determina

                   PROVINCIA DI VICENZA
                  Contrà Gazzolle n. 1 – 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243




                DETERMINAZIONE N° 382 DEL 12/05/2017

                          Servizio VIA VINCA


     OGGETTO: OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N.
     152/2006 E  S.M.E.I.
     DITTA:  CONCERIA ITALIA   S.P.A.
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ: RICHIESTA DI A.U.A. PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE
     ALLO SCARICO
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CHIAMPO, VIA EUROPA N. 2

                            IL DIRIGENTE

     Vista la documentazione presentata in data 03/02/17, prot. n. 8321, da parte della ditta CONCERIA
     ITALIA S.P.A., con sede legale in Via Europa n. 2 in Comune di Chiampo (VI), relativa al progetto
     di un “Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo scarico”, nel sito di Via Europa n. 2 , in
     Comune di Chiampo;
     Dato atto che il progetto proposto rientra nella tipologia progettuale indicata nell'allegato IV della
     parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. - Punto 5 “ industria dei tessili, del cuoio, del legno
     della c arta – lettera d) impianti per la concia del cuoio e del pellame qualora la capacità superi le
     3 tonnellate di prodotto finito al giorno;
     Tenuto conto che la verifica per tali impianti rientra tra le competenze inpiduate in capo alla
     Provincia dalla Legge Regionale n. 4/2016, con riferimento alla tipologia degli interventi, come
     inpiduati negli allegati III e IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006;
     Rilevato che nella documentazione trasmessa la ditta ha chiesto l'attivazione della procedura di
     verifica di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed è stata effettuata la pubblicazione sul sito
     web della Provincia in data 08/02/17;
     Considerato che il citato art. 20 prevede che l'autorità competente, verificato che il progetto non
     abbia possibili effetti negativi e significativi sull'ambiente, dispone l'esclusione dalla procedura di
     valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni, ovvero, se il progetto ha
     possibili impatti negativi e significativi sull'ambiente, applica le disposizioni degli articoli da 21 a
     28 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
     Dato atto che la Comitato Tecnico Provinciale VIA, nella seduta del giorno 05/05/2017, ha disposto
     l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale con le prescrizioni contenute nel parere n.
     11/2017 allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;
     Ritenuto di far proprie le citate prescrizioni al fine di mitigare gli impatti ambientali e monitorare
     nel tempo la situazione aziendale;
     Dato atto che non è oggetto della presente procedura la verifica della conformità urbanistica/edilizia



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     dell'intervento e tenuto conto che rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali
     pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati necessari per l'autorizzazione
     dell'intervento;
     Vista l’istruttoria del Comitato tecnico conservata agli atti;
     Viste le norme di procedura di VIA di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
     Visto che il presente provvedimento viene emanato nel rispetto della tempistica prevista dal
     succitato D.Lgs. 152/2006 e dal Regolamento sui procedimenti amministrativi di competenza della
     Provincia di Vicenza (Deliberazione di Consiglio n. 37/2013) che è di giorni 80 ID PROC 45;
     Vista la Legge Regionale 4 del 18 febbraio 2016 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto
     ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale”;
     Visti gli artt. 151 comma 4 e 107 del D.Lgs. n. 267/2000;
        Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n.27 del 28/07/2016 con la quale è stato
     approvato il Bilancio di Previsione 2016;

        Visto che con Decreto del Presidente n.8 del 20/01/2017 è stato approvato il PEG
     provvisorio dell'anno 2017;

                          DETERMINA


      1. che la documentazione presentata dalla ditta CONCERIA ITALIA S.P.A., con sede legale in
        Via Europa n. 2, nel comune di Chiampo, relativa alla “Richiesta di A.U.A. per rinnovo
        autorizzazione allo scarico” relativa ad un impianto situato in comune di Chiampo, Via
        Europa n. 2, è escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui al
        D.Lgs. n. 152/06 e alla L.R. 4/2016 e s.m.i. con le prescrizioni riportate nel parere n.
        11/2017 allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

      2. di attestare che il presente provvedimento non comporta spese, minori entrate, nè riflessi
        diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Provincia (ai
        sensi art 49 del TUEL come modificato dal DL 174/12);

      3. che il Responsabile del procedimento provvederà alla pubblicazione del presente
        provvedimento sul sito di questa Provincia e, in modo sintetico, sul Bollettino Ufficiale della
        Regione Veneto;

      4. che il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi dell'art. 23 D.Lgs. 33/2013;

      5. di dare atto che al presente provvedimento sarà data esecuzione ad avvenuta pubblicazione
        all'albo pretorio on line;

      6. di trasmettere il presente provvedimento alla ditta CONCERIA ITALIA S.P.A., al Comune
        di Chiampo, all'ARPAV ed all'ULSS competente;


                              INFORMA
      Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso avanti al Tribunale Amministrativo
      Regionale per il Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione
      del presente atto, ovvero in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni
      dalla data di ricevimento della comunicazione del presente atto.




copia informatica per consultazione
        Rimangono in capo alle autorità competenti il rilascio di eventuali ulteriori pareri, nulla osta,
        autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per l'attuazione dell'intervento.




