determina n.142 del 15/02/2017

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 142 DEL 15/02/2017

                          Servizio VIA VINCA




     OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N. 152/2006 E S.M.E I. -
     NUOVO  IMPIANTO   FRANTUMAZIONE  DI  ROTTAME    DI  VETRO.
     DITTA: ECOGLASS S.R.L. -
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI LONIGO



                            IL DIRIGENTE



       Vista la documentazione presentata in data 30/06/16 , prot. n. 44790, da parte della ditta
     Ecoglass S.R.L., con sede legale in via Boschetta n. 10 in Comune di Lonigo (VI), relativa al
     progetto di un “Nuovo impianto frantumazione di rottame di vetro”, nel sito di via Boschetta n. 10 ,
     in Comune di Lonigo;
       Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata al punto 7. progetti
     di infrastrutture, lettera z.b) “Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con
     capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da
     R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.” dell'allegato IV della
     parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.e i.;
       Tenuto conto che la verifica per tali progetti risulta tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
     inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
       Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
     verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
     web della Provincia in data 14/11/2016 ;
      Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
     28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
      Dato atto che il Comitato Tecnico Provinciale, nella seduta del giorno 08/02/2017, ha disposto




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     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere n.
     04/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
       Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
       Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
     urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
     rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
     l'autorizzazione dell'intervento;
      Vista l’istruttoria del Comitato Tecnico Provinciale conservata agli atti;
      Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
      Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
      Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
      succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza
      della Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC
      45;
      Vista la Legge Regionale n. 4/2016;
      Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2016;

      Visto che con Decreto del Presidente n.8 del 20/01/2017 è stato approvato il PEG provvisorio
     dell'anno 2017;


                          DETERMINA


      1. che il progetto della ditta Ecoglass S.R.L.., con sede legale in via Boschetta n. 10, nel
        comune di Lonigo, relativo all'“Nuovo impianto frantumazione di rottame di vetro” situato
        in comune di Lonigo, via Boschetta n. 10, è escluso dalla procedura di valutazione di
        impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni
        riportate nel parere n. 04/2017 allegato alla presente determinazione per costituirne parte
        integrante e sostanziale;

      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);

      3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      4. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line;

      5. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Ecoglass S.R.L., al Comune di Lonigo,
        all'ARPAV, a Ulss n.5, ad Acque del Chiampo spa ed a Mauro Pilotto (tecnico consulente) ;




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                              INFORMA


        Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
        Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
        del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
        dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento




     Vicenza, 15/02/2017




                                      Sottoscritta dal Dirigente
                                       (MACCHIA ANGELO)
                                        con firma digitale




     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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     NUOVO  IMPIANTO   FRANTUMAZIONE   DI ROTTAME   DI  VETRO.
     DITTA: ECOGLASS S.R.L. - LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI LONIGO




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 16/02/2017.


     Vicenza, 16/02/2017




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                           (POLO PAOLA)
                                          con firma digitale




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                          ECOGLASS S.R.L.
                           PARERE N. 04/2017
     Oggetto: Nuovo impianto frantumazione di rottame di vetro.
     PROPONENTE:            Ecoglass srl
     SEDE LEGALE:           Via Boschetta n.10 – Lonigo
     SEDE INTERVENTO:         Via Boschetta n.10 – Lonigo
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi.
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                      infrastrutture: z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                      pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                      operazioni di cui all'allegato  C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
                      decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           30 giugno 2016
     DATA PUBBLICAZIONE:        05 luglio 2016
     DATA INTEGRAZIONI:        21 luglio e 09 novembre 2016, 27 gennaio 2017

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Studio Preliminare Ambientale;
      - Valutazione della dispersione degli inquinanti in atmosfera;
      - Valutazione di impatto acustico;
      - Rendering di progetto;
      - Relazione tecnica trattamento acque reflue;
      - Relazione tecnica viabilità;
      - Elaborato grafico progetto preliminare;
      - Tavola di Stato di fatto;
      - Tavola Stato di progetto e sovrapposizioni.

                               PREMESSE
     La ditta ECOGLASS S.r.l. esercita già l'attività di recupero rifiuti non pericolosi, che consiste nella raccolta e
     lavorazione (selezione e adeguamento volumetrico) del rottame di vetro, derivante prevalentemente dalle
     raccolte differenziate comunali ed, anche, dalle lavorazioni produttive, al fine di ottenere un materiale sele -
     zionato di qualità idoneo al riutilizzo in vetreria, come materia prima secondaria (MPS).
     L'impianto di recupero rifiuti, nella sua forma attuale ha ottenuto il giudizio favorevole di compatibilità am-
     bientale e, da ultimo, l'attività è stata autorizzata all'esercizio dalla Provincia di Vicenza.
     La ditta intende ora installare un impianto di frantumazione del rottame di vetro, in un capannone situato
     nella medesima zona industriale, dirimpetto all'esistente stabilimento; pur essendo funzionalmente legato
     all’impianto esistente, con verifica cumulativa degli impatti, l’iniziativa oggetto del presente parere deve in-
     tendersi classificata come nuova attività.
     L'intervento ha lo scopo di incrementare i quantitativi di sabbia di vetro per forni fusori attraverso la realiz -
     zazione di un nuovo impianto di lavaggio, essiccazione e macinazione dei vetro.



