Decreto presidenziale - Parere Commissione Via
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 227 DEL 21/04/2015
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.I.-
COMPLESSO ALBERGHIERO.
DITTA: GIEMME STILE S.P.A. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI
GRISIGNANO DI ZOCCO, FR. POJANA DI GRANFION – VIA RIAZZO
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 16/12/14 , (prot. n. 88160 del 17 dicembre 2014), da
parte della ditta GIEMME STILE S.P.A., con sede legale in via Del Torrione n. 16 in comune di
ROMANO D'EZZELINO (VI), relativa al progetto del “Complesso alberghiero Villa Bocchi”, nel
sito della frazione di Pojana di Granfion – via Riazzo , in Comune di GRISIGNANO DI ZOCCO;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 8 "altri
progetti di infrastrutture", lettera a) “villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, centri
residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore
a 25.000 m3 o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricadenti
all'interno di centri abitati” dell'allegato IV della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i;
Tenuto conto che la verifica per tali progetti risulta tra le competenze inpiduate in capo alla
Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue successive modifiche ed integrazioni, e che con
D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 la Giunta regionale ha fornito e confermato gli indirizzi applicativi
in materia di valutazione d'impatto ambientale e di coordinamento tra le proprie disposizioni e le
normative nazionali emanate successivamente, confermando la suddetta competenza provinciale
anche con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli allegati III e IV alla
Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 22/12/2014 ;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
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Dato atto che la Commissione Provinciale VIA, nella seduta del giorno 17/04/2015, ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale;
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento;
Vista l’istruttoria della Commissione VIA conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento non è stato emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013 che è di giorni 80 ID PROC 259), in
quanto le procedure per la costituzione della Commissione provinciale VIA con le nomine dei nuovi
commissari hanno richiesto più tempo del previsto;
Vista la Legge Regionale n. 10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di Valutazione
di Impatto Ambientale” e s.m.i. e la successiva D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 "Adeguamento alla
sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le
procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla Dgr n.1539 del 27 settembre 2011 e sua
contestuale revoca”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;
Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione anno 2015;
Visto il Decreto presidenziale n. 6 del 19/01/2015 con cui è stato approvato il P.E.G.
Provvisorio 2015 con assegnazione delle risorse finanziarie nei limiti previsti dall'art. 163 c. 2 del
D.Lgs. 267/2000;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta GIEMME STILE S.P.A.., con sede legale in via Del Torrione n.
16, nel comune di ROMANO D'EZZELINO, relativo all'“Complesso alberghiero Villa
Bocchi” situato in comune di GRISIGNANO DI ZOCCO, fr. Pojana di Granfion – via
Riazzo, è escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs.
n. 152/06 e alla L.R. 10/99 e s.m.i.;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto
3. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
4. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
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5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta GIEMME STILE S.P.A., al Comune e al
SUAP di GRISIGNANO DI ZOCCO, all'ARPAV, all'Ulss 6 ed al Settore Ambiente della
Provincia.
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del
presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla
data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 21/04/2015
Sottoscritta dal Dirigente
(FERRETTI MARIA PIA)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: Andrea Baldisseri
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COMPLESSO ALBERGHIERO.
DITTA: GIEMME STILE S.P.A. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI
GRISIGNANO DI ZOCCO, FR. POJANA DI GRANFION – VIA RIAZZO
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 22/04/2015.
Vicenza, 22/04/2015
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(PADOVAN ALESSANDRA)
con firma digitale
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Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
GIEMME STILE S.P.A.
PARERE N. 03/2015
Oggetto: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A V.I.A. DEL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DEL
COMPLESSO ALBERGHIERO VILLA BOCCHI, IN COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO,
VIA RIAZZO – LOCALITA’ POJANA DI GRANFION.
PROPONENTE: Giemme Stile s.p.a.
SEDE LEGALE: Via del Torrione, 16 – Romano d’Ezzelino (VI)
SEDE INTERVENTO: Via Riazzo – Loc. Pojana di Granfion – Grisignano di Zocco (VI)
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Complesso alberghiero
MOTIVAZIONE V.I.A: Altri progetti di cui all’allegato IV della Parte II del D. Lgs. 152/2006 punto 8
lettera a).
