determina n.870 del 12/12/2016
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 870 DEL 12/12/2016
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S. M. E I.
INSERIMENTO NUOVI SILOS, FOSSE DI CARICO, TETTOIE.
DITTA: FANIN S.R.L.
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MALO (VIA FONDOMURI N. 43),
ISOLA VICENTINA (VIA SAN TOMIO)
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 25/07/16 , prot. n. 50225, da parte della ditta FANIN S.R.L.,
con sede legale in via Fondomuri n. 43 in Comune di MALO (VI), relativa al progetto di un “Inserimento
nuovi silos, fosse di carico, tettoie”, nel sito di Malo (via Fondomuri n. 43) e Isola Vicentina (via San
Tomio);
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 4 Industria dei
prodotti alimentari, lettera h ) “molitura dei cereali, industria dei prodotti amidacei, industria dei prodotti
alimentari ” dell'allegato IV della parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
Tenuto conto che la verifica per tali impianti risulta tra le competenze inpiduate in capo alla Provincia
dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come inpiduati negli
allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di verifica
di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito web della
Provincia in data 01/08/16 ;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non abbia
possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di valutazione
ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha possibili impatti
negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a 28 del D.Lgs. 152/2006 e
s.m.i.;
Dato atto che la Comitato Tecnico Provinciale, nella seduta del giorno 30/11/2016 ha disposto
l'assoggettamento del progetto alla procedura di valutazione di impatto
ambientale per le motivazioni contenute nel parere n.19/2016 allegato al presente provvedimento per
costituirne parte integrante e sostanziale, ritenendo sussistere possibili impatti negativi e significativi
sull'ambiente;
Vista l’istruttoria della Comitato Tecnico Provinciale conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal succitato
D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della Provincia di
Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
copia informatica per consultazione
Vista la Legge Regionale n. 4/2016;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato approvato il
Bilancio di Previsione 2016;
Visto che con Decreto del Presidente n. 76 del 03/08/2016 è stato approvato il PEG dell'anno 2016
per la sola parte contabile;
DETERMINA
1. che il progetto della ditta FANIN S.R.L.., con sede legale in via Fondomuri n. 43, nel comune di
MALO, relativo all'“Inserimento nuovi silos, fosse di carico, tettoie” situato nei comuni Malo (via
Fondomuri n. 43) e lsola Vicentina (via San Tomio),è assoggettato alla procedura di
valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 con le
motivazioni riportate nel parere n.19/2016 allegato alla presente determinazione per costituirne parte
integrante e sostanziale, ritenendo sussistere possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente;
2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi diretti o
indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai sensi art 49 del
TUEL come modificato dal DL 174/12);
3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul
sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto;
4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione all'albo
pretorio on line;
6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta FANIN S.R.L., ai Comuni di MALO e ISOLA
VICENTINA, all'ARPAV, all'Ulss n.4 e 6, ad Alto Vicentino Servizi S.p.a , alla Soprintendenza Belle
Arti e Paesaggio, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, al Consorzio di
Bonifica Alta Pianura Veneta
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per
il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto,
ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento
della comunicazione del presente atto.
Vicenza, 12/12/2016
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
copia informatica per consultazione
---
Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI
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DETERMINAZIONE N° 870 DEL 12/12/2016
OGGETTO: PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA VIA EX ART.
20, D.LGS. N. 152/2006 E S. M. E I. - INSERIMENTO NUOVI SILOS, FOSSE DI CARICO,
TETTOIE.
DITTA: FANIN S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI MALO (VIA
FONDOMURI N. 43), ISOLA VICENTINA (VIA SAN TOMIO)
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 13/12/2016.
Vicenza, 13/12/2016
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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FANIN srl
PARERE N. 19/2016
Oggetto: Inserimento nuovi silos, fosse di carico, tettoie.
PROPONENTE: Fanin srl
SEDE LEGALE: Via Fondomuri n.43, Malo
SEDE INTERVENTO: Via Fondomuri – Malo e Via San Tomio - Isola Vicentina
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Industria dei prodotti alimentari per zootecnia
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità.
MOTIVAZIONE V.I.A: Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - Punto 4.
Industria dei prodotti alimentari, lettera h) “molitura dei cereali, industria
dei prodotti amidacei, industria dei prodotti alimentari per zootecnia che
superino 5.000 m2 di superficie impegnata o 50.000 m 3 di volume”
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 25 luglio 2016
DATA PUBBLICAZIONE: 01 agosto 2016
DATA INTEGRAZIONI: 14 novembre 2016
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Relazione tecnica
- Relazione paesaggistica
- Relazione Geologica
- Planimetria Generale
- Stato ai Fano
- Stato di Progetto
- Sovrapposizione
- Planivolumetrico
- Inquadramento Fotografico - Simulazione Intervento
- Inquadramento Planivolumetrico - Interventi di Mitigazione
- Inquadramento Planimetrico - Analisi Antropizzazione
- Inquadramento Planimetrico - Interventi di Mitigazione in Comune con Isola Vicentina
- Masterplan
- Linea Vita
- Scarichi
- Stato di Fatto - lntelaiatura Macchinari
- Progetto/Sovrapposizione – lntelaiatura Macchinari
- Relazione Tecnica impianti elettrici
- Quadri Elettrici
- Impianto Elettrico
- Relazione
- Tav01 VVF
- Tav02 VVF
- Tav03 VVF
- Tav04 VVF
- Tav05 VVF
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- Tav06 VVF
- Tav07 VVF
- Relazione Acustica
- Relazione idraulica
- Raccolta e Smaltimento Acque Meteoriche
- Documentazione Fotografica
- Studio Preliminare Ambientale
- Studio di Incidenza Ambientale
- Allegato F DGR 2299/2014
- Allegato G DGR 2299/2014
- Carta Identità redattore VINCA
- Piano lavoro amianto
PREMESSE
La procedura riguarda il progetto per l’inserimento di nuovi silos, la costruzione di due fosse di carico e tet-
toie di copertura sul lato nord, innalzamento delle strutture esistenti e creazione di un piccolo bacino di la -
minazione presso lo stabilimento NATCOR di Via Fondomuri – frazione San Tomio – a Malo (VI).