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     L'attività di recupero di rifiuti solidi non pericolosi, costituiti da rottami di vetro provenienti dalla raccolta
     differenziata, sia urbana che industriale, comprensiva anche della fase di raccolta e il trasporto (attuata su
     una frazione minoritaria del materiale trattato).
     Le lavorazioni prevedono la messa in riserva del rottame di vetro in entrata, le fasi di trattamento, lo stoccag-
     gio temporaneo dei rifiuti provenienti dalle lavorazioni stesse e l'accumulo della Materia Prima Secondaria
     ottenuta, conforme alle specifiche merceologiche fissate dalle CCIAA di Roma e Milano e dal Consorzio Re -
     cupero Vetro, destinata alla produzione di vetro nelle forme usualmente commercializzate.
     All'arrivo in azienda, i rifiuti sono scaricati nelle aree di stoccaggio (operazione di messa in riserva) apposi-
     tamente predisposte, sudpisi in cumuli, in funzione della linea di lavorazione in cui verranno immessi.

                              UBICAZIONE
     Lo stabilimento si colloca nella zona Nord del territorio comunale di Lonigo, località Almisano, a circa 5 km
     dal centro storico, in una delle tre aree a sviluppo industriale/artigianale previste nel PRG.
     ll sito è ubicato in un lotto di terreno, di proprietà della UNICREDIT Leasing SpA in affitto alle vetrerie Saint
     Gobain, tra la linea ferroviaria Milano-Venezia (lato NW) e lo stabilimento delle vetrerie Saint-Gobain (lato
     SE).
     L'area è censita nel foglio n° 44, mappale 674 del comune di Lonigo.
     L'edificio è proprieta della FIN-COS srl, la quale lo ha concesso in locazione alla ditta Saint-Gobain Vetri
     SpA, che a sua volta ne concede l'uso diretto di porzione dell'immobile alla società Ecoglass Srl.
     Nelle immediate vicinanze della Ditta sono situati insediamenti produttivi di notevole importanza:
     - Zambon Group S.p.A., azienda farmaceutica che ha l`'obbligo di ottemperare all'art .8 del D.Lgs. n. 334/99; -
     - A.I.F. S.p.A.,produzione accumulatori industriali;
     - Aziende del settore metalmeccanico; /0
     - Saint-Gobain Vetri S.p.A.;
     Le abitazioni civili più vicine si trovano ad una distanza di circa 500 m dallo stabilimento.
     Il sito è servito dall'Autostrada A 4 “Milano - Venezia" con il vicino casello di Montebello Vicentino (a 1
     Km). La rete viaria esistente è costituita da strade statali e provinciali, con sezioni dimensionate per notevoli
     volumi di traffico, anche pesante e, quindi, idonee alle esigenze della Ditta. In particolare, si evidenziano la
     S.R. 11 Padana Superiore, la S.P. 22 verso Nord e la S.P. 17 verso Sud, utilizzate prevalentemente dal conferi -
     tori locali. La viabilità modificata dall'intervento in oggetto è una strada pubblica, via Boschetta, di collega -
     mento laterale tra i comuni di Lonigo e Montebello Vicentino; essa sarà interessata solo dall'attraversamento
     trasversale di collegamento dallo stabilimento attuale a quello nuovo oggetto della presente procedura.




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                              Ortofoto del sito

                QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

     STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
     Il quadro programmatico non risulta essere stato esaminato e lo studio preliminare ambientale dovrà quindi
     essere opportunamente integrato; tale aspetto risulta particolarmente rilevante, tenuto conto che le norme
     tecniche previste dalla pianificazione comunale non prevedono la possibilità di insediare attività di recupero
     rifiuti, con la necessità, quindi, di provvedere con variante puntuale, eventualmente secondo quanto previsto
     dalla procedura di cui alla L.R. n.03/2000. Le integrazioni fornite hanno definito un quadro programmatico
     di riferimento sufficientemente esaustivo.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

