e parte all’esterno del capannone,
     sempre su aree pavimentate; all’esterno, in container dotati di coperchio distinti ed identificati mediante
     cartelli, vengono stoccate le seguenti tipologie di rifiuti:
     - metalli ferrosi (CER 16 01 17);
     - plastica (CER 16 01 19);
     - vetro (CER 16 01 20).
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     All’interno, invece, si stoccano:
     - metalli ferrosi (CER 16 01 17);
     - metalli non ferrosi (CER 16 01 18).
     g) settore di deposito dei veicoli trattati (CER 16.01.06): gli autoveicoli bonificati, ma non ancora pressati,
     sono collocati in gran parte (n. 20) all’interno del capannone, su strutture di tipo Cantilever sviluppate su
     due livelli, ed in parte minore all’esterno (n. 7), ma sempre su superficie pavimentata.
     Quantità e tipologia dei rifiuti
     Come previsto dall’autorizzazione all’esercizio n. 143/2007, la quantità massima in stoccaggio è stata stabilita
     in n° 87 autovetture, per un massimo di 76 t. Il quantitativo massimo in stoccaggio di rifiuti prodotti
     dall’attività di autodemolizione è pari a 159.320 kg ed è così definito:




                                                             Pag. 5 di 11


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     Impianto di trattamento acque meteoriche
     Il sistema di raccolta delle acque è così articolato:
     o Rete delle acque dei piazzali esterni;
     o Rete delle acque delle coperture;
     o Rete delle acque interne ai capannoni;
     o Rete delle acque dei servizi igienici.
     A seguito della richiesta di adeguamento dell’impianto di trattamento delle acque meteoriche di
     dilavamento del piazzale dell’impianto di autodemolizione da parte della società Acque del Chiampo, la
     Ditta ha provveduto ad adeguare il proprio impianto di trattamento acque meteoriche.
     L’intervento di adeguamento ha previsto di separare le acque meteoriche di dilavamento del piazzale
     dell’impianto di autodemolizione, raccolte dalle caditoie esistenti, in acque di prima ed in acque di seconda
     pioggia.
     Le acque dei piazzali provenienti dalla rete di raccolta, una volta entrate nel pozzetto esistente dotato di
     griglie, vengono convogliate in un pozzetto scolmatore per la separazione in prima e seconda pioggia.
     Le acque di prima pioggia provenienti dal pozzetto scolmatore, prima di essere convogliate nella rete
     fognaria comunale delle acque nere, vengono trattate con le seguenti modalità:
     1. vasca di accumulo e sedimentazione, realizzata in cemento armato e provvista di un sistema integrato di
     sollevamento acque con pompa ad immersione e livelli a galleggiamento;
     2. vasca con disoleatore e dissabbiatore, realizzata in cemento armato, con sudpisione interna in vano di
     sedimentazione, separazione filtrazione a coalescenza, corredata di batteria di filtri flottanti ADS
     idrorepellenti; all’interno, dotato di filtro a coalescenza, per una ulteriore separazione degli olii presenti
     nell’acqua in uscita;
     3. pozzetto dotato di filtro lamellare;
     4. pozzetto dotato di filtro a coalescenza;
     5. pozzetto dotato di un nuovo misuratore di portata, per consentire la misurazione delle quantità scaricate;
     6. pozzetto per il campionamento con un fondo di circa 30 cm di deposito acqua;
     7. pozzetto d’allacciamento acque nere al collettore della fognatura comunale.
     Le acque di seconda pioggia vengono convogliate, dal pozzetto scolmatore, verso la vasca dotata di
     separatore oli e dissabbiatore, di portata pari a 15 l/s, e, successivamente, al pozzetto dotato di filtro a
     coalescenza.
     Le acque di seconda pioggia, prima di essere immesse nella rete esistente delle acque bianche, vengono
     convogliate in un pozzetto dotato di filtro lamellare e quindi ad un pozzetto di campionamento con un
     fondo di circa 30 cm di deposito acqua.




