Decreto Presidenziale - Parere Commissione Via

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 231 DEL 21/04/2015

                          Servizio VIA VINCA




     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I. -
     IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI.
     DITTA: G. P. GESTORI PALLETS S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO:
     COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA, VIA CÀ DOLFIN N. 176



                            IL DIRIGENTE



      Vista la documentazione presentata in data 14/11/14 , prot. n. 79744, da parte della ditta G. P.
     GESTORI PALLETS S.R.L., con sede legale in via Francesco Petrarca n. 4 in comune di
     BASSANO DEL GRAPPA (VI), relativa al progetto di un “Modifica impianto di recupero di rifiuti
     speciali non pericolosi in procedura semplificata”, nel sito di via Cà Dolfin n. 176 , in Comune di
     BASSANO DEL GRAPPA;
       Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti
     di infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con
     capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da
     R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della
     parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
       Tenuto conto che la verifica per tali impianti di smaltimento risulta tra le competenze
     inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 10/1999, e sue successive modifiche ed
     integrazioni, e che con D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 la Giunta regionale ha fornito e confermato
     gli indirizzi applicativi in materia di valutazione d'impatto ambientale e di coordinamento tra le
     proprie disposizioni e le normative nazionali emanate successivamente, confermando la suddetta
     competenza provinciale anche con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli
     allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
       Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
     verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
     web della Provincia in data 18/11/14;




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      Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
     28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
       Dato atto che la Commissione Provinciale VIA, nella seduta del giorno 17/04/2015, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
     allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
       Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
       Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
     rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento;
       Vista l’istruttoria della Commissione VIA conservata agli atti;
      Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
      Visto che il presente provvedimento non è stato emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013 che è di giorni 80 ID PROC 259), in
     quanto le procedure per la costituzione della Commissione provinciale VIA con le nomine dei nuovi
     commissari hanno richiesto più tempo del previsto;
      Vista la Legge Regionale n. 10/1999 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di Valutazione
     di Impatto Ambientale” e s.m.i. e la successiva D.G.R.V. n.575 del 03/05/2013 "Adeguamento alla
     sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le
     procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla Dgr n.1539 del 27 settembre 2011 e sua
     contestuale revoca”;
        Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000
        Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.10 del 19/02/2015, con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015-2017;

        Visto il Decreto Presidenziale n. 33 del 17/03/2015 con il quale è stato approvato il Piano
     Esecutivo di Gestione anno 2015;

        Visto il Decreto presidenziale n. 6 del 19/01/2015 con cui è stato approvato il P.E.G.
     Provvisorio 2015 con assegnazione delle risorse finanziarie nei limiti previsti dall'art. 163 c. 2 del
     D.Lgs. 267/2000;



                          DETERMINA


      1. che il progetto della ditta G. P. GESTORI PALLETS S.R.L.., con sede legale in via
        Francesco Petrarca n. 4, nel comune di BASSANO DEL GRAPPA, relativo alla “Modifica
        impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplificata” situato in
        comune di BASSANO DEL GRAPPA, via Cà Dolfin n. 176, è escluso dalla procedura di
        valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 10/99 e s.m.i. con




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         le prescrizioni riportate nel parere allegato alla presente determinazione per costituirne parte
         integrante e sostanziale;

        2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
         diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
         sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);

        3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
         provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
         Regione Veneto;

        4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

        5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
         all'albo pretorio on line;

        6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta G. P. GESTORI PALLETS S.R.L., ai
         Comuni di BASSANO DEL GRAPPA e ROSA', all'Ulss 3, all'ARPAV ed al Settore
         Ambiente della Provincia;



                              INFORMA


        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.




     Vicenza, 21/04/2015



                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                      (FERRETTI MARIA PIA)
                                        con firma digitale



     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 231 DEL 21/04/2015


     OGGETTO: OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N.
     152/2006 E  S.M.E I. - IMPIANTO   DI  RECUPERO RIFIUTI.
     DITTA: G. P. GESTORI PALLETS S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO:
     COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA, VIA CÀ DOLFIN N. 176




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 22/04/2015.


