Determina Dirigenziale
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 246 DEL 04/05/2015
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I.
DITTA: L.E.V. S.R.L.
PROGETTO:TRASFERIMENTO GALVANICA DA CALDOGNO AD ALTAVILLA
VICENTINA
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ALTAVILLA VICENTINA, VIA SAN
PIO X N. 25
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 30 gennaio 2015 da parte della ditta L.E.V. S.R.L.,
con sede legale in via San Pio X n. 25 in comune di Altavilla Vicentina, relativa al “Trasferimento
galvanica da Caldogno ad Altavilla Vicentina.”, nel sito di via San Pio X n. 25 , in Comune di
Altavilla Vicentina;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 3. progetti
di infrastrutture, lettera f) “impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche
mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento abbiano un
volume superiore a 30m3.” dell'allegato IV della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
Tenuto conto che la verifica per tali impianti galvanici risulta tra le competenze inpiduate in
capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue successive modifiche ed integrazioni, e
che con D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 la Giunta regionale ha fornito e confermato gli indirizzi
applicativi in materia di valutazione d'impatto ambientale e di coordinamento tra le proprie
disposizioni e le normative nazionali emanate successivamente, confermando la suddetta
competenza provinciale anche con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli
allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 03/02/2015;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
copia informatica per consultazione
Dato atto che la Commissione Provinciale VIA, nella seduta del giorno 29/04/2015 ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento;
Vista l’istruttoria della Commissione VIA conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 ma non del Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza
della Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC
259), in quanto le procedure per la costituzione della Commissione provinciale VIA con le nomine
dei nuovi commissari hanno richiesto più tempo del previsto;
Vista la Legge Regionale n. 10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di Valutazione
di Impatto Ambientale” e s.m.i. e la successiva D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 "Adeguamento alla
sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le
procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla Dgr n.1539 del 27 settembre 2011 e sua
contestuale revoca”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;
Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione anno 2015;
Visto il Decreto presidenziale n. 6 del 19/01/2015 con cui è stato approvato il P.E.G. Provvisorio
2015 con assegnazione delle risorse finanziarie nei limiti previsti dall'art. 163 c. 2 del D.Lgs.
267/2000;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta L.E.V. S.R.L.., con sede legale in via San Pio X n. 25 , nel comune
di Altavilla Vicentina, relativo al “Trasferimento galvanica da Caldogno ad Altavilla
Vicentina.” situato in comune di Altavilla Vicentina, via San Pio X n. 25, è escluso dalla
procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R.
10/99 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere allegato alla presente determinazione
per costituirne parte integrante e sostanziale;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
copia informatica per consultazione
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta L.E.V. S.R.L., al Comune di Altavilla
Vicentina, all'ARPAV, ad Acque Vicentine ed al Settore Ambiente della Provincia.
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 04/05/2015
Sottoscritta dal Dirigente
(FERRETTI MARIA PIA)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea Baldisseri
copia informatica per consultazione
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OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I.
DITTA: L.E.V. S.R.L.
PROGETTO:TRASFERIMENTO GALVANICA DA CALDOGNO AD ALTAVILLA
VICENTINA
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI ALTAVILLA VICENTINA, VIA SAN
PIO X N. 25
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 05/05/2015.
Vicenza, 05/05/2015
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(PADOVAN ALESSANDRA)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
L.E.V. S.R.L.
PARERE N. 07/2015
Oggetto: Domanda di verifica di assoggettabilità ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs 152/06.
Progetto di Trasferimento galvanica da Caldogno ad Altavilla
Localizzazione - Comune di Altavilla Vicentina.
PROPONENTE: L.E.V. srl
SEDE LEGALE: Via San Pio X n. 25 – Altavilla Vicentina
SEDE INTERVENTO: Via San Pio X n. 25 – Altavilla Vicentina
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Galvanica
MOTIVAZIONE V.I.A: Impianti per il trattamento di superficie di metalli e materia plastiche
mediante processi elettrolitici o chimici. (Punto 3 – Lettera f - Allegato IV -
Parte II - D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.)