L’attività produttiva in essere si occupa della produzione di mangimi per il settore zootecnico.
L’organizzazione si articola in un unico sito produttivo, nella sede di Malo, in via Fondomuri, e una serie di
magazzini dislocati nel comune di Isola Vicentina (via Chiodo), che contengono sia le materie prime che i
prodotti finiti in attesa della consegna ai clienti.
La società si trova ora nell’esigenza di razionalizzare il processo produttivo, andando inoltre a inserire delle
lavorazioni asettiche di tipo “medicato” e “biologico”.
La razionalizzazione prevede l’avvicinamento dei siti di stoccaggio delle materie prime/prodotti finali al sito
di produzione, mentre le nuove lavorazioni richiedono un cambiamento del layout produttivo, obbligando
di fatto l’ampliamento del sito esistente e rendendo necessaria la realizzazione di alcune infrastrutture (vasca
di raccolta delle acque reflue, adeguamento viabilità, nuovi parcheggi).
Il progetto si articola in più fasi, facenti parte di un masterplan:
La fase 1 prevede il solo ampliamento del sito produttivo esistente, con l’innalzamento del fabbricato oltre
i limiti previsti dal Piano vigente, e per cui soggetto a variante dei parametri urbanistici; in questa stessa fase
si prevede la realizzazione della vasca di raccolta delle acque reflue, nel territorio comunale di Isola Vicenti-
na, per tutto il comparto ricompreso nelle fasi 1, 2 e 3 (la fase 4 sarà dotata di propria vasca).
La fase 2 comprende la realizzazione di un nuovo fabbricato ad uso magazzino, in comune di Isola Vicen -
tina, e già adeguato rispetto alle norme di piano.
La fase 3 prevede la costruzione di un nuovo fabbricato per poter migliorare il layout aziendale; al mo-
mento la zona è classificata come Agricola, per cui andrà prevista un’ulteriore variante al Piano degli Inter -
venti.
Infine, la fase 4 andrà a realizzare dei parcheggi in area al momento non di proprietà; anche tale zona non
è conforme dal punto di vista urbanistico, e sarà quindi necessaria una variante al Piano degli Interventi
In parallelo alla presente procedura, è stato richiesto al comune di Isola Vicentina il Permesso di Costruire
per un parcheggio nella zona inpiduata come Fase 2. La richiesta è stata presentata l’11 febbraio 2015 (n.
prot. 1744) e riguardava la “Realizzazione di un tratto stradale in via San Tomio e parcheggio privato”. Di-
fatti, tra gli accordi con le Amministrazioni coinvolte era presente l’adeguamento e allargamento della strada
esistente.2
UBICAZIONE
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L’intervento è localizzato in comune di Malo, al confine con Isola Vicentina e, più precisamente, lo stabili -
mento sorge in via Fondomuri, nella frazione maladense di Santomio.
L’edificio oggetto di intervento, destinato ad attività produttive agroindustriali (produzione di mangimi per
il settore zootecnico), si situa in una zona produttiva distaccata dalle altre per mezzo del torrente Giara/Li-
vergon (anche detto Orolo) per quanto riguarda il comune di Malo; a Isola Vicentina la zona produttiva è
una propaggine dell’insediamento residenziale posto su entrambi i lati del torrente.
La matrice in cui si inserisce è di tipo agricolo.
Il fabbricato oggetto di intervento ricade all’interno del vincolo paesaggistico per i corsi d’acqua.
Il fabbricato ricade in zona D4 (Destinate all’attività agroindustriale), circondato da zone agricole (ZTO E).).
Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Malo;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Isola Vicentina;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Malo;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Isola Vicentina;
• Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto;
• Rete Natura 2000.
I riferimenti programmatici sopra indicati offrono un quadro di riferimento sufficiente per la percezione
delle criticità. Lo studio abbisogna tuttavia di alcuni approfondimenti in relazione al progetto in esame.
Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
Vengono inpiduate alcune problematicità dell’area ma non le si rapporta con il progetto in questione.
- La zona risulta all’interno dell’area di primaria tutela quantitativa degli acquiferi (Tav. 1b);
- il torrente Giara/Livergon viene segnalato come corridoio ecologico (Tav. 2);
- il comune di Malo è interessato dal passaggio della Superstrada Pedemontana Veneta (Tav. 4);
- sono inpiduate alcune Ville Venete nei pressi dell’area di analisi (Tav. 5b);
- Vicinanza con il corridoio ecologico dato dal torrente Giara/Livergon (Tav. 9);
- non viene analizzato il PTRC vigente.