     Vicenza, 22/04/2015




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (PADOVAN ALESSANDRA)
                                          con firma digitale




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                    G.P. GESTORI PALLETS S.R.L.
                             PARERE N. 04/2015

     Oggetto: Domanda di verifica di assoggettabilità ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs 152/06.
     Progetto di modifica impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplifi-
     cata.
     Localizzazione - Comune di Bassano del Grappa.

     PROPONENTE:            G.P. Gestori Pallets srl
     SEDE LEGALE:           Via Petrarca, 4 – Fontaniva (PD)
     SEDE INTERVENTO:         Via Cà Dolfin, 176 – Bassano del Grappa (VI)
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di recupero rifiuti
     MOTIVAZIONE V.I.A:        Modifica sostanziale di un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti
                      speciali del settore dei pallets in legno. (Punto 7 – Lettera z.b) - Allegato IV -
                      Parte II - D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.)
     COMUNI INTERESSATI:        Bassano del Grappa.
     DATA DOMANDA:           14 novembre 2014
     DATA PUBBLICAZIONE:        18 novembre 2014
     DATA INTEGRAZIONI:        19 febbraio 2015

     DOCUMENTAZIONE TECNICA PRESENTATA:
       • Studio Preliminare Ambientale;
       • Screening di Valutazione di Incidenza Ambientale;
       • Valutazione di Impatto Acustico;
       • Tavola 01 – Lay-out stabilimento;
       • Tavola 02 – Planimetria aree esterne;
       • Tavola 03 – Lay-ou sottoservizi;
       • Tavola 04 – Prospetti.

                               PREMESSE
     La società G.P. Gestori Pallets s.r.l., con sede legale in Via F. Petrarca, 4 in Comune di Fontaniva (PD) e im -
     pianto localizzato in Via Cà Dolfin, 176 in Comune di Bassano del Grappa (VI) è iscritta al n. 1/2008 del Regi-
     stro delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi previsti dagli art.214 e 216
     del D. Lgs. 152/06 e dal DM 05/02/1998.
     In particolare l’attività è svolta per le relative operazioni di recupero R13 / R3 del rifiuti avente codice CER
     150103, per una quantità massima di messa in riserva pari a 10 ed una quantità massima trattata all’impianto
     pari a 300 tonnellate/anno; la capacità attuale dell’impianto è pari a 8 ton/giorno.
     La ditta vuole apporre le seguenti modifiche quantistiche al proprio impianto di recupero rifiuti, alla luce
     delle mutate condizioni di mercato ed economiche del settore e per affrontare l’aumento della quantità an-
     nua dei rifiuti trattabili presso l’impianto, la ditta si avvarrà di un maggiore numero di lavoratori addetti alle
     operazioni di recupero dei pallets e saranno impiegati per tale attività un maggior numero di giorni lavorati-
     vi all’anno, senza pertanto aumentare la propria dotazione impiantistica o infrastrutturale.



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     In particolare l’attività manterrà pertanto inalterate le operazioni di recupero e la tipologia di rifiuti trattati,
     aumentando la quantità massima di messa in riserva pari a 60 ed una quantità massima trattata all’impianto
     pari a 9000 tonnellate/anno; la capacità attuale dell’impianto è pari a 30 ton/giorno.
     Da un punto di vista organizzativo interno il ciclo produttivo rimane sostanzialmente invariato, mentre sa-
     ranno apportate modifiche al layout attuale ridisegnando e ampliando le aree di stoccaggio dei rifiuti e delle
     materie prime secondarie, anche al fine di un miglioramento organizzativo interno delle attività lavorative.