COMUNE INTERESSATO: Castelgomberto (VI)
DATA DOMANDA: 17/12/2014
DATA PUBBLICAZIONE: 22/12/2014
DATA INTEGRAZIONI: 26/03/2015
DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
- Relazione Preliminare
- Rapporto Preliminare Ambientale;
- Relazione di Incidenza Ambientale
- Esiti Commissione VAS 10 marzo 2014;
- Verbale Conferenza dei Servizi del 16 settembre 2014;
- Documentazione fotografica;
- Documentazione cartografica.
PREMESSE
Il progetto è denominato“Complesso Alberghiero Villa Rocchi”, fa riferimento all’area di proprietà di Giem -
me Stile SpA con sede in Romano d’Ezzelino (VI), in via Torrione, n.16, si prefigura come intervento, in va-
riante allo strumento urbanistico generale vigente (PRG), ed è redatto ai sensi del D.P.R. 160/2010 ( Regola -
mento per la semplificazione e il riordino della disciplina dello Sportello Unico per le Attività Produttive -
SUAP). Con riferimento all’intero complesso il progetto prevede:
- il cambio di destinazione d’uso degli edifici da produttivo a ricettivo-alberghiero;
- la riqualificazione degli immobili esistenti;
- la realizzazione di un nuovo edificio in ampliamento costituito da 2 piani fuori terra + piano interrato adi-
bito a sala fittness e piscina.
- la sistemazione delle aree esterne a spazi per la sosta.
- la sistemazione delle aree esterne a giardino.
L’intero complesso denominato Villa Bocchi è soggetto alla disposizioni della Legge 01/06/1939 n.1089 per
effetto del Decreto emesso dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali il 24/06/1975, al vincolo di “Tutela
ai sensi della Parte Seconda (Beni Culturali) del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e smi” e al “Vincolo Monu-
mentale – sezione 10, numero 37 (art. 32 NTA).
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UBICAZIONE
Il comune di Grisignano di Zocco è collocato nella parte orientale della provincia di Vicenza, al confine con
quella di Padova. In particolare, si trova a circa 17 Km dal comune di Padova e 16 Km da quello Vicenza. Il
suo territorio ha una superficie di circa 16.97 Km e confina a nord con Camisano, a nord-est con Campodoro,
a sud-est con Mestrino, a sud Veggiano, a sud-ovest con Montegalda e a nord-ovest con il comune di
Grumolo delle Abbadesse. Il comune comprende le due frazioni di Barbano e di Poiana di Granfion;
numerosi sono i monumenti esistenti sul territorio. Le più belle architetture si trovano sparse tra il borgo e le
sue frazioni, come Barbano e Poiana di Granfion.
L’area oggetto dell’intervento è ubicata nella frazione di Poiana di Granfion, lungo Via Riazzo, laterale della
S.P. 23 Via Pigafetta, a nord della linea ferroviaria Padova - Vicenza ed è inpiduata al foglio 17, Mappali
45, 311, 307, 310, 305 del C.T. del Comune di Grisignano di Zocco. La superficie dell’ambito di proprietà si
estende per un’area complessiva di 15.898 mq ed è servita da pubblica fognatura con l’ultimo pozzetto a
circa 16 m dall’accesso alla villa.
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti pianificatori sia di settore che territoriali ai quali è stato fatto riferimento per valutare
l’ammissibilità dell’intervento proposto rispetto ai vincoli ed obiettivi dei medesimi sono rappresentati da:
1. il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento vigente (P.T.R.C.) vigente e adottato;
2. il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.);
3. il Piano Regolatore Generale del Comune di Grisignano di Zocco (P.R.G.);
4.il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Grisignano di Zocco (P.A.T.);
5. il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.R.T.R.A.);
6.il Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
7. Rete Natura 2000.
L’analisi è stata quindi indirizzata esclusivamente verso una verifica di conformità ai suddetti strumenti, con
integrazione rispetto alla criticità evidenziata dal P.A.I., di una zona a pericolosità moderata (P1); in tale
ambito si sono inpiduate alcune specifiche soluzioni per i locali interrati.