                  QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
     L’impianto di recupero di rifiuti solidi non pericolosi costituiti da rottami di vetro provenienti dalla raccolta
     differenziata sia urbana che industriale attualmente presenta una superficie di ca. 21.600 mq di cui ca. 2.100
     mq coperti.
     L’installazione dell’impianto di progetto comporta la nuova costruzione di un edificio realizzato in acciaio
     (rivestimento e coperture in lamiera metallica) di dimensioni 60 m x 20 m e altezza massima 19 m per
     l’alloggiamento dei macchinari e vagli necessari alla lavorazione, con accesso da Via Boschetta ovvero da
     accesso principale alla Ditta Ecoglass. L’edificio verrà realizzato in un’area di proprietà della ditta Verallia
     S.p.A. che verrà ceduta alla ditta Ecoglass S.r.l..
     Nello studio preliminare ambientale viene riportato che l’edifico sarà composto dai seguenti due blocchi:
        un blocco di dimensioni 30 m x 20 m con altezza 19 m per i macchinari e i vagli necessari alla
         lavorazione sudpiso in 4 livelli;
        un blocco di dimensioni 30 m x 20 m con altezza 16 m ad uso deposito e stoccaggio della sabbia di
         vetro composto da un unico livello.
     L’installazione dell’impianto di progetto, pertanto, comporta:
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         nuova costruzione di edificio;
         modifiche all’occupazione del suolo (si riporta che l’area allo stato attuale risulta pavimentata per-
         tanto non verrà modificata la superficie permeabile, sarebbe opportuno chiarire in modo sintetico e
         definitivo dove è pavimentato e dove verrà pavimentato)
     e non comporta:
        modifiche alla quantità annua e tipologia dei rifiuti ricevuti (codici C.E.R.) per il recupero;
        quantità e tipologia dei rifiuti ricevuti per la messa in riserva.
                               Stato di fatto
     Lo stato di fatto che si assume come basa di partenza risulta essere quello determinato dall’impianto esisten-
     te, anche se questo avverrà soltanto dal punto di vista della valutazione complessiva degli impatti, in quanto,
     dal punto di vista autorizzativo, l’impianto in progetto assumerà la configurazione di nuovo impianto.
     L’attività è autorizzata con Decreto Provincia di Vicenza n. 30/suolo Rifiuti/2012 dd. 28.02.2012 prot.
     16632/AMB, a seguito del giudizio favorevole di compatibilità ambientale di cui alla D.G.P. n. 394 prot.
     65231 dd. 30.10.2007.
     I rifiuti autorizzati in ingresso sono caratterizzati da una prevalente matrici vetrosa, riconducibile alle se-
     guenti tipologie: Imballaggi di materiali misti C.E.R. 15 01 06, Imballaggi in vetro C.E.R. 15 01 07, Vetro
     C.E.R. 16 01 20, Vetro C.E.R. 17 02 02, Vetro C.E.R. 19 12 05, Vetro C.E.R. 20 01 02, Rifiuti non specificati altri -
     menti C.E.R. 20 03 99, Imballaggi metallici (solo R13) C.E.R. 15 01 04, Metallo (solo R13) C.E.R. 20 01 40.

                              Stato di progetto
     In merito alle modifiche previste dal progetto, dalla documentazione presentata si evince che la Ditta
     intende realizzare un nuovo impianto di frantumazione vetro per incrementare i quantitativi del prodotto
     finito “sabbia di vetro per forni fusori” ovvero adeguare il prodotto finito (M.P.S.) alla richieste del Mercato.
     L’impianto si inserirà nella linea produttiva dell’esistente stabilimento e verrà installato in un’area interna ad
     un nuovo edificio (nello stesso lotto Ecoglass a fianco dell’impianto esistente). L’ampliamento prevede
     l’occupazione di un superficie di 3.000 mq di cui ca. 1.200 mq coperti pertanto la superficie totale dell’inse -
     diamento comprensiva dell’ampliamento sarà pari a 24.600 mq di cui ca. 3.200 mq coperti.
     DESCRIZIONE DEL CICLO DI PRODUZIONE
     Nella documentazione presentata si riscontra una generale carenza di informazioni e dettagli tecnici,
     comunque sulla base dei dati disponibili si riportano le seguenti informazioni:
     Stato di fatto
     Tutte le attività produttive vengono svolte all’interno di un capannone ovvero:
      Linea 1 trattamento primario:
      processo condotto con vari macchinari dotati di impianto di aspirazione emissioni aeriformi con impianto
      di abbattimento a secco e punto di emissione camino n. E1
      Linea 2 macinazione fine:
      essiccatore a letto fluido vibrante riscaldato mediante bruciatore a metano da 0.8 MW. Impianto di aspira-
      zione “emissioni aeriformi essiccatore + fumi di combustione” dotato di impianto di abbattimento a sec-
      co con punto di emissione camino n. E2. Inoltre all’interno del capannone risultano presenti vari punti di
      captazione delle polveri prodotte durante le fasi di lavorazione con emissioni convogliate al camino n. E3.
      Anche in questo caso è presente un impianto di abbattimento a secco.
      Linea 3 trattamento semilavorati preselezionati:
      nel documento “Studio preliminare ambientale” si riporta che il trattamento viene condotto nel medesi-
      mo capannone della produzione 2, pertanto si suppone che la Linea 1 sia ubicata in altro capannone. An -
      che per questa linea sono presenti più punti di captazione polveri aerodisperse ed è presente Impianto di
      aspirazione emissioni aeriformi dotato di impianto di abbattimento a secco collegato a punto di emissio-
      ne camino n. E3
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     Inoltre all’interno del capannone dove sono operative le Linee 2 e 3 sono presenti vari punti di captazione af -
     ferenti al Camino n. E4. I suddetti punti di captazione non sono asserviti a lavorazioni specifiche e sono de-
     dicati al trattamento delle emissioni aerodisperse in ambiente di lavoro con impianto di abbattimento a sec-
     co.
     Nell’integrazione vengono riportate 4 linee di lavorazione
     Il ciclo di lavorazione è strutturato secondo quanto indicato nella seguente tabella:




     Linea 1 – Trattamento Primario e preselezione avanzata su tutto il materiale in arrivo in cui si effettua la
     scelta, la frantumazione, la deferrizzazione, la separazione di materiali estranei ed opachi, la vagliatura e la
     selezione ottica-elettronica del vetro grezzo, una prima separazione dei materiali estranei e vagliatura
     Linea 2 – Macinazione fine in cui si effettua una ulteriore frantumazione e vagliatura della frazione di rotta-
     me di vetro, avente diametro inf. a 10 mm, con produzione di sabbia di vetro;
     Linea 3 – Trattamento semilavorati nella quale il rottame vetro di varie dimensioni definite (tra cui la “gra-
     nella” con diametro compreso tra 6 e 12 mm), ottenuto dalla selezione primaria del vetro grezzo o prove-
     niente da centri esterni, subisce un trattamento completo di separazione ottica, deferrizzazione ed elimina -
     zione delle scorie ceramiche, al fine di pentare materia prima seondaria da utilizzare nei forni fusori;
     Linea 4 – Trattamento e selezione finale della frazione superiore a 12 mm proveniente dalla Linea 1 con se-
     parazione del colore vetro trasparente, il quale viene utilizzata a parte nei forni fusori
     Stato di progetto
     Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di frantumazione del vetro, al fine di realizzare un
     prodotto finito maggiormente conforme alle richiesta del mercato.
     La linea di lavorazione prevede una prima fase di stoccaggio del prodotto semilavorato composto dal sotto -
     vaglio e dagli scarti prodotti dalle macchine delle linee 1, 3 e 4. Dopo lo stoccaggio il prodotto viene inserito
     nella nuova linea di produzione per una fase di lavaggio, per rimuovere i corpi estranei, una fase di essicca-
     zione e successivamente una fase di frantumazione e vagliatura.