     Vicenza, 12/05/2017



                                     Sottoscritta dal Dirigente
                                      (MACCHIA ANGELO)
                                       con firma digitale




     ---
     Responsabile del Procedimento: Andrea BALDISSERI




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                DETERMINAZIONE N° 382 DEL 12/05/2017


     OGGETTO: OGGETTO: ESCLUSIONE PROCEDURA DI VIA ART. 20, D.LGS. N.
     152/2006    E     S.     M.     E      I.
     DITTA:     CONCERIA       ITALIA     S.P.A.
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ: RICHIESTA DI A.U.A. PER RINNOVO AUTORIZZAZIONE
     ALLO              SCARICO
     LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: COMUNE DI CHIAMPO, VIA EUROPA N. 2




                   CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE


     Si certifica che copia della presente determinazione è pubblicata all'albo pretorio di questa
     Provincia per 15 giorni dal 15/05/2017.


     Vicenza, 15/05/2017




                                    Sottoscritto dall'addetto alla pubblicazione
                                       (BERTACCHE CRISTINA)
                                          con firma digitale




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                     CONCERIA ITALIA spa
                           PARERE N. 11/2017
     Oggetto: Richiesta di A.U.A. per rinnovo autorizzazione allo scarico (art. 13 L.R. 4/2016).
     PROPONENTE:            Conceria Italia spa
     SEDE LEGALE:           Via Europa n. 2 – Chiampo
     SEDE INTERVENTO:         Via Europa n. 2 – Chiampo
     TIPOLOGIA ATTIVITÀ:        Impianto per la concia del cuoio e del pellame
     PROCEDIMENTO:           Verifica di assoggettabilità ex art.20 del D.Lgs. 152/2006.
     MOTIVAZIONE V.I.A:        ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 5. Industria
                      dei tessili, del cuoio, del legno della carta – lettera d) impianti per la concia
                      del cuoio e del pellame qualora la capacità superi le 3 tonnellate di prodotto
                      finito al giorno.
     COMUNE INTERESSATO:        \\\
     DATA DOMANDA:           03 febbraio 2017
     DATA PUBBLICAZIONE:        08 febbraio 2017
     DATA INTEGRAZIONI:        21 aprile 2017

     DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
      - Studio preliminare ambientale;
       -  Allegato A1 - Autorizzazione emissioni;
       -  Allegato A2 - Autorizzazione allo scarico;
       -  Allegato A3 - Planimetria scarichi;
       -  Allegato A4 - Planimetria punti di emissione;
       -  Allegato A5 - Planimetria stoccaggio rifiuti;
       -  Allegato A6 - Valutazione impatto acustico;
       -  Allegato A7 – Vinca;
       -  Allegato A8 - Dispersione inquinanti;
       -  Allegato A9 - Adeguamento PTA.

                          PREMESSE ED UBICAZIONE
     L’impianto della ditta Conceria Italia spa è attualmente autorizzato per le emissioni in atmosfera, con prov -
     vedimento n. 252/2009 rilasciato dalla Provincia di Vicenza e agli scarichi di acque reflue industriali in pub-
     blica fognatura, con provvedimento 2012/71 rilasciato da Acque del Chiampo S.p.A.
     L'attività produttiva si svolge su un capannone di superficie coperta di circa 10.500 m , ove sono svolte le la -
     vorazioni di calcinazione nelle pelli, concia delle pelli, tintura e rifinizione.
     L'area dove insiste la Conceria Italia Spa., indagata in questo Studio, è situata a nord del Comune di Chiam -
     po, lungo Via Europa.
     Il sito è inserito in un'area industriale, località Arso del Comune di Chiampo, nel quale sono presenti altre at-
     tività conciarie e dell'industria del marmo.