In sintesi, non si evidenziano nel Quadro Programmatico di riferimento aspetti rilevanti che possano
determinare impatti negativi e significativi sull’ambiente.
VALUTAZIONE
Il progetto non presenta aspetti rilevanti dal punto di vista programmatico, poiché non presenta interferenze o vincoli
rispetto agli strumenti di pianificazione sopra elencati e valutati; non si ravvisano particolari elementi che evidenzino
impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
L’analisi eseguita su ciascun elemento del complesso denominato Villa Bocchi e dell’area scoperta
(immagine relativa allo stato di fatto) ha consentito di determinare la consistenza storico edilizia di ciascuna
porzione del fabbricato e della relativa area esterna e, inoltre, di inpiduare la più appropriata e compatibile
destinazione d’uso finalizzata al
recupero dell’intero complesso
architettonico nel massimo rispetto
filologico. La nuova destinazione
d’uso ad albergo, infatti, vuole
ripristinare l’assetto architettonico
fortemente compromesso da continue
modifiche succedutesi nel corso del
tempo che, se non hanno sconvolto
l’impianto planimetrico complessivo,
ne hanno compromesso una chiara
lettura filologica lasciando l’intero
immobile a un degrado evidente;
prerogativa fondamentale del
progetto è quella di attuare un
intervento quanto più conservativo
possibile, nel pieno rispetto degli
elementi originari costitutivi l’edificio
e degli interventi di restauro.
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Nel piano terra del corpo centrale della Villa, per importanza, per la posizione centrale e per la
conformazione planimetrica esistente, sono state previste le principali aree ad uso comune della struttura
alberghiera; nel salone d’ingresso trovano naturale collocazione la reception con gli uffici del personale
addetto e del direttore con il deposito bagagli nelle stanze attigue al salone, mentre il corridoio esistente
della Villa fa da distribuzione verso gli altri spazi comuni: una sala multimediale ed una sala lettura sono
collocate prima di accedere alla spazio dedicato al bar.
Il piano primo della Villa prevede invece, all’interno della partizioni murarie esistenti e compatibilmente alle
forometrie esistenti: n.7 suite e n.1 camera doppia.
I cambiamenti planimetrici essenziali si riducono alla modifica di alcune partizioni interne non strutturali e
all’inserimento di una scala compartimentata e di un ascensore di collegamento tra piano terra e piano
primo.
Ai fini della normativa antincendio, il corpo Villa sarà comparimentato rispetto alle due barchesse attigue.
Barchessa nord
Il piano terra della Barchessa nord, per le sue caratteristiche spaziali, è naturalmente adibito a servizio
ristorante; per gli stessi motivi, nel piano primo, in corrispondenza dell’ampio e suggestivo “granaio”, viene
ricavata la sala polivalente – sala riunioni.
Al piano terra, a servizio della sala da pranzo - ristorante (e del bar attiguo in Villa), vengono ricavati i
blocchi servizi igienici; due scale compartimentate e posizionate in modo simmetrico nella Barchessa,
servono come vie di fuga, per la sala polivalente-sala riunioni al piano primo. In particolare, la scala
adiacente alla Villa consente anche il collegamento al piano interrato, mentre la scala opposta, è una via di
fuga compartimentata esclusiva alla sala polivalente-riunioni; si precisa che la costruzione del piano
interrato, in corrispondenza del settore ad ovest della Barchessa, si rende indispensabile per il ricavo degli
spogliatoi e dei servizi igienici del personale, per il ricavo della cantina e cantina vini pregiati (tale da
risultare funzionalmente “comunicante” con la sala da pranzo), per il ricavo della dispensa a servizio della
cucina, per il ricavo di un montacarichi di collegamento tra dispensa e cucina e per il ricavo di una scala di
servizio al personale che ha un accesso preferenziale a nord per accedere direttamente agli spogliatoi e alla
dispensa e alla cucina al piano terra.
del prospetto ovest, e la ridefinizione dell’arcata a ovest del prospetto nord come
evidenziato nell’analisi filologica.
Barchessa sud
La Barchessa sud verrà completamente adibita a camere da letto differenziate per tipologia a seconda della
conformazione forometrica esistente e a quella filologicamente ricostruita.