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     QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     Aria
     L’attività di autodemolizione consta di operazioni manuali che non comportano emissioni in atmosfera.
     Nell’impianto non vengono accettati veicoli con alimentazione a gas (metano, GPL) e pertanto non vengono
     effettuate operazioni di esaurimento / bonifica di bombole di gas combustibile.
     Acque
     L’attività non dà luogo a scarichi di acque reflue industriali, ma scarichi che possono prodursi nella zona di
     smontaggio degli autoveicoli e alle acque di dilavamento dei piazzali.
     L’area dove avviene la bonifica degli autoveicoli è dotata di una vasca a tenuta dove vengono raccolti gli
     eventuali liquidi che dovessero cadere a terra durante le operazioni di smontaggio e messa in sicurezza degli
     autoveicoli. I liquidi così raccolti vengono inviati a impianti specializzati per il trattamento.
     I piazzali esterni sono dotati di una rete di raccolta delle acque meteoriche collegata ad un impianto di
     trattamento. Il sistema di trattamento delle acque dei piazzali adottato prevede la sedimentazione e la
     disoleazione di tutte le acque meteoriche raccolte.
     I recapiti finali, a seconda del tipo di acque, sono costituiti dalla rete fognaria pubblica delle acque nere e
     dalla rete fognaria pubblica delle acque bianche.
     Suolo e sottosuolo
     Al fine di prevenire il rilascio di sostanze contaminanti nell’ambiente esterno, l’impianto è dotato di
     pavimentazione di tutte le aree di lavorazione, è previsto lo stoccaggio all’interno del capannone delle
     componenti ambientalmente più critiche (rifiuti pericolosi).
     Tutte le zone, sia interne che esterne, in cui avvengono le lavorazioni, gli stoccaggi o le movimentazioni di
     sostanze pericolose sono pavimentate in c.a. ed è presente un doppio sistema di convogliamento delle acque
     meteoriche; è presente un adeguato sistema di raccolta dei reflui; in particolare, l’area di bonifica degli
     autoveicoli, interamente pavimentata, è dotata di due reti per la raccolta di eventualispanti: la prima, relativa
     alla zona destinata allo smontaggio degli autoveicoli, prevede il loro convogliamento ad una vasca a tenuta;
     la seconda, relativa alla zona di stoccaggiointerno, prevede la possibilità di convogliamento sia alla rete
     fognaria delle acque nere chealla vasca a tenuta, mediante apposita saracinesca.
     È presente un pozzetto a tenuta per la raccolta di eventuali spanti nell’area di stoccaggio dei rifiuti liquidi
     pericolosi, all’interno del capannone
     Le sostanze liquide potenzialmente contaminanti o pericolose sono stoccate all’interno di contenitori a
     doppia camera o in contenitori dotati di bacino di contenimento, dotati di un indicatore visivo di livello ed
     opportunamente provvisti di etichettatura di sicurezza.
     Rumore
     L’impatto acustico determinato dalla presenza dell’attività, come evidenziato dalla Relazione di Impatto
     Acustico, risulta conforme ai limiti stabiliti dal Piano di Classificazione Acustica per la specifica zona.
     L’indagine fonometrica è stata recentemente aggiornata, nel novembre 2016. Nelle conclusioni si afferma che
     l’impatto acustico generato dall’attività produttiva è compatibile con i limiti previsti dall’attuale
     classificazione dell’area, in quanto NON comporta il superamento dei limiti di immissione (tabella C del
     D.P.C.M. 14/11/97).
     Si ritiene di richiedere integrazioni per i seguenti aspetti:
     - manca una caratterizzazione specifica delle emissioni di rumore prodotte dalle singole attrezzature e
     macchine e/o impianti dell’attività: la definizione di tutte le sorgenti di rumore presenti nell’area di indagine
     deve avvenire attraverso scorpori e analisi del dato fonometrico (livelli percentili) affinchè il livello di
     rumore prodotto dalla specifica sorgente possa avere carattere di riferibilità.
     - chiarimenti in merito al posizionamento del punto di misura usato per il monitoraggio dei livelli di rumore
     che caratterizzano l’area in analisi e di conseguenza indicazioni relative ai valori assoluti e differenziali
     calcolati al ricettore considerato nella valutazione.

