determina n.64 del 23/01/2017
PROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 64 DEL 23/01/2017
Servizio VIA VINCA
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20 D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I.
DITTA: DAL SASSO MARIANO
PROGETTO: RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO DI UN IMPIANTO
DI AUTODEMOLIZIONE (ART.13 L.R. 4/2016).
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI BOLZANO VICENTINO
IL DIRIGENTE
Vista la documentazione presentata in data 01/12/2016 nostro prot. 80814 da parte della ditta
Dal Sasso Mariano con sede legale in comune di Bolzano Vicentino, via Cotorossi n.6, relativa al
progetto di un “ Rinnovo dell'autorizzazione all'esercizio di un impianto di autodemolizione (art. 13
L.R. 4/2016) ”, nel medesimo sito;
Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell'Allegato IV
alla parte II del D.Lgs. 152/2006 al punto 7. progetti di infrastrutture, lettera z.a) “impianti di
recupero rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui nall'allegato C, lettere da R2 a R9, della
parte quarta del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152;
Tenuto conto che la verifica per tali impianti di demolizione risulta tra le competenze
inpiduate in capo alla Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, come inpiduati negli allegati
III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
web della Provincia in data 05/12/2016 ;
Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Dato atto che il Comitato tecnico Provinciale, nella seduta del giorno 18/01/2017, ha disposto
l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere
01/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
nel tempo la situazione aziendale;
copia informatica per consultazione
Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità
urbanistica/edilizia dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il
rilascio di eventuali pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per
l'autorizzazione dell'intervento;
Vista l’istruttoria del Comitato tecnico provinciale conservata agli atti;
Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45);
Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di
impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
approvato il Bilancio di Previsione 2016;
Visto che con Decreto del Presidente n. 76 del 03/08/2016 è stato approvato il PEG dell'anno
2016 per la sola parte contabile;
DETERMINA
1. che il progetto della Ditta Dal Sasso Mariano con sede legale in comune di Bolzano
Vicentino, via Cotorossi n.6, relativa al progetto di un “ Rinnovo dell'autorizzazione
all'esercizio di un impianto di autodemolizione (art. 13 L.R. 4/2016) ”, nel medesimo sito , è
escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al D.Lgs. n. 152/06
e L.R. 4/2016 . con le prescrizioni riportate nel parere n.01/2017 allegato alla presente
determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;
2. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
Regione Veneto;
3. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Dal Sasso Mariano , al Comune di
Bolzano Vicentino, all'ARPAV, all'Ulss n.8 e al Consorzio di Bonifica Brenta.
4. Di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12).
5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
all'albo pretorio on line.
INFORMA
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
copia informatica per consultazione
del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.
Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.
Vicenza, 23/01/2017
Sottoscritta dal Dirigente
(MACCHIA ANGELO)
con firma digitale
---
Responsabile del Procedimento: BALDISSERI Andrea
copia informatica per consultazione
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Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243
DETERMINAZIONE N° 64 DEL 23/01/2017
OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20 D.LGS. 152/2006 E S.M.E.I.
DITTA: DAL SASSO MARIANO
PROGETTO: RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO DI UN IMPIANTO
DI AUTODEMOLIZIONE (ART. 13 L.R. 4/2016).
LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI BOLZANO VICENTINO
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
Provincia per 15 giorni dal 23/01/2017.
Vicenza, 23/01/2017
Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
(BERTACCHE CRISTINA)
con firma digitale
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
DAL SASSO MARIANO
PARERE N. 01/2017
Oggetto: Rinnovo dell'autorizzazione all'esercizio di un impianto di autodemolizione (art. 13 L.R. 4/2016).
PROPONENTE: Dal Sasso Mariano
SEDE LEGALE: Via Cotorossi n. 3 – Bolzano Vicentino
SEDE INTERVENTO: Via Cotorossi n. 3 – Bolzano Vicentino
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di autodemolizione
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. P7.
Progetti di infrastrutture: z.a) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi,
mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 .