In particolare al piano terra, in corrispondenza dei 3 archi policentrici ribassati, verranno ricavate n.3 suite
duplex con scala interna e doppia altezza in corrispondenza delle arcate. N.2 suite in corrispondenza delle
finestrature esistenti e/o filologicamente ricostruite nel prospetto est.
Due scale compartimentate e posizionate per garantire delle via di esodo conformi alle normative vigenti in
materia di prevenzione incendi, mettono in collegamento il piano terra e il piano primo
La Barchessa est-Colombara
La conformazione architettonica della Barchessa est consente una distribuzione degli alloggi dell’albergo
interamente a tipologia duplex. Per le esigue altezze e per salvaguardare, nel pieno rispetto progettuale, le
arcate esistenti lungo il prospetto nord, l’assetto distributivo funzionale risulta essere composto come di
seguito descritto. Al piano terra, una sala colazione ed un blocco servizi igienici (con all’interno un wc
adeguato alla normativa vigente in materia di barriere architettoniche) sono stati collocati in corrispondenza
delle prime 5 arcate. La sala colazione ha come locale di servizio al personale lo scaldavivande per la
distribuzione delle colazioni del complesso alberghiero. Il locale risulta servito, tramite una scala di accesso
al piano primo, da un ripostiglio con il ricavo di un servizio igienico per il personale. Nella rimanente
porzione del fabbricato, esteso fino ad inglobare il corpo della Colombara attraverso l’aggiunta di 3 arcate,
vengono ricavati n.4 camere duplex (due delle quali ricavate liberando le arcate esistenti tamponate), n.1
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suite duplex e n.1 junior suite. Una suite invece viene ricavata in corrispondenza della Colombara con al
piano primo la zona living, al piano primo il bagno e al piano secondo la camera da letto. Come per il
prospetto ovest della Barchessa sud, anche il prospetto sud della Barchessa est viene interamente
riconfigurato tramite la modulazione delle forometrie con i rapporti ricavati con il piede vicentino (35,70
cm).
Ampliamento edificio ad ovest
L’edificio ad ovest nasce dalla necessità di sopperire all’esigue possibilità di ricavare all’interno del
complesso esistente , un numero adeguato di camere da letto e di tutte le attività e i servizi atti a garantire un
sostenibile rapporto tra tipologia della struttura e dei servizi erogati. Si precisa che la definizione
volumetrica e spaziale dell’edificio è stata concordata con degli incontri avvenuti con la Soprintendenza per i
beni architettonici e paesaggistici per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza (Rif. del 13.03.2013 prot. 7064;
Rif. Del 24/05/2013 prot. 14583; Rif del 21/06/2013 prot.17481); si stabilisce e conferma la distanza pari a 10 ml
dal complesso Barchessa sud Villa-Barchessa nord mantenendo, simmetricamente a quest’ultimo, l’ideale
allineamento con l’opposta Barchessa est. Dalla Barchessa est derivano quindi le principali caratteristiche
architettoniche quali ,proporzioni, volumetrie e rapporti che definiscono e caratterizzano l’edificio ad ovest.
Ne risulta complessivamente un ragionato sistema a “croce”, dal quale prevale sempre quello monumentale
nordsud del sistema Barchessa sud-Villa- Barchessa nord.
Il piano terra del corpo ad ovest risulta costituito da n. 5 camere doppie-matrimoniali; nel piano primo,
come per il piano terra, sono state ricavate n.5 camere doppiematrimoniali e un locale ripostiglio, con il
corridoio di distribuzione lungo il versante nord dell’edificio. In tutti i piani la parte terminale ad ovest
dell’edificio penta il fulcro tecnologico di distribuzione degli impianti verso l’intero complesso
alberghiero: i due piani fuori terra hanno nell’estremità due vani tecnici, uno per piano.
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Il piano interrato risulta collegato alla Barchessa sud tramite il vano scala ed ascensore che garantisce il
collegamento, in questo piano, con il complesso Barchessa sud- Villa- Barchessa nord.
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Interventi sugli spazi aperti
La proposta progettuale pone in premessa l’assenza di valore storico-architettonico dell’impianto esistente.