DATA DOMANDA: 30 gennaio 2015
DATA PUBBLICAZIONE: 03 febbraio 2015
DATA INTEGRAZIONI: \\\
DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
• Descrizione del progetto preliminare;
• Studio Preliminare Ambientale;
• Studio Atmosfera;
• Dichiarazione di non necessità di Valutazione d’Incidenza;
• Planimetria lay-out;
• Planimetria rete convogliamento acque meteoriche.
PREMESSE
Il Laboratorio Elettrogalvanico Vicentino S.a.s., condotto dalla famiglia Pagnoni. si occupa di trattamenti gal-
vanici ed attualmente ha sede in comune di Caldogno (Vi), in via G. Mazzini 53, sito in cui è localizzata dagli
anni '60 dello scorso secolo.
Nei decenni l'urbanizzazione diffusa ha inglobato lo stabilimento in aree residenziali, per cui ora la posizio -
ne non è più idonea all'attività industriale: nel Piano Regolatore Comunale, infatti, la ditta è identificata
come “attività da trasferire”; inpiduato il sito dove poter trasferire l’attività, la famiglia Pagnoni ha costi -
tuito una nuova ditta, denominata L.E.V. S.r.l., con sede legale nel Comune di Altavilla Vicentina, (VI), Via S.
Pio X, n. 25.
Attualmente la ditta opera con meno di 30 m3 di vasche attive ed anche le linee galvaniche elencate in questo
progetto non superano tale soglia
Nel nuovo impianto galvanico, ad Altavilla Vicentina, non saranno utilizzati Cianuri e Cromo VI, come
nell’attuale ciclo di lavorazione a Caldogno; si prevedono complessivamente 26 m3 di vasche attive (questo
valore può subire limitate variazioni connesse ad esigenze del ciclo produttivo, in ogni caso mai superiore a
29 m3), calcolati attraverso la volumetria del battente di liquido.
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UBICAZIONE
Il sito è stato inpiduato in un capannone che si trova in comune di Altavilla Vicentina, in via San Pio X, n.
25, laterale della SR 11, che collega Vicenza a Verona. Si trova più o meno equidistante dai caselli autostrada-
li di Montecchio Maggiore e Vicenza Ovest, che distano circa 5 km dal sito.
Il capannone è esistente ed è affittato dalla committente per le proprie attività industriali.
Si reputa importante sottolineare che a sud del nuovo sito è presente la linea ferroviaria Torino-Trieste e, ol-
tre ad essa, Strada del Melaro, importante arteria viabilistica alternativa alla SR11, e l'autostrada A4 Milano-
Venezia.
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Altavilla Vicentina;
•Rete Natura 2000.
Nella tabella seguente vengono elencati gli strumenti urbanistici analizzati nei paragrafi successivi e si
sintetizza la verifica di conformità a quanto indicato dai vari livelli di pianificazione vigente.
VALUTAZIONE
Dall’esame del quadro programmatico non emergono particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e
significativi sull'ambiente conseguenti all’intervento in esame.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE IN SINTESI DELL’ATTIVITA’
Il ciclo galvanico nel capannone sito nella Zona Industriale del Comune di Altavilla Vicentina, via S.Pio X,
25, si comporrà delle seguenti linee galvaniche :
� Linea di zincatura statica:rispetto al sito di Caldogno le linee di zincatura statica pentano due, questo
però non va ad influire sul conteggio delle vasche attive in quanto i bagni di trattamento e finissaggio sono
già doppi a Caldogno, mentre i pretrattamenti sono unici. Nel sito di Altavilla non si farà altro che duplicare
i pretrattamenti, che non vengono conteggiati come vasche attive, per migliorare l’efficienza operativa.
� Linea di zincatura rotobarile : rispetto al sito di Caldogno si duplica il bagno di zinco;
� Linea di stagnatura statica : trasferita identica nel sito di Altavilla;
� Linea di passivazione ottone-rame-alluminio : trasferita identica nel sito di Altavilla;
� Linea di ossidazione anodica dell’alluminio : trasferita identica nel sito di Altavilla.
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I lavaggi delle linee galvaniche lavorano a ciclo chiuso: l’acqua viene demineralizzata, utilizzata e re-inviata
agli impianti demi più sotto descritti.