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                              Ortofoto del sito

                         ESAME ISTRUTTORIO

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
     In riferimento alla procedura inpiduata dall'art. 13 della L.R. 4/2016, la DGR 1979/2016 definisce i
     contenuti della relazione da allegarsi all'istanza , così come inpiduati nella DGR 1020/2016, indicando la
     necessita di prevedere anche una descrizione degli impatti sulle matrici ambientali interessate connessi
     all'esistenza dell'opera, all'utilizzazione delle risorse naturali, all'emissione di inquinanti, alla creazione di
     sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti, finalizzata all'inpiduazione delle eventuali misure di
     mitigazione necessarie.
     L’inpiduazione delle matrici ambientali interessate potrebbe essere utilmente integrata attraverso l’analisi
     della strumentazione Programmatoria/Pianificatoria che in prima istanza, visto il contesto, potrebbe essere


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     rappresentata dal Piano di gestione rischio alluvioni e dal Piano stralcio per l'assetto idrogeologico; oltre a
     ciò andrebbero inoltre esaminate le sensibilità evidenziabili dall’esame del PATI.
     Si ritiene opportuno, a riguardo, richiedere che si verifichino le suddette criticità, al fine di inpiduare
     eventuali priorità nell’identificazione della proposta delle misure di mitigazione.

     QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
     La ditta lavora pelli grezze con ciclo di lavorazione completo al fine di produrre pelli finita per calzatura e
     pelletteria ed opera attraverso le lavorazioni di seguito descritte.
     Ricevimento merci
     Le materie prime che sono lavorate dalla Conceria Italia Spa arrivano tramite mezzi pesanti e sono
     immagazzinate in appositi magazzini, con esclusione di una parte di pelle in wet blue che è stoccata in
     un’area esterna aziendale.
     In particolare l’azienda è dotata di appositi magazzini per le pelli destinate a consumo umano e non,
     controllati periodicamente dall’ente competente (Ufficio veterinario dell’ULSS).
     La pelle grezza fresca, appena arrivata in azienda, è immediatamente inviata alle botti di rinverdimento e
     calcinaio dove subisce il rinverdimento e successivamente l’operazione di calcinaio.
     Dissalatura
     Quest’operazione si effettua per separare dalle pelli grezze salate il sale di conservazione in eccesso presente
     sulla superficie, che generalmente si aggira intorno al 3-5% in peso ed è eseguita utilizzando una macchina
     rotativa che permette di sbattere le pelli, separando così il sale in eccesso, ed eventuale sterco di cui le pelli
     possono essere impregnate. Il materiale che si stacca durante la sbattitura delle pelli, è vagliato, separando
     da un lato il sale e dall’altro il pelo e sterco; entrambi i materiali sono recuperati e spediti ad apposite ditte
     per le operazioni di recupero.
     Dissalaggio, Rinverdimento e Calcinaio
     Le pelli dissalate sono poste nelle bottali di calcinaio ove sono eseguite in sequenza le operazioni di
     dissalaggio, rinverdimento e calcinaio, con lo scopo di sciacquare la pelle, eliminando il sale ancora
     depositato in superficie, ed eliminare la sporcizia, il sangue e parte del grasso naturale presente.
     Il rinverdimento del grezzo ha lo scopo di reidratare le fibre delle pelli, restituendo alle stesse l’acqua
     sottratta nel processo di conservazione, di dissolvere il sale impregnato nella pelle stessa, permettendo
     inoltre di allentare dal tessuto sottocutaneo gran parte delle proteine globulari e delle albumine,
     solubilizzandole, predisponendo quindi la pelle per la futura fase di calcinaio.
     L’operazione di calcinaio permette l’eliminazione dell’epidermide, del pelo e dello strato adiposo
     sottocutaneo; favorisce inoltre l’apertura e il rilassamento dell’intreccio fibroso del derma al fine di renderlo
     più reattivo nei confronti della fissazione del conciante.
     L’operazione si effettua tramite un’azione combinata si calce idrata e solfuro di sodio a pH superiori di 12.
     Tutte le acque di queste lavorazioni sono inviate tramite delle canalette ai trattamenti meccanici di
     grigliatura grossolana e fine, quindi previo accumulo in apposite vasche scaricate all’impianto di
     depurazione centralizzato di Acque del Chiampo.
     Scarnatura e spaccatura
     In questa fase, le pelli calcinate (trippa) sono trattate meccanicamente al fine di separare i residui di carne e il
     grasso dal tessuto sottocutaneo della pelle. La prima operazione di scarnatura ha lo scopo di livellare il lato
     carne, asportando tutte le impurità presenti e parte dello strato sottocutaneo, ottenendo così come
     sottoprodotto il carniccio, la seconda operazione, detta di spaccatura in trippa ha la funzione di sezionare
     longitudinalmente le pelli per ottenere il “fiore” dello spessore desiderato, che proseguirà nella lavorazione,
     e le “ croste in trippa” che saranno cedute ad altre ditte autorizzate.
     Decalcinazione, macerazione, pickel e concia
     In queste fasi le pelli sono trasferite nei bottali di concia: dopo alcuni lavaggi, che hanno lo scopo di
     sciacquare le pelli, si effettua la decalcinazione, che ha la funzione di eliminare la calce presente sulla pelle
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     sia in forma solida (depositatosi sulla pelle) che quella legata chimicamente ai gruppi carbossilici del
     collagene sulla pelle, favorendo quindi l’apertura delle fibre del collagene stesso. A questo scopo è utilizzato
     del Solfato di ammonio e una miscela di acidi bicarbossilici; il pH è portato quindi dai valori di 12,5 del
     calcinaio a valori di 7,5-8,5.
     La macerazione che segue la decalcinazione, e che è sempre effettuata nello stesso bagno, si effettua
     mediante enzimi ed ha lo scopo di liberare la pelle da tutti i residui di follicoli, epidermide e cheratine,
     preparando un fiore liscio, pulito ed elastico, completando quindi il rilassamento delle fibre.
     Il pickel che segue la macerazione ha lo scopo di portare la pelle ai valori di pH ottimali per il processo di
     concia, portando il pH da circa 8 delle fasi di decalcinazione-macerazione, a un valore di pH della pelle pari
     a 3. Le pelli provenienti dalla fase di macerazione, sono quindi sciacquate con acqua fredda, e scolate. Il
     trattamento si effettua con l’azione combinata di acido solforico, acido formico e con una soluzione tampone
     di cloruro di sodio. È in questa fase che si ha lo sviluppo dell’idrogeno solforato (emissione E1).
     La concia (al cromo o alla glutaraldeide) ha lo scopo di favorire la penetrazione e fissazione del materiale
     conciante per ottenere così la stabilizzazione del tessuto dermico, la sua imputrescibilità, e un aumento delle
     caratteristiche fisiche e meccaniche dello stesso.
     Tutte le acque di queste lavorazioni sono inviate tramite delle canalette a una prima grigliatura grossolana e
     quindi previo accumulo in una vasca scaricate all’impianto di depurazione centralizzato di Acque del
     Chiampo.
     Pressatura wet-blue
     Quest’operazione serve a espellere l’acqua residua di concia presente all’interno della pelle conciata,
     portandola ad una umidità di circa il 55-60%.
     Rasatura
     Le pelli selezionate sono inviate al processo di rasatura; in quest’operazione la pelle precedentemente
     spaccata in wet-blue subisce un’operazione di rasatura meccanica che è eseguita tramite macchine rotative in
     cui sono presenti delle lame che rasano la superficie della pelle. La rasatura ha lo scopo di portare la pelle
     allo spessore previsto per l’esecuzione dei vari articoli.
     Il complesso degli impianti per le operazioni di rasatura delle pelli è costituito da quattro macchine rasatrici.
     Tutti i suddetti impianti sono dotati di sistema di aspirazione delle polveri con convogliamento delle
     emissioni a un impianto di abbattimento delle polveri costituito da un ciclone separatore delle polveri le cui
     emissioni sono convogliate ed espulse tramite il punto di emissione E1.
     Tintura delle pelli
     Quest’operazione lavora la pelle conciata in appositi bottali al fine di conferire alla stessa il colore di base, la
     flessibilità e la mano desiderati, la stessa comporta in sequenza le fasi di riconcia (al fine di conferire
     uniforme pienezza e capacità di conservare la consistenza), tintura (conferisce alla pelle la colorazione
     richiesta dall’articolo) e ingrasso della pelle (lubrifica le fibre dermiche onde evitarne l’incollaggio e
     conferire morbidezza e pienezza dell’articolo finito)
     Rifinizione
     La fase di rifinizione rappresenta la sequenza delle operazioni meccaniche e di verniciatura eseguite sulla
     superficie delle pelli semilavorate (crust) in base alle esigenze del cliente cui è destinata la pelle finita.
     La rifinizione rappresenta una modificazione meccanica e delle proprietà reologiche (elasticità, morbidezza,
     effetti visivi ecc.) della pelle come un ancoraggio al derma di un film polimerico a effetto estetico coprente.
     Le fasi della rifinizionesono rappresentante da lavorazioni di verniciatura eseguite da spruzzi rotativi e da
     operazioni di spalmatura eseguite da macchine a rullo e da operazioni meccaniche di palissonatura,
     pressatura, stampa, follonatura e misurazione; di seguite la specifica di ciascuna operazione.
     Operazioni ulteriori della rifinizione
     A completamento della fase di rifinizione sono utilizzati specifici macchinari per le operazioni di
     Palissonatura, Follonatura, Pressatura e Misurazione, nonché di un Tunnel asciugatura a catena, nonché da
     n. 3centrali termiche alimentata a metano con potenza termica al focolare di 1,4 MW, cadauna.
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     La tabella seguente inpidua, per ogni fase, gli impianti dedicati.
     Tabella 1 : Fasi produttive