Si ribadisce la convinzione che:
- la presenza di alcune essenze arboree, anche di notevoli dimensioni, non può essere ritenuta quale status
immodificabile dello stato di fatto;
- l’assetto attuale non è in nessun modo riconducibile ad un impianto di parco romantico, in relazione alle
dimensioni dell’area, alla mancanza dei contenuti tipici di un parco “all’inglese”, all’epoca di impianto degli
esemplari più antichi riconducibile ai primi decenni del ‘900;
- lo stato di fatto della vegetazione annulla l’immagine della Villa verso l’esterno nel contesto agricolo ancora
integro che circonda il complesso edilizio, verso gli affacci sulla strada occultandone l’immagine e verso gli
spazi interni alla recinzione con un deciso fuori scala del rapporto alzato-spazio scoperto di pertinenza della
Villa;
- la vegetazione esistente, in quanto per gran parte alloctona, deturpa il paesaggio sia per la massa vegetale
fuori scala rispetto al paesaggio agricolo circostante, sia per la quasi totale monocromaticità delle essenze
arboree data la preminenza delle sempreverdi in un paesaggio dominato da essenze spoglianti.
A partire da tali considerazioni, il progetto propone una riprogettazione di tutti gli spazi esterni pertinenti il
complesso edilizio, ritornando ad un disegno formale (salvo l’area a sud-ovest) coerente con l’epoca
d’impianto delle costruzioni, pur riproponendolo con disegno, materiali e arredo vegetale funzionali anche
alla nuova destinazione alberghiera.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
Gli impatti in fase di esercizio non comporterannno una rilevante alterazione dei livelli di qualità dell’aria.
Essi hanno una doppia origine: il traffico veicolare di esercizio (utenti, addetti, merci) e gli impianti termici
(caldaie).
Per quel che riguarda il traffico, il progetto prevede una piattaforma di arresto principale in cui saranno
ricavati n. 46 parcheggi di cui n. 1 per pullman e n. 1 per portatori di handicap; le aree a parcheggio privato
sono state collocate a sud-est e a nord-ovest del complesso, per favorire un minore flusso dei veicoli in
transito nella parte terminale di Via Riazzo. Complessivamente sono stati ricavati n. 52 parcheggi (di cui n. 4
da destinare a portatori di handicap equamente sudpisi; nelle due aree); nel complessivo, i posti a
parcheggio progettati sono 98, per una superficie di manovra e parcheggio di mq 3.088.
Dal punto di vista delle macchine termiche, il progetto prevede l’utilizzo di un impianto per la
climatizzazione degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria con potenza complessiva di 850
kW alimentata da combustibile solido (biomassa). L’intervento prevede inoltre un ulteriore impianto di
potenzialità complessiva pari a 100 kW alimentato a metano, destinato alla cucina e al lavaggio stoviglie.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO, SUOLO E SOTTOSUOLO
La realizzazione del nuovo intervento non comporta particolari impatti sulla componente acqua in fase di
cantiere se non quelli dovuti alla eventuale presenza della falda durante lo scavo per il piano interrato
dell’ampliamento. Sulla base delle caratteristiche dei suoli presenti in zona, è possibile infatti ritenere che i
sedimenti risultino scarsamente permeabili e con una presenza di falda a quote non troppo profonde (ca. -2,0
mt). I lavori di scavo dovranno garantire la non contaminazione della falda con sostanze inquinanti e il
ripristino della situazione al termine delle operazioni.
Non si ipotizzano, invece, contaminazioni delle acque profonde nella fase di esercizio, trattandosi di un
insediamento di tipo ricettivo, e non di attività industriali.
Dalla verifica effettuata rispetto alla situazione idrogeologica, emerge che l’area risulta parzialmente
compresa nelle “Aree a pericolosità idraulica moderata - P1” del la Variante al PAI adottato nel 2012 e
aggiornato con Decreto Secretariale 1891/2013. Tale condizione prevede, in applicazione dell’art. 3 comma f,
il pieto di realizzare locali interrati; tale pieto risulta non è da ritenersi “preventivo ed assoluto” qualora
le modalità di realizzazione “si ispiri a prioritarie finalità di difesa ed incolumità”, a tal proposito si veda la
nota di impegno della Ditta prot. 948/2014.