Nel nuovo capannone si prevede di installare l’impianto delle linee galvaniche in modo compatto, per poter
inserire tutte le linee in un bacino di contenimento unico e rendere meno dispersiva l’impiantistica di servi -
zio, come, ad esempio, l’installazione dei demi (riferimento lay out allegato 1). Seguendo questa linea di pro-
getto le cisterne di raccolta dell'acqua saranno posizionate molto vicine agli impianti per limitare più possi -
bile il tragitto delle stesse, inoltre tutte le tubature e cisterne di raccolta delle acque saranno a vista e non in-
terrate.
Di seguito si descrivono le linee galvaniche e i relativi schemi di lavorazione e per ogni linea si indica il vo -
lume delle vasche attive, considerate come le vasche dove avviene il trattamento e il finissaggio.
Come precedentemente accennato l’attività prevede un riutilizzo a ciclo chiuso dell’acqua di lavaggio.
L’acqua entra nelle vasche di lavaggio e verrà convogliata in uno dei quattro demineralizzatori già in posses -
so dell’attività e installati a Caldogno. Dopo essere passata attraverso i demineralizzatori l’acqua viene riuti-
lizzata nei lavaggi. I demineralizzatori installati sono : demi A, demi B, demi 1 e demi 2.
Ad ogni rigenerazione delle resine, l’eluato di rigenerazione viene avviato ad un evaporatore dove viene se -
parata l’acqua dalle sostanze inquinanti. L’acqua in forma di vapore viene condensata e stoccata in cisterna,
successivamente utilizzata per contro lavaggio carboni, rigenerazione resine, rabbocco livelli o, se in eccesso,
smaltita come rifiuto. I fanghi risultanti dall’evaporazione vengono avviati allo smaltimento.
Ad ogni lavaggio delle linee galvaniche di seguito descritte viene associato il demineralizzatore di compe-
tenza.
LINEA ZINCATURA STATICA
L’installazione nel nuovo sito riguarderà due linee di zincatura statica, identiche fra loro.
Tutte le vasche saranno realizzate in polipropilene.
Le vasche attive sono i bagni di Zinco e le passivazioni, per un totale di 4,46 m3 a linea, quindi, visto che le
linee saranno due, il volume di vasche attive si attesta a 8,92 m3.
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LINEA ZINCATURA ROTOBARILE
Tutte le vasche saranno realizzate in polipropilene.
Le vasche attive sono i bagni di Zinco e le passivazioni, per un totale di 4,179 m3.
LINEA DI STAGNATURA STATICA
Tutte le vasche sono realizzate in polipropilene.
Le vasche attive sono inpiduate nel bagno di Stagno statico di 1,80 m3.
LINEA DECAPAGGIO E PASSIVAZIONE OTTONE – RAME – ALLUMINIO
Tutte le vasche sono in polipropilene tranne la vasca n. 5 che è in PVC.
Le vasche attive sono il bagno di Passivazione ottone – rame e il bagno di Passivante bianco Alluminio, per
un totale di 1,16 m3.
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La linea statica di decapaggio e passivazione tratta pezzi in ottone, rame e alluminio, in modo da conferire
loro resistenza. Le fasi di lavorazione di tale linea differiscono a seconda che vengano trattati pezzi di ottone
– rame e pezzi di alluminio.
LINEA OSSIDAZIONE ANODICA
Tutte le vasche sono realizzate in polipropilene, tranne la vasca n. 6 che è realizzata in acciaio inox.
Le vasche attive sono i bagni di ossidazione, il fissaggio chimico e i bagni di colore, per un totale di 9,13 m3.
La linea di ossidazione anodica rende resistente la superficie di manufatti in alluminio, e prevede due tipi di
lavorazione: alluminio senza colore e alluminio con colore.
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Questo Progetto, in linea teorica, prevede complessivamente 25,2 m3 di vasche attive, calcolati attraverso la
volumetria dei bagni e 28,53 m3 calcolati attraverso il volume geometrico delle vasche.
Si prevedono inoltre le seguenti attività accessorie, necessarie per la svolgersi del processo galvanico :
� Rigenerazione periodica delle resine a scambio ionico dei demineralizzatori;
� Trattamento degli eluati attraverso evaporazione;
� Magazzinaggio di sostanze pericolose.