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 01 dicembre 2016
DATA PUBBLICAZIONE: 05 dicembre 2016
DATA INTEGRAZIONI: \\\
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
- Elaborato A Descrizione delle attività e dell'impianto. Valutazione degli impatti
- Elaborato B Verifica dell'impatto acustico esterno
- Tavola C1 Inquadramento territoriale
- Tavola C2 Lay-out dell'impianto con reti fognarie
- Tavola C3 Documentazione fotografica
- Elaborato D Attestazione di Non Necessità della V.IncA.
PREMESSE
La ditta Dal Sasso Mariano è titolare di un impianto di autodemolizione sito in Via Cotorossi, n. 3 in Comu -
ne di Bolzano Vicentino, autorizzato all’esercizio con provvedimento della Provincia di Vicenza del 2007.
L’impianto di Dal Sasso Mariano, in quanto preesistente all’entrata in vigore della normativa in materia di
V.I.A., non è stato finora sottoposto ad alcuna procedura di V.I.A. o di screening.
Con l’entrata in vigore della “nuova” Legge Regionale in materia di V.I.A. (L.R. N. 4 del 18/02/2016) è stato
istituito l’obbligo di assoggettamento alle pertinenti procedure di V.I.A. in sede di rinnovo di autorizzazioni
o concessioni per tutti gli impianti per i quali non sia stata effettuata alcuna procedura di V.I.A. (poiché pree-
sistenti) e che rientrino attualmente nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di V.I.A. (art.
13 della L.R. 4/16).
Il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto di Dal Sasso Mariano, in scadenza al 30/06/2017,
rientra nella casistica di cui all’art. 13 della L.R. 4/16, risultando pertanto necessario attivare una procedura
di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (screening).
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
UBICAZIONE
L’impianto di autodemolizione di Dal Sasso trovasi in località Baracchino, in Comune di Bolzano Vicentino,
al civico n. 3 di Via Cotorossi, in una lottizzazione produttiva interclusa tra la S.S. 53 “Postumia” a nord e la
linea ferroviaria VI-TV a sud.
La ditta si colloca in un’area urbanizzata. Con riferimento al vigente P.I. di Bolzano Vicentino (approvato
con Delibera di Consiglio Comunale n. 54 del 30/12/2014), l’area ricade all’interno del Piano Particolareggia-
to PP1 denominato “Cotorossi” a destinazione artigianale- commerciale.
L’accesso all’impianto avviene dall’area di parcheggio prospiciente Via Cotorossi..
Ortofoto del sito
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
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ESAME ISTRUTTORIO
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
La ditta si colloca in un’area urbanizzata, catastalmente censita in Comune di Bolzano Vicentino, al Foglio n.
18, mappale n. 220 (vedasi estratto catastale riportato nella Tavola C1). Con riferimento al vigente P.I. di
Bolzano Vicentino (approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 54 del 30/12/2014), l’area ricade
all’interno del Piano Particolareggiato PP1 denominato “Cotorossi” a destinazione artigianale- commerciale.
L'area scoperta che dà verso la ferrovia e parte dell'area del capannone, in base a quanto indicato nella carta
dei vincoli del PAT, sono interessate dalla fascia di rispetto ferroviaria; nelle carte dei Vincoli del PAT e del
PI l'area è interessata da vincolo paesaggistico.
Si ritiene opportuno, a riguardo, prescrivere che preliminarmente al rinnovo dell’autorizzazione si verifichi:
- la compatibilità con la fascia di rispetto ferroviario con i depositi di auto presenti nella stessa fascia;
- in accordo con il comune l'assoggettabilità ad autorizzazione paesaggistica di quanto presente nel piazzale
retrostante a confine con la ferrovia.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
L’impianto si estende su una superficie complessivamente pari a circa 1˙100 mq e comprende un’area
scoperta di circa 620 mq pavimentata in c.a. (a meno di una fascia di circa 60 mq, a ridosso del confine
meridionale con la linea ferroviaria, sistemata a verde e piantumata con siepe arbustiva) e una porzione di
capannone avente una superficie coperta di circa 500 mq.