Anche relativamente ai consumi di esercizio, l’attività ricettiva non comporta impatti particolari. I fabbisogni
idrici (337 ab.eq./giorno per un vol. tot. pari a 117,95 mc/ giorno considerando un consumo medio di 350
l/ab/giorno) richiedono una portata media di 1,361 l/. Analogamente il calcolo delle portate reflue da
smaltire risulta di 2,00 l/s ; tali valori rientrano nelle potenzialità delle reti pubbliche.
Un particolare approfondimento riguarda lo smaltimento delle acque meteoriche. L’area dell’intervento
presenta, oltre ai corpi di fabbrica, tre aree a parcheggio e una parte di terreno a parco o prato con una
risposta idrologica tipica dei terreni scarsamente edificati descrivibile con coefficienti di deflusso ( ɸ) pari a
0,3. Le aree a parcheggio, con superficie complessiva di 4.431 mq, non necessitano di autorizzazione allo
scarico di competenza provinciale (vedi PTA art. 39 comma 5).
La rete idrica locale vede la presenza, ad est dell’area di proprietà, del fiume Ceresone e la rete di bonifica
minore costituita dallo scolo S.Daniele e dalla roggia Segona; tale canale risulta attiguo all’ambito di
intervento nella zona nord-est e si configura pertanto come corpo recettore idoneo a ricevere gli apporti
meteorici dell’area. Con riferimento allo specifico studio (vedi all. “A - Studio di compatibilità idraulica”) si
prevede un sistema di smaltimento delle acque meteoriche che convogli i deflussi ad un manufatto
limitatore di portata che, grazie al rigurgito, crei l’invaso nelle condotte e in uno specifico bacino posto sul
lato sud-ovest dell’ambito. Sulla base dello stesso studio si prevede una necessità di invaso pari a 497 mc.
Per quel che riguarda la componente acqua gli impatti risultano lievi e adeguatamente compensati sia dalle
opere previste per il contenimento dello smaltimento che per la non criticità rispetto alle quantità dei
consumi richiesti.
VALUTAZIONE
Si ritiene che l’impatto sia da considerarsi non significativo per quanto riguarda la componente inquinamento idrico.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il comune di Grisignano di Zocco è dotato dal 2002 di Piano di classificazione acustica del territorio che
considera l’area di intervento analoga alla Classe III in quanto zona agricola. Per quel che riguarda la fase di
cantiere, gli impatti anche se lievi derivano dalle emissioni acustiche prodotte soprattutto durante le attività
di escavazione. Nel caso in esame, tali lavorazioni risultano limitate nel tempo (ca.15 gg) e quindi l’impatto
risulta reversibile. Le macchine e attrezzature utilizzate nelle lavorazioni, anche se in regola con le
prescrizioni normative, sono rumorose, con livelli di pressione sonora in corrispondenza degli operatori
variabili in un “range” di 80÷90 dBA. I livelli di rumore tipici sono di 80 dBA per autogru e autocarri, 85
dBA per escavatori gommati, 90 dBA per il rullo compressore. Quasi tutte le sorgenti di rumore sono inoltre
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caratterizzate da componenti tonali e alcune fasi di attività determinano eventi di rumore di natura
impulsiva (carico/scarico materiali, scapitozzatura testa diaframmi con martelli pneumatici).