Il quadro progettuale risulta esaustivo e non sembrano emergere particolari criticità che evidenzino la pre-
senza di impatti negativi e significativi sull’ambiente.
VALUTAZIONE
Dall’esame degli elementi progettuali non emergono particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e
significativi sull'ambiente conseguenti all’intervento in esame.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ATMOSFERA E DEL CLIMA
Le emissioni in atmosfera dell’impianto galvanico derivano sostanzialmente dal convogliamento in ambiente
esterno delle arie captate dai sistemi aspiranti che presidiano le vasche e le linee di processo.
Nel nuovo impianto, realizzato trasferendo le cinque linee galvaniche dell’impianto di Caldogno (linea di
stagnatura statica, linea di decapaggio e passivazione Ottone-Rame-Alluminio, linea di ossidazione anodica
e linee di zincatura statica e rotobarile) ed aggiungendo, alla linea di zincatura rotobarile, n. 3 vasche di
elettrodeposizione dello Zinco ed alla linea di zincatura statica, una serie di vasche di
pretrattamento/preparazione pezzi (vasche di presgrassatura, sgrassatura, lavaggio, decapaggio e lavaggio)
verranno quindi presidiate:
• le vasche di sgrassatura elettrolitica ed elettrodeposizione dello stagno, per la linea di stagnatura statica;
• le vasche di decapaggio chimico, neutralizzazione ed anodizzazione, per la linea di ossidazione anodica;
• le vasche di elettrodeposizione dello Zinco, per la linea di zincatura statica;
• le vasche di sgrassatura elettrolitica, decapaggio ed elettrodeposizione dello Zinco, per la linea di zincatura
rotobarile.
In via del tutto cautelativa, inoltre, si è optato di porre sotto presidio (aspirazione) anche le vasche di
sgrassatura elettrolitica e decapaggio della linea di zincatura statica.
Nel nuovo impianto di Altavilla si è altresì optato per il sistema di aspirazione unico, centralizzato; tutte le
aspirazioni saranno quindi convogliate, mediante collettore del diametro di 550 mm, ad un ventilatore
avente una portata massima di 12˙000 m3/h, con motore dotato di inverter per la regolazione della velocità
di rotazione e quindi della portata aspirata.
Di forte carica innovativa (rispetto all’impianto in essere) risulta invece la decisione di adottare un sistema di
trattamento delle arie aspirate che viene previsto, quantunque non strettamente necessario (considerato che
le emissioni dell’impianto in essere, non trattate, rispettano ampiamente i limiti autorizzati), in via del tutto
prudenziale, per il controllo finale dell’emissione.
Il flusso d’aria aspirato viene convogliato ad un abbattitore costituito da una colonna di assorbimento a corpi
di riempimento che utilizza acqua come liquido assorbente (in controcorrente rispetto al flusso gassoso).
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’impianto e l’edificio industriale è già esistente ed autorizzato.
Non vi è occupazione del sottosuolo, a parte le canalizzazioni delle acque meteoriche, delle acque civili e le
reti dei servizi, comunque già esistenti.
Tutte le attività della nuova galvanica si svolgeranno su un’area impermeabilizzata e cordolata, in modo da
contenere eventuali liquidi sversati, che poi saranno gestiti come rifiuti. Le vasche galvaniche sono dotate di
bacini di contenimento. Per la nuova attività sarà redatto un piano di sicurezza che descriverà tutte le
procedure operative da attuare in caso di sversamenti, cui il personale si dovrà attenere.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO, DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Gestione acque di produzione
Le acque di processo sono tutte gestite internamente e non si prevede nessuno scarico di acque produttive
Per ottimizzare l’impiego della risorsa idrica, il progetto prevede il mantenimento degli impianti di
demineralizzazione a servizio dell’impianto in essere (da trasferire dal sito di Caldogno a quello di
Altavilla); questi impianti, dedicati al trattamento delle acque provenienti dai lavaggi a valle dei trattamenti
galvanici, sfruttano processi di scambio ionico su resine che, non comportando alcun aumento di salinità
nelle acque depurate, ne consentono il loro totale riutilizzo negli stessi processi di lavaggio di provenienza;
in altre parole, l’ottimizzazione del consumo della risorsa idrica avviene mediante adozione di colonne
(filtri) a scambio ionico, per l’utilizzo in circuito chiuso delle acque di lavaggio.