L’area pavimentata di deposito, delimitata sul lato sud da una cordonata di contenimento rispetto alla fascia
verde perimetrale, è sagomata con pendenze atte a favorire lo sgrondo delle acque meteoriche (di
dilavamento) verso una canaletta grigliata di raccolta e convogliamento posata in corrispondenza
dell’impluvio centrale dell’area pavimentata.
La canaletta grigliata è allacciata ad un manufatto in c.a. di decantazione-disoleazione interrato,
dimensionato e funzionale per la natura e la quantità delle acque da trattare in relazione all’estensione della
superficie scolante (capacità complessiva: 8,30 mc corrispondente ad un’altezza di pioggia pari a circa 15 mm
insistente sull’area pavimentata).
Le acque meteoriche di dilavamento, trattate in continuo, vengono infine scaricate nello scolo consortile
tombinato a nord della lottizzazione, con recapito finale nel Rio Tergola che scorre a circa 500 m a ovest
dell’impianto.
Nello scolo consortile vengono pure recapitate le acque meteoriche dei pluviali della copertura e le acque
meteoriche scolanti dal piazzale antistante l’impianto su cui non insistono depositi, mentre i reflui assimilati
a domestici provenienti dai servizi igienici vengono scaricati nella condotta fognaria collegata ad una vasca
Imhoff che serve tutte le attività insediate nella lottizzazione.
L’impianto di autodemolizione di Dal Sasso Mariano ha una potenzialità corrispondente ad un conferimento
di 700 autoveicoli/anno, con una capacità massima di stoccaggio complessivamente pari a 76 autoveicoli.
La capacità massima di messa in riserva dei rifiuti in ingresso è pari a 11˙050 kg di rifiuti pericolosi
identificati con C.E.R. 16 01 04* (n. 13 autoveicoli da bonificare).
L’impianto ha una capacità di stoccaggio massima di veicoli messi in sicurezza pari a 63 unità (accatastate al
massimo su 3 livelli), corrispondente a circa 44˙100 kg di rifiuti non pericolosi identificati dal C.E.R. 16 01 06.
Considerando tutti i depositi di rifiuti in ingresso e di rifiuti prodotti dall’attività di autodemolizione, la
capacità massima di stoccaggio dell’impianto ascende complessivamente a 83˙260 Kg di rifiuti, di cui 17˙460
Kg di rifiuti pericolosi.
Di seguito si riporta il prospetto riassuntivo dei quantitativi massimi di rifiuti stoccabili presso l’impianto.
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Il fabbricato artigianale in cui si svolge l’attività è sudpiso nei seguenti settori di:
- messa in riserva degli autoveicoli da trattare,
- messa in sicurezza/demolizione/smontaggio,
- stoccaggio rifiuti (esitati dalle suddette operazioni),
- deposito di materiali riutilizzabili e ricambi,
- servizi ad uso esclusivo dell’impianto.
Nell’area operativa interna è presente un bacino grigliato (portante), sul quale sono effettuate tutte le
operazioni di messa a secco e bonifica dei veicoli con l’ausilio di un ponte elevatore e di specifiche
attrezzature di spillaggio; sempre nel settore operativo viene effettuato lo stoccaggio delle batterie al piombo
(in “cargo-pallets” omologati) e dei rifiuti solidi (vetri, catalizzatori, plastiche, ecc.), mentre lo stoccaggio dei
liquidi estratti (oli esausti/colaticci vari, liquidi antigelo/freni, ecc.) avviene in contenitori presidiati da
bacino di contenimento dislocati in apposito locale dedicato, attiguo al settore operativo.
I pezzi contaminati da oli, in particolare rottami metallici selezionati, vengono stoccati in container metallici
a tenuta con copertura collocati nell’area pavimentata esterna (in posizione facilmente accessibile per le
operazioni di carico).
Nell’impianto non vengono svolte operazioni di riduzione volumetrica in proprio.
All’impianto vengono conferiti rifiuti costituiti da veicoli fuori uso da bonificare (C.E.R. 16 01 04*) che
vengono messi in riserva nel “settore di conferimento” interno al capannone, così come inpiduato nel lay-
out argomento della Tavola C2.