                              UBICAZIONE
     La ditta G.P. Gestori Pallets s.r.l., svolge la sua attività in un sito è ubicato nella zona produttiva, in Via Cà
     Dolfin, 176 nel comune di Bassano del Grappa, provincia di Vicenza (vedi Figure n. 1 e n. 2).
     Si colloca in una zona già urbanizzata con insediamenti produttivi le cui attività si sono già consolidate nel
     tempo. Il lotto di terreno è censito nel comune di Bassano del Grappa (VI) foglio 14 e mappale n. 598, ad una
     quota di 107 m s.l.m..
     L’accesso carraio all’impianto avviene da via Cà Dolfin e la perimetrazione dell’area è realizzata in parte me-
     diante un muro in calcestruzzo di altezza pari a 2 metri (lato sud) e in parte mediante recinzione metallica
     con zoccolo in calcestruzzo (lati nord, ovest ed est).




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                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
     • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
     • Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
     • Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
     • Piano di Assetto del Territorio (P.A.T);
     • Piano degli interventi (P.I.);
     • Piano di Classificazione Acustica del Comune di Bassano del Grappa;
     •Rete Natura 2000.
     L’analisi del Quadro Programmatico aveva portato ad evidenziare una possibile criticità risultante dalla
     Carta della Trasformabilità del PAT del Comune di Bassano del Grappa, dove si mette in evidenza che l’area
     oggetto di indagine è classificata come “ area di urbanizzazione consolidata” ed “i processi di
     trasformazione possono comprendere anche azioni di potenziamento e/o integrazione delle attrezzature,
     delle infrastrutture generali, dei servizi”.
     In riferimento al fatto che l’impianto è attualmente esistente, funzionante e regolarmente autorizzato dalla
     Provincia di Vicenza con provvedimento del 2008 e poi rinnovato nel 2013, considerato che l’intervento in
     progetto non prevede nuove costruzioni né modifiche degli edifici esistenti, concretizzandosi unicamente in
     opere di riorganizzazione degli spazi produttivi interni e dell’aumento della quantità di rifiuti da trattare
     all’anno (a seguito delle mutate condizioni del mercato), considerando che ad oggi non sono state rilevate
     particolari segnalazioni di criticità ambientali da parte degli abitanti presenti nell’area, si determina che non
     si rilevano elementi preclusivi al progetto in relazione a quanto previsto dal P.A.T.
     Il Piano degli Interventi, poi, mette in evidenza che la destinazione d’uso dell’area è compatibile con il Piano
     stesso ed è classificata come Zona Produttiva.
     In relazione al presente quadro programmatico, si ritiene sia stata svolta un’adeguata analisi degli strumenti
     di pianificazione applicabili, inpiduando correttamente le eventuali/possibili criticità/problematiche.



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                               VALUTAZIONE
     Dall’esame del quadro programmatico non emergono particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e
     significativi sull'ambiente conseguenti all’intervento in esame.