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
Vengono inpiduate alcune problematicità dell’area ma non le si rapporta con il progetto in questione:
- Il torrente Giara/Livergon è sottoposto a vincolo corsi d’acqua (Tav. 1.1.B);
- nelle vicinanze dell’area di analisi è situato il parco di Villa Checcozzi Dalle Rive, sottoposto a vincolo
paesaggistico (Tav. 1.1.B);
- si evidenzia il passaggio di una linea elettrica, classificata nel range da 50 a 133 Kw (Tav. 2.1.B);
- nei dintorni, è presente una zona classificata come Stepping stone (Tav. 3.1.B).
- si afferma che la zona di interesse nel comune di Malo non presenta problematiche legate alle fragilità
(Tav. 2.1.B) ed al rischio idraulico (Tav. 2.5), mentre l'area è interessata da una zona R1 “rischio idraulico
piano provinciale di emergenza”.
Piano di Assetto del Territorio di Malo
Vengono inpiduate problematicità non rapportandole con il progetto in questione. Nello specifico:
- Il fabbricato ricade all’interno del vincolo paesaggistico per i corsi d’acqua (carta dei vincoli e della
pianificazione territoriale);
- La zona di intervento ricade nella fascia di profondità di cui all’art. 41 L.R. 11/04 (carta delle fragilità).
- nelle immediate vicinanze (lati sud e ovest) sono in progetto una pista ciclabile (Mobilità lenta) e
infrastrutture di collegamento in programmazione – secondario (carta delle trasformabilità);
- il torrente Giara/Livergon viene classificato come corridoio ecologico secondario (carta delle
trasformabilità);
- non viene presa in considerazione la vicinanza con un area con vincolo paesaggistico - area di notevole
interesse pubblico (carta dei vincoli e della pianificazione territoriale) , che è anche in parte inpiduata come
“parchi e giardini storici” (carta delle invarianti) ed “area di interesse storico e ambientale” (carta delle
fragilità).
Piano degli Interventi di Malo
Vengono inpiduate alcune problematicità dell’area ma non le si rapporta con il progetto in questione:
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- progetto della pista ciclabile a lato dell’area del mangimificio;
- la viabilità di progetto data dalla viabilità finestra e accesso mezzi di emergenza per la Galleria Malo della
Superstrada Pedemontana Veneta.
Piano di Assetto del Territorio di Isola Vicentina
Sono riportate le tavole del PAT senza alcun commento.
A titolo esemplificativo si riportano alcune problematiche che dovrebbero essere affrontate:
- area idonea a condizione (Carta delle Fragilità );
- area esondabile a ristagno idrico (Carta delle Fragilità );
- corridoio ecologico principale (nel comune di Malo, il corridoio ecologico in questione passa da principale
a secondario) (Carta delle Trasformabilità);
- area ad alta naturalità (Carta delle Trasformabilità);
- ambito di intervento puntuale (Carta delle Trasformabilità);
- nell'area sono presenti simbologie non riportate in legenda.
Nel Quadro Programmatico, inoltre, mancano le analisi relative al Piano di Gestione Rischio Alluvioni ed al
il Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera e non si rapporta l'intervento con l'art. 39 delle
N.T.A. del Piano di Tutela delle Acque senza spiegare il motivo di questa scelta.
Si ravvisano aspetti critici in relazione a:
- rischio idraulico, zona R1, evidenziato anche dal Piano degli Interventi del comune di Malo, che classifica
l’are in oggetto “idonea a condizione”;
- aspetti paesaggistici a scala territoriale, conseguenti all’altezza dell’intervento, ed a scala locale,
conseguenti alla vicinanza di villa Checcozzi Dalle Rive.
Si sospende il giudizio in ragione della necessità di ottenere un supplemento di analisi in merito al rischio
idraulico (quota degli interventi rapportata all’eventuale presenza di ristagni o allagamenti) ed in merito
agli aspetti paesaggistici (comparazione della forma dell’involucro e della tinteggiatura proposti con
interventi similari già eseguiti).
Le integrazioni presentate hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
STATO DI FATTO
Il sito produttivo ha la medesima conformazione della sua apertura (a eccezione di alcune modifiche che non
hanno cambiato la concezione di fondo), avvenuta negli anni ’70. Creato per la produzione di mangimi a uso
interno e per i propri siti di allevamento di pollame, con volumi di produzione modesti, negli anni
successivi sono stati eseguiti continui interventi per incrementare la capacità produttiva lasciando immutato
lo schema dell’impianto iniziale regolato da una lavorazione per fasi con successione a “caduta”su più stadi.
Il complesso produttivo consta di 5 fabbricati
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Il progetto attuale riguarda il fabbricato A, come sarà descritto in seguito.
La soluzione adottata è frutto di una valutazione del ciclo produttivo. Attualmente, c’è l’impossibilltà di
abbassare il livello dei piani di lavoro e di stoccaggio., occorre quindi modificare il layout aziendale.
Il progetto cerca di recuperare una situazione di disordine, venutasi a creare nel tempo a causa della
collocazione, per esigenze della produttività, di silos esterni.
L’intervento riguarda il solo fabbricato A, con parziale demolizione dei fabbricati C e D (Figura 3-12).
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All’interno del complesso sono presenti:
un impianto per la decompressione del gas metano di rete con potenzialità superiore a 50 Nmc/h;
2 impianti per la produzione di vapore, alimentati a gas metano, con potenzialità complessiva di 2.790
kW;
un deposito di carburante (gasolio) ad uso privato con relativa colonnina di erogazione;
un gruppo per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed impianti di
cogenerazione di potenza complessiva oltre 700 kW.