      FASI PRODUTTIVE                        IMPIANTI UTILIZZATI


    Riviera     Dissallaggio       Nell’operazione di dissalatura è utilizzato un battisale con tamburo
             Rinverdimento       rotativo.
             Calcinazione       Per le lavorazioni di rinverdimento e calcinazione, sono utilizzati
             Scarnatura        cinque bottali in legno da calcinaio.
             Spaccatura        Per la scarnatura e spaccatura della palle in trippa sono utilizzati
                          rispettivamente n.1 scarnatrice e n.1 spaccatrice per pelli in trippa.
    Concia      Decalcinazione      Le lavorazioni che portano la pelle dalla trippa alla pelle conciata son
             Macerazione        eseguiti in quattro bottali dedicati , tutti serviti da impianto di
             Pickel          aspirazione e abbattimento dell’idrogeno solforato.
             Concia          La pressatura delle pelli conciate avviene in un’apposita macchina
             Pressatura        munita di rulli e feltri.

    Rasatura     Rasatura         Lavorazione eseguita da due macchine rasatrici.

    Tintura     Rinverdimento       Le fasi che portano la pelle conciata wet-blu a pelle tinta (crust) sono
             Neutralizzazione     eseguite su 3 bottali di tintura in legno e un bottale in metallo.
             Riconcia
             Tintura
             Ingrasso
    Operazioni    Lucidatura        L’operazione è eseguita su una macchina lucidatrice munita di
    meccaniche                 spazzola rotativa
    Rifinizione   Spruzzatura        L’applicazione dei prodotti vernicianti è eseguita da Spruzzi a giostra
             spalmatura        rotativa e da macchina a rulli
    Operazioni    Palissonatura       Le operazioni sono eseguite su un palissone e da tre bottali di
    meccaniche    follonatura        follonaggio, da due rotopresse e da una macchina misuratrice.
             Pressatura
             Misurazione

     QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
     Aria
     L’attività è dotata di vari punti di emissione convogliati; le emissioni significative sono prodotte dai bottali
     di concia durante le fasi di decalcinazione, macerazione e pickel , dalle cabine di spruzzatura e relativi tun -
     nels di essicazione, dalla fase di rasatura e dalle centrali termiche. Tutti i camini sono a sezione circolare e
     installati sul tetto.