                 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE IN SINTESI DELL’ATTIVITA’
     L’attività di recupero si avvia all’atto dell'arrivo in impianto, dove viene effettuato il controllo visivo dei
     rifiuti e viene verificato il formulario di trasporto rifiuti, l’idoneità del trasportatore, nonché l'eventuale
     documentazione accessoria che accompagna il carico (es. certificati d'analisi).
     Qualora i rifiuti conferiti da terzi non rispondano alle specifiche richieste o presentino al controllo visivo,
     frazioni estranee in percentuali molto elevate oppure la presenza di sostanze o componenti pericolose, i
     rifiuti saranno respinti (in toto o parzialmente) e rinviati al mittente con lo stesso formulario di trasporto,
     dopo aver contrassegnato sullo stesso il relativo campo riguardante la non accettazione.
     Nel caso in cui dalla verifica visiva non sia possibile rilevare l’incongruità del carico ma vi siano sospetti
     sulla provenienza e composizione dello stesso, la ditta si riserva di effettuare apposite analisi e in caso siano
     riscontrate caratteristiche qualitative non accettabili o non rispondenti a quanto indicato del formulario di
     arrivo, i rifiuti saranno rinviati al mittente accompagnati da apposito formulario indicante nel campo
     annotazioni, la precisazione che trattasi di carico respinto con indicazione delle motivazioni.
     Successivamente il materiale viene prelevato dal camion e depositato immediatamente con muletto nella
     zona 1, dove viene fatta la selezione e la cernita manuale, i bancali da riparare vengono riparati.
     All’interno dell’area lavorazione è presente un cassone (codice CER 19 12 07) dove vengono riposti tavole e
     tappi in legno provenienti dalle riparazioni dei rifiuti; quando il cassone e’ pieno viene svuotato negli
     appositi container esterni e coperti con telo impermeabile al fine di evitare il dilavamento dei rifiuti
     (identificati con codice CER 19 12 07); inoltre dall’attività di recupero vengono prodotti altri rifiuti quali
     nylon da bancali (CER 19 12 04), carta e cartoni (CER 19 12 01)
     Al termine della selezione, cernita/riparazione i bancali vengono temporaneamente stoccati nell’area interna
     del capannone identificata con il nr. 4 ed al completamento della impilazione e previa verifica di qualità, il
     materiale viene portato fuori e stoccato nelle apposite aree esterne identificate con la nomenclatura MPS
     (materia prima secondaria).
     Per le operazioni di recupero vengono utilizzate le seguenti macchine ed attrezzature:
     a. muletto per il trasporto dei pallets;
     b. schiodatrice delle tavole dei bancali per disfarli e recuperare tavole e tappi;
     c. pinze, martelli e seghe a mano;
     d. troncatrice, bisellatrice, timbratrice;
     La ditta non raccoglie bancali sporchi e/o trattati ed i trucioli e la segatura che si trovano sul pavimento sono
     aspirati con apposito aspiratore allo scopo utilizzato.
     L’attività dell’impianto potrà essere svolta mediamente in orario diurno, generalmente dalle ore 8:00 alle ore
     18:00, dal lunedì al venerdì, in funzione della quantità di materiale in ingresso da trattare; non sono previste
     lavorazioni in orari notturni.
     La messa in riserva dei rifiuti, funzionale all’attività di recupero, verrà realizzata
     attraverso l’ubicazione dei rifiuti in ingresso all’impianto nell’apposita area.(vedi tavola n. 1
     elaborati di progetto).
     I bancali da recuperare (rifiuti) vengono accatastati dentro il capannone, in pile autoreggenti o rese tali con
     film termoretraibile o sacconi, al coperto e di lì vengono prelevati per le operazioni di recupero.

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     L’intera area all’interno del capannone è pavimentata in calcestruzzo che impedisce infiltrazioni con il
     terreno sottostante. Il piazzale esterno è completamente asfaltato.
     I materiali prodotti dal ciclo di recupero (materie prime secondarie) saranno posizionati nell’apposita area
     (tavola n. 1 elaborati di progetto).
     Le materie prime secondarie provenienti dalle attività di recupero, che verranno stoccate nell’apposita area,
     sono prive di sostanze pericolose.
     I rifiuti prodotti, essendo le quantità molto limitate, saranno stoccati all’interno di appositi cassoni (vedi ta-
     vola 1 elaborati di progetto). I cassoni depositati all’esterno del capannone sono dotati di teli impermeabili al
     fine di evitare il dilavamento dei rifiuti da parte delle acque meteoriche; detti materiali verranno successiva-
     mente avviati ad impianti di recupero rifiuti regolarmente autorizzati.
     Il quadro progettuale risulta esaustivo e non sembrano emergere particolari criticità che evidenzino la pre-
     senza di impatti negativi e significativi sull’ambiente.

                               VALUTAZIONE
     Dall’esame degli elementi progettuali non emergono particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e
     significativi sull'ambiente conseguenti all’intervento in esame.