Si ribadisce inoltre l’assenza di impatti acustici prodotti dalla fase di esercizio in quanto l’attività ricettiva va
considerata analoga a quella abitativa e perchè non si prevedono attività all’aperto in grado di arrecare
disturbo alla quiete pubblica o ai residenti. entità. Non si rilevano impatti nella fase di esercizio in quanto
considerabile analoga alla situazione residenziale. Va anche ribadito che l’intervento modifica la
destinazione urbanistica dell’area che in origine era per Attività produttive e quindi potenzialmente più
impattante.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
In relazione alla tipologia delle indagini preliminari di superficie previste dal programma dei lavori, si
ritiene che per il presente aspetto non possano determinarsi specifici impatti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati dall’intervento in
progetto.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’intervento riguarda il recupero di un ambito di elevato valore architettonico. Gli impatti dell’intervento sul
complesso storico risulta positivo sia per la tipologia di attività prevista che per l’entità e le caratteristiche
dei lavori da svolgere. In particolare si mettono in evidenza le modifiche alle parti storiche e la ricostruzione
filologica che ha portato alle scelte progettuali nonchè l’attenzione per il recupero degli spazi aperti del
parco. Per gli stessi motivi anche le lavorazioni di cantiere, per l’attenzione al recupero e
all’ammodernamento dell’edificio, risultano produrre effetti positivi. L’impatto sul patrimonio
architettonico, pertanto, risulta complessivamente positivo, di media entità, nonchè prolungato nel tempo.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Gli impatti sulla mobilità, anche se di lieve entità, riguardano sia la fase di cantiere che quella di esercizio. In
relazione alle fasi di lavoro (cantiere) i principali fattori di pressione sono riconducibili al transito di mezzi
pesanti a servizio del cantiere, non si attendono effetti problematici per i recettori antropici distribuiti lungo
le percorrenze in virtù del numero fortemente contenuto di mezzi previsti in fase di realizzazione dei
manufatti degli scavi e delle altre opere edili e i ridotti tempi necessari al cantiere. Anche gli impatti dei
flussi veicolari di esercizio risultano limitati dalle ridotte dimensioni dell’intervento e dalla specifica
tipologia dell’attività (attrezzatura ricettiva con 111 posti letto). Va anche ribadito che l’intervento prevede la
realizzazione di una piattaforma di arresto principale in cui saranno ricavati n. 46 parcheggi di cui n. 1 per
pullman e n. 1 per portatori di handicap. Il disegno complessivo è stato progettato per rendere l’accesso dei
veicoli in entrata indipendente dai veicoli in uscita, in modo da minimizzare le interferenze dei flussi in
transito. Le aree a parcheggio privato sono state collocate a sud-est e a nord-ovest del complesso, per
favorire un minore flusso dei veicoli in transito nella parte terminale di Via Riazzo. Complessivamente sono
stati ricavati n. 52 parcheggi (di cui n. 4 da destinare a portatori di handicap equamente sudpisi nelle due
aree). Nel complessivo, i posti a parcheggio progettati sono 98, per una superficie di manovra e parcheggio
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di mq 3.088. Infine, all’interno del complesso in corrispondenza del blocco centrale di ricevimento della
Villa, è previsto il solo transito occasionale dei mezzi quali taxi e nelle emergenze dell’autopompa dei VV.F.
e dei mezzi di soccorso, privilegiando il flusso pedonale in tutte le aree antistanti all’albergo.
La mobilità in fase di cantiere e i relativi impatti risultano limitati nel tempo e di limitata entità; analoga
situazione si riscontra nella fase di esercizio in cui l’incremento del traffico non risulta problematico sia per
l’innesto su viabilità di rango adeguato (SP 43) che per la previsione di spazi di sosta all’interno
dell’intervento..
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Considerando la tipologia di intervento, si può ragionevolmente affermare che l’intervento non possa
interagire con eventuali altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire
con l’intervento oggetto del presente Screening.
Il progetto presentato si configura come adeguato al fine che ci si propone di conseguire e non risulta in
contrasto con i vincoli territoriali vigenti; non sono inoltre pervenute osservazioni i contrarie alla
realizzazione dell’impianto e alle modifiche del medesimo.
L’analisi degli impatti porta a ritenere che l’attività dell’impianto non comporti impatti significativi per
l’ambiente; il progetto definitivo sarà comunque soggetto ad approvazione a sensi della Parte Quarta del
D.Lgs. n.152/2006.
Visti ed esaminati tutti gli elaborati progettuali, compreso quanto pervenuto quale integrazione.
Considerato che l'insieme delle matrici esaminate non rilevano alcun impatto ambientale significativo.
Rilevata la recente emanazione del D.M. 30.03.2015, secondo il presente progetto sarebbe di fatto escluso
dall’ambito di applicazione della verifica di assoggettabilità.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
al non assoggettamento alla V.I.A..
Vicenza, 17 aprile 2015
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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