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     Risultano inoltre installati i seguenti impianti di abbattimento delle emissioni:
     - n.1 Abbattitore dell’acido solfidrico a servizio dei bottali di bottali di concia. L’impianto è costituito da un
     abbattitore umido, un liquido di abbattimento costituto da una soluzione di idrossido di sodio. le emissioni
     afferiscono al camino n.1 dimensionato per una contemporaneità di aspirazione di n. 2 bottali di concia.
     - n.6 abbattitori scrubber ad umido, per l’abbattimento delle polveri a servizio delle cabine di spruzzatura;
     - n.1 abbattitore a ciclone separatore per l’abbattimento delle polveri, a servizio dei due impianti di rasatura .
     L’azienda effettua con periodicità programmata una serie di analisi dei punti di emissione di cui è previsto il
     monitoraggio come prescritto dall’autorizzazione alle emissioni n.reg.252/ARIA del 28.10.2009 Port. n.
     79449/AMB.
     Aspetto significativo è legato alle emissioni in atmosfera di solventi con un’emissione totale solventi in at -
     mosfera pari a Kg 18.877 per una superficie di pelli rifinite di mq 490.960 ed un fattore di emissione risultan-
     te pari a 38,44 g COV/m2 (dati anno 2015).
     Al fine di evitare la formazione di emissioni diffuse di acido solfidrico si chiede di esporre le precauzioni ge -
     stionali prese al fine di evitare il contatto di soluzioni alcaline contenenti solfuri (acque di calcinazione) con
     le soluzioni acide (delle fasi di concia) nelle condotte di adduzione alle vasche di accumulo prima
     dell'immissione in rete fognaria; si chiede altresì di integrare le valutazioni con considerazioni rispetto al
     tempo consentito di permanenza dei sottoprodotti di origine animale al fine di ridurre impatto odorigeno.
     Acque
     L’approvvigionamento idrico per le lavorazioni è fornito da emungimento da pozzo, mentre l’acqua ad uso
     civile è fornita dall’ente gestore del servizio idrico integrato attraverso un allacciamento all’acquedotto
     civile, entrambi gli allacciamenti sono muniti di contatori sigillati dall’ente gestore.
     L’acqua proveniente dall’approvvigionamento idrico autonomo da pozzo va ad alimentare una vasca di
     accumulo posta all’interno dell’area aziendale. entrambi gli allacciamenti sono muniti di contatori sigillati
     dall’ente gestore.
     La rete delle acque reflue industriali presente nel sito produttivo raccoglie e convoglia allo scarico finale
     (cod. scarico n.71 assegnato dall’all’ente gestore Acque del Chiampo S.p.A.) tutte le acque di processo e le
     acqua nere civili (servizi igienici, spogliatoi prodotte all’interno del sito produttivo) per un quantitativo
     massimo attualmente autorizzato di 442 m3 giorno.
     Tutte le acque reflue tramite un sistema di calette/tubazioni sono prima inviate ad una grigliatura grossolana
     (sgrigliatore) e una grigliatura fine (filtro a dischi rotativo) quindi alle vasche di accumulo al fine di essere
     fine inviate alla fognatura industriale gestita da Acque del Chiampo S.p.A.
     Il volume di scarico è monitorato in continuo mediante un sistema di telecontrollo gestito dall’ente gestore
     mentre la qualità dei reflui scaricati è monitorata mediante un campionatore automatico installato presso
     una nicchia sigillata gestita direttamente dall’ente gestore del servizio idrico integrato posta nei confini
     aziendali ed in prossimità dell’allaccio delle rete fognaria industriale presente in via Europa.
     Per ottemperare alle disposizione del P.T.A la ditta provvederà al collettamento alla rete scarichi meteorici
     dei piazzali e coperti su vasche di prima pioggia che in un secondo momento confluiranno il volume di
     acqua alla vasca reflui allacciata alla rete fognaria acque industriali tramite manufatto fiscale di scarico,
     mentre la seconda pioggia sarà inviata in corso superficiale Torrente Chiampo. In parte le acque dei piazzali
     saranno collettate direttamente alla rete fognatura industriale e in parte quelle considerate non contaminate
     alla Roggia Belvedere.
     Per quanto riguarda il distributore di gasolio per evitare contaminazioni del suolo come previsto dalle NTA
     per PTA si opterà per un sistema mobile.
     Si utilizzerà infatti nelle operazioni di rifornimento un contenitore impermeabile mobile (bacino plastico) da
     posizionare sotto i terminali di rifornimento per recuperare eventuali spandimenti.
     Per tale gestione delle acque di dilavamento la sottoscritta ditta ritiene di escludere l'insediamento
     dell'obbligo di trattamenti di depurazione interna alla ditta delle acque meteoriche in quanto le stesse sono
     trattate e smaltite tramite la società Acque del Chiampo spa (prima pioggia) .
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     Prima dell'immissione alla rete superficiale delle acque di seconda pioggia e acque del piazzale non
     contaminato sarà predisposto per ognuna linea un pozzetto per poter campionare e monitorare la qualità
     delle acque immesse in corso d'acqua superficiale. Si potrà cosi valutare analiticamente l'effettiva consistenza
     dello scarico per apportare eventuali correttivi al presente Piano di Adeguamento e nella realizzazione di
     sistemi di trattamento/depurazione da frapporre prima dello scarico.
     Da richiedere una breve procedura che descriva le operazioni di rifornimento con l'uso del contenitore
     plastico e di come raccogliere e gestire gli eventuali spanti, in modo da evitare contaminazioni delle acque e
     del terreno.
     Suolo e sottosuolo
     Al fine di prevenire il rilascio di sostanze contaminanti nell’ambiente esterno, l’impianto è dotato di
     pavimentazione in quasi tutte le aree di lavorazione, tuttavia, alcuni rifiuti o materie prime (pelli wet-blue
     coperte con capuccio in PVC sono stoccati parzialmente in area sterrata.
     I rifiuti prodotti dall’azienda sono costituiti principalmente dagli imballaggi, dai fanghi provenienti dati
     pretrattamenti delle acque reflue, dal sale di battitura delle pelli, dalla rasatura, dalle operazioni di rifilo
     delle pelli in crust, dalle morchie di verniciatura e dai solventi.
     I rifiuti sono stoccati in apposite aree ed all’interno di cassoni e/o vasche (vedi planimetria allegata).
     I sottoprodotti della pelle ai sensi del regolamento CE 1069/2009 e 852/2004 e ss.mm.ii. sono costituti dal
     carniccio e dalle croste in trippa e pezzamino.
     Al fine di evitare possibili contaminazioni del suolo si richiedono specifiche valutazioni su:
     - le possibili soluzioni gestionali e/o impiantistiche atte a ridurre il rischio di accidentali rotture di
     contenitori di sostanze chimiche posizionate all'esterno dello stabilimento lato nord, con conseguente
     sversamento delle stesse;
     - la predisposizione di un programma di verifiche periodiche atte a attestare l'integrità delle vasche di
     omogeneizzazione dei reflui prima dell'immissione nella rete fognaria.
     - in relazione alla presenza in azienda di opere di presa autonome, si chiede inoltre di poter valutare con un
     maggior grado di dettaglio le possibili interferenze tra produzione (ad es. sversamenti sostanze chimiche o
     incendio di cui al § 5.6 dello SPA) e pozzo, in termini strutturali e di protezione della falda (anche nei
     riguardi di eventi accidentali), precisando le ubicazioni reciproche tra presa e situazioni / impianti rilevanti, i
     presidi di sicurezza etc.; in aggiunta si richiede qualche informazione tecnica sul pozzo in termini non solo
     di ubicazione ma anche di profondità dei filtri e, se noto, assetto stratigrafico, e parametri idraulici, e con
     l'occasione si richiede di acquisire, ove disponibili, analisi chimiche delle acque sotterranee prelevate.
     Rumore
     All’interno dello stabilimento oggetto del presente studio esistono sorgenti rumorose. La rumorosità interna
     viene controllata a norma di legge ai fini della tutela della salute dei lavoratori. Per la tutela ambientale nel
     2015 è stata effettuata una valutazione di impatto acustico, riportata nell’Allegato A6, cui si rimanda.
     Si riscontrano nella Valutazione di Impatto Acustico alcune anomalie riguardo l’inadeguatezza dei tempi di
     monitoraggio - troppo brevi – atti a garantire la buona caratterizzazione delle sorgenti sonore indagate.
     Manca nella documentazione la verifica del traffico indotto dall’attività. Si chiedono quindi delle indicazioni
     recenti e riferibili sul numero giornaliero dei mezzi di trasporto del materiale in ingresso e in uscita dal lotto
     e sulle emissioni di traffico indotto (leggero e pesante) prodotte dall’attività sulle strade afferenti l’area in
     esame nonché la valutazione dell’effettiva incidenza dei livelli incrementali prodotti dai mezzi – soprattutto
     pesanti – dell’attività.
     Paesaggio
     L’impatto visivo che l’impianto può avere sul paesaggio è mitigato dal fatto di essere inserito all’interno di
     una zona a destinazione produttiva, in parte contenuto dalla presenza di una barriera arborea lungo strada
     provinciale di via Europa.