La struttura attuale (e quella di progetto) sono entrambe costituite da elementi impiantistici racchiusi in un
involucro di lamiera verniciata. I nuovi lavori prevedono la tamponatura delle aperture ora presenti
(mediante la posa di pannelli e di portoni di contenimento).
Contestualmente viene allargata la sede stradale di accesso all’impianto in ragione dell’atto d’obbligo per
l’attuazione degli interventi previsti nel terzo piano degli interventi di Isola Vicentina. Lallargamento verrà
eseguito mediante:
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Allargamento su terreno privato per portare la sede stradale a ml. 7.50 + 0.50 ml. di banchina;
Spostamento di linea aerea Telecom e suo interramento;
Realizzazione di illuminazione del parcheggio privato;
Realizzazione di caditoie per raccolta acqua piovana della strada;
Creazione di due aree a verde, adiacenti ai fabbricati residenziali esistenti (opere di mitigazione);
Esecuzione di recinzione su futuro confine di proprietà con la strada allargata;
Piantumazione lungo la recinzione e nella fascia lungo il torrente (opere di mitigazione);
Realizzazione di un’area a parcheggio parzialmente asfaltata su area privata con messa in quota del
fondo.
DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
L’attività produttiva riguarda la lavorazione e il confezionamento di mangimi per il settore zootecnico e si
svolge nell’edificio principale.
I macchinari presenti nell’attività produttiva, azionati mediante energia elettrica, aria compressa, olio
vegetale e gas metano, sono:
mulini; paletizzatore; sbriciolatori; elevatori; silos di raccolta; aspirazione centralizzata;
aspiratore Sibilia; cicloni; camini; area di scarico materie prime; sistema di micro dosaggio;
impianto di cogenerazione a olio vegetale; centrale termica; essiccatore / raffreddatore;
autoarticolati; carrelli elevatori.
L’attività produttiva vera e propria si svolge nell’edificio A, mentre i restanti hanno funzione principale di
magazzino (e/o locali tecnici); a questi inoltre si aggiungono gli altri siti di stoccaggio presenti nel comune di
Isola Vicentina.
L’attività produttiva prevede il deposito e l’utilizzo di varie tipologie di prodotto così raggruppate:
Gruppo 1: macro-elementi materie prime agricole (mais, soia, girasole, etc.);
Gruppo 2: macro-elementi altre materie prime (vitamine, glutine, etc.);
Gruppo 3: materie prime liquide (strutto, grasso animale, melasso, olio di soia, etc.);
Gruppo 4: prodotti finiti per carico alla rinfusa;
Gruppo 5: prodotti finiti per carico all’insacco;
Gruppo 6: prodotti di transito per le lavorazioni.
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Sinteticamente il ciclo di lavoro si può così riassumere:
MAGAZZINI MATERIE PRIME, SILOS
o Ricevimento e stoccaggio nei vari silos delle materie prime, gestione dei vari prodotti di origine vegetale
o Gestione e stoccaggio delle materie prime quali sali minerali, vitamine, integratori in genere, in sacchi.
o Gestione dei prodotti medicamentosi (antibiotici, sulfamidici, ecc.) in apposito magazzino recintato e
chiuso a chiave con gestione specifica.
PRODUZIONE
o Produzione di mangime (macinatura, dosaggio, miscelazione e cubettatura), dosaggio e miscelazione delle
varie materie prime per ottenere miscele in farina ed in pellet.
o Premiscelazione materie prime confezionate, dosatura dei prodotti manuali (additivi e premiscele) e riem-
pimento dei silos, riempimento dei Tank dei liquidi mediante sistema di pompaggio.
o Insacco prodotti finiti.
MAGAZZINI PRODOTTI FINITI, SILOS
o Ricevimento, sistemazione e gestione dei prodotti finiti, consegna con automezzi dell'azienda ai clienti;
LABORATORIO E CONTROLLO QUALITA'
o Prelievo campioni ed analisi di materie prime in entrata (sia prodotti normali che medicamentosi);
o Prelievi ed analisi dei prodotti durante tutta la fase produttiva.
AREE ESTERNE
o Circolazione, sosta degli autoveicoli, stoccaggio di materiali ausiliari, fosse di carico.
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Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto quanto richiesto, in particolare si ravvisa un’eccessiva sempli-
ficazione del percorso progettuale che ha portato alla definizione dell’oggetto architettonico, in modo tale da
non riscontrare oggettivamente lo sforzo di mettere in atto tutte le possibili mitigazioni per ridurre un im -
patto assolutamente rilevante.
VALUTAZIONE
Il Quadro Progettuale evidenzia un’effettiva criticità che porta a valutare un impatto negativo e significativo dell’ini-
ziativa sull’ambiente.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
In riferimento invece agli scarichi e alle emissioni in atmosfera, il proponente ha già provveduto a inoltrare
agli Enti preposti tutta la documentazioni necessaria all’ottenimento dei pareri.
Lo studio non menziona emissioni di inquinanti in atmosfera.
Nel sopralluogo effettuato è stata notata la presenza di emissioni diffuse di polveri in atmosfera.
Si ritiene opportuno richiedere una caratterizzazione per quanto riguarda la gestione delle emissioni in at-
mosfera, con riferimento anche alle emissioni diffuse di polveri.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Il territorio di Malo rientra nel bacino del fiume Bacchiglione, e più precisamente nel sottobacino Leogra-
Timonchio.