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     Dopo la lavorazione il prodotto MPS verrà nuovamente stoccato negli appositi box coperti e preparato per la
     spedizione ai clienti.
     Le tre fasi di lavorazione (lavaggio, essiccazione e frantumazione) prevedono l’installazione di tre impianti
     con tre camini.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.
                                111
                  QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
     CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
     Il sito si trova nella Zona Industriale di Lonigo (VI) quindi in un’area a vocazione industriale-artigianale,
     ubicata in un contesto prevalentemente agricolo.
     Il proponente ha effettuato una integrazione/revisione dello studio per la “Valutazione della dispersione
     degli inquinanti in atmosfera” e dai risultati ottenuti conferma che, considerata la tipologia dell’impianto in
     progetto risultano unicamente significative le emissioni di polveri e in particolare di ossidi di azoto.
     In merito al parametro “ossidi di azoto” dallo studio risulta che il punto di massima ricaduta è posizionato a
     ca. 200 m Nord Ovest dell’insediamento in area di lottizzazione industriale coincidente con una industria
     chimica in attività localizzata entro il territorio comunale e che i valori di concentrazione risultano inferiori
     al valore limite considerato. la zona inpiduata per la ricerca d’acqua sotterranea è posta su area di
     proprietà Ecoglass all’interno della zona industriale di via Boschetta a Nord di Lonigo e il pozzo avrà una
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     capacità compatibile con l’autorizzazione allo scarico i fognatura pubblica che è pari a 5 litri/sec. In merito
     all’accertata presenza di PFSA nelle acque sotterranee dell’area in oggetto è prevista l’installazione di filtri a
     carboni attivi a monte della linea di distribuzione dell’acqua di emungimento
     In merito alle concentrazioni previste per il parametro polveri, considerato in modo cautelativo come PM10 ,
     il punto di massima ricaduta è posizionato ca. 300 m a Sud Ovest dell’insediamento in area di campagna
     disabitata entro il territorio comunale. Anche in questo caso i valori risultano inferiori ai valori limite
     considerati
     Dalla documentazione presentata risulta il seguente quadro relativo ai punti di emissione in atmosfera.
     Stato di fatto
                                             Limiti di concentrazione
               Camini            Parametri
                                                (autorizzati)
                 E2       Ossidi di Azoto (rif. 3% di O2)        350 mg/Nmc
             E1 – E2 – E3 – E4        Polveri               10 mg/Nmc
     Stato di progetto:
     Camino                    Altezza       Diametro     Temperatura fumi         Portata
             Processo
      nr.                      m          m          °C             Nmc/h
       1     Essiccazione           25           1         60             40.500
       2   Lavaggio a secco (*)         25          1,3         20             75.000
       3     Macinazione            25           1         20             40.000
     Nelle informazioni di cui alla tabella riportata in “Allegato 1 – valutazione degli inquinanti in atmosfera”.
     Non si riscontrano informazioni tecniche di dettaglio in merito al processo di lavaggio, che comunque appa-
     re alimentato con acqua (ma è a circuito chiuso).
     Nello Studio preliminare ambientale, inoltre, viene riportato che si prevede l’installazione di tre macchinari
     comprensivi di tre camini relativi alle tre fasi di lavorazione (lavaggio, essicazione, frantumazione), inoltre in
     “Allegato 2 – Valutazione di impatto acustico” al punto “4.1 – le future sorgenti sonore” si riporta: le sorgen -
     ti oggetto delle emissioni sonore più significative attualmente sono situate all’interno di un altro capannone
     presente nell’area dello stabilimento. Successivamente saranno trasferite nel capannone oggetto della relazio-
     ne.”Quindi non è chiaro se i macchinari sono attualmente utilizzati in modalità persa e se sono collegati ai
     camini esistenti. Le necessarie integrazioni saranno necessariamente coordinate con quanto dovrà essere pro-
     dotto in tema di quadro progettuale.
     Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto e si ravvede pertanto l’opportunità
     di prevedere taluni approfondimenti nell’ambito del successivo procedimento per il rilascio dell’autorizza-
     zione.

                                VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
     Per quanto riguarda la gestione delle acque in “Allegato 5 – relazione progetto trattamento delle acque
     reflue” si riporta:
        dalla stima della portata di acqua piovana da raccogliere e trattare si evince un volume minimo di
         invaso per i nuovi piazzali pari a 130 mc
        due possibili configurazioni di gestione acque in relazione ai periodi di assenza/presenza acque
         piovane, con terebrazione di un pozzo di approvvigionamento idrico ed installazione di nuovo
         impianto di trattamento chimico-fisico delle acque.

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              Configurazione relativa alla gestione nei periodi di assenza acque piovane




             Configurazione relativa alla gestione nei periodi con presenza di acque piovane




        la superficie esterna dell’ampliamento di ca. 1.000,00 mq (nello studio prel. amb. pag.42 si riporta
        sup. totale ampliamento 3.000 mq di cui 1.000 mq coperti ??) sarà interamente pavimentata per
        consentire la regimazione delle acque piovane
        tutte le acque provenienti dai nuovi piazzali saranno raccolte in una vasca e pompate alla vasca di
        stoccaggio acque piovane esistente nello stabilimento di volume pari a 800 mc
        le acque piovane raccolte dalle coperture di nuova realizzazione verranno integralmente impiegate
        per il lavaggio del rottame di vetro e successivamente trattate in un nuovo impianto chimico-fisico
        le acque provenienti dalle coperture verranno raccolte nelle reti acque bianche e convogliate in
        fossati (non è chiaro se è situazione relativa allo stato attuale che viene confermata anche in assetto
        di progetto)
        si prevede una vasca di nuova costruzione da realizzarsi in prossimità dell’impianto di trattamento
        esistente (per la stima del volume aggiuntivo di invaso necessario rispetto allo stato attuale viene
        anche considerato un valore di ritenzione idrica dei cumuli di deposito del rottame vetro
        considerando un volume minimo dei cumuli sempre presente nei piazzali).