I veicoli fuori uso da bonificare vengono messi in sicurezza e trattati in un’apposita area ricavata all’interno
del capannone su un grigliato portante con sottostante vasca di raccolta (di eventuali colaticci) con fondo
inclinato per facilitare la corrivazione di eventuali spanti ad un pozzetto di ripresa, dal quale vengono
sollevati ed inviati ad un manufatto disoleatore. I colaticci disoleati e gli oli vengono quindi raccolti
separatamente in due serbatoi dedicati dotati di bacino di contenimento.
La messa in sicurezza degli autoveicoli fuori uso consiste sostanzialmente nella rimozione delle componenti
pericolose, in particolare delle sostanze liquide, che vengono rimosse mediante specifiche attrezzature di
spillaggio. Tutti i rifiuti liquidi prodotti dalle operazioni di messa in sicurezza vengono stoccati
separatamente in fusti e in serbatoi dedicati presidiati da bacini di contenimento, all’interno di un locale
adiacente all’area operativa, idraulicamente compartimentato e presidiato da un pozzetto grigliato a tenuta
per la raccolta di eventuali spanti da movimentazione.
I serbatoi di stoccaggio sono tutti muniti di indicatore di livello e di idonea cartellonistica / etichettatura di
sicurezza.
Dopo essere stati bonificati/messi in sicurezza, gli autoveicoli vengono sottoposti allo smontaggio
progressivo degli elementi costitutivi, finalizzato a ricavare pezzi di ricambio commercializzabili ovvero
rifiuti economicamente valorizzabili. Lo smontaggio/demolizione avviene con l’ausilio di un ponte elevatore
collocato nell’area presidiata da grigliato su cui vengono anche effettuate le operazioni di messa in
sicurezza/bonifica. Preliminarmente allo smontaggio dei veicoli, si provvede ad inertizzare gli airbag a
bordo del veicolo con apposita attrezzatura portatile omologata. Dalle operazioni di smontaggio si ricavano
persi ricambi commercializzabili (paraurti, avantreni, retrotreni, cerchi, pneumatici e ricambi meccanici) ed
esitano ulteriori rifiuti quali: batterie al piombo, pastiglie freni non contenenti amianto, pastiglie freni
contenenti amianto, catalizzatori esausti, vetri, rifiuti di plastica, rottami ferrosi, pezzi contaminati da oli,
rottami non ferrosi, pneumatici fuori uso, assorbenti, filtri, stracci e indumenti protettivi contaminati da oli.
I pezzi di ricambio commercializzabili ricavati dalle operazioni di smontaggio/demolizione vengono
depositati nel magazzino e nei locali dedicati alla vendita.
L’area scoperta di pertinenza dell’impianto, che ha una superficie complessiva di circa 620 mq, è
pavimentata per una porzione di 560 mq con massetto di calcestruzzo armato ed è destinata al deposito dei
veicoli fuori uso bonificati e di alcuni rifiuti prodotti dalle operazioni di smontaggio e demolizione, quali
rottami metallici, pneumatici fuori uso e componentistica contaminata da oli (in container coperto).
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Gli autoveicoli fuori uso C.E.R. 16 01 04 sono messi in riserva su un unico livello, all’interno del capannone,
mentre gli autoveicoli messi in sicurezza sono depositati all’esterno su più livelli (fino a tre).
Le carcasse bonificate vengono pressate da Terzi specializzati e quindi cedute a grossisti / industrie
siderurgiche per la rifusione.
Impianto di trattamento acque meteoriche
L’attività di Dal Sasso Mariano non dà luogo a scarichi di acque reflue industriali, in quanto i colaticci e gli
oli provenienti dall’area operativa di messa in sicurezza e smontaggio vengono gestiti come rifiuti liquidi e
ceduti a Terzi autorizzati. Gli unici scarichi idrici correlati all’esercizio dell’attività di autodemolizione sono
costituiti dalle acque meteoriche di dilavamento dell’area pavimentata scoperta di stoccaggio.