                   QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ATMOSFERA E DEL CLIMA
     All’interno della ditta è presente un sistema di raccolta, convogliamento ed aspirazione delle polveri di le-
     gno le quali confluiscono all’interno di appositi big-bags e allontanate periodicamente tramite ditte autoriz-
     zate. L’impianto di aspirazione presente è di tipo trasportabile con gruppo filtrante a maniche e ricircolo
     dell’aria captata in ambiente di lavoro. Si conferma che la ditta utilizza esclusivamente legni teneri (abete e
     pino) e risulta autorizzata con il provvedimento Prot. 50061/AMB del 04/07/2013.
     Le modifiche richieste non comportano variazioni sostanziali rispetto a quanto già autorizzato.
     Per il seguente aspetto non sono pertanto attesi ulteriori impatti negativi o significativi per l’ambiente.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Il piazzale esterno allo stabilimento della ditta G.P. Gestori Pallets s.r.l. presenta una pavimentazione di tipo
     impermeabile, che esclude completamente la possibilità di contatto tra i rifiuti ed il suolo e sottosuolo.
     Per questi motivi si esclude ogni tipo di influenza diretta o indiretta tra i rifiuti o sostanze derivanti dai cicli
     di recupero ed il suolo e sottosuolo; è inoltre è da specificare l’impegno della ditta a controllare il buono
     stato della pavimentazione con interventi di manutenzione ordinaria affinché non si presentino potenziali
     pericoli ed assicurare la protezione del suolo e sottosuolo.
     Le modifiche richieste non comportano variazioni sostanziali rispetto a quanto già autorizzato; l’impatto sul
     suolo e sottosuolo risulta non significativo.
                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento; si raccomanda tuttavia di mettere in atto specifiche e periodiche attività di controllo atte a verificare lo
     stato di tenuta delle pavimentazioni esterne.


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     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     In riferimento alle acque di scarico si precisa che non sono presenti scarichi industriali; le uniche acque
     scaricate sono quelle meteoriche non di dilavamento di rifiuti (in cassoni coperti da teli impermeabili) e
     quelle fognarie equiparate agli insediamenti civili.
     Le acque meteoriche di dilavamento del piazzale asfaltato defluiscono nei pozzetti di raccolta “a tenuta” e
     nella rete scolante (condotte in pvc); i pozzetti e le caditoie sono presenti in numero adeguato,
     opportunamente disposti, tra loro collegati tramite condotta in PVC; successivamente le acque vengono poi
     convogliate ad un impianto di trattamento (disoleatore) ed infine ai pozzi perdenti.
     I canali principali della rete idrografica presente nella zona di indagine; essi distano oltre 200 m
     dall’impianto e pertanto lo scarico in acque superficiali risulterebbe troppo oneroso per la ditta e
     comporterebbe la necessità di attraversare terreni di proprietà altrui.
     Le modifiche richieste non comportano variazioni sostanziali rispetto a quanto già autorizzato.