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     Si riscontrano tempi brevi di monitoraggio e quindi inadeguati alla corretta caratterizzazione delle emissioni
     acustiche delle suddette sorgenti dell’attività in analisi.
     Inoltre si riscontra un’anomalia – di conseguenza una manifesta criticità - nel valore usato per la verifica del
     criterio differenziale, si chiede a riguardo di valutare tali livelli per come chiesto dalla norma (inoltre come
     sopra scritto è opportuno rendere più riferibile il livello di rumore prodotto da singole macchine, impianti e
     attività manuali).
     Le suddette criticità sono state oggetto di specifico riscontro.
     Paesaggio
     L’impatto visivo che l’impianto può avere sul paesaggio è mitigato dal fatto di essere inserito all’interno di
     una zona a destinazione produttiva, in parte contenuto dalla presenza di una siepe perimetrale, piantumata
     lungo il lato sud-est.
     Viabilità
     Il traffico indotto dall'attività della ditta Piccinato è stato stimato attraverso l’identificazione del numero e
     della tipologia di mezzi impiegati per il trasporto e del numero di viaggi effettuato da ciascun mezzo
     giornalmente, in relazione alla potenzialità dell’impianto.
     La ditta è autorizzata per uno stoccaggio massimo di veicoli pari a 87 unità, comportando un numero di
     lavorazioni annuo di circa 1.000 veicoli, corrispondenti a 4 veicoli/giorno, trasportati solitamente da
     carro/attrezzi. Inoltre, per trasportare i rifiuti, la ditta si avvale anche di trasportatori terzi, che impiegano
     varie tipologie di mezzi (autocarri, rimorchi, carroattrezzi, …) in ragione dei materiali trasportati:
     mediamente si tratta di 2 mezzi pesanti alla settimana; infine, occorre anche considerare le autovetture dei
     clienti, una decina al giorno.
     La valutazione dell’impatto sul traffico giornaliero che ne deriva è la seguente:
     - n° medio veicoli pesanti in ingresso /uscita al giorno, costituito da 2 carro-attrezzi aziendali e 0,4 mezzi
     pesanti per il ritiro rifiuti;
     - n° medio autovetture in ingresso /uscita al giorno, costituito da 1 autovetture dei dipendenti aziendali e 10
     autovetture impiegate terzi avventori
     Per la valutazione dell’incidenza sul traffico sono confrontati i dati sopra riportati con la situazione del
     traffico giornaliero presente lungo la viabilità che serve la Z.I. in cui è situato l’impianto e che è
     rappresentata dalla SR 11 e dalla SS 246; da tale analisi risulta come l’incidenza del traffico indotto dalla
     presenza della Ditta Piccinato sulla rete stradale principale risulta pari allo 0,11% per i mezzi leggeri ed allo
     0,08% per i mezzi pesanti. L’incidenza sul traffico determinata dalla presenza dell’impianto può pertanto
     essere giudicata non rilevante.
     Pur non ravvisando particolari elementi che possano determinare impatti significativi sull'ambiente
     circostante si ritiene utile indicare i percorsi dei mezzi in ingresso, in uscita e interni al lotto con le relative
     fasce di ingombro al fine di inpiduare eventuali punti di conflitto.
     Il suddetto aspetto è stato oggetto di specifico riscontro.
     Risorse naturali, Flora, Fauna
     L'area di proprietà della ditta Piccinato Renato si inserisce all'interno di un insediamento industriale che,
     come molti altri negli ultimi 20 anni, appartiene a quei grossi poli urbani che si sono distribuiti lungo gli assi
     viari principali (Vicenza-Verona) o che gravitano intorno a centri trainanti come la valle dell'Agno e del
     Chiampo. L'ambiente naturale circostante è fortemente compromesso, oltre che per la presenza di altri edifici
     industriali, dall'imponente presenza della grande arteria autostradale Brescia- Padova, vera e propria
     barriera fisica per l'ambiente inteso in senso lato.
     Come illustrato più in dettaglio nell’allegata Relazione di Valutazione di Incidenza Ambientale, il sito della
     “Rete Natura 2000” più vicino all'area oggetto di studio è il Sito di Importanza Comunitaria IT3220037 “Colli
     Berici”, che dista circa 4,5 km; a maggior distanza è invece presente il SIC IT3220038 “Torrente Valdiezza", a
     circa 5,6 km a nord est.
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     La gestione dell’impianto di autodemolizione della Ditta Piccinato Renato non interferisce con il Sito di
     Importanza Comunitaria “Colli Berici”come riporta la relazione allegata alla dichiarazione di non
     assoggettabilità a VINCA.
     Si ritiene vada valutata da parte del richiedente l’ipotesi di un ampliamento della fascia di vegetazione
     esistente oggi sul lato Nord-Est (di cui manca per altro ogni descrizione), anche lungo gli altri lati, dove
     possibile, come ad es. nell’angolo Sud-Ovest.
     Il suddetto aspetto è stato oggetto di specifico riscontro.
     Salute dei Lavoratori e delle persone
     Per quanto riguarda la salute pubblica, i possibili impatti di qualsivoglia impianto di gestione rifiuti sono
     riconducibili in generale alla presenza di sostanze tossiche, agenti patogeni, radiazioni (ionizzanti e non),
     emissioni di gas, polveri, odori, rumore. Date le caratteristiche dei rifiuti gestiti, le modalità di trattamento
     ed i presidi ambientali in essere si può ragionevolmente escludere qualsivoglia effetto negativo sulla salute
     pubblica legato alla presenza di sostanze tossiche; per quanto concerne le radiazioni (ionizzanti e non), è
     esclusa la presenza di materiali radioattivi ai sensi del D. Lgs. 17/03/95, N. 230 e la natura dei rifiuti gestiti è
     tale da escludere la presenza di agenti patogeni.
     Il titolare della Ditta che è anche Responsabile Tecnico, è in possesso dei seguenti attestati di frequenza:
     - corso di formazione di 44 ore, presso IRECOOP Veneto, per Abilitazione all’esercizio per l’attività di
     Responsabile Tecnico in materia di Gestione dei Rifiuti (conseguito nel 2014).
     La Ditta non ha dipendenti. Per quanto riguarda la sicurezza dei clienti che si recano presso la Ditta per
     consegnare il proprio veicolo da demolire oppure per acquistare parti di ricambio, sono stati apposti
     specifici cartelli che impongono il pieto di accesso alle aree di lavorazione, nonché i pieti di fumare e di
     usare fiamme libere.
     La Ditta Piccinato, in possesso di Certificato di Prevenzione Incendi (come da attestazione di rinnovo del
     13/02/2015 – Rif. Pratica VV.F. n. 13103), è dotata di un’adeguata dotazione di attrezzature antincendio.

     MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
     Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rilevano indubbiamente a tutt’oggi
     efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta
     consistenza dell’impianto in questione, non risulterebbe necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
     di mitigazione.
     In relazione alle possibili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifica introdotta dall’art.13
     della L.R. n.04/2016, tuttavia, la ditta non ha proposto specifiche iniziative/lavori e quanto descritto può
     essere riconducibile ad adeguamento a normative ambientali e/o prescrizioni autorizzative. Su tale aspetto
     vanno richieste specifiche integrazioni.
     Sulla base delle integrazioni richieste e della valutazione delle criticità emerse, sono state proposte le
     seguenti proposte mitigative:
     1. la sistemazione della siepe esistente attraverso la piantumazione di nuove piante di lauro ceraso in
     sostituzione di quelle morte;
     2. l’inserimento, lungo la recinzione di via Roncomolino al confine sud-ovest, di n. 13 vasi, uno ogni metro
     lineare, nei quali verranno collocate altrettante piante di lauroceraso;
     3. la sistemazione delle parti di pavimentazione esterna che risultano deteriorate attraverso uno specifico
     intervento di ripristino che verrà programmato per il mese di agosto approfittando del periodo festivo.
     Dell’intervento verrà data comunicazione all’Amministrazione Provinciale;
     4. l’acquisto di una spazzatrice del tipo elettrolux euroclean al fine di mantenere costantemente pulite le
     superfici delle pavimentazioni utilizzate per il deposito di rifiuti.




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                  VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                               CONCLUSIONI
     La presente procedura riguarda un’attività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
     secondo quanto introdotto dall’art.13 della L.R. n.04/2016.
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
     riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire e conformi a
     quanto previsto dalla DGRV 1020/2016.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
     dell’impianto ovvero la possibilità di interventi mitigativi particolari rispetto alla realtà esistente consolidata.
     Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                           Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1.  L’azienda è comunque impegnata ad acquisire dalla Provincia di Vicenza il rinnovo dell’autorizzazione
       all’esercizio dell’attività di autodemolizione.
     2. In via preliminare al rilascio dell’autorizzazione la ditta dovrà provvedere:
     a) alla sistemazione della siepe esistente attraverso la piantumazione di nuove piante di lauro ceraso in
     sostituzione di quelle morte;
     b) all’inserimento, lungo la recinzione di via Roncomolino al confine sud-ovest, di n. 13 vasi, uno ogni
     metro lineare, nei quali verranno collocate altrettante piante di lauroceraso;
     c) all’acquisto di una spazzatrice del tipo elettrolux euroclean al fine di mantenere costantemente pulite le
     superfici delle pavimentazioni utilizzate per il deposito di rifiuti.
     3. Entro 180 giorni dalla notifica del provvedimento di verifica di assoggettabiltà alla V.I.A. dovrà essere
     realizzata la sistemazione delle parti di pavimentazione esterna che risultano deteriorate attraverso uno
     specifico intervento di ripristino; dell’intervento verrà data comunicazione all’Amministrazione
     Provinciale.
     4.Nel rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dovrà essere previsto un monitoraggio periodico dell’impatto
     acustico.
     5. In tema di lotta alle zanzare si prescrive di:
     a) conservare gli pneumatici in aree rigorosamente coperte o, in alternativa, disporli a piramide, dopo averli
     svuotati da eventuale acqua, ricoprendoli con telo impermeabile fisso e teso, assicurandosi che non formi
     pieghe o cavità dove possa raccogliersi acqua piovana;
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     b) eliminare o stoccare in luoghi chiusi gli pneumatici fuori uso e non più utilizzabili, dopo averli svuotati
     da ogni contenuto di acqua;
     c) procedere ad una periodica disinfestazione larvicida, da effettuare tra aprile e ottobre, delle aree interessate
     da dette attività;
     d) avere cura nell'evitare la formazione di tutti ristagni d'acqua occasionali, comprese le pieghe di eventuali
     teloni di copertura, e provvedere alla loro eliminazione nel caso essi comunque abbiano a formarsi.
     Di quanto realizzato rispetto al punto 2 lettere a) e b) dovrà essere dato idoneo riscontro fotografico .


     Vicenza, 05 aprile 2017

       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                  Andrea Baldisseri




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