L’area esterna pavimentata adibita allo stoccaggio di rifiuti e veicoli messi in sicurezza / trattati, delimitata
(in corrispondenza della fascia verde perimetrale) da una cordonata in c.a., è sagomata con pendenza a
confluire in una canaletta grigliata centrale che convoglia, a gravità, le acque di dilavamento ad un
manufatto interrato in c.a. di decantazione - disoleazione, dimensionato e funzionale per la natura delle
acque da trattare in ragione dell’estensione della superficie scolante; in particolare esso ha una capacità utile
sufficiente a garantire un tempo di permanenza delle acque di 30’ con una precipitazione media oraria di 30
mm/h, tempo che permette la rimozione cautelativa dei solidi e degli eventuali oli dalle acque di
dilavamento che vengono raccolte dalla rete fognaria bianca della lottizzazione e infine recapitate nello scolo
consortile tombinato afferente al Rio Tergola; il manufatto decantatore -disoleatore è strutturato come segue:
Le acque dei pluviali delle coperture e le acque meteoriche scolanti dal piazzale impermeabilizzato a nord
dell’impianto, sul quale non viene effettuata alcuna operazione/movimentazione e non insiste alcuno
stoccaggio, sono da considerarsi incontaminate, stante rispettivamente l’assenza di camini e depositi, e
vengono quindi raccolte tal quali dal collettore fognario delle acque bianche che serve la lottizzazione e
recapitate nello scolo consortile tombinato.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
Aria
L’attività di autodemolizione consta di operazioni manuali che non comportano emissioni in atmosfera.
Nell’impianto non vengono accettati veicoli con alimentazione a gas (metano, GPL) e pertanto non vengono
effettuate operazioni di esaurimento / bonifica di bombole di gas combustibile.
Acque
L’attività non dà luogo a scarichi di acque reflue industriali. L’unico scarico idrico correlato all’esercizio
dell’attività di autodemolizione è quello delle acque meteoriche di dilavamento dell’area pavimentata
scoperta (a sud) che vengono trattate in un manufatto interrato di decantazione-disoleazione, atto a garantire
la rimozione di solidi e di eventuali oli, e poi recapitate in uno scolo consortile tombinato afferente al Rio
Tergola, che scorre a circa 500 m a ovest dell’impianto. L’impianto di trattamento delle acque meteoriche di
dilavamento, costituito da un manufatto decantatore/disoleatore interrato con filtro finale in tessuto/non
tessuto, è idoneo a garantire il rispetto dei limiti tabellari prescritti per lo scarico in corso d’acqua
superficiale, come si constata dagli esiti di tutti i controlli analitici finora effettuati.
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Le acque meteoriche dei pluviali delle coperture e le acque meteoriche provenienti dal piazzale
impermeabilizzato a nord dell’impianto, che non è interessato da alcun deposito né da alcuna operazione o
movimentazione di rifiuti, sono da ritenersi incontaminate e vengono pertanto scaricate direttamente nella
rete fognaria bianca della lottizzazione con recapito finale nello scolo consortile tombinato.
Suolo e sottosuolo
Tutte queste operazioni vengono svolte all’interno del capannone, con l’ausilio di un ponte elevatore e di
attrezzature manuali, su un grigliato portante con sottostante vasca di raccolta di eventuali colaticci.
L’attività della ditta comprende esclusivamente operazioni “a secco”, che non richiedono cioè l’impiego
della risorsa idrica. I colaticci dell’area operativa, preventivamente disoleati, vengono raccolti in apposito
serbatoio a tenuta e gestiti come rifiuti presso terzi. Tutti i contenitori di rifiuti liquidi prodotti dalla ditta
(carburanti, oli, liquidi tergivetro, liquidi antigelo, ecc ...) sono presidiati da bacini di contenimento ed il
locale di deposito è ulteriormente presidiato da un pozzetto grigliato a tenuta per la raccolta di eventuali
spanti da movimentazione.
L’area scoperta dell’impianto di autodemolizione, adibita allo stoccaggio degli autoveicoli fuori uso messi in
sicurezza, è pavimentata con massetto di calcestruzzo armato e sagomata con pendenze a confluire in una
canaletta grigliata di raccolta e sgrondo delle acque meteoriche di dilavamento che vengono convogliate
all’impianto di trattamento e quindi scaricate nella rete fognaria bianca della lottizzazione afferente allo
scolo consortile tombinato con recapito finale nel Rio Tergola. Si ritiene pertanto che la ditta abbia adottato
tutte le misure e le cautele necessarie per evitare qualsivoglia scarico che possa interessare la componente
ambientale suolo-sottosuolo-acque sotterranee.