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     Schema sistema gestione acque




     Considerato quanto sopra ed altri aspetti di carattere generale si segnala uno scarsa linearità di informazione
     e che non vengono riportati dati/informazioni tecniche significativi ai fini della definizione di un adeguato
     quadro tecnico-ambientale della situazione di progetto. Le necessarie integrazioni saranno necessariamente
     coordinate con quanto dovrà essere prodotto in tema di quadro progettuale
     Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto e si ravvede pertanto l’opportunità
     di prevedere taluni approfondimenti nell’ambito del successivo procedimento per il rilascio dell’autorizza-
     zione

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
     Il sito si trova all’interno di un’area a vocazione industriale-artigianale, a sua volta inserito in un contesto
     prevalentemente agricolo.
     Dal punto di vista altimetrico il territorio circostante è pianeggiante con quote altimetriche comprese tra 35-
     38 m s.l.m.
     La piana infravalliva di Almisano è compresa tra le propaggini meridionali dei Monti Lessini e quelle setten -
     trionali dei Colli Berici, che costituiscono nel loro insieme la fascia sub-alpina di terreni neogenici affioranti
     presso i rilievi collinari.
     Il settore è solcato dai sistemi idrografici del Torrente Chiampo, che scorre a circa un chilometro a nord ovest
     del sito e del Fiume Guà che (ca. 2 km a est). Si rileva altresì il Rio Acquetta, che scorre con alveo piuttosto
     articolato, raccogliendo le acque di tributari minori come la Roggia Reguia.
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     Il territorio su cui insiste il sito è contraddistinto dalla presenza di depositi di tipo coesivo (limi ed argille)
     interdigitati con livelli di tipo prevalentemente ghiaioso. I primi 20-25 metri sono costituiti da una fitta alter -
     nanza di depositi limoso-argillosi con rare lenti a matrice più grossolana. Più in profondità le informazioni
     disponibili mettono in evidenza spessori ghiaioso-sabbiosi di potenza metrica.
     Nel settore indagato si riconosce una circolazione idrica sub-superficiale a carattere semifreatico, alloggiata
     nei terreni relativamente più permeabili entro 6-7 m di profondità. Seguono intorno ai 30 m da p.c. un primo
     acquifero confinato e tra 60-70 m un secondo orizzonte produttivo ancora di tipo artesiano. Un terzo acquife-
     ro produttivo, di frequente intercettato da pozzi di presa viene inpiduato sui 100 m di profondità da p.c.
     Relativamente alle condizioni generali di caratterizzazione del suolo sottosuolo gli atti tecnici di progetto
     non consentono tuttavia di svolgere alcuna considerazione, per le quali ci si riferisce ad altre fonti.
     Nel complesso la qualità degli elaborati è insufficiente e, sul merito della prevenzione dalla contaminazione
     del suolo legato all’attività proposta, vengono elencate condizioni strutturali ed operative (es. pavimentazio -
     ni, cordonature dei piazzali, gestione degli stoccaggi di rifiuti o materie prime, …) che in linea teorica predi -
     spongono a salvaguardare le matrici ambientali.
     Al fine di circostanziare il quadro conoscitivo si ritiene di richiedere:
     In generale sono stati forniti maggiori elementi, in particolare si riporta che la zona inpiduata per la ricerca
     d’acqua sotterranea è posta su area di proprietà Ecoglass all’interno della zona industriale di via Boschetta a
     Nord di Lonigo e il pozzo avrà una capacità compatibile con l’autorizzazione allo scarico i fognatura
     pubblica che è pari a 5 litri/sec. In merito all’accertata presenza di PFSA nelle acque sotterranee dell’area in
     oggetto è prevista l’installazione di filtri a carboni attivi a monte della linea di distribuzione dell’acqua di
     emungimento.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
     Il nuovo impianto di frantumazione del rottame di vetro verrà installato all’interno di un nuovo edificio e
     quindi si ritiene ragionevole ipotizzare ininfluente il suo contributo al rumore percepito all’esterno dello
     stesso. l’impianto in progetto è collocato nella Zona industriale di Lonigo a ridosso della Linea ferroviaria.
     L’azienda è operativa 24 ore su 24 e l’area in cui è ubicata ricade in zona “V – aree prevalentemente
     industriali” con limite di zona diurno 70 dB e notturno 60 dB.ì, inoltre ricade in fascia A di pertinenza
     ferroviaria
     La proponente ha eseguito una valutazione di impatto acustico per valutare la condizione di progetto e dai
     risultati delle misure e della modellizzazione eseguite ritiene che:
        per le prime strutture residenziali che sono ubicate a ca. 250-300 m dall’insediamento, non si
          stimano significative modifiche rispetto all’attuale clima acustico in quanto lo stesso è influenzato
          dalle varie infrastrutture viarie presenti nella zona;
        l’impianto di frantumazione essendo posizionato all’interno di capannone con struttura muraraia di
          tamponamento costituita da un pacchetto prefabbricato in cls. Che, secondo quanto scritto dal
          tecnico redattore della documentazione previsionale di impatto acustico, permette di ipotizzare
          ininfluente il contributo al rumore percepito esternamente.
     Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto e si ravvede pertanto l’opportunità
     di prevedere taluni approfondimenti nell’ambito del successivo procedimento per il rilascio dell’autorizza-
     zione.