Il sistema idrografico è piuttosto complesso, essedoci 3 torrenti principali (Giara/Livergon, Leogretta e
Leogra-Timonchio) e una serie di canali, scoli e rii che intersecano tutto il territorio.
Il regime dei corsi d’acqua è variabile, essendo tutti torrentizi. La rete idrografica presenta alcune criticità,
dovute a:
le varie utilizzazioni civili e industriali, che abbassano i livelli di falda;
gli acquiferi alluvionali, che disperdono in fretta le acque superficiali;
la modifica dei livelli naturali di scolo, a causa delle escavazioni per il materiale di cava.
Il regime dei corsi d’acqua è variabile, essendo tutti torrentizi.
Il corso d’acqua possibilmente interessato dal progetto in esame è il torrente Giara. La provincia di Vicenza
così lo descrive: Il corso d'acqua è la prosecuzione del T. Livergone che raccoglie le acque dei torrenti
collinari compresi tra Malo e Isola Vicentina. La portata è intermittente nel tratto compreso tra Isola
Vicentina e Vicenza poiché il materasso alluvionale sul quale scorre drena l'acqua per la maggior parte
dell'anno; soltanto nei pressi di Rettorgole il flusso ritorna ad essere regolare e si mantiene così fino alla
immissione nel F. Bacchiglione. Nell'ultimo tratto la portata è di circa 100 l/s ed il fondale è costituito
prevalentemente da ciottoli e ghiaia.La qualità delle acque è discreta anche se sono evidenti fenomeni di
alterazione determinati da scarichi civili.
Nel progetto è previsto l’invio, previo passaggio in disoleatore, nella rete idrica superficiale delle acque di
prima e seconda pioggia dell’area oggetto di valutazione.
Si richiede l’integrazione dello studio mediante valutazione sulla necessità di conferire al Consorzio pubbli -
co di raccolta le acque di prima pioggia evitandone l’invio nella rete idrica superficiale e verificando con il
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Consorzio di bonifica il dimensionamento del bacino di raccolta delle acque meteoriche. Le integrazioni for -
nite non consentono, mancando le analisi qualitative, di valutare compiutamente l’impatto previsto, mentre
risulta soddisfatto quanto richiesto per il bacino di raccolta/laminazione.
VALUTAZIONE
Il tema dell’ambiente idrico evidenzia una possibile criticità, vista l’assenza di dati analitici atti a valutare la congruità
degli scarichi con la destinazione prevista.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Dal punto di vista geopedologico, il territorio maladense è piso in due parti: la parte pianeggiante, dove
maggiori sono stati i processi di deposito, e la parte collinare, di origine vulcanica e sedimentaria.
Nel periodo che va dall’Eocene (da 35 a 50 milioni di anni fa) all’Oligocene (da 10 a 35 milioni di anni fa), si
sono sedimentati materiali che hanno poi formato le Calcareniti di Castelgomberto. Al di sotto di questo
strato sedimentario si trova lo strato Priaboniano, formatisi nell’Eocene superiore. Alla sedimentazione sono
seguiti una serie di fenomeni vulcanici di tipo esplosivo, che hanno portato sulla superficie materiale
effusivo, il quale, a seguito del contatto con l’acqua marina che ricopriva il tutto, è stato subito raffreddato,
andando a coprire i camini d’eruzione. Anche questi depositi lavici sono stati coperti da materiale
sedimentario, generando così delle alture.
Infine il tutto è stato portato al di sopra del livello del mare, ad opera dei movimenti tettonici citati
precedentemente, dove il materiale roccioso ha subito gli attacchi degli agenti erosivi, che hanno trasformato
monte Pian fino alle condizioni attuali.
Per quanto riguarda i dati qualitativi, il Rapporto Ambientale del PAT di Malo riporta, in Tabella 5-5, lo sta-
to chimico delle acque sotterranee maladensi. Il valore che emerge appartiene alla classe 1, ossia con “impat-
to antropico nullo o trascurabile e presenza di pregiate caratteristiche idrochimiche”.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’area di progetto della NATCOR s.r.l. si sviluppa su un lotto che confina con aree campestri a nord a est ed
a ovest, con la presenza però in prossimità di nuclei residenziali sempre a nord-est e a nord ovest e un
edificio residenziale posto a 10 mt. dal confine a sud su via Fondo Muri, anche strada di accesso all’azienda.
Si tiene presente inoltre che l’area di analisi è limitrofa a nord e nord – ovest al futuro tracciato della
Superstrada Pedemontana.
L’area è posta sul confine tra Isola Vicentina e Malo (ricadendo nel Comune di Malo). Il Piano di
Zonizzazione Acustica del Comune di Malo prevede per l’area di progetto i limiti della classe acustica III,
così come per i ricettori posti a nord, nord - est e nord – ovest. La Zonizzazione Acustica del Comune di
Isola Vicentina ha inserito il ricettore a sud rispetto il lotto aziendale, in III classe.
L’ampliamento dell’azienda prevede una riorganizzazione degli spazi interni ed esterni e l’innalzamento
volumetrico, con le seguenti modifiche e installazioni:
Nuove fosse di carico verso est;
istallazione nuovi silos e ampliamento della tettoia verso nord;
ampliamento e modifica della viabilità interna dei mezzi pesanti per le nuove fosse di carico;
innalzamento con nuovi silos fino a 35 mt.;
rifacimento dell’involucro dell’edificio.