Rumore
L’impianto di autodemolizione di Dal Sasso Mariano non ha sorgenti acustiche fisse e l’emissione di rumore
può essere determinata unicamente dalle operazioni di movimentazione delle carcasse con caricatore a
polipo e degli autoveicoli con carrello elevatore. L’attività di bonifica degli autoveicoli fuori uso non
prevede l’uso di apparecchiature rumorose, se non in modo saltuario e occasionale, e, in particolare, si
sottolinea che le carcasse non vengono sottoposte a riduzione volumetrica, in quanto la ditta non dispone di
una pressa propria (che rappresenta la sorgente acustica più significativa di un impianto di
autodemolizione). La rumorosità dell’impianto di Dal Sasso Mariano risulta trascurabile in termini di livello
sia di emissione che di immissione (assoluta e differenziale). L’impianto si trova in un’area urbanizzata a
destinazione produttiva / commerciale, interclusa tra la S.S. 53 “Postumia” a nord e la linea ferroviaria VI-TV
a sud, e i recettori residenziali più prossimi all’impianto si localizzano a circa 200 m in direzione ovest, in
prossimità della S.S. 53 “Postumia”. L’attività viene svolta in periodo diurno feriale, nell’intervallo
temporale compreso tra le 8.00 e le 18.00.
Al fine di verificare l’impatto acustico dell’attività è stata condotta una indagine fonometrica in ambiente
esterno i cui risultati attestano il rispetto dei limiti diurni di emissione e di immissione acustica stabiliti dal
Piano di Zonizzazione Acustica comunale. Inoltre in prossimità dei recettori abitativi più vicini si valutano
livelli differenziali di rumore trascurabili e comunque ampiamente inferiori al limite previsto dalla
normativa anche all’interno degli ambienti abitativi a finestre aperte.
Paesaggio
L’impianto si trova all’interno di un’area a destinazione artigianale / commerciale interclusa tra un’arteria
stradale molto trafficata (la S.S. 53 “Postumia”) e la tratta ferroviaria VI-TV. Dal punto di vista paesaggistico,
si segnala che il sito ricade all’interno del vincolo paesaggistico-ambientale posto a tutela della Roggia Mo-
neghina che scorre 70 m a nord del sito, oltre il sedime della S.S. 53 “Postumia”; nonostante la presenza di
tale vincolo, in sito non si riscontrano elementi di particolare pregio, soprattutto in considerazione della de -
stinazione urbanistica produttiva dell’area. Ad ogni buon conto, le possibili interferenze (soltanto visive) con
l’ambiente circostante si ravvisano unicamente verso sud data la presenza del deposito esterno degli autovei-
coli bonificati, dove l’area di pertinenza della ditta si affaccia alla tratta ferroviaria.
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Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Viabilità
L’accesso alla ditta avviene attraverso la viabilità della lottizzazione che si sviluppa a lato della S.S. 53 a
partire dallo svincolo di Bolzano Vicentino. La S.S. 53 rappresenta l’unica via di accesso alla lottizzazione e
viene quindi percorsa dalla totalità dei mezzi afferenti all’impianto.
L’impianto ha una potenzialità massima autorizzata di conferimento pari a 700 veicoli/anno che, ripartita su
230 giorni lavorativi, corrisponde al massimo a 3 veicoli/giorno in ingresso, conferiti singolarmente date le
ridotte dimensioni dell’impianto di Dal Sasso Mariano che opera principalmente nel segmento di mercato
legato al soccorso stradale. Per le operazioni di allontanamento dei rifiuti prodotti, costituiti principalmente
da carcasse di autoveicoli rottamati e bonificati, vengono impiegati mezzi pesanti con una frequenza
corrispondente al massimo ad un trasporto settimanale (quando effettuato).