                              VALUTAZIONE
     Si prende atto che l’impatto è dichiarato come non significativo, prescrivendo tuttavia l’adozione di specifiche misure e
     procedure di gestione dell’emergenze (es. spandimento a seguito di incidente) al fine di evitare possibili contaminazioni
     dl sottosuolo.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Il comune di Bassano del Grappa è dotato di Piano di classificazione acustica e risulta che l’area oggetto
     dell’intervento in progetto è situato in zona classificata come “V aree prevalentemente industriali” con limiti
     di 70 Leq dB(A) per il periodo diurno e di 60 Leq dB(A) per il periodo notturno.
     Nel mese di settembre 2014 sono state eseguite le misurazioni dei livelli sonori presenti nell’area (rumore
     ambientale dovuto all’attività della ditta) con tempi di misura sufficienti a fornire una valutazione
     rappresentativa dei fenomeni sonori attualmente presenti, in relazione alla tipologia di rumore analizzato.
     Per maggiori dettagli si veda la documentazione di impatto acustico allegata alla documentazione trasmessa
     e realizzata in conformità al documento “Linee guida per la elaborazione della documentazione di impatto
     acustico ai sensi dell’art. 8 della legge quadro n. 447/95”.
     Le conclusioni portano a ritenere che l’impianto di recupero rifiuti rispetta i valori di rumore diurno
     rientrano nei limiti fissati dal D.P.C.M. 14.11.1997 e dal Piano di Classificazione Acustica Comunale; non
     sono previste lavorazioni nelle ore notturne.
     Le modifiche da apportare all’impianto non comportano l’insorgere di significative nuovi fonti di rumore e
     pertanto, in base a quanto analizzato durante l’indagine fonometrica, si determina che l’impianto di recupero
     rifiuti speciali non pericolosi, dal punto di vista dell’analisi acustica sarà in armonia con il contesto
     ambientale nel quale andrà realizzato.
                               VALUTAZIONE
     Si prende atto che l’impatto è dichiarato come non significativo, prescrivendo tuttavia uno specifico monitoraggio per la
     misura dell’effettivo impatto post operam ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO-ECOSISTEMICO
     L’impianto attualmente è inserito in un’area fortemente caratterizzata dalla presenza di impatto antropico, in
     quanto è collocato all’interno di un’area produttiva industriale ove sono già presenti a stabilimenti; si ritiene
     che le influenze dell’impianto sull’ecosistema saranno praticamente nulle e sicuramente trascurabili.
     Dalla valutazione complessiva dell’habitat della zona adiacente l’area di intervento, dai risultati emersi da
     una ricerca bibliografica mirata all’inpiduazione delle specie di fauna e flora protette (nessuna emergenza
     floristica rilevata nell’immediato intorno dell’impianto), dalla valutazione dell’attività svolta dall’impianto e
     della sua potenzialità (espressa in termini quantitativi di materiali lavorati e movimentati), è possibile
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     asserire che l’attività di recupero, con le modifiche da apportare, potenzialmente non crea danno
     all’ecosistema, alla flora ed alla fauna circostanti.
     Per quanto riguarda il paesaggio, si rileva come non siano previsti ampliamenti strutturali di fabbricati, non
     è previsto un aumento della superficie coperta ed installazione di impianti tecnologici che potrebbero
     alterare il paesaggio; perciò, considerando il contesto urbanistico nella quale attualmente è inserita l’opera
     possiamo dire che l’impianto ha una visibilità a breve raggio e le modifiche progettuali non andranno ad
     influenzare sensibilmente il paesaggio circostante.
     La trattazione dei suddetti sistemi, in considerazione della tipologia ed entità dell’intervento, evidenzia
     come non vi siano elementi che portino a ritenere possibili/probabili impatti aggiuntivi significativi
     sull’ambiente derivanti dall’intervento in progetto.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     I problemi viabilistici e relativi problemi di inquinamento da rumore e da gas di scarico sono connessi
     all’afflusso dei camion in entrata e uscita per il trasporto dei rifiuti e MPS. La viabilità di accesso all’impianto
     si presenta idonea in quanto l’accesso alla zona produttiva avviene per mezzo di Via Cà Dolfin, che si con-
     nette direttamente alla viabilità principale (SS47 Valsugana, SS248 Marosticana); sulla strada Via Cà Dolfin
     transita anche il traffico veicolare leggero e pesante che interessa le altre attività produttive e commerciali
     esistenti nella stessa zona.
     Nel caso in esame occorre precisare che la movimentazione in entrata dei rifiuti e delle materie prime/secon-
     darie in uscita avverrà per carichi completi; per questo specifico impianto è previsto l’impiego di automezzi
     che si troveranno ad effettuare trasporti su tratte aventi persa lunghezza per cui possono gravitare
     sull’impianto con una frequenza giornaliera molto persa o con un unico passaggio (uscita al mattino e rien-
     tro nel pomeriggio) o con più passaggi.
     L’ingresso allo stabilimento in questione è uguale, sia per l’entrata sia per l’uscita; attualmente il flusso di
     mezzi in entrata a settimana è pari a 1 – 2 mezzi e con le modifiche che si chiedono di apportare all’impianto,
     in particolare un aumento della quantità annuale dei rifiuti trattati, il flusso futuro dei mezzi è stimato in 4 –
     5 mezzi al giorno.
     Si ritiene pertanto che, tenendo in considerazioni l’afflusso limitato, poiché la movimentazione in entrata e
     uscita avviene per carichi completi e generalmente tramite veicoli della ditta, che non è previsto conferimen -
     to diretto di rifiuti da parte dei singoli produttori, che la localizzazione dell’impianto è all’interno di una
     zona produttiva e la tipologia delle arterie stradali interessate, che permettono il transito dei mezzi pesanti,
     si possa giudicare del tutto trascurabile la capacità di questa attività di incrementare i problemi sulla viabilità
     e relative problematiche connesse, a seguito delle modifiche richieste; l’impatto sulla viabilità risulta non si -
     gnificativo.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.