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                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI (Arpav)
     Nella documentazione presentata non si riscontrano dati/informazioni specifiche in merito a rischio Radon,
     alla presenza di sorgenti di radiazioni nonché a modifiche sostanziali degli impianti di illuminazione.
     Comunque considerato l’intervento di progetto e le caratteristiche dell’ambiente in cui esso si inserisce
     potrebbe essere non significativo l’impatto dei suddetti agenti fisici.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
     L’impianto di frantumazione verrà realizzato all’interno di un nuovo edificio con altezza massima pari
     all’esistente impianto della ditta, pertanto non verrà alterata in modo significativo la percezione visiva dei
     luoghi. Sulla base di quanto presentato può essere ragionevolmente ritenuto non significativo l’impatto sulla
     componente in esame.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
     Lo stabilimento si colloca nella zona Nord del territorio comunale di Lonigo, loc. Almisano, a ca. 05 Km dal
     centro storico in una delle tre aree a sviluppo industriale/artigianale previste dal PRG.
     L’azienda è raggiungibile attraverso la SP 017 Almisano, asse viario significativo e densamente percorso
     (dati monitoraggio SIRSE anno 2008).
     Per quanto riguarda l’impatto del progetto sul traffico si rileva che non viene aumentato l’apporto di
     materiale in ingresso allo stabilimento, mentre essendo il nuovo impianto realizzato all’interno dell’area
     dello stabilimento non si determina una incidenza sulla viabilità esterna. Inoltre, poiché allo stato attuale la
     lavorazione in progetto viene realizzata presso altre ditte localizzate al di fuori della Provincia, le specifiche
     attività di trasporto con le suddette ditte potranno essere eliminate. Quanto sopra considerato, si ritiene
     possibile delineare una situazione da cui emergono impatti non significativi sulla componente in esame.

                              VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, FLORA, FAUNA
     Considerato l’intervento in progetto, il proponente non ritiene ipotizzabile nè prevedibile alcuna variazione
     degli impatti sulla componente in esame trattandosi di un ampliamento ad impianto già esistente all’interno
     di una lottizzazione industriale configurata. L’intervento in oggetto non sembra alterare significativamente
     gli impatti sulle componenti ambientali in esame.


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                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.

     CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
     Per quanto riguarda la Salute Pubblica i possibili impatti sono riconducibili in generale alla presenza di
     rumore, sostanze tossiche, radiazioni(ionizzanti e non) e agenti patogeni. In merito al rumore si rimanda allo
     specifico paragrafo; considerato che rispetto all’impianto attualmente esistente e funzionante non sono
     previste modifiche ai codici C.E.R. per i rifiuti in ingresso già autorizzati, si può ragionevolmente escludere
     la presenza di sostanze tossiche, radiazioni ed agenti patogeni tali da costituire rischi aggiuntivi significativi
     sulla Salute Pubblica e sui lavoratori rispetto all’attuale già autorizzato.

                               VALUTAZIONE
     Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significatici sull'ambiente determinati
     dall’intervento.


                   VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                               CONCLUSIONI
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
     parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
     tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
     finalità che il proponente intende conseguire; si ritiene comunque opportuno prevedere taluni
     approfondimenti nell’ambito del successivo procedimento per il rilascio dell’autorizzazione.
     Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto, quanto formulato dal Comune di
     Lonigo e da Acque del Chiampo spa viene recepito all’interno delle prescrizioni del presente parere.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti significativi per l’ambiente.
     Parimenti il progetto non determina alcun impatto aggiuntivo significativo rispetto all’esercizio delle altre
     attività in atto, necessitando tuttavia di alcune specifiche prescrizioni al fine di consentire un adeguato
     monitoraggio finalizzato alla verifica dei dati progettuali proposti.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                           Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è impegnata ad acquisire dalle autorità competenti le autorizzazioni necessarie per l’esercizio
     dell’attività; in particolare per quanto riguarda la gestione/recupero dei rifiuti, le emissioni in atmosfera e