Il contributo del traffico indotto dalla ditta (circa 3 conferimenti di veicoli leggeri al giorno e un trasporto
pesante settimanale) sulla viabilità locale risulta oggettivamente irrilevante in raffronto all’intenso traffico
veicolare insistente sulla S.S. 53 “Postumia”; si evidenzia peraltro come l’attività di Dal Sasso Mariano sia
esistente da oltre tre decenni e il volume di traffico indotto risulti quindi già ricompreso all’interno del
flusso veicolare complessivo attualmente insistente sulla S.S. 53 “Postumia”.
Risorse naturali, Flora, Fauna
Per quanto riguarda gli aspetti naturalistici, si evidenzia che la ditta è localizzata all’interno di un’area
urbanizzata e a destinazione produttiva, interclusa tra la S.S. 53 “Postumia” e la tratta ferroviaria VI-TV, in
cui non sono presenti biotipi pregiati o di particolare interesse naturalistico e non sono nemmeno presenti
specie protette da leggi nazionali, regionali e/o da convenzioni internazionali, com’è del tutto logico
attendersi trattandosi di un’area significativamente antropizzata.
Nei pressi dell’impianto si segnala la presenza della Roggia Moneghina, che scorre a circa 70 m a nord e che
appartiene al SIC IT 3220040 “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe”; il sito inpiduato si trova in ogni caso
a monte idrografico e sopravvento rispetto all’impianto e non è interessato da scarichi o contributi
riconducibili all’attività, escludendosi pertanto che l’esercizio dell’impianto di autodemolizione possa
comportare effetti significativi di sorta sul sito in parola, come evidenziato nella “Attestazione della non
necessità di effettuare la V.Inc.A.”, argomento dell’elaborato D, né alcun impatto sulle componenti
vegetazione - flora -fauna.
Salute dei Lavoratori e delle persone
Per quanto riguarda la salute pubblica, i possibili impatti di qualsivoglia impianto di gestione rifiuti sono
riconducibili in generale alla presenza di sostanze tossiche, agenti patogeni, radiazioni (ionizzanti e non),
emissioni di gas, polveri, odori, rumore. Date le caratteristiche dei rifiuti gestiti, le modalità di trattamento
ed i presidi ambientali in essere si può ragionevolmente escludere qualsivoglia effetto negativo sulla salute
pubblica legato alla presenza di sostanze tossiche; per quanto concerne le radiazioni (ionizzanti e non), è
esclusa la presenza di materiali radioattivi ai sensi del D. Lgs. 17/03/95, N. 230 e la natura dei rifiuti gestiti è
tale da escludere la presenza di agenti patogeni.
L’impianto non può dar luogo ad emissioni aeriformi significative tali da comportare impatti di sorta nei
confronti dell’ambiente circostante, men che meno nei confronti della salute degli abitanti della zona.
In merito al rumore, si ribadisce come i livelli acustici misurati risultino compatibili con i limiti assoluti
stabiliti dalla zonizzazione acustica comunale.
L’impianto è stato al tempo valutato anche sotto il profilo della sicurezza, con particolare riferimento al
rischio incendio. La specifica problematica è stata affrontata realizzando un impianto antincendio fisso con
idranti in numero e in posizioni tali da presidiare integralmente l’area di impianto. La conformità
antincendio dell’impianto è stata recentemente riconfermata presso il Comando Provinciale dei VV.F. di
Vicenza. Per quanto rappresentato, si ritiene che la ditta abbia già adottato tutte le precauzioni e le misure
atte a scongiurare possibili impatti sulla salute pubblica. Si recepiscono le indicazioni dell’Ulss per quanto
riguarda la lotta vettoriale alle zanzare.
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MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rilevano indubbiamente a tutt’oggi
efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta
consistenza dell’impianto in questione, non risulterebbe necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
di mitigazione.