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L’azienda non prevede variazioni al numero di mezzi in entrata e in uscita dal lotto, nella documentazione
di analisi, manca però una verifica specifica dei livelli di rumore prodotti dal traffico indotto sulle strade
afferenti all’attività, soprattutto per i mezzi pesanti (50 al giorno).
L’attività ha funzionamento in continuo sia nel periodo diurno che in notturno.
Dall’analisi effettuata nella Documentazione Previsionale di Impatto Acustico si riscontrano potenziali e
manifesti superamenti dei limiti di immissione, emissione e differenziale per l’attuale situazione aziendale a
causa degli impianti e attività esistenti (carico e scarico mezzi pesanti con portoni aperti e impianti di
generazione); si assiste inoltre alla presenza di componenti tonale a bassa frequenza presso i ricettori a sud
ed a nord. Si ritiene opportuno, e si sollecita a riguardo, di applicare fin d’ora una serie di interventi di
carattere mitigativo così some indicato anche nella Documentazione Previsionale di Impatto Acustico.
Si chiedono inoltre delle indicazione riferibili, sui percorsi di collegamento alle strade principali usati dai
mezzi di trasporto del materiale in ingresso e in uscita dal lotto, e sulle emissioni di traffico indotto (leggero
e pesante) prodotte dall’attività sulle strade afferenti l’area in esame allo scopo di valutare l’effettiva
incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto pesanti – dell’attività. Inoltre una
valutazione dei livelli di rumore prodotti dall’area di parcheggio dei mezzi pesanti, nei confronti dei
ricettori più vicini.
Secondo il documento integrativo presentato dalla ditta proponente, sono a tuttoggi presenti delle manifeste
criticità relative alle emissioni acustiche degli impianti dell’azienda.
A riguardo la committenza ha presentato approfondimenti e aggiornamenti del precedente Piano di Bonifica
Acustico redatto in data 29/08/2016 e da presentarsi al Comune in data 06/11/2016. Tale piano di bonifica
prevede il collaudo delle opere e dispositivi di mitigazione previsti.
Si ritiene opportuno prescrivere fin d’ora un monitoraggio – con gli impianti e le attività funzionanti a pieno
regime, nonché la verifica delle emissioni di rumore prodotte dal traffico indotto (dai mezzi pesanti e
leggeri) - per evidenziare la bontà della stima previsionale e/o per inpiduare eventuali-ulteriori modalità
operative o interventi strutturali finalizzati alla limitazione delle criticità.
VALUTAZIONE
Si ravvisano aspetti di manifesta criticità e quindi si passa a proporre le suddette prescrizioni/raccomandazioni che si ri-
tengono utili e necessarie per una corretta gestione della problematica emersa.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
In merito al D.M. 30 marzo 2015, l’attività non fa parte degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante.
L’azienda è sottoposta alla disciplina della prevenzione incendi (D.P.R. 151/2011); infatti rientra nelle
seguenti attività:
Impianti di compressione o di decompressione dei gas infiammabili e/o comburenti con potenzialità
superiore a 50 Nm3/h, con esclusione dei sistemi di riduzione del gas naturale inseriti nelle reti di
distribuzione con pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa;
Mulini per cereali ed altre macinazioni con potenzialità giornaliera superiore a 20.000 kg; depositi di
cereali e di altre macinazioni con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg;
Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed impianti di
cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25 kW;
Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità
superiore a 116 kW.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
La struttura attuale è ricoperta da pannelli di colore verde, molto impattanti dal punto di vista paesaggistico,
essendo una tonalità poco naturale che difficilmente riesce a mimetizzarsi nel contesto.
Il progetto prevede una struttura formata da un’intelaiatura metallica in profili di acciaio tamponata con
pannelli in lamierino metallico verniciato a caldo. Le tonalità scelte, andando quindi a sostituire la
colorazione verde esistente, sono: RAL 7843 – 7639 – 7431 – 7227 – 7019. Questa gradazione parte da quota
11,50 m fino alla sommità. Per la parte al di sotto di quota 11,50 m sarà utilizzata la tonalità ora presente
nella palazzina uffici, ossia bianco. Tale scelta viene effettuata per dare uno stacco cromatico alla struttura.
La realizzazione della copertura comporterà l’utilizzo delle attuali travi tralicciate metalliche (porzione a
ovest), smontate e posate alla quota superiore, previa modifica e rinforzo della struttura di sostegno
(colonne, controventi, mensole ecc.); la copertura nella parte est verrà realizzata ex novo con la medesima
tecnologia.
La scelta di proseguire il rivestimento esistente determinerà un corpo unico ben definito senza elementi
sporgenti o impianti tecnologici a vista.
L’effetto finale previsto è rappresentato nei due fotoinserimenti seguenti: la gradazione decrescente fa
“sfumare” la struttura verso l’alto, rendendola meno impattante.
A questo accorgimento si aggiunge la piantumazione di specie arboree e arbustive lungo il confine della
proprietà, in modo da nascondere l’edificio ai punti di vista più prossimi.