Le acque di processo da trattare sono, come già detto, quelle provenienti dai lavaggi posti a valle dei
processi galvanici; in accordo con quanto indicato nelle M.T.D./B.A.T., queste acque vengono separatamente
raccolte e trattate in specifici impianti dedicati, per essere successivamente rilanciate e riutilizzate nelle
vasche di lavaggio. Vengono in particolare previsti n. 4 impianti di demineralizzazione .
Gestione acque meteoriche
Con riferimento alla regolamentazione delle acque di pioggia introdotta dalla Regione Veneto, l’attività di
galvanica è compresa nell’Allegato F, al punto 3 “Impianti di trattamento e rivestimento dei metalli” , però,
l’attività che andrà ad insediarsi nel Comune di Altavilla Vicentina non presenta le superfici scoperte di cui
al comma 1 dell’art 39.
In particolare l’attività non prevede di avere superfici scoperte di qualsiasi estensione, a parte la
movimentazione mezzi, ove vi sia la presenza di:
a) depositi di rifiuti, materie prime, prodotti, non protetti dall’azione degli agenti atmosferici;
b) lavorazioni;
c) ogni altra attività o circostanza che comportino il dilavamento non occasionale e fortuito di sostanze
pericolose e pregiudizievoli per l’ambiente.
Inoltre il piazzale del capannone ha un’estensione inferiore di quella prevista al comma 3 dell’art.39, nello
specifico inferiore ai 5000 m2.
La ditta non prevede di utilizzare la superficie esterna per lo stoccaggio di materiali o per l’esecuzione di
attività, come da lay-out in allegato 1. In allegato 2 è riportata la rete di convogliamento interna delle acque
meteoriche; dalla planimetria si evince che le acque meteoriche vengono convogliate in fognatura.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il comune di Altavilla Vicentina si è dotato, nell'anno 2006, del piano di Classificazione Acustica del
Territorio, del quale si riporta un estratto nella documentazione prodotta.
L'area oggetto dell’intervento ricade nelle “aree prevalentemente industriali”, inserite in classe V con limiti
diurni di emissione pari a 65 dB e notturni pari a 55dB.
L'attività galvanica in progetto è stata monitorata nella sua sede attuale, a Caldogno in via Mazzini 53
nell'anno 2009: sono state effettuate delle misure fonometriche e redatta la conseguente valutazione di impat-
to acustico.
Quello studio ha evidenziato che, attualmente, la committente insiste in area di classe IV, con limiti più re-
strittivi rispetto alla localizzazione futura, e che i calcoli effettuati dimostrano che sono rispettati i limiti
diurni di immissione (DPCM 14/11/97 art 2 comma 3) e di emissione, per la classe IV, (L26/10/1995 n.447
Art.2.1 lettera f).
Si può quindi ragionevolmente ipotizzare che il trasferimento dei medesimi macchinari non produrrà sfora-
menti dei limiti in un'area di classe superiore, nonostante le implementazioni tecnologiche.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO-ECOSISTEMICO
Considerata la tipologia dell’intervento e le caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce, non è stata
effettuata la caratterizzazione della qualità ambientale in relazione alle componenti vegetazione – flora e
fauna.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
La L.E.V. S.r.l. andrà ad insediarsi in un'area servita da viabilità di fondamentale importanza per i collega-
menti tra il capoluogo Vicenza e la cintura suburbana; la presenza dei due caselli autostradali di Montecchio
Maggiore e Vicenza ovest permettono, inoltre, il collegamento rapido con il resto della regione. Il Piano Ter -
ritoriale di Coordinamento Provinciale di Vicenza contiene un'analisi della mobilità – Allegato F alla Valuta -
zione Ambientale Strategica - del territorio, basata su rilievi eseguiti su tutta la rete provinciale.