In relazione alle possibili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifica introdotta dall’art.13
della L.R. n.04/2016, la ditta propone quanto segue:
- la sostituzione delle lampade al neon utilizzate per l’illuminazione interna ed esterna con dispositivi
illuminanti e fari a LED, più efficienti dal punto di vista energetico. Questa sostituzione comporterà
una riduzione dei consumi elettrici della ditta, con un vantaggio non solo economico ma anche
ambientale. Infatti per il nostro Paese si stima un’emissione specifica media di anidride carbonica
correlata alla produzione energia elettrica pari a circa 330 gCO2/kWh di energia prodotta (fonti:
“Fattori di emissione atmosferica di CO2 e sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore elettrico” di
ISPRA; “I principali dati congiunturali del settore elettrico italiano - gennaio/marzo 2015” di
Assoelettrica). In linea generale l’efficientamento energetico risulta pertanto senz’altro auspicabile
sotto il profilo ambientale, per la riduzione dei gas serra correlati alla produzione/consumo di
energia elettrica;
- acquisto di una moto-spazzatrice per la pulizia periodica dei piazzali dell’impianto. Attualmente le
operazioni di pulizia dell’area pavimentata esterna vengono eseguite manualmente. Con l’ausilio
della moto-spazzatrice la pulizia dei piazzali sarà più accurata, con conseguente possibile
miglioramento, quantunque di difficile quantificazione, della qualità delle acque meteoriche (di
dilavamento dei piazzali) scaricate e quindi, sotto questo profilo, a vantaggio dell’ambiente idrico
(recettore dello scarico).
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
La presente procedura riguarda un’attività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
secondo quanto introdotto dall’art.13 della L.R. n.04/2016.
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del
parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire e conformi a
quanto previsto dalla DGRV 1020/2016.
Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
dell’impianto ovvero la possibilità di interventi mitigativi particolari rispetto alla realtà esistente consolidata.
Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
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1. L’azienda è comunque impegnata ad acquisire dalla Provincia di Vicenza il rinnovo dell’autorizzazione
all’esercizio dell’attività di autodemolizione.
2. In via preliminare al rilascio dell’autorizzazione la ditta dovrà:
a) fornire uno specifico approfondimento in tema di compatibilità con la fascia di rispetto ferroviario con i
depositi di auto presenti nella stessa fascia e, in accordo con il comune, definire l'assoggettabilità ad
autorizzazione paesaggistica di quanto presente nel piazzale retrostante a confine con la ferrovia;
b) verificare, con rilievo fonometrico in periodo diurno, dei livelli di rumore residuo scorporati dalle
emissione stradali e non, presso eventuali ricettori posti ad est del lotto aziendale come sopra definiti,
nonché i valori LeqA e L95 orari più bassi riscontrati dal monitoraggio che saranno usati per la verifica del
livello differenziale presso i suddetti ricettori;
c) date le ridotte dimensioni dell’impianto, indicare i percorsi dei mezzi in ingresso, in uscita e interni al
lotto con le relative fasce di ingombro al fine di inpiduare eventuali punti di conflitto;
c) acquistare ed utilizzare una spazzatrice al fine di migliorare la pulizia delle pavimentazioni;
d) sostituire le luci al neon per l’illuminazione interna ed esterna, con impianto led;
e) l’azienda dovrà procedere ad inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale
addetto al ricevimento-selezione-trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di
sicurezza/rischio segnalati (chimico e rumore).
3. In tema di lotta alle zanzare si prescrive di:
a) conservare gli pneumatici in aree rigorosamente coperte o, in alternativa, disporli a piramide, dopo averli
svuotati da eventuale acqua, ricoprendoli con telo impermeabile fisso e teso, assicurandosi che non formi
pieghe o cavità dove possa raccogliersi acqua piovana;
b) eliminare o stoccare in luoghi chiusi gli pneumatici fuori uso e non più utilizzabili, dopo averli svuotati
da ogni contenuto di acqua;
c) procedere ad una periodica disinfestazione larvicida, da effettuare tra aprile e ottobre, delle aree interessate
da dette attività;
d) avere cura nell'evitare la formazione di tutti ristagni d'acqua occasionali, comprese le pieghe di eventuali
teloni di copertura, e provvedere alla loro eliminazione nel caso essi comunque abbiano a formarsi;
Di quanto realizzato rispetto al punto 2), lettere b) e c) dovrà essere dato idoneo riscontro fotografico.
Vicenza, 18 gennaio 2017
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
Dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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