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     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE
     PERSONE
     L’impianto non comporta rischi stimabili per la salute pubblica, né per gli addetti, né tanto meno per la po-
     polazione che vive e lavora nei dintorni dell’impianto di recupero; inoltre, le tecnologie impiantistiche pre-
     scelte, di carattere moderno ed innovativo, propongono un ciclo di processo perfettamente rispondente alle
     norme tecniche vigenti in materia.
     In riferimento al fatto che l’impianto è attualmente esistente, funzionante e considerando che ad oggi non
     sono state rilevate particolari segnalazioni di criticità ambientali da parte degli abitanti presenti nell’area si
     determina che le modifiche richieste non comportano variazioni sostanziali rispetto a quanto già autorizzato
     e l’impatto sulla salute pubblica risulta non significativo.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI DA AGENTI FISICI
     Considerata la tipologia dell’intervento e le caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce, non è stata
     effettuata la caratterizzazione della qualità ambientale in relazione alle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.

                            VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                      VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                              CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio post-operam finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti, in tema di rispetto dei limiti
     concernenti l’inquinamento atmosferico ed acustico.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                          Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE FAVOREVOLE

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              al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
       dell’attività; in particolare per quanto riguarda le emissioni in atmosfera e la gestione/recupero dei
       rifiuti.
     2. Contestualmente alla richiesta di autorizzazione in tema di gestione rifiuti, si dovrà presentare una
       relazione contenente:
     • specifiche soluzioni progettuali per l’adozione di interventi/misure mitigative in tema di impatto
       acustico, in relazione ai ricettori di classe III posti in prossimità dell’impianto, considerato il
       superamento dei limiti di emissione e il potenziale superamento per i limiti di immissione per i punti di
       misura 1, 3 e 4 e l’assenza di verifiche puntuali del criterio differenziale;
     • l’inpiduazione di una procedura gestionale per garantire la gestione/trattamento unicamente di
       pallets non imbrattati in alcun modo, considerato che nella dotazione impiantistica non sono presenti
       attrezzature per il lavaggio/pulizia;
     • l’inpiduazione di una procedura gestionale per prevenire forme di inquinamento del suolo/sottosuolo,
       a seguito del possibile dilavamento di acque meteoriche di superfici oggetto di incidenti con produzione
       di contaminanti per l’ambiente.
     3. Le acque meteoriche di dilavamento dovranno essere monitorate con frequenza semestrale per almeno
       un biennio, al fine di verificare l’efficienza di rendimento del sistema di trattamento/depurazione.
     4. In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
       verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
       triennale, e mirata ai ricettori in classe III, presenti in prossimità dell’impianto:
       - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei
       punti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno
       concordate con Arpav;
       - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
       Previsionale di Impatto Acustico;
       - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, concordati
       con Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i risultati
       delle analisi.
     5. L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
       addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
       sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in
       occasione della presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione
       all’esercizio.
     Raccomandazione
     Si richiede all’azienda di verificare, al fine di valutare ulteriori forme di tutela, la fattibilità di ulteriori
     forme di affinazione nel trattamento delle acque meteoriche di dilavamento, ivi comprese la destinazione
     finale (es.sub-irrigazione).
     Vicenza, 17 aprile 2015
       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
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     dott.ssa Silvia Chierchia                             Andrea Baldisseri




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