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     Viabilità
     Ad oggi, si stimano 1 mezzo pesante (bilico) per l’arrivo delle pelli grezze la settimana, 5 mezzi pesanti
     (autocarri) per l’arrivo del wet blue, dei chimici e per il ritiro del carniccio, sempre in ingresso mensilmente
     per il ritiro dei vari rifiuti rifiuti si stimano ulteriori 10 mezzi pesanti, mentre in uscita si stimano
     complessivamente circa 10 mezzi pesanti (autocarri) la settimana.
     Si ritiene utile dettagliare meglio il calcolo dei mezzi in arrivo e in partenza dall’impianto sulla base
     del quantitativo di materiali in entrata e uscita, nonché indicare i percorsi dei mezzi in ingresso, in uscita e
     interni al lotto con le relative fasce di ingombro al fine di inpiduare eventuali punti di conflitto.
     Risorse naturali, Flora, Fauna
     Il presente aspetto non risultava trattato e ne è stata chiesta una specifica valutazione all’interno della
     richiesta di integrazioni.
     Salute dei Lavoratori e delle persone
     Per quanto riguarda il presente aspetto, si prende in considerazione il rischio tecnologico-industriale
     associato al verificarsi di eventi che possono essere di origine intenzionale, a seguito di azione terroristica o
     di sabotaggio, e di origine accidentale, come conseguenza di errore umano, incendio o di deterioramento dei
     materiali. Nel sito possono verificarsi le seguenti tipologie di incidenti che possono portare alle relative
     conseguenze di rischio ambientale: Sversamento sostanze chimiche oppure Incendio.
     La ditta è dotata di un Documento di Valutazione dei Rischi in cui sono valutati i rischi correlati alla
     presenza e alla gestione di sostanze chimiche e infiammabili.

                            Esame integrazioni
     In relazione alle integrazioni richieste per le specifiche matrici ambientali, il proponente ha dato adeguato
     riscontro.