Si estrapolano i dati relativi al numero di veicoli nelle fasce orarie di punta del mattino e nel periodo com -
preso tra le 7:00 e le 19:00 inerenti i rilievi sulla SR 11 in località Olmo di Creazzo e sulla SP 34 in località Al -
tavilla Vicentina. Tali dati danno una rappresentazione della situazione media dei flussi veicolari (progetto
SIRSE - dati riferiti al monitoraggio anno 2008).
Punte Biorarie mattina - giorni feriali (7.00-9.00)
SR011 Olmo di Creazzo (dati del 2007) 3.772
SP034 Altavilla 2.831
Traffico diurno medio feriale
SR011 Olmo di Creazzo (dati del 2007) 18.842
SP034 Altavilla 13.925
La ditta attualmente vede una movimentazione media diurna di mezzi pari a 10 mezzi commerciali (furgoni
ed auto) più i mezzi personali di dieci addetti, oltre ad una media di 3 mezzi pesanti al mese; rispetto al vo-
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lume di traffico della viabilità afferente, il contributo del traffico indotto dalla committente sulla rete pare as-
solutamente modesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE
PERSONE
In relazione alla tipologia dell’intervento non sono previsti né attesi impatti aggiuntivi significativi e capaci
di generare alterazioni significative o alcun elemento negativo per quanto concerne la salute dei lavoratori e
delle persone. Il rischio tecnologico-industriale è associato al verificarsi di eventi che possono essere di origi-
ne intenzionale, a seguito di azione terroristica o di sabotaggio, e di origine accidentale, come conseguenza
di errore umano, incendio o di deterioramento dei materiali.
Nel sito possono verificarsi le seguenti tipologie di incidenti che possono portare alle relative conseguenze
di rischio ambientale:
� Sversamento sostanze chimiche
� Incendio
La ditta, nell’assetto attuale, è dotata di un Documento di Valutazione dei Rischi in cui sono valutati i rischi
correlati alla presenza e alla gestione di sostanze chimiche e infiammabili. Tutti i documenti sulla Sicurezza
nei luoghi di lavoro e sulla Prevenzione Incendi verranno rielaborati per il nuovo sito e nel nuovo assetto
produttivo, in ogni caso tutta l’area è impermeabilizzata e le sostanze chimiche sono stoccate al coperto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato e
sempre maggiore livello di prevenzione e protezione ambientale.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
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Rilevata la recente emanazione del D.M. 30.03.2015, secondo il presente progetto sarebbe di fatto escluso
dall’ambito di applicazione della verifica di assoggettabilità
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
dell’attività, in particolare per quanto riguarda le emissioni in atmosfera; nell’ambito della procedura di
attivazione di industriale insalubre dovranno essere puntualmente definite la destinazione d’uso del
fabbricato, con i relativi requisiti necessari all’esercizio della specifica attività.
2. L’azienda dovrà dotarsi di una procedura gestionale mirata al controllo ed alla verifica periodica
dell’integrità delle pavimentazioni, al fine di prevenire possibili contaminazioni del sottosuolo; i rifiuti
dei bagni galvanici dovranno essere stoccati all’interno del fabbricato e dotati di bacino di contenimento.
3. Il bacino di contenimento dovrà essere riverificato, con particolare riferimento alla necessità di
innalzare il cordolo, in relazione alla baulatura ad oggi prevista ed ai deflussi degli eventuali
sversamenti.
4. L’azienda, entro 120 giorni dall’inizio dell’attività, si doti di una rete piezometrica essenziale (es. 1
piezo di monte e 2 di valle rispetto alla direttrice regionalizzata del deflusso), anche realizzata sui
confini catastali di sito, per attuare un monitoraggio idrochimico della prima circolazione di falda,
concordando con ARPAV posizionamento e set analitico di riferimento.
5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale,
tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati; di tale definizione dovrà essere
dato riscontro in occasione della presentazione delle analisi di avvio dell’impianto.
Si ritiene inoltre di adottare la seguente raccomandazione:
- sia effettuato un monitoraggio dell’impatto acustico successivamente all’attivazione degli impianti, in
modo da verificare la stima previsionale ed eventualmente inpiduare modalità operative o interventi
strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità.
Vicenza, 29 aprile 2015
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Andrea Baldisseri Ing. Maria Pia Ferretti
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