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     gli scarichi idrici; dovrà altresì verificare con il Comune di Lonigo il corretto inquadramento dell’attività
     rispetto alle N.T.A. del P.R.G..
     2. Nell’ambito del progetto da sottoporre ad autorizzazione, la ditta dovrà dare conto di quanto segue:
     a) delle procedure intraprese per il rilascio dei certificati per le E.o.W. previsti dal Regolamento UE
     1179/2012;
     b) delle modalità di stoccaggio della sabbia di vetro prodotta e di quali siano i possibili effetti dello
     stoccaggio come contributo alla emissione diffusa di polveri;
     c) della progettazione definitiva degli impianti di trattamento acque prima dello scarico in fognatura;
     d) della gestione dei rifiuti derivanti dal ciclo di lavaggio;
     e) della coerenza della gestione complessiva delle proprie acque di scarico con gli artt.37 e 39 del P.T.A.;
     f) dell’approfondimento in tema di impatto acustico fornendo:
     - indicazione riferibili ai percorsi di collegamento alle strade principali usati dai mezzi di trasporto del
     materiale in ingresso e in uscita dal lotto e sulle emissioni di traffico indotto prodotte dall’attività sulle
     strade afferenti l’area in esame allo scopo di valutare l’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai
     mezzi, soprattutto pesanti, dell’attività;
     - indicazioni riferibili circa le emissioni di rumore prodotte dagli impianti di abbattimento e trattamento
     dell’aria ( 3 camini fronte nord del capannone di progetto), nei confronti dei ricettori più prossimi all’area
     aziendale;
     - report di misura con le storie temporali e l’analisi del dato, tramite percentili, dei monitoraggi dello stato
     di ante operam condotti presso i ricettori più impattati dalle emissioni sonore della attuale e della futura
     attività, affinchè il livello di rumore prodotto dalla specifiche sorgenti possa avere carattere di riferibilità. E’
     opportuno verificare, in periodo diurno e notturno, i livelli di rumore residuo scorporati dalle emissione
     delle infrastrutture dei trasporti e non, presso i ricettori indagati, nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi
     riscontrati dal monitoraggio, che saranno usati per la verifica del livello differenziale presso i suddetti
     ricettori;
     - valutazioni esplicite riferite al non superamento del valore differenziale sia per il periodo diurno che
     notturno;
     - una verifica sulla compatibilità del progetto con la presenza di tali ricettori residenziali, che anche se non
     ancora insediati, hanno formalmente un carattere abitativo;
     - una valutazione complessiva, che indichi la sommatoria degli effetti complessivi delle emissioni di rumore
     prodotte dagli impianti interni e esterni e dalle attività tutte dell’azienda esistente e dal suo futuro
     ampliamento.
     3. Nella fase di avvio dell’impianto dovrà essere effettuato uno specifico monitoraggio delle emissioni
     gassose, con almeno due perse campagne di misura, al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dalla
     normativa vigente
     4. Lo scarico delle acque con recapito in pubblica fognatura gestita da Acque del Chiampo spa, dovrà
     rispettare i limiti e le prescrizioni date dal gestore ed in fase di presentazione del progetto definitivo si dovrà
     provvedere a:
     - predisporre un idoneo manufatto prefabbricato in c.a. fuori terra, tipo cabina elettrica, delle dimensioni
     2,00x1,60 m, ubicato lungo il confine di proprietà dell’azienda in prossimità del pozzetto di controllo, con
     accesso dall’esterno, munito di porta e griglie di aerazione standard in vetroresina;

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     - fornire al manufatto una presa autonoma acquedotto da 1”, pressione min =3 atm; una linea di
     alimentazione elettrica autonoma, portata 16° 220V 2p + T Icc <10Ka, posata in specifico cavidotto;
     - realizzare una condotta diametro 110 mm in PVC/PEAD, per il collegamento del manufatto al pozzetto di
     controllo. La condotta con idonea pendenza, dovrà essere il più possibile rettilinea, eventuali curve
     dovranno essere realizzate accoppiando elementi singoli a 45°;
     - installare un campionatore refrigerato autosvuotante per il controllo dei reflui scaricati conforme alle
     specifiche che saranno fornite da Acque del Chiampo.
     Concludere l’intervento entro il 31/12/2017.
     5. In sede di collaudo dell’impianto dovrà essere effettuata una mirata ed accurata indagine acustica di
     verifica del rispetto del criterio differenziale e del limite di emissione, da ripetersi poi con frequenza
     triennale, e mirata ai ricettori presenti in prossimità dell’impianto:
     - le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
     di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate
     con congruo preavviso ad Arpav;
     - nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
     specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
     saranno stati comunicati i risultati delle analisi;
     - l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
     Previsionale di Impatto Acustico.
     6.L’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
     addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
     sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore); di tale definizione dovrà essere dato riscontro in occasione
     della presentazione del certificato di collaudo finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio

     Vicenza, 08 febbraio 2017

       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                 Andrea Baldisseri




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