     MISURE MITIGATIVE PROPOSTE
     Gli apprestamenti implementati dalla ditta fin dal suo insediamento si rilevano indubbiamente a tutt’oggi
     efficaci sotto il profilo ambientale e, data l’assenza di criticità e anche considerata la concreta modesta
     consistenza dell’impianto in questione, non risulterebbe necessaria l’implementazione di ulteriori interventi
     di mitigazione.
     Le misure già adottate sono riferite a:
     1. le emissioni di H2S in atmosfera sono abbattute con un impianto scubber mediante lavaggio con soluzione
     alcalina. Le emissioni rispettano i limiti stabiliti dal D. Lgs. 152/2001 e il lavaggio con soluzione alcalina a pH
     maggiore di 12 costituisce BAT come riportato dal BREF1 sulla concia delle pelli.
     2. Le acque di scarico sono pretrattate presso il sito secondo le prescrizioni del gestore Acque del Chiampo.
     3. Lo scarico di sali è stato ridotto sottoponendo le pelli grezze salate ad un trattamento prolungato
     all’interno del tamburo rotativo dell’impianto di dissalaggio.
     4. Alcuni rifiuti vengono recuperati come sottoprodotti di origine animale.
     5.Buona parte del l suolo inerente allo stabilimento è impermeabilizzato, tuttavia, alcuni rifiuti o materie
     prime (pelli wet-blue coperte con capuccio in PVC sono stoccati parzialmente in area sterrata).
     6. Barriera arborea lungo strada provinciale di via Europa.
     Mentre come misure ulteriori si propone:
     1. Realizzazione di una barriera arborea, sul lato verso l’abitazione confinante, con estensione di quella
     esistente, senza peraltro sia stato predisposto uno schema di impianto con relativo computo metrico
     estimativo
     2 Aumento della superficie impermeabilizzata nella zona sterrata con spostamento del cassone degli
     imballaggi in legno e delle pelli wet blue in tale area, in attesa del deposito presso lo stoccaggio interno.
     3. Interventi previsti dal Piano di adeguamento al PTA per lo scarico delle acque meteoriche (allegato A9).


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     In relazione alle possibili misure mitigative richieste dalla nuova procedura di verifica introdotta dall’art.13
     della L.R. n.04/2016, tuttavia, la ditta non ha proposto specifiche iniziative/lavori e quanto descritto è
     essenzialmente riconducibile ad adeguamento a normative ambientali e/o prescrizioni autorizzative. Su tale
     aspetto sono state richieste specifiche integrazioni, ivi compreso il dettaglio (computo metrico-estimativo)
     relativamente alla realizzazione della barriera arborea.
     La proposta conclusiva, oltre a meglio definire la realizzazione della barriera arborea, è stata integrata, in
     accordo con il Comune di Chiampo, in azioni inerenti gli aspetti idrogeologici:
     - sostituzione del muretto a ridosso strada che attualmente ostacola il naturale deflusso della acque
     meteoriche verso il corso d’acqua “Valle del Fagiano”;
     - installazione di barriere idrauliche atte a favorire il naturale deflusso della acque meteoriche verso il corso
     d’acqua “Valle del Fagiano”;
     - controllo e pulizia del corso d’acqua “Valle del Fagiano” a fine di favorire il naturale deflusso della acque
     meteoriche verso.

                  VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                               CONCLUSIONI
     La presente procedura riguarda un’attività esistente in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio,
     secondo quanto introdotto dall’art.13 della L.R. n.04/2016.
     Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
     progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi interagiscono con l’intervento oggetto del parere.
     Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
     Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
     riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire e conformi a
     quanto previsto dalla DGRV 1020/2016.
     Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
     La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
     progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
     dell’impianto ovvero la possibilità di interventi mitigativi particolari rispetto alla realtà esistente consolidata.
     Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
     Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
     di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                           Tutto ciò premesso si esprime
                           PARERE FAVOREVOLE
               al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
     1. L’azienda è comunque impegnata ad acquisire il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività.
     2. La realizzazione delle opere mitigative proposte dovrà avvenire entro 180 giorni dalla notifica del
      presente parere, dandone idoneo riscontro fotografico.
     3. Preliminarmente al rinnovo dell’autorizzazione dovranno essere forniti chiarimenti circa la valutazione
      delle emissioni di rumore prodotte dagli impianti e dalle attività aziendali con le tempistiche adeguate a
      garantire una buona caratterizzazione dei livelli sonori suddetti

     Vicenza, 05 maggio 2017

       F.to Il Segretario                                    F.to Il Presidente
      Dott.ssa Silvia Chierchia                                  Andrea Baldisseri
                                                           Pag. 9 di 9


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