In questo modo, ossia cambiando il colore della struttura e usando tonalità degradanti verso il bianco,
otteniamo vari risultati a seconda del punto di vista. Infatti:
per chi percorre la SP46 l’edificio rimane in ogni caso nascosto;
per chi percorre via S. Tomio, oltre all’effetto “quinta” dato dalle nuove piantumazioni, l’edificio avrà una
sfumatura verso l’alto;
per chi risiede nei centri urbani vicini (San Tomio e Isola Vicentina) vale quanto detto per chi percorre via
S. Tomio, oltre al fatto che altri edifici possono già occultarne la visione;
per chi si trova nelle colline attorno la zona di interesse, l’edificio si staglia in modo minore rispetto alla
precedente “versione”, visto che le tonalità scelte si mimetizzano con lo sfondo industriale esistente.
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Dall’area collinare, al momento il fabbricato è ben visibile proprio a causa della sua colorazione. Sono quindi
difficili interventi di mitigazione classici (come ad esempio siepi e quinte arboree).
Per la visione dalla rete viaria, occorre distinguere la SP46 rispetto alla via S. Tomio. Difatti, per chi percorre
la prima il fabbricato non è visibile a causa della presenza altri fabbricati mentre per chi percorre via S.
Tomio il fabbricato è pienamente visibile.
Con queste premesse, si è deciso di condurre un’analisi paesaggistica di dettaglio con Google Earth Pro e
QGIS
L’analisi di dettaglio sopra descritta è stata esposta in sede di sopralluogo preliminare.
Dal punto di vista storico-artistico di Malo si segnala la presenza della Corte dei Loschi e della Villa
Checcozzi Dalle Rive. Il primo complesso sorge nei pressi della piazza del capoluogo. La villa, più prossima
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all’area in oggetto, fu fatta costruire da Matteo Checcozzi (1717), con un pregevole salone affrescato sulle
pareti, un artistico scalone a doppia rampa arricchito da tre sculture allegoriche realizzate da Giacomo
Cassetti (1682-1757) della scuola del Marinali, da una pregevole volta affrescata e da un ballatoio di legno
intarsiato che corre sulla parte più alta del salone. Questa villa è vincolata ai sendi della L. 1089/1939; è
inserita nel catasto dell’Istituto Regionale per le Ville Venete al n. 00001959. Il parco della villa Checcozzi
viene segnalato come zona vincolata dal punto di vista paesaggistico.
Nei dintorni si possono ammirare Casa Marchesini, di epoca rinascimentale, la tardosecentesca Corte dei
Grendene e l’ottocentesca Chiesa Parrocchiale.
Dal punto di vista archeologico, si rilevano 3 siti lontani dall’area di interesse.
La valutazione delle integrazioni fornite risulta evidenziare la medesima criticità di quanto considerato nel
quadro progettuale.
VALUTAZIONE
Il tema dell’impatto paesaggistico evidenzia un’effettiva criticità che porta a valutare un impatto negativo e
significativo dell’iniziativa sull’ambiente.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il traffico indotto dall’attività è pari a 55 camion/giorno, numero che la ditta non prevede subisca aumenti
significativi a seguito dell’amplimento. A questi si aggiungono le vetture dei dipendenti, che rimangono
costanti post intervento. Questi dati sono confermati nella Relazione per il parere del Comando dei Vigili
del Fuoco, riporta le seguenti quantità, che rimangono di fatto invariate rispetto ad oggi (si ricorda che
trattasi di adeguamento organizzativo):
Cesserà invece la movimentazione del materiale, ed il conseguente traffico veicolare, dae per i siti di
stoccaggio secondari, presenti nel comune di Isola Vicentina.
Considerando il caso in cui ciascun lavoratore vada a lavoro con il proprio mezzo, giornalmente il traffico
indotto dall’attività produttiva è pari a 85 mezzi, di cui 55 pesanti.
Allo stato attuale è in corso di esecuzione una bretella di collegamento stradale, funzionale ai mezzi di
servizio della superstrada pedemontana veneta che, passando a poche decine di metri dal sito, veicolerà
l’inero traffico senza interferenze con aree urbane.
La valutazione di possibili impatti cumulativi con i due interventi più prossimi alla zona d’analisi
(ampliamento dell’intero complesso produttivo della ditta Fanin s.r.l. e costruzione della viabilità di
emergenza alla Galleria Malo all’interno del progetto della Superstrada Pedemontana Veneta) viene
rimandata a successive analisi e studi specialistici, la documentazione è stata integrata solo
evidenziando l’impossibilità di altri ampliamenti di complessi agro-industriali in prossimità dell’area in
esame.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento; si evidenzia tuttavia come il presente aspetto sia stato affrontato in modo non approfondito, non ostante
le integrazioni richieste. E non sono da escludersi pertanto potenziali impatti significvativi .
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
La matrice in cui si inserisce l’intervento è tipicamente urbana, contornata a ovest da sistemi culturali
estensivi. Si sottolinea, tuttavia, la presenza della stepping stone “fossi di Vallugana” così definita:
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Dal punto di vista agrario-forestale, l’area pianeggiante è coltivata principalmente a seminativo, con
presenza di elementi vegetali lineari. L’area collinare è, per lo più, coperta di boschi, anche se non mancano
prati-pascoli, vigneti, colture legnose di pregio, mentre il seminativo non è particolarmente diffuso. I boschi
rappresentano varie tipologie,con bosco ceduo a tipologia prevalente, carpino nero e del castagno, Orno-
Ostrieti/Ostrio-Querceti;
bosco ceduo a tipologia prevalente Ostrio-Querceto a Scotano;
bosco ceduo a tipologia prevalente Querceto mesofilo di rovere;
bosco ceduo a tipologia prevalente Querceto mesofilo di rovere ostrietoso;
bosco ceduo a tipologia prevalente Querceto mesofilo di rovere castanetoso;
bosco ceduo a tipologia prevalente Acero-frassineti;
bosco tipico ripariale.
Le tipologie inpiduate descrivono tutto il territorio maladense. Quelle estesamente dominanti sono l’orno-
ostrieto e l’ostrio-querceto, con le relative varianti,e sono coerenti con quelle tipiche delle stazioni collinari,
dove ci sono situazioni di primitività, in questo caso dovute alla pendenza dei versanti. Dove la roccia
affiora ed i caratteri di xericità si fanno più spinti troviamo anche lo scotano (Cotinus coggygria) che
definisce il sottotipo a scotano della tipologia ostrio-querceti, localizzato sopratutto sul versante
meridionale.
Per l’analisi delle specie, si fa riferimento alla banca dati regionale fornita dalla DGR 2200/14. L’area di
analisi ricade all’interno del quadrante 10kmE443N250. In questa cella sono presenti 304 specie (Tabella 5-
12). Si è quindi proceduto all’analisi dell’habitat di specie, secondo la metodologia di (Boitani, Falcucci,
Maiorano, & Montemaggiori, 2002). Da questa analisi le specie potenzialmente presenti nell’area di
intervento e passibili di incidenza sono :
Tabella 5-13. Specie animali Caprimulgus europaeus
potenzialmente presenti nell'area di
analisi (in rosso quelle presenti nel
formulario standard del sito della rete
Natura 2000 prossimo al comune di
Malo, ossia il SIC “Biotopo le Poscole”)
Alcedo atthis
Cerambyx cerdo Egretta garzetta
Emberiza hortulana Lanius collurio
Myotis bechsteinii Nycticorax nycticorax
Pernis apivorus Rana latastei
Cobitis bilineata Rhinolophus ferrumequinum
Cottus gobio Rhinolophus hipposideros
Protochondrostoma genei Triturus carnifex
Telestes souffia Barbus plebejus
Lampetra zanandreai
Dall’area collinare, al momento il fabbricato è ben visibile proprio a causa della sua colorazione. Sono quindi
difficili interventi di mitigazione classici (come ad esempio siepi e quinte arboree)
Relativamente alle opere di mitigazione proposte, che consistono nella “creazione di elementi naturali
(piantumazione di essenze ad alto fusto intercalate ad essenze a medio fusto, piccoli rilevati, incremento della
piantumazione lungo il torrente) ed elementi costruttivi (radicale cambio della tonalità del rivestimento che assumerà
colorazioni grigio celesti)” si concorda con la impostazione complessiva.
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E’ opportuno però che gli elaborati progettuali vengano integrati con uno specifico computo metrico
estimativo delle opere di mitigazione, che evidenzi le caratteristiche di realizzazione delle stesse: tempi e
modalità di realizzazione dei persi impianti (di pertinenza dell’intervento, a fiancheggiare il tracciato della
“Pedemontana”, a corredo del parcheggio a Sud, lungo il torrente Giara...); quantità, dimensioni, densità di
impianto, misure di manutenzione fino all’attecchimento, delle perse specie indicate (che evidentemente
non potranno possedere all’impianto le dimensioni rappresentate nella Tavola 10 – Master Plan). Le
integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto, tranne che per la valutazione dei costi previsti per la
manutenzione fino all’attecchimento. Per tale aspetto si procede con una specifica prescrizione.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Considerata la zona di ricarica degli acquiferi, dovrà essere prestata particolare attenzione alla gestione delle
acque meteoriche di dilavamento, coperture comprese, valutando la necessità di eventuali trattamenti.
Altri aspetti caratteristici sono legati alla presenza di polveri diffuse, odori e rumore, nonché alla presenza di
coperture in cemento-amianto su cui verificare lo stato di deterioramento. Le integrazioni prodotte hanno
soddisfatto quanto richiesto
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
In relazione alle possibili interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe
(ampliamento dell’intero complesso produttivo della ditta Fanin s.r.l. e costruzione della viabilità di
emergenza alla Galleria Malo all’interno del progetto della Superstrada Pedemontana Veneta), lo studio ha
rimandato a successive analisi e studi specialistici e la documentazione è stata integrata solo
evidenziando l’impossibilità di altri ampliamenti di complessi agro-industriali in prossimità dell’area in
esame .
Non risultano pervenute osservazioni ostative alla realizzazione del progetto.
Allo stato risulta ancora da risolvere la situazione di impatto acustico che ha portato all’emanazione di una
specifica ordinanza da parte del Comune di Malo.
L’analisi degli impatti porta a ritenere come il progetto comporti impatti significativi per l’ambiente per
quanto riguarda gli aspetti paesaggistici e potenziali impatti per ciò che concerne il suolo e sottosuolo e
l’ambiente idrico, con necessità di un più elevato livello di approfondimento, anche progettuale, al fine di
affrontare in modo organico e sistematico le criticità emergenti.
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Tutto ciò premesso si esprime
PARERE
Di assoggettamento del progetto alla procedura di V.I.A., sulla base delle motivazioni citate in premessa nell’ambito
degli specifici quadri riferimento e matrici ambientali, che portano a ritenere sussistere la presenza di possibili potenziali
impatti negativi e ricadute significative dell’iniziativa sull’ambiente.
Vicenza, 30 novembre 2016
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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